La vacanza in montagna

Capitolo 2 L'arrivo parte uno

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    LEGGENDA GAY

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    ATTENZIONE
    CONTENUTO EROTICO E SESSUALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



    ========================================================

    Capitoli 1

    Racconto inventato


    Ragazzi che bello eravamo finalmente arrivati !
    La baita che prendemmo in affitto era isolata e distante dalle altre abitazioni; mi terrorizzava un po’ l’idea di non avere qualche vicino in caso di emergenza, però il paesaggio ripagava quella mancanza. La baita sembrava scolpita nella neve e si affacciava su un dirupo che dava visuale di tutta la vallata e anche se ormai la luce del sole ci stava lascando per dar spazio al chiaro di luna quel paesaggio era spettacolare.

    - Luca ! Luca! Dai finiscila di stare lì imbambolato
    - Cosa???
    - Dai vieni qui!

    Mi ero distratto che non senti nemmeno Mati che mi richiamava agli ordini .
    “Vediamo cosa gli prende …” Pensai tra me e me.

    - Si arrivo! Arrivo ! Non sia mai che senza di me non vada storto qualcosa

    Cosi dicendo mi riunìi al gruppo .

    - Luca le cose possono andare veramente male!
    - Perché?
    - Non ti ricordi ? Hai organizzato tu la disposizione delle camere; dacci le disposizzioni, cosi ci sistemiamo. - Mi disse Luigi

    Me ne ero praticamente scordato che avevo sistemata io le stanze; Pietro mi aveva detto quante stanze c’erano e quante persone potevano starci dentro, io poi dovevo solo piazzarci i nostri amici.

    Per non fare favoritismi avevo attribuito a ogni stanza un colore e su dei pezzetti di carta uguali uno all’altro avevo scritto il nome dei colori delle stanze ( il colore era ripetuto in base a quanti letti c’erano nella stanza corrispondente ). Piegati i biglietti in modo uguale, li misi in un cappello e iniziai l’estrazione poi sulla tabella con i nominativi dei partecipanti cominciai a scrivere i colori, assegnando al primo nome il primo colore estratto e cosi via sino a terminare la distribuzione dei letti. Cosi non ho dovuto scervellarmi troppo e sicuramente ho perso meno tempo cosi invece che dover pensare chi mettere con chi in stanza; metodo ideale poi per socializzare con chi si conosceva poco. Per esempio, amici di amici che si erano aggiunti al gruppo una volta venuti a sapere di questa nostra vacanza .

    Diedi le mie disposizioni al gruppo distribuendolo nelle stanze prima di mettere piede in quella baita; la cosa che colpiva entrando era il grandioso divano a semi cerchio che si affacciava su una vetrata dalla quale si poteva probabilmente ammirare il panorama, anche se era tutta o quasi ricoperta da tende. Tra la vetrata e il divano c’era un grande caminetto circolare purtroppo era spento; l’ambiente però era caldo probabilmente era acceso il sistema di riscaldamento .

    Continuammo il nostro tour come una mandria di pecoroni passando in una stanza dalla forma rettangolare con due grandi librerie su di un lato, mentre su quello opposto c’era qualche foto di paesaggi montani “doveva trattarsi di foto della zona” appese ai muri che quasi lo tappezzavano.
    Per quando riguarda i lati più stretti di quella stanza, da una parte c’era una finestra occlusa anche essa da una grossa tenda ( come quelle del salone di prima) e dal lato opposto due grosse poltrone separate da un tavolino con qualche rivista sopra e una composizione bi bambù. Da questa stanza poi si andava ha finire in un corridoio: dava su altre stanze, portava alla scala per il secondo piano e dava direttamente alla stanza con il divano senza passare dalla libreria . C’era un bagno di sevizio con un bel lavandino ricavato su un unico pezzo di pietra, l’unico pregio di quella stanza “I bagni cechi non mi sono mai piaciuti.”
    Una cucina grande spaziosa con un piano da cottura a isola ed anche un piano da lavoro a isola ma la cucina non aveva un tavolo; oltre la grande vetrata che divideva in due la stanza e un paio di scalini più in passo, si trovava una sala da pranzo con un grande tavolo, un caminetto tra le due scale che conducevano alla stanza. La sala era circondata da finestre scorrevoli; dei grandi lucernai sul soffitto che di giorno, in una stagione che lo consentisse, avrebbero illuminato per bene quella stanza, al momento un po’ fredda. Si stava per visitare il piano superiore quando uno di noi prese parola.

    - Ragazzi dai, portiamo in camera le valigie che si è quasi fatto buio il giro lo potete continuare un altro giorno

    Mi voltai per vedere chi fosse era Danilo, con questa frase il tour fini.

    Uscimmo tutti e ci prendemmo le valigie dirigendoci verso le proprie stanze in base allo schema da me realizzato .
    Depositammo le nostre valigie in camera e chi aveva gli sci li mise in un capanno attrezzi all’ esterno dell’abitazione; poi ci riunimmo tutti in salotto e lì Pietro ci disse di conosce una pizzeria, situata nella zona centrale del paese, dove fanno una pizza ottima e potevamo raggiungerla tranquillamente a piedi, poiché il centro non era lontano come poteva sembrare.

    Matteo invece ci comunicò che sarebbe rimasto lì per riordinare le provviste, cosi il giorno dopo non ci sarebbe stato da preoccuparsene e Max si propose di aiutarlo. Io dissi che non sarei venuto perché non mi sentivo molto bene e preferivo riposarmi un po’.
    Il gruppo si avvio , noi tre invece rimanemmo in casa; Max usciva e rientrava con le scatole piene di provviste compreso il quantitativo industriale di Birra che si era portato dietro Franco.
    Scherzando io e Mati abbiamo ipotizzato che avesse svaligiato un negozio dalla quantità di casse. Forse c’è ne era una per persona; poi mi congedai per andare a riposare un po’.
    Sali le scale lascando soli Mati e Max a riordinare le provviste, qualche giorno dopo il rientro Matteo mi racconto che ….
    …. L’ambiente era riscaldato dal sistema di riscaldamento già dal pomeriggio; il proprietario della baita si era preoccupato di non farci trovare un ambiente freddo, ma per i gusti di Matteo sembrava di stare a farsi una sauna e poco dopo che me ne andai decise di mettersi a suo agio togliendo via gli abiti che considerava superflui, rimanendo cosi solo con i boxer addosso.

