La vacanza in montagna

Capitolo 14 spensierato Quttro

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    LEGGENDA GAY

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    ATTENZIONE
    CONTENUTO EROTICO E SESSUALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    Capitolo 13


    Racconto inventato


    "Tre, due, uno! Alzati!"

    Pensai, tra me è me, continuando con:

    " Chi me lo fa fare?"

    Presi la coperta e mi ci ficcai sotto, rannicchiandomi.
    Nel farlo, mi avvicinai al caldo corpo di Alessio. Il quale dormiva vicino a me.

    "Oh si! Ecco cosa me lo fa fare di alzarmi"

    Il duro e retto membro di Les, pulsava vitale, mentre mi accarezzava la coscia.
    Questa mattina, non avrei rifiutato di ascoltare la richiesta di attenzione di un prelibato pezzo di carne maschia.

    Scesi lentamente, non volevo disturbare troppo Alessio. L'idea che dormisse mi eccitava.
    Le lenzuola, sopra la mia testa e tutto a torno, era come una barriera dall'esterno e anche un impedimento alla mie visuale. Ma il segnale radar, del cazzo di Les, mi guidava a esso.
    Quindici centimetri, sui quali posai la mie labbra e iniziai a succhiare.

    Succhiavo dolcemente, volevo evitare di destare Alessio.

    Mi fermavo, impugnavo il membro di lui con la mano e davo qualche leggero colpetto di mano. Come il pugno, sfiorava le morbide palle, ritornavo verso la cima di quel prezioso pezzo di mascolinità.
    Nello stesso tempo, con le nocche, mi accarezzavo il volto; da quanto ero vicino.

    La punta del mio naso, distante un palmo dalle sue palle.
    Riuscivo a percepire, un leggero odore di maschio. Anche se appena percettibile, come odoravo quella particolare fragranza, mi faceva impazzire.
    Allungavo la lingua e accarezzavo le palle di lui.

    Poi tornavo a percorrere con le labbra i quindici centimetri.

    Dopo qualche alternanza, mentre stavo spampinando, senti mettermi qualcosa in testa. Percepii una pressione delicata.

    "Alessio, si deve essere svegliato."

    Ebbi questo pensiero.

    Procedetti a seguire il ritmo che mi dettava, con i suoi movimenti di polso. Il mio cazzo in tiro, premeva sul materasso.

    Per un po' andammo avanti cosi.


    - Ma che cazzo fate!
    -Ferd. , Luca si occupa del mio alza bandiera.
    - Il mio lo ha snobbato di brutto ieri. Luca, non ti piace?

    Uscii, da sotto le coperto. Scoprendo me e Les.

    - Portalo qui!
    -Ah ma non è la stessa cosa. Dovevi svegliarmi con la bocca.
    - Vuoi che mi occupi del bel cazzone o lo lasci li a mezz'aria implorare una bocca.
    - Non mi tiro indietro.

    Ferdinando ci raggiunse. Stendendosi al mio fianco. Ci scambiamo un bacio sulle labbra, un rabido contatto, per darci un saluto.
    Poi scivolai a livello dei cazzi.
    Ora, quello che voleva l' attenzioni delle mia bocca era i Diciassette centimetri di cazzo del ultimo arrivato.
    Con la lingua, passavo sul astata del pene. Su e giù da destra a sinistra.
    Con la punta della lingua, iniziai a passare attorno la basse della prelibata primizia, che sta sulla sommità del cazzo. Con movimenti delicati, percorrevo quel sottile spazio che separa l'asta dalla cappella. Provocando leggeri fremiti in Ferd.

    Inseguito accolsi nella mia bocca, il virile pezzo di carne, facendone scivolare sempre più nella mia bocca. Rilasciavo l'asta, trattenendo la cappella nella mia bocca. Per riprendere poi la discesa, verso la base.
    Guardare un ragazzo compiaciuto, come in questo caso Ferd., era molto più appagante.

    Alessio, osservava masturbandosi.

    Feci uscire tutto il cazzo di bocca.
    Tenendolo con la mano destra, me lo strusciavo sulla guancia medesima. Poi appoggiandomi sulla soda coscia del ragazzo, feci lo stesso sul lato sinistro.

    Misi la cappella tra le labbra e inizia a succhiare, tenendolo con la mano sinistra sulla base.

    Smisi di fare il lavoretto di bocca su Ferdinando e mi spostai a spompinare Alessio, mentre segavo il cazzo di Ferd.

    I due mi guardavano eccitati e sornioni. Io ricambiavo gli sguardi, mentre prendevo fiato tra una succhiata e l'altra.
    I due si scambiavano dei fugaci baci, quando i loro sguardi passavano da ma a incrociarsi tra loro.

    Poco dopo, presi con la mano destra il cazzo di Alessio.
    Ora avevo in ogni mano un cazzo.
    Risalii a livello delle testa dei due.
    Avevo gola di qualche bacio pure io.

    Il mio cazzo, nella risalita strusciò sul materasso.

    Guardavo Alessio, lo bacai in bocca. Fu breve ma intenso.
    Poi mi spostai su Ferdinando, ripetei il bacio.

