Bagnoschiuma

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    CITAZIONE (Jonnyxx @ 16/12/2019, 01:40) 
    CITAZIONE (Jak-91 @ 14/12/2019, 14:11) 
    Trovi che Alessio abbia messo la quinta?

    La sesta direttamemte 😂

    :D :D :D :D :D

    Luca è più con i piedi a terra
     
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    Inizio nona parte



    Lui mi fissò, come se fosse disorientato della mia domanda. Segui poi uno dei suoi sorrisi.

    - Luca, tu sei il mio ragazzo. Mi piaci molto.
    -Alessio, anche io ti trovo un bel ragazzo. Però, stai correndo un po' troppo.
    - Se io piaccio a te e tu a me. Luca non c'è molto da dire siamo una coppia.
    - Non credo funzioni cosi.
    - Come dovrebbe funzionare?
    - Penso che oltre a piacerci fisicamente…
    - Luca, sento anche della chimica! Credo l'avverta anche tu?
    - No.
    - Ah, no?

    Lo disse con un tono da cane bastonato. Passo pure dal sorseggiare il the a tenere la tazza tra due mano. Fissandola, tamburellava impaziente con i pollici il bordo della tazza.
    Nel suo sguardo si spense, quella carica d'entusiasmo che mi piaceva molto e lo distingueva dalla massa.
    Io difronte a quella situazione non sapevo come comportarmi, cosa li potevo dire.
    Lui si raddrizzò, rivolse nuovamente a me lo sguardo.

    - Luca, oltre a quelle porte scorrevoli c'è la cabina armadio. Infondo a destra una porta, li c'è il bagno. Puoi farti la doccia se vuoi, ti faccio trovare qualcosa di pulito sul letto.

    Fini di parlare e scattò via.


    Seguì il suo consiglio, una doccia ci voleva. Non funzionò come speravo, mi sentivo ancora una merda.
    Mi dispiaceva avere turbato cosi tanto l'umore di Alessio. Soprattutto perché sentivo anche io della chimica. Però non volevo correre troppe. Anche se adesso mi sembrava di star a perdere tutto.

    Vagai a vuoto, in quella grande casa. Il tour della sera prima, non lo avevo memorizzato.
    La cosa mi spaventava un po'.
    Per fortuna non mi ci volle molto per trovarlo, era in cucina.

    - Le mie cose ti stanno bene.
    - Si, grazie.
    - Non era una domanda la mia.
    - Ok.

    Non che mi avesse lasciato molto. Un boxer bianco e un vogatore nero. Almeno in casa faceva caldo. Lui non si era vestito, indossava la stessa miss di prima.

    - Caffè, cappuccino, latte macchiato, the?
    - Caffè grazie.
    - Biscotti, paste, fette bisc ,,,,,
    - Wow, hai i biscottoni con gocce di cioccolato. Sono ottimi!
    - Piacciono molto anche a me.

    Lo disse con un tono sconsolato, mentre mi allungava la confezione.
    Il suo continuo mal umore, mi stava facendo star peggio. Forse era il caso di parlargli,
    Fu lui a rompere il silenzio.

    - A me in casa piace girare in intimo o nudo. Come mio ospite ti ho riservato lo stesso privilegio. Non credo ti imbarazzi. Ti ho visto nudo.
    - Eh, ecco. Diciamo che in casa, con qualcuno mi piace stare vestito. Poi non sono a casa mia, ancora meno.
    - Vado a prenderti qualcosa. Non voglio farti sentire a disagio.
    - Alessio fermo. Torna qui.

    Lui si stava già avviando, però mi ascoltò. Vene verso di me, si appoggiò con il fondoschiena al mobile alle sue spalle. incrociando le braccia e con le gambe tese verso di me.

    Io lo guardavo, mentre facevo colazione. Anche se ormai era ora di pranzo. Lui fissava me, con una faccia senza espressione.

    Ripresi il discorso.

    - Non serve che ti dai tanto disturbo. Hai detto che mi hai riservato un privilegio. Ne sono onorato. Anzi se per te l'intimo rappresenta un disturbo alle tue libertà, ne possiamo fare a meno. Come hai detto tu ci siamo già visti nudi.

    Vidi Alessio darsi una spinta, con le mani sul bordo del mobile. Non mosse un passò però dopo lo slancio era protratto verso di me.
    Appoggiò una mano sulla mia spalle, la segui. Muscoli perfetti.
    Lo guardai in viso.
    Nel suo volto era tornata la luce.

    - Luca, apprezzo molto. Va bene cosi. Facciamo le cose a piccoli passi. La prossima volta levi anche tu la canotta.

    Mi accarezzo in viso.
    Sorrisi e risi come uno stupido.
    Poi lui tornò contro il mobile.

    Credo che sotto, sotto Alessio avesse capito cosa volevo dire.



