La prima vacanza con mio padre - 13^ parte

Notte di passione

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  1. Firescorpio
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    L'Amore con la A maiuscola, non guarda al sesso dell'amato, ma negli occhi per perdersi nella sua anima, fondendosi in un universo perfetto ed armonico, attraverso la donazione di sè

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    CONTENUTO EROTICO E SESSALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    Prima parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53053543
    Seconda parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53056192
    Terza parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53058596
    Quarta parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53063208
    Quinta parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53065197
    Sesta parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53069590
    Settima parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53085243
    Ottava parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53086913
    Nona parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53091802
    Decima parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53098692
    Undicesima parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53105491
    Dodicesima parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53112979

    Posto, come promesso, la tredicesima parte del racconto. ^_^ Per il momento sarà l'ultima, :( perché mi sono iscritto al concorso e vorrei buttar giù un racconto da presentare. :) Comunque, se nel frattempo non vi sarete stancati o dimenticati di Paolo e Giacomo, cercherò di riprenderlo in mano più avanti. :grini.png:
    Nel frattempo, buona lettura. ;)

    Quel giorno camminammo parecchio. Visitammo due dei più grandi musei londinesi, per poi fare il classico giro sulla ruota panoramica e, l’altrettanto classico, viaggio sul Tamigi.
    La sera, dopo cena, decidemmo di andare al cinema, poi, passeggiando, rientrammo in camera. Ci spogliammo, facemmo le solite abluzioni, poi, consapevoli che il desiderio di rivivere quanto accaduto la sera precedente stava salendo esponenzialmente, ci stendemmo a letto. Stavolta non ci fu nemmeno il bisogno della scusa del film erotico.
    Eravamo, entrambi abbigliati solo con gli slip. Ci guardammo a lungo, in attesa che l’altro facesse la prima mossa. Poi, quasi simultaneamente, ci avvicinammo, le nostre bocche si cercarono e si unirono in un bacio appassionato. Le mani presero a muoversi di vita propria, esploravano i nostri corpi, alla ricerca di quegli angoli più intimi e proibiti, quelli in cui albergava la fonte del piacere. Quasi all’unisono le nostre mani si trovarono a strizzare la bianca stoffa che, ancora, celava i nostri uccelli. Ci fermammo, ci guardammo negli occhi e, consapevoli che entrambi volevamo di più, ci spogliammo completamente. Le nostre erezioni erano al limite del sopportabile. Le mani le cercarono, avide e decise. Le nostre lingue ripresero la danza interrotta e, presi dalla foga del piacere, ci ritrovammo a rotolarci sul letto. Improvvisamente, spinto da un istinto incontrollabile, mi girai ad imboccare, nuovamente, quell’uccello che, con tanto ardore, avevo posseduto la sera precedente. Contestualmente avvertii le labbra di Paolo stringersi intorno al mio. Scariche di piacere attraversarono il mio corpo mandandomi in tilt il cervello. La foga del mio pompino crebbe e quasi non mi resi conto che Paolo stava, in tutti i modi, cercando di fermarmi.
    - Se continui così vengo subito – mi sorrise quando tornai padrone di me stesso – ed io vorrei che, stanotte, durasse all’infinito.
    - Scusami, hai ragione, è che ti desidero talmente tanto.
    - Non avrei mai creduto di dirlo, ma anche io ti desidero infinitamente.
    Ci abbracciammo e ci baciammo nuovamente. Poi esordii
    - Ti voglio! Ora! Voglio sentirti dentro di me!
    - Sei sicuro?
    - Come mai prima d’ora
    Paolo annuì, mi sorrise e mi fece stendere prono. Sentii la sua lingua solleticarmi il buchino, farsi sempre più impertinente, fino a spingersi dentro, aiutata da un dito che, curioso, prese ad esplorare le mie interiora. Stavolta fu il mio turno di gemere per il piacere. Paolo allargava delicatamente il mio muscolo anale, rilassandolo e abituandolo a corpi estranei. Sembrava essere un vero esperto. Intanto i miei gemiti e i miei sospiri si altalenavano nella stanza restituendo a mio padre il piacere che provavo. Poi Paolo mi fece mettere su un fianco, mi sollevò una gamba, sorreggendola con la mano mentre, con l’altra, guidava il suo cazzo caldo verso l’entrata delle mie viscere. Fece un po’ di forza e una leggera fitta di dolore si insinuò nel mio cervello quando la cappella di mio padre entrò. Si fermò, attendendo con pazienza che il mio buco si abituasse a lui. Poi spinse un altro po’ in profondità ripetendo quanto fatto poco prima. E Così fino a che tutta la sua asta di marmo non fu dentro di me. Rimase lì, per un tempo indefinito, a sentire le mie carni pulsanti avvolgere il suo membro. Alla fine iniziò la sua danza dentro di me. Sospiri e gemiti sempre più forti uscivano dalle nostre bocche. Parole d’amore ed incoraggiamento si sprecavano in quell’atmosfera magica. Il bruciore passò, lasciando il posto ad un calore appagante all’interno delle mie viscere. Sentivo come se ci fosse stata dell’acqua colare all’interno delle pareti. Spinsi il bacino il più possibile verso Paolo, per favorire i suoi movimenti. E servì. Il suo uccello si spinse così in profondità che una potente scarica di piacere mi fece esplodere in un orgasmo che mai, prima di allora, avevo vissuto. Non servì nemmeno che mi masturbassi.
    Languivo ad ogni stantuffare di Paolo. Alla fine mi venne un’idea. Ogni qual volta mio padre spingeva in profondità il suo uccello, io serravo i muscoli dello sfintere, trattenendo in me la sua mazza. Volevo stimolarlo il più possibile, per permettere anche a lui un orgasmo simile a quello da me appena provato. E a quanto pare ci riuscii. Non passò, infatti, molto a che Paolo mi avvertì che stava per venire.
    - Vienimi dentro – lo supplicai – voglio sentirmi riempito da te.
    - Ma Giacomo…
    - Ti prego papà. Per me è importante. E come rinascere nuovamente.
    Paolo accelerò i movimenti fino a che non avvertii il suo corpo sussultare e, simultaneamente, un caldo liquido riempirmi le viscere. Tre, quattro, cinque pulsazioni del suo cazzo, rilasciarono altrettanti getti di sperma in me.
    - Papà, resta dentro di me, stringimi forte. Sono così felice che mi viene da piangere
    - Giacomo, amore mio, anche per me è stato meraviglioso. Avevi ragione tu. Manifestare i propri sentimenti anche con il corpo rende più profondo il legame, più intimo e vero il rapporto.
    Restammo così, abbracciati, i corpi aderenti e ci addormentammo, felici e stravolti dall’enorme passione appena consumata.

    Ah, Skikkoso, come lunghezza, stavolta andava bene? :D

    Per chi volesse proseguire con il racconto, a voi il seguito:
    https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=54612268

    Edited by Elchicoloco - 19/6/2014, 18:29
     
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12 replies since 30/11/2012, 15:49   9552 views
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