LA STORIELLA DI GAY BOYS RELOADED

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  1. striker7
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    Il sole era alto è Davide si mise a prendere il sole , in una spiaggia tranquilla. La brezza accarezzava il suo giovane corpo steso sulla sabbia tiepida. Si udiva il frusciare delle onde in sotto fondo e la musica del chiosco in lontananza.L'odore di salsedine venne sovrastato dall aroma della crema che due ragazzi si stavano spalmando vicino a lui.Lo sguardo di Davide si poso sul ragazzo abbronzato che gli stava vicino, biondo, abbronzato, depilato, due belle gambe muscolose e occhi azzurri; Davide gli sembrò che dli fece l'occhiolino. " Me lo sarò immaginato" pensò Davide mentre volse il capo guardando il mareLe onde si infrangevano sugli scogli facendo schizzare l'acqua e il ragazzo decise che era il momento di fare un bel bagno. Si alzò stirandosi e mostrando le forme del suo corpo tonico e definito ma con una carnagione bianco latte. Lasciò le Hawaianas blu sul bagnasciuga ed entrò lento nell'acqua che gli sfiorava lo slip bianco di CK che risaltava le forme del suo contenuto, sembrava che stesse per scoppiare da tanto compresso ero il suo pacco. Si lasciò attrarre dall' acqua e con veloci bracciate raggiunse gli scogli dell'isoletta più avantiSi mise seduto su di uno scoglio a prendere fiato dopo la faticosa nuotata, il suo corpo brillava al sole. Decise di sdraiarsi sullo scoglio ad asciugarsi prima di ritornare a nuoto sul litorale quando gli sembro di sentirsi chiamare , giratosi intorno gli pareva di aver notato una figura andare al interno del isolotto. Incuriosito si incamminò fin dove iniziava la radura, ma essendo a piedi nudi non si addentròil ragazzo preferì tornare allo scoglio e li trovò i due ragazzi che si spalmavano la crema sulla spiaggia appena usciti dall'acquai ragazzi lo guardavano e ridacchiavano e sparirono nel entro terra lasciando a terra un braccialetto di cuoio su cui era inciso il nome Andrea. Davide decise di cercarli per restituire il braccialetto. La sera uscì sul lungomare dove tutti i ragazzi si incontravano, shorts di jeans, camicia bianca aperta sul petto e infradito.C'era molta gente ma a Davide non piaceva la confusione e si mise alla ricerca di un posto meno affollato. Decise di scendere in spiaggia e camminare in riva al mare, con le infradito in mano, camminava lungo l'arenile lascandosi bagnare i piedi dalle onde che si infrangevano sulla spiaggia. Poco più avanti notò, vicino a una barca sulla spiaggia, due figure; Davide decise di avvicinarsi era incuriosito da cosa potesse fare li qualcuno a quel ora , si fermò quando riuscì a vedere meglio ma mantenendo una certa distanza. Erano i due ragazzi che avevano perso il braccialetto con il nome Andrea e Davide avanzò di qualche passo per ridare loro l'oggetto perduto, ma si fermò quando si rese conto che i due misero in moto la barca e partirono via. Il mattino dopo Davide era di nuovo in spiaggia riconobbe i teli mare dei ragazzi che aveva incontrato il giorno prima, ma di loro nessuna traccia. Gli venne in mente che potessero trovarsi sul isolotto, indossò un paio di scarpe apposite e si avvio a nuoto verso l'isola. Arrivato sull'isola regnava il silenzio, solo il rumore delle onde. Si sdraiò al sole e si addormentòDormi cosi a lungo che quando si sveglio il sole stava calando. Era completamente nudo, ustionato dal sole, il suo slip nero di CK sparito, il braccialetto di cuoio con inciso Andrea però era ancora al suo polso .Poco più in la trovo una sua scarpa ; avvicinarsi per Davide fù faticoso , le scottature gli facevano male. Si mise con fatica la scarpa, dell altra nessuna traccia, poi più in basso gli parve di vederla ma in realtà era un mucchio di alghe. Il problema era il costume, non poteva certo tornare a riva completamente nudo; decise di addentrarsi nel isola per cercare qualcosa co sui coprirsi; raggiunto il punto in cui si fermo il giorno precedente trovo la sua altra scarpa ma non solo vide anche un altro oggetto. Era un involucro di cuoio con dentro arrotolato un biglietto: "questa notte all'una nella cala vicino al porto. Adesso guarda tra le due rocce a destra". Davide segui le indicazioni e trovo un costume a bermuda ,chiaramente preso dall'ambulante per pochi soldi, che gli calzava a pennello; con fatica fece ritorno in spiaggia , le scottature gli facevano male. Arrivato a casa si fece una doccia, si mise del doposole all'aloe x lenire le scottature ma restò indeciso se andare a quello strano appuntamento.Davide senti il campanello della porta , con indosso solo i boxer azzurri andò ad aprire la porta, alla porta c'era Pier un ragazzo alto, con un sorriso enorme e bianchissimo un folta capigliatura nera e portava un paio di occhiali che aveva lenti come fondi di bottiglia. Davide fece accomodare l'amico in cucina. "Vuoi qualcosa da bere?" gli chiese Davide. "Una Coca se ce l'hai". Davide si alzò e andò a prendere la Coca dal frigo passando davanti a Pier che non potè far altro che guardare il pacco dell'amico. Le guance gli si arrosarono preso da una vampata di calore, cerco di distogliere lo sguardo e si mise a guardare altrove. Lo sguardo gli si poso sul biglietto con l'invito misterioso e lo lesse "Che fai spii?" Pier balbettò qualcosa mentre Davide gli mollava un pugno in pieno viso