Addio al celibato 1 - Si parte!

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  1. vogliagay
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    ATTENZIONE
    CONTENUTO EROTICO E SESSALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    Sono le 6 del mattino ed il sole è già sorto. Me ne sto qui sul marciapiede, con gli occhiali da sole a coprire i segni di una nottata insonne. Non so perché, ma quando devo fare qualcosa che esce fuori dall'ordinario, non riesco a dormire. Come i bambini che la notte di Natale aspettano Babbo Natale.
    Ad un tratto scorgo il SUV di Enrico che si avvicina. Si ferma e apro la portiera posteriore. Mi infilo in macchina e subito Fabio e Matteo mi accolgono col loro consueto modo di fare. Casinisti. "Hai dormito tanto e bene, vedo", sfotte Matteo.
    "Per favore, lo fate smettere subito? Non sono dell'umore adatto, grazie!", ribatto io, rivolgendomi a Enrico, al posto di guida, e a Marco, seduto al suo fianco.
    Stiamo andando in Versilia, approfittando del ponte del 2 giugno, per festeggiare l'addio al celibato di Marco, che fra 9 giorni si sposa.
    "Dai, dai che ci divertiamo", continua Fabio.
    "Ok, quando arriviamo però, ora lasciatemi dormire...", concludo io.
    La vedo dura comunque, i miei amici sono sempre molto esagitati. Ci conosciamo fin da bambini: giocavamo insieme in cortile, andavamo insieme a scuola, abbiamo condiviso le prime storielle da adolescenti. E tutt'ora che abbiamo da poco superato i 30 anni continuiamo a frequentarci, il legame tra noi è ancora forte. Tempo un paio d'ore e siamo a destinazione, Marina di Massa. Stiamo nella casa di Marco. In questo modo riusciamo a fare 4 giorni spendendo poco e niente. Svuotiamo le valigie e ci precipitiamo subito in spiaggia.
    Qui non perdo occasione, con non chalance, di guardare il gran fisico dei miei amici. Ah, perché dimenticavo di dirvi che i bei ragazzi mi piacciono. E parecchio. Anche se questa cosa i miei amici non la sospettano nemmeno. Infatti con loro mi sono sempre vantato delle mie grandi conquiste femminili, che pure ci sono state. Ma di tanto in tanto qualche bel pisello me lo sono goduto!
    Comunque, tornando ai miei amici, sono tutti atletici. Fabio e Matteo, gemelli, hanno un viso spettacolare (infatti fanno i modelli) e hanno i capelli biondi e corti. Marco è moro, scuro di carnagione, capelli un po' più lunghi e mossi e una barbetta molto sexy. Enrico è il più alto di tutti, moro anche lui ed è quello meno bello tra tutti. La mia attenzione comunque è focalizzata sulle parti basse dei miei amici: i gemelli portano un costume a slip che evidenziano un bel pacco, Marco porta un boxer aderente che nasconde una dotazione niente male, mentre per quanto riguarda Enrico non riesco a capire, visto che purtroppo indossa dei boxer stile surfista.
    La giornata scorre veloce, tra il sole, il mare, due tiri a pallone e qualche fugace occhiatina ai pacchi dei miei amici.
    Intorno alle 18 decidiamo di salire a casa per farci una doccia e prepararci per la serata. Abbiamo optato per una pizza in un locale del centro e poi di andare in una discoteca della zona.
    Rientriamo intorno alle 2, tutti abbastanza sbronzi, tranne io che non amo bere. Fabio e Matteo speravano di divertirsi con qualche bella tipa, ma ahi loro, gli è andata male! Questo discorso non vale ovviamente per Marco, che si sposerà tra qualche giorno, e per Enrico, già sposato da un anno e mezzo. Loro devono fare i bravi... Ci sediamo sui due divani del salone per un'ultima birra e cominciamo a chiacchierare, più che altro a fare i cretini! E irrimediabilmente il discorso va a finire sul sesso. I gemelli cominciano a dire che hanno una voglia pazzesca di scaricarsi, sono eccitatissimi, speravano di farsi una bella scopata con un paio di ragazze toscane, ma non c'era nulla d'interessante.
