Addio al celibato 4 - Aggiungi un posto "a tavola", ché c'è un amico in pi&#

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  1. vogliagay
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    ATTENZIONE
    CONTENUTO EROTICO E SESSALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    Link prima puntata: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=56831746
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    L'acqua tiepida scorre lungo il mio corpo, dando un senso di sollievo alla mia pelle accaldata. Chiudo gli occhi e mi rilasso, dopo un'intera giornata in spiaggia a godere dei raggi del sole e della brezza marina. La mia mente viaggia, i miei pensieri si liberano. Ho accettato di essere l'ultimo a farmi la doccia in modo da poter allungare questo piacere. C'è anche da dire però che sono deluso: è da ieri a pranzo che non ho alcun contatto fisico con i miei amici e ho troppa voglia. La cosa mi sorprende, ma d'altra parte è così: la mia parte omosessuale si è risvegliata e non riesco a tenerla a bada. Ho tremendamente voglia. Vorrei farmi scopare ininterrottamente. E invece, non so perché, dopo il pompino di gruppo di ieri pomeriggio, nessuno di loro ha tentato un approccio. Mi sembra molto strano. Eppure sembrano aver molto gradito i miei "servizi". Il solo pensiero mi eccita. Con le mani insaponate accarezzo il mio corpo, prima il petto, disegnando dei piccoli cerchi intorno ai miei capezzoli induriti, poi piano piano più giù, fino all'addome e al mio membro, che sotto i sapienti tocchi delle mie mani comincia a indurirsi.
    C'è da dire inoltre che quanto ho visto oggi in spiaggia non mi aiuta di certo a stare calmo. Oltre ai corpi dei miei amici, ai quali mi sono in un certo senso abituato, se non altro perché non hanno ormai alcun segreto, c'è un uomo in particolare che ha attirato la mia attenzione per tutta la giornata. È arrivato in spiaggia intorno alle 11, quando il sole era già alto e molto caldo. L'ho notato già in lontananza, e a mano a mano che si avvicinava mi ipnotizzava. Un dio greco. Il tipo d'uomo per il quale farei follie. Abbastanza alto, all'incirca un metro e 80, fisico atletico, ben definito, scuro di carnagione, quasi glabro sul petto ma con le gambe pelose, moro e barbetta incolta. Gli sarei saltato addosso all'istante. Fortuna poi ha voluto che si piazzasse con l'ombrellone proprio vicino a noi. E non ha avuto scampo. Me lo sono mangiato tutto il giorno con gli occhi, sempre cercando di non farmi sgamare. Il caso poi è stato dalla mia parte, in quanto quando ci siamo messi a giocare a pallavolo è stato naturale chiedergli di unirsi a noi per raggiungere un numero pari. Chiaramente mi sono messo in squadra con lui e così c'è anche stato modo di scambiare qualche chiacchiera. Si chiama Giacomo, ha 35 anni, è di Pisa e ha approfittato del weekend lungo per passare qualche giorno al mare. Avendo attaccato bottone ci è sembrato giusto invitarlo a cena con noi, ma lui ringraziandoci ha rifiutato, dicendo che aveva già un impegno. La mia delusione era palese, ma d'altra parte non potevo certo pregarlo... Poco prima di risalire a casa Marco è andato a fumare l'ultima sigaretta in riva al mare ed è stato subito raggiunto da Giacomo. Ho visto che parlottavano, ma non sono riuscito a capire cosa si stessero dicendo, sinceramente. Ad un tratto ho visto che Marco gli faceva dei segni indicandogli il paese, così quando è tornato da noi gli ho chiesto che cosa volesse. "Ma niente, mi ha chiesto una buona pizzeria per stasera, e così gli stavo dando le indicazioni".
    Quell'uomo mi ha stregato, ripenso al suo viso, al suo corpo e aumento il ritmo della mia sega, tenendo gli occhi chiusi per amplificare le sensazioni di piacere.