che lo fece cadere dalla sedia Almeno cosi andò nella sua immaginazione . Nella realtà fece un respiro profondo e spiegò il tutto al suo miglior amico. "Se vuoi ti accompagno io" disse Pier "Lo faresti davvero?" "Sì" Davide lo abbracciò da dietro premendo involntariamente il pisello sulla schiena dell'amico.Pier divenne ancora più rosso e non passava inosservato. Davide lo bacio sul collo e si sedette di fronte all'amico. "E tu come mai sei venuto a trovarmi ? " "Volevo vedere come stavi, visto che è qualche giorno che non ci vediamo, ma soprattutto per sapere se volevi andare allo schiuma party di sabato sera al Crystal""Pier sai che non amo la confusione" "So però che ti piacciono le serate divertenti" "Sì, hai ragione. vedrò di esserci. Però ci andiamo insieme cosi io bevo e tu guidi" Pier non sapeva mai dire di no a Davide, fin da quando erano piccoli, era come soggiogato da lui. "Pier ci vediamo dopo per quel appuntamento ora devo andare a fare la spesa" "Ok, a mezzanotte al molo va bene ?" "Certo" ed i due amici si salutarono con una stretta di mano. Pier arrivò al molo poco prima di mezzanotte, maglietta di CK, jeans corti strappati e nike bianche. Il cielo era sereno ma senza luna.Davide lo raggiunse una decina di minuti dopo, stesso abbigliamento della sera prima ; i due si misero a parlare ed a camminare per arrivare al luogo del appuntamento di Davide. Erano in anticipo così si sedettero poco prima di arrivare su un muretto. "Che ti aspetti succeda a questo appuntamento Da'?" gli chiese un po' smarrito Pier"Non saprei, so solo che mi son successe cose strane e voglio capire perché; ottenere risposte è cosa mi aspetto" "Io al posto tuo avrei lasciato perdere" chiosò con voce tremolante Pier. "Immagino... sei sempre stato un cagasotto" disse sarcastico Davide e rise mollando un pugnetto sul braccio dell'amico . Pier ridacchio con il suo amico ma sapeva che nascondeva un velo di verità poi non aveva il coraggio di controbatterlo. Arrivarono che era appena scoccata l'una nel luogo dell'appuntamento, ma non videro anima viva. Trovarono solo un biglietto affisso appena scese le scale.Al suo interno un altro biglietto "Dovevi venire da solo, ora sub..." il resto del messaggio era danneggiato da uno schizzo d'acqua rendendolo illeggibile. "Mi dispiace" disse Pier " Se vuoi me ne vado, forse sei ancora in tempo" Davide ebbe un fremito "No aspetta, lascio perdere. Non mi piace sta cosa. Anzi, che ne dici di fermarti a dormire da me?" "Se vuoi, ok" E si incamminarono verso casa.Mentre Davide apriva la porta si senti una voce "È tanto difficile seguire delle stupide indicazioni su un biglietto" i due si voltarono è si trovarono difronte due volti molto famigliari per Davide. I due amici si chiusero velocemente in casa. "Chi cazzo sono Da'?" chiese impaurito Pier "Due ragazzi che ho visto l'altro giorno in spiaggia... non so che vogliano ma credo siano i responsabili di tutto quello che mi è successo" "Che facciamo adesso?" balbettò Pier"Domani mattina con calma ti spiego cosa faremo, ora andiamo a dormire" Davide preparò il letto vicino al suo a Pier, poi si tolse la camicia e gli short rimanendo in boxer. Pier lo guardava imbambolato. "Beh, non ti cambi? Vuoi dormire vestito?" lo interrogò Davide. Pier ricadde nell imbarazzo "Nnnnnoo" "Non ti cambi ??" "Da' nonnn hoo detto questo, non ho le mutande" "Come non ci fossimo mai visti nudi" e si sfilo i boxer "Ora sei più tranquillo?" Il cazzo saltò fuori dai boxer, con un ciuffetto di peli e mezzo scappellato. Sembrava più lungo e grosso rispetto a quando lo aveva visto nudo l'anno scorso nella palestra della scuola. "Dai Pier, via, togliti i jeans"Pier si era incantato nel osservare il membro del amico, Davide gli si avvicino e gli slaccio i jeans. "Per il resto ti arrangi non sono la tua mammina" tornando al suo letto centro col cazzo la mano di Pier. Pier si risveglio dal trans e si denudo il suo cazzo ciondolava nel vuoto come un pendolo. Era molto più lungo rispetto a quello di Davide. Si stesero nudi sui rispettivi letti. "Certo Pier che sei strano, ti vergogni a spogliarti con un serpente del genere?" gli disse ridendo Davide "Al posto tuo girerei sempre nudo" "Sei sempre il solito scemo" gli rispose Pier "Poi mica devi lamentarti, ti è cresciuto di brutto dall'ultima volta..." Che mi guardi sempre il cazzo?" lo interruppe Davide "Sì , mi piace il tuo cazzo" La risposta spiazzò Davide che era abituato al remissivo Pier. Qualche istante dopo gli chiese "Non mi sarai frocio?" "Non tutti sono gay dichiarati come te" Pier si mise sotto le coperte e cosi tronco la conversazione. Davide capi di aver toccato un argomento sensibile e lo rispettò restando in silenzio. La notte fu affollata di pensieri per i due ragazzi, entrambi presero sonno aolo alle prime luci dell'alba. Il primo a svegliarsi fu Davide. Decise di preparare la colazione ; alla fine il tavolo era pieno di tutto quello che poteva offrire; un tentativo di riavvicinarsi al amico . Pier si alzò e cosi come era raggiunse l'amico in cucina. I due erano nudi nella stessa stanza ma non davano peso alle loro nudità erano ancora presi dalla loro discussione. Si scambiarono un mesto buon giorno che denotava un certa freddezza. La colazione passò in un silenzio quasi religioso, Davide sì alzò e si fermò dietro a Pier ancora seduto, dandogli uno schiaffo sulla