Seduzioni

Seconda parte

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  1. aramis1
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    ATTENZIONE
    CONTENUTO EROTICO E SESSALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    Con questo finiscono le "Seduzioni" fatemi sapere cosa ne pensate

    Davide è stata la mia miglior seduzione da adolescente. Luciano è stata la migliore da adulto (almeno finora). Prima permettetemi di spiegarvi che io ora sono un medico consulente in problemi di alcol e droga (so quello che state pensando, ma non uso mai droghe pesanti, solo una po’ di erba quando necessario e bevo alcolici solamente quando sono in compagnia). Ho conosciuto Luciano durante il mio primo anno di lavoro. Allora aveva 16 anni, poco più di un bambino, ma già preso dalla coca. L’aspetto e l’atteggiamento era quello del tipo di ragazzo etero ma era proprio quello che mi attirava di più, piccolo borghese, teppista presuntuoso. Il suo corpo era perfetto, ma diverso da quello di Davide, muscoloso, un ragazzino con un corpo da killer dai muscoli sodi. Capelli ricci biondi, grandi occhi blu scuro ed una faccia di una bellezza innocente e pura che celava la realtà.
    Aveva una personalità magnetica che, combinata col suo aspetto, non potevano che ricevere tutta la mia attenzione. Non pensate male, non ho mai avuto rapporti sessuali con un cliente, tralasciando il fatto che era minorenne, ma comunque mi attirava. Se l'avessi incontrato per la strada e se lui avesse avuto 18 anni avrei tentato prenderlo. Era diventato il mio favorito e facevo tutto quello che potevo per aiutarlo ad uscirne. Fortunatamente è stata uno dei nostri casi di successo. Lui era stato emotivamente più che fisicamente dipendente dalle sostanze di cui aveva scelto di abusare. Si tratta di una delle situazioni più facili ed alla verifica dopo un anno era risultato pulito, aveva trovato un lavoro ed aveva cominciato ad uscire con una bella ragazza. È stata l'ultima volta che l’avevo visto per i successivi sei anni. Non l’avevo più rivisto ne per la strada ne in un negozio e quindi potete immaginare la mia sorpresa quando ho aperto la porta e l’ho visto. Gli anni avevano aumentato il suo bell’aspetto e sex appeal. Si era sviluppato da un bel ragazzo in un dannatamente bell’uomo.
    Avevo deciso di cambiare la carta da parati nel soggiorno ed in camera da letto. Ero stato fortunato a trovare della carta veramente costosa ad un fallimento ma ora necessitava qualcuno che la applicasse al muro. Invece dei costosi box delle pagine gialle ho deciso di rischiare e trovare qualche tuttofare attraverso gli annunci del giornale. Ne ho trovato uno che diceva "prezzi bassi e qualità" che mi sembrava fare al caso mio quindi ho chiamato il numero telefonico pubblicato. Ha risposto una donna e mi ha detto che suo marito faceva quel genere di lavoro, ma solamente la sera o nei fine settimana. Le ho detto che mi stava bene e ho fissato un appuntamento per permettere a suo marito di venire a valutare il lavoro. Per questo Luciano stava davanti alla mia porta.
    "Il dottor Bracco, non posso credere che sia lei."
    "Luciano!! Luciano, mi fa piacere vederti. Come stai?"
    "Bene. Molto bene, grazie a lei."
    "Mi sono limitato ad aiutarti, tu hai fatto tutto il lavoro duro. Non stare lì, entra."
    Senza esitazione è entrato e mi ha dato un abbraccio virile, quando mi ha lasciato una scossa elettrica mi ha attraverso il corpo, quel fusto era ancora sul mio elenco.
    "Siediti e dimmi cosa fai nella vita."
    Mi ha raccontato che lavorava per una ditta di carte da parati e che arrotondava lo stipendio lavorando anche di sera. Era sposato da tre anni ed aveva un bambino di un anno. Ormai erano passati sei anni dalla mia cura, non era più caduto in tentazione e non ci sarebbe mai più caduto. Io mi sono detto che speravo cadesse in un’altra tentazione, ma poi ho deciso di non spingermi troppo in là... almeno non in quel momento.
