Gay Boys Reloaded

Posts written by Skywards

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    Ritengo un po'... superata, quella fase! ; )
    Se mi ritroverò a corto di letture magari ci farò un pensierino, però...
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    ... Oddio, la difesa da panico gay. Che cosa disdicevole.

    Per non parlare di Phelps e dei suoi sostenitori. Indecente.

    Non conosco i libri, comunque, la letteratura cosiddetta omosessuale non mi ha mai particolarmente ispirato...
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    Ma come fate a dire che è scritta bene?
    Io trovo sia scritta di merda, senza offesa per l'autore. Prolissa, farcita di informazioni inutili, frasi fatte e immagini sconclusionate. Scritta veramente male.
    Senza contare che narrare di un incesto in questo modo è veramente di pessimo gusto, i due sembrano due cani infoiati. Tristissimo!
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    Non sono io che ho inventato il termine inforigurgito, eh! È un termine tecnico che indica l'introduzione in un testo di informazioni poco rilevanti, che spesso interrompono la narrazione. Ma se l'effetto è voluto, allora mi limito a dire che non mi piace granché! ; p

    Ma come ho detto, si tratta di dettagli...
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    Mi è piaciuto molto, ma ho qualche appunto da farti.

    CITAZIONE
    All’improvviso il vecchio stalliere, e qui mia nonna mi disse un nome difficile da ricordare, ma credo che fosse Raimondo o Rolando, forse.

    Inforigurgito evitabile! Spezza la narrazione ed offre informazioni inutili. Se togli questa parte, il racconto ne guadagnerà.

    CITAZIONE
    Mentre cenavano, e sì, si era fatto tardi: i viaggi a cavallo erano molto lunghi.

    Altro inforigurgito: di' semplicemente che intanto si era fatto tardi e quindi cenarono dal vecchio.

    CITAZIONE
    un enorme prato di fiori, ma questi fiori sembravano di vetro, anzi di cristallo e le tonalità rossoarancio del sole morente si riflettevano su un petalo, su una foglia, rimbalzando di fiore in fiore, creando un’immenso prato immerso nell’arancio che esso stesso prendeva dal sole.

    La scena descritta è un po' confusionaria. Vedi se così ti piace:
    "un enorme prato di fiori, che sembravano di vetro o cristallo, su cui si riflettevano le tonalità rosso-arancio del sole morente; di petalo in petalo, di foglia in foglia, i raggi rimbalzavano per tutto il campo rendendolo splendente."

    CITAZIONE
    Già si preoccupavano per la notte imminente, ma, quando il Sole tramontò completamente, l’ultimo raggio colpì uno di quei fiori di cristallo e si riflesse su un punto senza fiori in mezzo al prato e qui comparve una casa, illuminata solo da quel raggio. Sì, era proprio così, il sole non illuminava quello che il suo ultimo raggio riflesso riusciva ad illuminare.

    Anche questa scena è poco chiara. Propongo di semplificarla:
    "Già si preoccupavano per la notte imminente ma, non appena il Sole tramontò completamente, l'ultimo raggio colpì uno di quei fiori di cristallo e fu riflesso verso un punto spoglio del prato, dove apparve una casa."



    Piccoli dettagli a parte, mi è piaciuto molto: ho adorato la narrazione in forma di fiaba, sei stato molto bravo a renderla. Storia semplice, con i giusti parallelismi che spesso si ritrovano in una fiaba (il vecchio e la vecchia che ripetono le stesse battute) e con un finale adeguato, anche se forse un po' complesso per una fiaba. Bella anche la morale, anche se sembra messa lì un po' per caso.

    Bravo! Ti preferisco nella prosa più che nella poesia, sinceramente.
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    Grazie per la lettura!
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    Cinque piccoli rami
    Flessibili, tastano il mondo;
    Né foglia, né chioma, né tronco
    Né nido fra giunco e altro giunco.
    S'adunano in angoli concavi
    Vaghe realtà, filtrate:
    S'avvinghiano, come rapaci
    Gli spiriti or caldi ora freschi
    Al palmo, all'unghie e alle nocche
    Recando alle dita conforto.
    Ma il più bel sollievo, per vero
    È quello che dà senz'inganno
    Il tocco, se privo d'affanno
    Di mano con mano: mistero.





    In genere, la uso per farmi conoscere. In vece di una stretta di mano.
7 replies since 6/11/2006
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