The Fire

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  1. Jack930
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    ATTENZIONE
    CONTENUTO EROTICO E SESSALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    Primo Pezzo: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=57440549
    Secondo Pezzo: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=57443327
    Terzo Pezzo: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=57470978
    Quarto pezzo: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=57539662



    “Hei, quelli sembrate voi due”. Disse Luana indicando una vecchia foto del museo.
    Io e Sophie ci girammo contemporaneamente.
    Ricordavo quella foto, i moti rivoluzionari del 1898 a Milano, io e Sophie avevamo altri nomi, avevamo altre storie...
    “Cazzo se siete uguali”. Disse Gabriel.
    “Qui però lui ha la barba lunga”. Continuò Luana.
    “Be' saranno stati dei nostri antenati, appena torniamo a casa chiederò a mia sorella”. Dissi.
    “I vostri geni devono avere il copia e incolla”. Continuò Gabriel.
    Nick era in disparte in questa chiacchierata, mentre notavo Sophie in allarme.
    “Andiamo avanti? Voglio vedere quel poco che c'è sull'impero egizio”. Dissi.
    Sophie si accostò accanto a me: “Come se non l'avessi visto”. Disse in tono preoccupato.
    “Chetati”. Dissi in modo freddo e distaccato.
    Avevo fatto la scelta sbagliata andando in quel museo, ma non lo sapevo ancora.
    Entrati nella sala egizia tutto sembrava essere tornato normale, eravamo sparsi per la sala e io e Sophie potevamo parlare da soli per un istante.
    “Questo posto ha qualcosa di strano”. Disse lei.
    “Cosa vuoi dire?”.
    “Non ti sei accorto che non è l'unica foto dove appariamo io e te? Di la c'è una statua che è uguale a tua sorella, solo è senza la testa”.
    “Come fai a dire che è mia sorella?”.
    “L'ho scolpita io”. Disse andandosene.
    Si, avevo fatto una scelta molto sbagliata.
    In tutte le sale c'era qualcosa che era riconducibile a me, a Sophie, a mia sorella e ad altri che erano fuggiti da mia madre.
    “Ragazzi ho fame, andiamo?”. Dissi in accordo con Sophie.
    “Anche io ho un po' di fame”. Disse lei.
    Uscimmo dal museo, ma sentivo che qualcosa stava per andare male.
    “Dobbiamo andarcene”. Disse lei mentre gli altri non ci guardavano.
    “Dobbiamo iniziare tutto da capo”. Continuò.
    “Hanno solo visto tizi molto simili a noi, non rompere”. Dissi chiudendo la conversazione.
    Giunti al tavolo del ristorante guardai tutti, e mi ritrovai a fissare Gabriel accanto a me.
    Per lui eravamo una coppia, probabilmente.
    Dopo aver mangiato tornammo all'appartamento che avevamo preso in affitto.
    Mi buttai sul letto e mi ritrovai nuovamente a fissare il soffitto.
    “È da una settimana che guardi il soffitto, mi dici cosa c'è di così interessante?”. Chiese Nick entrando.
    “Niente, e il niente è molto interessante”. Si buttò sul letto accanto a me.
    “Tu e Gabriel.. vi ho sentito in queste notti”. Disse così dal nulla.
    “Hai ascoltato un bel concerto allora”. Risposi senza distogliere lo sguardo dal soffitto.
    “Mi sarebbe piaciuto partecipare”. Disse salendo sopra di me e bloccandomi le mani con i ginocchi.
    Non mi mossi, non avevo intenzione di fare nulla, stavo escogitando un piano nel caso tutto fosse andato a rotoli come sempre.
    Nick si avvicinò sempre di più al mio viso, ma non me ne curavo. Sentì le sue labbra poggiarsi sul mio collo, salire verso la mandibola per poi riscendere verso il mento e giù verso il pomo. Devo mettere che la cosa era piacevole e rilassante.