    Luciano ha preso le misure, ha guardato la carta che avevo acquistato, ha fatto dei calcoli e ha detto "Bene, di solito per un lavoro del genere chiedo 300 Euro, ma visto che è lei lo farò per 150 Euro ed un paio di buoni pasti."
    "È una bella cifra." Avrei accettato anche per 600 Euro e tre pasti al giorno.
    "Mia moglie e il bambino andranno a trovare i miei suoceri questo fine settimana, così se per lei va bene si potrebbe fare il lavoro sabato e domenica. Non dovrei avere alcuna difficoltà a finire il lavoro in due giorni."
    "Non c’è problema e se per te è meglio potresti dormire nella stanza degli ospiti."
    Ci ha pensato un momento e poi ha detto "Direi che va bene, farebbe guadagnare tempo, è probabile che finisca anche in un giorno e mezzo."
    Abbiamo concordato che sarebbe arrivato alle 8 di sabato mattina e non sarebbe andato via finché il lavoro non fosse stato fatto. Non speravo di poterlo fare il primo fine settimana e la cosa era sufficiente per farmi restare duro ed eccitato per i tre giorni successivi.
    Quando sabato mattina è arrivato, io avevo trasportato tutta la mobilia del soggiorno al centro della stanza ed avevo coperto tutto. Indossavo pantaloncini da corsa, una t-shirt ed ero a piedi nudi quando ho aperto la porta. Lui aveva una camicia e sotto una ridotta canottiera che lasciava poco all’immaginazione; in una mano aveva la borsa degli attrezzi e nell’altra una sacca da palestra.
    "Vedo che si è dato da fare" ha detto entrando.
    "Ho pensato di darti una mano" ed indicando con la testa la stanza degli ospiti "Puoi mettere là le tue cose. Io ho dei lavori domestici da fare, così non ti intralcerò."
    Ho fatto partire la lavatrice e mi sono diretto al negozio di alimentari. Non volevo passare troppo tempo a preparare da mangiare così ho comprato della carne per fare bistecche.
    Quando sono tornato a casa Luciano aveva finito con una parete del soggiorno. La carta sembrava anche più bella appesa che non in rotolo. Ho visto che si era tolto camicia e canottiera, solamente i pantaloncini succinti si frapponevano tra lui e la completa nudità e comunque faticavano a contenere il pacco gagliardo che formava una protuberanza sul suo inguine. Mi è venuta la tentazione di avvicinarmi ed afferrarglielo, invece mi sono costretto a continuare a fare il bucato e pulire il bagno.
    Per pranzo ci siamo fatti un panino di tonno a testa con un bicchierone di tè ghiacciato. Lui non avrebbe voluto fare una pausa, a dire il vero, ma io ho insistito. Ha mangiato appollaiato sulla cima della sua scala, mentre io stavo seduto su una sedia in mezzo alla stanza. Teneva le gambe spalancate ed io avevo una perfetta visuale su per la gamba sinistra dei suo pantaloncini. Non portava biancheria intima e non c'erano dubbi che quello che vedevo era la testa del suo grosso cazzo. Stava parlando di nulla in particolare, io l’ho lasciato parlare, incapace di concentrarmi su qualsiasi cosa che non fosse quello che avrei voluto fare con lui. Purtroppo il pranzo non è durato più di 15 minuti e lo show è finito.
    Per le quattro e mezza il soggiorno era finito ed era riuscito benissimo. Aveva lavorato bene ed ordinatamente per cui non c’era della sporco da pulire. Mi ha aiutato a ritrasferire tutti i mobili al loro posto ed alle cinque è mezza l’ordine era perfetto. Luciano era pronto a cominciare nella camera da letto, ma non gliel’ho lasciato fare, non volevo bruciarmelo troppo presto.
    "Penso che abbiamo lavorato abbastanza per oggi. Rilassiamoci, ceniamo e poi riprenderemo."
    "OK, è lei il padrone. Le dispiace se faccio una doccia, sono un po’ sudato" ha detto annusandosi un’ascella. "Ci sono degli asciugamani puliti in bagno. Io ti seguirò non appena avrai finito, poi potrai aiutarmi a preparare la cena, ho comprato un paio di fette di carne."
