Se aveva creduto fino a quel momento che mantenere un segreto tale fosse una cosa impossibile era solo perché ancora non aveva messo mano ai libri che la stessa Yume le aveva procurato. Ottenerli era stata una sfida ardua e lei anche se indirettamente aveva vissuto a pieno la vicenda della sua metà. Passò la mano sul libro impolverato e bagnato in alcuni punti, non era estremamente assurdo avere tutto il materiale quanto piuttosto capire le dosi e il metodo di preparazione. Il bancone su cui stava lavorando era un completo disastro; sparpagliati ovunque s'erano fogli, appunti, libri e fialette che ribollivano. Un vero laboratorio da scienziato pazzo se qualcuno l'avesse visto in quello stato. Fuyuki aveva creato quel rifugio sotto terra ma probabilmente non si sarebbe mai aspettato che sua moglie lo usasse come laboratorio sperimentale e la stessa Chiaki sperava dentro di se che non lo scoprisse mai.
*Una goccia di linfa di fior di loto...*
Gli enormi occhialoni oscuravano il suo sguardo, mostrando un'intenta ragazza completamente imbacuccata alle prese con strumenti che il piccolo furetto in sua compagnia, prima di quel momento, non aveva mai visto. Yin se ne rimaneva tranquillo in un angolino della stanza, osservando incuriosito l'elaborato. Da quando aveva riportato i libri sani e salvi le cose erano cambiate. La kunoichi passava buona parte del suo tempo in quella stanza mentre Amane e Aiko venivano sorvegliati da suo fratello Yang. Restare tutto quel tempo in compagnia del mustelide dal pelo candido, secondo lui non avrebbe portato a dei riscontri piacevoli; magari sarebbero diventati tutti stupidi. I suoi occhietti smeraldini non abbandonavano un attimo la sua evocatrice che minuziosamente metteva in atto un incrocio tra le sue abilità culinarie e scientifiche.
Seikatsu, il suo mentore nel campo medico sarebbe stato fiero di lei in quel momento. I suoi appunti riguardo ai suoi studi sull'immortalità erano stati tramandati alla chunin che ancora non in grado di comprenderli, cercava d'estrapolarne un antidoto per il jonin. Da quando la maledizione gli aveva accorciato la vita, lo vedeva più affaticato anche se lui non lo avrebbe mai ammesso; forse era anche per quel motivo che cercava d'evitare casa sua. Da quando la piccola era venuta al mondo aveva abbandonato l'eremo, partendo per chissà dove. I soliti incarichi dell'Akatsuki si era ripetuta la fanciulla ma il suo unico compagno rimaneva l'ignoto.
*L'infuso della radice di quercia è stato a bagno per più di una settimana...si, dovrebbe essere pronto*
Non aveva ancora pensato a come dirlo a lui se realmente ci fosse riuscita. Come poteva spiegare che lei già sapeva il suo segreto da tutto quel tempo? Dal momento che lui aveva voluto sacrificare la sua vita per lei, non si era mai perdonata. Un segno rosso sul calendario della sua vita, ecco cos'era rimasto di quel momento. Aveva voluto cedere il suo spirito a un demone della vendetta nella speranza che questo rinunciasse realmente al suo obiettivo ma purtroppo aveva sbagliato, quando mai non sbagliava? Soffiò verso l'alto per spostare il ciuffo che le era finito davanti alla mascherina e che le offuscava la vista. Doveva farcela per se stessa, per Fuyuki e per chiunque credesse in lei.
*Devo stare attenta con la polvere delle corna di stambecco, secondo il libro occorrono solo tre granelli*
Aprì la fialetta bene sigillata e l'avvicinò all'ampolla che stringeva nell'altra mano. Doveva fare attenzione, ogni piccolo errore poteva considerarsi un fallimento. Prese un lungo respiro e avvicinò le due mani, inclinando leggermente il contenitore.
*Uno...due...t...*
Senza preavviso, come se stesse aspettando proprio il momento opportuno la terra si smosse sotto i suoi piedi e sopra la sua testa. La presa le sfuggì di mano come il contenuto che si riversò copiosamente nella soluzione che avrebbe dovuto ottenere. "Maledizione" fu l'ultimo pensiero che le passò nella testa prima che il fumo le oscurasse ogni possibilità visiva e le otturasse i polmoni.
riuscì frettolosamente a scappare dal piccolo bunker e si voltò di scatto sotto shock. Dov'era Chiaki? Attese qualche minuto di silenzio, guardandosi intorno nella speranza di scorgere il colpevole, sempre che non si fosse trattato di un movimento tellurico. Non appena prese coraggio per buttarsi all'interno del nascondiglio vide ruzzolare fuori la ragazza dalla chioma blu. Il viso era nero come parte delle sue mani ma sembrava non aver riportato seri danni a parte il fiato corto. Entrambi si guardarono e caddero nell'erba mentre il fumo si disperdeva nel cielo. Il fato gli stava remando contro.
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Dai poteva andare peggio...almeno non a-abbiamo parti del corpo mancanti - disse cercando di consolarsi inutilmente la giovane ninja.
Tranquilla quando ti ho contattato sapevo che non eri velocissima ma non è un problema. L'importante è divertirsi! ^^