Nicolas, la mia vita... - Parte X

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    CONTENUTO EROTICO E SESSALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



    ========================================================

    Nel caso non aveste letto le altre parti, le trovate qui: PARTE I , PARTE II, PARTE III, PARTE IV, PARTE V, PARTE VI, PARTE VII, PARTE VIII, PARTE IX

    PARTE X

    “Mi aveva detto, ci vediamo domani mattina, e poi non riesce a stare senza telefonarmi per darmi la buona notte!” Fu questo che pensai mentre presi il cellulare per rispondere alla chiamata. Lo faceva spesso, spesso mi chiamava da casa prima di addormentarsi. Era il suo modo per ricordarmi che ero la persona più importante della sua vita. E io lo amavo anche per questo. Purtroppo però, quella chiamata aveva tutt’altro scopo…

    “Pronto!” dissi io

    “Ciao, parlo con Andrea? Sono la sorella di Nicolas…” mi disse, con mio grandissimo stupore, la voce dall’altra parte del telefono.

    La sorella di Nicolas che chiamava me? Cosa poteva mai volere? E a quell’ora poi…

    “Si, sono io. A cosa devo questa chiamata, è forse successo qualcosa?” Chiesi con voce tremante e terrorizzato dalla risposta anche perché sentivo la voce di Maria, così si chiamava la sorella del mio cucciolo, davvero poco tranquilla.

    “In effetti si, sono davvero dispiaciuta di essere io a dirtelo, ma purtroppo mentre Nicolas guidava per tornare dalla palestra è stato coinvolto in un incidente stradale e ora lo stanno operando all’ospedale. I medici non ci hanno ancora detto niente, ma ti ho voluto chiamare perché so che sei il suo migliore amico e so che lui ti vorrebbe lì con se. Ora scusami ma devo correre in ospedale.”

    Non dissi nulla, ero rimasto di sasso. Al che lei ribatté:

    “Hey, Andrea hai capito? Ci sei ancora?”

    A quel punto risposi.

    “Non posso crederci… Mi dispiace tanto… Corro subito lì, grazie per avermi avvertito…” Furono le uniche parole che riuscii a pronunciare. Ero assolutamente sconvolto. Il mio cucciolo stava male, forse stava lottando tra la vita e la morte, io non volevo perderlo.

    Mi vestii in gran fretta e scesi in salotto. Spiegai tutto ai miei genitori che rimasero increduli, ma notando la mia agitazione mi dissero che non potevo guidare in quelle condizione e mi accompagnarono in ospedale.

    Corsi per i corridoi, non ricordo nemmeno dove passai. Ero terrorizzato da quello che sarebbe potuto succedere. Arrivai davanti all’ingresso del blocco operatorio e trovai la famiglia di Nicolas. Sua madre mi venne incontro e mi abbracciò. Piangeva e pregava per suo figlio.

    Chiesi notizie, ma ancora non sapevano dirmi nulla, se non che l’incidente era stato provocato da un tizio in evidente stato d’ebrezza che tra l’altro ne era uscito illeso. Mi sedetti e mi misi le mai tra i capelli.

    Mi passarono davanti agli occhi tutti i momenti vissuti con Nicolas, dalla prima volta che l’avevo visto scendere da quel tram alla prima volta che parlai con lui aiutandolo a raccogliere tutti quei fogli. Ricordavo i suoi bellissimi occhi e i suoi capelli mossi dal vento. Il suo meraviglioso corpo e la sua dolcezza. I suoi baci e la nostra prima volta.
    Ad interrompere i miei pensieri fu Maria che mi chiese

    “Andrea , scusa, tu sai se Nicolas ha una ragazza? Perché se fosse così vorrei avvertire anche lei…”

    Sbarrai gli occhi e mi scese una lacrima… Risposi che non l’aveva… Quella risposta mi distrusse l’anima. In un momento come quello ero costretto a negare quello che c’era tra di noi. Ero costretto a negare quanto ci amavamo, quanto Nicolas fosse importante per me. Ma sapevo che lui ci teneva a non far sapere nulla alla sua famiglia, sapevo che non l’avrebbero accettato per quello che era e che erano tanto fieri di lui. Per cui, a mio grandissimo malincuore, non potevo distruggere l’immagine che la sua famiglia aveva di lui. E così non dissi nulla e tornai a pensare a lui.

    I miei genitori intanto chiesero ai genitori di Nicolas se potevano fare qualcosa e andarono a comprare qualcosa da bere.

