Vieni qua piccolina

Ti racconto una favola

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  1. squaloblu87
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    PROLOGO

    Angela aveva appena terminato di riordinare la stanza e si apprestava a raggiungere gli altri nel patio dietro la casa. Avevano stabilito dei turni per tutto ciò che c'era da fare e quel giorno spettava a lei occuparsi della cucina.

    Tutto sommato il patio a quell'ora del pomeriggio era l'unico posto in cui si poteva stare, in quella giornata calda di agosto, visto che era all'ombra.
    Avevano scelto di trascorrere parte delle vacanze al mare. Si sarebbero trasferiti, a metà agosto, al paese di Silvana, moglie di Giorgio, in montagna.

    Si sedette su una sedia sdraio, inforcò gli occhiali da sole ed un tenue sollievo giunse ai suoi occhi. Si guardò intorno ... Uno sguardo a suo figlio ... a sua nuora ... a sua sorella .... ai genitori di sua nuora .... agli amici ...e per ultimo a quella piccolina riccioli d'oro. La piccolina della famiglia. Aveva quattro mesi, era nata il giorno tre aprile, come suo zio Fabio e forse per questo motivo i suoi genitori vollero chiamarla Fabiola. Aveva i capelli biondi e ricci, occhi celesti e un faccino paffutello e simpatico. Somigliava al padre Giorgio, figlio di Angela. L'unica cosa in cui non somigliava né al padre né alla madre era nel taglio degli occhi ... occhi di gatto ... esattamente come lo zio Fabio.
    Angela guardava la piccolina con dolcezza e ammirazione. Stava dormendo. Era una bellissima bambina, era un angelo. Chiuse gli occhi ed il suo pensiero corse all'emozione che provò il giorno della nascita della nipote. Coincidenza volle che si trattasse dello stesso giorno di nascita di suo figlio Fabio. Andò ancora indietro con i ricordi ... quando nacque Fabio. Due lacrime spuntarono tra le ciglia, per fortuna nascoste dagli occhiali da sole. Era così da oltre due anni ... quando pensava a Fabio. Una emozione indescrivibile le prendeva la gola togliendole il respiro e sfogando con le lacrime. Stesso giorno ... Coincidenza o segno del destino? A questo Angela non dava una risposta.

    Silvana non stava riposando come gli altri. Vigilava attenta su sua figlia, gli occhi le brillavano. Si era fatta molto bella con la gravidanza ed aveva conservato quello sguardo dolce e birichino. Occhi neri un po' affaticati ultimamente, così appena la piccolina si svegliò Angela si offerse di badare a lei, consentendo a Silvana di riposare un po'. Prese dalla carrozzina la piccola e sistemandola accanto a lei sulla sedia sdraio le sussurrò:

    - Vieni qua piccolina, ti racconto una favola ....

    _______________________________________________________


    C'era una volta un bellissimo Principe che viveva in un bellissimo Castello.
    In realtà al Castello ci stava poco perchè a lui piaceva viaggiare. E poi non era un principe come tutti gli altri. A lui piaceva condurre una vita diversa da quella imposta dalla Corte: con molto disappunto da parte del Re, della Regina e di tutta la Corte, il Principe Palandriu lavorava e percepiva uno stipendio. Uno stipendio rapportato al suo livello e alle sue mansioni, uno stipendio umile che gli dava la possibilità di mantenere una vita decorosa e di viaggiare. E fu proprio in uno dei suoi viaggi che si innamorò perdutamente di una donna. La donna dei suoi sogni, la donna della sua vita. La donna che gli permise di vivere una stupenda ed indimenticaile storia d'amore.

    Era appena sbarcato col traghetto in una località marina, la cittadina di Larsent, distante circa 400 chilometri dal Castello. Aveva programmato di trascorrere una settimana in quella cittadina e le bellissime condizioni atmosferiche del posto lo portavano ad essere ottimista più del solito.
    Il Principe Palandriu era un uomo amante della vita, era una persona molto simpatica ed aveva la battuta pronta in ogni situazione. Era un bell'uomo, molto energico e un po' impulsivo. Era leale e generoso e un po' tendente a comandare sia la propria vita che quella delle persone a lui vicino.
    Mentre si accingeva ad entrare in albergo, la vide! Il suo sguardo fu subito catturato dagli occhi di lei, bellissimi, dello stesso colore del cielo. Lei era vestita semplicemente con una camicia ed una gonna ma agli occhi di lui era una Dea, aveva un sottile alone intorno al corpo che solo persone particolarmente sensibili come lui potevano percepire. Fu amore a prima vista ... o fu la vista che gli si annebbiava per la fame? Ad ogni buon conto decise di conoscerla e lo avrebbe fatto nel pomeriggio, visto che anche lei era appena giunta in albergo.
    Più tardi, nella sala ristorante dell'albergo, la cercò con lo sguardo. Non c'era, evidentemente stava riposando, pensò, ed un brivido gli corse lungo la schiena. In quel momento si rese conto che pensando a lei la pressione si alzava e il suo cuore accelerava i battiti. Si! Più tardi l'avrebbe conosciuta e già s'immaginava lascena: si sarebbe avvicinato a lei, l'avrebbe guardata negli occhi e le avrebbe chiesto se poteva baciarla. Si ... avrebbe fatto così!

    Il Principe Palandriu conobbe la sua Principessa solo che non andò esattamente come aveva programmato. Si emozionò a tal punto da non essere in grado più di parlare, così tanto che restò dieci minuti davanti a lei a fissarla senza proferire parola. Al suo posto lo fece lei, gli disse: posso baciarti?
    Iniziarono così quella che fu chiamata la storia d'amore più bella. La Principessa Asleda fu per lui una sorgente di vita, dalla quale lui traeva beneficio e giovamento. Il Principe Palandriu era per lei una persona con cui parlare, con cui confidarsi ed esprimersi liberamente. Era il pilastro a cui aggrapparsi nei momenti di sconforto. Era il suo dolcissimo amore.
    Nella storia delle favole la Principessa Asleda viene ricordata col nome di "diamante", nome che lui le diede all'inizio della loro storia e che non la lasciò più.

    E come tutte le belle favole ... piccolina mia ... anche questa ha un lieto fine. In un mondo pieno di malvagità e di disastri questa favola ha portato molto amore, donato e ricevuto da due bellissime persone che nel corso degli anni hanno imparato ad essere amici del loro stesso amore.

    Fine

    Edited by EricNorth - 4/11/2015, 21:46
     
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0 replies since 7/1/2009, 07:42   131 views
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