Io e loro a ricreazione.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. 0t€ll0
        Like  
     
    .

    User deleted


    Io e loro a ricreazione


    tempo medio di lettura: 8 min

    Era un pomeriggio come tanti altri al liceo scientifico Galileo di un'importante città del nord Italia.
    A differenza di quasi tutti i ragazzi, che durante il doposcuola giocavano sempre a calcio, io stavo sempre in disparte con qualche altro compagno a fare le più svariate cose.
    In genere, ci divertivamo a girare la scuola addentrandoci nei meandri del complesso, giusto per trasgredire alle regole.
    Ma quel giorno, un caldo venerdi alle porte della chiusura dell'anno scolastico, Riccardo uno stangone di un metro e novanta, biondo con qualche brufolo ma con un fisico geneticamente modificato per uno che andava in 3za liceo, avrebbe movimentato la mia giornata.
    Riccardo era uno dei ragazzi più fighi della scuola (ci voleva poco essendo solo due le sezioni) aveva sempre dietro uno stuolo di ragazzine vogliose e non c'era banco che non avesse cuoricini con scritto "RICC + X = love" ... mamma mia.
    Io non lo conoscevo benissimo, solo di vista e per fama... ci conoscevamo un po' tutti la dentro, eravamo veramente pochi rispetto a certe scuole pubbliche con tante sezioni, tanto che quando lo vidi avvicinarsi a me, dato che con me non aveva nulla a che spartire, mi comparve un punto interrogativo sopra la testa.
    "Ciao... Giulio, vero?"
    " Sisi, Giulio! Ciao Riccardo. Il tuo nome lo conosco eh eh sei famoso! XD".
    "Mi sono rotto di giocare a calcio, c'è troppo caldo... mi chiedevo se ti andava di fare qualche "missione".
    Rimasi un momento di sasso, non comprendevo come si potesse abbassare a tanto, più che altro con lui non avevo mai fatto nulla precedentemente, ma senza farmi troppe seghe mentali, risposi che andava benone!
    "Sai Giulio, il "Monta" (un amico, evidentemente comune) mi ha detto che arrivare al teatrino della parrocchia è molto da "Mission Impossible"".
    In effetti, per raggiungere il teatrino della chiesa vicina, si doveva attraversare tutta la scuola, passare dalle cantine, salire su, scavalcare un giardino e poi passare da una porta sempre aperta con un lucchetto farlocco.
    L'idea mi entusiasmava decisamente...
    Dopo circa 20 minuti riuscimmo ad arrivare alla porta sul retro del teatro, sempre aperta... bah, sti preti.
    Lenti lenti... quatti quatti, arrivammo sotto.
    La sala, era tutta buia... se non l'avessi conosciuta abbastanza bene ci saremmo schiantati da qualche parte, la luce del cellulare un po' aiutò.
    Nel silenzio, cominciai a percepire la presenza di qualcuno oltre a noi, ed infatti nona appena partorii quel pensiero, Riccardo sussurrò... "Leo, ci sei??"
    - "Si, ci sono!".
    Leonardo, era un ragazzo della 4ta A non molto alto (1.70) robusto, capelli neri lunghi alle spalle riccioli e molto provicialotto nei modi, un bulletto... si vantava sempre di essersi scopato nei bagni tutte le ragazze della scuola, se ben ricordo era pure bocciato una volta (assai difficile in quella scuola privata).
    I miei dubbi, cominciavano ad aumentare... non capivo il significato della sua presenza, rimasi sinceramente imbambolato, cosa che mi accade spesso nelle situazioni che si scostando dal previsto.
    Leonardo era seduto sul palco, il suo palmare illuminava come un faro la sala, "Ciao Giulio" notai un sorrisetto malizioso sul suo volto.
    "Ciao Leo!" risposi ancora imbambolato...
    Forse cominciavo a capire qualcosa di quello che stava succedendo, come se mi si fosse accesa tutto ad un tratto una lampadina... forse mi si sarebbe dovuta accendere 20 minuti prima, ma non penso mai male.
    Non mi sbagliavo, non appena la lampadina mi fece ricollegare il tutto, Leonardo mi disse: "Vai giù".
    Io, dinnanzi a lui non capii... ma mi aiutò lui a comprendere, mi mise una mano sulla spalla e mi spinse con forza giù.
    Il mio corpo fu attraversato come da saette fredde ed urticanti, il sudore freddo che sentivo, fu brevemente superato e sostituito da una profonda senzazione di calore che dal basso mi saliva verso la testa.
    Nel mentre assistevo al susseguirsi di queste intense senzazioni, mi sentii sbattere qualcosa sul naso, il suo odore caratteristico e la sua consistenza percepita col colpo, mi fecero subito capire che mi era appena stato sbattuto in faccia l'uccello di Leonardo Raspelli, uno tra gli uccelli più ambiti della scuola.
    Istintivamente, evidentemente il mio istinto era quello (quello di amare il cazzo...) aprii la bocca e lo feci scivolare lentamente sulla mia lingua, assaporandolo con gusto ed apprezzandone la forma.
