Un'estate passata al bar

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  1. .:†Shagwell The J3st3r†:.
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    Ciao a tutti. Sono ritornato a raccontare la vita di Marco (Io), Max, Alessio e i suoi amici.
    Mi scuso per la mia assenza ma tra il lavoro e altri problemi non ho potuto più scrivere. Ho cambiato il titolo della nuova storia.

    Ricordo sempre che prima dovete leggere: Cambio Casa e Vieni a prendermi a scuola? per capire tutta la storia.




    Estate, caldo, mare, costume, sole, abbronzatura. Era giugno, la scuola era finita e io ero ancora a letto. Erano ormai le 11.00 , era ora di alzarci.
    Sfortunatamente ero a casa, nel mio letto singolo, senza nessuno accanto. Uscii dalla camera e vidi mia madre in cucina. Cominciò a farmi domande a raffica. Io feci di si con la testa e mi diressi verso il divano dove accesi la TV sorseggiando un bicchiere d'acqua.
    Ad un tratto il cellurare cominciò a vibrare. Lo presi e guardai lo schermo: Alessio <3.
    Non aspettai altro e risposi:
    "Si pronto?" dissi io.
    "Ciao Mar, sono Ale. TI ho svegliato?"
    "No, no tranquillo. Bene, comunque. Si sente che mi sono appena svegliato?"
    "Ahah, si a dire la verità si. Ascolta, hai già trovato il lavoro per quest'estate?"
    "No, e sinceramente non vorrei neanche trovarlo. Non ho voglia di lavorare."
    "Beh, ti passo una persona, vedrai che cambierai idea. Ti spiegherà tutto."
    Chi mi poteva passare al telefono. Ero curioso, non stavo più nella pelle.
    "Buongiorno amore, come stai?"
    Era Max, ero felicissimo di sentirlo che neanche mi uscivano le parole di bocca.
    "Ciao amore, bene grazie e tu? Mi manchi."
    "Anche tu mi manchi. Senti, allora. Per quest'estate: io vengo su da te e sto a casa di Ale e io, te e Ale prendiamo il bar che c'è li vicino a casa di Ale e lavoriamo li tutti insieme. Cosa ne dici?"
    *Cosaaaaaaaaaa??? Che bellooooooo*
    "Si si, va bene. Cosi faccio qualcosa. Quando vieni su? Mi manchi da morire!!"
    "Allora io dovrei venire su questa settimana. Siccome Ale ha la casa libera anche tu puoi dormire con noi. Ho già chiesto, non preoccuparti. Domani Ale va a prendere il bar in affitto e come capi mette te e me. Poi l'idea è cosi: io e te dietro al bancone a servire bibite, caffè e coppe gelato; Ale fa il cameriere insieme a Chris e poi Nick si occupa di lavare il tutto. Ti andrebbe bene? Poi ovviamente noi siamo i capi quindi decidiamo gli orari ecc..."
    "A me va benissimo. Beh fammi sapere quando sei qua. Ti amo, un bacio."
    "Ciao amore, ci vediamo presto."
    Chiusi la chiamata e andai a prendere qualcosa da mangiare in frigo. Bussarono alla porta.
    "Avanti!!"
    La porta si aprì...

    Edited by .:†Shagwell The J3st3r†:. - 27/7/2010, 13:04
     
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  2. JackSkellington
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    Sìììììììì evviva sono tornati (attento alla fine hai messo una d al sposto di una s, solita pignoleria da chi studia economia)... Oddio che bello tutti insieme...uhuh chissà cosa accade nel retrobottega XD
     
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  3. cris88
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    Premettendo che ho letto gli altri racconti e che li ho trovati davvero stupendi (complimenti a te che li hai scritti), ci sarebbero un altro paio di errorini se davvero si vuole essere pignoli, ma niente di così grave... solo dovuti alla distrazione o alla velocità di battitura:

    CITAZIONE
    Estate, caldo, mare, costume, sole, abbronzatura. Era giungo, la scuola era finita e io ero ancora a letto.

    giugno

    CITAZIONE
    Uscì dalla camera e vidi mia madre in cucina.

    raccontando tu il racconto in prima persona sarebbe più corretto usare "Uscii"

    CITAZIONE
    mi diressi verso il divano dove accendei la TV sorseggiando un bicchiere d'acqua.

