Gay Boys Reloaded

Posts written by TheDreamer1989

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    Grazie a tutti per i continui complimenti...

    Un film senza censure eh... forse sarebbe un po' troppo spinto (un vm18 probabilmente)... In effetti, quest'ultima parte alla fine è venuta fuori un po' diversa da come me la immaginavo... volevo restare sul romanticismo ma poi, non so bene perchè, sono sceso molto nell'erotismo... In ogni caso, per i romanticoni, non disperate: il romanticismo tornerà dal prossimo episodio...
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    CITAZIONE (•Sunshine @ 18/9/2013, 16:10) 
    Mi piace molto come scrivi, come dai tuoi racconti si percepisca quel romanticismo che ti fa perdere tra le righe - o meglio, tra i pixel :P. Spero tu scriva presto una quarta parte, sono curioso di sapere come va a finire!

    Quarta parte online... Scusate il ritardo! :)
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    CITAZIONE (dreamboy @ 22/9/2013, 00:02) 
    Dico solo una cosa... quando lessi i racconti originali li ho salvati sul pc pensando: " Se i miei mi diranno che non ci si può innamorare di un altro ragazzo gli farò leggere questo e dovranno per forza cambiare idea". La mia idea sui racconti invece non è cambiata: complimenti!

    Non avevo mai pensato che qualcuno potesse pensare di fare un uso del genere di questa storia... In ogni caso, anche se ti auguro di non averne mai bisogno, se dovesse funzionare fammelo sapere... ;)
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    ATTENZIONE
    CONTENUTO EROTICO E SESSALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    Parte 4 - Per ringraziarti per tutto quello che hai fatto...

    La storia con Marika non durò molto. Fu Miky a troncare dopo aver saputo che la ragazza aveva un “debole” per l’intera squadra di calcio in cui lui si allenava. Non la prese esattamente bene però, e sinceramente la cosa mi lasciò abbastanza perplesso. Solitamente Michael si buttava sempre tutto alle spalle e ricominciava da capo quando qualcosa non andava. Quella volta però sembrava proprio aver accusato il colpo, e non era da lui. Per qualche giorno non volle dire niente nemmeno con me, ma poi finalmente un pomeriggio cedette alle mie insistenti domande sul perché fosse così giù di morale.

    “Samu, quella troia si è ripassata tutta la squadra. Come cazzo ho fatto a credere che stesse con me perché le piacevo...”

    Che Marika non fosse esattamente una ragazza seria l’avevo sempre pensato, ma lui sembrava felice con lei e non ho mai parlato con lui dei miei dubbi.

    “Sai cosa mi da fastidio Samu? Che si sia scopata l’intera squadra non me ne frega un cazzo. Il fatto è che quelle teste di cazzo dei miei compagni se la ridevano alle mie spalle... Perché lei in giro diceva di stare con me e poi si ripassava tutti loro...”

    Ecco, ora era chiaro. Miky aveva accusato il colpo perché era stato ferito nell'orgoglio. E soprattutto perché era stato ferito nell'orgoglio da persone che considerava amiche, era stato ferito dai propri compagni di squadra.

    “Dai, Miky, non te la prendere! Capisco quello che provi, ma lasciali perdere quegli idioti che hanno ragionato col cazzo piuttosto che con la testa...”

    “Si si, tranquillo. Ho lasciato la squadra di calcio, sicuro che li lascio perdere! Anzi, loro hanno perso me...”

    Eccolo li il mio amico Miky! Loro avevano ferito lui, ma lui era riuscito a portare via a tutti l’unica cosa di cui non potevano fare a meno: lui stesso! Infatti Miky era il migliore di tutti, tutti lo consideravano una vera promessa del calcio e la sua (ormai ex) squadra vinceva sempre grazie ai suoi preziosi goal! Senza di lui avevano poche speranze...

    Il non giocare più a calcio permise a lui di concentrarsi un po’ più sullo studio per la maturità che avremmo dovuto sostenere di li a poco. Non amava studiare, ma non aveva nessuna intenzione di ripetere l’anno. Meglio studiare tre mesi intensamente che rifare tutto l’anno in quello schifo di scuola continuava a ripetersi e a ripetermi.

    E così, anche i nostri incontri risentirono di un drastico calo. Poco male, anch'io dovevo studiare e il tempo per altro ce n’era poco. In più poi, Miky non sembrava ancora così entusiasta dei nostri incontri come un tempo!

    Arrivarono i giorni della maturità che entrambi affrontammo al massimo delle nostre potenzialità. Il secchione tra i due ero io e naturalmente uscii col massimo dei voti. Lui dovette accontentarsi di un mediocre sessantotto, ma poco gli importava. Era talmente felice di aver finito la scuola e di potersi finalmente dedicare alla sua vita che il voto era certamente l’ultimo dei suoi pensieri.

    Finimmo gli orali con pochi giorni di differenza l’uno dall'altro e nel primo weekend libero per entrambi ci concedemmo una rilassante giornata di mare. Miky sembrava un’altra persona. Senza più tensione e ormai finalmente rasserenato dall'aver finito la scuola, sembrava non risentire più nemmeno della mancanza del calcio.

    Tornammo a casa al calar del sole e quando ormai ci stavamo salutando sul pianerottolo di casa sua, lui si avvicino a me e mi sussurrò quel che ormai non pensavo più di poter sentire.

    “Samu, dobbiamo festeggiare come si deve la fine della scuola. Stasera i miei non ci sono, faranno tardi, che ne diresti di venire da me?”

    Stavo per rispondere, se non fosse stato che Miky, dopo essersi stampato un mega sorriso sul volto, continuò.

    “E poi c’è una cosa che non facciamo da molto tempo, e se ti va potremmo riprendere! Non sai da quanto tempo è che...”