    "Fette di carne? Non le mangio molto spesso, mi sembra una cosa eccezionale" ha detto sorridendo mentre si dirigeva verso il bagno.
    Mentre era nella doccia mi sono dato da fare con un’insalata ed avevo appena finito quando lui è spuntato indossando nient’altro che un asciugamano da bagno intorno alla vita. La stoffa morbida rivelava che la protuberanza nei pantaloncini aveva una buona ragione per formarsi.
    "Il bagno è tutto suo. Posso fare qualche cosa mentre lei è nella doccia?"
    "Puoi accendere il carbone se vuoi, tutto di quello di cui avrai bisogno è nel patio."
    "OK, ma sarà meglio che prima mi metta qualche cosa."
    "Non è una cattiva idea."
    "Tuttavia non ho problemi a girare nudo, giro sempre così a casa" ha detto dirigendosi verso la stanza degli ospiti.
    "No ho problemi che tu lo faccia anche qui se vuoi..., ma non nel patio; non c’è privacy e ci sono troppi vicini di casa curiosi."
    Quando ha sentito le mie parole ha lasciato cadere l'asciugamano mentre abbandonava la stanza, ma non prima di darmi una visione completa del suo culo stretto ed alto. Decisamente era fatto per essere leccato!
    Sono entrato nel bagno e, tempo di chiudere la porta e sgusciare dai miei vestiti, ed ero duro come l'acciaio. Ho guardato verso il pavimento e ho visto i suoi pantaloncini ammucchiati nell'angolo dietro la porta; li ho presi e ne ho avvicinato l’inguine al mio naso. Ho aspirato profondamente, l'aroma della sua virilità muschiata mi ha sommerso i sensi. Il mio cazzo è diventato ancora più sodo, dovevo averlo. Era un atto monumentale di forza di volontà il non masturbarmi, ma ho resistito. Mentre mi lavavo con l’acqua calda mi sono immaginato la sera che stava per venire e sono rimasto a lungo sotto il getto per calmarmi. Dopo essermi asciugato ho avvolto un asciugamano intorno alla vita e mi sono diretto verso la camera da letto dopo aver raccolto i vestiti, ma lasciando i suoi pantaloncini dove lui li aveva abbandonati.
    Quando sono arrivato nel patio il carbone stava cominciando ad imbiancare e Luciano, che ora indossava un paio di pantaloncini di seta, era seduto e stava assorbendo gli ultimi raggi del sole che penetravano nel patio.
    "Gradisci dell’altro tè ghiacciato?" Ho chiesto.
    "Preferirei una birra, se non le dispiace."
    Sono rimasto sorpreso, la mia espressione ed il mio tono di voce dovevano mostrarlo, "Nessuno problema, sicuro, è solo che io... mmmm... pensavo che... mmm... pensavo che tu, ah... non bevessi più."
    "Sono rimasto completamente pulito fino ad un anno fa. Dopo avere discusso col mio medico abbiamo deciso che ero ormai sotto controllo e potevo permettermi una birra occasionale o del vino. L’anno passato, con tutti i suoi problemi, me lo sono permesso tre volte e tutto è andato bene."
    Ho esclamato "Benissimo Luciano, ero sicuro che tu eri emotivamente dipendente, e questo tenderebbe a provarlo." Io stavo pensando che ora la mia meta era alla mia portata; alcol ed erba sono due dei migliori attrezzi a disposizione dei seduttori. "Ma cosa intendi circa l'anno passato?" Ho continuato.
    "Non penso che dovremmo parlarne" ha detto seriamente "Non sono qui per la terapia ed è il suo giorno libero."
    "Non essere sciocco. Io sono interessato a te, voglio vederti continuare a riuscire."
    "Bene forse sarebbe meglio che le parlassi, ma le dispiace se aspettiamo fino a dopo aver mangiato, non voglio rovinare un buon pasto."
    "Benissimo, come vuoi tu."
