ECCITAZIONE

AVVENTURE DI UN CURIOSO

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  1. janus
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    ATTENZIONE
    CONTENUTO EROTICO E SESSUALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    Ho sempre avuto una spiccata preferenza per il sesso orale. La mia prima moglie, italiana, era bloccata per queste pratiche, le piaceva se io le leccavo la figa e si eccitava da morire quando le leccavo il culo, ma raramente ricambiava.
    Con la seconda moglie, brasiliana, le cose andavano meglio, le piaceva fare sesso in tutti i modi immaginabili. Una delle cose che più mi avevano eccitato, era stata quando le avevo infilato l'uccello in bocca mentre lei era con le spalle e la testa appoggiate su due cuscini contro la testiera del letto. Le strofinavo sulle labbra la punta e poi lo infilavo tutto in bocca, e pompavo fino all'orgasmo.
    Io ero eccitatissimo e lei aveva commentato che è bello avere in bocca un cazzone. In verità il mio non è affatto un cazzone, ma in quel momento era duro e grosso come mai.
    Comunque mi era venuta voglia di vedere cosa si provava ad avere in bocca un cazzone. Così un giorno, forse aiutato da un paio di whisky, misi un annuncio su un sito per incontri gay. Era una inserzione abbastanza semplice, del tipo "Maturo, serio, pulito, ospitale, solo per giochini di mano o di bocca. Astenersi mercenari o perditempo."
    Non avevo messo il numero di telefono, per non farmi riconoscere, ma mi si poteva contattare via e-mail.
    Ricevetti alcune mail, per la maggior parte erano curiosi, che non concludevano. Comunque quel giorno mi rispose un certo Peter, di un paese vicino, e fissammo un incontro per il giorno dopo.
    Arrivò a casa mia puntuale. Era un uomo maturo, un po' tarchiato, con due bei baffetti.
    Ero molto imbarazzato, non sapevo rompere il ghiaccio. Parlammo del più e del meno, poi fu lui a chiedermi di venire al sodo. Fingendo una sicurezza, che in realtà non provavo, gli chiesi cosa preferisse, se era attivo-passivo o solo passivo o solo attivo. Mi rispose categorico: - Solo attivo! -
    Il cuore mi fece un balzo, avrei dovuto recitare un ruolo solo passivo, e per la mia prima esperienza gay non era il massimo.
    Ci spogliammo in fretta e lo portai in camera da letto. Per l'occasione avevo steso un copriletto pulito, che poi avrei rilavato.
    - Beh, allora fai qualcosa? - mi chiese impaziente.
    Così mi sedetti sul letto e glielo presi in mano. Aveva un uccello tozzo, molto largo al centro e sottilissimo in punta. Lo scappellai e ci giocai un po', quando gli venne duro mi feci coraggio e per la prima volta in vita mia, lo presi in bocca e cominciai a pompare. Il ghiaccio era rotto, mi stavo eccitando. Volevo riprovare la posizione che tanto mi piaceva fare con mia moglie, così mi distesi sul letto, ma lui non riusciva e mettersi sopra, dovevo comunque muovere io la testa su e giù. Mi chiese se volevo leccargli il culo. La cosa mi disgustava, ma ero con la testa tra le sue gambe, gli leccai i coglioni, poi per accontentarlo, spinsi la lingua nel buco, mentre lui mi si masturbava addosso.
    Dalla mia posizione disteso vedevo le sue palle, la sua mano che si muoveva frenetica e il mio pene eretto e completamente ignorato. Pensai che quella vista doveva essere molto eccitante per lui. Alla fine mi sborrò addosso. Lasciò andare l'uccello che gli penzolò tra le gambe ed io lo ripresi in bocca dandogli ancora qualche brivido di piacere.
    Andammo assieme in bagno, lui si lavò l'uccello nel bidè, io feci una rapida doccia per togliermi di dosso il suo sperma. Avevo ancora l'uccello durissimo, ma non gli badai. Preparai il caffè che sorbimmo in cucina ancora nudi, poi lui si rivestì ed io lo accompagnai sulle scale, ancora nudo e in erezione, fortunatamente nella mia casa vivo solo. Ci salutammo e gli dissi di ripassare a trovarmi quando avesse avuto tempo.
    Quello stesso pomeriggio ricevetti una mail di un certo Paolo, gli lasciai il mio numero e il mattino dopo mi richiamò.
    Era una voce giovane, si sentiva che era emozionato, sicuramente era la sua prima esperienza. Voleva un pompino, lo capivo, anch'io avrei voluto qualcuno che mi facesse i pompini all'epoca del mio prima matrimonio, quando mia moglie non mi accontentava ma all'epoca non esistevano i siti per incontri.
