La vacanza in montagna

Capitolo 13 Spensierato Tre

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    LEGGENDA GAY

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    ATTENZIONE
    CONTENUTO EROTICO E SESSUALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



    ========================================================

    Capitolo 12

    Racconto inventato

    "Blaaaa che schifo"

    Sentii, in bocca, il sapore della birra.
    Aprii, gli occhi.

    - Non è ora di dormire questa! Poi vestito. Luca non si fa'!

    Dopo lo smarrimento iniziale, misi a fuoco.
    Sopra di me, a cavalcioni, Ferdinando completamente nudo.
    Il suo cazzo borzato, stava appoggiato sulla mia felpa.

    - Pensavi di asciugartela, dormendo?!

    La voce non era quella di Ferd.
    Ancora un po' smarrito, cercai chi altro ci fosse.
    Seguii, la direzione del suono, veniva da sinistra. Li ai piedi del letto, c'era Alessio, anche lui nudo.


    - Dai succhia!

    Ferdinando, appoggiò il suo pene sopra le mie labbra.

    -Non farmi insistere, da bravo che ci divertiamo.

    Poteva aspettare, un attimo che mi ambientassi. Però non me lo feci ripetere una terza volta.
    Il cazzo di lui scivolò dentro la mia bocca.

    - Bravo, fai così! Succhiamelo tutto.

    Aspiravo e espiravo il suo cazzo, senza mai far uscire la cappella. La quale si incappucciava a ogni ritorno in dietro. Piano piano, il pregiato pezzo di carne maschia di Ferd si induriva nella mia bocca.
    Lo rilasciai tutto, per prendere una bella boccata d'aria.

    - Ora tocca a me.

    Alessio, salì sul letto e si mise in ginocchio alla mia sinistra.

    Ferdinando, scese dal letto scavalcandomi.
    Vidi la sua coscia passarmi sopra. Tonica e appena ricoperta da della impercettibile peluria biondastra.
    Il ragazzo prese saldamente in mano il suo pene e iniziò a stantuffare.

    Mi sollevai di poco, voltandomi sulla sinistra.
    Trovai Alessio, in attesa delle mie cure.
    Con la mano sinistra, mi reggessi al suo fianco. Con la destra, presi le sue palle, appoggiandole sul palmo. Le osservai: piccole ma belle gonfie, ben attaccate alla base del cazzo e senza un pelo.
    Chiusi la mano e le accarezzai con le dita.

    Avvicinai, le mie labbra al suo cazzo, avvolsi la mia lingua attorno alla cappella.
    Il suo pene, si scappellava facilmente. Il poco prepuzio che aveva, come li veniva borzato, si ritraeva. Mettendo alla luce la piccola e sferica cappella.

    Dopo qualche, leccata alla cappella il cazzo di Alessio divenne duro. Cosi iniziai, a succhiarlo. Facevo scorre i sui 15 virili cm nella mia bocca, avanti e in dietro. Mentre toccavo le sue palle con le dita.

    Una mano, mi si appoggio sulla spalla.
    Non era di Les.
    La seguì, voltandomi leggermente, era Ferd. Il quale, con mano sul cazzo, lo scosse un po'. Movimento, che suonavo come un richiamo.
    Cosi passai la mano destra sul cazzo di Alessio e allungai la sinistra su quello di Ferdinando. Iniziai a segarli all'unisono.
    Salivo e scendevo e viceversa. In una mano 15 cm e nell'altra 17.
    Poi modificai il giochino.
    Allungai verso Ferd., presi in bocca la cappella e poi scivolai sempre più giù e poi su. 1,2,3,4,5,6,7,8 volte, con un andamento lento. Poi cambia cazzo e via altre 9 o 10 volte.
    Mentre l'altro veniva dolcemente segato, da una salda presa.

    Mi stavo divertendo, nel alternare pompini e seghe, su quei due cazzi.
    Alessio e Ferdinando, si bacavano, proprio sopra di me. Ferd. si curvò verso di noi e Les si era allungò un pò.
    Mentre io sapientemente , continuavo goloso a occuparmi dei loro cazzi.