    La cena è stata notevole, la carne era cotta alla perfezione ed abbiamo anche finito una scatola da sei birre. Dopo aver pulito Luciano è andato in bagno e quando è tornato mi aveva preso in parola ed era completamente nudo. Sono rimasto sbalordito. Se in pantaloncini era vicino alla perfezione maschile, senza quelli e sommando un grosso, completamente molle tubo di carne di venti centimetri che pendeva su due palle della dimensione di due uova la perfezione era raggiunta. Devo essere rimasto basito fissandolo a bocca aperta.
    "Aveva detto che non c’erano problemi... Posso mettermi qualche cosa se le da fastidio."
    "Non essere sciocco, è solo che mi hai preso un po’ di sorpresa. No, non ho problemi, anzi, sono tentato di farlo anch’io."
    "Sarebbe bello, perché non lo fa?"
    "Perché no?" Senza por tempo in mezzo sono uscito dai miei vestiti ed è stata una questione di secondi essere nudo come lui.
    "Allora" ho chiesto "vuoi parlare?"
    "Sicuramente mi darà nuovi consigli, mentre il mio attuale consigliere non me ne da mai, vuole che ne esca da solo." Mi sono seduto sul sofà facendogli segno di accomodarsi sulla poltroncina di fronte a me. Ho allungato le gambe sul tavolino e le ho unite per potermi nascondere nel caso avessi avuto un’erezione, come era possibile."
    "Non so da dove cominciare. Mi spiace, sono realmente un po’ nervoso, anche dopo tre birre. Avrei bisogno di uno spinello per calmarmi un po’."
    "Me ne posso occupare io" ho detto.
    Questa volta è stato lui a rimanere scioccato, ma poi è scoppiato in una risata allegra. "Questo è veramente il massimo, un consulente che fuma, cazzo che grand’uomo."
    Sono andato in cucina e ho aperto il vaso di biscotti dove tenevo nascosta l’erba. Ho preso il mio bong preferito da sotto il lavandino, sono tornato in soggiorno, mi sono seduto sul pavimento ai suoi piedi e ho cominciato a riempire il bong. Gliel’ho porto e gliel'ho acceso e lui ha aspirato il più possibile. Dopo aver espirato l’ha passato a me. L’abbiamo rifatto per quattro o cinque volte prima che lui si affondasse di nuovo nella poltroncina. Io sono rimasto seduto sul pavimento a guardare lui che si lanciava nella sua storia.
    "La verità è che il mio matrimonio è un fallimento. Tutto è cominciato un mese prima che il bambino nascesse; Lisa, mia moglie, ha rifiutato completamente di fare sesso. Dapprima la cosa non mi ha infastidito. Voglio dire OK, ho capito, grossa com’era e col bambino dentro di lei, la cosa poteva essere giusta, mi masturbavo e lei guardava, va bene. Per le sei settimane dopo la nascita del bambino il dottore ci ha detto di non fare sesso, va bene, io ho continuato a farmi seghe, anche se ora Lisa non voleva neppure guardare. OK, va bene. Le sei settimane sono passate, ancora niente. Io continuavo con le masturbazioni e Lisa si comportava come una vergine. Dottor Bracco, io non chiavo mia moglie da un anno."
    Ho pensato che Luciano cominciasse a piangere da un momento all’altro. Io ero eccitato per le possibilità che la sua storia mi offriva e triste per il suo dolore. Da un lato avrei voluto prenderlo tra le braccia per confortarlo; dall'altro avrei voluto abbassarmi su di lui e dargli il sollievo di cui tanto evidentemente aveva bisogno.
    Era vulnerabile, troppo vulnerabile. Ho un’etica nella mia caccia, io non colpisco quando un ragazzo non può difendersi; lui deve volerlo, non proprio chiederlo, ma essere nella condizione di essere sedotto, non violentato.
    Ho allungato una mano e gli ho afferrato il piede sinistro nudo, dandogli una calda stretta. "Rilassati Luciano, questo genere di cose accade spesso, possono essere aggiustate. E chiamami Tom." Mi ha sorriso. "OK Tom, cosa posso fare. Amo mia moglie, almeno lo penso, ma un uomo ha certe necessità e cosa posso fare?"
    "Hai fatto sesso fuori del matrimonio?"
