RITORNO IN PALESTRA

alistair88

Posted on 9/5/2016, 13:32

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ATTENZIONE
CONTENUTO EROTICO E SESSUALE
QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA

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Da un po’ di tempo non mi sentivo più in forma, e così decisi di ritornare nella palestra dove andavo fino a qualche anno fa. Fortunatamente ero alto 1,90 mt e i chili in più non si notavano affatto. Mi considero tuttora un ragazzo carino. Un bel viso che incornicia occhi castani, e dei capelli castani che tengo su in maniera sbarazzina, e che mi fanno sembrare ancora più piccolo della mia età. Ah ecco! Ho 25 anni. E il mio nome è Walter. Entrato in palestra, non ho trovato nessuna differenza. Non era cambiato nulla. Stessa musica che risuonava nell’aria, stesso odore. Mi era tutto così familiare. Ho subito visto il mio istruttore Andrea. Si ricordava chiaramente di me. Era un bel tipo, e non nascondo che ci avevo fatto più di un pensierino su di lui. Non era di quelli molto muscolosi, non rispecchiava il clichè dell’istruttore tutto muscoli e pompato. Aveva un fisico asciutto e definito, con un bel pettorale scolpito. Indossava una canotta di quelle larghe che lasciavano intravedere i capezzoli, il suo pettorale e le sue spalle larghe. Sotto indossava il pantalone di una tuta bianco che lasciava poco all’immaginazione. Aveva un sedere da urlo. Fattomi passare questi pensieri che mi distraevano dal perché ero lì, ho spiegato ad Andrea che volevo riprendere ad allenarmi per ritornare in forma. Mi disse quindi di seguirlo e che quel giorno mi avrebbe detto passo passo quali esercizi fare, e che come primo giorno mi avrebbe seguito. Erano anche le 20:30 di sera e la confusione andava scemando. Così andai a cambiarmi nello spogliatoio che era affollato di gente che aveva terminato la lezione, vista l’ora. C’erano tantissimi corpi nudi, che non si potevano evitare di guardare. Ragazzi che mentre si asciugavano parlavano tranquillamente tra loro, e ragazzi che denudati dei vestiti sudati dall’allenamento, aspettavano in coda per fare la doccia toccandosi di tanto in tanto i propri uccelli al vento. Ero abituato a quelle scene, perché anni prima facevo proprio quel turno e la doccia alle 20:30 anche io. Ma era sempre tutto così eccitante... purtroppo non potevo restare lì e cambiandomi velocemente andai da Andrea che mi aspettava per iniziare. C’erano solo 3 ragazzi, 2 miei coetanei e uno un po’ più grande. Prevedevo che non sarebbe arrivato nessun altro. Andrea mi fece salire sulla cyclette, ed esercizio dopo esercizio mi incoraggiava dicendomi che presto saremmo potuti passare ad esercizi un po’ più seri. Nel frattempo che facevo l’ultimo esercizio, i tre che erano lì erano andati nello spogliatoio dove di lì a poco li avrei raggiunti. Andrea quindi mi congedò dicendomi: “Per oggi basta! Vai a fare la doccia, che io sto arrivando”. Mi salì una vampata, ma annuii. E aperta la porta dello spogliatoio mi ritrovai quei tre che si stavano spogliando. Conversavano tranquillamente, quando uno dei tre si presenta, e a seguire gli altri, e ho ricambiato dicendo di essere alla prima lezione. Nel frattempo eravamo nudi e tre, con le sole infradito ai piedi pronti per la doccia. Il più grande del trio, se ne uscì dicendo: “Allora dobbiamo darti un regalino di benvenuto” e gli altri risposero “Si si! Vieni a fare la doccia con noi” io dissi “Non capisco…”, e ribattè uno dei miei coetanei “Vieni e vedrai” e allora mi trascinarono nella doccia con loro. Aprirono l’acqua della