    Leonardo, mi prese la testa e cominciò a smuovermela al ritmo che voleva, piano piano percepivo la sua lievitazione nella mia bocca, si gonfiava e pulsava... cominciavo ad eccitarmi davvero, tanto che mi sbottonai i jeans e cominciai a segarmi.
    Dopo qualche minuto, intervenne Riccardo che evidentemente reclamava la sua parte, sceso dal palco mi prese la testa con veemenza, la girò di colpo e mi piazzo dritto in bocca il suo uccello già gonfio e duro come Ossidiana.
    In quel momento, riuscii a percepire che Riccardo l'aveva più corto ma più largo rispetto a Leonardo che l'aveva più lungo (ne restava fuori un bel pezzo) ma meno largo.
    Riccardo, inizialmente partito soft ci aveva preso gusto e me lo stava cacciando in gola, tanto che mi mancava il respiro e mi venivano quasi gli urti di vomito... In quel momento intervenne Leo che prese e mi butto in bocca la sua cappella. Si, si esatto... stavano entrambi nella mia bocca, ovviamente entravano solo in punta.
    Dopo qualche minuto, Leo cedette all'amico tutto lo spazio (eh si, ci aveva preso davvero gusto) e mi obbligò a mettermi a 90 gradi petto sul palco e gambe sul pavimento della sala, Riccardo si era trasferito sopra il palco e se ne stava a gambe divaricate a godere del lavoretto che stava subendo, mentre Leo stava già dietro ad abbassarmi i pantaloni e lavorarmi il buchetto, sputandoci sopra e spalmando con la cappella il tutto.
    Inutile dirvi come la cosa cominciasse decisamente a piacermi, mentre pensavo questo, sentii un colpo fortissimo, un bruciore ed un dolore lancinante... quel cavallo da monta di Leo, mi aveva ficcato in un solo colpo il su cazzone dritto in culo; al che gli chiesi a denti stretti, se usava riservare questo trattamento a tutte le sue "cagne".
    Mi risposte "Eh si (e dette un bel colpo) cosi con tutti quelli a cui piace il cazzo, ed il mio cazzo piace a molti e mi pare pure a te, vero bel frocino?" ed ancora a tirarmi colpi su colpi, il rumore delle fitte inculate che mi stava dando, rimbombavano nella sala vuota.
    Sentii che ci stava dando dentro in modo magistrale, riservandomi frasi e parole che mi facevano sentire davvero una delle sue tante cagne, la foga era massima sembrava una locomotiva a vapore, mi chiedevo come non si stancasse e rallentasse un po', io non avevo più il dolore iniziale, adesso cominciavo decisamente a godere.
    Avevo una paura pazzesca che qualcuno potesse arrivare e non capivo come loro non se ne preoccupassero minimamente.
    Mamma mia... avevo ragione, Leo era proprio un porco assatanato ci dava sotto come un boscaiolo con l'ascia sul ceppo di legno, in alcuni momenti avrei anche ululato, ma la paura era troppa...
    Li disteso, anche se in posa scomoda, mi stavo quasi per addormentare dalla goduria, la mia bocca riempita dal cazzone di Riccardo, faceva il suo attento lavoro.
    Ad un certo punto sentii Riccardo dire "ora tocca a me"... mamma mia pensai, sapevo, intuivo cosa mi sarebbe aspettato ed infatti cosi fu... sentii un forte dolore, avevo calcolato bene, Riccardo aveva proprio un bel cazzone largo e gonfio, tanto che quasi pensai che mi rompesse davvero tutto, ma per fortuna il mio buchino era già bello elastico, cosi non ci furono troppi problemi.
    Fortunamente ci andò cauto e delicato, almeno fin quando non fu tutto dentro, aiutandosi con lo sputo, comincio lentamente ad uscire ed entrare, ogni volta che entrava aumentava la foga fino ad arrivare a sbattermi bene bene, certi colpi dannati che rimbombavano in tutta la sala, inevitabilmente i mie mugolii si facevano sentire, tanto che Riccardo disse a Leo "tappagli la bocca o ci sentono"... non si fece attendere, in men che non si dica mi sentii prendere il capo e quindi la mia bocca fu nuovamente piena.
    Ci stavano dando sotto come dei tori, ognuno eccitato per le gesta dell'altro e della situazione intrigante che si era venuta a creare, sentii poi che Riccardo mi aveva cominciato a segare, non lo feci attendere molto... io ero forse il più allupato di tutti sentendomi la loro troietta, tanto che in poco sborrai l'anima su tutto il muretto del palco.
    Dopo poco sentii che qualcosa stava cambiando, infatti Leonardo mi afferrò la testa con due mani e con grande forza la spinse verso il suo corpo tanto che mi sentii in gola il suo uccello, non avevo mai preso un uccello in gola, mi sentii quasi soffocare.
    Dopo poco percepii, anche dai suoi mugolii che mi stava sborrando in gola... 10 secondi di terribile apnea, mentre il mio corpo accoglieva il suo nettare senza poterlo assaporare e gustare.
    Riccardo, si disinteressava alla scena difronte a lui, pensava solo al mio buco e a darci sotto come un pazzo, ma dopo qualche secondo, sentii che anche il suo modo di fare cambiava, dette una botta secca e lo sentii emettere un verso di soddisfazione prolungato per diversi secondi e poi un altro e poi un altro: mi aveva riempito.