    "No, sono stato tentato, ma avevo promesso a Lisa che non avrei mai toccato un'altra donna e finora ho mantenuto la parola."
    "È in terapia?"
    "Si rifiuta di andare. Dice che mi ama, solo odia il pensiero del sesso. Dapprima mi hanno detto che era dovuto al fatto che le donne soffrono troppo per mettere al mondo un bambino e hanno paura di rimanere ancora incinte, ma lei non mi permette più di fotterle il culo, anche se una volta le piaceva, e non vuole farmi pompini."
    Non ho potuto fare a meno di ridere e anche Luciano ha sorriso. "OK, Luciano hai un problema notevole, come pensi di risolverlo?"
    "Non so, ho solamente delle possibilità che non mi piacciono. Potrei mandarla via o andarmene, ma così perderei il mio bambino. Potrei andare in giro a fottere, ma se mi scoprono perdo il bambino. Potrei lasciare andare le cose come stanno andando e non perdo il mio bambino, ma poi la mia vita sessuale si limita alla mia mano. È completamente folle."
    "Sono d'accordo, lo è." È sembrato sorpreso che fossi d'accordo con lui. "Ma sono sicuro che puoi trovare una soluzione ed io sarò felice di aiutarti, se posso."
    "Qualsiasi cosa tu possa fare sarà benvenuta."
    "Come sempre sei tu che devi fare il lavoro, io posso solo aiutarti."
    "Cosa suggerisci?"
    "Hai pensato ad una prostituta, una cosa rapido da qualche Euro e poi basta."
    "Troppo rischioso. Ho paura di beccarmi qualche malattia; inoltre io ho bisogno almeno tre o quattro volte la settimana ed non posso permettermi di spendere troppi soldi. Inoltre ho promesso a Lisa che non avrei mai toccato un'altra donna."
    "Bene, ti sei dato la risposta" ho detto soffocando una risata.
    "Che risposta?"
    "Devi trovare un buon succhiacazzi. Tu non toccherai un'altra donna e non costerà niente."
    "Sei serio?"
    "Non devi domandare a me se sono serio, è di te che stiamo parlando. Per me non c’è niente di male nel sesso tra adulti consenzienti. Se a te va bene trovare un ragazzo che ti faccia un pompino ed a lui va bene farlo, dov’è il male. È tutto nella mente. Se tu pensi che per te sia sbagliato, se farlo non ti fa piacere, la mia opinione non conta nulla. Il sesso è una cosa totalmente personale. Quello che va bene per me può non andare bene per te e viceversa."
    "Sì, capisco cosa vuoi dire. Ma io non sono troppo disposto a lasciare che un tizio mi suoni il piffero. Voglio dire che io non sono gay."
    "L'ultima volta che ho succhiato un ragazzo non l’ho fatto diventare gay il ragazzo che l’ha fatto. Che differenza fa nella tua testa se a fartelo è una donna o un uomo? Sono d'accordo che ci sarebbe differenza se fossi tu a succhiare, ma non è ciò di cui si stava parlando. Ci sono tanti generi di attività sessuale. Alcuni le provano tutte, altri solamente alcune, è una scelta dell’individuo. Quella di cui parlo è una possibilità, ce ne sono altre. Se non vuoi andartene devi trovare un'alternativa accettabile per te o continuerai a masturbarti per il resto della tua vita. La scelta è tua."
    "Mia e del mio piccolo Gianni. Talvolta lui ha una volontà indipendente." Ha detto accennando col capo verso il suo inguine dove il cazzo stava ritto per venti o ventidue centimetri buoni. I miei occhi si sono spalancati e ho ansato involontariamente.
    "Non capisco perché tua moglie non voglia prenderselo" ho detto ridendo nel tentativo di deviare la sua attenzione dalla mia reazione.
    "Sì, ma lo fa. Io non posso aspettare ancora. Mi sono fatto una sega questa mattina, un’altra nella doccia prima di cena e sono fottutamente carico e pronto a farlo di nuovo. Non ho nient’altro che la mia mano."