    qui forse qualche prof di italiano potrebbe anche rivoltarsi nella tomba :lol:, dovrebbe essere "accesi"

    CITAZIONE
    "No, no tranquillo. Bene, comuqnue. Si sente che mi sono appena svegliato?"

    comunque

    CITAZIONE
    Domani Ale va a prendere il bar in affitto e come capi mette te e me. Poi l'dea è cosi: io e te dietro al bancone ...

    l'idea

    non mi sembra di averne trovati altri..... comunque, ti faccio ancora i miei complimenti, racconti bellissimi.... aspetto con ansia la continuazione. ^_^
     
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  4. .:†Shagwell The J3st3r†:.
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    Grazie per i complimenti :wub: . Ho corretto gli errori e grazie di avermeli segnalati.
    Sono per lo più errori di battitura e ad essere sincero, siccome non sapevo cosa scrivere, a forza di cancellare si sbaglia.
    Ecco il nuovo episodio.



    La porta si aprì...

    "Chi è?" chiesi io un pò pauroso.
    Non ci fu risposta. Avevo un pò di paura, non sapevo cosa fare. Mi diressi verso la porta lentamente. Girai l'angolo e mi ritrovai davanti Max. Non sapevo cosa fare, non sapevo cosa dire. Gli saltai addosso e piansi lacrime di gioia.
    "Amore, cosa ci fai qui? Avevi detto che tornavi entro questa settimana, non pensavo subito".
    Ero abbracciato a lui, e dietro di lui vidi Ale.
    "Sorpresa!!" Disse Ale. "Hai visto? Ti ho riportato Max. Quando ti ho chiamato ero nel parcheggio qui, vicino a casa."
    Baciai Max e poi corsi ad abbracciare Ale.
    "Grazie, ti voglio bene!"
    Ad un tratto una voce cominciò ad urlare.
    "Marcoooooooo, cos'è tutto questo baccano? Chi è alla porta?"
    Era mia mamma. Mi ero del tutto dimenticato che c’era anche lei. *Fortuna che non è venuta fuori dal bagno mentre stavo baciando Max, sarebbe stato un disastro* pensai.
    “Ragazzi, c’è mia mamma a casa. Adesso le spiegate quello che vogliamo fare. Penso comunque che non si opporrà visto che è l’unico lavoro che ho trovato. Forse sarà un pò in difficoltà a decidere se farmi restare a casa di Ale. Speriamo in bene.” Dissi io.
    Ale e Max si sederono sul divano mentre io chiamai mia mamma. Arrivò dopo cinque minuti in accappatoio e ciabatte (xD xD).
    Max e Ale le spiegarono il nostro piano e mia mamma fu favorevole, fortunatamente a tutto. Volevo baciare Max dalla felicità ma fui costretto a pensarci due volte e a stare fermo. Mia mamma andò in bagno a vestirsi e poi ci salutò:
    “Ciao a tutti. Marco vado a fare la spesa. Visto che c’è Ale perché non ti fai dare una mano per portare le cose a casa sua? Da solo non ce la faresti.”
    “Va bene mamma. Ciao ciao, a più tardi.”
    Uscì dalla porta. Volevo urlare ma era meglio non farlo. Andai da Max lo baciai, ero felicissimo di passare l’intera estate a casa di Ale, insieme a Max e ai miei migliori amici.
    Andai in camera mia, accesi lo stereo e misi la musica a tutto volume mentre facevo la valigia, presi più vestiti possibili. Una volta finito Max e Ale mi aiutarono a caricare tutto in macchina. Guidò Max, io vicino a lui nel sedile del passeggero e Ale dietro. Appoggiai la mia mano sopra la sua che era sulla manopola del cambio.
    Non vedevo l’ora di arrivare a casa e poter finalmente essere me stesso. Appena arrivati sotto casa di Ale scaricammo i miei bagagli e salimmo le scale fino alla porta d’entrata. Ale inserì le chiavi nella serratura…

    Ecco, un po’ di suspance xD xD spero vi piaccia. Posso scrivere, sfortunatamente, solo una volta al giorno causa lavoro. Mi scusooooooo :)

    Edited by .:†Shagwell The J3st3r†:. - 27/7/2010, 18:32
     
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  5. cris88
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    CITAZIONE
    Bacia Max e poi corsi ad abbracciare Ale.