    Fine nona parte

    Edited by Jak-91 - 19/12/2019, 19:40
     
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    Nel racconto di natale che ho scritto mi è piaciuta la formula del far scegliere hai lettori come continuare. Cosi ho deciso di riproporla anche qui. Visto che sono un po' bloccato.
    Visto che qui c'è tempo e non ho fretta come nel altro racconto, dalla pubblicazione del quesito lascio una settimana di tempo. Sperando ci sia partecipazione.


    A I due scopano subito dopo colazione del salotto.
    B I due scopano nel auto, Alessio fa una deviazione prima di riaccompagnare Luca alla sua
    C I due riescono a farlo nella doccia della palestra.
    D I due si sono visti per del tempo ma poi divisi ma una sera…

    Votazione chiusa.

    A-1 B-0 C-1 D-2

    Edited by Jak-91 - 13/1/2020, 19:15
     
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    Non so cosa scegliere 😭😭😭
     
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    CITAZIONE (Jonnyxx @ 8/1/2020, 16:47) 
    Non so cosa scegliere 😭😭😭

    Quali opzioni ti stanno mettendo in difficoltà?
     
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    Ho deciso! Scelgo la D 😂
     
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    CITAZIONE (Jonnyxx @ 8/1/2020, 21:53) 
    Ho deciso! Scelgo la D 😂

    Bene hai risolto da solo e in fretta :D
     
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    Scelgo D anch'io 😋

    Edited by DNico - 14/1/2020, 00:33
     
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    Inizio decima parte
    Premessa è un capitolo di testo, però sperò venga apprezzato.

    " Gira a destra, gira a sinistra. Gira a destra, gira a sinistra. Che cazzo ci faccio qui?!"

    Odio le discoteche, musica alta che ti fa scoppiare la testa e non senti nessuno. Poi Fra che doveva starmi vicino e finito a fare il cascamorto con la solita bellona di turno.
    Francesco mi ha convinto ad uscire. Voleva farmi vedere il locale di suo cugino e poi con la storia della serata gay potevo incontrare qualcuno.
    Non avevo voglia di rizzare l'antenne e cercare uno. L'unico che ci ha provato con me poteva essere mio padre, l'ho dovuto cacciare in malo modo. Il tipo è stato parecchio insistente e i no garbati non gli sono bastati.
    Che lo volessi o no. Fra è sempre riuscito a convincermi. Sarà perché è un vulcano d'energia o sprizza buon umore da tutti i pori. Lasciamo stare le situazioni assurte in cui ci siamo cacciati.
    La serata credevo mi sarebbe servita per tirarmi su.
    Dopo qualche settimana che ho provato a vedere come andava con Alessio, le cose sono naufragate. Ha differenza di quello che pensavo io, lui non ha capito di doverci andare con calma.
    Era passato un mese da quando gli ho detto che non volevo più sentirlo. Ho bloccato il suo numero e non vado nemmeno più in palestra. Non che abbia insistito, io non riuscivo a guardarlo e non volevo corre il rischio di incrociare il suo sguardo.
    Soffrivo e forse si ne ero innamorato o no. Bu non so. Con Francesco pensavo di chiacchierare un po' e comprendermi ma una biondona e riccia ha preso le sue attenzioni.

    Francesco è etero, siamo attimi amici da quando siamo bambini. Mi è stato vicino quando o capito che ero gay. Non ha mai avuto problemi a farsi vedere con me e mia ha difeso dai bulli e insegnato a autodifendermi. Non mi ha mai generato nessun pensiero erotico, anche se è un bel ragazzo di quelli che piacciano a me. Lui è la mia persona di riferimento quando mi sento smarrito, si be sempre donne permettendo.

    Quindi un posto buio, con un fracasso assordante e delle sedie scomodissime erano un mix perfetto per deprimermi ancora di più. Fissavo Fra e la sua sculettante fiamma. Non riuscivo a guardare altri ragazzi e mi sentivo invisibile al mondo.
    Sprofondare nei pensieri negativi e il caldo mi faceva mancare l'aria. Così uscii nel cortile esterno, la musica aveva un tono decisamente più umano. Appena uscito sulla destra due ragazzi fumavano e discutevano tra loro. Un po' più avanti e sulla sinistra due ragazze si stavano baciando. Le superai è andai verso il terrazzino, si trovava più a sinistra delle tipe, qui mi pareva di essere solo e abbandonato.
    Non il massimo per riprendermi moralmente. Però dopo un po' l'aria fresca fu d'aiuto a farmi riprendere il respiro.
    Mi sentivo osservato, guardai nella direzione dalla quale ero arrivato. Una sagoma di un ragazzo mi stava fissando. Non riuscivo a metterla a fuoco.
    Faci un passo verso di lui e lo vide andare via, accelerai per inseguirlo. Però prima che sparisse all'interno notai solo che indossava dei pantaloni bianchi, una giacca di jeans (tipo quelle in velluto) e i capelli corti e neri. Nulla di più, però entri subito dopo e iniziai a cecarlo da subito.
    Appena rientrato però venni placcato dal stempiato e arzillo vecchietto che ci aveva provato con me all'inizio della serata.

