Finalmente

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    CONTENUTO EROTICO E SESSALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    Finalmente


    EricNorth



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    Paolo è annoiato. Guarda la TV, ma è domenica e non danno niente di interessante. “Potrei andare al lago” pensa “se non c’è nessuno potrei spogliarmi e magari farmi una sega in acqua”. L’ha già fatto altre volte, lo trova eccitante.
    Non finisce neanche di pensarci, si infila il costume da bagno, afferra un asciugamano ed esce di corsa.


    “È l’ultima volta,” pensa fra se Massimo. “Domani riprendo il solito giro.”
    Quasi ogni giorno, Max fa una scampagnata lungo i sentieri intorno al lago. Ma fin da quando ha visto quel ragazzo, una settimana prima, ha cambiato un po’ il suo percorso abituale per includere il laghetto nel giro. Spera di rivederlo, ma per ora non è capitato, non ancora.
    Si tiene in forma, è un bel tipo, ha 19 anni, le spalle larghe, un torso ben definito e gambe forti. Tiene i capelli biondo scuro molto corti, e la barba di qualche giorno ordinata. Ha un bel viso, squadrato, con le labbra carnose e gli occhi verdi, penetranti.
    Se ne sta sulle sue, e gli piacciono i ragazzi. Come quello lì’, il biondino che ha sorpreso a masturbarsi. Si eccita ancora al ricordo di quel ragazzo che ha sorpreso a fare il bagno nudo e toccarsi in acqua. Deve darsi una sistemata fra le gambe, perché il suo amico la sotto ha percepito i suoi pensieri.
    Mentre si avvicina alla cima della collina, gli sembra di sentire qualcosa.
    Eccolo lì! È proprio lui, lo stesso ragazzo dell’altra volta ed è nudo, di nuovo! Sguazza allegramente in acqua. Questa volta non perde tempo, si avvia giù per la collina fino alla riva. Si nasconde dietro un albero.
    Il cazzo gli si irrigidisce, tendendo i pantaloncini. Il ragazzo ha un bel culo, può vederlo chiaramente. Ha la pelle più pallida che nel resto del corpo, ed è curvo come un soffice cuscino, senza un pelo. È dolce e tenero come un pulcino. Un pulcino tutto rosa davvero sexy. La folta chioma di capelli biondi lo fanno sembrare un po’ un folletto. Max si morde il labbro, vuole quel ragazzo con tutto se stesso.


    Paolo si sente in paradiso mentre nuota nello stagno. Come al solito, essere nudo all’aria aperta lo eccita terribilmente. Il cazzo gli rimbalza duro fra le gambe mentre si muove in acqua. Guarda sorridendo la punta del suo pene gonfio e sospira accarezzandolo piano. Rimane così, con la gambe un po’ aperte, e le dita dei piedi affondate nel fondo caldo e fangoso dello stagno. A godersi la sensazione dell’acqua che gli sfiora le pelle.
    All’improvviso, sente un rumore dietro di se. Si volta e vede un uomo, in piedi vicino agli alberi. Si accuccia subito in acqua, imbarazzato. Si stringe le ginocchia con le braccia, cercando di nascondere la sua erezione. È davvero a disagio, ma soprattutto, è sorpreso di vedere qualcuno lì a quell’ora.