    Baciai

    CITAZIONE
    Arrivo dopo cinque minuti in accappatoio e ciabatte

    Arrivò

    CITAZIONE
    Max e Ale le spiegarono il nostro piano e mi mamma fu favorevole

    mia

    CITAZIONE
    baciare Max dalla felicità__fui costretto a pensarci due volte e a stare fermo

    qui credo tu abbia dimenticato un "ma"

    per il resto tutto ok.... complimenti come al solito ^^ è stupendo... aspetto con ansia il seguito
     
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  6. .:†Shagwell The J3st3r†:.
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    Grazie mille per avermi segnalato gli errori. Ne faccio tantissimi perché scrivo veloce in modo da finire presto in modo che mia mamma non veda dove e cosa sto scrivendo!!
     
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  7. cris88
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    CITAZIONE (.:†Shagwell The J3st3r†:. @ 27/7/2010, 18:33)
    Grazie mille per avermi segnalato gli errori. Ne faccio tantissimi perché scrivo veloce in modo da finire presto in modo che mia mamma non veda dove e cosa sto scrivendo!!

    tranquillo, capita a tutti di fare degli errori per la fretta di scrivere, anche a me.... e capisco anche la tua fretta .... -.-' fai conto che ho dovuto persino mettere il chiavistello alla porta della mia camera per avere un po' di privacy...
     
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  8. JackSkellington
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    Oddio di solito a questo punto nei film horror dietro la porta c'è il killer, spero di no XD
     
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  9. .:†Shagwell The J3st3r†:.
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    Tranquillo Jack, nessun killer in vista!! xD xD



    Ale inserì le chiavi nella serratura…

    "Sorpresaaaaaaaaaaaaaa!!!!"
    Erano Nick e Chris.
    "Sorpresa di cosa. Cosa state tramando voi?" Dissi con tono scherzoso.
    "Ti dobbiamo consegnare una cosa importante" Disse Chris.
    "Allora datemela, non vedo l'ora" Dissio io molto agitato.
    Nick estrasse dalla tasca un cofanetto portanelli e me lo diede.
    "Mi avete regalato un'anello?" Dissi scherzosamente.
    Lo aprii piano. Dentro c'era una chiave.
    "Questa è la chiave del bar che abbiamo preso. Puoi tenerla te, mio nuovo capo." Disse Ale.
    "Ragazzi, questo è troppo. Non dovevate. E perché proprio io il capo? Non l'ho mica preso io il bar." Chiesi.
    "Percheé volvevamo ringraziarti, grazie di essere nostro amico e di esistere." Disse Ale.
    Mi scese una lacrima.
    "Che dolce, grazie a voi di tutto."
    Andai di corsa ad abbracciare Ale, Nick e Chris.
    "Vuoi sistemare le tue cose in camera?" Mi chiese Ale.
    "Si certo, volentieri."
    "Benissimo, ti accompagno allora."
    Ale mi accompagnò in camera.
    "Ma questa è la tua, perché dovrei starci io?" Chiesi io perplesso
    "Ti cedo la mia camera così tu e Max potete stare insieme. Io vado nell'altra insieme a Nick e a Chris." Disse Ale
    "Grazie, sei meraviglioso."
    Andai a baciarlo su una guancia e poi andai da Max per informarlo della buona notizia.
    Disfai le valigie con l'aiuto di Max e poi, tutti insieme, andammo al bar per vedere e d organizzarci un pò-
    Appena arrivammo presi la chiave, e aprii la porta. All'interno era enorme. Era bellissimo. Gli interni erano viola e gialli, c'era una luce blu al neon da disco e delle sedie alte da sogno. Era tutto perfetto.
    Ci sedemmo attorno ad un tavolino e armati di carta e penna cominciammo a creare in nostro menù. Oltre ai caffè, cappuccini ecc... abbiamo aggiunto le coppe gelato e i cocktail.
    Erano le 18.00 quando finimmo il menù.
    "Ragazzi una domanda..." dissi io "chi ci prepara il gelato?"
    Silenzio tombale, nessuno si era posto quel problema.
    "Io conosco un ragazzo come noi che fa dei gelati buonissimi" disse Chris.
    "Perfetto, puoi chiamarlo e spiegargli la nostra situazione?"
    Chris prese il suo cellulare e chiamò il suo amico.
    "Ha detto che ci raggiunge domani così lo conoscete." disse Chris dopo aver rimesso il celluare in tasca.
    "Perfetto, allora. Cosa dite se ritorniamo a casa e cominciamo a fare il menù a computer cosi dobbiamo lo facciamo stampare?"
    "Certamente, così non perdiamo neanche un pò di tempo e possiamo aprire presto."
    Ritornammo a casa e ci mettemmo subito al lavoro. Ale al computer per fare i menù, Chris e Nick stavano i cartelloni per la nuova apertura, Max stava guardando come fare le coppe (graficamente) e io facevo telefonate per chiamare un pò di gente e per prendere il necessario per il bar.
    Appena finito la chiamata appoggiai l'IPhone sul tavolo.
    All'improvviso cominciò a vibrare, era mia mamma...
     