    E qui arriva Marco, che in preda ai fumi dell'alcool lancia una battuta che mi lascia di stucco: "Ma dai ragazzi, guardate che secondo me nulla è ancora perduto. Tra di noi c'è uno che ci starebbe a soddisfarvi". E con la testa indica me. Io strabuzzo gli occhi, mi agito un attimo e ribatto: "Ma che cazzo dici, ma sei fuori???". Lui mi manda uno sguardo di sfida e mi dice con un sorrisino: "Guarda che ti ho visto che tutto oggi guardavi i nostri pacchi, cosa credi?"
    A questo punto non so cosa mi sia successo, fatto sta che cambio completamente atteggiamento e raccolgo la sfida. "E va bene! Sì, li guardavo, e allora? Mi piace anche il cazzo, c'è qualcosa che non va bene?"
    I miei amici, Marco in primis, sono sconcertati. Non si aspettavano di certo una risposta simile. Dopo un istante di smarrimento Marco torna all'attacco. "Quindi vuoi dire che se adesso tiro fuori il cazzo e ti dico di farmi un pompino, tu lo fai?". E io: "Prova!!!"
    È un attimo, Marco abbassa pantaloncini e boxer e tira fuori un cazzo che, seppur ancora flaccido, non è niente male. Comincia a menarlo. Io in un lampo mi alzo, mi avvicino, mi inginocchio tra le sue gambe e me lo metto tutto in bocca, cominciando a succhiare e a mugolare.
    L'atmosfera si è surriscaldata, Marco ansima e gli altri emettono un "ohhhh" di stupore.
    In un paio di minuti il cazzo di Marco è completamente duro e non ci sta più interamente nella mia bocca. Lo tiro fuori e vedo con piacere che sarà intorno ai 18-19 cm. Gli altri intanto si massaggiano i cazzi dai pantaloni. Mi dedico con passione al membro del mio amico, che comincia a mugolare di piacere e a rilassarsi, lasciando cadere la testa sullo schienale del divano. Ad un tratto sento un sapore acidulo e capisco che dal cazzo di Marco comincia ad uscire pre-sperma. Col timore che possa godere troppo presto, mollo la presa e decido di raggiungere i gemelli, seduti sull'altro divano. Mi piazzo tra le gambe di Fabio e comincio ad allentare la cintura e a sbottonare i pantaloni. Li abbasso e vedo che gli slip sono tiratissimi, da quanto il cazzo all'interno è duro. E sono pure bagnati, segno che Fabio è molto eccitato. Li abbasso e non appena il cazzo è libero va a sbattere con un rumore sordo contro l'addome. Lo prendo in mano e lo ammiro: non è grandissimo, sarà intorno ai 16 cm, ma è molto bello, proporzionato e con una bella forma. Sto ragazzo è perfetto! Piano piano lo avvicino alla mia bocca, tiro fuori la lingua e comincio a titillare il frenulo. La reazione di Fabio è immediata: diventa tutto teso e comincia ad ansimare. Voglio sorprenderlo, per cui all'improvviso spalanco la bocca e lo ingoio tutto, fino alla radice. Fabio caccia un urlo, poi si distende sullo schienale del divano e si gode il mio lavoretto. Nonostante non sia lunghissimo, mi arriva comunque in gola e il mio naso è immerso nei suoi peli pubici, tra l'altro profumati di doccia schiuma. Mentre sono indaffarato nel mio pompino, Matteo afferra una mia mano e l'avvicina in corrispondenza del suo pube. Ha già abbassato i pantaloncini e accarezzo il suo membro dalle mutande. Anche lui durissimo e all'incirca della stessa misura del fratello. Lo meno un po' così, poi decido di abbassare gli slip e comincio a segarlo a pelle. Dopo un paio di minuti decido di dedicarmi a lui, quindi faccio cambio: vado di bocca su Matteo e di mano su Fabio. Devo dire che i gemelli sono identici anche