    E si interruppe perché la signora Rosa, vicina di pianerottolo, usci con una busta della spazzatura in mano. La salutammo e lei ricambiò chiedendoci come stavamo.

    “Ci vediamo stasera Miky” lo salutai io con un fugace occhiolino. E la risposta di Miky non si fece attendere. Ad alta voce mi disse “Sono carichissimo Samu!!!”

    Mentre salivo le scale, sentivo la signora scendere e tra se e se sospirare “eh, quanta energia hanno i giovani d’oggi!” Se solo avesse saputo a quale “carico” Miky faceva allusione... Feci una risata tra me e me e me ne entrai in casa.

    Mi feci una bella doccia, mi cambiai e cenai con i miei genitori. Finita la cena dissi che avrei passato la serata a casa di Miky visto che i suoi sarebbero stati fuori, e naturalmente loro non ebbero nulla da obiettare.

    Scesi le scale e incrociai i genitori di Miky che stavano uscendo. Li salutai e augurai loro una buona serata e poi entrai e salutai Miky che era in soggiorno ad aspettarmi.

    “Finalmente se ne sono andati.” disse Miky appena mi vide. “Sono settimane orami che aspetto questo momento, non ce la faccio più!”

    Eccolo li il mio Miky tornato quello di un tempo! Spontaneamente e senza troppi giri di parole aveva chiaramente detto quel che si aspettava che succedesse. E non sarei stato certo io a cambiare i suoi piani!

    “Dai, vieni di la!” e svelti ci infilammo in camera sua.

    Ovviamente quel che lui si aspettava è che io ciucciassi come si deve il suo bel pisellone, tuttavia io avevo in mente un’altra cosa. Non che non volessi fargli un bel pompino, intendiamoci, ma ero deciso a provare anche altro. Sempre che Miky fosse d’accordo...

    Per non perdere tempo, appena chiusa la porta della camera Miky era già intento a calarsi i pantaloncini, ma con suo grande stupore fui io a fermarlo.

    “Aspetta Miky. Aspetta un attimo!”

    “Che c’è Samu, credevo ne avessi voglia...”

    “Si, ne ho voglia. E tanta anche... però...”

    “Però cosa?”

    “Però mi piacerebbe che sta sera tu, beh ecco... se ti va... mi piacerebbe che avverassi una mia fantasia, un mio sogno diciamo.”

    Lo sguardo di Miky si fece un attimo interrogativo, ma poi la sua naturale ingenuità infantile e bambinesca mi fece scoppiare dal ridere...

    “Ma in questo sogno o fantasia, poi alla fine me lo fai un pompino?”

    In quelle occasioni sembrava davvero un bambino. Risi a crepapelle e poi risposi.

    “Si, assolutamente si.”

    “Ok, allora dimmi cosa vuoi fare e noi la faremo. A lei i ciak regista...” e mi fece un occhiolino.

    Faceva caldo e lui indossava solo un paio di calzoncini da calcio (che ormai non usava più per le partite) e una t-shirt. Quei calzoncini non mi fecero sfuggire il fatto che fosse già molto eccitato e la cosa mi piaceva. Naturalmente anche io non ero da meno, così cominciai a raccontare.

    “Innanzi tutto io dovrei rimanere da solo qui nella tua camera e tu dovresti uscire e chiudere la porta. Poi io dovrei svestirmi completamente nudo e dovrei mettermi sotto le lenzuola del tuo letto facendo finta di dormire.”

    Miky ascoltava in religioso silenzio, così continuai.

    “Poi tu dovresti entrare in camera senza fare rumore, avvicinarti al letto, calarti poco i calzoncini e i boxer, giusto quel che basta per fare uscire il pisello. Poi dovresti insalivarti un po’ la cappella e appoggiarmela sulle labbra. Dovresti strisciarmi bene la cappella finché le mi labbra non si apriranno e faranno entrare il tuo pisello in bocca...”

    “Ok ok, fermati.” mi interruppe Miky. Temevo il peggio. “Fermati perché sennò poi con troppe cose da fare mi dimentico la sceneggiatura. Intanto iniziamo così. Me lo dici dopo cos'altro devo fare. Vado fuori, ti do cinque minuti e rientro ok?”

    “D’accordo, grazie Miky”

    “E di che? Sembra che si prospetti una seratina davvero interessante.”

    “Ah, Miky un'altra cosa.” dissi mentre lui era già sulla porta. “A parte farli scendere sia davanti che dietro di appena 10 centimetri per farlo uscire, non devi assolutamente cavarti nulla di quello che indossi... E non accendere la luce.”

    “Ok, capo” disse uscendo e richiudendo la porta alle sue spalle.

    Non posso crederci, si stava per avverare una delle mie fantasie più nascoste. Se fossi riuscito a fare fare a Miky tutto quello che volevo, quella sera sarebbe davvero stata memorabile. Ma non c’era tempo da perdere in pensieri in quel momento. Miky sarebbe rientrato dopo poco. Così, mi svestii completamente, buttai i miei pochi vestiti per terra e mi misi nudo sotto le lenzuola. Spensi la luce e per un attimo realizzai che ero nudo sotto le lenzuola di Miky e lui stava per scoparmi!

    Sentivo il suo odore in quelle lenzuola e la cosa mi eccitava da matti. Appena sentii aprire la porta chiusi gli occhi e inclinai la testa dalla parte del fianco del letto.

    Non potevo vedere, ma i rumori che sentivo erano inequivocabili. Sentii che Miky si avvicinava al letto, sentii il rumore dei pantaloni che Miky fece scendere e sentii il suo pisello sbattere sul suo addome quando si fece scendere anche i boxer. Poi lo sentii sputarsi su una mano ed era chiarissimo che stava eseguendo tutto alla lettera.