    All'improvviso mi sento spingere e il mio corpo va a sbattere contro le mattonelle del box doccia. Istintivamente apro gli occhi e lancio un urlo, ma la mia bocca viene tappata. "Ssssh! Tranquillo bello, sono io!". Intanto mi rendo conto che un corpo si struscia contro il mio e più precisamente che un cazzo dalle dimensioni interessanti scivola nel solco delle mie chiappe. "Non aver paura! Ho visto che non mi hai staccato gli occhi di dosso tutto il giorno. Ti piaccio, mi desideri, quindi eccomi qui!". Giacomo mi imprigiona tra il suo corpo e il muro, si avvinghia a me e comincia a sospirare nelle mie orecchie, mi lecca il collo, mi bacia.
    "Adesso ci divertiamo!". Con una mano scende all'altezza del mio sedere e allargando le chiappe inizia a titillare il mio buchino. Subito reagisco iniziando a mugolare, facendogli capire quello che voglio. S'infila un dito in bocca, lo lubrifica e penetra nel mio culo, senza alcuna difficoltà.
    "Wow, è allenato vedo...! Ti piace farti sfondare, eh!". Sono troppo eccitato, con la faccia schiacciata contro il muro gli rispondo: "Sì, mi piace! Tantissimo! Continua così, dai!". Esce dal mio culo, si bagna un secondo dito e penetra di nuovo con due dita posizionate ad uncino, prima piano, poi sempre più forte, finché comincia a devastarmi il culo. "AAAAAHHHHHHHH, così così, sfondami, fammi godere!". Va avanti un po', poi esce e capisco che si sta lubrificando il cazzo. Intanto mi tiene ferme entrambe le braccia dietro la schiena, in modo da bloccarmi completamente. Punta la sua cappella al mio buco ed entra lentamente. In questo modo riesco a capire senza alcun dubbio che il suo cazzo è bello grosso e l'impressione avuta durante lo sfregamento sul solco era corretta. Una volta entrato con la cappella dà un colpo di reni ed entra completamente, fino alla radice. Urlo di dolore, mi manca il fiato, ma a lui non importa. Mi lascia il tempo di abituarmi alla sua grossa presenza e di riprendermi dal trauma, quindi comincia a sfondarmi come un animale. Non credo che nessuno mi abbia mai scopato con una tale violenza.
    "Ahhhhh cazzo! Dio mio aiuto! Ti prego fermati!", ma le mie suppliche rimangono inascoltate. Dopo pochi secondi però percepisco che ciò che sento sta cambiando, un terremoto mi sconquassa e un'ondata di piacere s'impadronisce di me. Urlo, lo incoraggio e mi accorgo che un filamento di liquido prespermatico pende dal mio cazzo e arriva fino a terra.
    In questa posizione però i movimenti di Giacomo sono ridotti, quindi senza uscire mi prende e mi gira verso l'apertura del box doccia, abbassandomi con la schiena in modo da toccare il pavimento con le mani e allargare così il mio culo. Facendo questo gesto, vedo che tutti e quattro i miei amici sono appena fuori dalla doccia, uno di fianco all'altro e tutti si smanettano il cazzo duro. Intanto dietro di me Giacomo mi afferra per i fianchi e comincia un andirivieni da paura. Io ricomincio a urlare, così Marco si avvicina e mi tappa la bocca con la sua nerchia. Sono posseduto in ogni buco e con una mano mi meno il cazzo, anche se ben presto devo mollarlo perché stimolato in questo modo rischio seriamente di venire troppo presto. Dopo circa 5 minuti di tale trattamento, Giacomo mi assesta 3 colpi lenti ma ancora più violenti ed esce da me, stremato. Quindi Marco estrae la sua bega dalla mia bocca, mi prende per mano, mi accompagna al mobile del lavandino e mi ci fa sedere sopra, in modo da appoggiare parte della schiena e la testa allo