    Fissammo un incontro per il pomeriggio. Durante il giorno mi richiamò altre tre o quattro volte, voleva essere rassicurato e certamente era passato diverse volte dalla strada dove abitavo. Alla fine venne, con mezz'ora di anticipo, mi trovò ancora sotto la doccia che mi stavo preparando all'incontro. Era un ragazzo giovane e tremava per l'emozione. Mise subito in chiaro che lui era solo attivo.
    Mi tolsi in fretta l'accappatoio, e gli dissi di spogliarsi. Lo invitai ad andare in bagno per darsi una rinfrescata all'uccello, poi lo feci sedere sul letto, mi accovacciai tra le sue gambe e mi diedi da fare col suo cazzo, massaggiandolo per farlo venire duro e scappellarlo. Si mise a gemere e venne.
    Gli presi in bocca la punta, tanto per fargli provare il piacere delle labbra calde sul pene. Lui si alzò e si rivestì in tutta fretta, profondendosi in mille scuse. Fuggì via e non l'ho più rivisto, ma non ne sento la mancanza. Quella esperienza non è stata molto piacevole.
    La sera stessa misi un altro annuncio, cominciavo a divertirmi ed avevo scoperto il sottile piacere di fare solo il passivo.
    Molte risposte, alcuni volevano entrare nei particolari, se mi piaceva farmi pisciare addosso, se davo un regalino, se la bevevo, cose del genere.
    Rispondevo a tutti, no, non volevo farmi pisciare addosso, mi piaceva farmi scopare in bocca, se lo voleva avrei bevuto la sua sborra, facevo pompini gratis ma non ero disposto a pagare nessuno, ecc. Comunque non hanno dato seguito alla cosa.
    Finalmente ricevetti una mail seria, di un certo Gianni, che senza perdere tempo, venne a casa mia. Era maturo e ben piazzato.
    I soliti discorsi per conoscersi un po', era un tipo simpatico e chiacchierone. Poi ci spogliammo e andammo a letto. Si distese comodo aspettando che mi dessi da fare io. Mi distesi vicino a lui e presi a masturbarlo. Anche lui cominciò a toccarmi il pene, non mi ricordo se mi venne duro e no, ero tutto preso dal mio ruolo. Mi accucciai tra le sue gambe e gli feci un pompino. Aveva l'uccello grosso e lungo, facevo fatica a farlo stare tutto in bocca, così mi davo da fare sulla punta, mentre con la mano gli massaggiavo la radice. Era lungo a venire, lo pompai per molto tempo e mi facevano male le mascelle. Per riposarmi la bocca lo leccai lungo l'asta e i testicoli e lui prese a masturbarsi rapidamente. Per vedere se si eccitava di più, gli raccontai dell'altro incontro che avevo avuto quando l'amico mi aveva chiesto di leccargli il culo.
    Si eccitò come una bestia e venne. Gli diedi una leccatina di circostanza sulla cappella bagnata di sperma, poi andai a sciacquarmi la bocca, mentre lui si lavava l'uccello.
    Andammo in cucina e preparai il caffè. Intanto, seduti nudi al tavolo, parlavamo delle solite cose, la crisi economica, la mancanza di lavoro, la riforma pensioni, i cinesi e quant'altro. Bevuto il caffè e fumate un paio di sigarette, pensai che stesse per andare via, invece mi disse: - C'è ancora tempo, facciamone un'altra. -
    No so descrivere la sensazione che provai: ero stanco del primo rapporto, le mascelle mi facevano male e poi stavo cercando di recuperare un po' di dignità nei confronti di uno sconosciuto a cui avevo appena succhiato il cazzo. Con quella richiesta Gianni mi faceva ripiombare nella sottomissione, disponendo di me a suo piacimento. Ma non fui capace di opporre un rifiuto. Tornammo sul letto e anche questa volta si distese come un pascià aspettando che mi dessi da fare.
    Tornai ad accovacciarmi tra le sua gambe e ripresi a pompare quel grosso cazzo. Feci qualche variante. cercando di ingoiarlo per intero, ma mi soffocavo e poi avevo paura di fargli male con i denti. Per riposare un po' la bocca, ogni tanto glielo massaggiavo.
    Questa volta gli impedii di masturbarsi da solo al momento di venire, gli dissi: - Questo è compito mio! - e me lo cacciai in bocca pompando con più lena. Quando mi disse: - Sto per venire! - non tolsi la bocca, ma continuai a pompare più velocemente, fino a quando mi sentìì inondare la bocca del suo liquido caldo. Gli strinsi leggermente con le labbra la punta, per fargli durare l'orgasmo più a lungo, un trucco che avevo imparato da mia moglie. Glielo strizzai per leccare fino all'ultima goccia. Poi andai in bagno a sputare e lavarmi la bocca.