    Poi, quasi all'improvviso, lo sentii abbassarsi e appoggiare qualcosa di umido sulle mie labbra... La sensazione era bellissima. Lo lasciai strofinare per un po’ e poi aprii come da programma le labbra e inizia a ciucciarlo e a leccarlo per bene. Sentivo Miky godere e mugolare... ma non volevo che venisse, i giochi erano appena cominciati.

    Feci uscire il suo pisello dalla mia bocca lasciandolo bagnato da molta saliva. Aprii gli occhi e potei ammirare il suo bel pistolone grazie alla luce della luna che filtrava dalla finestra.

    “Fai scendere lentamente del tutto boxer e pantaloncini, cavati le infradito e mettiti in ginocchio qui sopra di me, in modo da poter entrarmi ancora in bocca.”

    Eccitato come non mai, con un pisello ormai di marmo, eseguii alla lettera e io ripresi il mio lavoretto di bocca. Poi mi fermai di nuovo. Ora veniva la parte più difficile. Se avesse fatto anche quello, poi non ci sarebbero stati più limiti tra noi. Avevo un po’ paura della sua reazione, ma osai comunque. Ormai eravamo in ballo...

    “Rialzati in piedi, scendi dal letto. Dovresti scoprirmi lentamente dalle coperte. Fermarti un attimo ad osservarmi e poi darmi dei bacetti a stampo cominciando dalle labbra fino a scendere sul collo, sul torace, sull'addome e sul pisello.”

    Lui rimase un attimo interdetto. E così io, preoccupato di rovinare tutto, corressi subito il tiro.

    “Ok, no, come non detto, questo non ti va di farlo. Non c’è bisogno, fa niente.”

    “Hey Samu, non ho mai baciato un cazzo, lo sai che io sono etero e anche se faccio queste cose con te io non...”

    Poi si interruppe per qualche istante...

    “Ok, dai, che sarà mai un bacetto... ok, lo faccio. In fondo ti avevo promesso che avremmo realizzato la tua fantasia in pieno.”

    “In pieno dici? Allora ci sarebbe dell’altro per questa seconda scena.” deglutii e continuai... ormai tanto valeva proporre proprio tutto.

    “Dopo avermi baciato velocemente il cazzo, tu dovresti anche dargli una leccata a lingua aperta dal basso verso l’alto per un paio di volte. Non devi prenderlo in bocca, devi solo leccarlo!”

    Miky sbarrò gli occhi. Ecco, pensavo, avevo osato troppo.

    “Ok, ma che sia la prima e l’ultima volta. Promettimi che non mi chiederai mai più di farlo.” fu la sua risposta.

    “Promesso” e così Miky iniziò la sua parte. Scese dal letto, mi tolse di dosso le lenzuola e dopo un attimo di esitazione mi baciò dolcemente sulle labbra, poi sul collo, poi all'altezza dello sterno, poi sullo stomaco, in fine sull'ombelico e poi sulla punta del cazzo. Credevo che non avesse il coraggio di fare l’ultima parte e invece rimasi decisamente stupito.

    Lo sentii abbassarsi e poi, per la prima volta, la sua lingua sfiorò il mio pisello. Fu una sensazione stupenda. Diede altre due leccate belle profonde e intense. Poi quando stavo per fermarlo per dirgli della terza parte, sentii che stava afferrando il mio pisello con due dita. In men che non si dica lo sentii scendere con la sua bocca sulla mia asta. Mi stava ciucciando il cazzo!!!
    “Che fai Miky?” chiesi io con immenso stupore... Lui non rispose, continuò a fare su e giù con la bocca per qualche istante e poi si rialzò.

    “Questo era un extra, per ringraziarti per tutto quello che hai fatto e che farai per me” rispose “ma che sia la prima e l’ultima volta. Non dico che non mi sia piaciuto, ma sono cose che io non faccio...”

    Incredibile, riusciva sempre a lasciarmi senza parole.

    “Vuoi andare avanti?” chiesi io, e aggiunsi “l’ultima parte dovrebbe piacerti molto... grazie Miky comunque, è stato bellissimo!”

    “Figurati, certo che andiamo avanti. Che facciamo ora?”

    “Cavati la maglietta, per questa parte devi essere completamente nudo...”

    Obbedì e rimase in attesa di ordini. Quanto era bello Miky, tutto nudo non l’avevo mai visto. Lasciava quasi senza fiato. E pensare che qualche anno dopo sarebbe apparso molto più bello e decisamente più eccitante, ma questo ancora non lo sapevo.

    “Voglio che tu me lo metta dentro Miky, voglio che tu sia il primo. Hai un preservativo?”

    Non rimase troppo stupito. Forse se lo aspettava. Si avvicinò veloce al comodino e prese un profilattico dalla scatola, che diede a me perché glielo mettessi.

    “Come vuoi farlo Samu?”

    “Voglio fare il missionario. Voglio vederti negli occhi mentre lo fai.”

    “Ok, allora sdraiati sulla schiena e apri le gambe.” disse posizionandosi.

    “Fai piano però Miky...”

    Lui mi sorrise e mi fece provare la sensazione più bella del mondo. Entrò dolcemente. All'inizio sentii un po’ di male ma poi mi bastò fissarlo negli occhi per provare il piacere che supponevo avrei provato.

    Andammo avanti per circa dieci minuti finché lui non venne dentro di me e io lo seguii a ruota senza nemmeno toccarmi.

    Dopo essere venuto si accasciò su di me, mi diede un altro bacio a stampo sulle labbra e mi disse che gli era piaciuto tantissimo...

    (Continua...)

