Campagna e Muscoli

Fetish di uno sportivo imprenditore agrario

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    stivali, leather, rubber, sono un master 46 di piede

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    CONTENUTO EROTICO E SESSUALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    Ho iniziato la giornata con un primo giro di stretching alla sbarra per poter far lavorare la muscolatura senza danno. I miei amici mi prendono in giro per questa cura del mio fisico. Quando mi spoglio e vedono i miei quadricipiti, i pettorali, i bicipiti si zittiscono: riconoscono che ho un bel corpo e che sono un gran lavoratore. Spesso la loro è ammirazione mista a invidia per come il mio corpo sia una macchina di forza, per come sono capace di sollevare un motore di una macchina. Dopo questo inizio penserete che io sia un culturista, un fanatico palestrato invece sono un contadino!
    Adesso ho raggiunto le squadre e ci siamo divisi le zone su cui lavorare.
    Stiamo piantando i pali della recinzione alta . Sono pali da tre metri e siamo piu’ squadre ma io come proprietario ho scelto quello che so lavorare meglio anche se il terreno è più duro e più difficile. Ora sono in cima alla scala con il pianta tubi, sono pronto a calare il tubo cieco sul palo . Sotto Lazlo tiene il palo. Non vedo che le sue spalle muscolose e il casco di sicurezza. I guantoni di cuoio coprono le sue manone mentre le sue forti braccia muscolose tengono saldo il palo che viene martellato e non deve oscillare. Sono sudato e la canottiera che tengo non protegge il corpo ma come voglio esalta i mie muscoli. Siamo sul confine, sul bordo strada e noto un Suv che ritorna indietro, poi fa un altro passaggio e poi un altro poi scompare. Ho riconosciuto nel guidatore un uomo che ho visto in palestra . So che è un allevatore di bovini e ovini e so che controlla il bestiame girando con l’enduro, oppure a cavallo ma usa molto i gambales e dei pantaloni di fustagno rinforzati in cuoio . Qualche volta ci siamo visti a qualche festa in compagnia di amici e amiche e ci siamo scambiati un reciproco cenno di saluto.
    Oramai siamo alla fine della giornata e dopo aver piantato l’ultimo palo, tirato e fissato la recinzione sono andato a controllare le altre squadre. Qualche coppia l’ho congedata senza confermargli la giornata seguente . Non mi soddisfano. Saranno pagati in ufficio questa sera, non voglio sprecare soldi. Sto tornando indietro in amministrazione quando vedo un Suv. E' fermo a fianco ad una siepe di confine, seminascosto è un uomo che sembra guardare attorno. Finisco di dare le ultime disposizioni per i pagamenti con il cell e mi avvicino.
    - Ciao.
    Lo vedo sobbalzare e girarsi ancora con il cazzo in mano che piscia .
    -Hei, porca troia, mi hai pisciato lo stivale .
    -Scusa ma mi hai fatto spaventare . Comunque dai sono stivali di gomma . Lo stivale nero con la suola rossa rinforzata dove ha zampillato il piscio è tornato visibile dopo la polvere.
    -Va là sei un cacasotto. Tirati dentro la bestia che hai.
    Lo vedo arrossire e farmi un sorriso, mentre tira dentro il cazzo dopo averlo fatto sgrollare .
    -Oggi vi stavo guardando sono passato per chiederti se mi puoi aiutare per risistemare della recinzione che dei cacciatori mi hanno rovinato.
    -E’ urgente?
    - Si, lo è. Possono uscire sia pecore che vacche e fare danni o entrare cani randagi.
    Ok, non credo di poter venire domani, vedo di organizzare le squadre per domani l’altro e poi domani sera se sei in palestra ci organizziamo.
    Noto che anche se meno grosso di me la sua polo inglese, nera e gialla è piena, non si vedono altro che muscoli che tendono il tessuto.
    -Hey cosa stai guardando ?
    Mi riscuoto e guardandolo negli occhi
    -Ma come hai fatto a impolverarti? Hai la schiena e vedo anche il culo sporchi di polvere. Sei scivolato ?
