Corso d'arte

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  1. xtwingsx
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    ATTENZIONE
    CONTENUTO EROTICO E SESSALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    corso d’arte
    capitolo 1


    Presso un teatro milanese si tengono una serie di incontri si storia dell’arte, io appassionato ovviamente non potevo perdermeli! Arrivo all’incontro in anticipo così entro e prendo il posto migliore nella sala. Nel frattempo che leggo il mio giornale, il teatro inizia a riempirsi e le luci si abbassano. Davanti a me si siede un uomo di circa trent’anni, a cui inizialmente non riservai particolare attenzione, se non per la sua chioma corvina riccioluta, che in parte mi copriva lo schermo. Continuo a leggere il mio giornale. Ad un tratto la mia attenzione viene richiamata da una voce: - Ciao! Ce l’ho fatta giusto in tempo!-
    Era arrivato un altro uomo che strisciando tra le file delle sedute si avvicinava all’uomo seduto davanti a me. Arrivato si siede, ma si sporge in avanti verso l’altro uomo, e lui ricambia. Davanti a me si consuma un tenerissimo bacio. La cosa stranamente mi colpisce. Non mi era mai capitato di vedere due uomini baciarsi davanti a me. Stranamente la cosa mi eccita. Finalmente le luci si spengono e inizia l’incontro. Io come al solito prendo appunti sul mio blocco da disegno, ma mi è impossibile prenderli oggi. La mia attenzione è costantemente catturata da ogni più piccola variazione tra i due maschi davanti a me. Durante l’incontro continuano a richiamarsi con leggere carezze che si scambiano sugli avambracci e poi si sussurrano nell’orecchio qualcosa. Qualcosa che io non posso sentire. Ma più di tutto mi eccita la loro risatina soppressa, la loro vicinanza, l’inclinazione del loro collo per lasciare all’altro la possibilità di invaderlo con la sua calda voce. Ho perso l’attenzione. La scrittura mi diventa sempre più difficoltosa, il piano su cui appoggio il mio blocco per gli appunti non è più stabile. Una sporgenza ne altera l’equilibrio. Preme sui miei pantaloni e io premo su di lei, ma essa non si placa. Anzi diventa sempre più forte. Il mio corpo è percorso da brividi, sono teso, e inizio ad emanare quel particolare odore carnale di sudore tipico di quando si ha appena finito di fare sesso. Io sono sconvolto, eccitato come non mai. Il buio è il mio migliore alleato, ancora per poco. L’incontro è finito. Si riaccendo le luci e io sono ancora visibilmente eccitato. Per quanto l’istinto di scappare fuori è fortissimo non posso con quel coso duro tra le gambe. Le persone intorno a me si alzano. Anche quelle due che per tutto l’incontro sono stati gli unici soggetti a cui ho prestato attenzione. Ora alla luce piena posso vederli meglio. Il riccioluto è vestito in maniera casual, ma elegante. Una maglietta leggera con scollatura a V dalla quale fuoriuscivano alcuni peli neri, pantaloni marroni molto aderenti sul sedere, di cui erano messe in mostra le rotondità. L’ultimo arrivato è vestito in giacca e cravatta, probabilmente arriva dal lavoro. Ha un sapore molto mediterraneo, con pelle però non troppo abbronzata, occhi scuri e capelli folti e castani, barba leggermente incolta, ma non trascurata. La camicia leggermente sbottonata gli stringe intorno al petto, la cravatta leggermente allentata copre più di quanto dovrebbe. Vederli mi eccita ancora di più, tanto da farmi contorcere le dita dei piedi nelle scarpe. Si mischiano tra la gente, non sono più miei. Mi devo alzare anch’io, ormai sono usciti quasi tutti. Mi fiondo fuori dalla sala coprendomi il linguine con il blocco per gli appunti e cerco il bagno. Lo trovo subito e mi ci infilo, per fortuna non c’è nessuno, ed entro nella toilette. Sono colto dalla frenesia, e non so dove appoggiare il blocchetto, finché stanco lo butto a terra. Mi abbasso velocemente la zip, e vedo il mio cazzo duro nelle mutande. All’inizio tremo, poi lo tocco. Decido di tirarlo fuori per farlo ammosciare. Una volta che ce l’ho in mano, pulsante, ho un unico desiderio quello di tirarmi una sega pensando a quei due fighi del corso. Sento il sangue che fluisce, non riesco a trattenermi sono preso da un impulso più forte di me. Dolcemente scopro la cappella, la sensazione che mi pervade il corpo è intensissima. No! No! No! No, non posso! Cosa mi prende quello è un luogo pubblico! Io che non sono mai stato attratto dagli uomini in tutta la mia vita, ora non riesco nemmeno a trattenermi dal masturbarmi. Resto immobile cercando di combattere le mie pulsioni. I miei blocchi mentali però sono più forti e li impongo a tutto il corpo. Do qualche altro colpo velocissimo e poi rimetto il mio cazzo nelle mutande e chiudo la zip. Mi appoggio alla porta e cerco di controllare il mio respiro, mentre contorco le dita nervosamente. Dopo qualche minuto la situazione torna alla normalità. Esco dal bagno e mi reco al lavandino. Faccio scorrere l’acqua gelata e me la getto in volto. Alzo la testa ancora grondante e mi guardo allo specchio. La prossima volta so vicino a chi mi voglio sedere!
     
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    IMPORTANT GAY

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    Bellissimo!!! :)
     
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  3. Bluelion
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    Scritto molto bene.
    La descrizione è veramente efficace e coinvolgente.
    Spero in una prosecuzione anche più ardita nella trama. Non credo si possa concludere un bel racconto così con una semplice sega...

    :P
     
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  4. xtwingsx
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    Grazie!!! :)
    Sicuramente ci sarà una continuazione! ;)
     
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3 replies since 29/5/2015, 16:10   1883 views
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