Another World

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  1. WhatEverOnMy
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    Hey guys, i need you...scherzi a parte...vorrei lasciarvi anche la seconda parte del racconto per sperare che vi invogli a seguirlo... ;) :P :D

    Fatemi un po' di proposte, chi vorreste vedere in questa storia...

    (Come sempre, in fondo, sono presenti le foto dei personaggi.)

    1x02 – By the pool… (Part 1)

    Daren vide il braccio muscoloso di Brando prendere la sua testa ed avvicinarla alla sua e, lasciandoglielo fare, avvicinò le sue labbra a quelle dell’altro facendo in modo che loro lingue scivolassero nelle rispettive bocche. Fortunatamente erano nella parte della piscina in cui si poteva toccare il pavimento con i piedi altrimenti non avrebbe resistito a quello scambio ormonale così intenso e sarebbe andato a fondo. Posò le sue mani sul petto dell’altro, lasciandosi stringere nella morsa ferrea e facendo entrare in contatto i due peni che, da sotto i rispettivi indumenti, avevano preso vita grazie ad una forte erezione di entrambi.
    Terminato il lungo bacio i due si guardarono fisso nei rispettivi occhi finchè Brando non si avvicinò al collo di Daren e iniziò a baciarlo, dapprima dolcemente e poi più intensamente, fino a percorrerlo con la sua lingua fintanto che i gemiti dell’altro, dapprima sommessi, divennero più intensi. Nel mentre si era slegato dall’abbraccio e aveva fatto scivolare le mani lungo la schiena sinuosa del suo amico, arrivando alle natiche che aveva stretto appassionatamente, ma con dolcezza. Poi aveva scostato, sempre dentro l’acqua, il suo costume bermuda firmato e vi aveva infilato la destra che, delicatamente, aveva percorso la linea di separazione del sedere, ma si era fatta più insidiosa. Infatti con l’indice si era infilato tra le natiche dell’altro, andando a stuzzicare il suo buchetto e il suo intorno.
    Daren, ancora stretto nella morsa dell’altro e, percepito dove il suo amico sarebbe arrivato, gemette di piacere e affondò la sua faccia contro la sua spalla schioccando intensi baci sul suo collo e lasciandogli anche un alone di succhiotto. Alchè suggerì di uscire dall’acqua per continuare fuori dalla vasca quello che avevano appena incominciato e che, lui, non aveva alcuna intenzione di far smettere, anche se, quella volta, rispetto alle altre, avrebbe proposto a Brando qualche novità per rendere diverso il consueto andamento dei loro giochi.
    Brando salendo sulla scaletta, dietro al suo amico, non resisteva più, la sua erezione si era fatta più forte e premeva contro i vestiti fradici che, uscendo dall’acqua gli si erano appiccicati addosso. Appena fu a bordo vasca si tolse la maglietta leggera con il profondo scollo a v e, quasi in un unico gesto, pantaloni e intimo firmato, ormai completamente zuppi. Daren si era diretto verso la sedia a sdraio e si era slacciato il costume, lasciandolo cadere a terra, dopodiché si era chinato su di questa, aveva messo le ginocchia su di essa e si era girato a guardarlo. Da quella posizione invitante, nudo e con il sole accecante, ma romantico, del tardo pomeriggio, pareva quasi una visione erotica, tant’è che lanciò al suo amico uno sguardo ammiccante e seducente mentre si mordicchiava il labbro con fare voluttuoso.
    Egli partì all’attacco, quasi come una furia, tanto fu rapido ad accucciarsi davanti alla sdraio e a portare la sua bocca all’altezza del sedere di Daren, che prese con entrambe le mani per allargare le due natiche. Dopodiché vi ci si buttò, letteralmente, a capofitto, leccandogli il buchetto e inumidendolo per bene. Brando lasciò scivolare la sua lingua quasi a volerlo penetrare con l’ausilio solo di questa, mentre poteva udire come i gemiti più acuti del suo amico indicassero quanto la cosa potesse fargli piacere ed erano, a suo modo di vedere, un’incitazione ad andare avanti. Così, abilmente, sostituì alla lingua un suo dito, avendo avuto ben cura di lubrificare l’ano dell’altro, e iniziò a giocare con questo, facendolo entrare ed uscire a piacimento ed alternandolo ad altre sedute di bocca. Dopo un po’, per dilatarlo meglio, le dita divennero due, alchè i gemiti divennero forti e rumorosi, così egli si allungò verso il ragazzo castano, si chinò e arrivò vicino alla sua faccia. Alchè lo baciò e vi fu un altro intreccio di lingue e sapori, sempre mentre il ragazzone biondo non smetteva di divertirsi con il sedere dell’altro.
    I due corpi erano adesi l’uno sull’altro, Daren poteva quasi percepire l’andamento dei pettorali e degli addominali dell’altro appoggiati sulla sua schiena e i sudori di entrambi che si confondevano in un’unica poltiglia erotica. Infatti, dopo aver riempito il suo buco con le dita, Brando aveva deciso di toglierle per sostituirle con un’altra parte del suo corpo posta più in basso, che aveva raggiunto la massima dimensione e pulsava proprio come il desiderio sessuale del suo padrone. Egli l’aveva intuito e l’aveva provocato ancora di più mettendosi a quattro zampe sulla sedia a sdraio ed era proprio in quella posizione che il suo amico l’aveva penetrato, entrando piano, ma in maniera decisa dentro di lui. Aveva avvertito, con un misto di dolore che, man mano, lasciava il posto al piacere, la presenza dell’altro dentro di se che si faceva strada, centimetro dopo centimetro, fino in fondo. Aveva urlato di piacere ed emesso gemiti di dolore, mentre tutto questo avveniva, ma la sua erezione non si era smorzata, anzi era al suo massimo ed egli non poté far altro che smorzarla a colpi di mano, mentre il ragazzo biondo usciva ed entrava dal suo buchetto. La sua mano aveva preso lo stesso ritmo martellante di quell’andirivieni che, man mano che passava il tempo, diventava più veloce, fintanto che non lo costrinse a gridare. Alchè l’altro gli si era adagiato sopra di lui e, con una mano gli aveva preso il mento e l’aveva baciato con forza, ma trasmettendogli le sue rassicurazioni, infatti, in quella posizione il suo ritmo era rimasto regolare, ma era rallentato di molto.
    Brando si era rimesso in posizione eretta e aveva preso saldamente i fianchi di Daren continuando a spingere il suo membro dentro di lui ottenendo, in risposta, gemiti più o meno sommessi di piacere e la qual cosa non poteva che renderlo felice, ma anche molto più eccitato e con una voglia ancora più grande di possederlo. Mentre continuava a penetrarlo, con la mano salì ad accarezzargli la schiena, seguì, con un dito, le linee flessuose della sua schiena inarcata per lo sforzo e portò il suo braccio in avanti in modo da riuscire a stuzzicargli il capezzolo. Facendolo si rese conto che la faccia del suo amico era rivolta ad un punto imprecisato del giardino, così seguì il suo sguardo…

    Brando Eaton:

    Brando Eaton 53

    Daren Kagasoff:

    Daren Kagasoff 65
     
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11 replies since 24/7/2013, 21:53   2888 views
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