GRADI E STELLETTE: LA CASERMA DEL PIACERE

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  1. Albert De Klerc
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    CAPITOLO 3: La visita medica

    Un mese dopo Luca ricevette una lettera dal comando militare regionale con la quale gli veniva comunicata la data in cui si sarebbero tenute le visite mediche per le reclute e il luogo in cui recarsi.
    Con quella lettera Luca poteva affettivamente dire di cominciare una nuova vita. Era sicuro che il comandante a cui si era sottomesso avrebbe fatto in modo che la visita medica fosse risultata positiva garantendogli l' ingresso formale nell' esercito.
    Doveva trovarsi a Bologna due settimane più tardi, restare un intero week end nella caserma dove tutte le reclute dello step di arruolamento annuale avrebbero affrontato le visite mediche e poi tornare a casa per preparare le cose necessarie per la prima fase dell' addestramento.
    Quelle due settimane di attesa furono le più lunghe della sua vita, non vedeva l' ora di conoscere i suoi probabili compagni e magari farsi sbattere anche da qualcuno di loro ( perchè il comandante gli aveva detto che era molto probabile che sarebbe successo ).
    Finalmente il giorno prefissato arrivò e Luca, portandosi dietro solo un borsone con pochi abiti di ricambio, il beauty case e un paio di libri, montò sul treno che lo avrebbe portato a Bologna.
    All' arrivo in stazione trovò parecchie altre reclute e, fatte le debite presentazioni, si unì a loro nel percorso verso la caserma, distante solo qualche centinaio di metri.
    Entrati tutti nel vasto cortile assolato furono accolti, senza troppe formalità, dal comandante della caserma e dal medico militare che li avrebbe visitati tutti, in ordine alfabetico, a partire dalla stessa mattinata.
    Le reclute furono chiamate per cognome e in base all' iniziale disposte in fila indiana. Luca di trovò in dodicesima posizione, più o meno a metà della fila.
    Il primo fu chiamato e guidato da qualche parte dentro la caserma per la visita e ne uscì dopo una decina di minuti. Luca calcolò che avrebbe atteso più o meno due ore prima di essere visitato e ne approfittò per darsi un' occhiata discreta attorno.
    I tre ragazzi davanti a lui erano castani, piuttosto alti e anche discretamente sensuali, con un culo bello sodo. Dietro invece c'erano un paio di biondini dinoccolati, magri e lunghi, lentigginosi e occhialuti, decisamente non attraenti, ma nemmeno brutti.
    L' attesa sotto il sole divenne estenuante e i ragazzi cominciavano a chiacchierare tra di loro a bassa voce, facendo conoscenza e scambiandosi opinioni o informazioni.
    Il biondino dietro di lui prese a mormorargli un fiume di notizie e Luca, che non aveva troppa voglia di chiacchierare, fece solo finta di ascoltare limitandosi ad annuire di tanto in tanto.
    Finalmente, dopo due ore abbondanti, venne il suo turno e Luca, emozionato, si avviò verso la sala delle visite scortato da un nerboruto militare sui trent' anni, dall' aspetto veramente virile e dalla voce molto sensuale.
    - Spogliati del tutto e poi entra - gli disse il militare una volta entrati in una specie di anticamera molto ampia che doveva essere uno spogliatoio.
    Luca obbedì senza fiatare e si spogliò, mentre il militare, appoggiato al muro dietro di lui, puntava immediatamente gli occhi al suo sedere.
    Rimasto nudo Luca entrò nella stanza della visita e scoprì che il medico, da vicino, era piuttosto aitante, sui 40 anni, muscoloso e giovanile. E anche piuttosto gioviale.
    Dopo avergli chiesto alcune notizie su eventuali ricoveri od operazioni subiti, allergie patite e cose varie, il medico prese a visitarlo accuratamente, misurandogli l'altezza, , la circonferenza della vita e del capo, sentendogli la pressione cardiaca e via dicendo. Il tutto per circa dieci minuti.
    L' aiutante del medico, che era un infermiere sui vent' anni, bello come il sole e sempre sorridente, mentre
    lo pesava, fece in modo di accarezzargli il sedere e di fargli l' occhiolino.
    Luca dovette concentrarsi al massimo per impedire al suo uccello di svegliarsi, anche se aveva l' impressione che in quella stanza tutti i presenti doveva essere per lo meno bisex.
    Comunque, terminata la visita, il medico lo congedò con una delicata pacca sul sedere e il suo aiutante fece lo stesso.
    - Domani mattina dovrai affrontare con gli altri un test attitudinale - gli comunicò il medico mentre gli apriva la porta - e una prova pratica di resistenza psicofisica -
    - Si signore - rispose Luca serio, ricordandosi che tutti i medici dell' esercito ricoprono di solito il grado di ufficiale.
    Ad attenderlo nello spogliatoio c'era ancora il militare di prima.
    - Rivestiti pure - disse con una leggera nota di dispiacere.
    Luca obbedì.
    - Ora seguimi - fece il militare guidandolo in un corridoio molto lungo e luminoso - dormirai nella camerata numero 3, laggiù. Il pomeriggio potrai dedicarlo a sistemare le tue cose e a riposarti, la cena sarà servita alle 19 nella sala mensa e alle 22 le luci verranno spente. Domani mattina vi alzerete alle 6 e alle 8 comincerete i test attitudinali. E' tutto chiaro? -
    - si signore - rispose Luca con ossequio .
    - ottimo -
    Un attimo dopo il militare gli aprì la porta della camerata numero 3, uno stanzone piuttosto ampio, illuminato da due finestre e già occupato da altri 3 ragazzi.
    Luca entrò, il militare chiuse la porta e se ne andò, accarezzandosi il pacco semieretto.
    Tutti quei ragazzotti gli facevano venire una voglia inaudita, anche se tecnicamente proibita.
    " Sono anni che nelle caserme i militari scopano tra di loro col benestare dei superiori però, l' importante era la discrezione " pensò mentre si preparava a scortare una nuova recluta.