    - Dai dai un pacino al tuo papino!
    - Mi lasci andare, le ho già detto di non essere interessato.
    - Chiudi gli occhi e pensa sia tuo papà. Dai che ti piacerà e ne vorrai ancora.
    - Mi lasci andare.

    Mi teneva per le braccia, mente il suo collo piano, piano sembra allungarsi a dismisura per raggiungere la mia bocca.

    - Mi lasci

    Continuavo a dire agitandomi, mentre le dita della sua mano sembravano piantarsi nelle mia braccia.
    Mi sentivo nuovamente mancare l'aria per la tensione, mentre venivo bloccato con insistenza dal vecchio. Cercavo di divincolarmi per evitare che riuscisse a baciarmi, all'improvviso da dietro di me scorgo arrivare un pugno che centra in viso l'uomo davanti a me.
    Io cado all'indietro e vengo preso al volo da chi aveva sferrato il pugno. Seguo con l'occhio il braccio, una manica in jeans di una giacca e scorgo anche il pantalone bianco. Penso è il ragazzo che ho intravisto e stavo inseguendo, finalmente ne vedo il volto.
    Barba nera trasanda, naso affusolato, sopracciglia nere folte e occhi grandi marrone brillante. Quei occhi trasmettevano un'immensa energia positiva, sensazione che mi era famigliare e ecco un fulmine mi trapassa il cervello Alessio. Non lo penso solo il suo nome, lo pronuncio nel medesimo istante.

    - Si Luca, sono qui per te. Lo sarò sempre.

    Poi lui mi abbraccia da dietro. I miei nervi cedono e svengo.

    Quando mi risveglio sono seduto sul sedile passeggero dell'auto di Fra.

    - Tutto bene Luca?
    - Più o meno.
    - Però hai fatto breccia nel cuore di un arzillo vecchietto.
    - Spiritoso, lo definirei un polipo. Mi fan male le braccia.
    - Luca se quello era Alessio mi domando perché ti fai tanti problemi.
    - Tu a riccioli d'oro. La hai chiamata amore e fidanzata?
    - No. Non credo avrei nemmeno avuto il coraggio di dare un cazzotto a un anziano.
    - Sai come sta il vecchio?
    - Mio cugino a detto che si è solo spaventato. Certo poteva rischiare un infarto vista l'età, però e tornato a casa con la coda tra le gambe. Il tuo amico non lo ha nemmeno centrato. Non mi chiedi d'Alessio?
    - Di lui che mi dici?
    - Quando mi ha visto se ne è defilato.
    - Mi inquieta e se mi spia?
    - Luca?! Che cazzate ti spari?
    - Ero fuori e lui è scappato quando mi stavo avvicinando. Poi mi ha detto che è li per me e ci sarà sempre.
    - Sai che hai bisogno si uno come lui Luca.
    - Certo uno che mi pianta il coltello nella schiena .
    - Luca, basta con ste robe. Lui è innamorato e ti si è palesato in molti modi. Tu stai male perché non gli vuoi confessare il tuo amore per paura che possa sparire. Sai che fai ora, lo chiami e gli dici che lo vuoi ringraziare di persona e lo inviti a cena. Poi vedi anche di confessarli il tuo amore, poi chiamatevi con i nomini che più vi piacciono.
    - Ma
    - No, niente ma. Luca ti ho mai dato consigli sbagliati.
    - Vediamo, quella volta sul lago che abbiamo bevuto l'acqua della pozza. Simo stati male per un mese.
    - Quante volte me lo ricorderai ancora?
    - Fin che avrò batti nel cuore.
    - Non me la perdoni.
    - Mai
    - Ora chiamalo
    - Ok

    A Alessio risponde è accetta l'invito a cena a casa di Luca
    B Alessio risponde ma invita Luca a cenare a casa sua estendendo l'invito anche al mio amico.
    C Alessio non risponde e Luca si fa portare a casa le ragazzo immediatamente.
    D Alessio non risponde e Luca il giorno dopo va in palestra per parlare con lui.

    Votazione conclusa
    A-0 B-3 C-0 D-0



    Edited by Jak-91 - 23/1/2020, 11:18
     
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    Sono curioso sulla B
     
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    Visti i voti e il poco tempo direi che B sta vincendo nettamente. Direi pure per la prima volta :D
    Diciamo che posso iniziare a lavoraci su allora. In caso di ribaltoni lo tengo da parte.
     
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    Parte 11



    - Questa? No! Questa? No! Questa? No!
    - Luca, calmati?
    - Fra, sono calmo!
    - Fermati, fai un respiro profondo. Forza insieme dai. Uno, due, tre e respiro.