    Poi risalì e quando si trovò vicino alle mie labbra, poggiò le sua. In quell'istante sentì come una scossa, cosa che non succedeva da secoli.
    Mi lasciò andare le mani solo perché scivolassero sul suo corpo, e così fecero, sapevo che mi piaceva, ma non volevo farlo.
    Sentivo la sua lingua strofinarsi con la mia, sentivo il suo corpo sopra il mio schiacciarmi e scaldarmi.
    Quando ci staccammo per riprendere fiato, lo guardai negli occhi.
    Era come me.
    La porta della camera si aprì ed entrò Gabriel con due bicchieri. Ci guardò per un istante, poi entrò poggiò i bicchieri e chiuse la porta a chiave.
    Venne verso di noi togliendosi la maglietta e mostrando il ben di dio che aveva a disposizione.
    Salì sul letto e prese la testa di Nick tra le mani e cominciarono un bacio intenso e quasi violento.
    Gabriel lo mordeva, lo violentava se così vogliamo dire, mentre io ero li e guardavo tutto.
    Nick prima preso di sorpresa passò all'attacco tirando i capelli di Gabriel, ma continuando a baciarlo.
    Era uno spettacolo meraviglioso.
    Nick si tolse la maglietta al gettò a terra.
    Io sotto di lui sentivo crescere il suo desiderio, che colpiva il mio.
    Non potevo tirarmi indietro proprio ora, mi era successo con più persone in altre epoche perché rifiutare due ragazzi ora?
    Presi entrambi per i pantaloni e li trascinai giù. Una da una parte e l'altro dall'altra. I due cominciarono a baciarmi il collo, leccarmi le guance, toccarmi..
    Nick mi strappò di dosso la canottiera, nel vero senso della parola. Rimasi li a torso nudo con due vampiri assetati del mio corpo che baciavano ogni mia superficie.
    Presi per i capelli scuri Gabriel e lo portai alla mia bocca. Sentire le sue labbra fresche al contatto con le mie eternamente calde era un sollievo.
    Nick continuava a strusciarsi al mio addome, mentre io con la mano gli tirai i capelli per attirare anche lui a me.
    Quel bacio a tre fu una cosa strana. Da una parte sentivo l'elettricità che mi diffondeva Nick, dall'altra sentivo le fredde labbra da mortale di Gabriel.
    Le loro lingue si strusciavano alla mia, sentivo le salive mischiarsi come i colori di un pittore sulla tela.
    Ad un tratto Nick abbandonò il mio momento d'estasi per calare nuovamente sul mio corpo.
    Continuando a baciarmi Nick scese per l'addome fino alla cintura dei miei pantaloni, che sganciò velocemente.
    Inarcai leggermente la schiena ed il culo facendo si che li togliesse più velocemente.
    Indossavo un paio di boxer di Gabriel il quale vedendoli sorrise e mi baciò intensamente, come se Nick non fosse li.
    Presi Gabriel per il collo e lo buttai sul letto salendo sopra di lui e chiamando Nick dietro di me.
    Sentì il suo corpo caldo contro il mio. Da li a poco avremo cominciato a sudare, sarebbe stato un concentrato di testosterone e odore maschile che avrebbe mandato in delirio chiunque.
    Mentre lui mi leccava il collo io cominciai a slacciare i pantaloni a Gabriel, e, con mia grande sorpresa, rimase completamente nudo. Non indossava niente sotto i pantaloni.
    Alla vista del cazzo di Gabriel, Nick cominciò a toccarlo e strusciare le sue mani, una sul cazzo di Gabriel, e una sul mio, prima da sopra i boxer, poi passando sotto e sentendo nuovamente la durezza del mio amico.
    Da dietro sentivo che anche il suo amico era pronto ad essere liberato.
    “Sdraiati”. Gli sussurrai all'orecchio e lui lo fece.
    Si buttò di fianco a Gabriel e io rotolai dall'altra parte di Gabriel.
    “Spoglialo”. Dissi al suo orecchio e lui accettò tirando giù i pantaloncini di Nick.
    Dopo poco eravamo tutti e tre completamente nudi.