    Pensavo a quando l’avevo visto l’ultima volta quel pomeriggio. A quando girandosi mi aveva baciato furtivamente e scendendo dalla mia auto mi aveva scricchiato l’occhio…

    Si era fatta ormai l’una di notte e ancora i medici non avevano fatto sapere nulla. Più passava il tempo e più ero angosciato da quello che poteva accadere. Avevo un sacco di cose da dirgli e non sapevo se mai avrei potuto fargliele sapere.

    Ad un tratto la porta del blocco operatorio si aprii e un medico in camice verde uscii. Tutti saltammo in piedi e gli andammo in contro. Quello che ci disse fu agghiacciante.

    “Il ragazzo aveva una forte emorragia intracranica, abbiamo tentato di drenarla, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Sono davvero addolorato di darvi questa tragica notizia. Mi dispiace.”

    Rimanemmo tutti senza fiato, poi scoppiammo a piangere. Il mio Nicolas non c’era più. Il destino me l’aveva portato via. L’aveva strappato alla sua famiglia, ai suoi amici e all’amore della sua vita. Non volevo crederci, non riuscivo a respirare, non riuscivo a parlare. Abbracciai sua sorella e uniti versammo un mare di lacrime.

    Perché proprio lui? Perché adesso? Perché me l’hanno portato via? Volevo morire in quell’istante. Credevo di non poter sopravvivere a quel dolore.

    Ci raggiunse un’infermiera che consegnò dei documenti ai genitori, consigliando loro di andare a casa e di tornare l’indomani. Chiesero se era possibile vederlo e l’infermiera disse che solo i familiari potevano, quindi accompagnò i genitori e la sorella in una altra stanza.

    Io rimasi lì da solo a piangere. Quando i miei tornarono, capirono subito e mi abbracciarono. Cominciai a correre per i corridoi dell’ospedale e raggiunsi l’uscita. Corsi fuori e gridai nella notte.

    “Perché lui, perché………?”

    Mi raggiunsero i miei e mi riportarono a casa. Andai nella mia stanza e mi accovacciai sul letto vestito. Piangevo e non volevo crederci, mi ripetevo che non poteva essere vero. Continuai a piangere per non so quanto tempo e poi il sonno e la stanchezza devono aver avuto la meglio.

    Mi sveglia la mattina dopo con la convinzione che fosse stato tutto un brutto sogno. Ma sapevo che non era cosi. Quella mattina mi ero svegliato senza Nicolas, ed era la prima di una lunga serie di mattine. Da quella, per tutta la vita…

    Scesi in cucina, non volli nemmeno fare colazione. Non andai a scuola quel giorno, tornai all’ospedale per chiedere di vederlo, ma mi negarono il permesso, nonostante la famiglia avesse detto che se volevo potevo. Ma le regole dell’ospedale erano ferree: solo i parenti. Ed io, anche se ci amavamo alla follia, un parente non ero.

    Uscii dall’ospedale e camminai non so per quanto, non so nemmeno verso dove. Mi ritrovai ad un certo punto di fronte alla mia scuola. Decisi di entrare e raccontare cosa era accaduto. Con le lacrime agli occhi entrai nella classe di Nicolas e dissi tutto. La classe si fece silenziosa, e nessuno voleva credere a quanto stavo dicendo. Poi uscii e informai la mia classe e i miei amici, anche loro rimasero senza parole, e sapendo quanto fossi legato a Nicolas mi abbracciarono forte anche se non immaginavano nemmeno lontanamente fino a che punto eravamo legati.

    Tornai a casa e mi rimisi a letto senza pranzare. Verso sera mia mamma mi portò qualcosa in camera e mi costrinse a mangiare. Assaggia qualcosa, ma avevo lo stomaco chiuso…

    Erano le 14 di venerdì 28 marzo 2008 quando mi preparavo per andare al funerale del mio amatissimo cucciolo. Non avevo la forza di uscire di casa, ma non potevo mancare. Mai nella mia vita avrei potuto credere che mi sarei trovato in quella situazione terribile.

    Entrai in chiesa e lui era già lì. La chiesa era stracolma, io mi sedetti davanti, vicino al feretro e cominciai a piangere. Non riuscivo a smettere. Fu una cerimonia straziante, il parroco cercava di trovare le parole giuste, ma nessuna parola era sufficiente.