specchio e avere il culo al bordo. Si abbassa, sputa sul mio buco, poi sul suo cazzo, e con un colpo secco entra tutto dentro di me. Lancio un urlo, anche se non propriamente di dolore, visto che ormai sono completamente violato. Comincia a scoparmi con colpi decisi e cadenziati, che mi provocano fitte di piacere. "Ahhh, da-i, co-sì, ti-pre-go, sco-pa-miiiiii. Dam-mi il tuo ca-zzo-neee!". Mi sorride, si abbassa su me e mi sussurra: "Allora tesoro, ti piace la sorpresa che t'ho fatto? Altro che pizzeria, gli stavo indicando dove venire...". "Oh sì, grazie Marco, desideravo tantissimo farmi scopare da quel figo!!!". Ad un certo punto si avvicina Teo che scansa Marco, vuole divertirsi un po' lui. Quindi Teo prende il suo posto e comincia la sua cavalcata. Se devo essere sincero il mio buco è ormai talmente largo che non sento molto il cazzo di Teo, se non fosse per i colpi decisi che mi dà. Il piacere che provo è sicuramente più blando, ma lo apprezzo comunque, in quanto posso finalmente rilassarmi un attimo. Lo guardo, gli sorrido e lo accarezzo sul petto. Va avanti per qualche minuto, poi cede il posto al suo fratellino, che mi scopa esattamente con la sua stessa tecnica. Non appena vedo avvicinarsi Enrico, però, capisco che la tregua è finita. Il suo bestione lo sentirò di sicuro! Lubrifica bene sia il mio buco, sia la sua cappellona ed entra lentamente ma inesorabilmente tutto dentro di me, fino a quando non sento le sue palle contro le mie chiappe. Mi illude che la sua sarà una scopata tranquilla, ma dopo qualche secondo mi prende per i fianchi e comincia a infilzarmi con la violenza usata prima da Giacomo. Il problema è che il cazzo di Enrico è ben più grosso di quello di Giacomo! Comincio ad urlare di dolore e conficco le mie unghie nella schiena del mio amico, che però continua imperterrito. La penetrazione è davvero troppo profonda e violenta e mi rendo conto che anche col passare dei colpi, il piacere non arriva. Quindi chiedo a Enrico di rallentare e la mia espressione deve fargli capire che quello che gli sto dicendo è la verità.
    Cambia allora tecnica: rimane quasi tutto dentro di me e anziché fare il solito movimento dentro e fuori, comincia con un movimento rotatorio, molto lento. Devo dire che la sensazione è decisamente cambiata! Più passano i secondi, più il piacere si fa strada dentro di me, tanto che mugolo sempre più forte e comincio a sentire che il cazzo scivola sempre meglio. Enrico mi sorride, ha capito. Mi sto bagnando, sto godendo di culo.
    "Che ne dite ragazzi, andiamo in camera, così stiamo più comodi?", fa Marco. Enrico mi prende allora per la schiena e, tenendomi impalato sulla sua bega, mi porta nella camera che lui e Marco condividono. Gli altri sono già tutti in ginocchio sul letto, ad eccezione di Fabio che è sdraiato col cazzo puntato verso il soffitto. Enrico mi adagia sul letto ed esce da me. In un lampo mi metto in ginocchio e mi siedo sul cazzo di Fabio. Dopo Enrico può tranquillamente scoparmi con tutta la forza che ha, che non sento alcun fastidio, anzi. A livello psicologico godo tantissimo. Il pensiero di essere trattato come puro strumento di piacere mi arrapa tantissimo e lo faccio capire al mio amico. Intanto Teo si avvicina al fratello e gli sussurra qualcosa che non riesco a capire. E Fabio fa un cenno di assenso con la testa. Dopo di che, senza dire nulla, Fabio mi tira a sé e Teo si piazza dietro di me, dirigendo il suo cazzo verso il mio culo già occupato dal membro del fratello.
