15 Giornate di Fuoco

Lion92na

Posted on 4/9/2009, 19:07

Like

.

User deleted

Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

Sono passate ormai due ore di viaggio e mi sento un bel po' stanco.
Sono nella macchina dei miei genitori: la mia famiglia è composta da me, mia madre, mio padre e da un po' di tempo, quasi due anni, dal mio cucciolo di beagle. Mi fu regalato da mia nonna al mio compleanno, quando festeggiai i miei quindici anni. Lo chiamai Rex, e non vi nascondo che il nome lo avevo rubacchiato dal cane poliziotto noto in tv.
Ho il capo poggiato al finestrino e sto in fase di dormiveglia, è presto, sono circa le sette di mattina. Sono seduto sul sediolino posteriore della macchina e anche Rex dorme con il muso poggiato sulla mia gamba. Mi sveglio del tutto quando l'auto frena bruscamente, facendo svegliare anche il cane, e la prima voce che sento è quella di mio padre.
<< Guarda quel coglione, non sa nemmeno sorpassare! >> esclama.
Alzo il capo e vedo la Torre medievale situata sulla collina appartenente alla città che si trova prima di quella dove dovevamo giungere noi.
Finalmente, non ce la facevo più.
Continuando la mia descrizione... sono un ragazzo alto circa un metro e settantotto, capelli castani medio lunghi, occhi verdi e un fisico tonificato quanto basta, non eccessivamente palestrato. Ho diciassette anni. Ah dimenticavo, il mio nome è Claudio e sono bisessuale, i ragazzi per me sono tabù, ma questo non fa altro che aumentare il mio desiderio verso di loro. I miei non lo sanno, mio padre verso il tema omosessuale si dimostra un bel po' omofobo, mentre mia madre sembra abbastanza ambigua sull'argomento. Non ho mai detto niente a loro; ho avuto relazioni con qualche amico, ma si trattava solo di preliminari, niente di speciale.
Indosso un costume a pantaloncino largo, rosso con dei fiori bianchi, molto di moda ultimamente, e una maglietta rossa con dei nomi di alcune isole evidenziati sopra.
Sono anni che mi reco sempre allo stesso posto, a mio padre piace la tranquillità e per colpa sua io devo sopportare per circa quindici giorni o quanto vuole lui quel posto di villeggiatura frequentato oltre che dai vecchietti, così chiamo i quarantenni, da comitive già formate.
Caratterialmente sono un ragazzo un po' timido, divento estroverso in due occasioni: o quando la persona con la quale ho a che fare già la conosco o quando questa è molto socievole; oppure quando sono nervoso, lì mi si aggiungono anche strafottenza e rancore. Ora come ora non sono timido, ma particolarmente nervoso, il sapere che mi stavo dirigendo in un luogo che non sopportavo mi fa divenire molto esplicito ed anche strafottente.
Oltrepassata la torre percorriamo una strada che porta verso il lungomare. Noi alloggiamo in una casetta affittata esclusivamente per il mese di agosto, la prima cosa che facciamo sempre non è dirigerci lì, ma riprenderci dal viaggio con un bel bagno.
Non appena vedo il mare prego mentalmente mio padre di rallentare per poterlo ammirare come si deve.
Intanto una lieve erezione post-sonno non voleva cedere, inoltre si aggiunge anche Rex che si avvicina e si mette addosso. Respingo Rex e finalmente noto dei cedimenti del mio pene, facendo sgonfiare così la montagnetta formatasi sul costume per la posizione del mio cazzo.
Finalmente giungiamo alla spiaggia dove di solito scendiamo noi, papà parcheggia l'auto, apro lo sportello, scendo e Rex inizia a fare feste attorno alla macchina, io faccio una corsa al cofano posteriore di questa e prendo l'ombrellone piazzandolo verticalmente avanti a me in modo da non far notare la lieve erezione che pian piano sta per cedere. Mi avvio per primo, mentre i miei prendono le sedie sdraio, e attraverso la strada con Rex, dopo avergli messo il guinzaglio inizio a percorrere la passerella che termina al bagnasciuga. Oltrepasso la Torretta a sinistra della passerella iniziando a camminare sulla sabbia.