testa. L'amico si girò di scatto e si trovò il cazzo di Davide a 5 cm dalla faccia. "Ora puoi guardarlo meglio" sentenziò Davide.Pier divenne rosso come un peperone ."Ahahahahha, Pier non diventi solo rosso quando me lo guardi " Infatti il pisello di Pier si stava alzando, si stava eccitando ad avere il suo amico nudo a fianco. Quante seghe si era sparato pensando a Davide nudo e ora che ne aveva l'occasione non ne approfittava... In quel momento suonarono alla porta. Davide si infilo un maglietta ed andò a vedere chi fosse. "Davide sono la signora Agata .Avresti dello zucchero?" "Sì" E cosi gli diede un pacco della sua scorta. "Era solo la vicina" disse Davide rientrando in camera. Intanto Pier si era già rivestito e preoccupato gli chiese: "Cosa pensi di fare con quei due ragazzi di ieri sera?" "Dai Pier rimetti comodo " "Davide io devo andare a lavorare" "Fatti ammirare ancora un po'" Davide si spoglio come tentativo per convincere il ragazzo a trattenersi. "Davide non ne ho proprio il tempo ma possiamo rivederci quando finisco. Cosi forse riesci a spiegarmi cosa intendi fare con quei due" "Non penserai di lasciarmi così" Davide lo fermò e chiuse a chiave la porta della camera " Di qui non esci se io non voglio" e gli strinse il pacco da sopra i jeans sentendo che si stava indurendo. "Da' lasciami" cercava di ribellarsi Pier mentre sentiva la mano di Davide sbottonargli i pantaloni che gli scivolarono giù lungo le cosceIl cazzo di Pier sventolava in aria eretto sarà stato più di 23cm "Vedi anche il tuo cazzo vuole che resti. Ascoltalo" "Ma la tipa mi licenzia se arrivo in ritardo, Davide dai lasciami andare farò tutto quello che vuoi più tardi ma adesso lasciami andare" "L'hai detto pisellone e le promesse si mantengono" disse Davide mentre lo scappellava tutto. "Sìsì tranqui farò tutto quello che vorrai" "Bravo Pier" e gli infilò la lingua in bocca mentre riapriva la porta dietro di lui. Davide non andò al mare quel giorno era meglio evitare quei tizi per il momento, si mise al computer per concludere alcune consegne. Poi nel tempo che avanzava si mise a cercare qualche idea da mettere in pratica con Pier nel pomeriggio. Quello ch era successo al mattino lo aveva eccitato e se si era frenato era perchè Pier si era sottomesso a lui, altrimenti lo avrebbe preso con la forza. In quel momento si accese il display del iphone. Un messaggio su whatsapp. Era di Pier una foto del suo cazzone . Poco dopo un secondo messaggio " Tra 10 minuti al forte abbandonato. Da solo" Davide decise di andare per finalmente chiarire tuttoDavide raggiunse il forte abbondonato ma non c'era nessuno, noto solo una porta aperta. Con passo deciso entro nel edificio , nessuno al interno. Solo un altra porta aperta. Entro nella stanza e li trovò Pier. Il ragazzo era nudo e legato con delle corde che gli percorrevano tutto il corpo come un salame. Era messo appeso al soffitto con una corda che passava intorno ai polsi legati assieme . Il ragazzo toccava terra sollo con le punte delle dita dei piedi .In bocca una palla bondage .Pier era svenuto non dava segni di vita . Nessun altro nella stanza . Ma sul corpo di Pier un foglio con un messaggio " ecco cosa puoi fare con lui, vi aspettiamo al isola domani sera non mancate " Davide provò a svegliare Pier senza risultato, chiamandolo, scrollandolo... il pisellone gli penzolava tra le cosce. L'occasione era unica e Davide lo prese in mano all'amico e iniziò a menarlo, poi appoggiò la bocca sulla cappella Le labbra lambivano la cappella del cazzone di Pier, che ancora addormentato, stava ricevendo un pompa da Davide che con sempre più gusto ne faceva sparire una parte in bocca. Era bello duro e grosso e pulsava sotto i colpi di lingua di davide che nel frattempo si era sbottonato i pantaloni e si masturbava selvaggiamente Davide poco dopo sborro copiosamente con otto grandi schizzi di caldo seme bianco e cremoso sulle gambe di Pier. Davide sì alzò e iniziò a baciare Pier mentre lo continuava a masturbare furiosamente fino a che non eruttò un fiume di sborra addosso a Davide. Pier si sveglio in quel momento e disse "Slegami pervertito " Davide obbedì e liberò dalle corde e dai lacci il suo amico, che gli mollò un pugno nello stomaco lasciandolo piegato in due sul pavimento , faticosamente il ragazzo recuperò fiato e con un filo di voce chiese "Perché?" "Hai abusato di me" gli rispose con le lacrime Pier e rivestendosi faticosamente se ne andò ladciando Davide inginocchiato sul pavimento. Con fatica si alzo e ricompose . L'unico pensiero era come poter avere il perdono di Pier. Il ragazzo probabilmente credeva che sia stato il suo miglio amico a rapirlo per sodisfare le sue voglie ed usarlo a suo piacere. Un secondo pensiero tormentava Davide cosa potevano fare i due ragazzi misteriosi se non andavano lui e Pier all'appuntamento per la sera seguente. Come poteva chiedere perdono e convincerlo a seguirlo. Poi un illuminazione era il sabato del schiuma party, uno dei preferiti di Pier lo avrebbe trovato si sicuro. Davide andò quella sera allo schiuma party, l'intento era chiarirsi con il suo amico e chiedere scusa, ma soprattutto convincerlo ad andare con lui all'incontro. Il locale sulla spiaggia era pieno di ragazzi ma di Pier nemmeno l'ombra per il momento . Decise di aspettarlo ma anche di godersi la serata. C'erano molti ragazzi davvero