    "Ma che fate, siete fuori?", chiede incredulo Marco. "Tranquillo, già sperimentato ieri mattina, ci stanno tranquillamente tutti e due!!!!", ribatte Teo, e scoppia a ridere. Marco mostra di non aver capito, quindi Matteo lo aggiorna su quanto successo ieri mattina: "Mentre tu ed Enrico eravate a fare la passeggiata, io e Fabio ci siamo scopati Giò, che si è preso i nostri cazzi insieme!". Marco non sa che dire, se non due semplici parole: "Che troia!!!". Teo però non perde altro tempo e dopo essersi lubrificato un po' il cazzo spinge. La sua asta si fa largo nelle mie viscere e dopo un attimo di fastidio sento montare il piacere. "Oh sì, bravi ragazzi!!!", ansimo in preda all'eccitazione. "Continuate così, muovetevi tutti e due, forza!!! AHHHHHH!". È favoloso! Entrambi i miei amici mi scopano con forza, il mio buco è ormai larghissimo e io godo sempre di più, producendo umori e facilitando la loro penetrazione. Ad un tratto Fabio rallenta il ritmo, mentre Teo accelera di più e i suoi movimenti si fanno sempre più scomposti. Capisco che non manca molto. E infatti comincia a rantolare. "Oddio, ci sono, ci sono, sto per sborrare! Ti vengo dentro Giò, ti inondo il culo con la mia sborra!!!". Tempo qualche colpo e sento dei getti caldissimi che invadono il mio intestino. Dopo l'ultimo schizzo infila il suo cazzo fino in fondo, sta fermo qualche secondo e poi lo estrae. In questo modo anche un po' della sua sborra esce. Teo si alza dal letto e si allontana un attimo. Fabio mi dà una pacca e chiede: "Allora, chi è il prossimo???". Strabuzzo gli occhi, ho capito quel che vuole fare. Lui dal canto suo mi sorride malizioso. Vuole farmi provare la doppia penetrazione con tutti!
    Giacomo si mette dietro di me ed entra, senza fatica, anche perché la sborra di Teo facilita il tutto. Devo dire però che la presenza di Giacomo è ben più ingombrante. Il nuovo arrivato mi allarga le chiappe per potersi infilare dentro completamente. E ci riesce. Mi abbraccia e si stende sulla mia schiena. Il suo movimento è particolare, rimane quasi tutto dentro e esce con solo una minima parte di cazzo. La penetrazione però è molto veloce. Intanto anche Fabio è tornato a muoversi velocemente, aumentando a dismisura il mio piacere. Dopo poco Giacomo comincia ad ansimare più forte ed esclama: "Manca poco, ci sono quasi! Io però non voglio sborrare nel preservativo!". Al che rispondo prontamente: "In faccia, in fretta dai, togliti il cappuccio e sborrami in faccia!". Esce dal mio culo, si mette in piedi davanti a me e comincia a menarsi la mazza. Intanto Fabio si trova col suo culo davanti alla faccia e comincia a leccargli il buco. "Oh sì bravo, continua! Manca poco!". Tempo qualche secondo e uno schizzo violentissimo parte dalla cappella di Giacomo e mi arriva quasi in un occhio. A questo ne seguono altri e sono talmente numerosi che ad un certo punto ho pure perso il conto, ma saranno stati una decina. Una volta terminata la sborrata, il mio viso è una maschera di sborra. È talmente abbondante che comincia a gocciolare sul petto di Fabio.
    Non faccio in tempo a rendermi bene conto di quanto è successo che sento il mio culo aprirsi di nuovo. Ora è il turno di Marco che parte a penetrarmi molto lentamente, al contrario di Fabio che invece è ripartito di gran lena. Devo dire che è un gran stallone, non me l'aspettavo tutta questa resistenza! Passa all'incirca un minuto e mi rendo conto dell'intenzione di Marco: infatti comincia ad aumentare il ritmo, ma si adegua a quello di Fabio. Infatti entrano ed escono nello stesso istante, con il risultato che ho la sensazione di essere penetrato da un unico cazzo enorme. I momenti in cui entrano nelle mie viscere sono esaltanti, tanto che ogni loro colpo è accompagnato da un mio urletto di piacere. Sono quasi allo stremo, credo sia passata all'incirca un'ora da quando Giacomo ha iniziato a scoparmi! Sono stanco, ma vorrei che non finisse mai, tanto è grande il mio godimento. Arriva il momento di godere anche per Marco, che scarica la sua crema nel mio culo, come Matteo.
