La guida alpina

Sorpresa

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  1. Neilcandy
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    ATTENZIONE
    CONTENUTO EROTICO E SESSALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    Rimasi colpito da quella inaspettata esplosione di ilarità, non ne capivo il motivo. E la cosa mi indispettiva.
    - Lo sai che sei proprio buffo – riprese con noncuranza – mi spieghi perché dovrei non volerne sapere più niente di te?
    - Beh, solitamente la gente, quando gli rivelo la mia omosessualità, se non comincia a riempirmi di insulti, si allontana da me quasi fossi un appestato.
    - Beh, puoi stare tranquillo. Credo di essere vaccinato contro la peste
    Lo guardai perplesso, perché non capivo la sua affermazione e dove volesse arrivare.
    - E così mi dici che mi trovi bello
    - Sì, non credo di aver mai incontrato nessuno che mi piacesse quanto te.
    - E quindi deve essere una sofferenza per te l’avermi qui, mezzo nudo, ma pur sempre coperto. Il “vedo non vedo” funziona come una specie di tortura per te! Non è forse così.
    Il suo sguardo mi era parso diventare più malizioso e la voce particolarmente suadente ed insinuante.
    Decisi comunque di mettere totalmente le carte in tavola e scoprire il suo gioco.
    - Sì Augusto, lo ammetto. In bagno stavo per masturbarmi immaginandomi il tuo corpo nudo.
    - Ah sì, e cosa faresti se ti si offrisse la possibilità di vederlo, anziché immaginarlo?
    - Non lo so, probabilmente finirei per consumarmelo a furia di seghe.
    - Vediamo se è proprio così – dicendo questo di alzò in piedi mettendosi alla mia destra, avevo il viso all’altezza dei suoi genitali. L’asciugamano, notai, cominciava ad essere un po’ gonfio. – Coraggio – mi incitò – toglilo, così finalmente potrai segarti come si deve.
    Lo guardai negli occhi, c’era una strana luce, quasi di sfida. Decisi di gettarmi lungo lo scivolo della passione e portai la mia mano sul suo petto. Era bollente, la pelle liscia, quasi vellutata. Sentivo un profumo acre, misto di resina, muschio e sudore. I sensi cominciarono a risvegliarsi tutti in una volta, mentre un ronzio insistente mi otturava le orecchie. Sentivo il sangue ribollire, le gote in fiamme e la bocca totalmente asciutta. Sentivo aumentare il desiderio di possedere quel corpo, di assaggiare i suoi umori e sentir crescere nella mia bocca la sua eccitazione. Scesi con la mano lungo quel busto fino a raggiungere il tessuto dell’asciugamano. Lo stavo per afferrare e togliere quando mi venne un’idea. Riportai le mie mani sul suo petto e cominciai a palpare quei pettorali generosi, nel frattempo avvicinai la bocca al suo membro e affondai il viso sull’asciugamano. Sentivo l’odore acre del suo sesso solleticarmi le narici. Con la bocca cercai la consistenza di qual membro crescente e, usando il mento, scostai il lembo che copriva quell’asta. L’uccello di Augusto, ormai libero da ogni impedimento, cominciò quindi a crescere davanti ai miei occhi. Era pauroso. Non era ancora completamente eretto e già superava i 20 centimetri. Ed era anche grossissimo. Un diametro che a stento avrei racchiuso completamente tra le mie dita. E dire che sono un pianista.
    Senza staccare le mani dal suo petto e con gli occhi fissi sui suoi, imboccai quella verga tesa. La sentivo crescere ulteriormente tra le mie labbra, mentre vedevo Augusto reclinare la testa all’indietro con gli occhi chiusi, abbandonandosi così totalmente al piacere di quel pompino. Feci roteare la mia lingua su quella grossa cappella, assaggiando tutti gli umori che essa emanava. Sentii delle gocce di liquido preseminale, leggermente acide, punzecchiarmi le papille gustative e inviarmi nuove scariche elettriche, accompagnate da ondate di calore e brividi di freddo alternati. Vidi Augusto che, non senza sforzo, riprese il controllo di se stesso. Ora mi stava osservando con quello sguardo tra il beffardo ed il provocatorio. Era incantevole.
    - Beh, allora, mi hai raccontato una balla
    - In che senso – chiesi staccandomi da quel pezzo di carne duro e bollente, ma portando le mie mani a mungerlo lentamente per non fargli perdere il vigore raggiunto
    - Avevi detto che se mi avessi visto nudo ti saresti segato fino a consumarlo, ma mi pare che tu non lo stia nemmeno sfiorando. Forza, voglio vederti gemere mentre ti seghi.
    Notai che, in quell’ultima frase, il tono, pur mantenendo una sua perentorietà, aveva però anche una certa inflessione quasi supplichevole.
    Mi feci forza su questa mia sensazione e, mentre tornavo ad imboccare quel palo che, oramai, aveva raggiunto una dimensione di quasi 25 centimetri, portai la mia mano sinistra a segare il suo uccello mentre, con la destra, iniziai a mungere il mio. Guardavo sempre quel volto, contratto dalla passione e, al contempo, tenero nello sguardo.
    Ero eccitato come una scolaretta che ha la sua prima esperienza con il ragazzo dei suoi sogni. Sentivo il mio buchino pulsare dal desiderio di essere impalato da Augusto, ma cercai di non farlo capire.
    - Vorrei vederti venire, ti prego – chiese Augusto con una dolcezza inaspettata
    Accelerai la velocità della mia mano e spostai il bacino verso il bordo della poltrona. Sentii la mano di Augusto scendere a massaggiarmi le palle, per poi spingersi più in basso a forzare il mio buchino.
    Emisi un gemito leggero che Augusto lesse come un “continua, ti prego”; spinse quindi il dito all’interno del mio antro caldo muovendolo in modo circolare all’interno. Sentivo le mie mucose reagire lubrificando l’ambiente.
    - Sei già tutto bagnato – mi disse con un sorriso – ti piaccio proprio, allora.
    Mugolai per esprimere il mio assenso mentre aumentavo la foga del mio pompino. Il mio corpo reagiva al ritmo di quel dito. Augusto gemeva come un agnellino, ad ogni colpo della mia lingua sulla sua cappella il corpo vibrava incredibilmente, sembrava una corda tesa di violino. Le sue dita divennero due inviando la scarica di testosterone decisiva al mio cervello. Il mio cazzo esplose una quantità enorme di sborra che mi impiastricciò viso e capelli. Dopo due scariche di tale potenza ne seguirono altre di minore entità che si depositarono sul petto e sul ventre contratto.
    - Cazzo, vengo anch’io
    Estrassi il suo cazzo dalla mia bocca e, aumentai il ritmo della sega aprendo la bocca il più possibile.
    Il primo schizzo mi colpì il viso appena sopra la bocca, gli altri li accolsi invece nel palato, li assaporai con gioia.
    Mi sentivo stremato ma felice, e ancora eccitato. Dopo che l’orgasmo di Augusto fu completato reimboccai quell’uccello continuando a suggerne il nettare prelibato.
    Ero ebbro di sapori, umori ed odori.
    Mi staccò da lui e si abbassò. Mi preparai per ricevere il suo bacio ma rimasi di pietra quando, con un sorriso tenero, si spostò in direzione del mio orecchio
    - Che ne dici di una bella doccia assieme?
    Annuii, quasi deluso per il bacio mancato, Augusto mi aiutò ad alzarmi, mi abbraccio forte stringendomi al suo petto forte e caldo e mi posò un bacio delicato sulla fronte. Poi ci dirigemmo, sempre abbracciati, a goderci una bella doccia….

