La speranza è quella cosa piumata che si viene a posare sull'anima. Canta melodie senza parole e non smette. Mai. E la senti nel vento. E dura deve essere la tempesta capace di intimidire il piccolo uccello che ha dato calore a tanti. Io l'ho sentito nel paese più gelido e sui mari più alieni. Eppure mai, nemmeno allo stremo, ho chiesto un briciolo. Di me.
Ragazzi non sentitevi "strani". Ho aperto questa discussione proprio per provare a raccogliervi tutti. Condivido in parte il pensiero di queerboy. Forse non è solo la tecnologia ad essere cambiata, alla fine si può usare un mezzo o un altro, siamo noi a deciderlo. È la società ad essere spesso meno umana e più distaccata di fronte al problema o un momento di sconforto di un'altra individuo.
Una delle mie colpe è che a seconda dell'importanza della persona, il posto che occupa nella mia scala personale, sono disposto a dare ripetutamente sempre una cazzo di fiducia e possibilità. Poi quando vedo certi ripetuti atteggiamenti prendo e ci resto male e mi attacco al cazzo per la n-esima volta. Fino a quando arriva all'improvviso un giorno e mi rompo le palle definitivamente. Maledetto a me.
Si dice che le donne si innamorano di ciò che ascoltano e gli uomini di ciò che vedono. E poi ci sono io, che attingo un po' da ambo i lati, e non solo.
Negli ultimi mesi poi un pensiero orrendo ha iniziato a pervadere la mia testa e fare in polvere l'anima, ovvero che talvolta ci mancano certe persone solo per come pensavamo fossero e non per quello che forse in realtà sono. E tutto ciò che è stato e in cui hai creduto viene distrutto da dubbi e quant'altro.
Tutto ciò fa male. Specie se dopo arrivano altre parole che non vorresti mai sentire da chi hai dato il tuo cuore. Ma pazienza