    «Ciao,» lo saluta Max, cercando di sembrare amichevole. «Fa caldo, sono venuto a fare una nuotata,» continua. «Ti dispiace se mi unisco a te?»
    «N-no...» Risponde il ragazzo, ancora rannicchiato in acqua. Prega in silenzio che il suo cazzo si sgonfi, si sente arrossire e subito si maledice per questo. Spera che l’uomo non se ne accorga.
    «Mi chiamo Max,» Dice il ragazzo più grande, iniziando ad armeggiare con i pantaloncini. «A dire il vero non ho il costume, ma siamo fra ragazzi, no?» Continua, regalando a Paolo un sorriso abbagliante.
    Paolo non risponde, fissa il ragazzo cha ha davanti a bocca aperta, è davvero bello. Però vorrebbe che non si spogliasse. Sa bene che vederlo nudo terrà il suo cazzo duro a tempo indeterminato. Non sa che fare.
    «C-certo, fai pure.» Dice alla fine, esitante. «Ma… Sei sicuro che non c’è nessuno qui intorno?»
    Max ridacchia e gli fa l’occhiolino. «Non c’è un anima.» Dice, spingendo i pantaloncini giù per le gambe leggermente pelose.
    Paolo rimane a bocca aperta. Max non indossa biancheria intima, e il suo cazzo salta fuori come una molla. È talmente nervoso, che non si era accorto che anche il ragazzo più grande ha una poderosa erezione. Infatti, il cazzo di Max rimane dritto e duro come un ferro rovente. Spunta da un cespuglio di folti peli biondo scuro curati alla perfezione, e sotto di lui se ne stanno morbidamente appese due palle pesanti e grosse come uova.
    È grande! Paolo non trova altre parole per descriverlo. A occhio saranno almeno venti di centimetri di solida carne, con la pelle appena più scura del resto del corpo - e gioia delle gioie! - è circonciso, con la cappella a forma di fungo più spessa dell’asta sottostante. Sembra umido sulla punta.
    Paolo non sa cosa dire, non ha idea di come sedurre un uomo, Tutto quello che sa, è che lo vuole, vuole avvicinarsi, e magari anche toccarlo.
    Grazie a quello che ha sentito una settimana prima, Max invece sa bene come comportarsi. «Come ti chiami?» Gli chiede.
    Gli occhi di Paolo non smettono un attimo di fissare il cazzo dell'uomo, è ipnotizzato, si lecca di nuovo le labbra. «Paolo,» risponde con la voce roca per l’eccitazione.
    «Perché non ti alzi? Coraggio!» Max non alza la voce, ma usa un tono fermo.
    Paolo sente un brivido corrergli lungo la schiena. Obbedisce subito, e si alza rivelando il sottile corpo nudo. L'acqua che gli scorre di dosso lo fa luccicare sotto il sole cocente.
    «Wow,» Max non riesce a trattenersi, si avvicina e gli mette le braccia intorno alle spalle. Poi lo stringe in un abbraccio.
    Paolo non sa cosa fare, si sente impacciato e goffo. Allunga maldestramente le braccia intorno ai fianchi dell’uomo, e sente il suo cazzo duro premere contro la pancia. Il contatto con quella carne liscia e umida lo manda in estasi. Max inizia ad esplorargli la schiena con le mani, facendole scorrere fino al culo. Paolo sente le sue grosse dita toccarlo fino a trovare la fessura fra le natiche, poi coprirgli i glutei e spremere. Geme, e si ritrova a premere il volto contro il petto di Max, iniziando a tremare. Si sente le ginocchia deboli, come di gomma. Il suo cazzo si bagna, pressato fra le palle dell’altro ragazzo.
    Le cose accadono troppo rapidamente perché Paolo abbia il tempo di pensare. Si sente completamente dominato dall'uomo.
    «Ti ho visto, sai» Gli mormora Max all'orecchio. «Una settimana fa, mentre ti masturbavi in acqua.»
    Paolo lo guarda a bocca aperta. «Cosa?»
    «Sembravi piuttosto… preso.»
    «Mi hai visto?» Paolo è allarmato, si vergogna un po’ delle cose che ha fatto.
    «Oh, sì. E ti ho anche sentito, mi è sembrato che ti stessi divertendo.»
    Paolo arrossisce. Non può affrontarlo. Il petto gli si gonfia, e con lacrime agli occhi nasconde di nuovo il volto nel petto dell’uomo, iniziando a singhiozzare in silenzio. Anche il suo cazzo perde un po’ di slancio e senza più riuscire a fermarsi inizia a piangere per davvero.
    «Pe... per favore, non dire niente a nessuno.» Dice piangendo. «Non riesco a farne a meno. Sono malato, lo so, un pervertito! Ma io... io...» I singhiozzi scuotono il corpo del ragazzo. Si vergogna terribilmente.