in quanto a cazzo. L'unica differenza che noto è che Matteo ha un piccolo neo nella zona inguinale. Faccio provare anche a lui l'ebbrezza del gola profonda e devo dire che apprezza, tanto che ad un certo punto con la mano mi blocca la testa e mi costringe a rimanere col suo cazzo interamente infilato nella mia gola. Resisto quanto più posso, ma poi comincio a tossire e a reclamare aria. Comincio a perdere la testa, non so cosa fare prima, finché non decido di alternare il pompino ai due fratelli. Intanto con la coda dell'occhio vedo che Marco continua a menarsi il cazzo. Sento invece che dietro di me Enrico traffica con la cerniera lampo dei suoi pantaloni. Decido quindi di abbandonare i gemelli e mi giro per dedicarmi all'ultimo dei miei amici. E rimango senza parole. Enrico abbassa di colpo, insieme, pantaloni e boxer (rigorosamente larghi...) e quello che salta fuori è un cazzo di dimensioni mai viste, asinine. Lungo 25 cm e largo quanto una lattina di Coca Cola. Rimango inebetito: non mi muovo, né dico nulla. Subito il mio pensiero va Valeria, la moglie di Enrico: alta poco più di un metro e 50, magrissima, me la immagino alle prese con un palo del genere. Scommetto che la distrugge!!! E brava Valeria! E poi fa la santerellina quando usciamo, che sembra che la fighetta la usi solo per pisciare. Chissà come si diverte invece con un bestione del genere!
    "Beh, che c'è? Sei rimasto senza parole, vero? Non ti aspettavi un cazzo del genere!", ridacchia Enrico. "Lo so, è enorme, per questo in spiaggia non metto roba aderente! Mi sembrerebbe di essere nudo..."
    La voce di Enrico mi scuote, quindi avvicino la mia bocca a quel ben di Dio e comincio a succhiare la cappella, che da sola mi riempie già. Piano piano, con fatica, me lo infilo in bocca, passo la metà ma non riesco ad andare oltre. Evidentemente però sono andato più in là di quanto Enrico si aspettasse, perché comincia a sbuffare e si complimenta con me. "Hai capito il nostro Giovanni, che gli piace il cazzo! Chi l'avrebbe mai detto! Ed è pure bravo, succhia come un indemoniato!" Dietro di me intanto sento che qualcuno armeggia con i miei pantaloni, me li abbassa assieme ai boxer e dopo un attimo sento una lingua che mi lecca il buco del culo. Un paio di minuti e alla lingua si aggiunge un dito che va ad intrufolarsi nel mio sfintere. Provo un po' di fastidio, ma la continua lubrificazione con la saliva agevola il tutto e in men che non si dica comincio a godere. La sensazione di gran piacere, unita al complimento di Enrico, mi galvanizza. Comincio a muovermi più velocemente e a mugolare di godimento, finché Enrico con uno strattone mi allontana dal suo palo di carne: "Non vorrai mica farmi già sborrare!"
    Mi guardo intorno e non vedo Fabio. Arriva dalla camera dopo un attimo con una scatola di preservativi, e capisco immediatamente come finirà la serata. Ciò aumenta la mia eccitazione, anche se sono un po' agitato perché sono fuori allenamento. Fabio apre la scatola e passa un preservativo a Marco. Gli sorride maliziosamente e lo incita: "A te l'onore, amico mio! Avevamo portato la scatola di preservativi per farci qualche bella pollastrella, e invece adesso li usiamo per incularci il nostro caro amico. Perché vuoi essere inculato, vero Giò?" mi domanda. Io un po' imbarazzato faccio cenno di sì con la testa, ma mi affretto a dire: "Fate piano però, vi prego, è da tanto che non prendo un cazzo".