    - Ora si che si sta bene !

    Esclamo cosi nella sua solitudine con un bel profondo respiro di sollievo.
    Riprese poi a riporre nei ripiani le provviste; poco dopo entrò con l’ultimo scatolone Max che lo posò a terra al fianco degli altri scatoloni, rialzandosi si trovo di fronte a Matteo con indosso solo i boxer, Max guardo in modo stranito Mati.

    - Che hai da guardare?

    Disse Mati con un tono accusatorio, aggiungendo anche

    - Mai visto un uomo in boxer ?
    - No no no …
    - Bene sono il primo allora (disse con fare beffardo )
    - Allora guardo questo !

    Senza che Max riuscisse a replicare, perché con i suoi modi di fare Matto glielo impediva, fece scivolare a terra i boxer e cosi il suo voglioso pene si eresse pronto per giocare nuovamente.

    - Bel cazzone villoso Mati ,però… ?
    - Però , cosa?
    - Quello che voglio dire è che pensavo di trovare anche Luca non solo tu.

    Matto scoppio a ridere perché capi di aver frainteso la situazione e contagio Max che rise anche lui.
    Singhiozzando per le risate Mati disse:

    - Poco fa è salito in camera per riposare

    Con un sospiro quelle risate si calmarono, ma non il cazzo mi Matteo che sventolava eretto.

    - Matti forse dovresti fare qualcosa …
    - No tu puoi fare qualcosa!

    Nuovamente senza lasciare che Max replicasse allungò di quel poco che bastava le mani per avvolgere con esse la testa di Max e portandola a se ed abbassandosi per avvicinarsi approfittando di quella bocca aperta per parlare e ci fiondò la sua lingua facendola cosi danzare nella bocca di lui in giri di piroette con la lingua di Max, le mani scivolavano dalla testa giù lungo il corpo di Max e i due fecero qui pochi passi che gli distanziavano in modo da avvicinarsi l’uno all’altro.

    Quei passi inoltre servirono a Mati per togliersi via i boxer che si sfilò prima sollevando il piede desto e poi il sinistro.

    Ora erano appiccicati l’uno all’altro e continuavano quel bacio distaccandosi solo per prendere fiato per poi tornare a sentirei i sapori dell’altro; le mani di Max scorrevano lungo la schiena di Matti sino sopra i glutei poi torna a risalire sino alle spalle per rigirare verso il basso, sempre lambendo le natiche di Matti; Matteo invece fece scivolare la lampo del giubbotto di Max, poso le sue mani all’interno del giubbotto in modo da toccare da sopra la felpa il petto di Max, per poi con un gesto sfilare via quel giubbotto e lanciandolo verso i suoi indumenti raggruppati alla base del mobile li vicino. Quel bacio passo da gioco di lingue a gioco di labbra se le mordicchiavano, succhiavano e tiravano; si staccarono solo quando Matteo sfilo via la felpa di Max per poterla raggruppare con il resto dei indumenti con un lancio. Ora Max indossava solo una maglietta a maniche corte senza l’ingombro dei altri indumenti, cosi Mati poteva infilare sotto la maglietta le sue mani e farle scorre lungo la schiena.

    Erano cosi vicini l’uno all’altro che il pene di Matteo strusciava sui vestiti di Max lasciandogli tracce di quel passaggio, gocce di gusto e succoso pre-sperma che Mati iniziò a produrre.
    Il strusciarsi e baciarsi si fermò quando Matteo si staccò, pose una mano sopra la testa di Max e lo fece inginocchiare:

    - Sai cose devi Aaaaaaaaaaaaaaaa ......

    Matteo non fece in tempo a finire la frase che Max aveva già aperto la bocca e fatto uscire la lingua all’esterno cosi da potervi appoggiare sopra la succosa cappella di Mati. Ora Max per aiutarsi teneva fermo il cazzo di Matteo con una mano, cosi poteva facilmente far scorre la sua lingua lungo la parte inferiore della cappella, riuscendo ad arricciarla sulla punta, cosi da poter accarezzare con essa la base di quella deliziosa primizia .

