Il mio cuginetto cresce! - seconda parte

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  1. uomoinvisibile
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    ATTENZIONE
    CONTENUTO EROTICO E SESSALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    Scendemmo giù in salotto dove trovammo già alcuni parenti, intenti a chiaccherare tra loro. Ci mettemmo a salutare tutti i presenti e incominciammo ad intrattenere con loro qualche conersazione. Quando tutti gli invitati furono arrivati, ci spostammo tutti fuori in cortile dove i tavoli che avevamo sistemato poco prima erano ora imbanditi con tante prelibatezze. Prendendo posto a tavola mi accorsi che mio cugino Lorenzo si stava sedendo lontano da me, mettendosi vicino ad un altro nostro cugino, un ragazzo di trentacinque anni con capelli corti e neri e il pizzetto, qualche posto più in là. Devo ammettere che rimasi un pò deluso. Pensai inizialmente che il fatto avvenuto poco prima nel bagno lo avesse turbato e che ora fosse offeso con me. Mi rassegnai e mi misi a chiaccherare con mio zio Michele affianco a me e a mangiare i primi antipasti che stavano incominciando a far passare.

    I pranzi di famiglia non mi piacevano tanto. Ero costretto a raccontare i fatti miei a persone che non vedevo da tempo e che si interessavano a me solo durante le feste o ad altre occasioni di ritrovo e solo perchè costretti per tenere buoni i rapporti di parentela. Altrimenti qualche telefonata in più avrebbero potuto farla per sapere cosa sta combinando il loro adorato nipote. Però, per non sembrare maleducato e scortese mi prestavo a questa tradizione. <eh si zio, quest'anno ho la maturità!> <no, non ho la fidanzatina per adesso> <a scuola vado abbastanza bene dai, non mi lamento> erano le risposte che diedi alle tante domande che mi arrivavano da vari zii e cugini nelle vicinanze. Finiti gli argomenti su come sta procedendo la mia vita, come al solito, proprio quando venne servita la torta, si passò a parlare di politica e dei problemi e ingiustizie connesse. Proprio quando mio zio Michele stava criticando aspramente l'attuale Presidente del Consiglio ed il suo operato, sentii appoggiare delle mani sulle mie spalle.

    <ale, andiamo a giocare?> riconobbi la voce di mio cugino Lorenzo. Mi girai e lo vidi sorridente. Mi resi conto che i miei pensieri di prima erano sbagliati. Evidentemente non era offeso o turbato per il pompino che gli avevo fatto nel bagno. <a cosa?> gli chiesi curioso. <a basket! ti va? uno contro uno!> propose il mio bel cuginetto <ma dove?> <qui dietro, nel giardino dietro la casa. Mio padre ha montato un canestro!> mi rispose indicandomi la direzione. <va bene dai! andiamo!> risposi al volo cogliendo l'occasione per fuggire da quei noiosi discorsi dei miei parenti. <ma! possiamo andare a giocare al canestro??> chiese Lorenzo a mia zia. <va bene, ma quando vi chiamo tornate subito. Va bene?> <ok grazie mamma!> <grazie zia!> rispondemmo in coro mentre già stavamo correndo in direzione del canestro. Lorenzo prese la palla dal cesto e cominciò a fare qualche palleggio di riscaldamento. <grazie Lory! mi hai salvato! Lo zio Michele è tanto bravo, ma quando ci si mette con la politica è una palla assurda!> gli confessai contento. <figurati! anche io avevo proprio voglia di alzarmi da tavola! Tho! prendi!> mi disse passandomi la palla da basket. La presi al volo e cominciai a palleggiare anche io. <mamma mia che caldo!> disse Lorenzo, togliendosi la maglietta e lanciandola a terra, rimanendo a petto nudo e jeans. Alzai lo sguardo e lo ammirai. Che fisico che aveva! Gli sarei saltato addosso volentieri. Aveva due capezzoli perfetti. Dovevo calmarmi. <dai! Iniziamo!> mi disse mentre all'improvviso fece uno scatto verso di me cercando di togliermi la palla dalle mani.