    Entrambi facemmo un profondo respiro. Stavo decidendo se mettere una maglietta, felpa o camicia per la cena con Alessio.

    - Luca, che dici di mettere la maglietta con il teschio e la giacca sfiancata grigia.
    - Il teschio?
    - Se non ti piace perché la hai presa?
    - Mi hai detto che mi stava bene. In effetti, sotto il senza maniche non è male.
    - All'ora indossali.
    -No. Ho freddo.
    - Se hai comprato la maglietta perché hai ascoltato un mio consiglio. Che dici di indossare quello che ho detto?
    - Il ragionamento non fa una grinza. Ok.

    Finito di vestirmi, lascai gli altri abiti buttati sul letto. Con Francesco lascai la mia abitazione per andare a prendere l'auto.
    Prendemmo quella di Fra, scelta concordata in precedenza. In caso l'atmosfera fosse stata pesante potevamo sgattaiolare via. Ho meglio, Francesco poteva trovarsi una scusa avvincente, cosi potevamo andarcene.

    - Sai Luca. Hai ragione arrivare sino a qui mette paura. Sembra di essere fuori dal mondo.
    - Formidabile, concordi su una mia impressione.
    - Qualche volta deve pur succedere. Anche l'illuminazione assente, inquieta.
    - In questi mesi, poteva trovare del tempo per sistemarla. Anche chiamare qualcuno.
    - Luca, che dici entriamo. Ho dobbiamo passare la serata qui fuori?
    - Possiamo tornare indietro e andare al fast food.
    - Io scendo. Poi vedi tu.

    Francesco aprì la portiera e uscì. Io rimasi seduto, mi guardò abbassandosi sotto il tettuccio. Chiuse la porta un attimo dopo quando si sollevò.

    - Ahhhhh, Luca, Luca. Ah!

    Poi andò dietro l'auto, prese l'orchidea dal bagagliaio. Inseguito venne dal mio lato e aprì la portiera.

    - Dai andiamo.
    - Fra, dai andiamo al fast food e poi al cinema, c'è quel nuovo film.
    - Luca! A! Non sei qui per ringraziarlo e chiarirti? Forza scendi!
    - Ok!

    Un attimo dopo eravamo alla porta d'ingresso. Suonato il campanello attendavamo, l'arrivo del proprietario. L'attesa mi stava agitando, Fra mi guardava con sguardo consolatorio. Mi diete anche delle pacche sulla spalla.

    La porta si aprì e Alessio totalmente nudo era davanti a noi. Mi colpi anche che si era fatto la barba.

    - Prego, entrata ragazzi.
    - Questa e per ringraziarti del invito a cena. Luca sei sicura che ci abbia invitato a cena?
    - Certo. Alessio è cosi giusto?
    - Sì vi ho invitato a cena. Come ho raccontato a Luca, sono nudista. Non te lo ha detto?
    - Certo, mi ha raccontato tutto.
    - Perfetto, entrate non state fermi sul uscio.

    Io ero frastornato da quell'accoglienza. Francesco era tranquillo. Alessio prese la pianta e l'appoggiò sul mobile vicino all'ingresso. Levando il cellophane che la avvolgeva. Lo strepitio della carta era fastidioso.

    - Grazie. Molto bella.
    - Prego, un pensiero d'entrambi.
    - Grazie anche a te Luca.
    - Di nulla.

    Ancora dovevo riprendermi per l'accoglienza. Risposi con titubanza.

    - Comunque piacere sono Alessio.
    - Piacere mio, Francesco.

    I due si strinsero la mano. Non ero mai riuscito a farli incontrare. Non mi sembra di aver mai parlato di lui a Alessio, pensandoci bene. Fra come mio confidente invece sapeva sempre tutto. Alcune volte certi dettagli forse non li voleva sentire, però mi ascoltava.

    - Luca, ci sei?! (Fra)
    - Luca? (Alessio)
    - Che c'è ragazzi?
    - Ci stavi facendo preoccupare, tutto ok? (Fra)
    - Scusaste, stavo fissando il bruchetto sulla foglia della pianta?

    Alessio stropicciando il cellofan, si chinò per vedere l'insetto che prese con due dita e getto all'esterno della abitazione.

    - Ora non ti darà più fastidio. (Alessio)
    - Mi sarebbe dispiaciuto per la pianta.
    - A me se avresti schiacciato, il piccolino. (Alessio)
    - Hai un bel atrio, però sperò non ci farai stare qui tutta la sera. (Fra)
    - No, non ti preoccupare. Però prima avrei piacere se vi metteste a nudo pure voi. (Alessio)
    - Non ho mai cenato nudo, nemmeno girato per casa. Una bella esperienza nuova. (Fra)
    - Ottimo. (Alessio)
    - Alessio, non sono cose da chiedere.
    - Luca, ho detto che lo faccio con piacere. Sono curioso di provare. Però vedi di metterti a nudo pure tu, cosi non sembri un pirla. Pensa che se lo sapevi prima non perdevi tanto tempo su cosa indossare. (Fra)
    - Hai perso tanto tempo su cosa indossare? (Alessio)
    - Non voleva fare brutta figura?