    Poco dopo, lascai i loro membri e mi sistemai, seduto contro lo schienale del letto.
    Ferd. si rimise eretto.
    Alessio, avendo campo libero, si allungò. Impossessandosi cosi del cazzo di Ferdinando. Lo prese tra le labbra, con delicatezza ne aspirò un pezzo di cappella. Le sue labbra, scorrevano lente assaporando il cazzo di lui impreziosito dalla mia saliva. Cosi, poteva gustarci entrambi nello stesso tempo.
    Il ragazzo lasciò l'ambito fallo e si mise a cavalcioni tra il mio corpo. Appoggiò le sue labbra tra le mie. La lingua di lui, lenta si insinuò tra esse entrandomi cosi in bocca.
    Le mani di Alessio, accarezzavano la mia patta. Cercava di abbassarmi il Jeans, sollevai il bacino e lo aiutai nel compito.

    Il mio uccello, li fu' grato. Stava soffocando, nella sua gabbietta.

    Smise, il bacio e si buttò su di esso. Dopo essersi accovacciato ai miei piedi.

    - Haaaaa aaaa

    Le sue labbra avvolsero il mio pene. Rapide, Fecero sparire tutta la mia asta nella sua bocca.

    Ferd. salì in piedi sul letto. Successivamente, mi porse il suo duro membro. Non potevo non occuparmi, di qui appaganti 17cm maschi.
    Così lo succhiai, mentre venivo ciupato.


    Dopo questo, scendemmo tutti e tre dal letto.

    Venni aiutato da Ferdinando, nel operazione di rimozione della felpa e qualsiasi altro capo, avessi nella parte superiore.
    Adesso, ero solo con le cazze addosso.
    Appena la mia testa, sbucò fuori dalla canotta. Venni baciato da Ferd. che, dopo aver lanciato via il mio capo mi abbracciò.
    Alessio, mi venne alle spalle e sentii il suo pene strusciarsi sulle mie natiche. Davanti invece, il mio membro si strofinava su quello di Ferdinando.
    Percepivo il calore di entrambi, nella morsa di quel abbraccio.
    Sentii le braccia di entrambi muoversi mentre, accarezzavano l'altro con le mani e io in mezzo.
    Le mie mani massaggiavano la schiena di Ferd, incontrandosi con quelle di Les di tanto in tanto.

    - Anche voi, a scopare! Siete, tutti fissati.
    - Vuoi unirti a noi! (Les)
    - Aspetta, vado a chiamare qualche amico.

    La prima frase non coincideva, con la seconda della voce misteriosa.
    Poco male, tra poco saremmo stati di più. Quindi più divertimento e la mia voglietta d'orgia, si sarebbe appagata.
    Forse, mi stavo lasciando andare un pò troppo. L'importante però era pensare solo al divertimento, come diceva Ferdinando.

    Nel attesa, noi tre non ci sciogliemmo. Continuando imperterriti nello sfregarsi e baciarsi.

    - Qua ogni stanza è un orgia.
    - Già, faremmo prima a riunirci tutti.
    - Raga dai vi ho portati qui, erano solo in tre. Dai, pochi ma buoni.
    - Tu non capisci nulla, però come vuoi.

    A quel punto, sentendo le voci. Ci sciogliemmo da quel abbraccio.

    Voltatomi, mi trovai davanti. Simone, Tommaso e Daniele. Tutti e tre nudi e con il cazzo in tiro.

    Ferdinando, possò una mano sulla spalla. Mi diede segno di inginocchiarmi ai suoi piedi. Così feci.
    Presi, il suo cazzo e iniziai a segarlo. Gli altri mi si misero a torno. Mi trovai accerchiato da cosi tanta mascolinità che stavo quasi per svenire.
    Cazzi ad altezza occhio ovunque.
    Allungai la mano sinistra, la destra era occupata. Presi il primo cazzo che mi capitò a tiro.

    Con i occhi fissai il cazzo che presi in mano. Osservai, risalendo dalla glabra asta: l' altre tanto curate palle, al pube senza peli, il corpo bianco latte.
    Corpo, normale con un filo di pancia e non definito.
    Raggiunsi in fine il volto.
    Sguardo, sorridente. Che notai, solo dopo essere stato colpito dal grosso naso. Lentiggini arancio bruciato, ricoprivano gli zigomi. Gli occhi marroni, puntavano su di me. I capelli castani, rasati.
    Con la sinistra, stavo masturbando i 19cm di Daniele.

    Con la destra, sempre in movimento sui 17cm di Ferdinando, il quale aveva anche il cazzo più grosso, il spessore 17cm.