    Facemmo proprio una bella partita. Ci divertimmo tanto. Persi ma di pochi punti. Finita la partita ci sedemmo per terra, stanchi e sudati, uno di fianco all'altro. mi complimentai. <grazie! Mi piace un sacco pallacanestro...> rispose mentre, ancora seduto vicino a me, giocherellava con la palla arancione che avevamo usato per la partitella. <senti, Ale.... volevo chied...> <<lorenzooo!!! ALESSIOOOO!!! VENITE A SALUTARE!!!!> ad un tratto mia zia si mise ad urlare invitandoci a tornare, interrompendo la frase di Lorenzo. <arriviamo!!> rispondemmo in coro, alzandoci e tornando verso i tavoli dove avevamo pranzato.

    Arrivammo a tavola e salutammo i vari parenti che si stavano preparando per tornare a casa. Ci intrattenemmo ancora qualche minuto a scambiare qualche parola con gli ultimi zii o cugini che erano rimasti, fino a quando anche l'ultimo parente prese la via di casa.

    Quando tutti furono andati via, mia madre e mio padre decisero che dovevamo andare a fare un giretto per il centro di Roma. Con la scusa di visitare le bellissime piazze della capitale, mia madre voleva dare la possibilità ai miei zii di rilassarsi un attimo e stare tranquilli senza ospiti tra i piedi. Era una sua fissa. Anche se non condividevo per niente il suo ragionamento, andai con loro per non creare discussioni inutili. Rincasammo verso sera e trovai Lorenzo già vestito col pigiama. Siccome eravamo tutti pieni per la grande abbuffata della festa, decidemmo di scaldarci solo una tazza di latte con qualche biscotto e poi la zia ci invitò ad andare in camera nostra.

    Entrammo in camera e mi distesi sul mio divano letto, sfinito dalla giornata impegnativa. Lorenzo si sedette affianco a me, con i suoi piedi nudi penzolanti dal bordo del letto. Mi sfilai i pantaloni per prepararmi per andare a dormire, rimanendo in maglietta e boxer. <senti, Ale... oggi pomeriggio, ti stavo per chiedere una cosa> mi chiese all'improvviso il mio cuginetto mentre mi stavo sfilando la maglietta, rimanendo solo in mutande <vai! spara! cosa volevi chiedermi?> gli dissi prendendo in mano la maglia del pigiama. <a proposito di stamattina nel bagno...> <si?> avevo capito che il discorso si faceva interessante. <ecco... ma tu... sei gay??> mi chiese un pò imbarazzato dalla domanda che mi aveva appena fatto. <sinceramente? credo proprio di si...> gli risposi, fermandomi a guardarlo negli occhi. <ah... ma hai già provato?> insistette a chiedermi curioso. <bhe...si... qualcosa ho già fatto> gli confessai, sorridendo maliziosamente. <ma guarda! questi discorsi ti stanno facendo effetto eheh> dissi, facendogli notare il rigonfiamento che si intravedeva dai suoi pantaloni del pigiama. <eh... no... è che...> <tranquillo! va benissimo! non ti preoccupare> gli dissi interrompendolo. <guarda! anche io sono molto eccitato!> Gli feci notare, abbassando l'elastico dei boxer e facendo spuntare i miei sedici centimetri di pisello, già belli duri e pronti al divertimento. <lo sai che hai un bel pisello!? non avrei mai pensato di dirlo a qualcuno questa cosa> mi confessò Lorenzo. Evidentemente il ghiaccio era stato già rotto. <bhè.. grazie! ma secondo me è meglio il tuo! è più lungo e anche più grosso! e ti confesso che i tuoi peli castani mi fanno girare la testa eheh> <eheheh... dici?> mi chiese, abbassandosi i pantaloni e mutande insieme, facendomi vedere il suo grosso pisellone duro. <certo! Guarda la! Che bel cazzo che hai!! me lo proverei volentieri! eheh> gli dissi maliziosamente. <ahaha! Se vuoi te lo faccio provare!> mi rispose sorprendentemente. Non me lo feci ripetere due volte. Glielo presi subito in mano e incominciai a massaggiarlo dolcemente. Incominciai una lenta sega per poi riprenderlo tutto in bocca come avevo già fatto la mattina. Dopo qualche minuto mi staccai <voglio che me lo metti dentro> provai a proporgli timidamente. <non so... non l'ho mai fatto...> <tranquillo... ti guido io... ho proprio voglia del tuo bel cazzone> <va bene allora>. Si abbassò i pantaloni e le mutande fino alle caviglie per po sfilarsi tutto. Mi sfilai completamente le mutande e mi misi sul letto a quattro zampe. <infilami un dito dentro> cercai di indicargli cosa fare. Mi introdusse un dito. Entrò senza problemi. Da li era già entrato ben altro. Su mio invito introdusse prima due, poi tre dita e continuò a farle entrare e farle uscire velocemente. Ammetto che, nonostante fosse per lui la prima volta, si muoveva bene. Ad un certo punto lo stoppai. Presi dal mio beauty case la mia crema idratante per il corpo e gliela spalmai su tutto il pene e gliela feci spalmare anche sul mio buchino. Mi rimisi a carponi sul letto e gli dissi di appoggiare la sua cappella sul mio buchino. <okey...ci sei... ora dai una bella spinta ed entra... fai piano che è grosso!> seguì la mia indicazione ed entrò. Pian piano il suo pisello si faceva strada tra le mie viscere. Era molto delicato. Faceva molto piano per non farmi male. Quando fù tutto dentro si fermò. Gli dissi preso dall'eccitazione. Incominciò a muoversi e a fare dentro/fuori sempre più veloce. Ero al settimo cielo dal piacere. Godevo come un maiale. Lo sentivo tutto. Era magnifico. Dopo qualche minuto uscì dal mio sedere e mi fece distendere a pancia in sù sul letto. Si diede qualche colpetto di sega e poi venne ansimando, schizzando il suo caldo sperma sul mio petto e sulla mia pancia. Mi diedi qualche smanettata anche io e mi venni sulla pancia, dove qualche istante prima Lorenzo mi aveva lasciato il suo dolce nettare. Con il dito, istintivamente, mi venne di mescolare i due bianchi e caldi liquidi e di portarmelo poi alla bocca ed assaggiare. <ahahaha. ma che cazzo fai!? ahaha è buona?> mi chiese ridendo il mio piccolo cuginetto Lorenzo. <assaggia!!> gli risposi, prendendone un altro pò con lo stesso dito e avvicinandoglielo alla bocca. Lo assaggiò <sà di noi!> mi disse e scoppiammo a ridere come due cretini felici.