    Edited by Elchicoloco - 16/6/2014, 19:48
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    CITAZIONE (g.sparlante @ 21/9/2013, 18:28) 
    Ciao, ho letto con interesse il tuo racconto, devo dire che è bellissimo, mi piacerebbe avere la tua email per poter scambiare qualche parola, se ti interessa, ne sarei felicissimo. ciao e grazie

    Grazie per i complimenti! Se vuoi scrivermi puoi sempre mandarmi un messaggio privato qui sul forum. Salvo rare e giustificate eccezioni, rispondo sempre! :)
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    CITAZIONE (Albus Silente @ 20/9/2013, 15:01) 
    Visto le emozioni migliori nn le abbiamo ancora vissute.. io penso che ci sia lo zampino di Nicolas sn un terribile romanticone.. Cm al solito ottimo lavoro mi fai emozionare molto cn il tuo capolavoro ;)

    Grazie Albus! :)
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    CITAZIONE (itguy @ 20/10/2011, 23:31)
    Bravo. Racconto carino, dolce, ben scritto.

    CITAZIONE (oldmanny @ 1/12/2012, 01:55)
    Grazie, solo e semplicemente grazie

    Grazie a voi per averlo letto!

    CITAZIONE (carpstar10 @ 20/9/2013, 03:53) 
    ah questo finale dopo il finale è veramente il colpo di genio! La canzone dei Take That e la telefonata in contemporanea dal cellulare di Nicolas tre anni dopo sono una combinazione stupenda. Il racconto così diventa un piccolo gioiello e conferma la sua filosofia di fondo, la vita vale sempre la pena di essere vissuta!
    Cosa dobbiamo dire di regali come questi?

    La coincidenza di quell'episodio in effetti è stata davvero impressionante... Razionalmente verrebbe da pensare che si sia trattato di un caso, ma a me piace pensare che qualcuno abbia voluto così...

    Credi sul serio che sia stato io a fare un regalo a voi? Forse, ma forse anche voi con tutti i vostri commenti avete fatto un gran bel regalo a me, e non solo a me... ancora, grazie a tutti (e non mi stancherò mai di ripeterlo...)
  8. .
    CITAZIONE («Niklaus» @ 18/9/2013, 20:11)
    complimenti.. sarò in ritardo ma è inutile dire che le lacrime agli occhi sono nulla in confronto a questa storia spezzettata in 10 parti..

    Grazie Niklaus!


    CITAZIONE (carpstar10 @ 20/9/2013, 03:34) 
    la storia che hai raccontato è bellissima, la vicenda che hai vissuto è tragica. capisco il dolore che racconti perché l'ho provato almeno due volte. Così come la vita ci regala l'amore, ci regala anche le separazioni, volute e non volute. E' bellissimo l'episodio del commento lasciato da Nicolas vicino alla poesia di Ungaretti, che tu hai letto dopo e che ti ha aiutato a ripartire.

    Sono d'accordo con te, la vita vale la pena di essere vissuta comunque! In più, il tuo racconto è un regalo che hai fatto ai frequentatori del forum e che, come vedi, continua a fare effetto anche a distanza xD

    Beh, il fatto che questo racconto non sia stato dimenticato mi fa davvero piacere! Inutile negarlo... in qualche lo scopo per cui è stato scritto sembra essere stato raggiunto...

    Grazie carpstar10, anche per i commenti alle parti precedenti!
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    CITAZIONE (Albus Silente @ 18/9/2013, 11:10) 
    Io sn nuovo del forum è la prima volta che leggo questo racconto...Forse nn mi sn mai commosso cosi tanto nel leggere un storia... mi spiace che hai dovuto provare un dolore cosi grande, soffrire così dimostra che sei un uomo nn un ragazzino questo dolore fa parte dell'essere umano.. mi spiace .specialmente perché nn potevi dire a nessuno cosa era Nicolas per te... penso sia stata una cosa ingiusta.... ma il voler raccontare questa storia dimostra quando sei maturo, secondo me dentro te c'è una forza al tempo stesso più meravigliosa e terribile della morte, dell'intelligenza umana e della natura l'amore è stato quello a salvarti è stato il tuo buon CUORE Sei davvero in gamba, Nicolas sarà sicuramente fiero di TE, ti stimo hai tutto il mio rispetto sei un grande scrittore sei riuscito a toccare le corde dell'anima....Secondo me Le Emozioni Migliori nn le abbiamo ancora Vissute.... (perdonami se ho detto qualcosa che nn va ti chiedo scusa )
    cn Affeto Albus

    Grazie Albus. Probabilmente hai ragione, credo proprio che sia stato l'amore ha darmi la forza per affrontare tutto...
    Grazie anche per tutti gli altri complimenti, fanno davvero piacere...

    PS: visto che sei nuovo del forum, benvenuto! :)
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    CITAZIONE (•Sunshine @ 17/9/2013, 20:54) 
    Ciao! Ho finito di leggere questo fantastico racconto due giorni fa, e anche se è passato molto tempo da quando lo hai postato ho deciso di scrivere un commentino.. Innanzitutto mi dispiace molto, spero ti sia passato tutto il dolore, anche se credo sia molto difficile, ti auguro di trovare un'altra persona con cui vivere altri fantastici momenti - o nel caso li stia già vivendo, ti auguro durino in eterno, ti auguro di provare tante belle emozioni, come quelle che hai fatto provare a noi con questo bello, fantastico racconto (cosa che spero accada anche a me al più presto :P )!

    In effetti è passato del tempo... sia da quell'infausto 2008, sia da quando ho postato il racconto. Si dice che il tempo sani ogni ferita... e alla fine è vero! Mi manca sempre, ma come ho scritto non ce l'ho con il destino per averlo portato via da me, ma piuttosto gli sono grato per avermelo fatto conoscere...

