Gay Boys Reloaded

Votes taken by Leatherboots46

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    ATTENZIONE
    CONTENUTO EROTICO E SESSUALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA




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    Sono in tram con Grindr aperto. Sto tornando dal mare, profumo di cocco e di sale, i muscoli sono ancora tesi dallo sport e mi sento sprizzare energia dalle infradito che ho ai piedi sino ai capelli.
    Un mostro dal sesso incerto, debordante e sudatissimo/a sembra incuriosito/a da quello che guardo.Sul tablet appaiono le faccine di nuovi messaggi. -
    -Hei ciao che combini?
    -We ci sei?
    -Mi farebbe piacere che fossi anche tu un appassionato di stivali.
    -Mmm interessante!
    Il mostro deborda cercando di curiosare e apro velocemente la mia foto su Recon, con la frusta lunga in mano mentre la sto usando. A vedere la foto si ritrae.
    Mi seggo su un sedile che si è liberato e con una mano apro la schermata Grindr.
    - Hey sei qui sul bus?
    Nuova icona sullo schermo.
    Sul mio profilo ho messo una mia foto con il viso ben illuminato e già abbronzato.
    Non mi ha dato il tempo di rispondere, che mi ritrovo qualcuno sopra di me. Un pantalone con un evidente bozzo poggia quasi all'altezza del mio orecchio.. Ha un odore di maschio e deodorante. Mi sembra di sentire l' odore di cuoio del suoi anfibi.
    E' in uniforme di fatica e' un militare. Guardo in alto. Ma io lo conosco! Ha avuto una relazione con un mio amico. Ha un carattere di merda, isterico con tendenza alle sfuriate e alle scenate anche in pubblico.
    - Azz! Giri con la frutta in tasca?
    Non fa in tempo a rispondermi che uno spintone lo fa finire addosso al mostro.
    -Hey bel faccino vuoi che ti lascio con il militare?
    -Nooo
    Le porte si aprono per la fermata e mi ritrovo fuori dal bus, correndo mano nella mano. Non posso correre molto, sono in infradito non come questo moro che corre in converse e shorts. Tutti e due siamo in polo ma dalla sua fuoriescono braccia coperte di tatuaggi coloratissimi.
    Siamo muscolosissimi tutti e due. Corriamo come pazzi, ridendo abbracciati per la via semideserta .
    Quando entriamo nel palazzo mi ricordo di una festa alla quale ho partecipato organizzata da Louise ma sono già dentro quell' appartamento.
    E' intento a levarsi la polo ma la strappa, mi esalta vedergliela lacerare e invece con delicatezza, mi sfila la mia.
    Sento il suo cazzo già duro che preme contro il mio, quando mi bacia e mi infila la lingua in bocca schiacciando la mia testa contro la sua.
    Cazzo se bacia bene. La sua ex, non Louise, una volta me lo aveva confidato chiaccherando.
    -Simon bacia benissimo.
    Decisamente ha ragione.
    Però questa volta è diverso, non è come prima, quando le situazione si evolvevano in seguito ad alcune mie volute provocazioni. Ora è lui quello che volevo scopare a dirigere il gioco, e a me la cosa piace.
    Stiamo ancora baciandoci quando finiamo di levarci in fretta e furia i pantaloni. Sembriamo due adolescenti .
    Via tutto.
    -Voltati.
    Mi sdraio a pancia in giù e lui mi è sopra. Sento il cazzo duro tra le chiappe, sento che mi bacia sul collo e poi sento che mi morde la schiena.I suoi denti serrano la pelle cerco di divincolarmi.
    Sento il suo cazzo sempre più duro sul mio culo. Ma non è il momento, mi gira come un oggetto, me lo ritrovo in faccia, Apro la bocca. Simon mi fotte, il suo cazzo è a suo agio nella mia bocca ma soprattutto è lui ad essere a suo agio con me.
    Adesso si siede a gambe larghe contro lo schienale e io riprendo a succhiarlo . Il suo piedone è sul mio viso, mi schiaccia.
    La sua mano raggiunge il mio culo. Vuole scoparmi. Mi infila le dita in bocca gliele inumidisco e sento un dito mentre me lo infila dentro, lo muove e mi fotte con il dito. Mi piace, se ne accorge e così infila anche un secondo dito.
    Sono abbastanza dilatato, sono abitutato a prendere cazzi. Questo ha tirato fuori la mia troiagine. Dopo poco entra anche un terzo dito.
    Prende un preservativo dal cassetto lo strappa la confezione con i denti e lo indossa.
    Mi afferra i piedi e alza le gambe, mi alza il culo e mentre sento la sua lingua sulla pianta dei piedi mi avvicina il suo cazzo al buco, sono già leggermente aperto.
    Infila la cappella, entra facilmente e poi tutto d'un colpo tutto il cazzo. Sbarro gli occhi ha un cazzo lungo e grosso e la sua çorsa dentro di me è come un pugno allo stomaco da dentro. Sento le sue palle pelose che toccano il mio culo. Inizia a fottermi, prima colpi lenti, regolari, con calma e poi sempre più foga. I suoi colpi mi fanno eccitare. Ho il mio cazzo durissimo che sbatte sulla pancia ad ogni suo colpo. Esce dal culo, mi mette a 90 e lo infila senza problemi ricominciando a stantuffare, ma stavolta è ancora più rude. Ho il viso sul letto, le mani dietro la schiena ed io non mi posso segare. Pistona e spinge sempre più forte. Esce dal mio culo, si sdraia a pancia in su.
    - Siediti sopra.
    Non me lo faccio ripetere, mi siedo sul quel cazzo sempre più duro.
    Però mi siedo dandogli la schiena e lui capisce subito, mi fa sdraiare e poi tenendomi per le spalle, con colpi ben assestati mi scopa per bene. Sento il suo cazzo entrare e uscire come un coltello rovente nel burro.
    Adesso si ferma mi gira, con il suo cazzo dentro, siamo nuovamente faccia a faccia. Lui mi vede cavalcare il suo cazzo, entra ed esce, sono completamente andato.
    Il mio cazzo spara schizzi di sborra che finisce sul viso di Simon. Sono venuto senza sfiorarmi, non ho mai avuto un calo di erezione sono venuto senza nemmeno toccarmi.
    Mi alzo, gli sfilo il preservativo, re-inizio a succhiare il suo cazzo. Desidero ancora il suo seme mi ha preso e lo sa. Ma anche io so cosa faccio, comincio a saettare con la lingua sul frenulo, a penetrare il suo glande.Adesso sono io che afferro i suoi polsi. E' mio e i suoi schizzi colpiscono anche il viso ma per la maggior parte vanno dritti in gola, o catturati dalla mia lingua. Ne assaggio la consistenza il tenore di acidità. Siamo esausti.
    -MIO DIO! che sesso, non ho mai goduto così.
    Era tempo che non scopavi? Sei stato un animale

    Edited by Leatherboots46 - 30/6/2016, 23:44
  2. .
    Secondo me questo tipo di film ci vogliono altrimenti a furia di vedere drammi si crolla
  3. .

