La prima vacanza con mio padre - 14^ parte

Un risveglio bollente

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  1. Firescorpio
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    L'Amore con la A maiuscola, non guarda al sesso dell'amato, ma negli occhi per perdersi nella sua anima, fondendosi in un universo perfetto ed armonico, attraverso la donazione di sè

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    CONTENUTO EROTICO E SESSALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    Dopo lungo silenzio posto la quattordicesima parte del mio racconto. E' un breve assaggio, solo per tranquillizzarvi sul fatto che la storia tra Paolo e Giacomo è tutt'altro che conclusa.
    Spero possa ancora essere di vostro interesse leggere il prosieguo.
    Nel frattempo, per chi ne fosse interessato, ecco la continuazione della loro avventura:

    Ci svegliammo al mattino seguente, riposati e sereni. Rimanemmo ancora abbracciati e nudi sul letto. Tutto era così straordinariamente armonioso e naturale che sembrava impossibile che, fino a poche ore prima, tumultuose lotte interiori avessero turbato le nostre vite. Osservai Paolo, aveva il volto sereno e felice di un padre pieno d’orgoglio e la tenerezza di un amante innamorato. Dal mio canto, invece, sentivo esplodere in me la gioia di essere finalmente stretto a lui. Di essere completamente suo. Amavo Paolo sopra ogni altra cosa. Probabilmente, in quel momento, anche più di mia madre. Dopotutto, per anni, ero stato privato della sua vicinanza, del suo calore. Era quindi normale che, ora, tutto il mio essere ero proiettato verso di lui. Paolo mi sorrise e mi attirò a sé.
    -Adesso non ti puoi tirare indietro. Desidero poterti dare il piacere che mi hai regalato nelle notti passate.
    Detto questo si sollevò poggiandosi sul fianco. Poi mi baciò con tenerezza e gradualmente, scese a baciarmi il collo, le spalle, il petto e il ventre. Baci delicati, appena sfiorati, ma carichi di desiderio. Il mio uccello si risvegliò all’istante. Conscio di ciò che stava per accadere, mi abbandonai a quei baci. Avvertii la mano forte di Paolo massaggiarmi l’uccello eretto, mentre le sue labbra continuavano a stuzzicarmi i capezzoli turgidi e a solleticarmi i fianchi.
    Brividi di piacere percorrevano il mio corpo facendomi ansimare come mai prima d’ora. Improvvisamente la sua bocca avvolse il mio membro palpitante e cominciò a pompare. Le mani giocherellavano con i testicoli sodi. Era bravo. Non me lo aspettavo così bravo.
    Rimasi in ascolto delle sensazioni che il mio corpo restituiva. Il pene, teso allo spasimo, era tutto un pulsare per le forti stimolazioni che la lingua sapiente di Paolo distribuivano lungo il frenulo e lungo la corona del glande. Secrezioni umide fuoriuscivano alimentando il desiderio di Paolo che accelerò la foga del pompino.
    Urlai di piacere mentre potenti getti di calda sborra innondavano la calda bocca di mio padre, che non lasciò il mio uccello fino a che anche l’ultima goccia di nettare non fosse fuoriuscita. Poi si sollevò, mi bacio e mi strinse nuovamente a sé. Rimanemmo così, abbracciati, per oltre mezz’ora. Poi Paolo mi invitò a seguirlo in bagno per una calda doccia insieme.
    Accettai, felice di vivere anche questa nuova forma di intimità con lui.
    Contrariamente a quanto pensavo, non facemmo nuovamente sesso, ma, con dolcezza, ci prendemmo cura l’uno dell’altro lavandoci a vicenda.
    Poi ci preparammo ed uscimmo per una splendida giornata da vivere come spensierati turisti nelle affollate vie di Londra.

    Se sarà di vostro interesse, presto la 15^ parte.

    Ecco a voi il link


    Edited by Elchicoloco - 19/6/2014, 18:35
     
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8 replies since 26/6/2013, 16:48   8001 views
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