    Finalmente Gianni andò via, lasciandomi prostrato psicologicamente e fisicamente, ma eccitatissimo. Gianni è tornato spessissimo a trovarmi, minimo due volte la settimana, sempre con un brevissimo preavviso. E' l'uomo al quale ho fatto più pompini in assoluto, ho perso il conto. Lo so, mi usa ogni qualvolta gli viene voglia di farselo succhiare, cosa che capita molto spesso, ma a me va bene così.
    La storia sta venendo troppo lunga, per pubblicarla dovrò tagliare qualcosa, ma non posso chiudere senza raccontare dell'altro incontro avuto sempre grazie all'annuncio sul sito gay.
    Venne a trovarmi Aldo, un altro uomo maturo, anche lui, come gli altri, sposato e ufficialmente etero. Anche in questo caso superato il primo imbarazzo, ci spogliammo e ci mettemmo sul letto. Cominciammo a masturbarci reciprocamente, poi lui mi avvicinò il cazzo alle labbra e mi chiese di baciarglielo. Leccai la punta, l'asta, i testicoli, poi gli feci sentire il calore delle labbra sul glande. Infine lo presi in bocca e cominciai a pompare. Non veniva mai. Avrebbe voluto baciarmi, infilarmi un dito nel culo, incularmi, ma nessuna di queste cose mi piace, e fui intransigente nel rifiutare.
    Cambiammo più volte posizione, poi lui si mise in piedi ed io mi inginocchiai davanti a lui. Era la prima volta che mi inginocchiavo davanti ad un uomo, a sottolineare la mia sottomissione mentre gli facevo un pompino. Lui eccitatissimo mi guardava dall'alto con le labbra increspate da un sorriso malandrino. Me lo spinse tutto dentro a forza, soffocandomi, Mi staccai per respirare e subito lo ripresi in bocca. Non avevo bisogno di muovere la testa, era lui che pompava, tenendomi ferma la nuca.
    Poi si staccò per venire. A questo punto avrei preferito che mi venisse in bocca, per accentuare la mia umiliazione.
    Gli incontri successivi sono andati più o meno allo stesso modo, dopo qualche preliminare con le mani, mi inginocchiavo mentre lui gestiva il suo uccello a piacimento. Mi piaceva quando me lo guidava in bocca con la mano, quando cominciava a spingerlo sempre più in fondo fino alla gola. Aveva pure smesso di tirarlo fuori al momento di venire, riempiendomi così la bocca con la sua abbondante sborrata.
    Dopo la sputavo per terra oppure andavo in bagno a sputare e lavarmi la bocca. Non mi piace ingoiare lo sperma, mi fa schifo, ma devo confessare non mi dispiacerebbe incontrare un giorno un uomo mi chieda, anzi, mi ordini di bere il suo sperma, lasciandomi inginocchiato senza togliermi il cazzo dalla bocca fino a quando non ingoio fino all'ultima goccia. Dovrebbe succedere così, altrimenti, se nessuno lo pretende, non me la sento di mandarlo giù.
    Tutti questi uomini sono tornati altre volte evidentemente sono rimasti soddisfatti delle mie prestazioni orali, io ci metto tutta la buona volontà. Cerco solo sesso e amicizia, non amore, quello è riservato alla mia sposa, con la quale ho rapporti molto soddisfacenti.
    Non sono uno scrittore, questo racconto non è inventato, è la mia esperienza, mi piacerebbe leggere i vostri commenti, perché no anche negativi, vorrei sapere se quello che eccita me possa eccitare anche qualcun altro.
     
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  2. janus
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    Vi prego di perdonare la cattiva qualità di questo racconto, l'ho pubblicato frettolosamente, senza rileggerlo. Ne ho fatto una nuova versione, riveduta e corretta, che vado a pubblicare con il titolo "La mia doppia vita".
    Ne risulta una lettura più scorrevole, dove ho eliminato molte ripetizioni, dei passi inutili, gli incredibili giri di parole di questa versione ed ho aggiunto qualche particolare piccante.
    C'è anche un mio commento in calce, che credo possa fornire un interessante argomento di conversazione. Buona lettura.
     
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    stefanoroma

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    no problem e' bello lo stesso
     
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