    Mi ripulii e mi vestii. Quella notte decidemmo di dormire insieme nello stesso letto. Dormimmo teneramente e felicemente abbacciati. Fù una delle notti più belle della mia vita. Credo che poche altre volte ho dormito così bene come quella sera.

    Il mattino, dopo aver fatto colazione e preparato i bagagli, ripartimmo verso casa, destinazione Milano. Salutai mio cugino calorosamente, con un affettuoso abbraccio, stretto stretto. <ti voglio bene cuginetto!> gli sussurrai all'orecchio. <anche io Ale>. Mi sorrise. Durante tutto il viaggio ripensai al weekend appena trascorso e decisi che avrei fatto visita agli zii un pò più spesso.
     
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    IMPORTANT GAY

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    Un racconto caldo e adorabile, piacevole da leggere :) Mi sono anche "strofinato" un poco :D
     
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    DOLCE GAY

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    Ciao uomoinvisibile! Il racconto è, come credo sia la tua personalità, molto dolce. Ci sono dei punti in cui risulta un po' infantile e poco verosimile. Ciò nonostante si legge volentieri e spero che lo proseguirai.
    Detto questo, mi sono permesso di leggere la tua descrizione e di sbirciare il tuo blog.
    Se mi concedi un consiglio spassionato: prendi in mano la tua vita e deciditi a viverla! Ne vale la pena e non devi nemmeno fare chissà che rivoluzioni. Mica devi fare coming out. Semplicemente iscriviti a qualche social network e incontra qualche ragazzo gay. Magari troverai qualcuno anche qui dentro, non penso tu sia l'unico vicino a milano.
    Sarebbe uno spreco imperdonabile non vivere i tuoi vent'anni e fare le esperienze che è giusto che tu faccia!
    Spero di non essere sembrato impiccione, ma mi hai ispirato dolcezza, non so perché. :)
     
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  4. david95.
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    Che dolcezza......... Vorrei una relazione così per sempre :D
     
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3 replies since 6/2/2015, 10:05   8765 views
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