    Disse Francesco, con un tono di voce più basso. Mentre con la camicia sbottonata era protratto verso Alessio. Si notava la canotta bianca sotto stante.

    - Fra i conti li facciamo dopo.
    - Certo Luca.

    Mi rispose come uno che sa che la minaccia non è reale.

    - Per quello che conta stai bene Luca. Mi piacciono i teschi. Mi ricordo, quando da ragazzino li disegnavo su ogni foglietto bianco che avevo tra le mani.
    - Anche Luca e bravo a disegnare. Certo disegnava più che altro cazzi.
    - Francesco!

    Poi ridemmo tutti e tre come dei cretini. Messi a nudo e sistemati i vestiti dentro lo sgabuzzino all'ingresso seguimmo Allessio.
    Cosi ci condusse nella sala da pranzo, dove con calma consumammo la cena. Chiacchiere, risate e pure un po’ di tensione tra Alessio e Francesco.
    Fra probabilmente si sentiva minorato. Potendo vedere le generose dimensioni pure da molle del cazzo di Alessio. Credo che la cosa lo mettesse a disagio.
    Alessio invece, sembrava mettersi in mostra come se volersi far vedere migliore dell’altro in ogni singola cosa.
    Arrivò alla fine il momento, presi coraggio e ringraziai Alessio per avermi aiutato la sera prima.

    - Non è nulla di che. Come ti ho detto io ci sono sempre per te. A differenza d'altri.

    Sembrava indicare Fra. Io e lui ci guardammo e poi scoppiamo a ridere, praticamente in faccia a Alessio.

    - Scusa ma pensi che io e Lui stiamo insieme? (Fra)
    - Non è il tuo nuovo fidanzato Luca, con il quale hai scelto di bruciare le tappe?
    - Luca e pensare che credessi ti pedinasse.
    - Si, sono proprio stupido.

    Parlavamo ridendo, sotto lo sguardo irritato d'Alessio.

    - Lui è il mio miglior amico ed è etero. Non ti sei accordo che ballava con una bionda, come un casca morto?
    -Vorreste dire che ho frainteso, il vostro rapporto.
    - Direi di sì. (Io)
    - Ho cazzo, scusami Francesco. Ti ho lanciato occhiate e frecciatine al vetriolo per tutta la sere. Vi ho anche fatto cenere nudi, per metterti in imbarazzo. Insomma io c'è l'ho bello grande e grosso.
    - Non sono dotatissimo, però si mi hai imbarazzato. Hai un pitone lì in mezzo.
    - Vuoi toccarlo?
    - Certo che sì! Uno così non lo ho mai visto. Voglio sentire le differenza.
    - Aspetta che lo faccio venire duro.
    - Prima una palpata da molle.
    - Voi due! Che cavolate state sparando?!
    - Luca dai vieni e succhiamelo, cosi poi il tuo amico me lo può toccare da duro.
    - Fra dai digli che lo prendi per il culo, cosi la cosa finisce.
    - Luca, non ho mai visto un bestione simile. Lo voglio vedere e tastare da duro.
    -Fra! Aaa
    - Luca, che c'è? Non è nulla di anormale. Solo curiosità. Dobbiamo andare avanti tutta la sera? Guarda che devi dirgli ancora una cosa tu.
    - Si però.
    - Luca, sai che non mi piace quando tergiversi.
    - Lo so Fra.
    - Agisci.
    - Poi vi due non dovreste passare per una coppia?
    - Alessio ma mi spiavi?
    - Ti tenevo d'occhio. Però non ti pedinavo. Cercavo le parole per farmi avanti senza sembrarti un treno impazzito.
    - Luca stai de gi ver san do!
    - Non si può nemmeno parlare?
    - Smettila di divagare e vai al dunque.
    - Uffff.
    - Non sbuffarmi.
    "3,2,1, dai Luca c'è la puoi fare. Respiro profondo. Via!"
    - Alessio vedi, io e te ci siamo lasciati. Ho meglio abbiamo interrotto questo percorso che c'avrebbe portato ha capire se ci piace o meno l'altro. Perché insomma, tu, non hai capito d'andarci piano. Solo che stare lontano da te mi ha fatto stare male. Mi manchi. Così ho sommato le varie cose. Mi chiedevo se ti andasse. Cioè volevo dirti.
    - Luca!
    - Fra, con calma ma ci sto arrivando. Stavo dicendo. Alessio sai io.
    - Sei innamorato di me.
    - Alessio, lasciami arrivare alla fine. Lo voglio dire io. Se la finite con le interruzioni. Vorrei concludere.
    - Ok (Entrambi)
    - Ci sei arrivato però ci tenevo a dirtelo io. Alessio, io sono innamorato di te.
    - Luca, per me le cose non sono mai cambiate. Ora se di chiamo fidanzato o ragazzo o come mi ispira non t'arrabbi?
    - No, fidanzato.
    - Vedi Luca, non ci voleva tanto. Io, non amo molto i giri di parole. Quindi Alessio, me la toglieresti quella curiosità.
    - Luca a te va bene?
    - Be con Fra, con credo di corre pericolo che voglia di più.