    Al momento non sto vivendo fantastici momenti con nessuno, però hey... se c'è una cosa che ho imparato è che non bisogna mai arrendersi e ne tantomeno smettere di tentare di perseguire i propri obiettivi... Per cui!!! :)

    Per quanto riguarda te, beh... In bocca al lupo per tutto! Spero tu possa trovare quel che stai cercando!!!
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    Tutte le volte, mi stupisco per tutti questi commenti positivi che mi fate leggere... Sono davvero contento che vi piaccia il mio modo di scrivere e che il racconto vi entusiasmi. Ho appena pubblicato la terza parte, buona continuazione a tutti i miei lettori affezionati...

    Ps. Ancora una volta, grazie a tutti!
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    CITAZIONE (imager @ 15/9/2013, 21:27) 
    Ciao, ho letto molti racconti su questo ed altri forum ma devo dire che hai davvero una marcia in più di altri che scrivono! davvero bello come tutti i tuoi racconti! aspetto di poter leggere presto il seguito! :B):

    Beh, che dire, davvero molte grazie! Scrivere mi piace, è una passione che ho sempre avuto e che continuerò a coltivare finché avrò la giusta ispirazione...
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    Parte 3 - Perché sei l'unica persona di cui non potrò mai fare a meno...

    Inutile rimuginarci su: Miky era, è e sarà per sempre un ragazzo a cui piacciono le ragazze, un etero insomma. Un etero a cui piace, tuttavia, passare del tempo in intimità col suo migliore amico gay. Un etero che pur mantenendo un ruolo completamente attivo non disdegna qualche trasgressione ogni tanto.

    Se fossi stato un tipo il cui unico obiettivo era trovare l'amore e vivere una storia in due, sicuramente avrei accettato difficilmente quelle trasgressioni sporadiche che Miky si concedeva con me. Fortunatamente, a quell'età cercavo solamente un po' di sano divertimento e anche se Miky non poteva darmi esattamente tutto quel che volevo, l'intimità che si era venuta a creare tra noi era per me decisamente sufficiente. Insomma, non capita mica tutti i giorni di avere un amico figo, molto figo, che si concede in quel modo...

    Al primo pompino ne sono seguiti molti altri. Il rituale era abbastanza standard. Ci si vedeva come al solito a casa mia o a casa sua il pomeriggio dopo i compiti e quando lui non aveva gli allenamenti di calcio, e puntualmente a lui veniva sempre voglia di farsi trastullare un po' da me.

    L'intesa era tale per cui non c'era nemmeno bisogno che me lo chiedesse. La voglia che aveva lui di farselo ciucciare era pari alla voglia che avevo io di succhiarglielo e così, non c'era un pomeriggio che il suo grosso pisello non finisse nella mia bocca. Qualcuno potrebbe pensare che Miky mi stesse usando solo per appagare i suoi bollenti spiriti in attesa di una ragazza con cui fare vero sesso. In realtà non era così. Anzi, tutte le volte, giuro, tutte le volte Miky era il primo a chiedere se mi andava di farlo e nel caso contrario continuava a ripetermi che non dovevo sentirmi costretto, e inoltre gli dispiaceva (così sosteneva) di non poter ricambiare in modo adeguato...

    Io naturalmente non mi sentivo affatto costretto. Passare la lingua su quel bellissimo pisello, farlo entrare nella mia bocca prima piano e poi sempre più veloce mi piaceva eccome. Sentirlo crescere tra le labbra e sentirlo pulsare mi provocava brividi di piacere in tutto il corpo.

    Sentire quanto fosse caldo, quanto fosse duro e sentire i gemiti di piacere di Miky, a volte mi portavano all'orgasmo senza nemmeno toccarmi.

    E così andammo avanti per diverso tempo, più o meno fino alla fine delle scuole superiori. Durante questi due anni o poco più, il nostro rapporto si rafforzò molto sotto ogni aspetto. Miky trovò anche una ragazza per un certo periodo, ma non si stancò mai di me.

    Ricordo molto bene la prima volta che lui ebbe un rapporto completo con la ragazza dell'epoca. Eravamo verso la fine delle superiori, ormai entrambi già maggiorenni.

    Una sera di inizio primavera mi squillò il telefono mentre stavo facendo zapping in tv, totalmente disinteressato da tutti i diversi programmi. Vidi che era una chiamata di Miky e non esitai un attimo a rispondere.

    "Ciao Samu. Oggi è successa una cosa incredibile che ti devo assolutamente raccontare. Ti va di fare due passi?"

    "E che sarà mai di tanto speciale? Comunque si, poiché sono curioso, scendo subito, ci vediamo in cortile."

    E così, prendendo su il giubbotto di jeans per ripararmi un po' dal venticello primaverile, scesi in cortile in 5 minuti e li trovai Miky ad aspettarmi.

    "Cosa devi dirmi di tanto speciale, sentiamo"dissi avvicinadomi a lui.

    "Beh, il fatto è che oggi ho fatto sesso con Marika..." disse senza troppi giri di parole. E poi continuò "...è stata lei ad insistere, voleva provare, e così oggi pomeriggio sono stato a casa sua e l'abbiamo fatto."

    "E come è stato, ti è piaciuto? Avete fatto tutto?" Chiesi io, con un po' di stizza, non lo nego, per il fatto che avevo appena scoperto che Miky non era più solo mio.

    "Samu, non puoi nemmeno immaginare quanto sia bello. Ti senti proprio completo, due metà di una stessa mela che si incastrano alla perfezione... Però non ha voluto prendermelo in bocca, dice che le sembra una cosa sporca da fare..."

    Ecco, la solita finta bigotta, pensai io. Marika era davvero una bella ragazza, sia chiaro, ma a me è sempre stata antipatica. Una di quelle con la puzza sotto il naso che camminano sempre una spanna da terra tantose la tirano. Non ce la vedevo proprio con Miky, e infatti il tempo mi avrebbe dato ragione qualche mese dopo...