    Ora comincio a preoccuparmi: infatti con la coda dell'occhio vedo che non appena Enrico si è reso conto che Marco stava sborrando, si è avvicinato al letto menandosi più forte il cazzo per farlo arrivare al massimo dell'erezione. Marco si sfila ed Enrico prende il suo posto. Io cerco di divincolarmi e di alzarmi dal cazzo di Fabio, ma questo mi prende per le cosce e mi trattiene. Enrico esclama: "Eh no cazzo, ti sei fatto scopare da tutti e ora non vuoi farti scopare da me???". Marco si è sistemato davanti a me e stendendosi sulla mia schiena afferra con entrambe le mani le mie chiappe e cerca di allargarle il più possibile. "Dai Giò, stai tranquillo e cerca di rilassarti! Vedrai che con tutta la sborra che hai dentro entrerà senza problemi e senza troppo dolore. Pensa poi però che goduria ad essere aperto!". Basta questo pensiero che i miei timori passano e mi rassegno. Cerco di rilassarmi e mi stendo per bene sul corpo di Fabio, in modo da cercare di aprire ancora di più il mio buco. Dopo pochi secondi sento la cappellona di Enrico premere contro la mia rosellina e, usando il cazzo di Fabio come appoggio, entrare abbastanza agevolmente. Il dolore è per me lancinante, lancio un urlo da uomo delle caverne e abbandono la mia testa sul petto di Fabio. Comincio ad ansimare, ho il fiato corto, ma Enrico non demorde e piano piano, centimetro dopo centimetro, tutto il suo pistolone si fa strada nel mio culo. Mi manca l'aria, sento il buco del culo tirato all'inverosimile e un forte bruciore. Sono preoccupato, quindi porto una mano dietro per controllare la situazione. Lo sfintere è effettivamente tiratissimo, ma quello che mi sconvolge letteralmente è il fatto che non riesco a chiudere la mia mano intorno ai due cazzi!!! Credo che il mio culo sia aperto per almeno 10 centimetri! Questa scoperta però riaccende la mia eccitazione e comincio a muovere il bacino per agevolare la penetrazione dei due pali. I miei amici se ne accorgono e interpretano il gesto come una richiesta di darci dentro. E cominciano a scoparmi come dei forsennati. Io sono in preda alla lussuria più sfrenata, comincio a mugolare e non mi fermo più. Mi prendo i cazzoni e non mi lamento più, anzi! Faccio capire che godo come una vacca. Se ne rende conto anche Marco, tanto che il suo cazzo comincia a crescere di nuovo. Non appena me ne rendo conto lo afferro con una mano e me lo metto in bocca, cominciando a spompinarlo con decisione. Sto letteralmente facendo indigestione di cazzo. Non sono più in me. Il piacere psicologico è così grande che ad un certo punto mollo il cazzo di Marco e comincio ad urlare: "Ah, sì, oddio, oddio, ODDIOOOOOOOO!", e comincio a eruttare sborra, senza neanche sfiorarmi. Non ci credo! Sono increduli anche i miei amici, che a questo punto capiscono che è ora di finire in bellezza. Aumentano tutti e tre il ritmo e dopo pochi secondi sborrano contenporaneamente: Fabio ed Enrico mi innaffiano il culo, mentre Marco disseta la mia bocca.
    Rimango fermo immobile all'incirca un minuto, cercando anche di regolarizzare il respiro, poi non appena Enrico estrae il suo cazzo dal mio culo, smonto lentamente anche da Fabio. Cerco di chiudere lo sfintere per non far uscire la sborra, ma è tutto inutile. Mentre mi incammino verso il bagno con passo incerto, un fiume invade le mie gambe.


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