    Edited by Elchicoloco - 16/6/2014, 00:47
     
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    SPLENDORE GAY

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    Bel continuo..ce n'è ancora o finisce qua?
     
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  3. Neilcandy
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    Vediamo se qualche "mio fan" sa rispondere alla domanda.
    Secondo voi un mio racconto può finire dopo un pompino?
     
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  4. Mr.Luke
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    CITAZIONE (Neilcandy @ 10/2/2010, 15:45)
    Vediamo se qualche "mio fan" sa rispondere alla domanda.
    Secondo voi un mio racconto può finire dopo un pompino?

    ma certo che no! e poi vogliamo troncare una storia che pare prosegua nella doccia?:)
     
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  5. xkekko1982
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    ahahahh
     
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    Silenzio ora...

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    Se il racconto finisce qui ti banno
     
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    FIGO GAY

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    Fantastico racconto complimenti spero ci sia il resto
     
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    L'Amore con la A maiuscola, non guarda al sesso dell'amato, ma negli occhi per perdersi nella sua anima, fondendosi in un universo perfetto ed armonico, attraverso la donazione di sè

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    Beh, non sarebbe da te averlo terminato quì. Ma io so già che ci sarà il seguito (che ora andrò di corsa a leggere) perchè l'ho visto tra le tue discussioni. Comunque sei un vero maestro nell'arte dell'erotismo. Ed anche nel descrivere le emozioni. Chapeu

    Ah, comunque anche io, come il protagonista, mi aspettavo il bacio.
    Perchè non c'é stato?
     
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    MEMBRO GAY

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    bello peccato che il sito non li metta in ordine cronologico leggi un racconto ti piace e trovi la 2 parte cinque pagine dopo
     
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8 replies since 10/2/2010, 09:44   2607 views
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