    Max gli carezza la testa, adora la sensazione dei suoi capelli umidi attraverso le dita
    «Non piangere, non è una brutta cosa, è normale. Certo, all’aperto è un po’ perverso, ma a un sacco di ragazzi piace. Sai, ci sono molti altri come te, che si eccitano in situazioni particolari.»
    «Davvero? Vuoi dire che non sono strano?» Borbotta Paolo ancora appoggiato al petto sudato del ragazzo più grande.
    «Che importa anche se lo sei? Non c'è vergogna nel piacere, finché non ti fai male.»
    Max solleva il mento di Paolo con un dito e guarda dritto verso di lui, sorridendo. Il ragazzo è adorabile, il suo volto è ancora lucido di lacrime, ma ora ha un mezzo sorriso sulle labbra color ciliegia, e i suoi grandi occhi blu brillano.
    «Allora non pensi che sono malato?»
    «Diavolo, no! Piace anche a me, sai? Non senti quanto ce l’ho duro? Se ti va di giocare, sono pronto a farti divertire.» Gli dice. «Tu fai quello che ti dico, e farò di te uno stronzetto davvero felice!» Max parla velocemente, senza lasciare a Paolo il tempo di rispondere. «Che ne dici? Il tuo cazzo laggiù dice di sì.»
    «Sul serio?» Paolo è frastornato.
    «Se vuoi scoperemo come selvaggi!»
    «Si!» Quasi grida Paolo, tirando su col naso e asciugandosi le lacrime. «Voglio farlo! Farò tutto quello che vuoi.»
    Max gli carezza ancora capelli, stringendolo forte a se. Paolo si strofina contro di lui e gli bacia il petto.
    «Sono sicuro che ci proverai.» Dice Max, eccitato. «Guarda il mio cazzo e dimmi cosa provi, cosa ci faresti.»
    Paolo si china e afferra il grosso cazzo stringendolo nel pugno. Lo guarda, lo vuole.
    «Voglio succhiarlo!» Dice, respirando pesantemente. Inizia ad accarezzarlo, emozionato per il suo calore. La pelle è morbida, ma sotto è semplicemente duro.
    «Voglio leccarlo e sentire il suo sapore.» Intanto continua a muovere la mano su quel mostro di carne.
    «Bravo, così. Continua.» Max è sempre più eccitato. «Andiamo fuori dall’acqua, ma continua a tenerlo in mano, non lasciarlo andare.» Dice mentre inizia ad uscire dal laghetto.
    Paolo lo segue, mantenendo una salda presa sul cazzo. Quando arrivano sull’erba, Max fa schioccare le dita e indica il terreno. Il ragazzo capisce al volo, molla la presa e si lascia cadere in ginocchio. Ora il cazzo gli arriva giusto sul viso, a pochi centimetri dal naso.
    A Max piace quello che vede. Il volto del ragazzo è giusto all’altezza dei suoi fianchi. E ha anche una perfetta visuale del suo cazzo duro. Un po’ di liquido si affaccia dalla fessura sulla punta, mentre le gocce d'acqua brillano ancora sul suo corpo flessuoso. “Questo ragazzo sembra un angelo – un angelo nudo ed eccitato,” pensa.
    Non resiste un secondo di più, spinge il cazzo verso il basso con le dita, portando la grossa cappella giù verso le labbra gonfie del ragazzo. Paolo socchiude la bocca e si avvicina.
    Max allunga l'altra mano e lo tira dolcemente indietro per i capelli. «No, non ancora.» Dice «Non lo puoi succhiare fino a quando te lo dico io. Però puoi baciarlo»
    Poi gli lascia andare i capelli e punta la cappella smussata sulle labbra sensibili di Paolo. Un tremito attraversa il ragazzo, che stringe le labbra e le preme su quel cuneo carnoso, emozionato dalla sensazione di calore che gli trasmette. All’inizio è strano, ma inizia subito a baciarla, e intanto aspira il profumo più intimo del ragazzo in piedi davanti a lui.
    «Ah, piano. Ora, voglio che lo baci dappertutto. Dimmi cosa vuoi.»
    Paolo sente di adorare quel cazzo, è il suo dio, il suo idolo ed è ansioso di mostrare la sua devozione. Comincia a baciarlo partendo dall’alto, e a leccarlo con la sua lingua umida. La voce gli trema mentre inizia a parlare
    «Mi piace... Lo voglio. Voglio che mi scopi la bocca, voglio sentirlo... fino in gola! Voglio sentirlo dentro di me e.... voglio farti godere. Voglio assaggiare il tuo sperma.»
    Paolo sta baciando il cazzo sul lato inferiore, il suo respiro caldo sfiora l’inguine di Max, solleticandolo. Continua a leccare su e giù lungo l’asta fra una parola e l’altra.
    «Non mi importa se mi soffochi! Voglio essere tuo.»
