Un uomo solo

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  1. paoletto86
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    UOMO-SOLO



    Traduzione di Dario Villa
    Pagine 148

    Il libro fu pubblicato in Gran Bretagna nel 1964 e uscì in Italia per la prima volta nel 1981. Adelphi l'ha ripubblicato nel 2009, grosso modo in concomitanza con l'uscita nelle sale del film "A Single Man" di Tom Ford. Penso che sia un romanzo veramente eccezionale, ma non credo di essere in grado di scriverne una recensione. Mi limito a riportare quanto c'è sul sito di Adelphi.

    Già negli anni Trenta, quando scrisse "Addio a Berlino", Christopher Isherwood sosteneva di voler trasformare il suo occhio di romanziere nell’obiettivo di una macchina fotografica. Ma per lungo tempo – attraverso libri molto diversi fra loro, e spesso segnati dai personaggi fittizi o reali che raccontavano – l’intenzione rimase una di quelle fantasticherie stilistiche che spesso gli scrittori inseguono per tutta la vita senza realizzarle mai. E invece nel suo ultimo romanzo – questo – Isherwood trasforma una giornata nella vita di George, un professore inglese non più giovane che vive in California, in un’asciutta, e proprio per questo struggente, sequenza di scatti. Non è una giornata particolare per George: solo altre ventiquattr’ore senza Jim, il suo compagno morto in un incidente. Ventiquattr’ore fra il sospetto dei vicini, la consolante vicinanza di Charlotte, la rabbia contro i libri letti per una vita ma ormai inutili, e il desiderio di un corpo giovane appena intravisto ma che forse è già troppo tardi per toccare. Quanto basta per comporre un ritratto che non si può dimenticare, e che alla sua uscita sorprese tutti, suonando troppo vero per non essere scandaloso.

    Edited by EricNorth - 4/11/2015, 22:18
     
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0 replies since 13/5/2010, 16:11   91 views
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