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    Continuando a ravanare il suo culo comincio a spingere il suo collo. Mi infila la lingua in bocca con una foga che non so se sia di scopata o di esplorazione . La sento grossa, carnosa, umida saettare su e giù. Lo lascio fare poi prendo il controllo e con la mia lingua scateno una battaglia. Lui cerca di spingere ma le mie dita nel culo aumentano a quattro e aprendo la bocca per la sorpresa segna la sua sconfitta. Sono lesto a sputargli in bocca e a stritolargli pettorale e capezzolo per fargli inghiottire la mia saliva. I suoi pettorali sono stupendi ma sento già come sta poppando i miei pettorali e dopo averli succhiati si impadronisce delle mie ascelle e le succhia e lecca i miei peli asportando il sudore.
    -Ahhhhhh !
    Strabuzza gli occhi, sto infilando il quinto dito. Non è ancora pronto lo riestraggo .
    -Fabio tienilo!
    Ma non serve che Fabio lo blocchi è come in preda alla libidine. Adesso è lui che si allarga le natiche e si allarga per suggerire una penetrazione ancora più brutale.
    Oramai è il nostro bambolo. Lo giriamo e lui comincia a andare su e giu lungo il polso cercando di farsi penetrare sempre più profondamente.
    - Poi gli spingo la testa contro il mio cazzo e lui ci si attacca come un cane alla mano del padrone solo che alla sua minchia è attaccato Fabio e dal suo culo spunta non una coda ma il mio polso coperto dal guanto nero di gomma che invece che per ispezionare tubi ho usato nuovi di pacco per sverginare Lazlo. Sento le sue contrazioni del suo culo, si fanno sempre più forti, lo faccio sdraiare e mentre Fabio continua a succhiarlo io sdraiato sul fianco lo fisto mentre lui mi lecca. Ha un orgasmo devastante, sento il suo sfintere serrare il mio polso mentre la mucosa interna si agita contro la mia mano e il suo cazzo scarica getto dopo getto nella bocca di Fabio.
    -Sborrooo .
    Il suo pompino non è più lappata ma ciucciata, forte e profonda da farmi male tanto mi stimola. Mi alzo e slego Lazlo e lo aiuto ad alzarsi anche Fabio si alza . Il telo che ho buttato per terra ci ha salvato alquanto da fastidiose intromissioni . Andiamo ai margini della radura e facciamo una pisciata tra le maglie della rete.
    - Capo fermati
    Guardo Fabio stupito mentre stringendo a pinza il cazzo blocca la fuoriuscita di piscio. Prende il collo di Lazlo e lo spinge verso il cazzo, come abbocca libera le dita e il getto riprende a scorrere. La mano tiene schiacciata la testa. Le guance si iniziano a gonfiare ma le dita che si intrufolano nel culo lo convincono a gustare il piscio e comincia a deglutire. Ma oramai il cazzo gli piace e non lo molla dopo la pisciata ma continua a popparlo come un ciuccio mentre la mano viene sostituita dal mio cazzo piercato.
    Oramai è aperto e mi intrufolo dentro quel bel fodero e sento come nella scopata il mio piercing si muove nel suo culo

    Edited by Leatherboots46 - 23/6/2016, 10:54
  4. .
    - CAZZO HO PAURA! I FEAR!
    Mi arrivò una sberla che mi fece rimbombare la testa, non so se per il suono o la forza.
    Il suo membro era gonfio e pulsante. Sentivo l' odore della gomma del preservativo e quello dei nostri corpi sudati dal lavoro e ora dal sesso. Io ero terrorizzato, mi bagnai le dita con la mia saliva e cercai di passarle sulla cappella del pene ma non me lo fece toccare e la spalmai sull' ano. Nel frattempo con una mano aveva afferrato un calzino suo e uno mio e me li aveva infilati in bocca. Non feci a tempo a gustare il sapore che mi sentii sbregare.
    Pochi secondi ed era dentro di me. Prima piano, poi veloce. Mi baciò forte. La sua barba mi irritava le labbra. Quando capii che non volevo più gridare ma stavo godendo con la lingua e i denti mi tolse i calzini per soppiantarli con la sua lingua in gola. Io cercavo di tenerlo forte mentre i nostri bacini sbattevano. Mi sentivo sballottato. Sentivo colare i miei umori e pensavo a quanto stavo bene. Il suo enorme pene mi stava sfondando e lui continuava a baciarmi con foga il viso, le orecchie e qualche volta sollevandomi a braccia incrociate quasi stritolandomi tuffava la sua faccia sui miei pettorali. Li catturava, me li succhiava e mordeva. Mi fece scendere e mi voltai di spalle automaticamente. Lui capì. Lo volevo dietro.
    Mi inclinai come a sorreggere il muro e lui leccò l'ano che da lì a poco avrebbe attraversato. Ando piano con qualche spinta dolce ma oramai mi sentivo sfondato e senza resistenza si reinfilò . Lo sentivo godere come non mai ed io ricominciai a colare sulle gambe fino al pavimento. Si stacco di botto. Mi girai e lo vidi sorridente, mi guardò in una maniera diabolica. Doveva venire. Allora mi misi in ginocchio e presi il suo membro in bocca. Lo leccai per bene e poi lo succhiai come un aspiratore, lo feci arrivare in gola. Il piercing mi aveva sfondato la gola superando la stimolazione al rigetto.Era libero dal profilattico e quando senti le contrazioni, lui mi tirò per i capelli e mi fece capire se ero pronto non ebbi esitazioni. Lo abboccai nuovamente fino al punto in cui sentii il suo liquido caldo scendere dentro me. Lo ingoiai. Scivolai a terra e lui si mise a terra di fronte a me e mi baciò. Mi coccolo' dopo avermi devastato.
    Non ero mai stato sbattuto così bene. In maniera selvaggia ma quasi in silenzio mi ha devastato in quello che è stato il miglior sesso della mia vita. Gli presi i piedi e glieli baciai per risalire su per tutto il corpo poi lui mi spinse indietro nuovamente seduto contro il muro opposto e guidò i miei piedi sul suo cazzone ero distrutto ma gli presi a segare il cazzone che era nuovamente duro dopo che mi ebbe leccato i piedi. Mentre lo segavo leccai un suo piede mentre non so come lui arrivava a infilare il suo alluce dentro di me. L'orgasmo contemporaneo fu devastante. Non riuscivo a sopportare la camicia sui capezzoli. Ci infilammo velocemente sotto le docce. Ci pisciammo reciprocamente. Ci rivestimmo e uscimmo dal bagno separati. Sentivo il buco aperto e temevo di sporcarmi. In quel periodo ogni giorno che fummo in turno andammo in bagno e facemmo sesso.

