Era li, nudo, davanti ai miei occhi..

Jack930

Posted on 29/8/2013, 03:08

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ATTENZIONE
CONTENUTO EROTICO E SESSALE
QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA

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Storia corta:
Era li, davanti ai miei occhi.. era nudo, nudo da capo a piedi. Abbracciava il suo orsacchiotto.
Si vedeva lontano un miglio che era ubriaco, ma quel culo, quel culo liscio, sodo, ben definito davanti a me, mi fece rizzare il cazzo.
Sentì che piano piano il sangue circolava dentro le vene.
Ero li, davanti a lui, con una bottiglia di spumante in mano e il cellulare nell'altra.
Scattai una foto per non scordarmi mai più la scena, intanto sotto il cazzo continuava a indurirsi.
Chiusi la porta e mi diressi verso di lui.
Poggiai la bottiglia sulla scrivania, mi sistemai davanti a lui, e mi tolsi i pantaloni.
Rimasi in mutande, con il cazzo duro mentre me lo strusciavo.
Presi un suo piede e lo poggiai sul mio pacco, e comincia a muoverlo su e giù.
Sentivo la sborra che saliva, e non volevo, io volevo scoparlo.
Tirai fuori il cazzo e cominciai ad andare su e giù.
L'altra mano era sul culo del mio compagno di stanza.
Quel culo, quel fottuto culo fatto di marmo mi aveva arrapato dal primo momento e ora era li, li davanti a me nudo e crudo.
Lui si spostò e si mise a pancia in giù con il culo ritto.
Mi avvicinai e cominciai a cercare il buchetto.
Non ci volle molto, era bello grosso.
Presi il dito e lo infilai nella mia bocca, bagnandolo tutto.
Penetrai piano piano, ma scoprì che il buco era già bello aperto.
Lui era li disteso e dormiva profondamente.
La mia voglia crebbe, crebbe e crebbe, non resistei, mi tolsi le mutande, allargai leggermente le chiappe e puntai il cazzo in quel buco.
Poggiai leggermente la cappella e lui ebbe un gemito.
Dormiva ancora, si sentiva dal respiro, ma pronunciò tranquillamente un po' biascicando:
“Scopami Jack, scopami, ti ho succhiato tante volte mentre dormivi, voglio succhiarti con te che ansimi”. Disse.
Li non ci vidi più. Quella troia mi aveva succhiato e bevuto non so quante volte e io non mi ero mai osato avvicinarmi.
Entrai come fosse l'ultima cosa che facevo.
Era così slargato che se volevo potevo scoparlo anche con il dito.
Gli davo colpi secchi per svegliarlo, ma lui nulla.
Lo scopavo.
Lo scopavo di brutto.
Lo scopavo e volevo sborrargli dentro.
Continuai a cavalcarlo per un bel po'. Il vino dava i suoi frutti, il mio sperma non voleva uscire.
Lo scopai per trenta lunghi minuti e gli sborrai dentro.
Tolsi il cazzo da quel buco e mi appoggiai al muro.
Ero esausto col cazzo ancora sporco e duro.
Presi le sue lenzuola rosse e mi pulì.
Andai nel mio letto rimettendomi le mutande e basta.
La mattina dopo il mio compagno di stanza credeva di aver scopato con uno alla festa, ma quando gli dissi che l'avevo scopato io nel suo letto mentre dormiva sorrise, e mi saltò al collo dicendomi di scoparlo ogni volta che volevo, e così fu, ogni volta che il mio cazzo era duro, c'era il suo culo o la sua bocca pronti a prenderlo tutto nei suoi ventun centimetri
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Edited by Elchicoloco - 19/6/2014, 18:20

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