    "Sta tranquillo piccolo, non ti farò male. Voglio vedere che godi col cazzo in culo!" mi rassicura Marco.
    Avvicina la cappella al mio buchino, l'appoggia e con molta delicatezza comincia a spingere. Sento immediatamente una sensazione di fastidio, se ne accorge, quindi lubrifica meglio la sua asta e spinge con più decisione. Il mio sfintere si allarga all'istante e la sua cappella entra senza alcuno sforzo. Comincio ad ansimare e a stringere i denti, perché sento dolore. Nel frattempo però Fabio mi distrae mettendomi prima la lingua in bocca e poi il suo cazzo. Intanto Marco può continuare a sfondarmi. Mi rendo conto comunque che il dolore è sopportabile, quindi comincio a spingere indietro il bacino per prendere il cazzo di Marco fino in fondo. Dopo pochi secondi sento le palle sbattere contro le mie chiappe e capisco che sono completamente impalato. Il mio cazzo ha un guizzo per l'eccitazione e mi allargo le chiappe nel tentativo di prendere ancora un po' di cazzo. Marco si sistema all'interno del mio culo con un movimento rotatorio che mi dà grande piacere, dopodiché mi prende per i fianchi e comincia a spingere come un forsennato. Il mio godimento ha un'impennata, tanto che sono costretto a mollare il cazzo di Fabio per poter esprimere il mio piacere. "Ahhhh, così continua! Non mi ricordavo fosse così bello, cazzo!". "Avanti, fammi capire che ti piace il mio cazzo nel culo, forza!". "Sì Marco, ti prego, continua a sfondarmi!".
    Marco continua a muoversi agevolmente nel mio culo per un paio di minuti, finché Fabio mi tira fuori il cazzo dalla bocca, si mette dietro di me, fa cenno a Marco di togliersi e sprofonda dentro di me in un solo colpo. È stato molto violento, una fitta di dolore parte dal fondo del culo e si propaga per tutto il corpo e non posso fare a meno di cacciare un urlo. Questo deve eccitare ancora di più Fabio, perché mi mette una mano davanti alla bocca e con tutta la forza che ha continua a sfondarmi, spinta dopo spinta. Io cerco di urlare per quanto posso, sudo ma mi rendo conto che dopo 4-5 di queste spinte, non sento più dolore. Anzi. Godo. E godo talmente tanto che comincio a bagnarmi e i miei umori cominciano a colarmi per le cosce. Matteo ci passa una mano e me la mette in bocca, facendomi leccare tutto. Ormai non ragiono più, possono farmi quello che vogliono, basta che mi facciano godere! "Fratellino, spostati un po' che voglio divertirmi anch'io!". Fabio esce dal mio culo, che subito viene riempito dal membro di Matteo. Una differenza i due gemelli ce l'hanno: Matteo è meno violento di Fabio a scopare. È più dolce, più lento, più tenero. Tanto che ad un certo punto si sdraia sulla mia schiena, avvicina la sua testa alla mia e comincia a leccarmi l'orecchio. E mi sussurra: "Ti piace essere scopato, Giò? Ti piace essere sfondato dai tuoi amici? Sei così bello!". "Sì Teo, mi piace tanto, tantissimo! Continua, non ti fermare!". "No che non mi fermo, anzi! Preparati che ora ti faccio morire: uno, due e treeeee!". E parte a scoparmi in maniera violentissima e con movimenti velocissimi. Non posso fare a meno di urlare. "Ahhhhhhh, cazzooooooo! Sììììììììì!". Ad un certo punto sento una sensazione di umido sulle mie gambe, abbasso lo sguardo e vedo un filamento di liquido che dal mio cazzo dondola fino a toccare le mie gambe. Sto godendo come una troia! Continuo ad urlare fino a quando non ho più fiato, il viso mi si deforma e sembra che chieda aiuto. Matteo capisce che ho bisogno di tregua ed esce da me all'improvviso, lasciandomi il buco del culo spalancato. Sento aria fresca che mi lenisce il bruciore.
