Il nuovo vicino di casa

Conoscere Jamal

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    L'Amore con la A maiuscola, non guarda al sesso dell'amato, ma negli occhi per perdersi nella sua anima, fondendosi in un universo perfetto ed armonico, attraverso la donazione di sè

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    CONTENUTO EROTICO E SESSALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



    ========================================================

    Ragazzi, leggere il racconto di Neilcandy, mi ha fatto tornare la voglia di scrivere qualcosa.
    So di non essere alla sua alteza, ne a quella di molti altri di voi, ma, spero, tuttavia, che quanto scrivo, possa servire a farvi trascorrere qualche minuto in modo diverso e, perchè no, anche regalarvi, se possibile, un po' di eccitazione ;)

    Pertanto vi posto queste prime righe. Se vi dovessero piacere, posterò, quanto prima, anche il seguito.

    Mi chiamo Federico ed ho 16 anni. Vi voglio raccontare come sia stata la mia prima volta. Innazitutto mi descrivo. Sono un ragazzo alto 1.83, slanciato e con il classico fisico da nuotatore. Ho capelli biondo scuro di lunghezza media, lisci e morbidi. Gli occhi di un verde smeraldo, costituiscono, unitamente al sorriso, la mia più infallibile arma di seduzione.
    Alla fine di questa estate venne ad abitare, nella casa vicino alla nostra, una nuova famiglia. Erano una coppia con lui bianco e lei di colore.
    Il figlio, che ha la mia età, è un meraviglioso ragazzo mulatto. Con quella carnagione color caffellatte così sexy e invitante da farmi girare la testa già dal primo momento che lo vidi. Aveva la sua camera da letto di fronte alla mia e, spesso, nelle calde notti estive, lo ammiravo mentre si spogliava per andare a letto. Aveva un corpo meraviglioso, con pettorali ben definiti e lisci, due bei capezzoli corposi, contornati da un’aureola larga e definita.
    Gli addominali non erano particolarmente marcati, ma il suo ventre, così liscio e piatto, sembrava rilucere quasi fosse cosparso di unguenti.
    I fianchi, sottili e morbidi, scendevano sinuosi fino al bacino dove, armoniosamente, terminavano su delle anche appena pronunciate. Un sottile filo di peli scuri conduceva lo sguardo fino al pacco, sparendo poi dentro slip, per lo più scuri, che evidenziavano un pacco sostanzioso e invitante.
    Le gambe erano, anch’esse, ben proporzionate rispetto al resto del corpo, con delle cosce piene e dei polpacci ben definiti. Il sedere, sodo e pieno, riempiva totalmente la stoffa che lo copriva, tendendo il tessuto fino al limite delle sue possibilità.
    Più volte mi masturbai sognando di carezzare quel corpo. Sognando di essere posseduto da quello stallone. Ma il massimo che ero riuscito a fare era salutarlo fugacemente una volta che lo incontrai all’ingresso di casa sua.
    Era ormai giunta la primavera, e i primi tepori riscaldavano l’aria. I miei avevano stretto una bella amicizia con i vicini ed io mi auguravo che anche io e Jamal (così si chiamava), potessimo, presto, diventare amici. Pregustavo l’idea di invitarlo in piscina con me durante l’estate. Il poterlo ammirare mentre, ignaro delle mie bramosie, si cambiava offrendo a me lo spettacolo del suo corpo interamente spogliato. Sognavo di giocare con lui nell’acqua, di palpeggiarlo fingendo di urtarlo inavvertitamente.
    Ma mai mi sarei aspettato che mi si offrisse un’opportunità ben al di sopra di tutte le mie aspettative.
    Infatti, una sera, rientrando dalla piscina (che io frequento da diversi anni tre volte la settimana), mi ritrovai in casa Jamal e la sua famiglia. Mia madre mi fece cenno di entrare in cucina dove mi comunicò che, a causa di un lutto improvviso che aveva colpito la mamma di Jamal, lei e il marito sarebbero dovuti partire per il Gabon, per restare lì un intero mese. Essendo che Jamal studiava, non volevano rischiare di compromettere l’esito del suo anno scolastico portandolo con loro. Così avevano chiesto ai miei (gli unici con cui avevano instaurato un rapporto in quel paese bigotto e antiquato) se avessero potuto ospitarlo nel periodo di tempo in cui loro si assentavano.
    Mia madre aveva acconsentito dicendo che Jamal avrebbe potuto dormire nella mia camera.
    Venni, inoltre, a scoprire che, dato che i suoi genitori sarebbero partiti l’indomani all’alba, lui avrebbe iniziato a stare da noi la sera stessa. Incrocia il suo sguardo che, timido e imbarazzato, si spostava dal mio viso alla punta dei suoi piedi.