    Quando arrivò il momento di prendere la parola salii sull’altare. Avevo preparato una lettera che recitava così:

    “Carissimo Nicolas, amico mio,
    qualcuno ti ha strappato via dalla tua famiglia e da tutti noi. Quel qualcuno pagherà, ma mai abbastanza per quello che ti ha fatto. Tu eri e sarai per sempre la persona migliore che il destino potesse farmi incontrare. Tu sai che nessuno riuscirà mai a farsi una ragione di quello che è accaduto, nessuno mai riuscirà a dirti addio. Per cui ti diciamo arrivederci. Aspettaci. Prima o poi ci rivedremo. Ci mancherai moltissimo. Aspettaci perché non so come e non so quando ma prima o poi ci incontreremo di nuovo, rivedrai la tua famiglia e i tuoi amici. Mancherai a tutti ma sarai sempre nel nostro cuore. Arrivederci carissimo amico.”


    Lessi tutto d’un fiato, con la voce angosciata dal pianto. Ci fu un applauso al quale mi unii col cuore in pezzi. Fu l’ultimo saluto al mio adorato Nicolas dagli occhi azzurri.

    I giorni non passavano mai, da quel 28 marzo non volevo mangiare e non volevo parlare con nessuno. Tornai a scuola, ma non avevo nessuna voglia di studiare. I professori continuavano a ripetermi che nonostante mi capissero, se avessi continuato così non sarei stato ammesso alla maturità.

    Era circa il 15/16 di Aprile quando la prof. di Italiano si mise a spiegare Ungaretti. Io non avevo con me nemmeno il libro di letteratura, e così guardai assieme al mio compagno di banco, anche se non capivo molto di quello che lei stava dicendo.

    Tornato a casa, avevo una strana sensazione in corpo. Qualcosa mi spinse a studiare. Aprii il libro di letteratura su Ungaretti e cominciai a leggere. Qualche pagina dopo però, rimasi assolutamente di stucco per quello che vidi.

    Era la pagina della poesia Mattina, quella che recita “Mi illumino d’immenso”.

    Ma non fu la poesia che mi lascio senza parole, ma quello che lessi a fianco, scritto a mano.

    Riconobbi la calligrafia di Nicolas. Sulla pagina c’era scritto così:

    “Quando arriverai a questa poesia capirai cosa provo io quando sto con te. Come Ungaretti, anche io nel bel mezzo di questa vita difficile e piena di ostacoli, in questo mondo che non mi accetterebbe per quello che sono, quando sto con te, mi illumino di immenso. Tutto è bello e gioioso. Ti amo, da sempre e per sempre.”

    Scoppiai a piangere, ma da quel giorno non ero più in collera col destino per avermi tolto Nicolas, piuttosto ero grato ad esso per avermelo donato, perché anche se per poco, ho potuto capire esattamente e fino al più profondo del mio cuore cosa significhi amare davvero ed essere amati con la stessa intensità…


    --------------------------------------------------------------------


    EPILOGO
    Carissimi lettori, ora conoscete il frammento più importante della mia vita. Sapete che c’è stato un ragazzo di nome Nicolas che ho amato e che mi ha amato.

    Sono passati oltre tre anni da quando se ne è andato e ancora oggi mi commuovo se penso a lui. Quell’anno mi diplomai col massimo dei voti con la convinzione che se sono riuscito a trovare la forza per mettercela tutta era solo merito di Nicolas che in qualche modo non ha mai smesso di starmi vicino. Mi sono anche iscritto all’università e ora sono in procinto di laurearmi. Perché la vita continua, nonostante tutte le difficoltà e tutti gli ostacoli.

    Non è stato facile scrivere tutto questo, ma era giunto il momento di rendergli omaggio raccontando al mondo quale meravigliosa persona lui fosse e cosa significasse per me.

    Ricordo tutti i momenti passati con lui e tutte le emozioni provate. Sogno di poterlo rincontrare un giorno. Spero, che ovunque lui sia, non si sia dimenticato di me.

    Non so se mai riuscirò ad innamorarmi di nuovo, ma sono sicuro che in ogni caso, il mio cuore sarà suo per sempre. E’ stato e sarà l’unico grande amore della mia vita. Arrivederci cucciolo.

    Ringrazio tutti i lettori per i complimenti e il sostegno, leggere che la storia piace, mi ha fatto ricordare quanto fosse bello stare con lui, quanto fosse emozionante, quanto fosse speciale.