    Poco dopo Alessio e Fra erano in piedi. Uno vicino all'altro e il mio miglio amico toccava le grosse e sode palle del mio ragazzo. Sulle quali aveva lasciato crescere il pelo.
    Le accarezzava prendendole da dietro e massaggiandole con il pollice. Le tirava un po’ verso il basso.

    - Che palle, belle corpose. Sono impressionato.
    - Francesco, vedi di toccare l'asta. Che non so per quanto riesco a trattenermi.
    - Scusa. Anche tu Luca.
    - Per questa volta Fra.

    Poi le mani passarono a toccare il pende. Con le dita prima scorse frontalmente l’asta sino alla coppella, coperta dal prepuzio. Poi lo prese hai lati e ne tasto la consistenza. Fini con il racchiuderlo nella mano e stringendolo in un bugno fece un breve massaggio.

    - Tanta roba. Sono invidioso.
    - Dai Luca, vieni a farmi la pompa che ti ho chiesto prima.

    Io mi misi in ginocchio, davanti a Alessio. Presi con la mano destra il suo cazzo e iniziai a segarlo. Facevo scendere il prepuzio e accarezzavo con le labbra la sua cappella. Piccola, tondeggiante e saporita di cazzo.

    - Mmmmm. Siiii. Mi sono mancate le tue umide e calde labbra. Succhiamelo un po’ dai.

    Iniziai a aspirare, un po’ del cazzone d'Alessio.

    - Siiiii. Adoro la tua bocca. Mmmmmm. Succhiaaa

    Io lo spompinavo e il suo minchione, si induriva sempre piò.

    - Ooooh! Siii! Mmmmmm

    Alessio con le mani si toccava i pettorali possenti. Massaggiando con le dita i capezzoli. Mentre si godeva il mio lavoretto di bocca.
    Fra ancora in piedi al suo fianco, osservava indifferente.
    Anche il mio cazzo, si era risvegliato cosi con una mano tenevo il suo cazzone da le palle. Con l'altra mi segavo.

    - Oooh! Si! Wow. Oooor raaa feeer rmass ti Lucaaaa.

    Scuotendo il volto risalì l'asta d'Alessio, posai sulla lingua la cappella e fissai il ragazzo. Accarezzavo quella maschia primizia, con la mia avida e umida lingua.

    - So che ti piace ma lascialo.

    Segui l'indicazione.

    - Ora e duro come il marmo. Puoi toccarlo.

    Francesco lo prese saldamente e strinse. Il cazzone d'Alessio pulsava. La calda e umida minchia, dalla mia saliva. Veniva massaggiata dalla mano investigativa d'Alessio.

    - Caspita, non ti si è allungato e ingrossato molto. Pero eretto e duro, quanta possanza in più gli dà.
    - Ora o tolto tutte le tue curiosità.
    - Certo. Una verga cosi, fa maschio e toro. Una cosa impressionate. Metteresti in cinta tante di quelle donne.
    - Non me lo farebbero venire così duro, come le labbra di Luca.

    Io arrosi e mi venne una vampata di calore.

    - Certo, scusa. Volevo farti un complimento.
    - Ok. All'ora grazie. Francesco scusami se non lo ho capito.
    - Fa' nulla. Solo una cosa, per i amici sono Fra.
    - Ok, Fra.

    Io mi ero messo seduto, sulla sedia più vicina ad Alessio. Mentre seguivo il loro discorso.

    - Ragazzi mi fa piacere che siete diventati amici.
    - Luca, dovresti finire il lavoretto sul mio cazzo.
    - Non credo Fra sopporrebbe oltre. Poi io e lui dobbiamo andare, domani si lavora.
    - Io in effetti non guarderei oltre.
    - Fra puoi andare a casa. Ci penso io a Luca.


    A Luca rimane e fanno sesso
    B Luca rimane, alla fine del atto notano Fra che gli ha spiati
    C Luca torna a casa ma viene raggiunto da Alessio
    D Luca se ne va. Incontra nella doccia della palestra Alessio.
    A-0 B-2 C-0 D-0


    Edited by Jak-91 - 5/2/2020, 18:50
     
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    - Ok, ragazzi vi lascio soli. Alla prossima.
    - Fra, ma...
    - Luca?! Ciao.