<< I cani non possono accedere alla spiaggia! >> esclama una voce giovanile, mi volto e noto il nuovo bagnino. Cambiavano ogni anno, il più simpatico era quello dell'anno scorso, non lo conoscevo bene, ma ricordo che una volta facemmo una partita di beachvolley in spiaggia.
Beh, era carino, bello sguardo, capelli castani tenuti verso il basso, occhi marroni, pizzetto biondo. Per ora ho notato solo questo di lui, non scruto con molta attenzione il suo aspetto fisico.
<< Cosa?! Ma se lo abbiamo sempre portato! >> gli rispondo con seccatura e un po' di rabbia, anche se la mia affermazione non è una buona giustificazione.
<< Mi dispiace non dipende da me, devo far rispettare l'ordinanza. >> ribatte subito il bagnino.
<< E dove lo lascio? >> chiedo stupidamente, pervaso dal nervosismo.
Lui mi guarda, mentre passano i miei e mio padre vedendomi fermo vicino il bagnino si avvicina a noi.
<< Cosa c'è Claudio? >> domanda.
<< Ha detto che i cani non possono stare sulla spiaggia, andate voi, io rimango con Rex, magari vado a fare un giro. >> ribatto io con molta seccatura, mentre mio padre rimane silente per qualche secondo.
<< Se voi rimango io con Rex, vai a fare il bagno. >> mi consiglia poi.
<< No, mi scoccio, rimango con Rex. >> controbatto io volendomene stare un po' da solo per disintossicarmi dal viaggio e dalla pressione dei miei genitori, accumulata nella fase pre-viaggio e durante questo.
<< Vabbè, portati il cellulare, ti chiamo quando dobbiamo andare. >> risponde papà facendo una espressione di comprensione.
<< Sì! >> rispondo io con voce stizzita già pronto al suo comando.
Iniziano ad avviarsi verso il posto dove solitamente piazzavamo l'ombrellone, mentre io mi avvio verso l'esterno della spiaggia.
<< Che cazzo ci trovano di bello qui se non c'è niente e non si può neanche fare niente. >> esclamo un po' ad alta voce passando vicino la torretta.
<< Arrabbiato il ragazzo. >> proferisce il bagnino voltandosi verso di me dopo avermi sentito.
<< Cosa?! >> esclamo voltandomi e guardandolo con aria di sfida.
Il mio sguardo scende improvvisamente sul suo petto non molto tonificato, non facendo a meno di notare i pochi peli che lo ricopre. Ha il fisico come piace a me, normale, non molto muscoloso, l'unica pecca è che non mi piace molto la peluria che ricopre il petto, anche se non è folta, ma io li preferisco privi di peli sul petto.
<< A quanto pare non è la prima volta che vieni qui. Oggi al lido Torelli inaugurano i campetti di beachvolley, perché non vieni? Io vado con i miei amici, ci sono anche ragazzi della tua età. >> controbatte alla mia domanda.
Il tono delle ultime parole è modificato, era dovuto dal fatto che il mio sguardo era sceso fino al costume a pantaloncino largo terminante sopra il ginocchio e di colore rosso; i miei occhi erano rimasti fissi sulla protuberanza orizzontale formatasi sulla parte centrale del costume. Non credo sia il diametro del pene siccome è eccessivamente largo, credo sia la parte laterale.
Alzo lo sguardo e lo riporto negli occhi del bagnino, porgendogli poi la mano, cercando di non dar peso alla faccenda.
<< Io sono Claudio. >> gli dico, presentandomi.
<< Io Luca. >> proferisce lui tendendomi la sua mano e stringendo la mia lievemente.
<< Ok, allora ad oggi. Ah, a che ora? >> chiedo allontanandomi, gesticolando stranamente, imbarazzato dall'essermi fatto scoprire dei miei sguardi da Luca.
<< Alle sedici. >> risponde prontamente Luca.
<< Ok, ciao! >> lo saluto dopo l'informazione.
<< Ciao! >> mi saluta anche lui.
Un po' rosso dalla vergogna per essermi fatto accorgere di quelli sguardi e non facendo a meno di pensare a quella figura di merda fatta pochi secondi fa, mi allontano con Rex per vedere se ci fosse qualche novità, ma ormai ho perso la speranza, quel paese è sempre lo stesso e non cambierà mai.
Scocciandomi e non avendo niente da fare non faccio altro che pensare alla protuberanza di Luca e il suo volto. Mi piaceva troppo il suo sguardo. Era anche più alto di me, poteva essere alto circa un metro e ottantacinque, forse qualcosa anche in più. Penso sempre alla stessa cosa, facendomi quasi trasportare da Rex.
