Il passaggio inaspettato (1)

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  1. Gbrl98
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    ATTENZIONE
    CONTENUTO EROTICO E SESSUALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    Era un pomeriggio di metà dicembre, la neve scendeva sulla strada gelata e io, come ogni mercoledì, uscivo da scuola insieme ai miei compagni di teatro.. Ci dirigemmo tutti alla solita fermata ad aspettare i rispettivi pullman.. Il mio era sempre l'ultimo ad arrivare perché c'era quasi ogni volta quel demente incapace che non sapeva guidare.. Arrivarono alcuni pullman e rimanemmo io e il mio migliore amico Luca, anche lui diciassettenne come me. Dopo qualche minuto arrivò sua mamma, che aveva una gran fretta di andare dal dottore, quindi entrambi mi salutarono velocemente sgommando verso l'ambulatorio.. Ero rimasto lì da solo al freddo, con il telefono in mano a guardare ogni secondo che ore fossero, sperando che quel benedetto pullman arrivasse.. Passarono due miei vecchi compagni di classe e si fermarono qualche minuto a chiacchierare dopodichè scesero le scale per andare al palazzetto all'allenamento di calcetto.. Dopo aver acceso una sigaretta, chiamai mia mamma per chiederle di venirmi a prendere perché il pullman stava tardando troppo.. Mi disse "Devo ancora passare a fare la spesa, aspettami li arrivo verso le sei.. Anzi fai sei e un quarto". Risposi "Mamma sono le cinque e venti.. Credo e spero che il pullman arrivi prima delle sei, siccome è già in ritardo di quindici minuti" "Va bene, allora aspetta il pullman" "Si anche perché non ho una grandissima scelta" dissi ridendo. Non feci in tempo a salutarla che il mio super iPhone di 7 anni si era già spento. Passò un'anziana signora: "Ragazzo.. Lo sai che non dovresti fumare?" e io sorridendo imbarazzato annuii.. "Ma dimmi un po.. Il pullman e già passato?" ed io "Magari signora.. E in ritardo di quindici minuti".. Sconsolata si mise al bordo della strada a fare autostop.. Dopo nemmeno trenta secondi passò un signore che le chiese se aveva bisogno di un passaggio.. Lei ovviamente accettò e partirono insieme...Allora decisi di provarci anch'io.. Mi misi ad aspettare nel punto esatto dove stava la signora, continuando a fumare la sigaretta che ormai era arrivata alla fine.. Ad un certo punto, quando ero già demoralizzato perché non stava passando nessuno, si fermò un'auto nera davanti a me e abbasso il finestrino.. Non potevo crederci! Lui.. Francesco, 19 anni, 1 metro e 80, fisico palestrato (ma non troppo), capelli castani ricciolini, occhi azzurri cielo, Mister Istituto per 3 anni di seguito, strafigo dietro al quale tutte(/i) sbavavano (senza successo) si era fermato per darmi un passaggio!! Mi disse "Hei Christian.. Hai bisogno di un passaggio?". Sapeva il mio nome.. Cazzo sapeva il mio nome!! Rimasi imbambolato a guardarlo come se fosse stato Gesù il salvatore.. Dopo qualche secondo mi disse "Ci sei??" e io risposi intimidito scuotendo la testa "Ehm.. Si saresti davvero gentile.. Questi pullman sono sempre in ritardo". "Eh lo so, infatti è molto comodo avere la patente, anche se con sta neve ho un po paura di guidare".. Io continuavo a guardarlo mentre nella mia testa passavano diecimila pensieri erotici.. Avrei voluto mandare un messaggio alla mia migliore amica per dirle con che gran pezzo di figo ero ma purtroppo il mio telefono mi aveva abbandonato. "Allora? Come va la scuola? Mi han detto che nella vostra classe fate un gran bordello ahahah" disse Francesco ridendo. "Ahahah, eh in effetti non siamo una classe molto tranquilla ahah", "E a teatro come va? Siete già pronti per lo spettacolo di Natale?". Io risposi "Si sì, ora dobbiamo solo studiarci bene le parti" risposi io.. Sembrava che mi conoscesse da quando ero nato, mentre in realtà gli avevo parlato solo una volta all'intervallo perché gli erano caduti 50 centesimi per terra. Continuammo a parlare del più e del meno mentre ci dirigevamo verso casa mia.. A un certo punto Francesco mi chiese "Scusa ma io sto continuando a guidare, dimmi tu quando devo svoltare". Mi guardai intorno stupido e dissi "Cazzo.. Non ho più guardato la strada.. Casa mia è molto più indietro..".. Mi guardò ridendo e mi disse "Certo che sei proprio tra le nuvole eh ahahah".. Nella mia testa pensai 'e te credo! Con un figo come te che mi porta in giro'.. La neve era diventata alta quasi mezzo metro e mi dispiaceva farlo tornare in dietro a causa mia. Allora gli chiesi se mi poteva lasciare alla prima fermata del pullman che così sarei tornato a casa con esso. Mi disse "Ma figurati se ti lascio qua al freddo ad aspettare il pullman che tanto non arriverà mai.. Vieni nel mio hotel, chiedo a mia mamma se ti può lasciare una camera e domattina ti riporto a casa". Mi imbarazzava un po balzare a casa sua senza nemmeno conoscerlo tanto, e poi mia mamma non mi avrebbe mai lasciato..


    Questa parte è un po moscia ma era per far capire bene l'inizio della storia.. Domani continuerò con la parte più erotica.. Spero vi stia piacendo.. Commentate :D

    Parte 2 qua ---> https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=58552163

    Edited by Gbrl98 - 6/2/2016, 17:43
     
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