    - ..... fareeeeee
    - Siii ti piacee il gelato?! Dai succhia daiiii

    Max non se lo lasciò ripetere e fece sparire la cappella e buona parte dell'asta nella sua bocca e succhiò, succhiò quel gustoso frammento di carene come fosse un ghiacciolo, assaporandone purè il succo un delizioso pre-sperma. Il cazzo avvolto tra le labbra del ragazzo sprofondava sempre più nella gola e ogni affondo era un vero e proprio fremito di piacere per Matteo. Questa estasi si fermò quando Max fece scivolare le sue labbra un’ ultima volta lungo il pene dell’ amico per poi riguastarsi a colpi di lingua la cappella del ragazzo, tipo un gatto che beve. Poco dopo si rialzò e portò la sua mano destra dietro la schiena di Mati e con una spintarella lo spinse a se. Con questo gesto i due erano molto vicini, Max cosi ne approfittò per affondare la sua lingua nella bocca di Matteo. Inizio cosi un vorticoso gioco di lingue e Max cosi trasmetteva a Mati il sapore del pre-sperma che si era appena gustato.
    Max era preso dal far gustare questi sapori a Matteo insinuando la sua lingua nella bocca del compagno di giochi, facendo si che le lingue si intrecciassero tra loro ma si concedeva anche qualche succhiatina al labbro inferiore e dopo un altro scambio di lingua quello superiore. Max era preso da tutto questo e Mati si lasciava trasportare in questo gioco di lingue e labbra mentre con le mani si insinuava sotto la maglietta intima di Max facendole scorre lungo i fianchi, per poi tornare verso il basso sino a quando prese le estremità laterali della maglietta e gliela sfilò quasi in un istante per evitare che il bacio non si interrompesse.
    Max era così rimasto a petto nudo, la sua muscolatura era definita ma non da palestrato; in compenso si notava l'amore per le lampade per via della sua carnagione arancione anche se il petto leggermente villoso confondeva un po’.
    Matteo interrupe il gioco di baci di Max ed iniziò a bacargli il mento per poi scivolargli lungo il collo, entrambi ricoperti dalla folta e curata barba nera di Max, da lì con la punta della lingua scivolò in basso sino a raggiungere il bordo dei pantaloni di Max su i quali c'era un rigonfiamento che a mezzo cerchio partiva dal centro e copriva la coscia destra.
    Mati a quel punto baciò il rigonfiamento, partendo dal centro andando sempre più verso l'esterno per tornare poi verso l'interno, senza smettere di baciare. Posò la mano destra su quel rigonfiamento e iniziò a strusciarla un po’, poco dopo aggiunse la seconda e cominciò a strusciare la parte inferiore di quel rigonfiamento. La mano sinistra accarezzava in avanti e indietro e la destra faceva il movimento opposto, imprigionando in quella morsa il cazzo del ragazzo.
    Mati sfregava cosi il rigonfiamento che teneva assediato tra le sue mani, sentiva muoversi e indurirsi il cazzo di Max ancora protetto dai pantaloni del ragazzo. Quando Matteo posò il suo sguardo rimase meravigliato dal lavoretto che faceva. Lo sguardo si spostò su Max che a sua volta fissava Mati. Gli sguardi dei tue si incrociarono. Matteo gli porse un sorriso che mise in risalto tutta la sua splendente dentatura. L’ occhiatina e il sorrisetto preludevano una sola cosa, per chi conosce qui campanelli d’allarme non servirebbe dirlo. Max si trovo vittima di quei impulsi irrefrenabili, il ragazzo in un sol colpo venne rapidamente denudato sia dei pantaloni sia degli slip nel medesimo istante.
    Facendo questo il rigonfiamento si rivelò per quello che era in realtà, il cazzone di Max ben 22cm (una circonferenza però comune) di carne umana maschia . Mati lo guardava estasiato, con la bava alla bocca. Max notò che si era incantato e decise di dargli un aiutino puntando la punta del cazzo sotto il naso di Matteo che cosi ne potè annusare l'aroma prelibato.
    Quel odore, quel squisito odore di cazzo che Mati iniziò a sentire lo risvegliò dal transh in cui era caduto..
    “Come se il ragazzo non avesse mai visto un cazzo di quelle dimensioni”

    .. in un attimo ne fece sparire buona parte, risucchiata tra le sue labbra tenendo la presa con le labbra su quel indifeso cazzo; inizio a liberarlo sino la punta della cappella. La quale sino prima era stretta tra le labbra e poco dopo venne avvolta avidamente dalla lingua di Mati . Il ragazzo iniziò a muovere la lingua su quella gustosa cappella. I movimenti erano un continuo cambiamento passando dal semplice leccare tutta la rosea cappella sino al compiere leccate circolatorie; anche leccate realizzate usando la sola parte laterale della lingua, prima sulla sinistra e poi sulla destra della cappella di Max.
    L’alternanza non prevedeva solo questi giochetti, l’assalto dell’ avido Matteo prevedevano pure: tentati di infilare la punta della lingua nel buco del cazzo e ancora sfruttando la punta della sua avida lingua Mati la usava per insinuarla alla base della cappella e farsi un giro o anche più intorno a essa .Questo gioco creava estasi in Max che non poteva far a meno di rilasciare qualche piccolo e lieve gemito:

    - Mmmmmmmmmmm
    Aaaaaaaaaaaaaahhhhh!!

    Osservando dal basso verso l'alto Mati poteva anche notare i fremiti di piacere che percorrevano Max . Il ragazzo che teneva avvolta la cappella stretta nella morsa della sua lingua si lasciò sfuggire un sorriso di compiacimento. Quella morsa venne sciolta, solo per poter percorrere con la lingua qui 22cm di puro piacere, dalla punta sino a incontrare le grosse pelose palle di Max; stranamente però Mati le ignoro per fare ritorno “verso la vetta”.
    Quella rosea cappella che emanava un forte e inebriante odore di cazzo. Mati si mise a circumnavigarne la base sempre sfruttando la punta della sua carnosa e umida lingua. Matteo ora appoggiò le punte delle sue labbra su quella cappella, rimasero per poco li ferme immobili ben presto fecero sparire il cazzone di Max all'interno della bocca di Mati. Quei 22cm di pura sana e genuina carne maschia scivolarono fino ad arrivargli nella gola e questo provoco un po’ di tosse a Matteo che fece uscire per istinto quel bastone dalla sua bocca. Lo fece scivolare nuovamente tutto dentro in un lampo; al termine del freno istintivo causato dal precedente principio di soffocamento, il quale ogni tanto lo rifermava però non si lasciava scoraggiare e continuava il suo lavoro di aspirare e rilasciare quel gustoso pezzo di carne 22 cm di puro piacere. Mati lo faceva scorrere al ritmo che più lo aggradava nella sua bocca. Il pompino che Matteo fece a Max provocò un aumento del fremito del ragazzo. Mati lo percepiva dalle pulsazioni del cazzo dell’ amico e il suo ansimare che si faceva sempre più forte e anche dai incitamenti che gli dava per continuare il bel lavoretto che gli stava facendo.