    Non sapevo se fare i salti di gioia per la grande opportunità che mi veniva regalata, o se, piuttosto, non disperarmi per l’enorme esposizione al rischio di essere scoperto in qualità di gay.
    Notai che il padre di Jamal lo spinse, in modo affettuoso, verso di me, invitando a presentarsi e fare, finalmente amicizia. Di fronte alla titubanza del figlio, spiegò a me e mia madre che, nei vari paesi dove avevano vissuto, Jamal aveva sempre avuto enormi difficoltà ad integrarsi, questo non si capiva da imputarsi alla loro scelta di sfidare le regole comuni dei benpensanti o se, piuttosto, non fosse da imputare alla grande ignoranza che li circondava.
    Fatto sta che, ovunque, Jamal era oggetto di scherno e disprezzo da parte dei coetanei. Costretto all’isolamento e ad una vita da recluso.
    Lo osservai. Se prima lo vedevo come un ragazzo eccitante e nulla più, ora un profondo sentimento di tenerezza, affetto e tristezza avvolgevano il mio intimo. Osservai i suoi occhi farsi lucidi. A stento riusciva a domare le lacrime che, imperterrite, spingevano da sotto le palpebre per innondare quei profondi occhi nocciola. Mi avvicinai a lui, gli sorrisi e mi presentai.
    “Beh, visto che dovremo condividere la stessa stanza per un po’ almeno mi presento. Io mi chiamo…”
    “Federico, lo so” mi interruppe lui timidamente. “E’ da ormai sei mesi che abitiamo vicino ed ho imparato i vostri nomi.”
    Che idiota. Avevo dato occasione di pensare che di lui non me ne fregava niente e che ora facevo il gentile solo per circostanza. In sei mesi, a stento lo saluto, ed ora facevo il simpatico.
    “Già, hai ragione.” cercai di giustificarmi “avrei potuto presentarmi anche prima, ma che vuoi, la scuola, la piscina e gli impegni di tutti i giorni, ti riempiono le giornate e ti fanno vivere talmente in frenesia che non ti accorgi più di quello che ti sta intorno.”
    Wow, me l’ero cavata bene, pensai tra me. E chi se lo aspettava di riuscire a costruire un alibi così bene. Anche Jamal sembrò non voler controbattere, così lo invitai a sedersi sul divano con me, in modo da rimediare alle mancanza passate.
    Mia madre mi sorrise compiaciuta e proseguì a parlare con i suoi ospiti.
    Nel frattempo Jamal, anche se con estrema difficoltà, data la sua timidezza, mi raccontò di essere iscritto al quarto anno del liceo linguistico. Mi disse che, non avendo mai avuto amici, si era dedicato in modo assiduo allo studio, tanto da riuscire a fare due anni in uno al primo anno delle superiori. Ero ammirato. Era un ragazzo veramente intelligente, ma, al contempo, molto umile ed educato. Non si atteggiava da saccente, come molti secchioni tendono a fare. Aveva dei lineamenti perfetti, dolci e delicati. Le labbra, carnose e piene, esprimevano una sensualità quasi ipnotica. Sembravano incitarti a baciarle ad ogni movimento. Per un attimo mi persi nei miei pensieri, immaginando di scorrere con un dito il contorno di quelle labbra. Proseguire poi lungo quelle guance così morbide e lisce. Mi vidi infilare le dita tra i suoi capelli e giocare con un ciuffo di essi. Scompigliarglieli e accarezzarli.



    Allego come spoiler le foto di alcuni ragazzi che si avvicinano alla mia idea di Fede e Jamal. Se volete guardarle per avere un'idea, fate pure. Se invece preferite dare sfogo alla vostra immaginazione... Beh, vi capirei in toto.
    Ah, le immagini sono vietate ai minori.
    Federico
    tumblr_mhceespJqn1rp4520o1_1280
    Jamal
    horny-black-boys-naked13307



    Attendo, con ansia, i vostri commenti e le vostre impressioni.
    Sparate pure a zero. Farò tesoro di tutte le critiche in modo costruttivo. E se avete consigli o altro... Beh, sono quì per ascoltarvi.

    Edited by Elchicoloco - 16/6/2014, 19:18
     
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    PICCOLO GAY

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    Carino... Potresti migliorare la descrizione dei due a mio parere e sfruttare bene la situazione che si è creata
    aspetto il seguito :P
     
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  3. ragazzino92
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    interessante come intro... aspettiamo con ansia il prossimo
     
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2 replies since 26/2/2014, 17:27   2174 views
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