    Gabriel andava lento in un su e giù al cazzo di Nick, mentre Nick, esplorava il mio fino alla sua gola. Una sensazione meravigliosa.
    Si staccò dal cazzo e mi guardò negli occhi mentre una goccia di pre-sperma e saliva gli calava dal centro del labbro.
    Gli presi la mano la testa dai capelli e lo riportai al mio cazzo e anche questa volta lo prese tutto senza indugi.
    Guardai Gabriel mentre era disteso davanti a me. Quel ragazzo grande e grosso, che avevo sottomesso nel giro di dieci minuti ora era diventato mio compagno in una cosa a tre, ed era mio alleato.
    Mi guardò due secondi e si staccò dal cazzo di Nick. Gli indicai il culo, e con la lingua feci un movimento lento dal passo all'alto e lui capì. Diede uno schiaffo al culo di Nick il quale si voltò a guardarlo. Intuendo quello che voleva, si mise a pecora continuando a prendere fino alla gola il mio cazzo.
    Sentivo i suo denti sull'asta, non riusciva a prendere tutta la mia circonferenza, la cosa mi piaceva, molto anche.
    Gabriel stava giocando con il buchetto di Nick, sbattendo il suo arnese sul buchetto.
    Ogni colpo era un brivido che percepivo anche io dalla sua bocca.
    Gabriel si abbassò e guardandomi sempre negli occhi sputò sul buco per poi cominciare a leccarlo.
    Nick lasciò per un secondo il mio cazzo per prendere fiato e girare la testa a guardare Gabriel.
    Con una mano gli spinse la testa ancor di più verso il suo culo, ma Gabriel la scacciò.
    Un sorriso mi apparve velocemente sul volto per poi scappare.
    Quella scena memorabile continuò per un po', mentre Nick me lo succhiava, io mi divertivo a segarlo con un piede.
    “Se ci metti altro al posto della lingua si diverte di più la troietta”. Dissi guardando Gabriel.
    Lui alzò lo sguardo e mi sorrise. Si alzò e dalla valigia prese un preservativo.
    Lo aprì e se lo mise.
    Presi Nick per i capelli e lo guardai negli occhi, mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai lento.
    “Se solo farai qualcosa di sbagliato per non farlo felice in questo momento, ti farò quello che mia madre non ebbe il coraggio di fare ai suoi compatrioti”. Mi allontanai da lui e vidi nei suoi occhi la preoccupazione.
    Nick non fece resistenza o altro, ma allargò le gambe in modo da dare a Gabriel la perfetta traiettoria e perfetta presa su di lui.
    Gli ripresi la testa tra le mani e lo guardai mentre Gabriel da dietro lo penetrava.
    C'era del dolore nel suo sguardo, e quando Gabriel arrivò fino in fondo con la sua asta, uscì un gemito, un mix tra piacere e dolore.
    Gabriel lo teneva stretto da dietro con le mani sui fianchi mentre cominciava la sua cavalcata.
    Ci dava dentro, gli piaceva vedere il suo corpo abbronzato sbattere contro quel culo liscio e bianco. Ogni colpo che dava lo sentivo salire dalla sua bocca.
    Gabriel mi guardò stava sudando e con un braccio si tolse quelle gocce che stavano per cadergli negli occhi dalla fronte. Mentre riportava la mano sul corpo di Nick, gli diede un forte schiaffo sul culo facendogli chiudere gli occhi e stringere la bocca sul mio cazzo. Era una sensazione forte, dolorante ma poi apprezzabile, non da tutti.
    Sentivo che il mio desiderio non poteva essere trattenuto ancora per molto, così lo lasciai andare.
    Proprio in quell'istante lo aveva ripreso tutto in bocca.
    Cominciai a sborrare direttamente nella sua gola.
    Lui cominciò a tossire e si staccò mentre il mio cazzo continuava a spruzzare il candido liquido.
    Gli colpì i capelli e l'occhio destro, facendo colare il resto sulla sua guancia. Alcuni schizzi arrivarono anche sulla sua schiena e Gabriel li leccò via.