    Tra i due ragazzi, che godevano delle mie cure, c'era Tommaso. Il ragazzo tutto pelle e ossa, aveva un cazzo che li assomigliava, sottile ma lungo come il padrone. Lui 1,85 il suo attributo 19cm. Però aveva delle palle:

    "Wow!"

    Le palle di Tommaso erano enormi, sembrava mettesse grasso solo li. Penzolavano parecchio e parevano palle da baseball.
    Mi chiamavano a se.
    Allungai la faccia e iniziai a leccarcele.
    Percepivo una leggera peluria e quanto fossero sode al passaggio della mia calda e umida lingua.
    Il ragazzo si segava, mentre io coccolavo le sue enormi, virili sfere penzolanti.


    Diedi uno sguardo ai altri ragazzi.
    Sembravano estasiati dal vedermi al centro, mente davo piacere ai loro amici; sapendo che in un modo o in un altro presto spettava pure a loro.
    Oltre a questa percezione, che mi diede i loro sguardi. Notai Alessio, masturbarsi e nello stesso tempo stringere nell'altra mano il cazzo di Simone.

    Passai, le mie attenzione dalle leccate alle succhiate di palle. Continuando delicatamente a masturbare Ferdinando e Daniele.
    Prendere una palla di Tommaso in bocca, te la riempiva completamente. Ne percepivi la fragilità, anche se erano belle sode.
    La stringevo un po', tirandole verso di me. Alterandomi tra le due con questo giochino.

    -Haa aaaa aaaaa

    Era il suo lamento, quando le risucchiavo di più.
    Un piccolo morso, leggero, scappava. Però quelle palle enormi, facevano voglia di pasteggiarci.
    Il ragazzo però sembrava non disdegnare.

    Cambiai posizione.
    Ora posai le labbra sulla grossa cappella a fungo di Simone. Le feci scivolare su di essa per un po'.
    Dopo inizia a scendere lungo l'asta, centimetro dopo centimetro ne assaporavo sempre più di quel pezzo di virilità maschile.
    Il cazzo di Simone, era grosso e lungo come quello di Ferdinando.
    Però oltre alla diversità di cappella, il pene che assaporavo aveva delle vene più marcate, riuscivo a sentirle chiaramente pompare il sangue.

    Tra le mani, avevo: da una parte il cazzo si Alessio, dall' altra quello di Tommaso. Li stringevo leggermente, praticando movimenti delicati di su e giù, su e giù, su e giù. Senza interrompermi.

    Ora spostai, le attenzioni della mia bocca sulle palle di Simone.
    Il suo cazzo, con le vene pulsanti, mi accarezzavano la guancia sinistra mentre li succhiavo la palla destra. Era così bello sentirlo che non mi spostai, per risucchiare la sinistra; mi limitai a leccarla con la punta della lingua da dove mi trovavo.

    Alessio, mi trascinò a se.
    Mollai di mano il suo cazzo, quello di Tommaso e lascai il dolce pulsare di Simone.

    Il mio volto, venne premuto contro il suo pacco. Il cazzo di Alessio mi veniva fatto sfregare in faccia.
    Con una mano, mi ressi sul fianco del ragazzo. Con la destra, li accarezzavo i capezzoli.
    I ragazzi che mi circondavano, si stavano segando il proprio amichetto.

    - Dai succhialo!

    Veni incitato da Ferdinando, che poi divenne un piccolo coretto dei presenti.

    - Succhialo, succhialo! Succhialo, succhialo!

    Incitato dalla folla, presi, in bocca il cazzo di Alessio.

    - Haaaaa aaa haaaaaa

    Il suo gemito di piacere, che mi stimolava a proseguire nella pompa.
    Le mani di lui appoggiate dietro la mia nuca, stavano ferme. Si godeva il ritmo che decidevo io per la pompa.

    Mi rilassai, sedendomi a terra accovacciato.
    Feci un bel respiro profondo, socchiudendo gli occhi. Quando gli riaprii mi ritrovai il volto circondato dai cazzi, ben scappellati.
    Ero estasiato da quella vista; tutti nudi, duri e cappelle al vento.
    Avevo un sorriso enorme. Guardavo i peni, puntarmi il viso.

