Another World

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  1. WhatEverOnMy
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    Eccoci giunti al quarto episodio della serie, se ancora sarete interessati a leggerla. Naturalmente ringraziandovi anche solo per averci dato un'occhiata, vi ricordo che il racconto vuole essere interattivo e quindi potrete propormi situazioni e personaggi che vedrò di integrare nella narrazione, come ho iniziato a fare d questo capitolo.

    (Ormai lo sapete, in fondo troverete le foto dei vari personaggi, nel caso non li conosciate!)

    Buona lettura! ^_^ ;) :P :D :B): :)

    1x04 – By the pool… (Part 3)

    …anche se avevano abbandonato l’attrezzatura lì dov’era e com’era, incuranti del valore di quel set fotografico. Brando non ebbe tempo di pensarci troppo poiché, ad un tratto la lingua penetrante del suo amico si era fatta strada dentro il suo buco. Sentiva le mani dell’altro tenere le sue natiche e, cercando di allargarle il più possibile, fare spazio per la sua faccia. La sensazione fu subito piacevole e, nonostante tutto, il pene gli tornò eretto all’istante, mentre la sua mente si faceva avvolgere dalla libido. Ad un certo punto, quando pareva che il tutto fosse lubrificato a dovere, Daren si staccò da lui e gli disse di girarsi, mettendosi in posizione supina, ma avendo cura di lasciare le gambe aperte. Egli eseguì l’ordine e non appena si fu riposizionato, notò, con piacevole sorpresa, che il piacere orale non sarebbe finito tanto presto, in quanto il ragazzo che aveva la testa quasi affondata tra le sue gambe ricominciò a lavorare di lingua.
    Doveva proprio piacergli darsi da fare in quel modo ed egli non si sarebbe certo lamentato di ciò, fino a quando alla lingua non venne sostituito un dito. Era da diverso tempo che non faceva da passivo, quindi il primo impatto con l’indice che si insinuava dentro lui fu leggermente traumatico. Superato lo shock iniziale e abituandosi a quella situazione, i primi gemiti di dolore avevano lasciato posto a quelli di piacere, man mano che il movimento del dito diventava più veloce e intenso. Dopo poco i corpi estranei dentro il suo sedere divennero due e infine tre, mentre la mano si faceva più abile e il suo sfintere si abituava a quella dilatazione. Il ragazzo biondo notò che l’altro ci sapeva fare e che la sua eccitazione si era fatta più evidente e la sua voglia era montata dentro come un fiume in piena e non vedeva l’ora di essere penetrato, tant’è che non smetteva di guardarlo con fare ammiccante. Doveva averlo notato perché ora le occhiate di desiderio scaturivano anche dai suoi occhi, così, non appena decise che fosse pronto, tolse le estremità delle mani e, per un breve istante, Brando si sentì svuotato, ma la sensazione svanì in breve tempo.
    Il pene di Daren si addentrò piano dentro egli e, centimetro dopo centimetro, riempì tutta la sua cavità. Anche in questo caso il primo impatto non fu dei migliori, ma si abituò più in fretta, questa volta, al corpo estraneo che era entrato dentro lui. Il movimento del suo bacino fu dapprima lento e poi aumentò in velocità e in forza, quasi a voler trasmettere la grande voglia che aveva di possederlo. I colpi divennero serrati e il ragazzo castano dovette prendere le sue gambe muscolose e piantarsele sul petto al fine di riuscire a fare più presa, cingendole con le braccia. Erano entrambi soprafatti dall’atto e cinti l’uno con l’altro per accorgersi dei loro gemiti che erano talmente aumentati di volume da poter essere avvertiti dagli altri giardini.
    Brando era così preso che il dolore aveva ben presto lasciato posto al piacere, mentre il suo pensiero vagava indisturbato per le lande dell’estasi sessuale e il suo membro si ergeva pulsante, tant’è che dovette smorzare questa eccitazione a colpi di mano. Il sentirsi penetrato gli aveva tolto ogni inibizione e in quel momento si sarebbe fatto fare di tutto e l’altro l’aveva capito perché continuava a guidare il gioco, a spostargli le gambe in continuazione per riuscire a trovare l’angolazione migliore con cui continuare il loro divertimento. Infatti, stanco di tenere le gambe del ragazzo adese al suo corpo le spostò, facendole divaricare e lasciando che i suoi piedi si posassero sul lettino. In questo modo si sporse in avanti, sempre continuando con il movimento pelvico, si appoggiò alle ginocchia dell’altro e arrivò a posare il suo viso di fronte a quello del ragazzo che stava possedendo.
    I loro sguardi, mentre erano incastrati l’uno nell’altro, non esprimevano altra emozione se non la passione e il bacio che si diedero in quel momento fu più passionale del sesso stesso. Le loro lingue si intrecciavano, mentre le loro labbra rimanevano incollate l’una sull’altra, spostate solo dal continuo dondolio dei due corpi. Così avvinghiati e con le palpebre chiuse non udirono i passi che conducevano nella loro direzione. Due diverse paia di calzature ai piedi di altrettante persone erano rivolti verso la brandina posta nelle vicinanze della piscina. I loro passi risultavano silenziosi nel prato avvolto dai gemiti e dalle grida dei due che si stavano divertendo lì davanti.