    «Che altro... Ah... Che altro vuoi fare con questo?» Max è terribilmente eccitato dalle parole del ragazzo, il cuore gli batte all’impazzata mentre osserva lo spettacolo osceno.
    Paolo continua a leccare il cazzo sempre più duro, sfregando il viso dappertutto. «Fottimi! Scopami forte!» Ormai fuori di se.
    «Più tardi, adesso scendi sulle palle, leccale. Quello che vuoi è la. C’è un sacco di sperma tutto per te.»
    «Si,» Sussurra Paolo mentre si abbassa e piega leggermente indietro la testa. Preme la bocca su ogni grossa palla, baciandole entrambe e inalandone il profumo come se stesse morendo di fame.
    «Sei fortunato,» dice Max, carezzando la guancia liscia di Paolo con un dito. «La tua bocca è fatta per succhiare il cazzo. Hai un talento naturale.»
    «Mmh-mmh...» Sospira Paolo, con gli occhi socchiusi, immerso nel piacere. Poi tira fuori la lingua e inizia a leccare le palle, assaggiandone il sapore.
    Max lo lascia fare per un secondo, poi fa un passo indietro e gli riporta il cazzo all’altezza della bocca. «Ora succhialo, prendilo in bocca.» Dice. «Sei pronto?»
    «Si,» risponde Paolo, semplicemente. Fissa adorante il cazzo di Max, con le labbra già aperte.
    «Tira fuori la lingua, dai al cazzo qualcosa su cui scivolare.»
    Paolo fa come gli è stato detto, estende la lingua al limite. Subito Max spinge l’asta all’interno. Il glande spinge sulla lingua e Paolo rabbrividisce ancora, piagnucola dolcemente, è incredibilmente eccitato.
    Max scivola lentamente nella bocca umida del ragazzo, è al settimo cielo, finalmente sta facendo quello che aveva sognato di fare per tanto tempo. Fa scivolare il suo grosso cazzo dentro il ragazzo perfetto, e lo guarda scomparire fra le sue morbide labbra umide.
    Paolo ci passa sopra la lingua, poi chiude le labbra, facendo un po’ di pressione.
    «Ahw! Proprio così. Continua.»
    Paolo, non vuole staccarsi per rispondere, quindi fa un cenno di assenso con la testa.
    «Ah… Fallo andare più in fondo!» Ringhia Max, ansimando.
    Paolo lo accetta con entusiasmo. Tiene le labbra strette attorno all'asta, e cerca di leccarlo sulla punta, sollecitandolo.
    Max mette gli le mani ai lati della testa, ci avvolge le dita intorno e lo tira un poco più in giù. Paolo geme, con le guance incavate intorno all'invasore. Max gli spinge centimetro dopo centimetro il suo cazzo duro all’interno della bocca e sibila emozionato mentre avanza sempre di più. La sua cappella sensibile strofina contro l’ugola del ragazzo e spinge per entrare in gola.
    I muscoli fanno un po’ di resistenza, ma alla fine cedono e lui si lancia in avanti, spingendo il cazzo attraverso l'esofago stretto, affondando la sua carne dritta nella esile gola del ragazzo. È bellissimo! È calda e umida, gli avvolge il cazzo deliziosamente. Max lo spinge verso il basso, fino a quando il naso di Paolo non è sepolto nel cespuglio di peli ispidi alla base. Lascia la sua furiosa erezione in fondo alla gola per un attimo, assaporando ogni sensazioni e la vista del ragazzo che affonda beato nel suo inguine. Ha un altro brivido quando sente il mento del ragazzo sfregare sulle sue palle.
    Paolo è in delirio, ama la sensazione del cazzo sepolto e spremuto in gola, ora come ora si sente un buco da fottere, un giocattolo, e gli piace da impazzire. Allunga le mani e accarezza Max sulle cosce, delicatamente, facendogli il solletico. Vuole tutto dell'uomo dentro di se, vorrebbe poter aprire la bocca come un serpente, per risucchiare all’interno anche le palle.
    Max ritira indietro il cazzo di qualche centimetro, poi lo riporta indietro, fa presa sui capelli del ragazzo per scoparlo, dentro e fuori, dentro e fuori, sempre più veloce. Manda il suo cazzo in profondità e lo ritira. Avanti e indietro.
    Mentre Paolo va su e giù sull’asta, si eccita a lasciare che Max lo usi come vuole. Ha qualche conato e la saliva gli corre giù per il mento e il collo, ma non gli importa.
    Max si sta avvicinando, è quasi pronto. Lo sperma gli ribolle nelle palle, e il cazzo gli si gonfia ulteriormente diventando d'acciaio nella calda fodera di quella gola umida. Sbatte il viso del ragazzo sul suo inguine e spinge il cazzo giù per la sua gola stretta con forza, non riesce più a fermarsi.