    Nel frattempo lo faccio girare con una mano per osservare.
    -Si sono scivolato guardando il danno alla recinzione .
    - Aspetta ti spolvero. Tra il serio e lo scherzo con delle pacche, forti come sculaccioni, faccio risuonare non solo il tessuto ma anche la muscolatura che avverto sotto.
    Con un movimento si divincola, scherzosamente mi spinge indietro ma vedendo di avermi preso di sorpresa mi afferra a mano aperta il pettorale prima che caschi.
    Sono piacevolmente stupito ma faccio l' incazzato.
    -Azzo guarda che non sono una femmina . Mi hai fatto male!
    Non è vero, anzi mi è piaciuto moltissimo sentire la sua mano forte come la mia che afferra i miei muscoli come una palla da basket.
    -Ma va là, non sei una femmina . Certo che hai dei pettorali da quinta misura, ci credo che fai tanta palestra.
    -Asco' ma stai a controllarmi molto ?
    Gli sorrido insidioso. Lui tira indietro una ciocca di capelli mi guarda tra il sorpreso e l’incazzato.
    -Vai ... devi aver preso troppo sole e devi essere in calore.
    Capisco di aver esagerato.
    -E’ vero sono tutto il giorno sotto il sole adesso vado faccio una birra con il personale e poi vado a fare una doccia.
    Lo saluto con un sorriso e mi avvio.
    Lo sento ripartire ma non riesco a tornare a pensare ai mie affari . Fabio mi gira nella mente con quelle grosse cosce e grossi polpacci ma caviglie fini quasi femminili enfatizzati da piedi grandi come i miei. Una sera in palestra mentre ero ancora nello spogliatoio ho notato i suoi scarponi da gambales. Ero solo e sapevo che lui doveva fare ancora degli esercizi, ho voluto provarli . Ha la mia stessa misura, avrei voluto provare anche i suoi gambales ma non erano lì, forse erano in macchina . I pantaloni appesi olezzavano di cavallo e moto. Un rumore della porta del corridoio mi ha fatto smuovere. Mentre raggiungevo la porta dello spogliatoio, uscendo gli ho aperto la porta, non me lo aspettavo, e sono riuscito solo a farfugliare un ciao. Credo che anche lui sia interessato a me, sovente mi chiede degli stivali che indosso, che solitamente fanno bella mostra in spogliatoio nell’ attesa che io ritorni, sfili le Nike shox e dopo essermi docciato mi rivesta e li calzi nuovamente.
    Qualche volta ,quando siamo in spogliatoio o palestra, ci incrociamo o per i turni alle macchine o in attesa che una delle docce si liberi. Ma rimaniamo sempre sul chi va là anche se ci piacciamo e guardiamo reciprocamente come si veste l’altro.
    Io sono molto peloso e a parte la corporatura, piercing e due tatuaggi rientro nella media . Fabio invece è tatuatissimo ma depilato e anche la sua barba non è molto tradizionale anche se lui fa parte del gruppo folcloristico e anche di quello storico in quanto ottimo cavallerizzo. Ha un culo sodo, non piccolo ma neanche un culone.
    Una sola volta ho visto che è sobbalzato, quando, uscendo dalla doccia ha visto il mio Prince Albert che sporgeva sul mio cazzo barzotto e mezzo scappellato.
    Adesso sono sotto la doccia. E dopo aver sbrigato anche le formalità amministrative il pensiero mi ritorna al suo viso e a come si fosse bloccato a bocca aperta interrompendo le frizioni sulla sua pelle iper tatuata per ammirare quell'anello pesante di acciaio che decora il mio cazzo e che sporge come una lingua dal glande per poi rituffarsi sotto il prepuzio.
    Sotto al pettorale vicino a l’ ascella sento ancora la presa della sua manona, percepisco come ha schiacciato il capezzolo che era bello turgido per lo sforzo, mentre con l'altra mano faccio scivolare l'acciaio dentro il piercing Uno schizzo di sborra, poi un secondo, poi altri vanno a raccogliersi nella mia mano. Li bevo gustandoli a fondo.

    Edited by Leatherboots - 10/5/2016, 18:43
     
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