    Una volta ricomposti, ci sedemmo in prima fila a predere fiato... avevamo assistito ad una prima che meritava minuti di applausi, era stato un bel gioco, avevamo passato la ricreazione in modo molto intenso... eh eh comprensibilmente.
    Un'esperienza che avremmo ripetuto volentieri in futuro... ed infatti, anche se con diverse location, così avvenne.

    [fatto realmente accaduto, personaggi e luoghi possono non corrispondere al vero per ovvi motivi]

    Edited by 0t€ll0 - 1/2/2011, 08:50
     
    .
  2. sisco351
        Like  
     
    .

    User deleted


    bravo, bel racconto!

    se poi è davvero un fatto accaduto ancor più eccitante
     
    .
  3. Bietto20
        Like  
     
    .

    User deleted


    wow grande!!!
     
    .
  4. ragazzino92
        Like  
     
    .

    User deleted


    sei andato subito al dunque senza dire niente comunque ottimo
     
    .
  5. 92jeck
        Like  
     
    .

    User deleted


    bello
     
    .
  6. 0t€ll0
        Like  
     
    .

    User deleted


    Grazie!

    Qualcosa dietro di non detto c'è, ma la cosa è andata davvero così ed è stato sinceramente molto bello... :rolleyes:
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    FIGO GAY

    Group
    Member
    Posts
    4,453
    Reputation
    +1
    Location
    Torino

    Status
    Offline
    complimenti se al Galielo succedono queste cose peccato che 29 anni fa non ci abbia pensato ad andarci,bel racconto
     
    .
  8. marco333
        Like  
     
    .

    User deleted


    bello come te 92jeck
     
    .
  9. ShReK93
        Like  
     
    .

    User deleted


    bello!
     
    .
  10. pollogomma
        Like  
     
    .

    User deleted


    accidenti cosa mi son perso ad andare alla scuola pubblica.
     
    .
  11. prez92
        Like  
     
    .

    User deleted


    bello!
     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    MEMBRO GAY

    Group
    Member
    Posts
    37
    Reputation
    0

    Status
    Offline
    Bello, eccitante!
     
    .
  13. marco333
        Like  
     
    .

    User deleted


    si sinceramente molto bello
     
    .
  14. belcazzo87
        Like  
     
    .

    User deleted


    bellissimo...uh uh uh--
     
    .
  15. Lord.Key
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (marco333 @ 7/2/2011, 11:12) 
    bello come te 92jeck

    Mmmm vogliamo proprio vedere questo jeck
    :*_*2:

     
    .
18 replies since 31/1/2011, 12:45   5872 views
  Share  
.