    CAPITOLO 4: Una gradita sorpresa

    I test attitudinali non risultarono altro che svariati fogli di domande di cultura generale da compilare, mentre la prova psicofisica risultò una serie di esercizi fisici nemmeno troppo faticosi.
    Luca se la cavò in maniera decisamente discreta in entrambe le pratiche e fu quindi uno dei primi a ricevere il foglio con i risultati e sopratutto l' ammissione nell' esercito.
    Il bel militare che glielo consegnò, lo stesso che lo aveva scortato il giorno prima alla visita medica, mentro lo riaccompagnava nella camerata per recuperare la borsa con gli oggetti personali, ne approfittò per palpargli in maniera piuttosto decisa il sedere.
    - Mi chiedevo - disse sottovoce ad un certo punto - se per caso tu non avessi voglia di fare un giro più ampio della caserma, per conoscere bene l' ambiente che diventerà la tua casa quando comincerai l' addestramento -
    - Sarebbe possibile? - chiese Luca un pò stupito.
    - Non vedo ostacoli, fino a che sanno che sei con me non ci sono problemi - rispose il militare, insistendo nel suo palpaggio.
    Luca accettò e subito fu accompagnato nei vari ambienti della caserma: la cucina, la cappella, gli uffici dei graduati, i bagni e la palestra.
    - Se vuoi posso farti fare un giro anche nella zona dove dormiamo noi - propose il militare senza nascondere un tono quasi perentorio.
    Naturalmente Luca non se la sentì di rifiutare e così dopo alcuni minuti entrò in una grande camerata che ospitava ben dieci letti, disposti a castello.
    - E' un pò spartano come ambiente - esclamò il militare - ma è solo provvisorio. Di solito questa caserma la usiamo nei giorni del reclutamento -
    Non erano soli però. Altri due uomini in divisa se ne stavano sdraiati sulle loro brande intenti a sfogliare riviste e a fumare.
    All' ingresso del compagno di stanza e di Luca si voltarono appena e accennarono al saluto militare. Dovevano essere due graduati di livello inferiore e dunque sottoposti del militare che lo scortava.
    Luca non potè fare a meno di notare che entrambi erano molto sexy nelle loro divise.
    Mentre il ragazzo si guardava discretamente intorno, il militare continuava a palpargli il sedere con sempre maggiore insistenza e ad un certo punto, nonostante fossero in bella vista, non trascurò nemmeno di prendere una mano di Luca e portarsela sul pacco, ormai vistosamente in tiro.
    - Scommetto che non vedi l' ora di provare questo cannone - gli mormorò nell' orecchio il colonnello.
    In effetti Luca era piuttosto incuriosito dalla situazione e l' iniziale imbarazzo aveva lasciato il posto ad una gran voglia.
    Annui senza riuscire a parlare e subito dopo si trovò in mano un bel bastone di carne lungo più o meno 20 cm e largo non meno di 5.
    - Dai, avanti, mi hanno detto che succhi divinamente - fece il colonnello senza nemmeno preoccuparsi di abbassare la voce - fammi vedere cosa sai fare -