    Non faccio in tempo a riprendermi che sento qualcuno che mi prende da sotto le ascelle e mi butta a pancia in su sul divano. Due braccia mi divaricano le gambe e la figura imponente di Enrico svetta su di me. Guardo in basso e vedo il suo palo incappucciato avvicinarsi minaccioso al mio culo. "No no, ma sei impazzito? Cosa hai intenzione di fare? Mi spacchi con quel coso!!!". "Eh no amico, non mi dirai che hai fatto divertire tutti tranne me? Non mi vorrai mica discriminare!". "Enrico, ho paura, mi fai male!". "Tu non preoccuparti, ti preparo bene, faccio piano. E non fare tante storie! Valeria se lo prende senza problemi! E se ce la fa lei!!!". Gli altri sono eccitatissimi. "Dai Giò, fai divertire pure Enrico! Facci vedere quanto sei troia!". Ho una paura fottuta, ma mi rassegno. Siamo uno contro quattro, non ho chances. Annuisco. Enrico mi sorride, prende del lubrificante e lo spalma sul suo manganello, poi ne prende altro e comincia a lubrificarmi il buco. Entra direttamente con due dita e sono talmente aperto che non sento alcun fastidio. Dopo poco aggiunge un terzo dito e mi sfugge un gemito di sofferenza, ma in breve mi abituo. Infine ne aggiunge un quarto e comincio a contorcermi dal dolore. "Dai bello, resisti! Se ti abitui con quattro dita poi non soffri molto quanto ti infilo il cazzo!". Comincia a girare le dita nel mio culo. Si impegna, spinge fino in fondo, fino a quando sente che il mio sfintere non oppone più resistenza. "Sei pronto! Preparati!". Avvicina il cazzo al mio buco e spinge piano piano. Nonostante il buco sia bello aperto, quando comincia a far entrare la cappella, questo si apre ancora di più. "Aaahhhh, fai piano! Cazzo che male!". Mi sento lacerato. All'improvviso Enrico si abbassa su di me e fa una cosa che mi lascia di sasso. Mi bacia e mi ficca tutta la lingua in bocca. All'inizio rimango immobile, poi ricambio. Il mio livello di eccitazione si alza, comincio a mugolare e a muovere il bacino. In questo modo lentamente il palo di Enrico si pianta tutto nei miei intestini senza che io me ne accorga, tanto sono preso dal bacio passionale. Enrico si muove con delicatezza, almeno fino a quando si rende conto che ormai non provo più alcun dolore. Allora aumenta il ritmo e la forza della sua penetrazione e dopo poco mi ritrovo a dire: "Sì amico mio, continua, sfondami il culo! Spaccami! Godo, godo, godooooooo!". Comincio a contrarre lo sfintere e Enrico comincia a rantolare: "Sto per sborrare, cazzo!". "In faccia, in faccia! Voglio che mi riempite la faccia di sborra! Tutti e quattro!".
    Enrico esce di scatto da me, mi prende per un braccio e mi fa mettere in ginocchio sul pavimento. Comincia a menarsi il cazzo furiosamente, seguito dagli altri tre. Il primo a schizzare è proprio Enrico, 5-6 schizzi di sborra bianca e densa che mi finiscono all'altezza della bocca e del naso. Segue poi Marco che sborra a colata, mentre i due gemelli sborrano per ultimi (insieme!!). Sono dei fiumi, non riesco a contare gli schizzi. E sborrano potente, una crema più vischiosa che mi imbratta interamente il viso. Poi tutti e quattro prendono a spalmarmi la sborra con i loro cazzi. Io sono arrivato al limite. Con due dita nel culo comincio a segarmi il cazzo, finché non esplodo in una sborrata che mi arriva al collo. E mi accascio sul pavimento, stremato.


    Link seconda puntata: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=56831760
     
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  2. Albert De Klerc
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    che belle sensazione che deve essere.
     
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