    I due facendo leva con una mano, tenendola tesa e appoggiata sul cuscino, si sollevarono. Mettendosi di profilo verso di me.
    Con l'altra mano, presero il proprio cazzo in mano, diedero qualche movimento.
    Successivamente, si misero a strusciare le cappale sulle mie chiappe; baciandosi sopra di me.
    Poco dopo, con qualche gemito di sotto fondo, iniziarono a segare il cazzo dell'altro. Prima di ristendersi.

    - Ferd, prendi i profilattici!

    Mi misi a carponi, le mani sulle natiche allargandole.
    Era il mio segnale di consenso.
    Alessio, si spostò in mezzo alle mie gambe e iniziò a passare le punta della lingua intono al mio buco.

    Ferdinando, cercava nella penombra della stanza i profilattici.

    Les, scansò le mie mani. Preso il controllo delle mie natiche. Le apriva e chiudeva, mentre la punta della lingua stava sopra il mio buco.

    Il letto si mosse.

    Aprii gli occhi, che stavo tenendo socchiusi.

    Le palle di Ferdinando erano davanti a me.
    Con la lingua le iniziai a leccare. Poco dopo, senti cadere qualcosa sulla mia schiena e fermarsi ma anche scivolare da essa.
    Buttai l'occhio su di un mio fianco, erano i profilattici.

    Alessio, scorreva la lingua attorno al buco del mio culo. Alternando, tamburellate al centro di esso.

    Poco dopo, il ragazzo indossò un preservativo, appoggiò la cappella, dove fino a un attimo prima c'era la punta della lingua.
    Aiutandosi con la mano, inserì la cappella dentro di me, provocandomi un sussulto.

    Io iniziai a succhiare le palle di Ferd.

    Alessio con dolcezza mi penetrava.
    Inserendo con calma sempre più carne maschia, nel mio culo.
    Su e giù, su e giù ma la cappella non la estraeva mai.
    Ero estasiato, venivo stantuffato mente avevo le palle e il cazzo di un altro a mia disposizione. Iniziai a succhiare la cappella di Ferd.

    Quest'ultimo, guardava goloso l'amico che mi stava scopando, toccandosi i muscolosi pettorali.

    La penetrazione si face più intensa.
    La mia eccitazione aumento, di conseguenza.
    Facendo salire pure la mia foga nel pompino.

    Gemiti di godimento iniziarono a farsi più forti e a riempire la stanza.

    - Buon giorno!

    Ci voltammo tutti e tre verso la porta.
    Il cazzo di Alessio, penetrò tutto dentro di me e quello di Ferd. premeva sulla guancia sinistra.

    La luce si accese.
    Tempo che passasse l'abbaglio, tutti potemmo notare chi ci avesse scoperto.

    - I muri sono leggeri, nell'altra stanza, si sente quasi tutto. Vedete, cosa avete provocato?

    Ferdinando, con un cenno della mano disse al ragazzo di raggiungerci.

    Notai, che nella stanza mancava Fabrizio. Il ragazzo, forse si sarà addormentano in qualche altra camera.

    Claudio, non era solo dietro di lui seguirono Simone e Daniele.

    I tre, erano in intimo. Canotta per Simone, maglietta per i altri due. Tutti e tre indossavano un boxer, però ogni uno con una colorazione diversa:
    Verde Claudio, azzurro Simone e nero Daniele.

    Il pacco più grande era di Claudio.

    I tre, stavano in pedi a osservarci poco distanti dal letto accarezzandosi il pacco. Daniele al centro, Simone alla sua destra e Claudio alla sinistra. Quest'ultimo era il più vicino alla testa del letto.

    Mentre occhieggiavo, i ultimi arrivati, Alessio aveva riiniziato a muovere avanti indietro l'asta del suo cazzo all'interno del mio culo.
    La cappella di Ferdinando, premeva contro la mia guancia, pure parte dell'asta. Io con la lingua, accarezzavo il pene di lui.

    - Spogliatevi! Che fatte, con le mutande addosso? (Ferd.)

    I tre, si tolsero i vestiti, buttandoli dove li capitava.

    Il cazzo di ognuno di loro, sbucò fiero dal boxer, mostrandosi duro e eretto. Sembravano tutti uguali, in totale 54cm di pura virilità.

    Sul cazzo di Simone, si notavano le grosse vene che pulsavano per l'eccitazione.
    Tutti e tre glabri.
    Daniele, aveva una corporatura notevolmente robusta, rispetto hai altri due che sembravano dei stuzzicadenti.
    Impugnarono, ognuno il proprio cazzo e si segarono.

    - Tocca a me! (Ferd)

    Alessio, con un piccolo gemito sfilò i sui 15cm dal mio culo, tolse il profilattico gettandolo a terra e si mise vicino a Simone.

    I ragazzi, scalarono di un posto. Con Claudio, che si trovò a occupare il posto di Ferd., credo che la cosa non li dispiaceva.