interessanti, che poi con la scusa dello schiuma party erano a petto nudo mostrando fisici abbronzati e atletici. Davide su alcuni di essi ci avrebbe fatto molti peniseri, anche perchè la situazione del pomeriggio ancora lo eccitava e non poco. Ballare tra tutti questi bei maschioni era proprio una mazzata per le sue voglie. Spostarsi da una parte e l'altra della sala era difficile se non strusciandosi con altri. Toccare tutti quei bei corpi atletici lo mandavano in estasi, stava perdendo il controllo delle sue emozioni. Ma nessun ragazzo lo degnava di uno sguardo, erano troppo presi dalle ragazze presenti. Ad un certo punto Davide scivolo finendo a terra in mezzo alla schiuma. un altro ragazzo inciampò sulle sue gambe capitolandogli addosso. I corpi dei due ragazzi aderirono completamente, tanto che Davide poteva avvertire distintamente il pacco dell'altro ragazzo appoggiato alla sua pancia e l'altro ragazzo petava sentire quello di Davide sulla coscia. Si scambiarono uno sguardo mentre a Davide stava salendo un erezione che era difficile contenere e i capezzoli gli si fecero duri come due spilli. "Forse sarà meglio che mi sposto prima che vieni nelle mutande" gli disse il ragazzo sopra di lui, spostando la gamba e strusciando sul pisello di Davide "Potrei farlo nella tua bocca?" "Ma anche no, al massimo sono io che svuoto il mio nella tua bocca o direttamente nel tuo culo frocetto" e gli strizzò un capezzolo mentre si alzava"Pensi mi dispiaccia ricchione ?" "Cosa hai detto?" "Ricchione! ""Non provarlo a ripetere frocetto di merda" "uuuu seno che mi fai mi spacchi il culo ?" "La tua faccia da culo" Davide esordi poi "Io e te sulla spiaggia qui fuori adesso , chi vince fa il culo al atro ! Non ti tirerai indietro checheta " "Preparati a essere sfondato frocetto. Andiamo" Il ragazzo era davvero spesso, per Davide sarebbe stata dura prevalere, ma ormai era fatta. Avesse perso il suo culo vergine sarebbe stato sfondato. L'angolo buio della spiaggia attendeva ormai i due ragazziSoli in quello spazio buio avrebbero potuto dare inizio alla loro disputa , erano li pronti uno di fronte. Mancava solo il gong per dare inizio. Il primo colpo fu di Davide che centrò su una spalla il ragazzo che per tutta reazione lo scalciò facendogli perdere l'equilibrio e cadere a terraDavide si rotolo su se stesso e rialzo molando un sinistro ben assestato sul pettorale destro del ragazzo. Non si capi bene se fece più male a lui o al suo nemico. "Tutto qui quello che sai fare? Credo mi divertirò presto con il tuo culo" Un pugno ben assestato fece cadere di nuovo DavideIl ragazzo si rialzo e sputo sul suo massiccio avversario prima di ributtarsi alla carica e con una testata farlo cadere a terra "Cosa dicevi prima?" disse Davide mentre con una mano gli allentava i lacci dei pantaloncini"Frocetto di merda che credi di fare ?" e il ragazzo mise le mani sui fianchi di Davide le fece scivolare nel bermuda del ragazzo e con un movimento deciso gli e lo strappo tirandolo verso l'esterno. "Ecco come devono andare in giro le troiette come te , col loro bel culetto fuori "Davide sfilo il costume del ragazzo si scatto . Ora erano in piedi nudi pronti a combattere ancora. Davide guardava il corpo nudo del suo avversario, un fisico atletico con un pisello depilato, già grosso da mollo e con due enormi noci sotto, le gambe lisce e possenti. Anche l'altro ragazzo guardava Davide, ormai era deciso a violargli il culo sodo sfondandolo con il suo cazzoneCombattevano senza esclusioni di colpi e senza sostare da un po' nessuno dei due voleva cedere. I loro corpi, sudati e sporchi di sabbia si scontravano, strusciavano colpivano, era una lotta serrata."Non vi sembra di esservene date abbastanza?" Davide e il suo antagonista si bloccarono guardando verso dove si era sentita la voce"Fulvio, dai aiutami a dare una lezione a questo frocetto di merda" " Edoardo nn aspettavo altro" "Ora vedrai come ti conciamo !" esclamo Edoardo Dal buio apparvero due ragazzi che agguantarono il rivale di Davide e lo colpirono con una serie di pugni e calci rovesciandolo per terra "Così vediamo quanto sei maschio" "Tienilo fermo Fu' " Edoardo si piegò su di lui, gli aprì le chiappe e gli infilò un dito nel culo. Davide era immobile "Aahahahahaahahhahaiiiiiaaaaiiiiiii!!!!!!" "Taci frocettto" mettendoli una mano in bocca disse Edoardo. Sul volto del ragazzo iniziarono a scendere delle lacrime "Guardate un po' il maschio alfa" disse Fulvio . "Che fai li impalato tu?, prendi un po' il telefonino di sto tipo. Sono sicuro che ha una ragazza che li piacerà molto il video che stiamo per girare" disse Edoardo ultimando la frase con "O se farai la brava troietta non vedrà mai" "Ed' ma se il video c'è lo teniamo cosi poi abbiamo la nostra bella vaccona ogni volta che vogliamo" "Dai tu lo prendi sto telefono" Edoardo esorto Davide che era fermo attonito nudo in quel angolo buio della spiaggia . Davide allora frugò nei pantaloni rimasti lì a terra del ragazzo ed estrasse il cellulare, poi mentre i due aggressori erano distratti, intenti a palpare e umiliare il ragazzo a terra, Davide si infilò i bermuda e scappò via lungo la spiaggia rientrando nel locale.Nel giro di pochi giorni Davide incontro ben cinque tipi strani prima i ragazzi della spiaggia ed adesso questi tre. Sapeva sempre meno cosa fare però ora aveva paura di cosa poteva accadergli se