La storia di James deportato in Australia – Nona Parte

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  1. itguy
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    ATTENZIONE
    CONTENUTO EROTICO E SESSALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    Prima parte http://gayboysover17reloaded.forumcommunity.net/?t=36837094
    Seconda parte http://gayboysover17reloaded.forumcommunity.net/?t=36884232
    Terza Parte http://gayboysover17reloaded.forumcommunity.net/?t=36925176
    Quarta parte http://gayboysover17reloaded.forumcommunity.net/?t=36967844
    Quinta parte http://gayboysover17reloaded.forumcommunity.net/?t=37001369
    Sesta Parte http://gayboysover17reloaded.forumcommunity.net/?t=37277931
    Settima parte http://gayboysover17reloaded.forumcommunity.net/?t=37293184
    Ottava Partehttp://gayboysover17reloaded.forumcommunity.net/?t=37432460

    Fino a qualche mese prima James mai avrebbe immaginato di provare piacere da una relazione omosessuale, anzi non sapeva neppure esattamente cosa fosse l’omosessualità. Certo per lui non era stata una scelta spontanea, tutt’altro.

    All’iniziale umiliazione ed al dolore era subentrato il piacere grazie all’incontro con Ed. Un giorno forse sarebbe tornato alla normalità, alle donne, o forse no, perché in fin dei conti l’amore era tale a prescindere dal sesso del proprio compagno.
    Il ragazzo ormai da sei settimane era diventato l’amante del conte Edward Lismore.
    Ed era dolcissimo con lui. Lo coccolava come nessuno mai aveva fatto in tutti i suoi diciotto anni di vita. Anzi lo viziava. Insieme facevano progetti per il loro futuro in Australia. Ed, grazie alla sua influenza, non avrebbe avuto grossi problemi a comprarlo al mercato degli schiavi. Lo avrebbe portato con se nella enorme proprietà che il padre gli aveva comprato e li sarebbero vissuti in tranquillità.

    “Sai, se lo vorrai ti potrai anche sposare” gli disse un giorno il conte. “Magari farai anche dei figli e saranno i nostri figli. Magari ti cercheremo una bella schiava”.
    A James infondo il pensiero non dispiaceva nemmeno. Ma non ora. Un giorno.

    Adesso gli piaceva davvero quel corpo muscoloso e sempre incredibilmente pulito, quasi profumato di Ed. Erano nudi, nella cabina del nobile che in quel momento era addormentato. James scosto le lenzuola delicatamente ed inizio a leccargli gli addominali scolpiti. Nonostante fosse ancora fra le braccia di Morfeo, probabilmente per un riflesso incondizionato, il membro del conte si inturgidì in pochi secondi. Il ragazzo lo leccò delicatamente, poi iniziò a prenderlo in bocca.

    “James ma stai diventando davvero insaziabile. Non sarà passata neppure un’ora dall’ultima volta. Di questo passo mi succhierai tutta la linfa vitale”
    Il deportato per tutta risposta aumento il ritmo facendo entrare ed uscire il cazzo dalla sua bocca con maestria portando Ed ad un passo dal godimento. Si fermò giusto in tempo. Poi si alzò e si sdraio con il busto sulla scrivania, tenendosi saldo con le mani.

    Il conte sorrise alla vista di quel culo fino a qualche tempo prima ancora inviolato e che ora gli veniva offerto spontaneamente, anzi con voluttà. Prese un po’ di olio di cocco che si era procurato e se lo spalmò sul membro ormai davvero durissimo. Si mise alle spalle di James e lo penetrò dapprima dolcemente e poi con foga crescente.

    Il ragazzo dopo qualche gemito di dolore iniziò a godere nel percepire le spinte dentro di sé, la stimolazione sulla vescica. Era talmente forte ormai l’intesa fra loro che dopo una decina di minuti vennero in contemporanea.

    Normalmente era Edward ad avere il ruolo attivo ma ogni tanto non disdegnava neppure invertire le posizioni perché entrambi non pensavano solo al proprio godimento ma anche al piacere del proprio partner.

    La navigazione procedeva abbastanza tranquilla, nonostante qualche tempesta incontrata lungo il percorso. Nessuno si era ancora ammalato di scorbuto e in un viaggio così lungo era un miracolo. Nonostante questo già dieci schiavi erano morti durante il viaggio, a causa delle penose condizioni igieniche.
    James ringraziava la sorte per non essere più nella pancia fetida di quel vascello. Se in origine l’arrivo nel nuovo mondo lo terrorizzava, ora invece contava i giorni che lo separavano dall’attracco.

    Il ragazzo raramente si muoveva per la nave senza avere il conte Lismore al suo fianco. Temeva soprattutto di incontrare Sean. Un giorno però, mentre il nobile era a pranzo dal comandante, si avventurò per la nave. Si era dimenticato nella sua cella il libro che il suo compagno gli aveva regalato e che stava usando per insegnargli a leggere. Uscì quindi dalla cabina e fece il percorso per raggiungere l’alloggio in cui ormai raramente si recava. A metà strada, girò in un corridoio e quasi si scontrò con due dei marinai che lo avevano violentato alcune settimane prima.
    “Che cazzo fai puttanella? Ti getti fra le mie braccia? Hai voglia di cazzo stronzetta? Guarda che te lo do volentieri” lo apostrofò l’uomo.
    “Lasciami stare per favore. Fatti in la e fammi passare. Io mi dimenticherò di quello che ha appena detto e tutto finisce qui” rispose James.
    “Altrimenti cosa fai, checca? Lo dici a papà” rispose adirato il marinai. “Mi fai schifo” gli disse e per sottolineare le sue parole gli sputò prima in faccia e poi gli sferrò un pugno in faccia”.

    James colto di sorpresa da quella reazione volò al tappeto.
    L’uomo iniziò a prenderlo a calci urlandogli insulti.

    Tutto durò pochi secondi. Attratto dalle urla giunse Edward con alcuni uomini; balzò al collo del marinaio e con la forza della rabbia iniziò a strozzarlo.
    “Ti ammazzo, ti uccido bastardo” gli gridava. In pochi istanti lo avrebbe davvero ucciso. Ma agli ordini del primo ufficiale, arrivato anche lui sul posto, i marinai con fatica riuscirono a staccare le mani dal collo del marinaio ormai bianco come un cencio.

    Il nobile ed il suo ragazzo furono portati nella cabina. Ed continuava ad urlare improperi e promesse di vendetta alla volta dell’aggressore.

    Edited by Elchicoloco - 19/6/2014, 18:17
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