    - Haaaaaa
    Siiiiiiii
    Cosi, daiiiii Pigliatelo tuttoooooooooooo
    Daiiiiii Vai vaiii cosini
    Mmmmmmm
    Hahahahahahha
    Siii
    Mmmmmmm

    Matteo era perso da quel succhiare il cazzo a Max, inizialmente piano e poi sempre più avidamente per poi tornare a rallentare per ricominciare il tutto. Max era in estasi da quel piacere che provava.
    I due completamente persi nel dare e nel ricevere piacere non si accorsero di avere un ospite alla porta .
    “Ivan un ragazzo che da poco ha compiuto ventenni, lavora come personal shopper anche se a guardarlo non credere sappia molto cosa significhi vestirsi. Ogni tanto Simone lo ingaggia per fare shopping “Il guardaroba di quest’ ultimo segue il pessimo gusto di Ivan”.
    Fu proprio in occasione di una di queste sedute, alla quale sia io che Matteo fummo invitati da Simone, che conobbi il ragazzo; quel giorno tutti e quattro abbiamo avuto modo di conoscerlo in modo più approfondito. Come sempre divago, torniamo al punto della storia a cui ero rimasto.”

    Ivan non era uscito perché al venerdì sera lo chiama la mamma su skipe, lei per lavoro vive al estero e si sentono una volta alla settimana solo se la madre riesce ad avere una connessione per chiamarlo e non se la sentiva di rinunciarci, poiché era da parecchio che non la sentiva e questa poteva essere la volta buona. Cosi il ragazzo, quando entrò in cucina pensando di trovare qualcuno per chiacchierare, si trovo davanti i due che se la stavano spassando , non disdegnando la cosa Ivan restò a guardare.

    Il ragazzo, osservando i due che se la godevano, inizio a massaggiarsi il pacco che dava già segnali di vita si massaggiava e spogliava togliendo: la felpa,il dolce vita e la maglietta intima. Tornò poi a sfregare il pacco, mentre osserva Mati praticare quel vigoroso pompino a quei 22 cm di cazzo di Max. Ivan si teneva appoggiato allo stipite della porta e se con la destra sfregava il pacco con la sinistra si massaggiava i pettorali e gli addominali di quel bel fisico tonico e glabro che si ritrovava.
    Sul volto, leggermente ricoperto da una velata barba biondastra, spiccavano due occhi azzurro cielo che non si distoglievano dalla scena di quei due ragazzi che se la stavano godendo. Le orecchie erano nascoste dalla riccioluta e bionda chioma però riuscivano a sentire:
    - Mmmmmmmm Haaaaaa Vai cosiiiii Daiiiiii Siiiiiiii
    Pure il suono del risucchio si riusciva a percepire e ovviamente anche i mugulii di Mati risuonavano in quella stanza, creando un'orchestra di piaceri che da sola poteva mandare in estasi.
    Mati smise di risucchiare avanti e in dietro i ben noti 22 cm e fissando nei occhi Max si rialzò. Max ancora ansimante, lo strinse a se e lo costrinse ad un nuovo e vigoroso bacio; questa volta il ragazzo cercava in Matteo i sapori del suo cazzo. Con quel bacio appassionato i due iniziarono anche a strusciare le loro mani lungo la schiena dell'altro; Max si spingeva sino le chiappe di Matteo che le stringeva tra le sue mani per poi tornare a scorrerle lungo la schiena.
    Ivan, che non visto continuava a godersi la scena, decise che era ora di mettersi comodo e si tolse: le scarpe, le calze e i pantaloni con annessi boxer. Ora il ragazzo era nudo pure lui e nella sua mano destra ora teneva il suo voglioso cazzo 15 cm ma con un diametro di tutto rispetto; le sue grosse palle erano ricoperte da una peluria biondastra che si estendevano per tutta la zona del pube. Ivan, appoggiatosi nuovamente allo stipite della porta, osservava i due amici baciarsi e scambiarsi effusioni mentre lui, tenendo chiuso nel suo pugno il proprio pene, lo stimolava sfregandolo delicatamente con la mano che saliva e scendeva, saliva e scendeva. Quando la mano di Ivan si avvicinava al corpo del ragazzo, trascinava con se la pelle che copriva quel grossiccio cazzo di 15 cm e ne scopriva la rosea cappella che poi tornava ricoperta dalla pelle quando Ivan faceva risalire la mano però sbucava da sotto quella coperta di pelle sempre più rosea e lucida come se avesse fatto un riposino rinvigorente.
    I nostri amici erano ancora presi ascambiarsi baci mentre si tenevano abbracciati, i due si fermarono quando sentirono una mano posarsi sulle chiappe, precisamente alla loro sinistra; si staccarono quel tanto che bastava per poter guardare cosa accadeva, tenendosi ancora abbracciati e con i visi ravvicinati.
    I due osservarono alla loro sinistra, sui loro volti apparve un grosso sorriso, stavano osservando cosa li aveva disturbati; si trattava di Ivan .
    Quest’ultimo decise di intromettersi tra i due, era li osservato dai ragazzi che ne studiavano il corpo. La coppietta apprezzava il fisico tonico, il strumento di piacere completamente eretto e lo sguardo sorridente che sembrava chiedere ai due posso unirmi a voi ?
    I ragazzi risposero a quella domanda inespressa, aprendo uno spiraglio più ampio di quello che poco prima avevano aperto, sciogliendo quel poco che bastava il loro abbraccio; con questo gesto i due lo invitarono a unirsi a quell’ abbraccio, Ivan non si lasciò di certo sfuggire l'occasione e si strinse a loro. Adesso i tre ragazzi erano abbracciati stretti tra le loro braccia con Ivan alla sinistra di Max e alla destra di Matteo mentre erano cosi posizionati tenevano la mani appoggiate sulla spalla di quello vicino. Ivan e Mati iniziarono a baciarsi le labbra, Ivan poi con le sue prendeva il labro inferiore e glielo tirava verso l'alto e gli ribaciava le labbra, tutto mentre Max guardava compiaciuto i due che si sbaciucchiavano. Max poi spostò la sua mano destra dalla spalla di Ivan alla testa del ragazzo e lo porto a se proprio mentre teneva tra le labbra il labro di Mati che lo trascinò finché non gli si sfilò dalle labbra. Max ora infilò la lingua nella bocca di Ivan, tra i due così iniziò un vorticoso valzer di slinguazzate nelle loro bocche. Matteo imbronciato guardava Max che gli aveva tolto il giocattolo nuovo. Il ragazzo però non si lasciò beffare cosi. Mati si abbassò e iniziò ad accarezzare sfruttando la punta della lingua il capezzolo sinistro di Ivan trascinandolo dal basso verso l'alto. Poi nel tornare verso il basso lo faceva da destra a sinistra; sempre usando la punta della lingua, gli dava un bacio risucchiandolo un po’ per poter poi giocare in ugual modo col capezzolo destro. Ivan preso dal baciarsi con Max però non poteva che osservare con la coda del occhio il piacevole giochino che gli faceva Mati, il quale poi passò a giocare coi capezzoli di Max, però a lui glieli mordicchiava, a ogni morso al ragazzo scappava un fremito e un piccoli muggiti di dolore.