    C'è stato un lungo silenzio. Luciano si picchiettava il cazzo mentre io lo fissavo. La pre eiaculazione fluiva dalla fessura e dava alla grande testa un aspetto quasi fosse verniciata. Inconsapevolmente mi sono leccato le labbra.
    "Signor Bracco, er... Tom, posso chiederti una cosa veramente personale?"
    "Siamo qui seduti nudi, tu con un’erezione ed io con una in arrivo e chiedi se puoi chiedermi qualche cosa di personale? Spara?"
    "Sei gay?"
    "Sì lo sono. Ti da fastidio?"
    "Pensavo che era possibile che tu lo fossi. No, non mi infastidisce."
    "Luciano?"
    "Sì?"
    "Ti piacerebbe?"
    "Sì."
    La parola era appena uscita dalle sue labbra che io mi stavo già inginocchiando tra le sue gambe. Ho preso la verga rigida con la destra, lui ha appoggiato la testa contro lo schienale e ha chiuso gli occhi in attesa di quello che stava per accadere. Io ho tenuto il cazzo e ho chinato la testa. L’ho avvolto con la lingua e ho catturato una grossa goccia di liquido pre seminale che era in bilico sulla cappella. Un tremore ha attraverso il suo corpo mentre lo prendevo tutto. Ho carezzato ogni centimetro della sua tenera carne di uomo con le mie labbra e la mia lingua. L’ho portato ripetutamente all'orlo dell'estasi. Gli stavo dando un piacere che non aveva da mesi. Ha afferrato il retro della mia testa con le sue grandi mani spingendosi dentro e fuori della mia gola. Eravamo pazzi di passione sessuale e desiderio. Il suo desiderio stava straripando, accoppiato alla mia fame. Improvvisamente il suo corpo è diventato rigido mentre il cilindro enorme di carne si gonfiava nella mia gola, il suo culo si è alzato dalla sedia mentre lui tentava di entrare sempre di più dentro di me. Ha gridato mentre scarica dopo scarica della sua sborra mi bagnavano la gola per poi arrivare a riempirmi la bocca. Ho ingoiato avidamente con la paura di perderne anche solo una goccia. Si è rilassato crollando sui cuscini, io continuavo, carezzando la sua asta nel tentativo di farlo tornare dolcemente sulla terra.
    Mi aspettavo di sentire il mostro abbassarsi, diventare molle tra le mie labbra, invece ha mantenuto la sua durezza e non è diminuito di dimensione. Non ne avevo avuto abbastanza ed ero felice di continuare finché lui poteva sopportarlo. Con mia sorpresa lui non mi ha spinto via ed invece ha cominciò ad assecondare i movimenti della mia bocca con un moto lento delle anche. Il piccolo stallone stava per riprendersi in pochi secondi ed io lo volevo fortemente. La seconda volta ci volle almeno il triplo del tempo della prima, fu meno frenetico, ma siamo stati ricompensati dal gran piacere che ne abbiamo tratto, molto più della prima volta. La mia ultima ricompensa è stata un altro carico incredibile del suo prezioso succo di uomo.
    Finalmente, quando non c’è stato più nulla da dare, si è tolto. "È stato magnifico, uomo. Mi hanno fatto molti pompini, ma nessuno come questo. Ragazzi, se l’avessi saputo di sicuro non avrei aspettato tanto a lungo per provarlo. Dio tu sai come ‘fumare’ la verga di un uomo."
    La vita sessuale di Luciano e Lisa è sempre la stessa, ma sono ancora insieme. Luciano viene due o tre volte la settimana da me per le nostre sessioni di "terapia di aiuto". Rendetevene conto uno dei più grandi piaceri di un gay è la seduzione ed il ‘servizio’ di uomini eterosessuali. Il gioco vale la candela.

    Edited by Elchicoloco - 16/6/2014, 19:36
     
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    L'Amore con la A maiuscola, non guarda al sesso dell'amato, ma negli occhi per perdersi nella sua anima, fondendosi in un universo perfetto ed armonico, attraverso la donazione di sè

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    Anche questo è un racconto estremamente eccitante... io, tutte le volte, mi trovo ad immaginarmi la scena in cui lo sbirci da sotto il pantaloncino sulla scala🤤
     
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