Proprio Io, proprio Tu

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    IMPORTANT GAY

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    Concordo, anche se comunque per come sta andando la storia... ci stava. XD
     
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  2. SBIGU' S CHANNEL
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    Waw ragazzi che racconto

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  3. Me8800
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    Penso che tutti aspettiamo il seguito.... I racconti sono scritti bene e non scontati :) :)
     
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  4. Invano
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    -Cazzo, Giovanni, me l'avevi promesso!
    Mentre lo dicevo, stavo pallido e immobile nella camera di Giovanni, e proprio di fronte a me stava un altro ragazzo che sembrava la traduzione di una delle mie fantasie erotiche più frequenti: pochi muscoli, natiche sode, capelli rossi e qualche lentiggine che faceva da contorno a un'espressione diabolica.
    -Calma Gabri, calma. L'amico Michele qui è venuto solo per divertirsi insieme, e non dirà nulla! Vero Michele? Il diavolo annui, percorrendomi con gli occhi. Avrà avuto si e no 19 anni.
    -Ma avevi detto! Tentai di protestare, riflettendo sul da farsi: se me ne fossi andato ora, c'era la possibilità che Giovanni diffondesse le foto. D'altra parte...
    -Sicuro di voler rinunciare a questo, Gabri?
    Giovanni si era calato i pantaloni della tuta, puntandomi davanti lo splendore del suo uccello. Ero arrivato a un punto tale da non riuscire a resistervi, e così caddi in ginocchio, nel tentativo di succhiarglielo.
    -Ecco fatto cagna! Mi sembra che la decisione sia stata presa!
    Io annui, lacerato dalla possibilità di separarmene.
    -Devi sapere che sia io che Michele abbiamo preparato un gioco tutto per te, cagna!
    Michele rise, e ne approfittai per guardarlo meglio: era maledettamente bello.
    -Le regole prima di tutto, però!
    Me ne ero completamente dimenticato; rimediai il più celermente possibile, gettando a terra i vestiti , e piegandomi nella posizione abituale, con un'attenzione in più per l'ospite, a cui riservai la vista del mio sedere.
    -Te lo sei scelto proprio ubbidiente, Giovanni!
    Michele continuava a ridere, e intanto mi esplorava le natiche con gli occhi.
    -Quando iniziamo? Aggiunse.
    -Ora! Urlò Giovanni, afferrandomi dal basso, e tirandomi i glutei immediatamente sopra tutto il resto; un brivido mi sconvolse il corpo.
    -A te l'onore, amico! Disse a Michele, che prontamente s'avvicinò, fissandomi il sedere con occhi eccitati; poi, senza dir nulla, mi sputò dritto nel buco del culo. Giovanni lo imitò immediatamente.
    Sentivo la saliva scendermi sino ai testicoli e sulla schiena.
    -Molto molto bene, cagna! Questa volta abbiamo fatto le cose per bene!
    Dimmi un po', ti piace la frutta, cagna?
    Annui a Giovanni, guardandoli dal basso con aria smarrita.
    Michele, mantenendo il silenzio, si allontanò per un istante, per poi tornare -e quell'istante lo avvertii con l'eccitata tensione delle ore- con in mano una banana.
    -E che frutta sia, allora!
    Michele m'allargò il buco con le dita, sputandoci un'altra volta. Poi, senza attendere oltre, c'infilò la banana: fu come se il dolore improvviso e il piacere dovuto all'eccitazione mi scuotessero insieme e totalmente. Mugolai.
    -Alla cagna piace, che ti dicevo!
    Giovanni mi lasciò a terra.
    Mentre io mi contorcevo per il piacere, nudo e con una banana infilata nel culo, lui frugava tra le sue cose; ne venne fuori infine con una sorta d'imbuto.
    Non riuscivo neanche più a pensare.
    -Adesso viene il bello, cagna! Dati tuoi gusti particolari in fatto di liquidi, abbiamo pensato di farti un regalo insieme! E guardò Michele come fosse un complice.
    -Non ti resta che mostrarci la bocca, cagna? Che te ne pare?
    Questo feci. Pur non sapendo a cosa sarei andato incontro, aprii la bocca.
    Michele m'accosto subito l'imbuto alla labbra, poi mi fece stendere a pancia all'aria: la vista mi si annebbiò d'un tratto quando lo vidi calarsi i pantaloni, e mostrarmi il cazzo in erezione. Sentivo il culo in fiamme.
    -Piano, piano, ora arrivo anch'io, cagna!
    Giovanni s'accostò a Michele: penso di non averlo mai avuto così duro.
    -Ecco il nostro regalo, cagna!
    E iniziarono a menarselo, singolarmente e vigorosamente. Temevo di svenire.
    Invece vennero loro, puntando i loro cazzi pulsanti contro l'imbuto e scaricandovi dentro tutta la sborra possibile. Il liquido filtrato m'arrivava in gola come un intruglio maledetto e caldissimo: credevo di soffocare, ma il piacere era così forte che il mio corpo sembrava non appartenermi più.
    -Giovanni, è una cosa da non crederci, cazzo! Rise Michele indicandomi.

    Non riuscivo a crederci neanche io.
    Quello fu il giorno in cui conobbi Michele.
     
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    Yaoi

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    bel capitolo!
     
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  6. Invano
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    Grazie!!
     
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    FIGO GAY

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    Continua fantastico
     
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  8. aramis1
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    Racconto coinvolgente, continua!
     
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22 replies since 30/11/2014, 17:14   3060 views
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