Il giovane animatore principiante

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  1. uomoinvisibile
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    ATTENZIONE
    CONTENUTO EROTICO E SESSALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    “Gli animatori che andranno al campo estivo delle quinte elementari sono alla prima esperienza. Mi serve qualcuno che vada con loro e faccia da punto di riferimento. Ti andrebbe di andare tu?”

    Questa è stata la richiesta chè mi fece il Don. Prima di accettare mi informai sugli animatori che avrebbero preso parte al campo. Erano due, Andrea e Luana. Li conoscevo tutti e due da quando erano bambini. Hanno 16 anni e sono da molti anni il loro animatore. E ora proprio loro incominciavano a fare animazione. “sto proprio invecchiando” pensai. Sia Andrea che Luana molto simpatici, soprattutto Andrea, che è stato uno dei miei pupilli. Accettai di buon grado.

    Ero molto contento che mi abbiano proposto questa esperienza. Ero soprattutto contento di poter fare animazione con Andrea! E’ un giovane ragazzo molto intelligente e spigliato, alto sul metro e ottanta con un fisico sportivo. Occhi e capelli castani corti e tenuti sempre in ordine e ben pettinati. Veste molto sportivo con tute e felpe con modi di fare da giovane rap. E’ anche molto carino ed è mio animato praticamente da sempre ed ero contento di poterlo guidare in questa nuova avventura.

    Quando vennero a sapere che sarei partito con loro si dimostrarono molto contenti e i preparativi delle attività si svolsero in un bel clima gioioso. Mi misi subito a loro disposizione per ogni dubbio o difficoltà. Gli dissi che se avessero avuto qualche problema, di venire a parlarmene senza nessuno scrupolo.

    Arrivò il giorno della partenza. Era una bella giornata di sole, e, dopo il viaggio di un ora e mezza in pullman, arrivammo alla nostra destinazione, una bella casa alpina in un bel paesino di montagna. Aiutammo i bambino a scaricare le valige e a portarle dentro. Poi facemmo un giro della casa per far vedere, a chi non c’era mai stato, tutti i luoghi.

    La casa alpina era formata da tre piani più il pian terreno. al piano terra c’era il salone, la cucina e il refettorio e la stanza animatori, al primo e al secondo piano c’erano le camerate da venti posti ciascuno, una, su un piano, per le femmine e l’altra, su un altro piano, per i maschi. All’ultimo piano c’era la stanza del parroco e dei volontari e degli altri adulti presenti al campo. In ogni camerata c’era il bagno. Era un bagno bello grande, con quattro cabine, tre per le turche e una cabina per il wc , due lunghi lavandini con sopra un grande specchio, degli armadietti per deporre le cose che servono all’igiene personale e poi, l’ angolo docce, composto da un vano con tre docce aperte, tipo quelle degli spogliatoi delle palestre, ma in piccolo. Aiutammo i bambini a sistemarsi nelle stanze e poi iniziammo la giornata del campo.

    Subito dopo la fine del gioco del pomeriggio dicemmo ai bambini di andare nelle stanze per lavarsi e prepararsi per la cena. In quel momento mi si avvicinò Andrea e mi chiese: “ei Ale, ma noi come facciamo a farci la doccia? dobbiamo andare anche noi adesso?” “Ma no Andre! come facciamo? ora dobbiamo pensare ai bambini. Noi la facciamo stasera, quando i bambini andranno a dormire. Non ti preoccupare” “Ah ok… scusa la domanda stupida” “Ma dai, figurati! E’ normale che qualcosa non la sai. Tranquillo, hai fatto bene a chiedermi”.

    Andammo a sistemare le delle cose per la serata e poi a cena. Subito dopo aver mangiato e sparecchiato andammo a fare il gioco serale previsto nel salone. La serata andò molto bene e, dopo le preghiere finali e i saluti, mandammo i bambini a letto e noi animatori ci fermammo nella sala animatori per una breve riunione per mettere appunto qualche dettaglio per il giorno dopo e per stare un attimo tranquilli tra noi a scherzare e mangiare schifezze.