    Ivan prese Matteo per i capelli e lo spinse verso il suo eretto cazzo. Il ragazzo si preparò ad accogliere senza indugio nella sua bocca quel grossico cazzo di 15 cm. Ivan spostò Mati quando stringeva il capezzolo destro di Max cosi gli dette una bella e dolorosa tirata, il quale per istinto strinse i denti morsicando la sua lingua e quella di Ivan che per riflesso spinse cosi in basso Matti che gli e lo mise tutto in bocca, infilandoci quasi le villose palle .
    Ora Matteo si stava gustando un secondo cazzo nel giro di pochi minuti, solo un attimo prima traeva piacere dal succhiare avidamente una mazza da 22 cm. Ora nella sua bocca si trova un cazzo di 15 cm ma con una bella circonferenza. Il cazzo era tutto nella sua bocca, le labbra cingevano i peli del pube e delle palle. Mati si ritrasse indietro per poterlo far venire fuori alla luce del sole, il pene uscì e con un balzello colpi il naso di Matteo che ne riagguanto in un lampo la cappella con le labbra e iniziò a succhiare quella grossa e lucente cappella; la risputo fuori solo per iniziare a giocarci con la lingua. Mati, stava strofinando la sua lingua sulla cappella di Ivan il quale veniva baciato in bocca dall’ altro ragazzo.
    Max era anche impegnato ad accarezzare il capezzolo destro di Ivan usando il suo indice sinistro e con la meno destra gli accarezzava la natica sinistra; il tutto mentre lo baciava. Mati li succiava il cazzo, Max lo limonava per bene cosi Ivan era finito preda dei giochini dei due ragazzi che sino poco prima spiava.
    Sino a quando Max non decise di cambiare il gioco, il ragazzo prese tra le sue braccia Mati e lo distese sul banco da lavoro a penisola poi lo prese per le gambe e lo trascinò sino a quando le natiche di Matteo non raggiunsero il bordo del tavolo. Mati era li disteso con il suo culo villosetto a bordo tavolo con le gambe all'aria, il cazzo appoggiato sul suo ventre leggermente villoso; di fronte al suo culo stava Max inginocchiato. Il ragazzo appoggiò le sue mani sulle chiappe di Mati e gliele divaricò facendo si che uscisse allo scoperto il buco del culo; dalla larghezza senz'altro si deve essere divertito un’infinità di volte.

    Max avvicino il naso al culo del amico per percepire l’ inconfondibile odore di culo. Profumazione che gli dava quell’ energia, quella spinta che lo portò a leccare il buco che gli si presentava davanti. Inizialmente il ragazzo fece scorre la lingua dall’ alto al basso, si sentiva timido ad aggredirlo tanto che si staccava dal leccare il buco per leccare le villose pale che penzolavano poco sopra al buco voglioso di Mati. Il buco del culo di Matteo pulsava e chiedeva di più di quelle timide leccate che li venivano praticate. Ivan non stette molto a guardare però mentre lo faceva con la sua mano sinistra si masturbava delicatamente quel suo grossiccio cazzo, continuava a menarlo anche mentre si avvicinava ai due che si erano spostati un po’ più in la.

    Raggiunti i ragazzi, Ivan si distese sopra di Mati in modo da mettergli nuovamente il cazzo in bocca e prendere nella sua quello di Matteo cosi iniziarono a farsi a vicenda un pompino, succhiando nelle bocche qui cazzi vogliosi di giocare.
    Max timido continuava a leccare il buco e le palle di Mati, adesso si incrociava con le labbra di Ivan. Il quale si soffermava, tenendo tutto il cazzo di Matteo in bocca, per poter sentire le slinguazzate di Max accarezzarli le labbra. Ivan però non poteva proprio più sopportare di vedere quell’ approccio timido di Max tanto che estrasse dalla sua bocca il cazzo di Matteo e disse:

    - Guarda qua questo è il modo di leccare un culo,va be fargli la corte ma questo è troppo.

    Prese un po’ di slancio si spostò in avanti e si tolse dal appoggio che si dava con le mani, per poterle usare per allargare le chiappe e far cosi allargare bene quel buco di culo che gli si presento sotto gli occhi. Ci fiondò la lingua, la punta sembrò sparire all'interno, il ragazzo iniziò ha dare colpetti con la lingua, pareva che entrasse e uscisse da quel buco. Mentre Ivan si occupava del culo Matteo era indaffarato a succhiargli il cazzo, aspirando della cappella sino alla base delle palle, tutto quel grossiccio cazzo di 15 cm; la punta non usciva fuori da quella bocca perché Matti la teneva stretta tra le labbra prima che fuggisse fuori. Mati non rimase indifferente a questo nuovo gioco di cui il suo culo era vittima, il ragazzo iniziò a mugugnare di piacere, tenendo in bocca il grossiccio cazzo.