    Ripresi Nick per i capelli e lui mi guardò con un occhio chiuso.
    Aveva le lacrime che stavano calando, ma sembrava piacergli.
    Riprese il mio cazzo in bocca e lo pulì. Mi alzai dal letto e presi il bicchiere che aveva portato Gabriel, era del tea, oramai annacquato dal ghiaccio. Mi misi a sedere sulla poltrona che era difronte al letto e li guardai scopare.
    Gabriel lo spostò gettandolo con la faccia quasi sul pavimento e continuando a fotterlo per me.
    Ad un tratto si staccò da lui, lo prese per i capelli e gli riempì il viso di sperma.
    Era molto più del mio, era più puro del mio.
    Venne verso di me e mi baciò come aveva fatto prima.
    Mi alzai dalla poltrona e lo baciai nuovamente stringendolo a me. Dalla sua cappella calava ancora della sborra calda che si attaccò alla mia coscia.
    Presi un asciugamano e la passai intorno al mio giro vita.
    Aprì la porta ed uscì lasciandoli soli.
    Andai verso la cucina e trovai Luana sul pavimento.
    Cordelia apparì da dietro l'angolo con del sangue sulla maglietta.
    “Inquisitori”. Dissi.
    Corsi alla porta e gettai un incantesimo di protezione su tutte le mura, su tutte le entrate.
    Non doveva andare così.
    “Io mi assicuro che Gabriel stia bene”. Dissi.
    “E Nick?”. Chiese lei.
    “Nick è uno di noi”. Dissi mentre correvo via verso la stanza.
    Quando l'aprì era troppo tardi per Nick, era stato trapassato da una delle loro frecce.
    Gabriel era attaccato al muro con aria spaventata.
    Guardai la finestra e trovai un uomo dai capelli rossi che mi puntava la balestra contro.
    Fece scoccare la freccia ma la barriera la respinse facendola tornare indietro.
    Presi Gabriel e lo addormentai con un soffio.
    Lo rivestì e feci lo stesso con me.
    “Uno l'ho fatto fuori”. Dissi a Cordelia mentre tornavo in cucina.
    “Io ho pensato agli altri tre”. Disse mostrandomi due orecchini ed un cadavere.
    “Li metterò con un vestito lungo continuò”.
    “Nick è morto”.
    “Anche Luana, dobbiamo far scordare a Gabriel tutto”.
    Lo poggiai a terra e gli baciai la fronte. Si sarebbe ricordato di un grosso incendio dal quale solo lui si era salvato.
    Lo portai nel giardino della casa, mentre Cordelia dava fuoco alla casa.
    I due inquisitori morti erano stati trasformati nei nostri cadaveri.
    Guardai da lontano la casa in fiamme e Gabriel disteso sul prato.
    Un'altra vita, un'altra storia, un'altra fuga...

    Immagine eliminata



    Edited by ben_neb - 24/6/2015, 23:54
     
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  2. Hothot95
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    Finale bellissimo per una storia piena di colpi (In tutti i sensi mf_dribble mf_dribble mf_dribble ). Scrivi veramente bene, spero che scriverai altri racconti, anche quelli del club 27 mi fanno eccitare un monte shifty shifty
     
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  3. Jack930
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    CITAZIONE (Hothot95 @ 13/5/2015, 20:50) 
    Finale bellissimo per una storia piena di colpi (In tutti i sensi mf_dribble mf_dribble mf_dribble ). Scrivi veramente bene, spero che scriverai altri racconti, anche quelli del club 27 mi fanno eccitare un monte shifty shifty

    Grazie mille per i complimenti, il mio intento è quello di scrivere bei racconti e farli leggere, e be' si sono racconti molto spinti e il loro dovere è quello di far eccitare ;)
     
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2 replies since 30/4/2015, 20:05   2318 views
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