SPLENDORE GAY
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Ecco un altro capitolo
Per festeggiare quella sera andarono in una discoteca gay dove c'era la serata dello schiuma party.
Quando entrarono in discoteca si tolsero la maglietta e la misero nella tasca dei pantaloni.
Per tutto il tempo ballarono e strofinarono il loro corpi uno contro l'altro,e non si accorsero di una persona che li stava fissando.
Tornarono nella loro nuova casa e dormirono tutti e due insieme nel letto matrimoniale.
Il giorno dopo la palestra restava chiusa e i due dormirono fino a tardi.
Si svegliarono quando ormai era ora di pranzo,mangiarono e quando finirono suonò il cellulare di Riccardo.
Riccardo disse:"Pronto".
La voce dietro alla cornetta disse:"Salve sono Stefano,chiamo per conto di un azienda di attrezzi ginnici,ho trovato il suo numero sul sito della sua palestra,vorrei farle vedere cosa abbiamo da offrirle"
Riccardo ci pensò qualche secondo su e disse:"Ok,va bene,mi dica lei dove ci possiamo incontraci"
Stefano disse:"Ho preso una camera nell'hotel vicino alla sua palestra,se è libero si può fare questo pomeriggio alle 16,la mia stanza è la numero 90".
Riccardo disse:"Ok,verrò con un collega che leggerà le carte,".
Si salutarono e chiusero la conversazione
Arrivarono le 16,Riccardo e Gabriele andarono nell'hotel nella camera 90.
Bussarono e ,quando la porta si aprì,videro un uomo alto quasi 2 metri,sui 25 anni,vestito elegante nonostante il caldo e con delle spalle larghe.
Stefano strinse la mano e disse:"Salve sono Stefano,accomodatevi".
Spiegò a loro le varie caratteristiche degli attrezzi e Gabriele lesse i vari preventivi.
Riccardo e Gabriele parlarono un po e Riccardo disse:"Mi sembrano un po troppo costosi".
Stefano si rabbuiò e disse:"Aspettate vado a prendere altri preventivi,sono nella borsa in bagno".
Riccardo e Gabriele si scambiarono uno sguardo un po dubbioso,ma aspettarono.
Stefano uscì poco dopo.
Riccardo e Gabriele videro che si erano spogliato quasi completamente ed indossava soltanto le mutande.
Stefano si avvicinò un po ai due e disse:"Vi ho visto ieri nella discoteca gay c'ero anch'io".
Ma poco prima di avvicinarsi completamente ai due,incominciò a piangere e disse:"Scusatemi,non so cosa mi sia successo".
Riccardo gli disse:"Non preoccuparti,siediti e se vuoi puoi dirci cos'è successo".
Stefano si sedette e singhiozzando disse:"Il mio capo mi ha preso di mira e mi ha detto che se la prossima vendita andava male mi licenziava,non so come fare".
Finito di parlare Stefano si mise le mani davanti agli occhi e continuò a piangere.
Gabriele e Riccardo si alzarono,lo lasciarono un po sfogare e ancora nella stanza Riccardo disse a Gabriele:"Dobbiamo fare qualcosa"
Gabriele disse:"Gli attrezzi costano troppo,non puoi spendere tutti quei soldi,ma se non lo aiutiamo ci sentiremo in colpa".
Riccardo disse:"Mi è venuta un'idea,ma deve andare bene anche a te,potremmo invitarlo a diventare un nostro coinquilino e visto che siamo tutto il giorno fuori a lavorare potrebbe fare i mestieri di casa".
Gabriele disse:"Certo se per te va bene,per me non ci sono problemi".
Gabriele e Riccardo si avvicinarono a Stefano e Riccardo gli disse:"Gli attrezzi non possiamo comprarli,costano troppo,ma se vuoi puoi essere un nostro coinquilino,non dovrai pagare niente anzi,ti daremo vitto e alloggio,più qualche euro per quello che vuoi,basta che ci aiuti nelle varie faccende di casa".
Stefano sorrise e disse:"Certo,posso fare qualsiasi cosa,fino ad adesso ero in affitto in una casa,ero da solo,facevo tutto io,mi stiravo i vestiti,mi preparavo da mangiare,pulivo i piatti,insomma un po di tutto" e aggiunse:"Visto che ormai è fine mese,posso trasferirmi anche subito".
Riccardo gli disse:Certo,allora ti aiutiamo a portare le cose e vieni oggi stesso".
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