    - Hahaa
    Mmmmma
    Hhaah
    Mmmmmmmm
    Hahaammmmmahhaah
    Mmmmmmmm
    Hahaammmmm
    Haaaahaah
    Mmmmmmmm

    Max sempre in ginocchio davanti al culo di Mati che ora era presieduto da Ivan si godeva la scena menandosi un po’ il cazzo, con la mano destra applicava piccoli giri verso sinistra e portava su e con piccoli giri a destra portava giù la pelle che lo ricopriva.

    Ivan esordi dicendo:

    - Max senti come gli piace ? Dai adesso prova tu cosi! Poi ti faccio vede ancora qualcosa

    Il ragazzo non si lasciò sfuggire l'occasione di poter tornare al gioco attivo che si fiondo su quel buco a provare il giochino nuovo, Ivan appoggiò la mano sinistra sul tavolo e iniziò a segare il cazzo a Mati con la destra e osservava che l'allievo eseguisse bene le mosse appena apprese.

    - Si bravo Max affonda la punta ti quella lingua e ritraila, si cosi bravo cosi, dai ora meno . . timido più deciso di più ,di più, di più! Ecco cosi deciso si bravo vai cosi aumenta la . . velocità dai so che puoi di più ! Eeeeee eccolo qua cosi va bene bravo il mio allievo.
    - Hahahhaha
    Mmmmmmm
    Hahahhammmm
    Hahahhaha
    Mmmmmmm
    Hahahhammmm
    - Senti Max? Adesso Mati apprezza il tuo lavoretto, quindi vai cosi ! Dai ora fai un mezzo . . giro intorno al buco con quella lingua.Ti devo far vedere ?
    Max non rispose, ci si cimento e basta piazzo la sua lingua su quel buco e vi fece un giro tutto a torno .
    - Bravo cosi ti piace eh ? Non ti stacchi per farti spiegare. Bravo il mio allievo, si fa cosi! Si avido.

    Ivan si ritrasse e riprese tra le sue labbra il cazzo di Mati che risucchiò nuovamente nella sua bocca.

    Ivan e Matteo erano occupati a spompinarsi mentre Max si occupava del buco. Quest’ultimo leccava con rinnovato vigore dopo gli insegnamenti del maestro. Il tutto si svolgeva con la sinfonia creata dai gemiti di Mati. Max interruppe lo slinguazzare per rimettersi in piedi e appoggio il su grosso cazzo tra le chiappe di Matteo. Era cosi lungo che raggiungeva le palle del ragazzo, la cappella stava quasi trafiggendo le villose palle di Mati. Ivan tolse nuovamente il cazzo dalla sua bocca ed iniziò a percorrerlo con la lingua dalla cappella giù sino la fine raggiungendo le palle. Scivolando ancora più giù incontra la punta dal cazzo di Max che si infilzava sulle palle di Mati. Ivan accolse tra le sue labbra la cappella del ragazzo, la risucchiava ed espelleva all'esterno facendola ricadere sulle palle di Matto. La cappella ricadendo rimbalzava sulle palle del ragazzo e quando risaliva Ivan la risucchiava per poi risputarla, cosi via. Max poco dopo voleva di più, si sposto in modo tale che il suo cazzo da 22cm fosse tutto disponibile per Ivan, cosi il ragazzo poté risucchiarne ben più della cappella nella sua bocca, gran parte dell'asta di Max gli fini in gola. Max ne era compiaciuto bastava guardarlo sul volto, aveva stampato uno di quei sorrisetti che lasciava intravedere i denti e il suo respiro iniziava a farsi affannato. Max poi sfilò il cazzo dalla bocca di Ivan e si allontanò dai due. Mati sempre avido succhiava il cazzo di Ivan, quest’ultimo si mise a giocare con il buco del ragazzo facendo scorre la sua lingua su di esso avanti e indietro, lingua su e lingua giù ma passando anche a colpetti di lingua quasi volesse scoparlo con essa.

    Max fece ritorno di fronte al buco di Mati, da quando il ragazzo era andato via l'unica cosa che era cambiata fu che Matteo le gambe non le teneva per aria ma appoggiate sul bordo del banco da lavoro. Max dopo essere rientrato nella stanza, mentre raggiungeva i due amici disse :

    - Ora si che lo facciamo godere Ivan

    Mentre lo diceva il ragazzo butto dei preservativi sul tavolo.

    - Bravo Max, la prevenzione prima di tutto, ora però indossane uno che il nostro amico qui non ne vede l'ora.
    Sfilatosi di bocca il cazzo di Ivan Matti esclamo :

    - Siiii ! Sbrigati lo voglio tutto quel bestione

    Max non tardo ad accontentare l'amico, indossato il preservativo si avvicino con la cappella a quel buco e ve la posò sopra e con delicatezza gliela mise all'interno. Mati ne sussulto ma Max non ne fece caso e infilò una piccola parte del suo cazzo nei meandri del culo del ragazzo, il penetrato si lasciò scappare un gemito.

    - Haaaaaaaa

    Gemito che porto Mati ad aprire la bocca formando quasi un’ o. Le guance erano contratte all'interno, gli occhi gli si erano sbarrati e questa era solo la punta del iceberg; c'era ancora parecchi centimetri di cazzo che Max doveva infilare nel culo a Mati.
    Ivan per paura che il ragazzo potesse urlare di più gli tappo la bocca infilandoci il suo cazzo all'interno. Tanto era aperta quella bocca, come detto i colpetti di Max facevano si che Matteo l'aprisse ed Ivan ne approfitto per farselo spampinare; oltre che per azzittirlo almeno un po’, anche se strozzati i suoi gemiti continuavano a farsi sentire.