    Ad una certa ora ci salutammo e salimmo nelle nostre rispettive camerate. Arrivati alla nostra, prima di aprire la porta, Andrea mi chiese a bassa voce per non farsi sentire e svegliare nessuno: “Ale, andiamo adesso a lavarci?” “Si!, facciamo piano, prendiamo la roba che ci serve e andiamo.” “Ok!”.

    Entrammo piano piano nella stanza. Tutti i bambini dormivano come ghiri. C’era silenzio assoluto. Noi, in punta di piedi e senza far rumore prendemmo la nostra roba e andammo in bagno.

    “Ahhh, ho proprio bisogno di una bella doccia calda” disse Andrea posando la sua roba su un armadietto del bagno. “Mamma mia, puzzo da far schifo” continuò. “Già. Ce la meritiamo!” e posai anche io la mia roba. Andrea si tolse la maglietta e rimase a torso nudo. Che fisico! Li mi resi conto che non avevo mai visto il mio piccolo Andrea nudo. Gli chiesi “che fisico! ma fai palestra?” “ma va! sai che non faccio sport… faccio teatro, non ricordi? però faccio flessioni e addominali ogni giorno a casa e due o tre volte a settimana vado a fare una corsetta al parco” .

    Avevo deciso di godermi la situazione e incominciai a fare le cose con molta calma. Mi tolsi prima un calzino, poi l’atro e intanto parlavamo di come era andata la prima giornata di campo, delle problematiche venute fuori, dei bambini, di come fare con due bambini un po più vivaci, e intanto io stavo a guardare le mosse del mio giovane amico. Lui si tolse i pantaloni della tuta e rimase in boxer, sempre continuando a parlare del più e del meno tranquillamente. Io ero rimasto a petto nudo con ancora i pantaloni in dosso. Andrea appese l’accappatoio a un gancio vicino alle docce, ritornò vicino agli armadietti, prese lo shampoo e si tolse le mutande.

    CHE MAGNIFICA VISIONE! aveva un bel pisello, lungo da moscio sui dieci/dodici centimetri, bello cicciotto, due testicoli belli grossi (e, ad occhio, pieni) con una peluria sul pube ben curata. Stupendo.

    “Dai Ale!!!! Ti muovi!!! dai, ti aspetto ma muoviti! Sei proprio una lumaca!” e rimase li, bello, nudo, con una mano sul fianco, l’alta con in mano lo shampoo, li fermo in piedi a guardarmi speranzoso che io mi muovessi. Una situazione bellissima! “arrivo arrivo! si scusa hai ragione. sono lento in queste cose, me la prendo comoda” e continuammo a parlare del più e del meno con lui li davanti a me bello nudo, col suo bel pisello penzolante.

    Mi tolsi i pantaloncini e i boxer epresi anche io lo shampoo “ok sono pronto” “oh bravo! era ora!” e ci avviammo verso le docce.

    Ci mettemmo sotto il getto di acqua calda, uno vicino all’altro, e incominciammo a lavarci. “sai che un po mi imbarazza fare la doccia con te? sei sempre stato il mio animatore preferito, un mito per me! un modello… e un po mi imbarazza”

    “e perchè? cosa c’è che ti imbarazza?” “No, niente…è che…bhe… stare nudi…emmm” “vabbè siamo maschi tutti e due…che ti imbarazza? ha visto? ce l’ho anche io l’uccello!” e mi misi a farlo ruoteare, a mò di mostrarglielo, scherzando, per sdrammatizzare. “ahahah si si… ma non è quello. E’ che sei un maestro per me. Un fratello maggiore. Ho un po paura dei giudizi ecco.” e si fece tutto silenzioso. “Ma che dici Andre! chi ti giudica! Guarda, se proprio lo vuoi sapere, hai un bel corpo! proprio un bel fisico, te l’ho detto… e se intendi le parti intime, ecco, anche li sei ok! anzi, se non ti offendi, hai un bell’amichetto li sotto! ahahah” dissi per rompere il ghiaccio. “Dici?” “Si! e poi, non vedi che in pratica è identico al mio? ho solo un po più di peli… ma tu li accorci?” “Si ogni tanto…” “si vede… io no invece….” Poi, approfittando di quel clima creatosi tra di noi, provai ad azzardare un pò di più, per vedere come reagiva. “Ma da duro, invece, come sei messo?” chiesi, un po sfacciatamente, ma deciso a vedere come andava a finire “ahaha ma Ale!! che domande! ahahah 17 cm ahaha” mi rispose ora molto più rilassato dalla discussione. “ah bravo! complimenti! vedi che non devi sentirti in imbarazzo!? se vuoi saperlo mi batti anche se di poco. Io 16 cm!” “ahahaha veramente?” “Aahahah si!”

