Riempimi il petto

Soli in spiaggia...

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  1. Jack930
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    ATTENZIONE
    CONTENUTO EROTICO E SESSALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    Isola d'Elba, estate 2013.
    Ero andato a trovare un mio amico all'Elba, lui era li a lavorare durante l'estate.
    Oramai era più di una settimana che ero li, e il mio amico, lavorando 16 ore al giorno mi lasciava spesso con i suoi colleghi in riposo.
    Uno di questi era Oscar, un ragazzo di madre inglese e padre campano.
    Era molto elegante nei modi e nel parlare, anche in costume da bagno, riusciva a farti sembrare un barbone e lui un lord di Cambridge.
    Aveva un fisico slanciato, spalle larghe per via del nuoto, gambe muscolose, e anche i piedi avevano un loro fascino.
    Una mattina eravamo solo io e Oscar, il vento creava onde meravigliose e a lui piaceva surfare.
    “Ti porto in un posto dell'isola poco conosciuto, ci sono onde meravigliose e il sole picchia tutto il giorno, così puoi abbronzarti da dio”. Disse caricando sulla sua jeep lo zaino e la sua tavola da surf.
    Effettivamente la spiaggia era ben nascosta e isolata, c'era da scendere un piccolo pendio fatto solo e soltanto di rocce, belle appuntite.
    Arrivati sulla spiaggia, dopo una bella mezz'ora per colpa della mia inesperienza, Oscar si spogliò rimanendo in mutande.
    “Non ti dispiace se vado a surfare un po'? Le onde sembrano perfette”.
    “Tranquillo, io mi metto qui a leggere”.
    Oscar si infilò la tuta da surf e partì verso il mare con la sua tavola color crema.
    Io mi distesi sull'asciugamano con le cuffie e presi il libro.
    Di tanto in tanto guardavo Oscar surfare, era uno spettacolo, si muoveva come se le onde fossero la sua casa, era agile, veloce, e non ne perdeva una.
    Dopo una mezz'oretta uscì dall'acqua, impilò la tavola nella sabbia e si tolse la tuta. Nel farlo, si tolse anche le mutande.
    Non volevo guardare, ma attirò la mia attenzione. Appena abbassò l'elastico delle mutante, il cazzo uscì ballonzolando da una parte all'altra per poi poggiarsi delicatamente sulle palle.
    Deglutì a fatica, le gocce che scendevano sul suo corpo, arrivavano al cazzo e scivolavano giù erano un piccolo piacere.
    Tornò alla tavola e con un panno l'asciugò, vedevo il suo culo, bello sodo, li davanti ai miei occhi.
    “Ti piace il posto?”. Disse tornando verso di me.
    Mentre si avvicinava, sentivo il mio cazzo crescere.
    Sembrava il Dio del mare. Aveva i capelli ancora bagnati, e i riccioli scuri, gli circondavano il viso abbronzato.
    “Si.. si molto bello”. Non volevo fissargli il cazzo, ma era li praticamente a portata di mano.
    “Ti piaccio per caso?”. Disse ad un tratto.
    Rimasi leggermente scioccato.
    “Come?”.
    “Chiedo se ti piaccio. Il tuo cazzo è in tiro”. Disse guardandomi verso il costume.
    “Be' non sei un brutto spettacolo”. Dissi.
    Lui sorrise.
    “Dai togliti il costume”. Continuò avvicinandosi.
    Ero un po' imbarazzato.
    “No dai..”.
    “Non vuoi?”. Disse mettendosi d'avanti a me, in fondo all'asciugamano.
    “No dai.. poi cosa vorresti fare..?”. Il mio battito era lievemente aumentato.
    “Te lo togli o no?”.
    Guardai il suo cazzo, cominciava a indurirsi.
    Decisi di togliere il costume.
    Mentre lo toglievo lui sorrideva felice.
    Si poggiò su di me.
    “Bella verga”. Disse mentre lo strusciava tra gli addominali, e la sua cappella stuzzicava le mie palle.
    “Anche la tua non è male”. Dissi mettendogli una mano sulla schiena.
    “Vuoi baciarmi?”. Mi chiese salendo.
    “Non so, saresti il primo mezzo inglese che bacio”. Risposi a battuta.
    “Be' non vuoi provare una lingua diversa?”.
    “Non ho detto questo”.
    Si avvicinò, sentivo il suo respiro confondersi col mio, le sue labbra sempre più vicine, fino a che, il sale mi invase la bocca.
    Le sue labbra salate erano morbidissime e piene. Sentivo il loro calore.
    Cominciammo a baciarci come se non ci fosse altro.
    Lui da sopra strusciava il suo corpo contro il mio con i cazzi che si toccavano, strusciavano, si cercavano.
    Sentivo la sua cappella sul mio ventre, era calda e bagnata.
    Continuammo a strusciarci per un po', lui mi leccava il collo, io gli mordevo i lobi.
    Sentivo che stavo per venire, ma non volevo, non volevo che quella meraviglia finisse.
    Portai una mano sul suo culo, e lo strinsi forte.
    Lui gemette di piacere.
    “Sculacciami”. Mi sussurrò all'orecchio prima di leccarmi.
    Uno, due, tre schiaffi su quel culo sodo, e lui gemeva di piacere.
    “Picchiami, mordimi, graffiami!”. Continuava a dire.
    Portai le mani sulle sue spalle, per poi scendere lungo la schiena con le unghie graffiandolo.
    Si staccò da me urlando di piacere.
    “Continua!”. Lo rifeci, e lui accelerò lo strusciare.
    Dopo qualche istante sentì un ondata calda invadermi il ventre.
    La sua sborra mi aveva completamente bagnato tutto.
    Poggiò la sua testa contro la mia spalla ansimando.
    “Ci siamo solo strusciati e mi hai fatto godere come un pazzo, se scopiamo le mie urla le sentono fino alla terra ferma”. Disse alzandosi.
    “Ora dobbiamo far sborrare il tuo”.
    Si buttò sulla sabbia accanto a me e mi fece cenno di salire su di lui.
    Non esitai un attimo, salì su quel corpo da dio mettendo il suo cazzo bagnato tra le natiche.
    Mi prese il cazzo in mano e cominciò a segare.
    Era di mano veloce. Piegai indietro la testa e strusciavo il culo sul suo cazzo, mentre la sua mano andava su e giù.
    Uno schizzo di sborra partì dalla mia cappella e la mia bocca urlò di piacere. Quel primo schizzo arrivò fino alle sue labbra.
    Gli altri erano meno lunghi e ricaddero sul suo petto depilato.
    Ansimavo e il mio battito era ancora più accelerato.
    Oscar si leccò la sborra dalle labbra.
    “La prossima volta la voglio tutta sulle labbra ok?”. Disse tirandosi verso di me.
    “Sarà tutta tua”. Dissi baciandolo.
    Ci alzammo, con ancora i cazzi duri e con i petti pieni di sborra, e ci buttammo in mare per sciacquarci.
    Rimanemmo in quella spiaggia per altre tre ore circa, a prendere il sole nudi, lui a serfare e io a leggere.
    Prima di andare via ci segammo nuovamente, questa volta sborrando insieme uno sul cazzo dell'altro.
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    Surfer54austinmerrick

     
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    SPLENDORE GAY

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    racconto stupendo
     
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    Davvero molto bello, bravo! ^_^
     
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  4. onli1965
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    davvero intrigante : bravo!
     
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  5. assunto101
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    bella storia
     
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  6. Ignazio.
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    Questo racconto è stato molto più interessante del precedente ;)
     
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5 replies since 3/8/2014, 06:50   4056 views
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