lui e Pier non fossero andati al appuntamento. Del ragazzo ne c'era nessuna traccia. Il mattino dopo Davide si svegliò con un idea in testa: aveva il cellulare del ragazzo con cui si era picchiato la sera prima. Frugò nella rubrica e trovò "Amore mio". Decise di avere un incontro con quel ragazzo e chiamò quel numero. "Ciao amore" "Ehm, scusa ho trovato questo cellulare e volevo renderlo al proprietario. Puoi mica darmi l'indirizzo per renderglielo?" La tattica funzionò, ora Davide poteva giocarsi la chance di convincere quel ragazzo ad accompagnarlo. In fondo quella sera gli aveva evitato un'umiliazione.Il ragazzo sbatte la porta in faccia a Davide senza farlo parlare. Era ormai quasi ora di andare all'appuntamento e Davide sentiva lo stomaco stringersi e l'indecisione salire. Andare oppure no?Quando senti suonare la porta. Appena aprì la porta Pier si catapultò dentro piangendo e si rifugiò tra le braccia di Davide come un bambino impaurito."Cosa succede Pier ?"Singhiozzando il ragazzo rispose "Due ti ti tizzi hanno fat to il culo al mii io amico diii lett tto ora miii ha mandato a fan culooo perché mi da la colpa" "Come mai?" chiese velocemente il ragazzo. Pier si calmo e con titubanza rispose "ieri lo mandato a fare il culo a te , cosi impari ad abusare dei altri" " Guarda che non sono stato io a organizzare tutto. Ho solo approfittato del fatto che fossi lì, nudo e disponibile, per poter finalmente assaporarti" e mentre lo diceva si avvicinò a Pier e lo baciò, mentre l'altra mano lo stringeva a se. I due si persero in qualche dolce attimo prima che Davide riprendesse la parola "Parlami la prossima volta Pier, evita di scappare e fare stupide supposizioni. E ti perdono per quello che volevi che mi capitasse." "Grazie , sei un vero amico" "Anche qualcosa di più se me lo consentirai Pier. Però adesso abbiamo un grosso problema da affrontare" Di cosa parli Da' " " Iragazzi dell'altra sera... devo presentarmi con te ad un appuntamento con loro""Perché dovremmo andare?" "Ti hanno legato loro come un salame , cosa potrebbero farci se non ci presentiamo?" "Secondo me è una trappola" "Forse, però che possiamo fare? Dobbiamo rischiare" gli disse in modo convincente Davide.
    I due raggiunsero la spiaggia e li trovarono un pedalo , con un messaggio "Vi stiamo aspettando, raggiungeteci" "Andiamo!" tuono Davide. I due arrivati sul isola erano circondati dal buio e solo il fruscio delle onde rompeva un silenzio che sarebbe stato tombale. I cuori dei ragazzi battevano all'impazzata nessuno dei due oso fiatare. Ad un tratto un scia di luce illumino il buio, un sentiero ma dove li avrebbe portati. "Sei sicuro Da' di proseguire?" "Sì Pier, dai andiamo" E avanzarono seguendo questo sentiero illuminato che portava dentro una radura al di là del bosco ove c'era un vecchio fortino militare.Strisciando oltrepassarono un buco nelle recinzione e quatti quatti entrarono nel edificio principale. Tutto era buio e silenzioso, tanto che i due ragazzi potevano sentire il loro respiro indistintamente. Ad un certo punto trovarono una porta: al di là avrebbero scoperto cosa li attendevaforse. L'aprirono, la porta fece un cigolio sinistro che fece aumentare i batti del cuore di entrambi i ragazzi. Si trovarono in una stanza vuota, infondo un altra porta, si avvicinarono per aprirla. Quando udirono nuovamente il cigolio sinistro, i cuori di Davide e Pier si fermarono. Con il cuore in gola si girarono su se stessi e si trovarono di fronte i due ragazzi dell'altro giorno "Ben arrivati. Vedo che siete stati di parola, bravi" Dopo un attimo di smarrimento Davide chiese: "E ora che siamo qui?""Io sono Andrea e lui è Massimiliano Max per gli amici" "Non ci avrete trascinato qui per fare conversazione!!! Siete malati!!" Esclamo Davide "Piano con le parole ragazzino" Lo interruppe Max. " E per cosa saremmo qui?" balbettò Pier "Lo scoprirai presto" gli rispose Max "Sarà molto divertente" rise AndreaMax guardo i due amici e disse "Aprite la porta e scendete le scale" "Noi non ci muoviamo, prima parlate che ci facciamo qui?" Disse con dono da duro Davide. Max fece quattro grandi falcate ed attraverso la stanza fino a piombare difronte al ragazzo; con una mano lo prese per il collo e lo sollevo da terra "Vedi di ascoltare e ubbidire". Davide non poteva rispondere e non riusciva a reagire; Pier era troppo impaurito per fare qualcosa. "Max mettilo giù" l'uomo ubbidì scaraventando Davide a terra. Davide tossì due o tre volte, poi si alzò gridando "Ma che cazzo credi di fare?" E partì all attacco di Max, ma alle sue spalle venne raggiunto da Andrea che gli puntò un coltello nella schiena "Muoviti ancora e te lo pianto nella schiena""Ma..." Davide si interruppe quando senti la pressione della punta del coltello sulla schiena farsi più forte. "Da bravi ora scendete" Pier obbedì e Davide con il coltello puntato alla schiena segui l'amico mal volentieri. La stanza era mal illuminata, una luce bassa, fioca che lasciava giusto intravedere un letto, un divano, un tavolo. "Mettetevi laggiù" ordinò Max"Laggiù dove ?"Chiese Davide "Sul divano"