    Preso dal momento, con la punta della lingua, leccai lentamente tutte le cappelle. Mi spostavo in continuazione, da un cazzo all'altro. Una piccola toccata e poi via.
    A un certo punto, arrivai a roteare come una trottola. Passavo, la punta della lingua su tutte le cappelle, in continui giri. Non ne saltavano una.
    Mi fermai, un apio di volte per non farmi girare troppo la testa.


    Ferdinando, mise le sue braccia sotto le mie ascelle. Simone, mi prese i piedi.

    -3,2,1, su (Ferd. , Simo)

    I due, mi sollevarono e condussero fino al letto più vicino. Dove mi mollarono, dopo avermi fatto ondeggiare in aria lungo il fianco del letto.
    Caddi di culo. Più o meno al centro del letto.

    Dai piedi del letto, con un guizzo sali Alessio.
    Il ragazzo poi si mise alla mia destra. Ci guardammo e baciammo.

    Il letto, alla mia sinistra si mosse.
    Con la coda del occhio, osservai cosa fosse successo. Era salito Simone.
    Il ragazzo, messosi al mio fianco iniziò ad accarezzarmi il petto e l'addome. Mentre con l'altra mano si posò su Les., per accarezzarne il corpo.
    Io mi scostai e Simone e Alessio iniziarono a baciarsi sopra di me. Gli altri ragazzi, intorno al letto, osservavano mentre tenevano il cazzo in mano.

    Ero, eccitatissimo. Il mio cazzo pulsava, lo presi e lo strinsi con la mano destra. Iniziai a fare su è giu. Poco dopo, Simone la scostò e prese lui in mano il mio cazzo.
    Mentre il ragazzo mi segava, si avvicinò, allungandosi verso di me e mi baciò.
    Facevamo giocare le nostre lingue nella bocca dell'altro.

    - Ferd., sempre a fare ste robe da femminuccia.

    Ci distraemmo tutti.


    Fabrizio, nudo e col cazzo in tiro, era appena entrato in stanza.

    - Ecco, dove eravate spariti, voi due. Se volevate far festa, anche in camere nostra dovevate dirmelo. Facevo da padrone di casa. Invece devo sapere d'altri, quello che fate. Ferd. non te la perdono. Te troieta, aspetta solo che ti metto le mano addosso. (Fabrizio)
    - Calmati. Volevamo solo, svegliare Luca. Cosi si sarebbe unito a noi. (Ferd.)
    - Stronzate! Te e quella, lo volevate per voi. Come se fosse capace di far godere la troietta. (Fabrizio)
    - Anche se fosse. Non sono affari tuoi. (Les)
    - La porta era aperta, quindi voleva dire entrate pure. (Daniele)
    - Porta aperta? (Io)
    - Questa sera, dopo cena, abbiamo discusso un pò tutti. Che chi lasciava la porta della camera aperta poteva entrare e divertirsi. (Les)
    - Cosi, avete fatto voi due, quando siete entrati? (Io)
    - No, io l'ho chiusa. Si deve essere aperta da sola. (Ferd.)

    Va be, vediamo di crederli. Però, poteva essere anche un suo modo per farmi apprezzare il divertimento.

    "Non complicarti la vita"

    - Non avete nemmeno portato le birre! Che incompetenti! (Fabrizzio)
    - Fab. dovevamo solo convincere Luca a uscire. (Ferd)

    Nel fra tempo Daniele, Simone e Tommaso alla spicciolata abbandonarono la stanza. L'ultimo con mio dispiacere fu Simone, che abbandonò il posto al mio fianco.

    - Potete andare a finire fuori di qui? Non vedete, fatte scappare la gente. (Les.)
    - Non rompere, troia! (Fab)
    - Hai fatto, scappare gli osti e mi dici di non rompere a me?! Tra l'altro dandomi pure della troia! Sei un pezzo di merda!(Les)
    -Troia! Ora, vedrai!(Fab)

    La muscolatura scultorea di Fabrizio, si contrasse. Il volto, corrugò in un' espressione furiosa. Il ragazzo, scattò in avanti verso Alessio con tutta la sua possanza.
    Ferdinando, preso per un braccio l'amico lo trascinò a se.
    Ferd., per questo sforzo vece appiglio a tutte le sue forze. Tanto che il volto li divenne rosso paonazzo.
    Tendando di stringerlo a se, con un braccio intorno al collo. Mente i pettorali di Ferdinando, accarezzavano le spalle di Fabrizio. Nel tentativo di quest'ultimo di lasciare la presa dell'amico, stando steso in avanti.

