Dove porta il sarcasmo

Non è un racconto erotico, non del tutto, è soprattutto sentimentale, ma ci sono anche parti un po calienti...

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  1. problematicamentedepresso
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    Ero come al solito solo a casa, con un fratello di quattro anni più grande (avevo 14 anni), Marco,menefreghista eppure obbediente ai miei e bravi a scuola, ma che dico, bravissimo...una madre, Paola, sempre a lavoro e un padre, Gianni, sempre in viaggio per lavoro, probabilmente penserete che lui avesse un amante, no fidatevi era solo un gran lavoratore...
    Io? Un ragazzo di 14 anni di nome Simone castano con un gran desiderio di essere biondo, occhi marrone chiaro, pelle bianca, volto con qualche brufolo, labbra carnose (non immaginate chissà cosa, giusto un pochino), non molto alto, magro, molto magro, pochi muscoli ma spalle abbastanza larghe grazie al nuoto...timido con tutti meno che con gli amici, rettifico amiche, non ho amici maschi, e se ne ho non sono così tanto stretti da poter dire tutte le pazzie che mi vengono in testa, sono davvero simpatico, forse troppo, educato, depresso abbastanza da farmi sedere sul balcone (abito al 4 piano) e pensare di buttarmi giù e oscurato dall'ombra di mio fratello..."tuo fratello non ha mai fatto così!" "Alla tua età lui studiava molto di più!"
    Lo odio, è più bravo di me in tutto ciò che conta, già i videogiochi non contano, io a scuola sono pressoché mediocre e ho scelto il classico solo perché lo ha fatto lui e per dimostrare che sono al suo livello ai miei genitori perennem te delusi da me, sono anche un po' effeminato, stando sempre con femmine si prendono modi di fare dire e gusti, non che rubi i trucchi di mia madre e li provi ma sono gay...per fortuna in sto casino c'è la mia migliore amica, Sara, la mia principessa, la adoro lei è l'unica a sapere della mia omosessualità e io della sua, in realtà non ho capito se sia lesbica o bisex...
    Ma chissene frega di me no? A voi interessa la storia...
    Come dicevo ero solo a casa per cena, come praticamente sempre, e chattavo su Facebook con dei ragazzi stranieri che mi chiedevano foto del mio culetto ma io mica ero un puttanella, perciò per divertirmi li prendevo un po' in giro con frasi un po hot di cosa avrei fatto con loro a letto, con sottofondo il CD di Lana Del Rey (l'ho detto che ero depresso) e mangiavo una mozzarella perché non avevo voglia di cucinare (sono anche pigro) e allora mi scrisse il mio ragazzo (lui ancora non lo sapeva), era un vero stronzo, mi pigliava per il culo perché sembravo gay, ma lui era così bello (alto come me, pelle un po scura, capelli neri, muscoloso il giusto, pochi peli e due occhi neri grandi in cui avrei navigato per ore) e poi se lo voleva era anche simpatico e dolce e profondo... Mi chiese gli argomenti della verifica di scienze dopo le vacanze di natale, io un po' scazzato ma con gli occhi a cuore risposi "sistema solare, terra, luna e movimenti millenari..." e lui "grazie cucci, manchi un sacco" e io "posso solo immaginare...dopo un intero weekend" "lo sai che ti amo vero?" "si Gabri lo so, guarda anche tu sei il mio più grande amore" il mio tono sarcastico mi sa che lo eccitava o lo divertiva perché più ero sarcastico più lui era smieloso e romantico...
    Era tutta una presa in giro e lo sapevo, sara me lo ripeteva sempre ma io ero tanto tanto testardo e innamorato che avrei scalato le montagne per lui...
    Il giorno dopo tornammo a scuola per la solita settimana di cazzeggio prima di Natale, i giorni passarono veloci tra prese per il culo cazzate e robe varie, l'ultimo giorno c'era la messa con tutte le altre classi del biennio, alcuni non c'erano o erano fuori perché erano già partiti altri semplicemente atei, io da ateo non dichiarato rimasi fermo e zitto in mezzo alla panca con Sara al mio fianco che mi diceva di fingere come lei, andavamo dai salesiani ma erano pochi i veri credenti, alla fine della messa tutti in mensa a mangiare il buffet (ovviamente portavamo noi la roba nello spirito della "condivisione"). La campanella suonó e un boato si alzò dagli studenti che corsero fuori, io essendo tranquillo andai fuori con calma insieme a Sara ma lei si fermò un attimo in bagno e la aspettai fuori, ero appoggiato alla ringhiera dei portici quando due mani mi presero i fianchi da dietro e un ragazzo mi sussurrò all'orecchio, era Gabriele, il mio "ragazzo" era solo non c'erano suoi amici coglioni che lo facevano diventare stronzo, "che fai amo? Assapori l'aria della scuola prima di amdartene in vacanza? Sai vorrei assaporare io?" Preso da non so quale coraggio sapendo cosa intendeva mi voltai e dissi "Non lo so, ma sono quasi certo che sia ciò che voglio io" lui con occhi maliziosi mi disse "il tuo pene cucci, non essere così troia, tu sei solo mio" "non sono troia e non sono tuo, demente" il coraggio era andato a fottersi e mi era rimasto solo il mio amico sarcasmo, lui si sporse verso me come per baciarmi e io arretrai odiandomi è quasi cadendo dalla ringhiera, lui mi disse ti amo, ci vediamo" era serissimo e aveva gli occhi così fermi e seri, prima di andarsene mi diede una palpatina al culo come per dirmi che scherzava, appena svoltò l'angolo uscì Sara dal bagno che mi trovó accucciato per terra contro la ringhiera con la testa tra le gambe e una maschera di lacrime.

    Ditemi se vi piace (o non vi piace), è il mio primo racconto e non sono un vero esperto...
     
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0 replies since 4/7/2015, 21:57   1015 views
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