    Sinceramente vostro,
    TheDreamer1989


    Edited by Elchicoloco - 16/6/2014, 19:54
     
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    Ragazzo sei ammirevole per la forza che hai avuto nel raccontare a tutti noi questo tua parte di vita alla fine molto dolorosa sei un grande .Questo ti fa onore secondo me sia per te che per quel ragtazzo che tu hai perso per quell'amore che la vita ti ha portato via.
     
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    Mentre leggevo speravo che la storia non fosse vera, in virtù del dubbio che ci avevi lasciato... mi dispiace molto! Ci sono rimasto male, d'altra parte è così che il destino ha voluto... che triste davvero!
     
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  4. max_96
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    Sono rimasto senza parole... Mi scuso per i commenti alle parti precedenti del racconto, ma non pensavo fosse realtà e che soprattutto si sarebbe concluso così... Mi dispiace veramente tantissimo e ti stimo veramente per essere riuscito a raccontare tutto ciò. Stai sicuro che non ti ha dimenticato... Non continuo oltre perchè l'emozione mi sta sopraffando...

    Siamo felici di aver potuto conoscere la fantastica persona di nome Nicolas. Che quest'anima riposi in pace e che possa rincontrarti...
    Un abbraccio forte...
     
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    Grazie a tutti per le vostre parole... Se ho deciso di raccontarvi questa storia, l'ho fatto solo per ricordare a tutti che qualunque cosa accada, la vita vale sempre la pena di essere vissuta... È stato il periodo migliore della mia vita e ricordo tutto con immenso piacere... Non dovete scusarvi di niente... Se non avessi accettato commenti o altro non avrei scritto nulla... A parte poi che erano tutti positivissimi... Quindi ancora grazie e spero di non avervi rattristato troppo... Se fosse così, vi chiedo scusa, non era il mio intento... Volevo solo raccontare una storia di vita come tante altre...

    Edited by TheDreamer1989 - 3/8/2011, 14:13
     
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  6. ShReK93
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    questa ultima parte è veramente scioccante... non pensavo che finisse così e tanto meno che la storia fosse vera!!! mi dispiace tantissimo ma sei stato forte e sei riuscito a d andare avanti.... COMPLIMENTI!
     
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  7. sasso86
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    Caro Thedreamer, ti confesso che arrivato all'epilogo del tuo racconto sono rimasto abbastanza scioccato :cry: avrei preferito che fosse una storia inventata e che non avessi davvero affrontato tutto questo dolore alla fine...(continuo a sperare che ci stai prendendo in giro per mettere in luce le tue doti di scrittore e narratore aspirante ad una gloriosa carriera magari nel cinema....ti prego nn ti offendere se non è cosi però credimi mi ha un pò scosso il tuo racconto..)
    se è tutto vero allora mi sento di dirti questo :
    mi dispiace immensamente per la tua perdita,
    ti ringrazio per aver condiviso con noi il periodo splendido (anche se tristemente breve) che hai trascorso con il tuo compagno,
    sei riuscito a trasmettermi emozioni forti attraverso il tuo racconto,
    so che non è facile tirare fuori ciò che si ha dentro quando si attraversano dolori del genere,
    hai fatto un lavoro eccellente nel raccontarlo..e questo dimostra quanto davvero tenessi a questa persona,
    ammiro la forza che hai avuto nell'andare avanti,
    mi dispiace veramente non conoscerti di persona perchè devi essere davvero un ragazzo molto in gamba (se ti va cmq possiamo scambiarci i contatti msn, probabilmente siamo molto distanti stai tranquillo che nn c'è pericolo di abbordaggio...)
    non mi resta altro che farti gli auguri per il futuro affinchè tu possa trovare una persona altrettanto speciale come nicolas (che cmq sono sicuro ti accompagnerà dall'alto in ogni istante della tua vita)

    Un Abbraccio
     
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    CITAZIONE (sasso86 @ 10/8/2011, 00:12) 
    continuo a sperare che ci stai prendendo in giro per mettere in luce le tue doti di scrittore e narratore aspirante ad una gloriosa carriera magari nel cinema....

    Se sapessi cosa studio ti faresti una bella risata, infatti è qualcosa di decisamente lontano da tutto quel che riguarda lo scrivere... Oppure, ti chiederesti se io non avessi dovuto, per caso, scegliere un altro percorso di studi...