doccia ed eravamo tutti e 4 lì. Mi fecero inginocchiare e il più grande si mise davanti a me, masturbandosi. Una volta che il suo uccello diventò ben duro me lo ficco in bocca con l’aiuto degli altri due che con una mano mi tenevano la testa e con l’altra si segavano il loro cazzo in tiro. Gemevano forte dal piacere, tant’è che pensai che Andrea era ancora lì e poteva sentire. Gli altri due mi tolsero l’uccello dalla bocca e infilarono i loro. Avevo due meravigliosi cazzi nella bocca da spompinare. Il loro godimento, insieme al mio, cresceva sempre di più. Spingevano con forza scopandomi la bocca, e io ricambiavo i miei coetanei con un bel lavoretto, garantito dalle loro urla di piacere. Fu a quel punto che la porta si aprì ed entro Andrea che nel frattempo aveva spento tutti gli attrezzi in sala, visto che si era fatta l’ora di chiusura. Io allora tolsi gli uccelli dalla mia bocca, pensando a cosa potesse dire. Ma mi rassicurò, e facendomi i complimenti, come fosse una cosa normale disse “Grazie ragazzi, adesso me lo finisco io”. Intuii che anche lui volesse partecipare a quel gioco. E notai la complicità tra Andrea e quei tre, e pensai che forse ogni sera a chiusura, finivano la serata in questo modo sotto la doccia dello spogliatoio. Vidi il mio istruttore togliersi le scarpe e i calzini, i pantaloni e la canotta e rimasto con indosso un solo paio di slip azzurri, indossò le infradito e si infilò sotto l’altra doccia accanto a quella dove eravamo noi. Mi godevo questo spettacolo, e ad un certo punto i tre mi spinsero da lui che mi sbattè il suo pacco in faccia. Andrea mi prese la testa e mi disse “Sfilami gli slip con la bocca”. Io non me lo feci ripetere due volte. Fu a quel punto che ebbi davanti a me un cazzo di 18 cm e con un grosso diametro scappellato e pronto per essere imboccato. “Succhiamelo per bene” mi disse lui. E così feci. Sentii lui che godeva mentre lavoravo il suo grosso uccello mentre gli altri tre si continuavano a segare godendosi lo spettacolo. A un certo punto si scansò tirandomi fuori dalla bocca il suo cazzo, e mi tirò su e mi prese in braccio con la schiena contro il muro della doccia. Fu a quel punto che mi portò col culo verso il suo uccello e senza troppa gentilezza me lo ficcò tutto dentro. Non godevo così da molto tempo, e iniziai a gridare insieme a lui dal godimento e dall’eccitazione. Nel frattempo i due miei coetanei si stavano scopando a vicenda e l’altro imboccava il suo uccello ad uno dei due. Quando Andrea stava per venire mi prese anche il mio uccello e mi segava forte. Ero al massimo dell’eccitazione. A quel punto fece segnale ai 3 e tutti compreso Andrea che nel frattempo era uscito dal mio culo, posizionarono i loro uccelli tutti verso di me e dopo qualche altro colpetto che davano con la mano ai loro cazzi, vennero inondandomi di sborra calda che arrivò su tutto il mio corpo. Vedevo la soddisfazione nei loro volti, e in quello di Andrea che per tanto tempo era stato il mio sogno erotico. Proprio lui disse “Beh! Benvenuto in palestra”. Lo ringraziai e i tre risero. “Adesso laviamoci e chiudiamo”. Così facemmo davvero la doccia ripulendoci di tutto. “Ci vediamo mercoledì alla stessa ora” disse Andrea mentre uscendo dalla doccia si strofinava l’uccello ancora in tiro. I tre annuirono complici ad Andrea e capii che quello non sarebbe stato che l’inizio di questi appuntamenti post allenamento.

Edited by alistair88 - 10/5/2016, 12:29

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Leatherboots46

Posted on 9/5/2016, 20:28

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