    Il ragazzo alto, nudo, che indossava solo un paio di infradito, che producevano un rumore morbido a contatto con i fili d’erba, si girò a guardare quello che indossava delle semplici Converse All Star, sotto jeans stretti. Dopo una rapida occhiata seppe cosa dire, quindi, rivolto verso l’intreccio di corpi davanti a lui, disse: “Mi sembra che il mio party non abbia ancora avuto luogo, infatti le lamentele per schiamazzi arrivano al mio indirizzo, ma quest’anno, magari arriveranno a voi!” Il tono era scherzoso, anche se tradiva un leggero fastidio, ma bastò per fare cessare il rumore. Sia Daren che Brando voltarono le loro teste all’unisono e smisero di muoversi all’istante. Come colpiti da un’improvvisa vergogna si staccarono l’uno dall’altro in maniera fulminea, il primo alzandosi in piedi e il secondo mettendosi a sedere dritto sulla sdraio.
    Entrambi si sentirono avvolgere dal rossore provocato dall’imbarazzo, ma prima di riuscire a proferire parola per spiegare la situazione avrebbero dovuto riprendersi dall’estasi che li aveva coinvolti poco prima. Erano entrambi consapevoli di essere osservati o, almeno, del fatto che quello che stavano facendo potesse essere di dominio pubblico, in quanto non vi era stato nessun tentativo per nasconderlo. In effetti, a livello inconscio volevano essere beccati sul fatto, o almeno rispettare l’assioma del posto, ovvero quello di farsi vedere ad ogni costo, poiché se non vi fosse nessuno ad osservare quello che si stava facendo, allora non valeva la pena di farlo. Non a caso, la vergogna lasciò subito il posto ad un sentimento diverso, ovvero la sorpresa di trovarseli lì davanti senza averli visti e sentiti, ma l’improvvisa apparizione dei due era voluta e più che benvenuta.
    Daren cambiò espressione in pochissimo tempo, passando da quella esterrefatta a quella maliziosa, in un battito di ciglia. Però non fu abbastanza veloce a rispondere a tono, in quanto il ragazzo con la camicia e che, poco prima, stava scattando delle foto a quello nudo, disse, con un’espressione indecifrabile, ma un sorrisetto impertinente sul volto: “Comunque non vorremmo mai che vi fermaste per noi, non dovremmo avervi disturbato troppo!” Fu Brando, che, questa volta, tempestivamente, prese l’iniziativa e, in un momento, si alzò a sua volta in piedi, e, precedendo l’amico, aprì la bocca per parlare: “Ma figuratevi, nessun disturbo, anzi, se voleste unirvi a noi, per un pre-party privato, sareste i benvenuti!” E concluse mordicchiandosi il labbro, mentre si avvicinava sempre di più al nuovo arrivato più vicino a lui.
    Sean Faris, vedendo che il ragazzo biondo si stava accostando ad egli, fece un gesto col viso al suo fotografo e disse: “Perché no!” In un attimo superò la distanza che li separava e appoggiò le su mani sui fianchi dell’altro, attirando a se il suo bacino. Le braccia forti di Brando si appoggiarono sulle sue, stringendolo in una morsa carica di passione, al fine di trovarsi faccia a faccia. Gli occhi dei due si guardarono intensamente poco prima di chiudersi e far combaciare le rispettive bocche e perdersi in un bacio carico di eccitazione. Nel frattempo anche Daren si era avvicinato all’altro ragazzo, con l’erezione in bella vista e notò come Zac Efron guardasse verso quella direzione, così prese la mano dell’altro e se l’appoggiò sul membro, poco prima di prendere il suo mento, da sotto, e appoggiare il viso del ragazzo dagli occhi azzurri contro il suo.
    Ci fu un fluire di lingue tra i componenti delle due coppie, ma, contemporaneamente, mentre i primi, sciolti dall’abbraccio iniziale, si stavano accarezzando i rispettivi fianchi, le rispettive spalle e le rispettive natiche, i secondi lo stavano facendo con i rispettivi peni. Zac stava apertamente smorzando l’eccitazione dell’altro attraverso colpi ben precisi dati su quel membro, mentre Daren aveva infilato la propria mano sotto gli indumenti dell’altro, facendosi largo tra i pantaloni e l’intimo e andando ad incontrare la sua potente erezione. Quindi chiuse le sue dita intorno a quel fallo e fece la stessa cosa che il possessore di quel corpo cavernoso stava facendo a lui. Mentre chiudeva gli occhi per farsi trasportare dall’attimo, vide, di sfuggita, che gli altri due si erano spostati sul lettino e colse l’ultimo sguardo, rivolto verso di lui, dei bellissimi occhi blu che aveva davanti.

    Brando Eaton:

    Brando Eaton 56

    Daren Kagasoff:

    Daren Kagasoff 62

    Sean Faris:

    Sean Faris 29

    Zac Efron:

    Zac Efron 140
     
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