    Lo confesso, mi piace scrivere, ma non lo farei mai per professione. Perchè riesco a scrivere bene solo le mie emozioni, ma quanto a raccontare fatti o altro, non sono poi così bravo... :)

    CITAZIONE (sasso86 @ 10/8/2011, 00:12) 
    ti prego nn ti offendere se non è cosi però credimi mi ha un pò scosso il tuo racconto..

    Non mi offendo assolutamente, e mi dispiace se il racconto ti ha rattristato. Non era mia intenzione... Ripeto, volevo solo far capire a tutti che qualunque cosa succeda, la vita val sempre la pena di essere vissuta.

    CITAZIONE (sasso86 @ 10/8/2011, 00:12) 
    sei riuscito a trasmettermi emozioni forti attraverso il tuo racconto,
    so che non è facile tirare fuori ciò che si ha dentro quando si attraversano dolori del genere,
    hai fatto un lavoro eccellente nel raccontarlo..

    Grazie!

    CITAZIONE (sasso86 @ 10/8/2011, 00:12) 
    mi dispiace veramente non conoscerti di persona perchè devi essere davvero un ragazzo molto in gamba (se ti va cmq possiamo scambiarci i contatti msn, probabilmente siamo molto distanti stai tranquillo che nn c'è pericolo di abbordaggio...)

    Molto in gamba? Mah, dipende... non sempre, ho molti difetti credimi. Difetti che ho decisamente "nascosto" in questi racconti, ma che comunque non mi mancano...

    Un saluto!

    TD

    PS: Ancora grazie a tutti per quello che avete scritto... :)
     
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  9. laro94
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    bravo,bravissimo!e grande anche nel riuscire a raccontare una storia così toccante,che purtroppo ti ha colpito in prima persona.
     
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    DOLCE GAY

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    Ma ti è successo davvero? Perché è proprio agghiacciante. In ogni caso complimenti vivi e sentiti. Mi hai emozionato e, con quest' ultima parte, rovinato la serata :D Buona notte!
     
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    CITAZIONE (Queerboy @ 11/12/2012, 00:32)
    Ma ti è successo davvero? Perché è proprio agghiacciante. In ogni caso complimenti vivi e sentiti. Mi hai emozionato e, con quest' ultima parte, rovinato la serata :D Buona notte!

    Spiacente di averti rovinato la serata... A volte mi pento un po' di aver scritto l'epilogo, ma ormai il "danno" è fatto... ;)

    Spero comunque che a conti fatti, l'emozione provata sia maggiore della tristezza scaturita alla fine. Se così è, il mio scopo è comunque raggiunto!

    Saluti. TD
     
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  12. andres.com
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    Penso che tu abbia fatto bene a scrivere l'epilogo proprio per rendere omaggio al tuo amore. Il racconto è bellissimo e mi sono commosso tanto :cry: . La tua sofferenza è stata grossa e forse lo è ancora ma come tu stesso hai detto hai avuto la fortuna di vivere un'esperienza fantastica.
     
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  13. Bartow94
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    Complimenti continua a scrivere anche di altre esperienze se ce ne sono!
     
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    Io sono nuovo del forum però avevo letto questa storia già da qualche mese, la tua storia mi aveva intenerito fin dalla prima parte, poi però arrivato alla fine non ho potuto fare a meno di versare qualche lacrima :cry: :cry: , e credimi è cosa che non mi riesce molto facilmente, ci sono rimasto veramente male (anche se questo termine non rende molto l'idea) come se mi fossi immedesimato nel tuo racconto. Hai tutto il mio sostegno e il mio appoggio e sono sicuro che ovunque sia adesso il tuo Nicolas ti stia guardando e proteggendo

    Edited by Lucky angel - 10/2/2013, 22:37
     
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    CITAZIONE (Lucky angel @ 9/2/2013, 10:22) 
    Io sono nuovo del forum però avevo letto questa storia già da qualche mese, la tua storia mi aveva intenerito fin dalla prima parte, poi però arrivato alla fine non ho potuto fare a meno di versare qualche lacrima :cry: :cry: , e credimi è cosa che non mi riesce molto facilmente, ci sono rimasto veramente mele (anche se questo termine non rende molto l'idea) come se mi fossi immedesimato nel tuo racconto. Hai tutto il mio sostegno e il mio appoggio e sono sicuro che ovunque sia adesso il tuo Nicolas ti stia guardando e proteggendo

    Grazie! E' quello che penso anch'io... non lo vedo, ma so che è qui da qualche parte! :)
     
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