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HopelessDreamer.
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ATTENZIONE
CONTENUTO EROTICO E SESSALE
QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA
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Era l'inizio di Ottobre, un mese dall'inizio della scuola in Francia, il liceo, nuovi amici, nuovi professori, le verifiche... Cominciare nuovamente con questa routine.
Finii in classe col mio migliore amico, conosciuto alle medie qualche mese prima, per fortuna direi... Me la cavo bene col francese ma ho ancora l'accento italiano, penso tra me e me quando parlo con i professori, e se non riesco a esprimermi mi aiuta lui.
I prof hanno cominciato subito pesante, avevamo tre verifiche a settimana, una situazione piuttosto stressante, soprattutto dopo aver appreso che avremmo avuto una verifica di matematica ogni settimana, da suicidio proprio.
Andavo d'accordo praticamente con tutti in classe, un po' meno con i ragazzi ma poco me ne importava, nessuno mi attirava più di tanto.
Ricordo che era un mercoledì, sì, era proprio un mercoledì, il giorno in cui andai alla grande biblioteca della scuola, a due piani, avevo quattro ore buche, fuori diluviava e non avevo la minima voglia di tornare a casa, soprattutto sapendo che la fermata dell'autobus distava parecchio, così optai per andare a leggere un libro nella quiete di quel luogo.
Presi un libro fantasy, “Apocalypsis”, mi intrigava molto la copertina, ma non si rivelò un granché, dopo circa mezz'ora lo misi da parte e cominciai a guardarmi un po' intorno.
Nel preciso istante in cui mi voltai per cercare qualcuno che magari conoscevo vidi due ragazzi chiacchierare a bassa voce, uno dei quali ha catturato subito la mia attenzione, lo riconobbi ed era un mio compagno di classe, ma del primo gruppo, non gli avevo mai parlato infatti.
Era alto e snello, capelli castani che davano sul biondo e due grandi occhi grigi, aveva una camicia blu elettrico aperta su una T-Shirt bianca e blu, della Desigual, un paio di Jeans neri e delle Vans con un motivo che mi piaceva un casino, blu scuro sulla punta che sfumava sul bianco andando sul tallone e delle piume che sfumavano nel senso inverso, il genere di outfit che piace a me. A un certo punto il suo amico se ne andò e al che lui cominciò a cercare un libro e io subito distolsi lo sguardo perché si voltò dalla mia parte. Non sembrava avere le idee chiare su cosa volesse leggere, prese un libro a caso e venne verso di me, mi sorrise e chiese di potersi sedere accanto a me, io annuì rispondendo al sorriso. Ora, al secondo piano ci sono 9 tavoli, di cui 5 liberi in quel momento, e quel ragazzo quasi sconosciuto per me si è seduto proprio accanto a me, quasi a volerlo fare apposta, mi dico tra me e me, nonostante la cosa non mi dispiacesse... Anzi... Vengo riportato al mondo della realtà da lui che mi chiese il mio nome, risposi dicendogli di chiamarmi Brahim, lui mi disse di chiamarsi Matthieu, aggiungendo un ‘Enchanté’ e un sorriso, al quale non potei che rispondere lo stesso, da perfetto gentiluomo. Parlammo un po' dei libri che avevamo preso e dei corsi che avremmo avuto dopo, e quando gli dissi di avere ancora tre ore libere mi invitò ad andare al cinema con lui, perché c'era un film molto bello secondo lui, io cercai di declinare ma lui insistette sorridendo, non lasciandomi alta scelta tranne che accettare. Corremmo sotto la pioggia fino ad arrivare alla fermata del tram, due fermate ed eravamo davanti al cinema, prendemmo due biglietti e aspettammo tipo altri 20 minuti parlando del più e del meno prima della proiezione.
Entrammo nella sala, eravamo nella terza fila, posti vicini, ci godiamo il film e poi decidiamo di andare a fare una passeggiata. Pioveva ancora ma molto meno di prima, mi portò ad un parco che non avevo mai visto, rimango estasiato dai colori delle foglie che preannunciavano l'autunno imminente.
Lui intanto mi guardava divertito, sempre con quel sorriso, e mi fa una domanda che mi lascia spiazzato, ‘Sei single?’. io sorridendo imbarazzato gli rispondo di sì, al che lui si avvicina a me, io arrossisco, lui è così calmo, mi abbraccia, uno di quegli abbracci caldi e rassicuranti che solo poche persone ti danno, e mi sussurra all'orecchio “Beh... Ora non più”. Mi bacia, sotto quella pioggia, io dimentico tutto per un attimo, chiudo gli occhi e ricambio il bacio, sento le sue braccia cingermi, e la sua lingua che gioca con la mia, apro gli occhi, gli sorrido, mi sorride anche lui, i suoi occhi sembrano brillare di luce propria, mi stringe ancora a sé...
Questo è un abbozzo che ho deciso di pubblicare, se vi piace lo continuo, grazie tutti per eventuali Feedback, accetto qualsiasi tipo di critica costruttiva :]. -
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Ciao Hope complimenti hai un bello stile di scrittura
se vuoi una critica costruttiva: il racconto è caratterizzato da un salto abissale
senza gradualità
due ragazzi si incontrano in una biblioteca, uno dice all'altro: andiamo al cinema, poi chiede: sei single? no
lo abbraccia e "adesso non più"
questo brusco passaggio dal primo sguardo alla lingua in bocca toglie verosimiglianza al racconto quindi danneggia un pò quella sapiente e deliziosa atmosfera "francese" che tu sei riuscito a costruire.. -
HopelessDreamer.
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Grazie Gotico, se sta sera ho abbastanza tempo vedo di rivedere e sistemare un po', l'ho scritto dopo 27 ore che non dormivo e Morfeo non voleva prendermi tra le sue braccia ahahahahah. . -
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sì sì bravo...
falli aspettare un pò sti due ragazzini, non rendergli la vita troppo facile ahahahahhahhah
nella vita le cose belle si conquistano con sacrificio
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19mark95.
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complimenti veramente . -
onli1965.
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Vai caro, vai pure avanti :-)
tieni conto delle critiche costruttive che hanno fatto gli altri ma scrivi pure il seguito . Aspetto con ansia ;-).
“It was raining...”Primo abbozzo di un racconto, se vi piace continuo volentieri :] |