    Edited by Leatherboots46 - 6/7/2020, 07:14
  5. .

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    Adesso che ha abboccato e il mio piede lo ha catturato, con il polpaccio e con la caviglia calco la sua testa. Muovo il culo per spostarmi da un punto scomodo. La sua bocca è divaricata, sento i lati che strofinano, tesi come corde e il mio piede li fa cedere. I suoni di come lo stupro sono fantastici . Il suo viso è congestionato, sembra avere conati. Gli occhi sembrano spruzzare fuori mentre dalla sua bocca cola saliva.
    Gli afferro i piercing dei capezzoli e li faccio ruotare tra i polpastrelli.
    - Mm!Ahhhh!
    Gli occhi gli si rovesciano.
    -Sei proprio una zoccola. Lo carezzo con dolcezza, dopo aver lasciato i capezzoli, e questa carezza lo fa esplodere in un pianto a dirotto. Senza neanche gli dia ordini ripete l' operazione per sfilare l' altro stivale. Lo inforca, attende che il mio piede nudo si intrufoli tra le due chiappe. Tira via lo stivale, annusa all' interno e poi con i denti sfila la calza dal piede e comincia a succhiare. Nella radura è silenzio non passa vento e il sole ci riscalda. Unici suoni sono quelli di una poiana che lancia le sue grida richiamando il compagno che si leva da un albero dove c' è il loro nido. I piccoli devono avere appena mangiato.
    Sento risalire un cavallo lungo il sentiero ma me ne frego.
    -Porca puttana siete dei maiali!
    Lazlo balza giù dalla sella.
    Fabio per un attimo si è contratto stringendo il piede tra le sue chiappe e mollando il piede dalla bocca.
    Con un colpo di tallone riprendo il comando e lo faccio riprendere a leccare.
    Lazlo invece si è appoggiato contro il mio piede e da il ritmo della scopata della bocca con il mio piede.
    - Ma guarda che vacca fratellino.Lo guido per i capezzoli.
    -Hai portato i guanti e il lube ?
    - Si certo hai proprio intenzione di possederlo?
    -Si ma tu mi aiuterai.
    Il cazzo di Fabio fa un balzo è già duro ma comincia a gocciolare.
    -Togliti i pantaloni ma rimettiti gli scarponi e i gambali.
    In un attimo inizia a spogliarsi mentre io e Lazio ci slinguazziamo. Il bastardo coglie l' occasione di spogliarmi e leccarmi con quella sua deliziosa barbetta. Ricambio e faccio cenno a Fabio di leccarci i piedi. Gli salgo sulla schiena e imbocco Lazlo.
    Era da tanto che volevo provare e vedo che ci sta.
    Balzo per terra lasciando sorpreso Lazlo.
    -Fabio succhialo!
    Mentre Fabio imbocca Lazlo io comincio a infilarmi i guanti lunghi neri di gomma. Mentre continuano li lubrifico bene. Prendo la corda dalla sella e lego velocemente i polsi di Lazlo e gli infilo alla fidata prima una poi due dita nel culo. La pompa che sta ricevendo e le leccate che gli do lo spiazzano non reagisce vedo che comincia a godere. Aggiungo altro lube e infilo un terzo dito.