    Un cazzo, con un forte odore d'uomo. Inebriante, unica e travolgente quella di Claudio.
    Non serviva incollarsi a lui per poterla sentire.
    Però mi incollai, con il naso alle sue grosse e pendenti palle per percepire anche la sua pelle, con la punta della lingua non potevo non accarezzare, dove il pene si attacca alle palle.

    Ferdinando, dopo indossò un preservativo. Iniziò a stantuffarmi il culo, reggendosi sulle mie chiappe.
    Era più ritmato di Les, ma non era esagerato,mi piaceva.
    Oltre a averlo più lungo era più grosso, sentivo che si faceva strada dento di me.

    Inizia a spompinare i 18 cm di Claudio, senza indugiare.
    Lo tenevo con la mano destra, mentre lo succhiavo andando avanti e indietro con la testa.
    Lo facevo uscire del tutto, tiravo su completamente una parte del prepuzio, tanto per ricoprire quasi del tutto la cappella.
    Con la punta della lingua, accarezzavo la cappella e poi mi insinuavo sotto la pelle.
    Inseguito, scappellavo il cazzo e lo spompinavo di nuovo.
    Seguendo questa procedura, mi divertivo con il membro di Claudio.

    Io ero totalmente estasiato, i mie buchi erano occupati da fantastici cazzi e ne erano pronti in fila altri, per darmi sempre più piacere.
    Infatti poco dopo, Ferdinando interruppe il suo stantuffare per far spazio a Claudio.

    Nella mia bocca, arrivò il cazzo di Daniele al quale riosservai stessa tecnica svolta con Claudio.
    Quest'ultimo si divertiva, reggendomi per i fianchi ma infilando e sfilando il cazzo di continuo.

    Venni distratto, da un particolare.
    O meglio, notai una persona, Luigi.
    Il ragazzo, corpo definito perfettamente. Indossava solo uno slip bianco, mano destra sul pacco. Stava appoggiato alla porta e mi guardava.
    In volto, un' espressione che non riuscivo a decifrare. Come si accorse, che lo notai sparì. Non prima di aver lanciato un'occhiata che mi raggelo.

    Nel fra tempo, Simone aveva portato il suo venoso cazzo nella mia bocca e Daniele i suoi 19 maschi centimetri li stantuffa nel mio culo.

    In poco, grazie alle vene pulsanti di Simone, che percepivo sulla lingua. Ripresi, tutto il mio coinvolgimento.

    Daniele estrasse il suo cazzo dal mio culo. Gettò il profilattico a terra.

    Simone, prese possesso del mio culo. Gli altri, guidati dai gesti di Ferdinando si posizionarono a piedi del letto.

    Simone, faceva avanti e in dietro con moderata velocità, mentre gemeva rumorosamente.

    - Aaaaah aaaaaaaaah aaaaaaah! Mmmmmm! Mmmm! Aaaah!

    Io, avevo solo il fiato corto.

    Il mio cazzo, era duro come il marmo e mi faceva male, non lo avevo ancora toccato.
    Non lo toccai nemmeno.
    Mi piaceva la sensazione.

    Poco dopo mi trovai, pancia all'aria e a essere scopato da Ferdinando. Dopo che indossò un profilattico.
    Lo indossarono tutti, tranne Simone che non lo tolse.
    Ora i ragazzi, si alternavano nel mio culo dopo.
    Usciva il cazzo di uno, entrava il cazzo del altro. Giravano e rigiravano, il mio culo era il porto dei loro cazzi.

    Messo a terra, in ginocchio, venni circondato dai ragazzi.
    Si tolsero i profilattici gettandoli a terra.
    Iniziarono a menarsi il cazzo, uno alla volta in breve sborrarono su di me.
    Il mio petto, venne farcito di sperma.
    La stanza fu riempita di lamenti di piacere d'uomo; a uno, a uno scappava mentre giungeva il culmine del piacere.
    Come dai cazzi, partiva il caldo seme i corpi si muoveva in spasmi di piacere.

    L'odore dello sperma mi inebriava.
    Lo sentivo caldo, appiccicoso e colarmi lungo il corpo.

    Una vera apoteosi dei sensi.

    Ero eccitatissimo, il cazzo duro e pulsante come non mai. Preso dalle voglie più strane. Tanto che quando l'ultimo schizzo mi colpi il petto, inizia a massaggiarmi tutto il petto e spalmare la sborra di tutti su esso.

    Mi guardai la mano, era piena di sperma. Congiunsi indice e pollice, quando li rilascia si creò un filo di sborra tra essi.
    Piano lo avvicinai alla mia bocca.

    - Fermo!

    Mi grido Ferdinando. Presente, come lo fa un padrone autoritario con il proprio cane.

    Mi fermai.
    Il cazzo mi si afflosciò, la voglia crollo a zero.

    - Forse è il caso che, ti vai a lavare.

    Prese le mie cose e mi butto fuori dalla stanza.
    Con le palle doloranti, mi avviai al bagno leggermente sbigottito.


    Capitolo 15

    Edited by Jak-91 - 21/8/2019, 16:20
     
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    Ma ma ma... perchè Ferd? :( :(
     
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    Il caro Ferdinando, ci teneva a ricordare la prevenzione.
     
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