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  10. JackSkellington
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    Sempre più bello, a parte qualche piccolo errore sul finale XD uffi ma sempre sul più bello li interrompi
    fiu per fortuna non era un killer XD
     
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  11. .:†Shagwell The J3st3r†:.
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    Mi scuso come sempre per gli errori ma ho troppa paura che qualcuno possa scoprirmi.
    @Jack: beh è ovvio che si fermi sul più bello, invita la gente a continuare a leggere. I racconti troppo lunghi sono, a lungo andare, noiosi.

    Preavviso anche che una parte di questo testo è reale.




    All'improvviso cominciò a vibrare, era mia mamma...

    Presi il telefono e risposi.
    “Si? Dimmi!” dissi io.
    “Ciao Mar, sono appena venuti dei ragazzi che ti volevano. Gli ho detto che non eri a casa e gli ho detto che potevano trovarti domani al bar.” Disse mia mamma.
    “Chi erano? Ti hanno detto i loro nomi?” chiesi io preoccupato.
    “No non mi hanno detto niente, mi hanno chiesto dov’eri.”
    “Va bene grazie. Ci vediamo”
    “Va bene, buon lavoro.”
    Chi potevano essere quei ragazzi? Cosa potevano volere?
    Appoggiai di nuovo l’IPhone sul tavolo e andai dai ragazzi.
    “Ragazzi, un’altra cosa importante che ci siamo dimenticati. Come chiamiamo il locale? Che nome possiamo dargli?”
    Erano tutti perplessi, nessuno lo sapeva quindi cominciai io a proporre dei nomi.
    “Vi piacerebbe Mirage, Destiny, Prestigio… Mi sono venuti in mente in questo momento. Come vi sembrano?”
    “A me, sinceramente piacciono tutti e tre.” Disse Ale “Però in particolare mi piace Mirage, è affascinante e una cosa che non sai cos’è finche non la vedi. Il bar Mirage.”
    “Amore, hai una fantasia incredibile. Piace molto anche a me Mirage quindi, se gli altri sono d’accordo si chiamerà così” disse Max.
    “Bene, se tutti sono d’accordo battezziamo il bar Bar Mirage!” dissi io entusiasta.
    Erano ormai le 19.00 ed eravamo tutti affamati.
    “Ordiniamo le pizze? Ho voglia di mangiare una pizza visto che è tantissimo che non ne mangio una, cosa dite?”
    Annuirono tutti quindi presi il telefono e ordinai le pizze. Arrivarono dopo mezz’oretta circa, ancora calde. Finimmo di mangiare verso le 21.00: non sapevamo cosa fare!
    “Adesso cosa facciamo? Io direi che potremmo fare un gioco di società o qualcosa del genere. Oppure potremmo andare a dormire visto che domani ci aspetta una giornata molto dura.” Dissi io.
    “Io farei un gioco di società tipo monopoli, cosa dite?” Disse Chris.
    “Si, per me va bene. Non sono stanco.” Disse Ale.
    “E gioco di società sia.” Dissi io.