    Luca obbedì senza rendersene quasi conto e cominciò a leccare l' asta come se fosse un cono gelato, per poi passare alla cappella violacea e pulsante e infine infilarsi quanto più cazzo possibile in bocca.
    Il colonnello doveva gradire, perchè cominciò a gemere rumorosamente, attirando l' attenzione dei due sottoposti i quali, eccitati già dalle riviste porno che avevano sfogliato fino a quel momento, ne approfittarono per alzarsi, tirare fuori i rispettivi uccelli e masturbarsi lentamente.
    Intanto Luca si era ormai lasciato prendere la mano e pompava con passione quella verga di pietra che gli riempiva la bocca fin quasi al soffocamento, provocando nel colonnello gemiti e sussulti evidenti.
    - Succhia ' sta minchia troietta, che poi ti rompo il culo -
    Luca, eccitato al massimo, cambiò posizione e mise in bella mostra il suo sedere, ancora fasciato dai pantaloni. Un secondo dopo due mani si erano appropriate dei pantaloni e stavano ormai accarezzando le sue chiappe nude ed esposte.
    - Sono tutto vostro - esalò Luca interrompendo un attimo il suo pompino - sono la vostra troia svuotapalle -
    I due tenenti, spogliatisi rapidamente, cominciarono a slinguarsi quel culo liscio e perfetto, sgrillettandolo di tanto in tanto con le dita.
    - Fermi - ordinò il colonnello - prima lo scopo io -
    I due tenenti si fecero da parte mentre il loro superiore si abbassava i calzoni, poi fece mettere Luca a pecora e, quasi senza nemmeno bagnarsi il cazzo con la saliva, lo infilò con un paio di colpi ben assestati fino in fondo.
    Luca rimase a bocca spalancata, in un grido muto di dolore e piacere. Uno dei tenenti ne approfittò per infilargli tra le fauci il suo cazzo e Luca cominciò a pomparlo, mentre l' altro tenente si abbassava sotto di lui e prendeva possesso del cazzo eretto del ragazzo.
    Il colonnello lo scopò con intensità per parecchi minuti, poi lasciò il posto al primo dei tenenti che a sua volta, dopo alcuni minuti, fece lo stesso col collega.
    Il colonnello poi si mise seduto su una branda e ordinò a Luca di impalarsi sul suo cazzone. Luca vi si sedette sopra con nonchalance e prese a saltare allegramente alternandosi nel pompare i cazzi dei tenenti.
    Dopo un buon dieci minuti i due gli sborrarono abbondantemente in faccia esalando un lungo gemito, mentre il colonnello gli inondò le viscere con un copioso getto di crema.
    Infine venne anche Luca, sul suo petto, ripulito diligentemente dai due tenenti.

    Pochi minuti dopo erano nuovamente tutti vestiti e Luca fu accompagnato nella sua camerata e di li, munito di tutto ciò che era suo, in stazione, dove prese il primo treno per casa.
    Pochi giorni dopo avrebbe iniziato il suo addestramento e la vita sarebbe cambiata drasticamente .....
     
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8 replies since 15/10/2014, 01:11   5883 views
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