punti di sutura

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    PICCOLO GAY

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    ATTENZIONE
    CONTENUTO EROTICO E SESSALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    è data tanto che non scrivo, quindi siate clementi e fatemi sapere cosa ne pensate

    aveva una cicatrice sul sopracciglio sinistro: "questa a quale incontro risale?" "due mesi fa, Roma; ogni volta che la vedo ricordo la sconfitta agli italiani"; "quest'altra?" gli chiedo indicandogli un taglio obliquo di poco superiore al capezzolo destro "rissa in strada, fui salvato dal mio allenatore, è il mio start, per via di questa ho iniziato questo sport"; "stringi questo straccio, devo rimettere apposto queste ossa" "non ne ho bisogno grazie" "come vuoi": due rumori secchi provennero dal suo ginocchio in seguito alla mia manovra, lui non fiatò nemmeno, anzi si rimise subito in piedi. "non puoi stare in piedi, caro... il ginocchio non è abbastanza stabile ora" fece un salto per provarmi il contrario; "in ogni caso siediti perché devo finire la medicazione al sotto addome...", aveva un ematoma grande quanto una pallina da tennis che si estendeva fin sotto l'ombelico. inizio a tamponare quando a un certo punto uno schizzo di sangue nero come la pece schizza fuori da un vecchio taglio che non avevo notato fino a quel momento. prendo tutto l'occorrente per la sutura e con la solita razionalità gli chiedo anche quel taglio... "non mi va di parlarne" è la prima volta che sento una certa emozione nelle sue parole, il suo sguardo è basso e vedo una lacrima scivolargli sulla guancia; "non ti credevo capace di piangere", alza lo sguardo e tenta di assestarmi un pugno sul volto, lo schivo unicamente perché il dolore della ferita appena riaperta era oggettivamente devastante; "non sei stato bravo a richiuderla e a pulirla, rischiavi grosso; sei stato fortunato che sia esplosa davanti a me; ah un'altra cosa, non ti conviene colpirmi per il momento, aspetta almeno che abbia finito la medicazione" gli dico con un sorriso molto genuino stampato sul volto. le sue labbra violacee si contraggono, il volto e lo sguardo si abbassano di nuovo facendo cadere qualche ciocca riccia davanti la fronte. "ora distenditi, devo cucire; dimmi solo di quanto è vecchio questo taglio e da dove parte". alza lo sguardo, si porta le mani al naso e con un colpo deciso lo raddrizza "ora respiro meglio, il taglio puoi vederlo benissimo tu da dove inizia, e comunque sono un paio di giorni che mi fa compagnia" si toglie i pantaloncini e rimane nudo; il taglio contornava la V del suo addome, ma era profonda solo all'inizio, quindi era abbastanza semplice da pulire e cucire. gli getto un asciugamano sul pene, che era ancora in stato di riposo al momento: "ti da fastidio avere un cazzo troppo vicino alla faccia?" "no, una volta ho dovuto chiudere d'urgenza un taglio proprio lì; è solo che non sapete mai controllarvi quando cucio" detto questo inizio a pulire la ferita in modo preciso, ma il più rudemente possibile; sento le sue urla strozzarsi in gola "smettila di gemere come una femminuccia, mi togli concentrazione", realmente smise; sentivo che mi osservava, era senza parole, i suoi occhi verdi passavano dal suo addome ben definito alla mia testa china su quel taglio, stava per aprire bocca quando gli dissi "ti potrai segare quando avrò finito, i tuoi muscoli devono rimanere rilassati ora" e alzai lo sguardo, lessi il terrore nei suoi occhi "ti stai chiedendo come faccia a sapere quello che volevi dire? bene, faccio questo da fin troppo tempo e potrei schedare ogni singolo paziente che entra solo osservandolo, ti basti sapere questo" chinò la testa sul lettino e credo si addormentò. un tre quarti d'ora dopo finito ciò che dovevo fare, gli diedi uno schiaffo sulla coscia e togliendogli l'asciugamano dal linguine iniziai a sistemare le mie cose "sei abbastanza pronto per la tua sega" non rispose. sentì i suoi piedi nudi toccare il pavimento e i suoi passi zoppicanti avvicinarsi a me "indovina?" mi sentì sussurrare all'orecchio mentre mi palpava il sedere da sopra i pantaloni. senza smettere le mie occupazioni lo lasciai fare, chiusi la valigetta, mi girai e lo salutai. rimase pietrificato, senza parole. andai a mangiare qualcosa, ero stanco, iniziò a piovere quindi mi gettai in una vecchia caffetteria della zona e con una tazza di tè bollente iniziai a leggere un vecchio libro trovato lì; allungai la mano in cerca della tazza, ma non la trovai, alzai lo sguardo e due labbra violacee sorseggiavano il mio tè. iniziai a ridere, i pochi clienti si girarono ad osservarmi, posò la tazza sul tavolino e quasi offeso si alzò e andò fuori. bevvi dallo stesso punto in cui aveva bevuto lui e continuai la mia lettura.

    continuerà? dipende da voi :)
     
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  2. GabrielNox
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    E' difficile che io legga racconti erotici, ma il titolo mi ha attirato e il modo in cui scrivi mi piace, quindi...se ti va continua, sarò qui a leggere il seguito ;)
     
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  3. monacella
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    interessante, dove trovo il seguito?
     
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2 replies since 25/1/2016, 15:05   4075 views
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