    Presi monopoli dallo scaffale e cominciammo a giocare. Verso le 23.00 a partita ancora da finire, decidemmo di andare a dormire.
    Andammo tutti in bagno insieme. C’era chi, come me, si lavava i denti, chi si faceva la doccia e chi si preparava per la notte.
    Fuori dal bagno, dopo aver augurato la buonanotte a tutti, ognuno si diresse verso la propria stanza. Io e Max, mano nella mano, andammo nella nostra camera. Mi infilai sotto le coperte a appoggiai la testa sul petto di Max.
    “Max, posso chiederti una cosa?” chiesi io timidamente.
    “Certo Mar, dimmi.”
    “Se avessi bisogno di aiuto posso contare su di te, vero? Te lo chiedo perché a scuola ci sono dei ragazzi che mi prendono i giro chiamandomi frocio, gay ecc… Lo so che lo sono ma come lo dicono loro mi offende, non lo so perché. Gli amici che ho a scuola mi proteggono ma non basta. Tu mi proteggeresti vero? ”
    “Mar, cosa ti salta in mente di chiedere queste cose? Certo che lo farei. Ti starò accanto per sempre, ti proteggerò ogni volta ne avrai bisogno. Se hai dei problemi puoi venire a parlare con me, non sono solo il tuo ragazzo, sono anche un tuo amico e gli amici si confidano, parlano. Non avere paura di chiedere, dire, fare. Con me puoi, ricordalo.” Disse Max.
    Stavo per piangere ma non dovevo farlo, non davanti a lui. Non ce la facevo. Scoppiai a piangere.
    “Non piangere, sono qui con te. Non devi avere paura. Ti proteggerò io.”
    In quel momento entrarono i camera Ale, Chris e Nick.
    “Cos’è successo? Perché piangi?” chiese Ale preoccupato.
    “Niente Ale, tranquillo. Stavo solo parlando con Max di una cosa.” Dissi io.
    “Se hai bisogno di parlare siamo qui, ti ascoltiamo volentieri.” Disse Chris preoccupato.
    Ale, Nick e Chris si sedettero sul letto vicino a me e a Max.
    “Ok, vi racconto: a scuola, ai cambi dell’ora, a ricreazione e a pausa pranzo di esce dall’aula. A ricreazione e a pausa pranzo si scende nel cortile o al campo da calcio. Tutti mi prendono in giro chiamandomi frocio, gay… Mi parlano alle spalle e continuano a sfottere. I miei amici mi proteggono ma non basta. Sono stufo di essere preso in giro. Mi vado sempre a rifugiare in camera per piangere. Non ce la faccio più. Questo non succede solo a scuola ma anche qui. Certe volte penso che ho sbagliato mondo, ho sbagliato modo di essere. Certe volte penso che se fossi nato ragazza questi problemi non sarebbero successi, non sarebbero esistiti. Io ragazza con un ragazzo = normale. Io ragazzo con un ragazzo = strano. Non fraintendete le mie parole perché se non fossi come sono non vi avrei conosciuti e non avrei trovato una persona come Max.
    Grazie avevo proprio bisogno di sfogarmi….”