    rispose Andrea. Con passo insicuro i due si avvicinarono e si sedettero. "Siete comodi?" Chiese loro Andrea "Ma che caz.." Davide non fini la frase, Andrea li piazzo il coltello davanti al volto. "Non posso nemmeno parlare?" "Certo che puoi ma non fare lo stronzetto con noi due" Gli rispose Max. "Si si siamo comodi" rispose timidamente Pier. "Piacito il regalino Davide?" "Siete due stronzi" ringhiò Davide "Taglialo Andre" gridò irritato Max "Credi che non ho il coraggio di farlo ragazzino?" Il coltello gli accarezzava la guancia, poi il collo, fino a scivolare lungo il petto e ad arrivare al pacco del ragazzo. "Apri ancora una volta la bocca e ti assicuro che sarà l'ultima cosa che fai" "Da' ti prego..." piagnucolava Pier "Vedi con'è ragionevole il tuo amico?" disse Max mentre accarezzava il volto del ragazzo"Sarò più mansueto se metti via quel coltello" "Mmmmmm non credo che capisci ancora chi ha il coltello dalla parte del manico ragazzino!" Disse Andrea facendo scorre il coltello dal pacco di Davide sino al collo del ragazzo, la lama si poso vicino la vena del collo pulsante di Davide. Max se ne stava dietro il divano, Andrea ora si era allontanato per far calmare i ragazzi ma teneva il coltello in mano con fare minaccioso. "Allora piaciuto il salame che ti abbiamo regalato ? " "Voi mi fate solo schifo Aaaaaaaaaaaaaa " Piombo il silenzio. Max da dietro il divano uso un pungolo elettrico su Davide. Il ragazzo rimase per un po' stordito mentre Pier iniziava a piangere implorando di non fargli del male. "Tranquillo ragazzino" disse Andrea iniziando a baciarlo dietro la nuca mentre con una mano gli strizzav un capezzolo da sopra la maglietta. Max trascino il corpo di Davide vicino al tavolo poi da un tasca prese della corda e gli lego i piedi, con delle manette lo blocco alla gamba del tavolo. Max si avvicino a Pier e inizio a baciare il ragazzo sotto il mento. Pier aveva il fiato corto mentre i due uomini si prendevano cura di lui con dei teneri e delicati baci. Andrea gli mise una mano sotto la maglietta toccando la sua pelle morbida e liscia e solleticando i capezzoli che erano diventati duri come spilli, mentre Max continuava a baciarlo sulle labbra che Pier teneva ancora socchiuse. " Brutti porci che cazzo fate" strillò Davide "Toh, l'amichetto si è ripreso" sogghignò Andrea"Ci divettiamo, con il tuo amico" terminata la frase Andrea lecco Pier passando la lingua lungo il collo per poi conclude il viaggio sulla guancia. " Ribellati !! " "Lui non lo farà , a capito come funziona" disse Max che si avvicinò a Davide "Ora stai buono qui ed osserva" "Ma vedetelo è terrorizzato da voi come può volerlo " Max tiro un sputo in faccia ad Andrea. Lo sputo li centro la guancia destra e piano piano scivolava prima sul naso poi sulla guancia sinistra per poi fermassi a terra. "Siete dei maiali" strillò Davide cercando di divincolarsi dal tavolo. "Ti avevo detto che dovevi tacere..." gli sussurrò Andrea poi si chinò e iniziò a sfilargli le scarpe Converse dai piedi per poi portarle al naso di Pier "Senti il sapore del tuo amichetto""Annusa da bravo!" "Fa respiri profondi, coraggio" Il ragazzo aveva poco fiato per respirare ed ora era costretto a respirare dalla scarpa del amico. La scarpa veniva premuta sul suo volto, con quelle poche forse che aveva obbedì al comando; fece un quattro grandi respiri. L'odore di sudore era intenso e nauseabondo. Pier sveni. "Siete dei bastardi!!! Liberatemi che vi faccio vedere io" strillava Davide "Cosa vorresti fare moscerino? Se fossi venuto solo l'ultima volta non sarebbe successo questo al tuo amichetto" rispose Andrea mentre Max aveva aperto la bocca a Pier baciandolo profondamente . "Lacciatelo, lascatelo lui non ha fatto niente " "Lo credi tu ?" "Che vi può aver fatto?" "Ci ha respinti, disprezzati, dato dei matti e solo perché gli abbiamo proposto un po' di bondage soft" "Che cazzo dite ?" "Secondo te perchè l'altro giorno lo hai trovato legato?"gli disse Andrea sfilando un calzino a Davide e infilandoglielo in bocca. "Così ora stai un po'zitto" Nel frattempo i baci di Max avevano risvegliato Pier"Mmmmmmammmmmo mmmomoa momo""Smettila di mugugnare ?" disse Max "Pier giusto ragazzone ?" intimorito il ragazzo ed ancora un po' stordito rispose "Sì" "Ora da bravo, accucciati e vieni a gattoni qui, il piede del tuo amico vuole essere leccato" Pier rimase immobile "Ho detto leccalo!!!" Lo prese per la maglietta e lo trascinò per terra. "Lecca!" Pier iniziò timidamente a leccare la pianta del piede di Davide che si dimenava x il solletico"Gaurda come lecca Max" "Mmmm lo vedo è avido , secondo me ne va matto. Dal odore della scarpa devono essere molto saporiti." "Ti piace vero Pier?" il ragazzo non rispose, allora Andre li poso un piede sulla schiena e lo premette a terra. L'uomo portava dei anfibi come calzatura. "Se faccio una domanda tu rispondi subito e mi dici anche signore e nello steso modo rispondi al mio amico, feccia" " Sì signore" " Bravo Pier, ora lecca bene tra le dita e succhiagli l'alluce come se fosse un cazzo" Pier obbedì e inizio a leccare con più avidità il piede di Davide. "Guarda Andre come lo succhia bene" "Davvero eccitante"" Abbiamo visto giusto su di lui è proprio un bravo slave" "Ora Pier lecca le gambe al tuo amichetto dai, fallo eccitare" "Ma io..." balbettò Pier "Osi disobbedire?" strillò Max prendendolo per la maglietta "Fai come diciamo Pier se no finisce male a tutti e due" mentre con l'anfibio gli toccava il pacco"Nooo NO! ; non lo voglio fare" "Sai no cosa ti succede se non ubbidisci " Disse Andre facendo più pressione sul pacco del ragazzo "Fate quello che volete ma