    Cosi Francesco sparì, lascandoci da soli.
    - Simpatico il tuo amico.
    - Trovi? Non ne eri geloso perché pensavi fosse il mio ragazzo?
    - Sì, però si può sempre cambiare idea. Luca dimmi chi è il tuo ragazzo?
    - Io non ne ho!

    Feci una linguaccia a Alessio. Che si mire a ridere.

    - Però ho un fidanzato! Sai? Si trova davanti a me.

    Poi ridemmo entrambi.

    - Luca, sai che di devi prendere cura di me.
    - La cosa è reciproca.
    - Ovvio, però che dici di posare le tue labbra sul mio cazzo.
    - Trovi che devo alleviare le sue pene.
    - La tua bocca fa miracoli.

    Ridacchia inginocchiandomi.
    Posai le labbra sulla minuta e tondeggiante cappella. Inizia a solleticarla con esse. Con le dita di una mano, massaggiavo le palle grosse e sode; ricoperte da un filo di pelli neri.

    - Oh! Sii. Mmmm. Aaah, quanto mi è mancata. Dai succhialo tutto. Oh! Oh! Oh! Siiiiì! Aspiralo cosi. Mmmmmm Vaii. Siii! Vai! Oh! Siiiì. O cazzooo! Vai, Luca! Vai!

    Sotto i suoi incitamenti e il suo ansimare, aspiravo il suo cazzo nella mia bocca.

    - Ooooh! Mmmmm! Siiiì! Cosi! Hoooo Luuu caaaa! Oh sì!

    Non me lo ricordavo cosi scenico, durante l'atto. Poco male, continuava il pompino sui caldi e pulsanti 18cm della sua narchia. Odorando pure il suo maschio aroma.

    Rilasciai la sua verga e con le labbra ripresi al volo la piccola e tondeggiante cappella. Lo lascia e la cercai di nuovo. Continuai cosi per un po’.

    Poco dopo con piccoli pagini risali dal villoso pupe, al depilato e sodo pettorale destro. Con la lingua solleticai il capezzolo e poi lo succhia. Il sinistro ricevette lo stesso trattamento un attimo dopo.
    Prosegui, fino a tornare in piedi.
    Io e Alessio eravamo faccia a faccia. Lui si portasse verso di me e iniziò a baciarmi.
    Sentii le sue mani posarsi sulle mio esterno coscia, le stava accarezzando.
    Mentre le nostre lingue danzavano tra loro, con le mani io accarezzavo la muscolosa schiena di lui.
    I nostri sguardi si incrociarono per un secondo, nel quale apprezzai quella luce che emana calore. In quel attimo le sue labbra stavano, tirucchiando il mio labbro inferiore.

    Le mani di lui si mossero, prendendomi saldamente per le cosce. Un attimo dopo, mi trovavo sollevato da terra. Io con i piedi, mi avvinghiò a torno ai fianchi d'Alessio.
    Guardo il suo volto, dal alto della mia posizione. Tengo tra le mani il suo viso, mentre ci scambiamo qualche sguardo.

    Dopo questo breve attimo, che sembrò durare una vita. Mi trovai stesso sul tavolo, pancia all'aria. Chiappe sul bordo del tavolo.
    Alessio era davanti a esse. Con le mani le divariò un po’. Cosi posizionato, iniziò a massaggiarmi i bordi del ano usando la punta della lingua. Praticando vari giochetti.

    - Aaaah! Mmmmmm! Oooooh! Quanto mi mancavano.
    - Solo questi.
    - No anche tu.

    Lui si sollevò, stese su di me e mi baciò in bocca. Poi piano scivolo, verso il basso baciandomi dove passava. Riprese poi i suoi giochi.

    - Ahhh! Mmmmmm! Oh, sì! Mmmmm! Aaaaah! Uooh, coo sii miii scoo piii quuu aaa sii

    Con la punta della lingua stava violando il mio culo. L'usava, facendo dei movimenti circolatori al suo interno.

    - Ooooh! Ooooooh! Uuuuuh! Ohhh!

    Mi si avvicinò di nuovo, mi fissava sorridente. Poi il suo caldo respiro vicino al mio orecchio. Le labbra che si muovono lo solleticano. Un sussurro la sua voce e mi dice:

    - Torno subito tesoro. Non ti muovere.

    Mi bacia sul collo e sparisce. Non tarda molto a tornare. Indossa uno dei profilattici, della scatola che aveva appena portato con se.
    La sua cappella, accarezza il mio buco, timida come se avesse paura di violarlo. Ci sputa contro, al mio ano. Inizia a dargli dei colpettini, con la sua piccola capocchia; senza entrare.

    - Ah! Ah! Ah! AH! Oooooooh! Wow! Oh! Caaa z zoo, che teee è preso?!
    -Scusa Luca.