    Edited by .:†Shagwell The J3st3r†:. - 31/7/2010, 13:08
     
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  12. .:†Shagwell The J3st3r†:.
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    Ecco un altro pezzo della storia, spero di non annoiare i miei lettori xD




    Grazie avevo proprio bisogno di sfogarmi….

    Restarono tutti a bocca aperta. Stavo piangendo. Tutti mi stavano guardando un po’ perplessi, sembrava quasi che quelle parole, in un certo modo li avessero feriti. Non sapevo cosa fare.
    “Beh, ma scusa, perché queste cose non le hai dette prima? Mar, devi capire che non ci siamo anche per queste cose, non devi aver paura di chiedere aiuto, dire siamo qui anche per quello. Sta sicuro che, da ora in poi, cercheremo di proteggerti il più possibile, stanne certo.” Disse Ale “vero ragazzi?” Gli altri annuirono acconsentendo.
    Ero più felice, mi ero sfogato, avevo detto quello che tenevo dentro da parecchi anni e questo era grazie a loro, i miei amici.
    “Come va Mar, stai meglio ora?” chiese Chris preoccupato.
    “Si grazie Chris, grazie a tutti. Scusate se vi ho svegliati.” Dissi io.
    “Tranquillo Mar, nessun problema. Sarà meglio andare a letto, ci aspetta una bellissima giornata domani” disse Max.
    “Buona notte a tutti.” Disse Ale.
    Una volta che tutti furono fuori dalla camera diedi la buonanotte a Max:
    “Buonanotte amore, a domani.” Lo baciai e mi appoggiai sul suo petto.
    “Buonanotte cucciolo, ti amo”. Disse Max baciandomi in fronte.
    Mi svegliai verso le 8.00, Max non c’era, mi alzai dal letto e andai in cucina. Arrivai in cucina.
    “Buongiorno a tutti!!” urlai.
    “Buongiorno anche a te Mar.” disse Ale.
    Mi accorsi che c’era qualcuno in più in casa, l’amico di Chris. Ero abbastanza imbarazzato visto che ero in mutande e maglietta da basket.
    “Ops, scusate, vado a vestirmi.” Dissi io velocemente.
    “Non preoccuparti Mar, è uno di noi.” Mi disse Chris.
    Mi tranquillizzai e andai a conoscerlo.
    “Ciaaaao, piacere sono Marco. Scusa per un attimo fa, non sapevo fossi qui.” Dissi io imbarazzato.
    “Piacere mio, sono Alister. Non ti preoccupare, non c’è niente di cui vergognarsi. Allora, spiegatemi un po’ la vostra situazione sentimentale.” Disse sorridente.
    “Allora, io sono insieme a Max, Ale è insieme ad un ragazzo che abita a Verona. Tu invece?” chiesi io curioso.
    “Chris non ve lo ha detto? Siamo fidanzati!” disse Alister
    “Davvero? Chris, lo potevi dire.” Dissi io. Lo andai ad abbracciare e gli feci i complimenti.
    Alister era un bel ragazzo: ventenne, media statura, capelli neri, fisico atletico e con degli occhi azzurri bellissimi. Ero felicissimo che finalmente Chris avesse trovato un ragazzo.
    “Allora, Alister, ti dobbiamo spiegare cosa dovrai fare. Abbiamo deciso di aprire un bar - gelateria tutti insieme però ci serviva qualcuno che facesse i gelati. Chris ci ha suggerito te e noi ti abbiamo chiamato. Vorresti provare a vedere se ti piace? Sarei molto felice di averti nella nostra squadra, una grande famiglia felice.” Dissi io professionalmente.
    “Va bene Mar, proverò. Lo so che mi piacerà..”
    “Benissimo, ti unisci a noi per la colazione?” chiesi io.
    “Si volentieri, non l’ho neanche fatta.” Disse Ali.
    Presi una tazza in più e preparai il caffè per tutti. Io mi preparai del latte e presi i cereali dallo scaffale. Mangiammo e parlammo fino alle 9.00 circa.
    “Bene, è ora di andare a sistemare al bar. Speriamo che mi arrivi tutto quello che ho ordinato oggi.” Dissi io velocemente.
    Andai a vestirmi. Tornai dopo cinque minuti, vestito ovviamente. Andammo al bar con due macchina, quella di Ale e quella di Alister. Arrivammo al bar cinque minuti dopo. Dopo qualche secondo dal nostro arrivo arrivò anche tutto quello che avevo ordinato: coppette di carta, coppette di vario tipo di vetro, ecc… Andai a sistemare il tutto sui scaffali mentre gli altri pulivano i pavimenti, le tavole e appendevano i vari cartelloni che aveva preparato la sera precedente. L’apertura ufficiale sarebbe stata alle 16.00 del pomeriggio quindi avevamo tutto il tempo di sistemare ogni cosa.
    Era quasi mezzogiorno quando arrivò un gruppo di ragazzi, i ragazzi che erano andati a cercarmi a casa…
     
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  13. JackSkellington
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    Oddio temo la prosecuzione.....Non pi piacciono quei tipi...Spero la parte reale non sia il nome Alister perché come nome non mi piace XD Scherzo naturalmente!!!! Ottimo lavoro
     
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  14. .:†Shagwell The J3st3r†:.
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    Grazie... Devo dire comunque che gran parte degli ultimi due pezzi sono cose della realtà. Ci tenevo a dirlo!
     
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    FIGO GAY

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    Ragazzo questo racconto mi intriga più di quello di prima scusa di nuovo per aver letto ora a distanza di mesi questo racconto.E sono curioso di sapere il seguito come penso anche gli altri anche se ho paura che non sia una cosa piacevole e questo aumenta la nostra curiosità coraggio prosegui!!!! Scrivi benissimo ha buona vena descrittiva cogli nei cuori di chi legge anche se fai degli errori non preoccuparti vai avanti ti prego!!!!!
     
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