    Vedendo che non rispondevo, fu Miky, che ormai mi leggeva nel pensiero, a rompere il silenzio chiedendomi "Ti da fastidio che l'abbia fatto?"

    Risposi sinceramente. "No Miky, perché dovrebbe. Tu sei etero ed è normale che tu voglia fare sesso con delle ragazze. Mi dispiace solo che ora dovremmo interrompere i nostri giochi da ragazzini perché immagino che a te non interessino più. Però sono felice per te, sul serio... Lo sai che ti voglio bene..."

    Lo sguardo negli occhi di Miky era abbastanza interrogativo e infatti il suo disappunto non tardò ad arrivare.

    "Scusami, perché mai dovremmo smettere di fare quel che facciamo. Sono affari nostri e basta. Io non voglio smettere, tu?"

    Musica per le mie orecchie.

    "E poi lei i pompini non me li fa, e io non posso certo vivere senza."

    E dopo questa entrambi scoppiammo a ridere.

    "Samu, a proposito, se non sei stanco, che ne diresti di giocare un po' prima di tornare a casa?" Mi disse, finito di ridere, con quello sguardo beffardo ed incredibilmente sexy che solo lui riusciva a fare.

    "Stanco, scherzi! Ma dove? Non possiamo certo andare ne a casa mia ne a casa tua a quest'ora!"

    "Ho un idea, seguimi!"

    Rientrammo nell'atrio del palazzo e da li andammo nella zona dei garage. Ogni famiglia aveva il proprio e a ciascuno si poteva accedere anche dall'interno del palazzo grazie a una serie di porte nella zona delle cantine.

    Naturalmente Miky si era portato dietro le chiavi, segno che aveva già in mente che potesse finire così.

    "Dai entra qui, Samu." Mi disse dopo aver aperto la porta, che richiuse a chiave dietro di lui dopo essere entrato a sua volta.

    Aprimmo la portiera posteriore dell'auto di suo padre e ci accomodammo sul sedile posteriore della famigliare.

    Era la prima volta che lo facevamo in un posto che non fosse la mia o la sua camera e la cosa mi eccitava molto.

    "Dai, tiratelo fuori!" Dissi io preso dall'eccitazione del momento... E Miky non se lo fece ripetere due volte. In men che non si dica il suo pisello svettava più dritto che mai.

    Stavo per avventarmici sopra quando buttai li una frecciatina. "Te lo sei lavato dopo averlo tirato fuori da quel posto che io non voglio nemmeno nominare? Lo sai che io con le donne non voglio avere niente a che fare..."

    Con un ghigno di sfida mi rispose subito. "Lo so lo so mio bel frocetto. Ora sta zitto e inizia a ciucciarmelo che non vedo l'ora..."

    Naturalmente non me lo feci ripetere ancora. E così cominciai a fare quel che a lui piaceva di più. Con due dita alzai il suo pisello bello dritto e poi a lingua aperta cominciai a leccarlo dal basso verso l'alto soffermandomi bene e a lungo sulla cappella, che quella sera sembrava davvero enorme.

    Che a Miky il trattamento piacesse lo si capiva dai gemiti che emetteva.

    "O mio dio, questo si che è eccitante. Anche meglio della scopata di oggi... Ahh siii, continua, ti prego, siii così.."

    Poi cominciai a succhiarlo sul serio. Fino in fondo alla gola. E naturalmente Miky, con quel trattamento, non tardò a venirmi in bocca.

    Sarò strano, ma a me non piace ingoiare. Lascio che mi venga in bocca a volte, ma poi sputo tutto in un fazzoletto. Che devo dirvi, la roba viscida non mi è mai piaciuta.

    Ovviamente, come faceva spesso, Miky ricambiò a modo suo il favore e mi fece una veloce sega. Quella volta però si spinse oltre.

    Dopo che ci fummo ricomposti e mentre stavamo per uscire dal garage per tornarcene a casa, Miky che era davanti me, si fermò, si girò verso di me e fissandomi negli occhi appoggiò le sue labbra alle mie. Fu un bacio a stampo molto veloce, senza lingua, ma che mi lasciò senza parole...

    Riuscii solo a chiedere a cose dovessi quel bacio. La sua risposta mi sciolse il cuore.

    "Perché sei il mio migliore amico, perché ti voglio bene, perché sei l'unica persona di cui non potrò mai fare a meno, perché quello che c'è tra noi è davvero speciale!"

    Non potei fare altro che sorridere e ringraziarlo con un semplice ma significativo "Grazie".

    Quel ragazzino ingenuo ma così esageratamente profondo era ormai la mia droga. La scuola però stava per finire, io ero intenzionato a proseguire gli studi e lui ovviamente no, e così le nostre strade inevitabilmente si sarebbero un po' separate nel giro di breve tempo. Tuttavia, ciò che quella sera ancora non sapevo è che prima di allontanare da lui per un po' di anni ci sarebbe stata ancora una importante tappa per noi due: Fu a Miky infatti che concessi il privilegio di entrare in me per la prima volta... Ma questa è un altra storia!

    (Continua...)
  14. .
    CITAZIONE (Robyswich65 @ 12/9/2013, 05:21)
    Bello fantastico stupendo.Come sempre tu ci sorprendi con questi teneri eccitanti racconti a puntate continua tenero ammagliante affascinante coraggio

    CITAZIONE (Firescorpio @ 12/9/2013, 14:46)
    Ed è inutile dire che noi siamo curiosi ed impazienti di leggere il seguito.
    Hai un dono nello scrivere. Catturi l'attenzione del lettore e lo conduci a quella soglia della curiosità oltre la quale non resta che... l'attesa!!!