    Edited by Leatherboots46 - 4/6/2016, 08:16
  6. .
    La mia vita è stata imprevedibile, piena di sorprese.
    Il mio nome è stato scelto da mio padre: Pietro lui e Pietro io. Mia madre invece avrebbe scelto Simone. Per fortuna mio padre ebbe la meglio perché a me piace.
    Ho studiato comunicazione e sto facendo un master a Londra.
    Per arrotondare ho iniziato il tirocinio presso un'agenzia di catering.
    Tutto in tiro, capello curato come la barba fresca di barbiere camicia e abito stirato portato fresco di stiratura nel porta abito. Scarpe a specchio nel sacchetto dentro lo zainetto. Palladium ai piedi, Bermuda e camicia aperta sul petto anche se con indosso giubbino di nappa lucida. Mi preparo ad iniziare il primo giorno. Devo dire che il turno passa velocemente e bene. I piedi erano tranquilli e la muscolatura si sentiva la fatica ma in modo accettabile. Si e lavorato senza sosta. Pensavo peggio.
    -"Pietro, un nome, una garanzia." Questa fu la gratificazione che mi diede il mio capo riconvocandomi per l' indomani.
    Il secondo giorno arrivano un paio di ragazzi nuovi, convocati da un'altra agenzia per via del numero di invitati dell' evento.
    Si presentarono e uno di loro mi colpì per il cognome. Si chiama Warrior. É un ragazzo altissimo, non magro con muscoli che tendevano la pelle sotto le braccia, i capelli scuri non ricci giusto mossi. Ma quello che mi colpì era la pelle ambrata quasi scura.
    Tutto il contrario di Andrea, il mio ragazzo, l'amore della mia vita pelle bianchissima d'inverno e dorata dai peli che ne esaltano l'abbronzatura da bagnino.
    Il mio turno era 15-22 come quello di Warrior. Alle 22 spaccate lasciò la tavolata del buffet e mi salutò velocemente con una stretta di mano. Io dovevo continuare. Non so perché ma sudai freddo. Era veramente un bel manzo. Ma tutto finì lì. Il giorno dopo avevamo collocazioni diverse ma nella stessa sala. Erano le 15 quando andai in bagno prima di tornare a casa. Lui era appena arrivato anche lui smontava. Andò in bagno prima di iniziare a cambiarsi. La porta del bagno era di fronte quella dello spogliatoio. Ci incrociammo e con un leggero imbarazzo lui mi salutò con un piccolo buffetto sulla guancia. Ieri la mano,oggi questo tocco. Tremai ed ebbi paura. Cercavo di pensare al mio amore ma non ci riuscivo, pensavo a Warrior. Non sapevo nemmeno il suo nome. Mi venne da tremare.
    -Entrai nel bagno, mi lavai le mani nell'antibagno, inclinato un pò in avanti. Dopo pochi secondi uscì dal bagno lui e ci guardammo dallo specchio. Lui portava scarpe militari tirate a lucido. Notai i suoi occhi che scrutavano piano e incuranti di essere scoperti dentro la mia camicia nera, leggermente trasparente. Sollevò il mio braccio come per controllare di non avere odore di sudore Lo lasciai fare. Mi voltai, gli presi la mano. Lui ci stava e mi lasciò fare guidandolo Non esitò, gli portai la sua grande mano liscia dentro la mia camicia e gliela strinsi sul mio capezzolo. Lui sorrise e socchiuse gli occhi. Li riaprì, c' era una luce selvaggia, si staccò da me. Mi prese per i polsi e mi trascinò lentamente nel bagno . Chiuse a chiave e mi osservò per un paio di minuti senza parlare. Piano si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò -Bitch .
    Mi diede un bacio leggero e veloce sul collo facendo sentire i denti. Una sensazione animale ma piano senza stringere. Piano fece scivolare le sue mani sui miei fianchi risalendo sotto la camicia. Io ero immobile, schiacciato contro la parete. Le sue cosce, enormi schiacciavano il mio bacino.Faceva tutto lui. Le sue scarpe schiacciavano le mie sneakers.
    Si abbassò lentamente, tolse la fascia della vita e abbasso la lampo del pantalone a vita alta. Lentamente lo fece scivolare sul pavimento. Lui si era messo in ginocchio mi toccava con un tocco dolce di chi vuole una cosa per assaporarla bene, con calma. Iniziò a baciarmi, baci con labbra dure che mi sembravano morsi e ogni tanto leccate. Sentivo le cosce tremare, umide e bollenti. La sua bocca mi colpiva come forse avrebbe potuto fare una frusta usata con dolcezza. Certo il risultato era lo stesso. Ora esplorato davanti in ogni parte a cosce allargate lo sento arrivare al solco tra le natiche. Non capivo se era lui a dominarmi o a adorarmi. Le percosse sono divenute scosse che la mia pelle percepisce come un formicolio bollente. Solleva gli elastici dei miei jock strap li lascia fiondare sulla pelle nuda "MM fucking Bastard they are new !" Ma ora é nuovamente davanti. Le labbra scorrono su tutto il perimetro di retina del poch . Si aiuta con due dita per allargare le natiche e infilarmi l'indice dell'altra mano. Mi arrendo e mi volto per inclinarmi e lasciargli maggiore visuale. Piano piano iniziò a passare la lingua attorno all'ano, tutto attorno. Io ormai ero preda di un'ondata di piacere. Iniziai a gemere ma lui mi frenò. Eravamo nei bagni, qualcuno poteva sentirci. Allora cercai di trattenermi.
    Mi fece voltare. Ora ero davanti a lui, ormai tutto bagnato con il cazzo mezzo fuori. Lui era in ginocchio sui miei piedoni e mi guardava. Poi mi sfilò le mutande e rimasi nudo. Solo le sneakers ai piedi, senza calze perché me le aveva sfilate quando mi aveva tolto i pantaloni. Non mi aspettavo che me le togliesse tirandole via per la punta dei piedi con i denti Con il pollice mi aprì le chiappe e affondò il suo enorme dito medio con l'indice all'interno dell' ano.
    Provavo dolore e piacere. Mi sentivo lacerato. Sentivo il mio ano invaso, stuprato senza lubrificante, era tremendo mi dava fastidio, ero violato ma mi sentivo bollente. Era una sensazione fantastica. Con la lingua si fece spazio tra le mie palle, liscie, senza peli, le girava, le rigirava sembrava ignorare il mio cazzo svettante.In un attimo invece lo prese alla base e cominciò a dare sberlotti. Pensavo di dover svenire dal piacere.
    Si alzò, era enorme e mi sollevò con la schiena che faceva pressione sulle mattonelle della parete del bagno, misi le mie gambe attorno alla sua vita e le braccia attorno al suo collo. Sentii abbassare la zip, strusciare tra le chiappe e sentii il suo glande poggiarsi sul mio sfintere. Ma c'era del metallo dell' acciaio. Percepii il PA. Sentii che apriva un profilattico, quando aprii gli occhi mi sputò il pezzetto che aveva tra i denti in faccia.
    - Are your ready Bitch?

    Edited by Leatherboots46 - 6/7/2020, 06:00
  7. .

