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{Phoenix}.
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Immaginatevi il classico adolescente in calore, con la mazza che si rizza per niente: ecco, quello ero io, Luca. Solo che io non amavo quello che amavano i miei coetanei, sempre presi a parlare di tette, fighe.. Io preferivo decisamente gli uomini, e per sfogare la mia eccitazione mi sparavo una quantità esagerata di seghe, spingendomi talvolta a trovare piacere anche attraverso la stimolazione anale.
I siti porno non mancavano certo, ed erano la fonte d'ispirazione per me, con bei maschioni eccitati intenti a spompinarsi e incularsi.
Ma volevo provare qualcosa di vero, di più forte. Era un giorno di fine estate quando mi iscrissi ad uno dei tanti siti d'incontri, con il nickname di troia_94.
Le richieste d'amicizia fioccavano, anche grazie alle numerose foto che caricavo sul profilo. Non ero niente male effettivamente, un sedicenne con un corpo atletico e un culo che avrebbe fatto invidia a molte ragazzine.
Ma mi soffermai sul profilo di un altro utente, macho94, mio coetaneo, un figo da far paura a giudicare dalle foto. Riassumendo dopo diverse chattate condite da frasi sporche ed eccitanti decidemmo di darci appuntamento per scopare, ma alla fine non me la sentii e non ci andai.
Pensavo si fosse conclusa la mia esperienza di incontri gay, ma mi sbagliavo.
15 settembre - Il ritorno a scuola, tanto odiato e respinto dagli studenti. Mi incammino verso la classe, impaziente di rivedere i miei compagni, l'unico lato positivo di quell'inferno, ed entrato nella classe.. Beh, penso mi stia per venire un infarto. Vado a sedermi rosso come un peperone, e anche lui sembra avermi riconosciuto. Mi dico che forse non è come penso, è solo un incubo.
Entra il professore, che per prima cosa inizia a presentarci il nostro nuovo compagno di classe. Macho94. Per i primi giorni feci finta di niente, ma ero certo che mi avesse riconosciuto, visto il sorriso beffardo con cui mi guardava ogni tanto. E venne il giorno in cui ci trovammo a faccia a faccia.
Chiesi al professore di poter uscire, per recarmi nel bagno, e una volta lì chi entra poco dopo di me? Lui, Marco (il suo nome), evidentemente aspettava chissà da quanto questo momento a giudicare dalla sia sicurezza nel chiudere la porta e nell'avvicinarsi a me.
- Mi hai piantato in asso, eh troia94?
- Di che stai parlando?
Faccio finta di non sapere, patetico. Non so proprio recitare, ma d'altronde lui mica è scemo. Prima o poi avrei dovuto affrontarlo.
- Senti, è stato solo un error..
Non riesco a finire la frase che resto ammutolito, è entrato in uno dei gabinetti e hai iniziato a calarsi i pantaloni. Boxer bianchi, aderenti. Si vede benissimo la sagoma del suo uccellone attraverso la tela.
- Facciamo finta di aver posticipato il nostro appuntamento ad oggi
dice malizioso, e allora cedo. Mi catapulto, chiudendo la porta, in ginocchio, di fronte a lui, tirando fuori con una certa timidezza all'inizio il suo arnese, bello grosso e pulsante. Inizio a leccarlo con la lingua sulla punta, poi quel sapore mi strega, e come un ingordo ragazzino inizio a succhiare quel grosso bombolone, con sua enorme goduria a giudicare dai gemiti. Fortunatamente non c'era nessun altro nei bagni, altrimenti sarebbe durato poco il gioco. in effetti durò comunque poco, visto che il professore, non vedendoci arrivare, mandò un compagno in esplorazione. Fummo costretti, morti di paura a ricomporci frettolosamente, e a tornare in classe per evitare che ci scoprissero.
In classe, annoiato da morire, mi sforzo per seguire la lezione, ma non posso che pensare al sapore del cazzo di Marco, ancora vivo sulle mie labbra. Ed ecco che mi sento arrivare qualcosa sulla testa, un bigliettino di carta appallottolato. l'aveva lanciato lui, dentro c'era scritto "più tardi sgabuzzino".
Gli mandai un cenno d'intesa e così, suonata la campanella dell'ora successiva, arte, in cui non avremmo fatto niente, mi avviai verso lo sgabuzzino, inutilizzato da qualche anno.
Lui era già lì, con la luce accesa, in quell'angusto e polveroso spazio che, lo sapevo, stava per diventare il posto della mia prima scopata.
- Avevamo qualcosa in sospeso mi pare
fa a un certo punto, ricacciando la sua mazza, un pò ammosciata. E di nuovo mi fiondo verso di essa, facendo di tutto per risvegliarne la durezza. Succhio, facendo avanti e indietro con la testa, e anche lui inizia a muovere ritmicamente il bacino, scopandomi la bocca. Poi preso dalla foga mi afferra la nuca spingendomi, e facendomi ingoiare il suo cazzone del tutto, quasi affogavo.
- Aspetta, non voglio venire subito
mi dice, e mi fa alzare, sedendosi su una sedia.
- Hai mai cavalcato?
dice ironico, e io faccio di no con la testa
- Siediti, su, qui
ed indica le sue cosce. Mi muovo verso di lui, togliendomi prima la cintura, abbassandomi i calzoni e poi le mutande, mettendo in libertà il mio pisello, duro ed eccitato. Inizio lentamente, allargando le chiappe con le mani, a sedermi con il buco del culo sul sulla sua mazza. Il dolore che provai all'inizio fu forte, a una volta entrato tutto iniziò a calmarsi. Poi lui iniziò a muovere su e giù il bacino, penetrandomi. Sembrava uno stallone impazzito. Mi sollevò di peso, sempre con il cazzo ben saldo tra le mie chiappe, sbattendomi contro il muro e scopandomi selvaggiamente. Mi sembrava di essere in paradiso, entrambi gemevamo cercando di far meno rumore possibile. E alla fine sentii il suo cazzo ingrossarsi dentro di me, e una calda e dolce sensazione mi riempì. Era venuto con un ultimo godurioso gemito dentro di me. Avevamo scopato per quasi mezz'ora. Ci baciammo, prima di lasciarci da quella presa, lui era sempre dentro di me. Alla fine, suonata nuovamente la campanella fummo costretti a rivestirci. Ma quello fu solo l'inizio.... -
Bietto20.
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complimenti aspetto il seguito!!!davvero bello
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prez92.
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bello! . -
ragazzino92.
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un anno scolastico è veramente lungo.... chissà magari siete stati anche sgamati.... . -
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Bellissimo ragazzo continua ,magari alla tua età avessi avuto una storia del genere nell'istituto salesiano che ho frequentato io.Aspettiamo con ansia il segutio . -
Ataneko.
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Stupendo ed eccitante :Q_ .
Come divenni troia |