    Quindi datti da fare e posta il seguito :lol:

    Grazie ad entrambi. Vi avverto che è disponibile la seconda parte. Buon proseguimento...
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    Parte 2 - Vuoi vederlo? E’ grosso…

    “Buon pomeriggio signora. Samuele è in casa? Perché sono tre giorni che non lo vedo e non lo sento…”

    “Si, Michael, è in casa, aspetta che te lo chiamo. Probabilmente è stato molto indaffarato con lo studio.”

    Sentii mia madre pronunciare quella frase dalla mia stanza e avevo capito che di li a breve Miky sarebbe spuntato dalla porta.

    “Samuele, c’è Michael alla porta che ti cerca.” Disse mia mamma entrando in camera mia.

    “Ah, fallo entrare. Digli pure di venire di qua.”

    “D’accordo, piccolo, ma poi io esco e torno solo verso l’ora di cena. Non distruggetemi casa, mi raccomando.”

    Ecco, nonostante quel nomignolo che ancora a 16 anni continuava ad affibbiarmi, mia mamma era una persona eccellente e mi lasciava tutto lo spazio di cui avevo bisogno. Ricevuto il permesso da lei, Michael non tardò ad entrare in camera mia e senza convenevoli mi chiese “Dove cazzo sei finito in questi giorni. Perché mai non ti sei più fatto sentire?”

    Il motivo era abbastanza semplice: ero imbarazzato. Imbarazzato all’idea di tornare sull’ultimo argomento affrontato. Certo, lui sembrava aver reagito bene alla mia confessione, ma se avesse cambiato idea, se ci avesse riflettuto e avesse ritenuto meglio per lui non avere un migliore amico gay, come avrei fatto io a sopportare un suo allontanamento?

    “Beh, ho avuto da fare. E poi volevo darti un po’ di tempo per assimilare la cosa! Si insomma per riflettere su quello che ti ho detto l’altro giorno.”

    “Ragazzi, io vado. Mi raccomando! E se volete far merenda c’è della torta in frigo.” furono le parole di mia madre mentre usciva di casa.

    “Ok mamma. A dopo” - “Arrivederci signora” furono le nostre risposte.

    Miky affacciandosi in salotto aspettò che la porta di casa si fosse chiusa alle spalle di mia madre e poi, ritornando a fissarmi mi disse

    “E che c’è da assimilare? Sei gay e allora? Non mi fa ne caldo ne freddo. Anzi, almeno non litigheremo mai per la stessa ragazza.”

    Come potevo dubitare di lui. Se mi dovessero chiedere un solo aggettivo per descrivere Miky, beh, quell’aggettivo sarebbe certamente “sincero”. Con me Miky non ha mai detto una bugia, non mi ha mai detto una cosa e fatta un’altra. Se ha detto che non c’erano problemi relativamente al mio essere gay, significava che era vero. Lui è così: tremendamente ingenuo, a volte quasi troppo, e tremendamente onesto.

    “Posso farti una domanda Samu? Sei solo mio amico o sei innamorato di me?”

    Come sempre Miky non usava mezzi termini. Il suo migliore amico è gay, lui è un gran figo e così la sua testa necessariamente gli impone di chiedere se l’altro sia innamorato di lui.

    Non che si sbagliasse, intendiamoci. Figo è figo. Alto quasi 1.80, capelli mori corti, occhi scurissimi dallo sguardo penetrante e un gran bel fisico dovuto al calcio che pratica da diversi anni e che è, neanche a dirlo, la sua passione più grande.

    Dire che ero innamorato di lui non è esatto. Non che non ci abbia mai pensato, anzi. Ma con lui era qualcosa di più. Si lo amavo. Ma era un amore che andava oltre l’aspetto fisico. Un amore fraterno. Qualcosa di speciale.

    “Ma no che non sono innamorato di te. Cosa credi che io mi innamori del primo ragazzo che mi passa davanti?” fu la mia risposta.

    “Beh, non ci sarebbe mica niente di male sai. Io non mi offenderei, anzi”

    Ecco, se non fossi sicurissimo del fatto che Miky fosse etero, la frase sarebbe potuta apparire decisamente ambigua. E allora, siccome ormai eravamo in argomento e siccome non c’erano freni inibitori tra noi, e visto che ormai non avevo più nessuna carta da tenere nascosta osai andare oltre.

    “Che vuoi dire, che se fossi innamorato di te scoperesti con me?”

    Rimase un attimo interdetto. La domanda lo aveva un po’ spiazzato. Di solito era lui quello delle uscite stravaganti mentre io ero un po’ più timido. Ma la risposta non tardò comunque.

    “Hey io sono etero Samu, ficcatelo in testa. Però, tra noi due tutto è possibile no. Cioè, a me piacciono le ragazze, ne sono sicuro, ma se mai dovessi fare qualcosa con un ragazzo, beh l’unico potresti essere tu.”

    Ditemi voi se questa non è una vera e propria dichiarazione d’amore. Come si fa a non essere innamorati di uno come Miky, capace di dire queste cose senza imbarazzo ne preoccupazione per le possibili conseguenze. Ma lui è sempre stato così. Sicuro di se stesso, risoluto e chiaro nei discorsi. Non ha mai amato i giri di parole.

    A quel punto non sapevo proprio cosa rispondere e così giocai un po’ sulla difensiva tirando fuori un po’ di spudoratezza che non mi era proprio congeniale.

    “Senti senti. Io potrei fare qualcosa con te solo se mi assicuri che poi non ti innamori di me e che non cambi sponda anche tu. Mica voglio che mi diventi una checca Miky!”

    “Guarda che se mai dovessi fare qualcosa con te, io sarei solo attivo Samu. Non ho nessuna intenzione di prenderlo in culo.”

    “Quindi, se ti lasciassi fare l’attivo a te starebbe bene…” e lasciai la frase volutamente in sospeso. In quel momento avevo una sola cosa per la testa. L’idea di fare qualcosa con Miky mi eccitava non poco. E i pantaloni della mia tuta non erano certo molto protettivi di questo mio, diciamo, “pensiero”.

