La storia di James deportato in Australia

itguy

Posted on 11/10/2010, 21:09

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ATTENZIONE
CONTENUTO EROTICO E SESSALE
QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA

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Solo la buona sorte aveva salvato la vita a James. Edward si era scordato la pipa in cabina e così aveva lasciato il quadrato ufficiali per andarla a recuperare. Sentendo le urla aveva avuto un cattivo presentimento si era precipitato verso la fonte dei rumori, piombando sull’aggressore.

Il ragazzo era uscito un po’ malconcio ma senza nessuna ferita troppo grave. Il medico di bordo dopo averlo visitato diagnosticò la probabile incrinatura di un paio di costole, motivo per cui gli immobilizzo il torace in una stretta fasciatura raccomandandogli il riposo assoluto per alcuni giorni.

Il giovane conte, mentre attendeva il verdetto del sanitario, sembrava un animale in gabbia. Camminava nervosamente avanti ed indietro nello stretto locale, borbottando frasi bellicose nei confronti di chiunque.

Era come se l’ira del suo volto fosse stata scolpita in un blocco di marmo: fissa ed immutabile.
Solo quando rimasero soli Edward lasciò spazio alla dolcezza ed alle premure con cui tentò di consolare James il cui bel corpo era pieno di lividi.

“Mi space James. Mi spiace davvero. Non avrei dovuto lasciarti solo”
“Non è colpa tua” rispose il ragazzo. “Non puoi vegliare su di me ogni istante. Non avrei dovuto andarmene in giro da solo e soprattutto non avrei dovuto farmi cogliere di sorpresa da quel pugno” continuò il povero deportato concludendo con una smorfia di dolore, provocatagli dal tentativo di parlare.

“Ora riposati James. Non fare inutili sforzi e bevi un po’ di questo sciroppo che ha lasciato il dottore”. Gli avvicinò alle labbra una boccettina che conteneva un potente sonnifero e lo costrinse a bere.

Bastarono pochi minuti ed il corpo ferito si rilasso completamente cadendo in un profondo sonno ristoratore.

I giorni seguenti servirono a rendere ancor più forte il legame fra i due giovani. Le costole rotte impedivano qualunque tipo di attività sessuale fra loro. Tutta l’attrazione reciproca poté trovare sfogo solamente lunghi ed appassionati baci. La fisicità lasciò spazio ad un intenso rapporto spirituale, fatto di intimità, di condivisione. Se non era amore poco ci mancava. Fu un periodo diverso ma ugualmente bello e prezioso per quella strana coppia di uomini, il nobile ed il figlio di nessuno, tanto diversi eppure tanto accomunati da una crescente passione.

Edited by Elchicoloco - 19/6/2014, 18:17

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