adesso basta, non sono lo schiavo di nessuno" Max da dietro lo prese e gli bloccò le braccia trascinandolo sul letto. Andrea nel frattempo prese 4 corde e bloccò mani e piedi del ragazzo. "L'hai voluta tu" gli disse Max togliendogli scarpe e calze. Andrea aveva preso Davide e lo aveva legato ai piedi del letto "Ora gli lecchi tu i piedi" mentre strusciava il coltello sulla schiena del ragazzo"Mmmmmmmmm mmmm mmmm" Davide aveva ancora il calzino in bocca, Andrea poso il coltello a terra poso la mano sulla spalla del ragazzo e con l'altra tolse il calzino dalla bocca di Davide. Per il ragazzo fu una occasione d'oro; tiro una spallata ad Andrea che cadde a terra inerme. "Sei finito ragazzino" gli gridò Max riversandogli una scarica elettrica che lo tramortì. Pier si mise a piangere anche se leccare i piedi lo aveva eccitato." E tu non piangere !Lagna! Ne ho anche per te se continui" Pier non riusciva a smettere di piangere. Max prese da terra il coltello e strappò la maglietta del ragazzo mettendo a nudo il suo petto liscio sul quale passava la lama "La smetti o devo affettarti come un salame?" Pier trattenne lacrime e singhiozzi ma tremava come una foglia. "Se collabori ti facciamo divertire" disse strizzandogli l'occhio Andrea. Quest'ultimo lecco la pianta del piede del ragazzo, li succhio l'alluce e poi con dei bacini risali dal ventre al capezzolo sinistro che inizio a slinguazzare, con la punta della lingua. Max si occupava del destro mentre il pacco di Pier iniziava lentamente a gonfiarsi nei suoi short di jeans e i suoi gemiti facevano ben capire che si stava eccitando. Del resto Andrea e Max erano due bei ragazzi e sapevano usare bene le lingue che rmai vagavano su tutto il petto nudo del ragazzo."Smettetela subito!" Tuono Davide che si era ripreso dall'ultima scossa. " Ragazzino qui gli ordini li diamo noi! Non costringermi ad usare il coltello per fartelo capire" Disse Max "Guarda un po', il tuo amico si sta divertendo!" Mentre parlava Andrea massaggiava il vistoso pacco di Pier, concluse la frase dicendo " Se ci lasci fare di diverti pure tu" "Questa volta , ci lasciate liberi !" Davide si rivolse con dono sicuro e deciso. Max si chino per raccogliere il coltello "Cerchi questo ?" Disse Davide. "Cosa pensi di fare ragazzino?" Tempo che hai tagliato i lacci e il tuo amichetto è già abbrustolito visto che dimentichi questo" disse Andrea mostrandogli il punzone elettrico pronto a colpire sul pacco bello gonfio il suo amico Pier"Tu provaci solo ed io poi ti infilzo!" "Parole sbagliate ragazzino! Di addio alla palle Pier e poi ringrazia il tuo amico" con tanto di risata malefica , disse Andrea. Premette il bottone e si senti una fragorosa risata. Quella risata era di Pier. "Quel affare credevi veramente potesse tanto, per cosi tante volte l'ultima volta ho finto ed ho aspettato il momento buono. Ora chi ha il coltello dalla parte del manico?" Davide tagliò i lacci che lo tenevano legato al letto, poi puntandogli il coltello ordinò ad Andrea di slegare Pier. "Ora inizia il divertimento" sghignazzò Davide"Cosa hai in mente ragazzino ?" Chiese Andrea. "Lo vedrai subito. Pier prendi i lacci e lega loro polsi dietro la schiena e polpacci" ordinò Davide "Ok Da'"Pier presa la corda e la lancio lontano guardo nei occhi Davide e gli disse "Dobbiamo essere meglio di loro, Adesso simo liberi possiamo andarcene" "Bravo ragazzino. Hai avuto la tua occasione Davide. Ci spiace ma il tuo amichetto non la pensa come te" disse Andrea"Ho ancora io il coltello dalla parte del manico, ma Pier ha ragione siamo meglio di voi, ora ce ne andiamo e vedete di non disturbarci più" "E da dove uscireste visto che la chiave della porta è qui?" disse Max mettendosi la chiave nelle mutande "L'unica via d'accesso è quella x risalire da questa stanza sotterenea"
    Con uno scatto felino Davide agguanto Andrea, li mise la lama del coltello alla gola e disse "Se ci tieni al tuo amico dammi quella chiave" "Credi di essere meglio di noi?" Domando Max. "Ti ho detto di darmi quella chiave" intimò Davide "Non ci penso neppure" continuò Max "Credi non ne avrei il coraggio?" continuò Davide con il coltello premuto sul collo. La situazione però iniziava ad eccitarlo ed Andrea se ne accorse sentendo spingere qualcosa di duro all'altezza del suo culo"Ti eccita dominare è ragazzino ?" disse con un filo di voce Andrea mentre con un due dita della mano andò a sfiorare la patta di Davide "E tu Pier non vuoi prendere le chiavi?" disse sussurrando Max all'orecchio del ragazzo e leccandogli lobo e colloPier non si scompose, cerco di rimanere indifferente "Non fingere ragazzino" Disse Max a Pier Aggiungendo, con un sussurro al orecchio del ragazzo "So che muori dalla voglia di saltarmi addosso, come una cagna in calore" le Labbra di Max erano cosi vicine che ad ogni parola gli sfiorava l'orecchio e Pier sentiva un fremito percorrergli la schiena. Il corpo del ragazzo vibrava di eccitazione ma la testa ancora cercava di ragionare, mentre Max con un dito gli percorreva lento la schiena. Andrea aveva sempre il coltello puntato alla gola da Davide "Allora hai deciso ragazzino? Che vuoi fare?" gli sussurrò. mentre con le dita gli sfiorava il gonfiore in corrispondenza della patta. Andre con un filo di voce continuo a parare "Credi che se scappi oggi, fuggirai dal tuo destino" "Che fai mi minacci! Ti ricordo che hai