    - Mmmmmmaammmmaaa
    Mmmmmmmmaaammm

    Max cominciava sempre più ad insinuare il suo bestione nel culo di Mati. Ogni avanzata metteva un pezzo di più di quei suoi 22cm di cazzo, in quel culo caldo ed accogliente; non faticava molto nella sua avanzata, il culo era come del burro morbido, si lascia scavare senza indugio. Ivan aveva il cazzo nella bocca di Mati che glielo risucchiava avido, mentre lui teneva la sua lingua occupata sul capezzolo destro di Max facendole fare dei giretti attorno e risucchiandola tra le labbra; finche quest’ultimo non li mise una mano sulla testa e lo condusse con dolcezza verso il cazzo di Mati. Ivan spalancò la sua bocca e lo accolse tutto all'interno iniziando cosi a praticare un pompino. Max pezzetto dopo pezzetto, con dolcezza, infilò tutto il suo cazzo nel culo di Mati. Culo che in quel momento ospitava ben 22cm di puro maschio. Ora Max giocavà sfilandolo quasi del tutto, non facevà mai uscire la cappella, per poi riafondare con dolcezza avanti e indietro avanti ed indietro di continuo. Dopo qualche stantuffata fatta con dolcezza inizio ad aumentare la velocità sempre più, tanto che i 22cm un secondo erano fuori e in un lampo sparivano in quel culo caldo e accogliente che Matteo avevo messo a disposizione.
    In quella stanza risuonava un coro di piaceri, lo splan spaln che faceva lo stantuffare di Max nel culo di Mati e il respiro affannato di Ivan che si mischiava a quello dei altri due ragazzi che ansimavano di piacere :

    - Haaaaaaaaaa
    Mmmmmaaaaaaaaaa

    Che pronunciava Max mentre penetrava più affondo possibile il culo di Matteo, reggendosi con le mani sui bordi di quel piano da lavoro, i mugugni li scappavano incontrollati cercando di tenere i denti stretti per non emettere suono ma senza successo; il ragazzo teneva lo sguardo rivolto verso l'alto e a occhi chiusi dava i suoi colpi di cazzo.
    Riecheggiavano in quella stanza i versi di Matteo che venivano strozzati dal succhiare il cazzo di Ivan ma si sentivano ugualmente.

    - Mmmmmmmammmmmm
    Aaaammmmmaaammmm

    Max sfilo completamente il cazzo dal culo di Mati e ne rimise solo la cappella per poi risfilarla e reinserirla di continuo, fece cosi per una decina di volte poi lo riaffondo tutto fino in fondo e si mise a darci dentro nuovamente.
    Max sfilo completamente il suo lungo cazzo da quel culo voglioso, tolse anche il preservativo e fece scendere i ragazzi dal banco da lavoro. Erano l'uno di fronte alla altro come prima, Mati allungo le mani e prese i cazzi degli amici per segarglieli, nella mano destra teneva un membro di 22cm e nella sinistra ne teneva uno con un certo spessore.
    Max si abbasso e appoggiatosi a terra inizio a succhiare il cazzo a Mati con qualche risucchiata; dopo spostò la mano di quest’ ultimo e accolse nella sua calda bocca il grassicio cazzo di Ivan.
    Membro che venne letteralmente aspirato in quella umida caverna. Max diede qualche risucchiata poi si staccò e si avventò nuovamente su quello di Mati. Alternava nella sua bocca i cazzi dei due.
    I due in piedi, facevano giocare le lingue tra loro all'esterno delle loro bocche facendole accarezzare tra loro e anche all'interno delle bocche, veniva concessa qualche azione.
    Max adesso teneva i cazzi dei due tra le mani e ne succhiava uno mentre segava l'altro, succhiava rapidamente solo la cappella, in passaggi lampo tra il piccolo e villoso cazzo di Mati e quello grossicio dell’ altro amico. Ivan si chino, cosi leccava il capezzolo desto di Matteo, nascosto nella leggiadra biondastra e riccioluta peluria che ricopriva il petto; in seguito tra i suoi denti e ne diede una tirata al capezzolo, provocando cosi una smorfia di dolore nel volto del ragazzo che lo riceveva. Ivan poi si sposto sul capezzolo opposto pronto a riservare lo stesso trattamento.

    Max si alzo facendo si che gli altri due si staccassero, si sedette sul banco da lavoro a penisola allungo un po’ il braccio destro e prese un preservativo dal pacco che prima aveva appoggiato sul tavolo e lo lanciò a Ivan che lo prese al volo:

    - Adesso tocca a te divertirti un po’ col buco di questo ragazzone, te invece vieni qua a succhia questo bel bestione.

    Matteo avido si avvento avido su quel cazzo senza fiatare. Per poter fare quel pompino il ragazzo si mise in modo da tenere alto il bacino con gambe leggermente divaricate e allungato al indietro in modo da creare quasi un angolo a quarantacinque gradi mentre si prestava ad avventarsi sul cazzo di Max. Mati con la bocca spalancata coma se fosse sul tavolo di un dentista, accolse tutto il cazzone di Max nelle sue fauci, le labbra cingevano la palle del ragazzo. Ritraendo la testa, le labbra di Mati seguivano in risalita tutta quell’ asta; che si lasciava percorrere senza indugio. Soffermandosi nel giocare con qualche risucchiata alla cappella prima di riaffondare di nuovo in tutti qui 22cm nella sua gola.
    Nel frattempo Ivan ha indossato il preservativo, che poco prima Max gli aveva lanciato. Il ragazzo si porto dietro a Matteo e appoggiò la mano sinistra sul fianco sinistro di quest’ ultimo, con la destra invece prese il suo cazzo che più precisamente tenne con il pollice e indice, proprio alla fine del preservativo, quasi al livello delle palle. Posto dietro a Mati , con il suo grossiccio cazzo fra le dita, non gli fu difficile indirizzarlo verso a quel buco, aperto e voglioso, che gli sventolava davanti alla cappella e in un zac Ivan infilo quest’ ultima in quel buco e con un altro zac la sfilò. Iniziò cosi a infilare e sfilare la cappella in quel buco voglioso di tutto il cazzo possibile.

