Un caldo pomeriggio

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  1. ranza91
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    ATTENZIONE
    CONTENUTO EROTICO E SESSUALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    Beh, ho sempre scritto (con scarso successo XD), ma mai questo genere di racconti. Così, rispettando l'obbligo di provare cose nuove (che mi sono imposto da me qualche giorno fa), ho buttato giù due righe che ora vi propongo. Tutta fantasia, neh (anche se certe cose sono reali :P). Buona lettura :D

    Era un’estate particolarmente torrida, cosa che faceva gioire quasi tutte le persone che conoscevo, ma che per me, che il caldo lo soffro tremendamente, significava condanna a morte. Se a questo uniamo la mia scarsa socialità capirete bene che vivevo praticamente isolato, circondato da ventilatori ed aria condizionata. Tenevo un contatto stabile solo con un caro amico, che conosco fin dai tempi delle scuole medie, il quale usava la cortesia di venirmi a trovare spesso. Luca, questo il nome del mio amico, aveva, al contrario di me (che sembro praticamente un orso. Aspetto fisico adatto al carattere direi), un fisico snello, sportivo, corti capelli castani e niente barba. Insomma, proprio il mio opposto, in certi momenti sembro Rasputin. O peggio. Ad ogni modo questo bravo ragazzo aveva fama di essere donnaiolo, uno di quelli che ci andava giù pesante, se capite cosa intendo. Di nuovo il mio opposto, visto che ho un carattere schivo e timido e diverse insicurezze. E, inoltre, una sicura bisessualità, anche se le uniche esperienze sono state con donne. Bene, un giorno il buon Luca mi venne a trovare, deciso a prendere in mano la situazione obbligandomi a uscire di casa. Era intenzionato a trovare qualche attività che stimolasse la mia curiosità spingendomi ad abbandonare il mio fresco rifugio. Impresa impossibile, ma mi dispiace scoraggiare la gente, così non dissi niente. Dopo una lunga serie di rifiuti il nostro fu sul punto di arrendersi, io, invece, mi allungai a letto. Il mio amico, invece, si mise a cazzeggiare al pc. Intanto si chiacchierava amabilmente. Dico io, perché uscire e rischiare di sciogliersi quando ci si può divertire al fresco? Insomma, parla tu che parlo io, il pomeriggio proseguiva tranquillamente, fino a che, Dio solo sa per quale motivo, mi venne una potentissima erezione. Una di quelle inaspettate, immotivate, che però è impossibile nascondere. E che non passano nemmeno se pensi al povero Bambi. Capite che l’imbarazzo era abbastanza forte. Luca, in ogni caso, fissava il monitor e sembrava non essersene accorto. Deciso a salvare capra e cavoli continuo a parlare come se nulla fosse, ma intanto mi giro lentamente sul fianco, dando le spalle al mio amico e fingendo di cercare qualcosa nei cassetti del comodino. Dico, passerà, no? D’improvviso sento Luca alzarsi e sedersi sul letto, di fianco a me. Messa una mano sulla spalla il mio amico mi gira verso di lui. Dopo avermi guardato intensamente negli occhi mette la mano sotto la maglietta e inizia ad accarezzare il mio corpo. Potrei mentire dicendo che le sue dita scorrevano su una tartaruga scolpita, ma no, la sua mano incontrava un corpo morbido, che la palestra non l’ha mai vista nemmeno in cartolina. Mentre con la mano continua a massaggiarmi il buon Luca inizia a baciarmi sul collo. Porca miseria, sembrava conoscere tutti i miei punti deboli, tutto quello che mi fa impazzire. Inutile dire che ormai nelle mutande avevo un martello pneumatico che pulsava prepotentemente contro le mutande. Luca, con un rapido gesto della mano, abbassò i pantaloncini e le mutande, guardando per un attimo il mio pene durissimo. Lentamente, poi, mentre con una mano lo accarezzava e giocava con le mie palle, iniziò a baciarmi di nuovo il corpo scendendo sempre di più, fino ad arrivare all’oggetto del desiderio che, inutile dirlo, lo aspettava in trepidante attesa. Con una mano lo teneva ben fermo, mentre con la bocca iniziò a baciarlo e leccarlo. Dapprima l’asta, tutta. Poi, lentamente, si dedicò alla cappella, che pulsava sempre più. Staccatosi per un momento fece la stessa cosa con le mie palle, baciandole e succhiandole. Mi faceva impazzire. Infine si decise e lo prese tutto in bocca, completamente. Era una sensazione meravigliosa, era bravissimo. Continuò per un po’, fino a quando non esplosi, inondandogli la bocca ed il viso di calda sborra. Sebbene la mia erezione non si decideva a scomparire del tutto decisi di ricambiargli il favore, dedicandomi per la prima volta al suo pisello che, pur non essendo enorme, era comunque di tutto rispetto. Felice (oltre che eccitato) di aver scoperto che quel mio bell’amico era, in fondo, molto più simile a me di quanto pensassi.
     
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    stefanoroma

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    gran bel racconto
     
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