Quando cerco di distogliere lo sguardo non faccio a meno di notare un ragazzo troppo figo, biondo, occhi verdi, di qualche centimetro più alto di me, pettinatura verso l'alto, capelli medio corti, sguardo serio, fisico da urlo secondo me, porta la maglietta ma credo che non sia difficile immaginare ed indovinare le forme del suo corpo.
È con altri tre amici, lui è un po' più avanti degli altri, una ragazza e due ragazzi che scherzano con lei. Loro camminano sulla pista ciclabile larga circa due metri e mezzo ed io cammino nella loro opposta direzione. Nella mia direzione avevo sulla sinistra della pista ciclabile un area pedonale rialzata a salva gente, mentre sulla destra c'era il marciapiede dove ogni duecento metri vi era un lido.
<< Sandro vieni un attimo! >> sento uno dei ragazzi chiamare il biondo, mentre continuavano a scherzare con la ragazza.
Quello che l'ha chiamato non è molto alto, capelli cortissimi, occhi castani, invece l'altro è un po' più alto, magro, capelli neri ed occhi castani, mentre la ragazza è bassina quanto l'amico di Sandro che l'aveva chiamato, ha i capelli lunghi castani, occhi verdi, ma secondo me ha le lenti a contatto, quel colore sembra insolito.
Una volta vicini Rex si avvicina verso di loro annusando l'amico più vicino a noi, quello moro.
<< Quanto è belloooo! >> esclama subito la ragazza, inginocchiandosi con un sorriso vicino Rex ed iniziando ad accarezzarlo, mentre anche il moro inizia ad accarezzare il cane.
Hanno quasi tutti un sorriso stampato sul volto dovuto alle feste di Rex e alle coccole che pretendeva, solo il ragazzo più bassino si era allontanato con il cellulare e parlava.
Non faccio a meno ad accorgermi che Sandro con un sorriso sul volto inizia a guardarmi.
Cazzo, ma sta guardando me... Com'è bono!
Cerco di fare l'indifferente, ma non riesco a non far apparire un lieve rossore sulle guance.
Lui mi gira intorno e sfrega la propria mano dietro il mio sedere, una volta passato avanti inizio a guardarlo stupito con gli occhi sgranati, mentre una lieve erezione inizia a prendere forma nel mio costume. Lui se ne accorge e sorride con malizia mentre inizia ad accarezzare Rex, io mi volto fingendo di guardare il mare per non rendere pubblica l'erezione.
Il bassino finito di parlare al telefono sprona i compagni di allontanarsi verso una zona dove avevano appuntamento con altri amici.
<< Ciao! >> mi salutano i due che accarezzavano Rex.
<< Ciao! >> rispondo al saluto, voltandomi con il busto.
Sandro, invece, un po' più dietro degli altri con un sorriso malizioso mi guarda facendomi un occhiolino.
Continuo a camminare ormai pervaso dal rossore.
Cosa cazzo mi sta succedendo?
Faccio ormai il giro del paese e i miei pensieri sono due che si alternano l'uno con l'altro, penso a Luca e a Sandro, penso alla figura fatta con Luca e al modo di comportarsi di Sandro, sarà forse gay o bisex? Spero che lo sia visto che era anche un bellissimo ragazzo.
Mi dirigo verso la spiaggia dove sono i miei e non faccio a meno di notare che mi stanno aspettando fuori. Vedendomi iniziano a dirigersi verso la macchina, io li seguo non vedendo l'ora di giungere a casa e sfogare i miei pensieri nel bagno.

.

Tauros1990

Posted on 4/9/2009, 23:15

Like

.

User deleted

Senza parole...

.

Lion92na

Posted on 5/9/2009, 01:59

Like

.

User deleted

come lo devo interpretare???

.

~Enchanted~Dream~

Posted on 5/9/2009, 09:00

Like

.

User deleted

eccomi ^^
zaza io la leggo in anticipo questa storia

XD
allora il carattere di luca mi piace molto, sembrava un tipo sulle sue poi invece è stato molto gentile ^^
(chissà che succederà XD)
sandro invece... spavaldo il ragazzo o.o
XD
ti sei raccontato un bel po' in questa storia, me ne sono accorta

anche se ti sei tolto il fratello dalle scatole XD
continua presto ^^

.

Tauros1990

Posted on 5/9/2009, 13:41

Like

.

User deleted

Sisi anke io aspetto la continuazione

.

simosexRE

Posted on 5/9/2009, 15:11

Like