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    New Day

    Sono giorni che cerco di evitare di incontrare Fabio, ne ho voglia ma non voglio stargli troppo attaccato. Oggi debbo andare a cavallo con Lazlo per recuperare la mandria che abbiamo allevato allo stato brado in collina. È un casino abbiamo necessità di altre persone. Due sono già li ma ne servirebbe un altra.
    Quando lo vedo arrivare a cavallo sono felice. Cerco di convincermi che sia solo una questione di lavoro ma mi piace vederlo lavorare e scherzare con i lavoranti. Quando si china è bello pensare che quel culo fasciato dal pantalone è stato mio. Il lavoro va rapido il toro della mandria viene isolato e condotto giù a valle in una stalla, le vacche già selezionate sono portate giù dove il veterinario verificherà i marchi prima che vengano caricate sui rimorchi. Non sono grandi sono piccole bestie ma molto richieste.
    Dopo il pranzo ci sdraiamo prima di riscendere a valle con gli altri. Dato che eravamo su ho detto che controllavamo la recinzione. Io e Fabio abbiamo controllato le due sezioni e ci siamo ritrovati dove avevamo scopato.
    -Hey vieni qui.
    Fabio smonta da cavallo si avvicina prende il mio stivale e comincia a baciarlo dove spunta dalla staffa. Con l' altra mano accarezza il cavallo perché non si innervosisca. Gli scompiglio i capelli.
    -Mettiti in ginocchio troia.
    È sorpreso ma si inginocchia. Balzo giù da cavallo. Ho i muscoli delle gambe in fiamme. Le cosce sono dure come le chiappa.
    -Dai sfilami gli stivali!
    Abbranca lo stivale e cerca di sfilando. Da quella posizione è impossibile. Ma lo lascio tentare.
    -Cazzo non sei capace neanche di togliere uno stivale? Mettiti in piedi e inforca lo stivale come se dovessi cavalcarlo.
    Lui esegue.
    -Devo fare così ?
    -Si devi prendere così per il tallone e tirare anzi aspetta che ti aiuto. Con l' altro stivale lo spingo puntando tra le chiappe in direzione del suo buco.
    Lo stivale si sfila con un plop. Poggia lo stivale e comincia a massaggiarmi il piede con ancora la calza.
    -Toglila!
    Come toglie la calza avvicina il viso e comincia ad annusarlo.Muovo il piede per infilarglielo in bocca. E lui come un pesce diffronte all'esca abbocca all' amo.

    Edited by Leatherboots46 - 25/5/2016, 00:14
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    Non commento al suo ringraziamento ma il suo chiamarmi capo è un grosso riconoscimento, gli stringo solo le spalle.
    -Ho sentito il salato del tuo sudore in bocca e mi è venuto duro comunque. Ho voglia di leccarti i muscoli maestro.
    Comincerei dal collo e dal petto per poi scendere Vorrei sentire i tuoi capezzoli che si fanno turgidi coi miei colpetti di lingua
    -Continua!
    -Tu disteso , a gambe larghe ed io che partendo dai piedi ti bagno il pelo con la lingua.Dopo i capezzoli ti lavo le ascelle per bere il tuo sudore maschio

    E poi scendo lungo i fianchi
    E poi le gambe, di nuovo fino ai piedi
    Prima un tallone alla volta per assaporarli per bene.
    E poi le dita da succhiare e spompinare una ad una
    Mi piacerebbe non rimanesse un cm dove la mia lingua devota non è passata maestro
    Nemmeno un centimetro
    - Devi ciucciarmi il cazzo
    Lui mi guarda e si tuffa Partendo dalle palle
    Le prende tutte in bocca
    E le ciuccia per bene
    Io a quel punto gli afferro la testa e lo impalo sul mio cazzo
    -Senti come ti sto facendo sentire il mio cazzo in gola?
    Te lo sto sbattendo in fondo. Sento il piercing sbattere in fondo.

    Lo stomaco gli si contrae e cerca di scalciarmi via sollevandomi le braccia ma non ci riesce, mi butto su di lui bloccandolo con il mio peso ma senza uscire dalla sua gola. Aspetto che si calmino le contrazioni.
    Butta giù, ingoia non spingo ulteriormente ma devi abituarti.
  9. .
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    Nuova giornata, solito stretching, doccia e colazione. Dopo una breve chiacchierata con Lazlo chiamo Fabio per accordarci dove incontrarci. Decidiamo di incontrarci al cancello della casa padronale di Fabio da dove parte una strada carrabile per il punto dove dobbiamo fare la recinzione. Metto il cinturone con gli attrezzi che ho comprato in Germania e i pantaloni di fustagno con doppia zip. Sono quelli da carpentiere tedesco sono con una doppia zip sono comodi e pratici per lavorare ma se apro la doppia zip cazzo e coglioni vengono fuori pronti ad essere serviti.
    Quando ci incontriamo concordiamo di proseguire con la macchina di Fabio che è già carica di tutto il necessario compreso un rotolo di rete per la recinzione e uno di tendifilo.
    Quando arriviamo alla radura mentre la scarichiamo il mio taciturno compagno si gira
    -Questa volta metto una rete a filo grosso difficile da tagliare.
    - Hey tutto bene quasi non mi hai salutato da quando sono arrivato.
    - Mi spiace, oggi non ho molta voglia di parlare, sono troppo incazzato di dover fare questo lavoro.
    - Ti capisco. Adesso pensa solo che assieme in un oretta sistemiamo tutto.
    Finalmente vedo un sorriso.
    Quando arriviamo alla recinzione vedo che il danno che hanno fatto i cacciatori è stato bello grosso. Il buco è grande ma sono stati facilitati da una scelta di una rete sottile. Srotoliamo la rete per il tanto che ci serve. Mentre uno con con una forca allontana gli arbusti, l'altro si infila,appoggiando la nuova rete a quella vecchia e le cuce asseme con punti a clips . E' un lavoro minuzioso che completiamo infilando in basso e in alto dei cavi tendi rete. In due ore abbiamo finito oramai è quasi mezzogiorno.
    -Minchia che caldo tra pantaloni antispine e scarponi da montagna sto grondando sudore.
    - Beh che aspetti il lavoro è finito, non serve che porti ancora quei pantaloni e puoi sfilarti gli scarponi per una sosta .
    Sono imbarazzato non avevo previsto di togliermi i pantaloni. E con questi non porto intimo
    -Ok dai mi tolgo gli scarponi.
    - Che hai timore che ti veda le mutande?
    Mi guarda una attimo e scoppia a ridere.
    -Ma tu non hai le mutande! Hai messo per questo questi pantaloni.
    - Stronzo non è per questo.
    Cominciamo a lottare, ma questa volta non mi faccio fregare. E' lui a finire a terra con un cordino gli lego velocemente i polsi mentre lui cerca di divincolarsi. E' strano ma non mi aspettavo di riuscire a legargli i polsi così facilmente e adessogli sfilo i pantaloni a metà per immobilizzarlo. Ha delle chiappe muscolose ma le cosce sono enormi. Cerco di divaricargli queste natiche fantastiche ma fa resistenza .
    Mi rialzo e sfilata la cinta comincio a cinghiarlo.
    -Dunque non vuoi collaborare? Ma io con te ho collaborato.
    Le cinghiate cominciano a arrossargli le chiappe.
    -Allora molli?
    Non riesce a rispondere in quanto gli ho ficcato un calzino in bocca ma allarga le gambe per quanto possibile.
    Gli allargo le chiappe e mi tuffo con la lingua.
    Quando inizia a gemere di piacere, di voglia e sento e sento lo sfintere cedere e essere largo, mi posiziono e dopo avergli allargato le chiappe senza pietà gli sputo nel buco. Adesso faccio colare un poco di saliva sul cazzo, la spargo come se stessi facendo la punta ma invece è anche per srotolare meglio il preservativo che ho infilato e adesso comincio a entrarci dentro. Deve avergli fatto male all' inizio ma dopo essere entrato lentamente adesso che ho quasi inserito tutto decido di infilzarlo a fondo. Lo inculo senza pietà.
    Deve essere stato doloroso con il mio solo sputo per lubrificare ma ora sta godendo.
    Gli tolgo il calzino di bocca .
    -AHAHAH Siii.
    Lo faccio mettere in ginocchio. Mi guarda con riconoscenza.
    -Grazie capo!
  10. .
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    CONTENUTO EROTICO E SESSUALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA

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    Pensavo di far ridere Lazlo quando gli ho raccontato come ho preso a calci il giovinastro che cacciava di frodo sul nostro terreno.
    -Stai attento anche se sei grosso e ti vogliono bene queste sono teste calde e la fucilata dai cespugli è un attimo a partire.
    Quando arrivo in palestra mi sfilo velocemente i nuovi stivali di pitone che mi sono arrivati in mattinata, piego i jeans e sto sfilando i tubolari quando arriva Fabio.
    Lo vedo poggiare velocemente borsa e giaccone e chinarsi a guardare i miei stivali, li prende, li accarezza. Se lo strofina sul bicipite.
    -Sai avevo una curiosità di sentire che effetto fa la pelle di pitone sulla pelle.
    Io lo guardo imperturbabile.
    -Forse a te sembrerà strano ma mi fa’ uno strano effetto
    Con tono piatto, guardandolo negli occhi gli rispondo.
    -Si. Si vede i tuoi capezzoli sono turgidi prova a sentirli anche li.

    Con la mano forzo la sua e lo stivale in modo che strofini sui capezzoli che adesso che ho sollevato la maglia risulta no esposti.
    -Ahahaha. Non è solletico ma una sensazione stranissima.
    Il pantalone dimostra che gli si sta inturgidendo il cazzo.
    -ok mi fa piacere che ti piacciano se vuoi provali io vado in sala macchine ci vediamo dopo.
    Lui arrossisce ma non deposita lo stivale e io che ne frattempo ho finito di indossare i pantaloncini e le Nike esco velocemente.
    Mi piace che quell’uomo che di solito pensa solo al lavoro e poco anche alla figa stia cominciando a svegliarsi. Ma forse lui è già sveglio bisogna solo dargli i giusti stimoli. Mi viene da ghignare mentre faccio riscaldamento. Finiti gli esercizi preparatori lo vedo arrivare. Io sto iniziando a prepararmi il bilanciere per la panca e noto che inizia molto lentamente.
    Adoro sentire i muscoli che iniziano a pompare nelle ripetizioni . Sono lente, metodiche sento la pelle imperlarsi di sudore, qualche volta mi piace lapparla come fanno i nostri caproni con la roccia per catturarne il salato.
    Sono i momenti in cui mi sento porco e mi si gonfiano ancora di più i muscoli. Se avessi un compagno di palestra e sex, in quei momenti mentre lui suda nello sforzo, io mi chinerei a leccare quelle gocce di sudore.
    Le serie e le ripetizioni scorrono via, quando è il turno di Fabio per sollevare il bilanciere mi chiede di assisterlo. Preferirei non farlo perché so che mi diventerà barzotto.
    -Certo .
    Mi avvicino alla panca e mi metto dietro mentre lui si posiziona.
    Le ripetizioni si susseguono , finita la prima serie lo aiuto a riposizionare il bilanciere e una goccia di sudore casca dalla mia fronte quasi sulle sue labbra ma finisce per scorrervi in prossimità dove la sua lingua la cattura.
    -Hey ti sei gustato il mio sudore?
    -Ah era il tuo? Vuoi che ricambio?
    Gli mollo un buffetto sulla guancia capisce di essere andato troppo avanti. Riprendiamo le serie.
    Quando finisco di fare gli esercizi, ho i muscoli che cominciano a farmi male, ho pompato più del dovuto ma dovevo cercare di dimenticare quelle labbra che si schiudevano e quella lingua che rapidamente coglieva quella goccia di sudore. In spogliatoio scalcio via la mia roba e velocemente mi tuffo sotto la doccia. Sono teso ho i muscoli contratti e come faccio scorrere la mano sento i muscoli durissimi e qua e là le vene a rilievo sulla pelle. Le mie mani sono ruvide ma non per i pesi ma per il lavoro nella proprietà e amo strofinarle energicamente sulla mia pelle e con la scusa di massaggiarmi strizzarmi i muscoli, tormentarmi i capezzoli dove vorrei qualcuno a succhiarmeli.
    L'acqua scorrendo giù molto calda mi sensibilizza. Ho i cazzo duro ma anche la vescica è piena. Vorrei stare ancora sotto la doccia, punto il cazzo sui piedi e inizio a pisciare, una pozza paglierina circonda i miei piedi. Mi scuoto e velocemente mi re insapono con tanto bagnoschiuma per evitare che i residui di piscio possano impuzzolentire. Mi sto asciugando quando mi arriva a mo di frusta l'asciugamano di Fabio. Ricevo il colpo ma faccio a tempo ad afferrarlo e tirarlo a me.
    Quasi mi casca tra le braccia è anche lui bello pompato e i colori dei suoi tatuaggi risaltano al massimo con le striature a rilievo dei dei suoi fasci muscolari.
    -Non ti ci provare più.
    - Cosa mi fai altrimenti?
    Dobbiamo avere il testosterone molto alto, ho il cazzo duro e sento l'acciaio del piercing che si strofina contro il tessuto delle mutande. Gli afferro la nuca ma lui è lesto nel fare altrettanto, i bicipiti mantengono la contrazione, sono belli gonfi e le vene pulsano su di essi, sulle braccia, sul dorso delle mani. Sembriamo due lottatori di Istrumpa. . E' un gioco di forza di spalle, di cosce e caviglie in quanto i due contendenti si spingono con la forza delle spalle mentre le braccia cercano di afferrare e togliere l'equilibrio al avversario.Una delle prese risolutive più classiche è il braccio che si infila tra le cosce e prima che possa esser bloccato fa ribaltare l'uomo. A quel punto diviene facile schienarlo.
    Ecco non sono stato io a vincere Fabio è stato lui a rovesciarmi e prima che potessi allontanare quel braccio ho sentito schiacciare i coglioni con il suo braccio che si è infilato tra le natiche e con la mano ha forzato sul mio fianco. Sono cascato sul fianco opposto e lui ha guidato la caduta per farmi atterrare di pancia. Pochi attimi e ho sentito la sua minchia che premeva sul mio culo . Il bastardo era duro pronto a incularmi sfondandomi come un montone. La situazione è eccitante non solo per lui .Il cazzo che sento stretto nelle sue mutande è un bel randello grosso e duro. Lo percepisco affondare tra le mie natiche anche se coperto dallo slip Anche il mio mi sta facendo male l'ho spinto lateralmente e ora sta iniziando a sporgere dall'elastico. La cappella strofina sul pavimento e il PA mi dà una sensazione di freddo stranissima.
    - Stronzone smettila . Togliti da sopra
    L'incanto si rompe non per la mia protesta ma per dei rumori di porta .
    Balziamo in piedi e facendo finta di niente cerchiamo di dare le spalle alla porta per occultare le erezioni