    - Che cazzo fai? Liberami! (Fab)
    - Devi calmarti, lui ha ragione.(Ferd)
    - Lui! chi? (Fab)
    - Fabrizio! (Ferd)
    - No, non si merita rispetto! Lei è soltanto una schifosa troia! (Fab)
    - Se ti libero, tu esci da qui! (Ferd)
    - Se mi liberi, li faccio vedere io chi comanda! (Fab)

    Alessio, alzatosi dal letto, si avvicinò a i due. Guardava con aria di sfida Fabrizio. Quest'ultimo, sembrava lanciarli fiammate dalle narici.

    - Mentre voi litigate, io esco da qui. (Io)

    Lo dissi, mentre salì in piedi sul letto. Camminai fino alla pediera e da li con un piccolo saltello scesi dal materasso. Camminando verso la porta, continuai a parlare:

    - Vi chiudo la porta, cosi litigate in pace. (Io)
    - Luca, aspetta non andare. Vengo con te. (Ferd)

    Mi voltai, dissi a Ferdinando:

    - Se li lasci soli, quei due si massacrano. (Io)
    - La troiai almeno a le palle. Tu vacca nemmeno quelle. (Fab.)

    Mi ero rigirato verso la porta, ero quasi fuori, con la mano all'indietro feci il medio a Fabrizio.

    Mi guardavo i piedi.
    Indossavo le calze nere di spugna.


    Feci pochi passi, fuori dalla porta:

    - Aih aih aih. Il mio naso. (Io)
    - Dovresti, vedere dove cammini.

    Ero andato a sbattere.
    L'ultima immagine, prima dello scontro. Due pettorali palestrati.
    Ero avvolto, dal caldo abbraccio del ragazzo che centrai.

    - Luca, tutto bene?

    Mi, chiese Alessio, che probabilmente si era affacciato alla porta.

    - Il tuo amico è solo un po' sbadato. Dovresti prestare attenzione e vedere dove vai.

    Io mi sentivo cretino di mio, senza che ci mettese pure lui, con questa specie di per benissimo.

    - Guarda, se apri gli occhi non cambia nulla. Hai preso solo una piccola botta sul naso, tra poco ti passa.

    La voce, mi pareva famigliare.
    Aprii gli occhi. Mi trovai a perdermi nei suoi fantastici occhi azzurri. Era Luigi.
    Il ragazzo, abbracciandomi stretto a se, mi diede un bacio sulla punta del naso.
    Poi, all'orecchio mi sussurrò:

    - Vedrai, ora ti passa.

    Io mi sentivo in imbarazzo.
    Poi, sentì dell'altro. Il suo cazzo, borzato, si strusciava sulla coscia.

    - Luigii! Dai ti stiamo aspettando!

    Venni bruscamente, scansato contro il muro.
    Successivamente il ragazzo raggiunse un tipo poco più avanti.
    L'unica cosa che notai di quest'altro, era che sculettava alla grande.
    Entrambi poi sparirono in una stanza. Luigi, mi fisso e raggelò, poi chiuse bruscamente la porta.

    Alessio rimasto sulla porta, si avvicinò a me:

    - Luca, tutto bene?
    - Ho preso solo un colpetto. Però mi è venuto un mal di testa.
    - Se vuoi ho un delle pastiglie, te ne presto volentieri una.
    - Non serve grazie. Credo che un po' di sonno mi farà passare tutto.
    - Dai vieni ti accompagno dentro.

    Nemmeno fossi stato ferito gravemente. Forse, però visto l'atteggiamento finale di Luigi, voleva essere gentile con me e accompagnarmi.

    Fabrizio e Ferdinando, uscirono dalla stanza poco dopo che io e Alessio entrammo.
    Mi aspettavo, qualche commento alla Fabrizio. Però lui non disse nulla, chiuse solamente la porta alle sue spalle.

    Io mi distesi e Alessio, si mise vicino a me. Poco dopo mi addormentai abbracciato a lui.


    Capitolo 14

    Edited by Jak-91 - 30/7/2019, 19:01
     
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    :wub: :wub: :wub: a quando i prossimi capitoli?
     
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    Mi fa piacere che almeno a qualcuno piaccia il racconto. :D

    Entro il mese, sicuramente metto ancora un capitolo. Visto che è già pronto, devo solo limarlo dove serve.
     
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