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Era una sera d'estate, ero solo, solo Giuseppe. Osservavo il tramonto, l'aria era fresca e i piedi li sentivo gelidi. Volevo calore, avevo voglia di te. Solo un giorno dopo che c'eravamo lasciati già ti rivolevo. Come ogni sera avrei voluto le tue coccole, il tuo respiro, la tua presenza. Ero rilassato fino al punto da non accorgermi che qualcuno era entrato in casa tramite la finestra del bagno aperta. Non eri te. Sentii un brivido spezzarmi il cuore quando questo qualcuno oltre passò la porta del terrazzo. Lo sentivo, non eri te. Ero totalmente nudo, nessuno mi fissava. Non ero eccitato, solo te mi eccitavi. Quando poi sentii una carezza sul sedere, mi girai, non eri te. Apprezzai la carezza, ma non era come quando te mi accarezzavi. Quest'uomo misterioso aveva un passamontagna, era anche lui nudo, eccitato. Non riuscivo ad eccitarmi. Pensavo a te. Rientrai in stanza e mi stesi sul letto. Mi lasciai a questo qualcuno. Montò sopra di me e con la sua grossa cappella mi perforò. Sentii continue vibrazioni provenire dal sedere. Era una sensazione magnifica, ma non eri te. E poi...bam...bam...ogni perforata progrediva l'orgasmo. Dopo qualche minuto il compagno smise. Mi girai, ma non ero ancora eccitato. Se il suo ruolo era quello di farmi eccitare, stava tentando in ogni modo di riuscirci. Cominciò a leccarmi le gambe, arrivando fino al mio pene moscio. Decise di leccarlo. Poche leccate, non mi eccitavo. Mi leccava i testicoli, che goduria. Cominciò a masturbarmi lentamente, sperava in una mia erezione. Non eri te. Decisi di mettermi seduto sul letto, con lui sopra. Cominciai a leccargli il pisello. Era grosso e poco peloso. Come piaceva a me. Un'erezione in bocca, lo presi dentro tutto intero, a costo di soffocarmi. Mi ricordava te, le nostre imprese e le nostre pose...andai in bagno facendomi seguire da lui. La vasca era piena d'acqua, perchè come ogni sera, ci saremmo fatti il bagno. Mi immersi con lui e finalmente mi eccitai. Il bolide non si placava. Facemmo sesso nella vasca, per non parlare dei pompini. Che bello era, il suo pene mi ricordava il tuo. Pompino dopo pompino, inculata dopo inculata decise di provare un gioco, che apparentemente mi sembrava una buona idea. Prese un profilattico e vi erezionò all'interno. Ce n'era buona parte. Me lo mise in bocca come biberon. Mi disse di non bere ancora, ma di aspettare. Io aspettai, lui andò in bagno. Uscì dal bagno con le manette per giochi erotici, me le mise. Mi lego infine sul letto, per la pancia. non capivo. Cominciò a succhiare ancora, io ero immobile. Si fece inculare qualche volta e andò in cucina. Uscì con un grosso coltello. Io non capivo. Si avvicinò e mi disse di succhiare la sua erezione che era nel profilattico. Cominciò a ridere. Una volta tolto il passamontagna...eri te! Io continuavo a non capire. Mi puntò il coltello sul pene, cominciando a tagliare. Ero paralizzato, il dolore era immenso. Perchè questo? Una volta tagliato il pene, perdevo sangue a non finire, non mi liberò. Piangevo, urlavo, ero disperato. Te ne uscisti di casa con tutti i miei averi. E' da allora che sono diventato trance. SPOILER (click to view)Un racconto scritto così, su due piedi, una storia felice ma drammatica.
Spero vi sia piaciuto.
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Tonyno86.
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che bella storia...meno il finale! . -
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Infatti..! . -
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Bella storia anche se con il finale tragico . -
jacob89.
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bella..il finale toglie il fiato... . -
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Si si, è davvero come si suol dire mozzafiato!
Grazie =). -
flusco.
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bella storia anche se ha un finale tragico .
Una visita inaspettataRacconto n*1 (INVENTATO) |