    “Samu, ma ce l’hai duro?” Ecco, detto e fatto. Scoperto. “Sul serio vorresti fare qualcosa?” continuò Miky.

    “A te cosa andrebbe di fare?” Incredibile che l’abbia detto proprio io. Il timido Samuele, impacciato con tutti che sta contrattando una performance sessuale. E con un ragazzo per giunta…

    “Ti andrebbe di succhiarmi il pisello Samu? Mi sta venendo duro a forza di tutti questi discorsi…”

    Che dire, certo che mi andava. Non avrei potuto chiedere di meglio. “Ok, siediti sul letto.”

    Senza fiatare Miky si sedette al bordo del letto e in men che non si dica io ero in ginocchio tra le sue gambe leggermente divaricate. Lui indossava dei jeans e, nonostante tutto, entrambi eravamo comunque evidentemente imbarazzati.

    Naturalmente, il suo istinto da leader, gli impose di condurre il gioco.

    “Guarda che se non lo tiri fuori, non ti salta in bocca da solo.”

    “Ah, per giunta devo anche tirarmelo fuori da solo dopo tutto che ti faccio un piacere.” Dissi io ironicamente imbarazzato.

    “Come se alla fine la cosa sia piacevole solo per me, eh…” fu la sua immediata e beffarda risposta.

    Mi feci coraggio e sbottonai uno per uno i bottoni di quei jeans. Lui alzò leggermente il sedere per permettermi di sfilare i jeans fino alle sue caviglie e lasciandolo così con i boxer che a stento riuscivano a contenere un’evidente erezione.

    L’imbarazzo era palpabile, e l’aria si era fatta pesante. Fu lui a rompere il ghiaccio: “Vuoi vederlo. E’ grosso…”

    Senza rispondere afferrai quei boxer e li feci scendere vicino ai jeans e rialzando lo sguardo mi trovai di fronte al pisello di Miky che prima di allora non avevo mai visto.

    In effetti, oltre al mio, non avevo mai visto nessun altro cazzo dal vivo. Per essere il primo però non ero di certo capitato male. Non era lunghissimo, ma era abbastanza grosso di circonferenza. Diciamo circa 16/17 cm… ma a me sembrava davvero un gran bel cazzo!

    “Ti decidi a prenderlo in bocca o vuoi farlo esplodere da quant’è duro?”

    “Cazzo Miky, aspetta un attimo. Lo so che non vedi l’ora ma anche per me è la prima volta.”

    “Ok, scusa Samu. Semmai perché non cominci a leccarlo un po’…”

    Così feci. Cominciai a leccarlo piano piano. Lentamente con un pezzettino di lingua iniziai dal basso e salii lungo tutta l’asta fino alla cappella, intorno alla quale feci qualche giro. Poi tornai a scendere e avanti così per un po’ finché la voce di Miky non mi interruppe.

    “Dai, ciuccialo un po’ adesso.”

    Un respiro e le mie labbra avvolgevano già quella magnifica cappella dura come il sasso.

    “Samu sei fantastico, ahhh si… ti prego continua… ciuccialo tutto, fino in fondo.”

    Non avevo mai provato, ma mi piaceva proprio succhiare il cazzo. La sensazione era davvero mai provata. Qualcosa di unico.

    “Più forte dai. Più veloce. Leccalo un po’, poi ciuccialo ancora…” Ormai Miky farneticava e intuivo che non avrebbe tardato molto a venire. E infatti non mi sbagliavo.

    “Vedo le stelle cazzo. Ti prego, continua… spostati vengo!”

    Non so se fu la velocità con cui lui raggiunse l’orgasmo oppure la mia voglia di provare ad assaporare quel nettare bianco che non mi fece spostare in tempo, sta di fatto che il primo schizzo mi arrivò direttamente in gola. Gli altri in vece finirono sul mio viso.

    “Cazzo che bello. E’ stato meraviglioso Samu. Non immaginavo che mi piacesse così tanto farmi succhiare il pisello.” Fu la sua risposta appena ripreso. “A te è piaciuto” mi chiese subito dopo, a conferma che non era solo un egoista.

    “Si abbastanza. Hai un gran bel cazzo.”

    Ed entrambi accennammo un sorriso.

    “Aspetta, vieni qui, sei tutto sporco.” E con un dito mi levo dal viso il suo sperma e se lo spalmò sullo stomaco.

    “Dai valà, andiamoci a lavare e a sistemare in bagno” dissi io. Ma quando, alzandomi, lui vide che io ero ancora duro, la sua reazione fu davvero inaspettata.

    “Cazzo, ma tu sei ancora duro. Dobbiamo fare qualcosa. Oh, io non ti faccio certo un pompino, sia chiaro. Al massimo una sega… Dai vieni qui!”

    E in un attimo mi trovai con le sue mani nelle mutande. Non mi ci volle molto a venire e poi andammo a sistemarci e a lavarci. Appena in tempo, perché poco dopo mia madre fu di rientro.

    Per Miky era ora di andare, ma prima di andarsene mi sussurrò una frase che non avrei dimenticato facilmente

    “Mi è piaciuto davvero tanto. Quando vorrai giocare ancora con lui, devi solo chiedere. A domani.”

    Non ci potevo credere. Avevo fatto il mio primo pompino a Miky e a lui era piaciuto. Inoltre mi annunciava che ce ne sarebbero stati altri.

    Io non potevo pretendere molto da lui. Già il fatto che mi abbia fatto una sega era tanto per uno come lui. Però, che tra noi ci fosse qualcosa del genere a me non dispiaceva… e non mi dispiacerà mai!

    (Continua...)
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