    Edited by Leatherboots - 10/5/2016, 18:50
  11. .
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    New day
    Fuori sta albeggiando mentre finisco di fare stretching con i dorsali . Ho già bevuto il mio beverone mattutino e ora mentre sto mangiando delle uova vedo arrivare Lazlo.
    -Ciao mi stavo chiedendo dove eri?
    - Ho fatto tardi ieri sera con quella ragazza di cui ti ho parlato. E guardandomi sornione Lazlo mi chiede - Piuttosto, tu che prima di fare colazione dovevi docciarti e cambiarti adesso come è che sei sudato?
    - Ma no non sono sudato !
    -Si che lo sei e affonda il naso sul mio collo, sotto i capelli bagnati, facendomi il sollettico con la sua barbetta e poi afferratomi il braccio affonda la lingua nella mia ascella. Se ne distacca un attimo per dirmi
    – Delizioso sudore ancora fresco e sapido.
    E si rituffa.
    Riesco a chiudere il braccio, imprigionando la sua testa in una presa e comincio a sculacciare il suo culone imprigionato dai bermuda . Sento che punta i piedi ben ancorati nei suoi Loggers Carolina e rischio di perdere l’equilibrio. Io sono ancora in infradito. Non ho presa. Cn la mano del braccio con il quale blocco la sua testa abbranco velocemente il suo cinturone mentre con l’altra non so come afferro un lembo di uno dei tubolari che sporgono dai suoi scarponi. Perde l’equilibrio e mi ritrovo vincente sopra di lui con il suo viso dalla barbetta rossa e dagli occhi verdi da gatto che mi guardano divertito dal basso. Lo aiuto a rialzarsi.
    -Sei un bastardo. Nel dirlo mi tira uno sculaccione .
    Non è solo un effetto sonoro sono sicuro che la chiappa stia diventando rossa come il bruciante dolore che arriva.
    -Dai smettiamola che tra poco arriva la tata .
    -Vado mi faccio la doccia e mi preparo . Tu vai a controllare le squadre e dai gli incarichi con il materiale. Ti raggiungo subito.
    Finisco l’uovo in un boccone e vado a docciarmi.
    La giornata scorre veloce, a parte una incazzatura a pomeriggio inoltrato per della rete non tirata bene con il tendifilo. Bisogna disfare parte del lavoro e rifarlo aiutando la squadra incaricata. A pranzo, ho fatto portare delle teglie di arrosto misto che aveva preparato la tata insieme a insalata, pane, formaggio e vino. Quando ho chiesto come stava andando per le due squadre restanti quegli idioti avevano detto che andava tutto bene. Sono dei ragazzoni che fanno palestra preparandosi a fare il concorso per diventare militari ma a volte mi stupiscono. Uno di loro un bel morettone con i capelli a spazzola e la mascella volitiva sormontata da un naso rotto durante gli allenamenti di pugilato un giorno è rimasto terrorizzato da una cavalletta. La stessa sera l’ho beccato mentre cacciava di frodo le lepri che allevo. L’ho buttato fuori a calci in culo . Quando mi è sbollita l’incazzatura ho riso al pensiero dei suoi pantaloni e della sua pelle marchiata dai miei calci.

    Edited by Leatherboots - 10/5/2016, 18:49
  12. .