    Afferra una manciata di capelli umidi, facendo brillare di lacrime gli occhi del ragazzo. Poi lo fissa selvaggiamente per un secondo, tenendolo impalato, dolorante. Cambia presa, gli afferra i capelli da dietro e lo tira via dal suo cazzo. La lunga asta rimbalza, libera, fuori dalla bocca del ragazzo. Esce con un suono bagnato.
    Paolo si lancia subito verso di lui, ma Max lo tiene fermo. Afferra il proprio cazzo col pugno, e inizia a muovere la mano, su e giù.
    «Voglio venire sul tuo sul viso! Ti voglio lasciare il segno.» Ansima con voce roca. «Sei mio!»
    Max ha una scossa, il suo corpo si inarca, irrigidendosi. E subito uno spesso, lungo getto di sperma bianco e caldo schizza fuori dal suo cazzo, e centra la bocca aperta del ragazzo.
    Paolo soffoca, e la bianca crema dell’uomo gli straripa dalle labbra sul mento, già impregnato di saliva. Ma è felice, è fuori di se.
    Max ringhia forte mentre fa scorrere ancora la mano. Un altro lungo getto centra l’occhio destro del ragazzo, lo sperma denso riveste le sue ciglia e inonda l’occhio facendolo bruciare. Il colpo successivo è anche più forte, si spiaccica dall’attaccatura dei suoi capelli fino alla mano dell’uomo che ancora li tiene da dietro. Poi ancora sulle guance, cola lungo il lato del viso, e sul naso.
    Paolo si sente come affogare nello sperma, tossisce. Ma rimase fermo, non vuole perderne una goccia. I suoi pugni premono sulle caviglie sottili e le dita dei piedi affondano nell'erba sotto di lui, il suo cazzo incustodito batte contro il ventre nudo.
    La vista gli si schiarisce proprio quando un altro filamento caldo gli raggiunge la bocca e sente il getto sulla lingua. Deglutisce e la riapre in fretta, sperando di averne ancora.
    Lo sperma di Max è forte e muschiato, e pizzica sulla lingua. Punge come il pepe mentre scivola giù per la gola.
    Paolo si accascia sui talloni e lascia che le ultime gocce di sperma cadano sul suo bel viso.
    Max molla la presa sui capelli del ragazzo e anche sul suo cazzo, che si va rimpicciolendo, arrossato, sulla viso del ragazzo. Come riprende fiato inizia a far scorrere dolcemente le mani attraverso i capelli di Paolo, carezzandolo come un cucciolo.
    «Bravo,» sussurra.
    Paolo inizia subito a baciare quel cazzo impressionante che gli rimbalza sulle labbra e sul naso. Gli dà delle leccatine veloci, raccogliendo le macchie di sperma, non ne ha mai abbastanza. Tuba con piacere, eccitato, mentre Max lo coccola.
    «Dannazione, sicuramente sai come succhiare un cazzo!» Esclama Max, sospirando. Poi si prende il cazzo fra le dita e lo strofina sulla faccia appiccicosa di Paolo, spargendo il suo sperma in giro. Il ragazzo geme, e apre la bocca quando l’uomo raccoglie un po’ di sperma glielo dà da mangiare.
    «Così, dolci labbra, prendilo in bocca, lo vuoi vero?»
    Paolo farfuglia, non è in grado di parlare.
    Il cazzo di Max si sta nuovamente indurendo, cresce viscido di sperma e saliva, a vista d’occhio.
    «Ne vuoi ancora?» Chiede a Paolo «Vuoi che lavori il tuo bel culo?»
    «Sai che lo voglio! Non prendermi in giro, per favore, per favore, scopami!» Paolo fissa l'uomo mentre parla, lo sguardo languido e implorante.
    «Proprio così, frocetto, mi devi pregare per averlo. Mi eccita, mi viene duro quando lo fai.»
    «Ti prego, per favore, per favore scopami! Fammelo sentire dentro!»
    Max non vede l’ora «Dai, mettiti a quattro zampe…»


    Continua…
     
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  2. Bluelion
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    Woow: mi è piaciuto: dolce e piccante! :) :P :B):
    Aspetto il seguito.
     
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    Grazie Blu :)
     
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  4. 19mark95
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    molto bello, complimenti. anche la foto a corredo :-D
     
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    Grazie mark, sono contento che ti sia piaciuto
     
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