| Diversi anni fa, quando da ragazzetto lavoravo dal barbiere, un signore sull'ottantina d'anni (cui sembrava essere ancora molto legato alla moglie defunta) parlandomi della sua vita, arrivò al punto di dirmi che la misura per capire se una persona veramente ti ama, ti vuole bene o gli importa qualcosa di te, è solo una: il tempo. Il tempo, che nel bene e nel male, sia con un sorriso o con un litigio, è disposto a dedicarti concretamente. Fu una cosa che da allora mi rimase piuttosto impressa. Anche da bambino, non so come (o forse a causa delle situazioni attorno, va beh) pensai a qualcosa del genere, ma prima di allora non avevo mai incontrato nessuno che mi aprisse gli occhi sulla questione. Se ci penso, devo dire che quel pomeriggio d'estate fu una sorta di punto di svolta nella mia vita pre-adolescenziale. Alcuni direbbero che l'amore o l'amicizia, così come tante altre cose non si possono comprare, invece al giorno d'oggi si possono comprare eccome, specie se la società regredisce sempre di più. Non siamo solo vittime delle "mode" imposte da terzi, ma anche di un capitalismo malato, di una società consumistica egoista che non guarda in faccia nessuno. Dell'apparire artificiale a tutti i costi piuttosto che l'essere naturale. Il tempo invece è molto prezioso e non lo si compra affatto. Siamo noi infatti a scegliere come impiegarlo e ad esso sono legate le nostre priorità, le nostre scelte di vita quotidiane e a medio-lungo termine. Il tempo è importante anche sotto un altro aspetto: ogni giorno "perso" non tornerà mai più indietro, e con esso anche occasioni, possibilità. Il tempo che inesorabilmente trascorre ci rende più vecchi, ci logora interiormente silenziosamente, ci fa soffrire, e prima o dopo purtroppo distrugge le relazioni umane e con esse i sentimenti (quelli veri). |
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