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Cecco80.
Buongiorno e buona Epifania! ....speriamo che la befana nella calza non vi abbia portato solo carbone! 
La nostra Befana, invece, oggi vi regala un altro racconto!
buona lettura!Meduso - episodio 1
- Come CAZZO hai detto che ti chiami?!- Mi dice, fermandosi l’improvviso, con le braccia aperte, guardandomi con due occhi spalancati. In mano tiene la bottiglia di birra, la seconda che beve, e infatti direi che le sta già facendo effetto.
- Te l’ho già detto, i miei erano appassionati di mitologia greca… - Anche io sto iniziando a barcollare mentre camminiamo sulla spiaggia a piedi nudi, ma ho bevuto di sicuro più di lei.
- Crisone...Crisorone… - dice mentre mi guarda. La luna proietta una striscia di luce nel mare notturno.
- CRI-SA-O-RE - Glielo ridico scandendendolo piano.
-Crisaore... Cioè, tu vai in giro e fai: “Salve, io sono Crisaore, piacere di conoscervi! ...ah ah ah.- Sta blaterando, si è bevuta due birre e già non ragiona più.
Quando beve diventa proprio stupida! Però... ha due bocce!
Due tette rotonde, sembrano fatte con lo stampo, scolpite e sode. Che cosa gli farei! Adesso, la butterei qui sulla sabbia e gli infilerei una mano nelle mutande. Muoverei veloce le dita, prima fra i peli ricci... Credo sia una di quelle che non se la depila, o, se lo fa, ci si lascia un ciuffetto attorno.
Dopo aver giocherellato un po’ con i suoi peli, quando meno se lo aspetta, ZAC! Le acchiapperei la fica umida e ci ficcherei dentro due dita... ma anche tre o quattro o se mi va anche tutta la mano. La farei godere come non ha mai fatto, e poi me la scoperei senza sosta con il mio cazzone, fino in fondo, poi in culo, in bocca e addirittura nelle narici!
- Come ti chiamavano da piccolo a scuola, Crisaorino? ...ah ah ah... - Ride come una gallina.
-Ti ho già detto che mi faccio chiamare Cri, che è più semplice. A quelli che mi chiedono se sta per Cristian, dico di sì, così evito questa inutile discussione. - Provo a spiegarle, ma tanto non mi ascolta. Corre, starnazzando come l’oca zampettando sulla riva.
A me è toccata lei. La cugina del mio miglior amico. Mentre lui si starà bombando la sua amica davanti al falò. Ci siamo allontanati con la scusa di fare una passeggiata, per lasciargli un po’ di intimità. E’ passata un'ora e mezza, adesso se la sarà scopata per bene e in tutte le posizioni possibili!
- Dai, torniamo… - le dico per chiamarla. Mi viene vicino e mi prende il braccio. Sento la pressione delle sue tette sulla mia pelle nuda.
Indossa un vestitino, che lei chiama copricostume. In pratica le serve solo per non stare nuda. Visto che, con la scusa che fosse bagnato, si è tolta il costume. Lo ha appeso su un ramo davanti al fuoco, reggiseno e mutanda, e ora si tiene addosso solo quel vestito striminzito.
Sento le sue tette libere, sotto la stoffa che schiacciano sul mio braccio. Io addosso ho solo il costume da bagno, che tra l'altro a me, si è già asciugato.
Credo sarebbe piuttosto facile approfittarsi di lei ora, non farebbe nemmeno troppe storie. Secondo me è una porcona, se ci si mette.
Non di quelle vacche che vogliono prenderti il cazzo in bocca. Questa è una di quelle, magroline, che sembrano delle fighe di legno, ma che si mettono lì, cercano il cazzo e a tutti i costi vogliono ottenerlo. Non gli piace se glielo metti sotto al naso. Loro devono conquistarlo da sole. In autonomia e intraprendenza.
E una volta che lo conquistano, il massimo che ti sanno fare, è una sega. E pure male.
Prendono il pisello nelle mani sottili e scheletriche e si limitano a tirare giù la pelle, non si disturbano neanche a rimandarla su...e poi magari si vantano pure con le amiche di essere delle grandi esperte. Gatte morte.
Con tutti questi pensieri mi passa anche la voglia di farmela. Sto pensando troppo.
Vedo da lontano il nostro falò. Finalmente siamo arrivati. Quei due staranno ancora scopando o avranno finito?
Ci avviciniamo e li vedo uno da una parte e una dall’altra. Non mi pare una coppia affiatata che ha appena consumato il frutto dell’amore.
Mentre rovisto nella borsa frigo, alla ricerca della bottiglia di vodka alla fragola. Guardo il mio miglior amico e lui mi risponde con uno sguardo. Capisco tutto.
Quella che invece non capisce un cazzo e ‘sta gallina della cugina che esordisce dicendo:
- Allora ragazzi ci avete dato dentro? - e starnazza con una risata facendo il gesto volgare con le mani. La sua amica esplode a piangere e il mio amico si alza di scatto e si allontana. Con la bottiglia in mano faccio due passi verso di lui, lo guardo senza parlare. Mi guarda e dice:
- Vieni con me.continua sul BLOG - SCENEGGIATURE X PORNO
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