    Continuammo a insaponarci e a lavarci. Quando tutti e due avevamo quasi finito Andrea mi sorprese con una affermazione: “oh…ora che ho finito, prima di andare a dormire vado a scaricarmi” “Cioè??” “emmm ecco… non mi sego da quasi una settimana. Non ce la faccio più, tra un po scoppio. Ho le palle pienissime. Vado in una turca e mi libero. emmm oh.. cavolo.. ora penserai che sono un maniaco sessuale…” “ma va! è normale a 16 anni avere gli ormoni a palla! è una cosa naturale! anche io ogni tanto me ne faccio qualcuna… sai, da quando la mia ragazza mi ha mollato… ma comunque non andare in una turca! E’ scomodo, sporco e anche molto triste! fai pure con comodo qui!” “ah…ma non ti fa schifo? non volevo darti fastidio…” “ma va! vai tranquillo…fai pure”

    Se lo prese in mano e incomincio a massaggiarselo piano, poi sempre più veloce incominciò a muovere l’asta su e giù. In breve tempo mostrò una bellissima erezione. Tutti i suoi 17 cm si mostrarono belli attenti all’insù. “Ale! dai tienimi compagnia! segati anche tu… se no, non riesco… è troppo imbarazzante così!” “ahahah, ok va bene”

    E incominciai a segarmi anche io. Notai che appena mi diventò tutto duro, incominciò a fissare continuamente il mio uccello che fiero svettava. “Che bel pisello che hai” mi disse, preso dalla foga della situazione, forse vergognandosi anche di quello che mi aveva appena detto. In poco tempo gemette e schizzo tre, quattro, cinque schizzi di sperma… io lo seguii poco dopo… ci mettemmo a ridere e ci risciacquammo e uscimmo. Facendo finta di niente ci asciugammo e ci mettemmo il pigiama per tornare in camera. Prima di tornare nei mostri letti Andrea mi disse a bassa voce “sono proprio felice che sei venuto anche te in questo campo” e mi sorrise. Io d’istinto lo abbracciai e lo tenni stretto stretto a me per quache bellissimo istante e gli sussurrai “Anche io lo sono… ti voglio bene Andre” “anche io!”

    Andammo nei nostri letti a dormire non prima di averci dato la buonanotte. “Questo campo è incomiciato proprio bene” pensai
     
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    BEL FIGO GAY

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    Ciao Uomoinvisibile! Il tuo racconto mi è piaciuto nel complesso,soprattutto ho apprezzato la parte dello spogliatoio in cui descrivi abbastanza dettagliatamente tutti i passaggi. Ti dirò,lo trovo un po' irreale ma d'altronde è pur sempre un racconto erotico! XD


    La parte più bella secondo me è quella dell'abbraccio finale con il "Ti voglio bene" reciproco,a me fanno impazzire queste cose!! :wub:


    Solo una domanda : ma l'altro ragazzo quanti anni ha?
     
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  3. uomoinvisibile
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    grazie :)

    l'altro ragazzo del racconto sarei io... lo lascio apposta un po più vago così ognuno può immeedesimarsi nel racconto... è una mia tecnica...non so se giusta o sbagliata ma è il mio primo racconto che ho scritto.
    e cmq è un racconto a metà tra realtà e fantasia, cioè paartendo da fatti realmente accaduti provo a immaginare e raaccontare cose che avrei voluto fossero accadute e che magari invece sono andate a finire diversamente... spero che il risultato sia positivo... cmq penso che ci sia un seguito ma voglio scriverlo senza fretta perchè non voglio che sia forzato perchè non voglio che venga male.

    grazie dei consigli e a presto

    Ale
     
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    IMPORTANT GAY

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    Un buon inizio, bravo :)
     
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3 replies since 15/1/2015, 16:16   3923 views
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