    Con un colpo secco, la possente verga di 18cm era entrata nel mio culo. In tutta la sua maschia possanza.
    Dopo quel energico affondo, iniziò a stantuffare con dolcezza. Le sue mani erano premute sui mie pettorali, io toccavo con le mie mi tenevo sui suoi polsi.
    Ci guardavamo, ansimanti del piacere che stavamo ricevendo.
    Piano, piano il suo ritmo aumentava.

    - Oooh! Mmmm! Siii! Scoo oo paamii. Oooooh! Cooo siii, Sì! Mmmm! Ohhh! Siiiì vaa aaa aai, cooo oos siiiiii!
    - Aaaah! Oooh! Mmmm! Siii! Seeei mii ii ioo oo Ooooh!

    Sentivo le sue grosse e sode palle, battermi contro il culo. Credo pure toccassero il bordo del tavolo sotto stante.
    Il suo cazzo, scorreva con ritmo deciso avanti e in dietro. Fremevo di piacere e lui non era da meno. I nostri ansimi e incitamenti erano di contorno.
    Non resistevo più. Senza nemmeno toccarmi mi sborrai addosso. I schizzi mi arrivarono sul petto.
    Alessio, ancora una volta era riuscito a farmi venire senza che mi toccassi.

    - Oooh Aaaah Oooh

    Dissi come estrasse la sua verga di 18cm, piantata nel mio culo. Tolse il profilattico.
    Spasmi di piacere li percorrevano il corpo, mentre ansimante si segava fissandomi.
    Poco dopo la sua calda sborrami schizzo addosso. Mi arrivò sul collo.

    - Oooh! Wow! Luca, fantastico. Mi sei mancato troppo.
    - Anche tu, mi sei mancato parecchio. Farmi schizzare, senza nemmeno toccarmi.
    - Lo so, però ...

    Un rumore assordante ci distrasse. Ci voltammo entrambi di lato da dove proviene il fracasso. Sul pavimento, cocci di terra cotta.

    - Oh! Ma che cazzo, ci fai qui? Ci stavi spiando?
    - Io non volevo. Mi spiace per il vaso.
    - Chi se ne frega del vaso, rispondi.
    - No, non volevo nemmeno quello.
    - Che cazzo fai? lì, in piedi e nudo.

    Francesco, ancora nudo e con il cazzo visibilmente bozzato, ci fissava a turno spaventato. Come non lo avevo mai visto. Alessio, parlando si era avvicinato a lui alterato dalla situazione.

    - Non volevo spiarvi, però spettacolare ragazzi. Incredibile la sborrata di Luca, senza toccarsi.
    -Che c'è la vuoi provare anche tu?
    - No, io no.
    - Non si direbbe, mister etero a il cazzo bozzato. Luca, lo vedi pure tu.
    - Si lo ho notato.

    Risposi mentre mi pulivo, con un panno trovato lì vicino.

    - Si ha formicato un po’, quella cosa della sborrata mi ha colpito.
    - Vuoi provare?
    - Alessio, ti ricordo che io sono il tuo fidanzato.
    - Scusami Luca, non volevo mancarti di rispetto. Pensavo di punire il guardone.
    - Osservavo, ma non era mia intenzione. Aspettavo finiste, però mi annoiavo cosi per curiosità o guardato, come lo fanno i gay.
    - Mai pensato di guardare un porno?
    - No, sono etero. Quel dettaglio a parte, non mi è piaciuto nulla. Ripeto non volevo spiarvi.
    - Va be Fra, ti credo.
    - Grazie, Luca.
    - Se ti crede lui, ci posso provare pure io. Così ci facevi.
    - Come detto, aspettavo finiste. Non si apre la porta del guardaroba. Senza vestiti, non posso tornare a casa.
    - Quella è difettosa, ogni tanto bisogna tirarla con decisione. Vengo ad aiutarti.
    - Grazie.
    - Vi seguo pure io, cosi ne approfitto e torno a casa con Fra.
    - Non mi concedi il Bis.
    - Tesoruccio, sabato sono tutto il giorno per te. Ora però vado a casa, dormo e poi al lavoro.

    Nel viaggio di ritorno, mi chiedevo però se fosse vero che non ci stesse spiando volutamente. Il suo cazzo aveva reagito anche positivamente, solo per la sborrata, non credo. Si tratta di Fra, il mio miglio amico, merita fiducia. Quella era la conclusione dei mie pensieri. Nel rientro silenzioso. Non una parola da nessuno dei due.



    A- Luca incontra al sabato Alessio
    B- Alessio, sabato è occupato. Luca esce con il suo amico Francesco
    C- Luca e Alessio si rivedono in palestra, dopo qualche settimana dai intensi impegni di lavoro di lui.
    D- Altro

    Il tempo della votazione è scaduto. Non sono pervenute risposte. Proseguirò il racconto secondo mio gusto, quando ne avrò l'ispirazione.


    Edited by Jak-91 - 12/2/2020, 12:00
     
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