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    Ho iniziato la giornata con un primo giro di stretching alla sbarra per poter far lavorare la muscolatura senza danno. I miei amici mi prendono in giro per questa cura del mio fisico. Quando mi spoglio e vedono i miei quadricipiti, i pettorali, i bicipiti si zittiscono: riconoscono che ho un bel corpo e che sono un gran lavoratore. Spesso la loro è ammirazione mista a invidia per come il mio corpo sia una macchina di forza, per come sono capace di sollevare un motore di una macchina. Dopo questo inizio penserete che io sia un culturista, un fanatico palestrato invece sono un contadino!
    Adesso ho raggiunto le squadre e ci siamo divisi le zone su cui lavorare.
    Stiamo piantando i pali della recinzione alta . Sono pali da tre metri e siamo piu’ squadre ma io come proprietario ho scelto quello che so lavorare meglio anche se il terreno è più duro e più difficile. Ora sono in cima alla scala con il pianta tubi, sono pronto a calare il tubo cieco sul palo . Sotto Lazlo tiene il palo. Non vedo che le sue spalle muscolose e il casco di sicurezza. I guantoni di cuoio coprono le sue manone mentre le sue forti braccia muscolose tengono saldo il palo che viene martellato e non deve oscillare. Sono sudato e la canottiera che tengo non protegge il corpo ma come voglio esalta i mie muscoli. Siamo sul confine, sul bordo strada e noto un Suv che ritorna indietro, poi fa un altro passaggio e poi un altro poi scompare. Ho riconosciuto nel guidatore un uomo che ho visto in palestra . So che è un allevatore di bovini e ovini e so che controlla il bestiame girando con l’enduro, oppure a cavallo ma usa molto i gambales e dei pantaloni di fustagno rinforzati in cuoio . Qualche volta ci siamo visti a qualche festa in compagnia di amici e amiche e ci siamo scambiati un reciproco cenno di saluto.
    Oramai siamo alla fine della giornata e dopo aver piantato l’ultimo palo, tirato e fissato la recinzione sono andato a controllare le altre squadre. Qualche coppia l’ho congedata senza confermargli la giornata seguente . Non mi soddisfano. Saranno pagati in ufficio questa sera, non voglio sprecare soldi. Sto tornando indietro in amministrazione quando vedo un Suv. E' fermo a fianco ad una siepe di confine, seminascosto è un uomo che sembra guardare attorno. Finisco di dare le ultime disposizioni per i pagamenti con il cell e mi avvicino.
    - Ciao.
    Lo vedo sobbalzare e girarsi ancora con il cazzo in mano che piscia .
    -Hei, porca troia, mi hai pisciato lo stivale .
    -Scusa ma mi hai fatto spaventare . Comunque dai sono stivali di gomma . Lo stivale nero con la suola rossa rinforzata dove ha zampillato il piscio è tornato visibile dopo la polvere.
    -Va là sei un cacasotto. Tirati dentro la bestia che hai.
    Lo vedo arrossire e farmi un sorriso, mentre tira dentro il cazzo dopo averlo fatto sgrollare .
    -Oggi vi stavo guardando sono passato per chiederti se mi puoi aiutare per risistemare della recinzione che dei cacciatori mi hanno rovinato.
    -E’ urgente?
    - Si, lo è. Possono uscire sia pecore che vacche e fare danni o entrare cani randagi.
    Ok, non credo di poter venire domani, vedo di organizzare le squadre per domani l’altro e poi domani sera se sei in palestra ci organizziamo.
    Noto che anche se meno grosso di me la sua polo inglese, nera e gialla è piena, non si vedono altro che muscoli che tendono il tessuto.
    -Hey cosa stai guardando ?
    Mi riscuoto e guardandolo negli occhi
    -Ma come hai fatto a impolverarti? Hai la schiena e vedo anche il culo sporchi di polvere. Sei scivolato ?
    Nel frattempo lo faccio girare con una mano per osservare.
    -Si sono scivolato guardando il danno alla recinzione .
    - Aspetta ti spolvero. Tra il serio e lo scherzo con delle pacche, forti come sculaccioni, faccio risuonare non solo il tessuto ma anche la muscolatura che avverto sotto.
    Con un movimento si divincola, scherzosamente mi spinge indietro ma vedendo di avermi preso di sorpresa mi afferra a mano aperta il pettorale prima che caschi.
    Sono piacevolmente stupito ma faccio l' incazzato.
    -Azzo guarda che non sono una femmina . Mi hai fatto male!
    Non è vero, anzi mi è piaciuto moltissimo sentire la sua mano forte come la mia che afferra i miei muscoli come una palla da basket.
    -Ma va là, non sei una femmina . Certo che hai dei pettorali da quinta misura, ci credo che fai tanta palestra.
    -Asco' ma stai a controllarmi molto ?
    Gli sorrido insidioso. Lui tira indietro una ciocca di capelli mi guarda tra il sorpreso e l’incazzato.
    -Vai ... devi aver preso troppo sole e devi essere in calore.
    Capisco di aver esagerato.
    -E’ vero sono tutto il giorno sotto il sole adesso vado faccio una birra con il personale e poi vado a fare una doccia.
    Lo saluto con un sorriso e mi avvio.
    Lo sento ripartire ma non riesco a tornare a pensare ai mie affari . Fabio mi gira nella mente con quelle grosse cosce e grossi polpacci ma caviglie fini quasi femminili enfatizzati da piedi grandi come i miei. Una sera in palestra mentre ero ancora nello spogliatoio ho notato i suoi scarponi da gambales. Ero solo e sapevo che lui doveva fare ancora degli esercizi, ho voluto provarli . Ha la mia stessa misura, avrei voluto provare anche i suoi gambales ma non erano lì, forse erano in macchina . I pantaloni appesi olezzavano di cavallo e moto. Un rumore della porta del corridoio mi ha fatto smuovere. Mentre raggiungevo la porta dello spogliatoio, uscendo gli ho aperto la porta, non me lo aspettavo, e sono riuscito solo a farfugliare un ciao. Credo che anche lui sia interessato a me, sovente mi chiede degli stivali che indosso, che solitamente fanno bella mostra in spogliatoio nell’ attesa che io ritorni, sfili le Nike shox e dopo essermi docciato mi rivesta e li calzi nuovamente.
    Qualche volta ,quando siamo in spogliatoio o palestra, ci incrociamo o per i turni alle macchine o in attesa che una delle docce si liberi. Ma rimaniamo sempre sul chi va là anche se ci piacciamo e guardiamo reciprocamente come si veste l’altro.
    Io sono molto peloso e a parte la corporatura, piercing e due tatuaggi rientro nella media . Fabio invece è tatuatissimo ma depilato e anche la sua barba non è molto tradizionale anche se lui fa parte del gruppo folcloristico e anche di quello storico in quanto ottimo cavallerizzo. Ha un culo sodo, non piccolo ma neanche un culone.
    Una sola volta ho visto che è sobbalzato, quando, uscendo dalla doccia ha visto il mio Prince Albert che sporgeva sul mio cazzo barzotto e mezzo scappellato.
    Adesso sono sotto la doccia. E dopo aver sbrigato anche le formalità amministrative il pensiero mi ritorna al suo viso e a come si fosse bloccato a bocca aperta interrompendo le frizioni sulla sua pelle iper tatuata per ammirare quell'anello pesante di acciaio che decora il mio cazzo e che sporge come una lingua dal glande per poi rituffarsi sotto il prepuzio.
    Sotto al pettorale vicino a l’ ascella sento ancora la presa della sua manona, percepisco come ha schiacciato il capezzolo che era bello turgido per lo sforzo, mentre con l'altra mano faccio scivolare l'acciaio dentro il piercing Uno schizzo di sborra, poi un secondo, poi altri vanno a raccogliersi nella mia mano. Li bevo gustandoli a fondo.

    Edited by Leatherboots - 10/5/2016, 18:43
  13. .
    Figo
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