    - Haaammmmmmaaaaaaammmmm
    Maaaaaammmmmaaaaa

    I muguliti di piacere di Mati iniziavano a riecheggiare nella stanza, soffocati solo da quel succhiare il cazzo di Max, il fievole ansimare di quest’ultimo era un delizioso sottofondo.

    - Oooooooo
    Uuuuuuu
    Siiiiii !!!
    Cosiiiiii !!!
    Daiiiiii !!!
    Aaaaaaaaaaa

    Erano i commenti di incoraggiamento, che il ragazzo dava per quel pompino che riceveva. Il fiato di Ivan che si faceva più corto si faceva sentire, affannato ma a differenza dai altri non ansimava. Il suo volto, mostrava i segni del piacere che riceveva nel procurare piacere a Mati, nel infilarli il cazzo in cullo; proprio così i il cazzo in culo perché adesso con un colpo a sorpresa Ivan infilò tutto il suo grossicio cazzo in quel culo.

    - Aaaaaaaaaaaaaaaa

    Di dolore usci dalla bocca di Matti, si fece scivolare di bocca il cazzone di Max, che riaccolse subito prendendo con le labbra la cappella che gli sventolava sotto il naso. Ivan ora gli stava infilando tutto quel suo grossicio cazzo in culo, andando avanti indietro molto velocemente, tanto che adesso si teneva con entrambe le mani sui fianchi del ragazzo.
    Il volto di Ivan nel procedere con quella rapida penetrazione si faceva sempre più incavato e con lo sguardo barrato. Il ragazzo si lasciò trascinare da Max, il quale porto la mano destra sulla nuca del ragazzo e lo avvicinò a se, per piazzarli un bel bacio.
    Ivan sfilò il cazzo dal culo di Mati,tenendo la cappella poco distante da quel largo buco e se lo mise a guardare. Rintrodusse la cappella, la sfilava e reinseriva rapidamente per un paio di volte, per poi riammirare quel largo buco, tornò a tapparlo con la cappella che si mise nuovamente a infilare e a sfilare con velocità; per finire con un affondo di cazzo. Ritornando poi ad ammirare il largo buco di Matteo, prima di esplorare quella calda e umida cavità anale, con colpi molto veloci.
    Ivan sfilò il cazzo dal culo di Matteo, tolse il preservativo e indietreggiò raggiungendo la penisola con angolo cottura, sedendosi su quel banco.
    Ivan dopo essersi accomodato schiaffeggiò il culo di Mati, questi si interrupe dal succhiare il cazzone di Max e girandosi si avventò a succhiare il membro de ragazzo, posando da prima le sue labbra sulla cappella e poi affondando sempre più giù. Mentre faceva una pompa a quel grossicio cazzo; con le mani si allargava le chiappe per mettere in luce quel suo buco di culo voglioso, sembrava chiamasse all'ordine Max. Quest’ultimo indossò un preservativo e senza indugio lo tappo. Con mezzo cazzo nel culo del ragazzo Max inizio a fare movimenti rapidi di avanti e indietro, scopando cosi ancora una volta quel voglioso ragazzo e il suo instancabile buco.
    Mati spompava e osservava il volto compiaciuto di chi lo riceveva, Max inculava e Ivan si godeva il pompino, sino quando portando la sua mano sinistra sulla spalla di Matteo non lo indusse a fermarsi, cosi da far uscire il cazzo dalla bocca del ragazzo.

    Si alzò da quel tavolo e si diresse su l'altro per prendere un preservativo dalla scatola; una volta indossato si avvicino a Max. Ivan passo con la mano destra sotto quella sinistra di Max, cosi abbracciò il ragazzo e gli diede anche un appassionato bacio in bocca. Max sfilò il cazzo dal cullo di Mati, poco dopo quel culo venne occupato dal cazzo di Ivan. Il ragazzo lo infilò tutto in un colpo solo, lasciò poi lo spazio a Max, questi vi affondo il suo bestione da 22cm per risfilarlo e lasciar spazio all'amico; i due ora si alternavano ad affondi di cazzo in quel voglioso buco. I due però non inculavano solo a turno il buco di Mati, gli segavano anche il cazzo prima uno con una bella smanettata e poi l'altro. Ivan segava con la sinistra, il villoso e pulsante membro di Mati, mentre Max usava la destra. I gemiti di piacere di Matteo risiedevanò in tutta quella stanza :

    - Aaaaaaaaaaaaa
    Oooooooo
    Aaaaaaaaaaa
    Siiiiiiiiiiii
    Fantasticiiiiii
    Ooooooooo
    Mmmmmmmm

    I due messi vicini, in modo da fare un angolo retto con al centro il culo di Mati si divertivano a inculare a turno il ragazzo mentre lo segavano. I due penetratori si scambiavano slinguazzate, accarezzando le punte delle loro lingue, mentre si scatenavano sul amico.
    Continuarono cosi fino a quando Mati non si mise in piedi, i ragazzi a quel punto si tolsero il preservativo. Ora sene stavano in piedi uno di fronte all'altro mentre ogni uno si segava il proprio cazzo. Nel ultimo concerto di gemiti di Mati e Max, i tre ragazzi spararono dei colpi di calda e biancastra sborra imbrattando pavimento e le gambe di chi si trovava di fronte. Con le gambe sporche di sborra colante e pestando qualche schizzo finito sul pavimento Mati prese il cel. . Usò la fotocamera incorporata, fece cosi delle foto di quegli schizzi e i cazzi di tutti e tre. Poi presero della carta, si ripulirono e sistemarono il disastro fatto prima di rivestirsi.



    Cosi terminò il breve racconto di Matteo su cosa gli era successo. Ovviamente mi mostrò anche gli scatti che fece; meglio non raccontare perché questa è un’ altra storia, o meglio ciò che accade dopo.

    Capitolo 2 seconda parte

    Edited by Jak-91 - 25/9/2019, 15:35
     
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    I commenti son sempre ben accetti , grazie della lettura.

    Edited by xer91 - 24/9/2017, 20:43
     
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