La prima vacanza con mio padre - 11^ parte

La giusta conclusione

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  1. Firescorpio
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    L'Amore con la A maiuscola, non guarda al sesso dell'amato, ma negli occhi per perdersi nella sua anima, fondendosi in un universo perfetto ed armonico, attraverso la donazione di sè

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    CONTENUTO EROTICO E SESSALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    Prima parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53053543
    Seconda parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53056192
    Terza parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53058596
    Quarta parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53063208
    Quinta parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53065197
    Sesta parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53069590
    Settima parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53085243
    Ottava parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53086913
    Nona parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53091802
    Decima parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53098692

    Ecco a voi l'undicesima parte. Il sottotitolo recita "La giusta conclusione". :unsure:
    Sta a voi dirmi se lo sarà solo della giornata di Paolo e Giacomo :D o se vale anche per il racconto. :(

    - Giacomo – mi disse sorridendomi e senza smettere di mungersi l’uccello – ho riflettuto oggi, e hai ragione. Non c’è nulla di male nel condividere un sentimento anche con il corpo. E quello che tu hai detto di me, vale anche per te. Anche io ti appartengo, perché sei quanto di più bello mi sia rimasto nella vita. Anzi, sei la ragione stessa della mia vita. Se non ci fossi stato tu, io stesso non avrei più avuto nessun senso.
    Lo guardai incredulo. Non sapevo cosa fare. Paolo avvicinò il suo viso al mio e mi baciò. All’inizio mi abbandonai a qual bacio. Le nostre lingue presero a danzare nelle nostre bocche. Fu l’innesco di un’esplosione. Il mio desiderio divenne incontenibile, arso dal fuoco della passione. Mi liberai dei pochi indumenti che avevo addosso e nudo, il cazzo già in piena erezione, mi fiondai su quel corpo. Avvertivo il suo calore e il suo odore di maschio. Vedevo il suo sguardo dolce su di me. Presi a baciarlo con foga, prima sul viso, poi sul collo. Proseguii la mia discesa. Andai a solleticare i capezzoli, già turgidi ed eretti. Erano meravigliosi. Sentivo Paolo ansimare per il grande piacere. Presi coraggio e scesi continuando a baciare tutto il suo addome fino al punto di non ritorno. Affondai il mio viso sull’incavo della coscia e presi a leccare. Il corpo di Paolo iniziò ad incurvarsi e lunghi gemiti di piacere cominciarono a riempire la stanza, confondendosi col suono ovattato della televisione che, invano, tentava di richiamare la nostra attenzione. Mi fermai un istante, il cazzo di Paolo stretto nella mano e lo osservai. Il suo volto, sempre meraviglioso, era contratto per l’enorme piacere che gli avevo procurato.
    - Perché ti sei fermato – mi chiese con la voce rotta dall’eccitazione – C’è qualche cosa che non va?
    Gli sorrisi e mi abbassai ad imboccare il suo cazzo teso, gli occhi sempre fissi sul suo volto. Paolo lanciò la testa all’indietro per l’improvviso piacere che il contatto del suo uccello con le mucose della mia bocca aveva a lui procurato. Assestai una decina di affondi risucchiando ad ogni salita e, con un urlo di piacere, Paolo inarcò paurosamente la schiena, esplodendo nella mia bocca sette potenti getti di calda sborra. All’inizio faticai a stargli dietro e a deglutire, tanto che alcuni filamenti di caldo nettare mi colarono dagli angoli della bocca. Poi, con lo scemare della potenza dell’orgasmo, presi a inghiottire tutto. Aveva un sapore sublime. Come un nettare che, da lungo tempo, si agognava.
    Ripulii ogni centimetro di quell’asta che, nonostante la copiosa sborrata, non aveva perso nulla del suo turgore. Paolo mi si avvicinò e mi sussurrò all’orecchio
    - Ora stenditi, voglio poter ricambiare l’enorme piacere che mi hai regalato.
    Gli posai con delicatezza un dito sulle labbra che egli baciò, fraintendendo il mio gesto.
    - Non stasera papà. Voglio che quanto vissuto ora si imprima bene nel nostro ricordo, non offuscato da nessun’altra emozione.
    Paolo mi guardò, un velo di perplessità nel volto. Al che gli sorrisi ed egli, comprendendo finalmente le mie parole, si avvicinò a me e mi baciò appassionatamente. Un po’ mi vergognavo, perché avevo ancora la bocca impastata del suo sapore. Ma alla fine mi arresi a qual bacio. Ci lasciammo cadere sopra le lenzuola e ci addormentammo, nudi ed abbracciati.


    Spero di non avervi annoiato troppo e, soprattutto, di non avervi troppo delusi. :huh:
    Fatemi sapere.

    Ecco a voi il prossimo capitolo:

    https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53112979

    Edited by Elchicoloco - 19/6/2014, 18:29
     
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14 replies since 29/11/2012, 10:40   11141 views
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