un coltello al gola" "Puoi anche tagliarmi la gola ragazzino. La verità è un altra tu sei nato per dominare. Le senti le mie dita che ti toccano, il cazzo è eccitato non puoi negarlo; questa situazione di piace. Tu credi che sia tutto una coincidenza ma noi volevamo che finisse cosi" "Che scemate farfugli" Nel frattempo Max aveva infilato le mani sotto la maglietta di Pier e gli stava accarezzando voluttuosamente il petto. "Il tuo corpo mi eccita" disse all'orecchio a Pier mentre gli premeva l'enorme erezione sul culo. Il ragazzo iniziava a non resistere più, aveva voglia di lasciar sfogare il proprio corpo. Andrea disse a Davide "vedrò di essere breve ragazzino. L'altro giorno in spiaggia abbiamo capito subito la tua natura, tu devi essere un dominante e noi abbiamo deciso di essere i tuoi maestri, ci mancava il tuo sottomesso ma Pier è arrivato al momento giusto, come detto prima lo volevamo usare per le nostre voglie ma ci ha respinti" " Smettila con le minchiate" "Tu ascolta impertinente. Potevamo vendicarci grazie a te ed in più ti avremmo addestrato. Tutto perfetto. Il tuo amico legato di eccitava seno lo avresti slegato e in spiaggia dici grazie di abbiamo salvato il culo con i nostri amici" "Ma che cazzo dici" "Credimi la verità. E tu con in mano il coltello. Tutto pianificato, lo senti il piacere scorrerti dentro, ora ringraziami. Rendimi felice libera il dominatore che c'è in te. Vai e prenditi il tuo amico. Pier e tuo fa di lui ciò che vuoi" Max nel frattempo aveva sbottonato la patta di Pier e stava palpando avidamente i boxer pieni del ragazzo che a sua volta abbassò la zip di Max infilando una mano nei suoi slip. Era caldo e duro, ma poi avvertì a lato qualcosa di freddo e la ragione prevalse all'eccitazione prendendo la chiave."Da' andiamocene , scapiamo da questa follia" disse Pier mentre con uno scatto felino si ricompose e scappo alla porta. Con tre mandate si sblocco "Libertà stiamo arrivando" esclamo il ragazzo spalancando la porta. "Non credo troietta" " E tu che ci fai qui?" Era il ragazzo della rissa in spiaggia. "Sorpresi ragazzini? Non volete giocare con noi ed ora basta, si fa sul serio" urlò Andrea "Prendetevi Pier vuoi due, lo conosco troppo bene. Io ho un conto in sospeso con Davide. Quando avrò finito con lui, il suo culo sarà cosi aperto che ci entro con due mani" Il ragazzo concluse con una grossa risata. "Gli ordini del capo sono diversi" "Me ne fotto di quello che dice quel tipo isterico". Un rumore secco si senti poi il silenzio. "Quindi sarei un tipo isterico?" si sentì eccheggiare nella stanza "Rispondimi Andrea! O vuoi essere umiliato qui, davanti a tutti?" "Chiedo scusa Signore, non succederà più" "Sarà meglio o la mia ira si paleserà davverò" L'insubordinazione di Andrea secondo non rimase impunita, quando il ragazzo entro nella stanza tutti poterono notare il segno di una frustata sulla schiena. Il capo entro dietro di lui, in mano teneva un frustino da fantino. Indossava un paio di pantaloni in pelle neri, molto aderenti. Portava un giacchetto senza maniche in pelle, era abbottonato sino ai possenti pettorali; nemmeno un pelo sulle parti visibili del corpo. Capelli corvini, non aveva la barba ed i suoi occhi iniettavano terrore erano color ghiaccio. L'uomo girava a piedi nudi. Il capo prese la parola "Sono Alex Fallone è sono il proprietario di questo bordello ; voi due siete stati scelti da me in persona per diventare i nuovi giocattolini per i miei clienti. I miei uomini migliori avrebbero dovuto riuscire ad addestrarvi secondo il programma; però da quello che ho visto dalle telecamere con voi due dovrò pensarci io oppure voi tre volte un ultima possibilità ? Dimenticava, Andrea prima che pensi di toccare il culo di Davide sappi che non immagini cosa ti aspetti se osi fare una cosa simile al mio stallone" l'uomo usci e si ritiro in ufficio a spiare dalle telecamere cosa avrebbero fatto ora i suoi uomini. Nella stanza c'era silenzio, Davide e Pier erano sconvolti ora sapevano che non avevano speranze di salvezza, non sapevano che fare. "Tu sei mio, ho un conto in sospeso con te" disse il ragazzo della spiaggia squadrando Davide "Devi solo provare a toccarmi" ringhiò in risposta "E se ti tocco io?" lo interruppe Andrea palpandogli il culo con forza. Intanto Max stava riaccendendo l'eccitazione in Pier giocando con la lingua sul suo collo.Davide disse "Ricordatevi che non potete fare nulla al mio culo! Qualcuno si arrabbia se lo fate" Concluse con una bella risata. I due Andra risposero in coro "Oh ma non ti facciamo nulla al tuo bel culetto vergine, rimarrà tale; ci divertiremo in altro modo" I due si avvinarono al ragazzo e lo strinsero in un abbraccio. Andrea1 lo baciava sul collo mente il due(il ragazzo della spiaggia) gli teneva la testa sollevata verso l'alto e disse ora capirai come è essere un attivo sottomesso e gli sputo in mezzo agli occhi "Ma che cazzo fai?" strillò Davide. Intanto Andrea gli stava sbottonando la camicia. Dall'altra parte Pier era già a petto nudo con la maglietta sopra la testa mentre Max si era sbottonato i pantaloni strusciando sulle gambe del ragazzo la sua possente erezione contenuta negli slip bianchi.Pier ormai era perso nelle sue emozioni mentre Davide cercava di resistere alla morsa sei due Andrea, non voleva cedere a quel tipo ti piacere."Ok ora basta" eccheggiò una voce nella stanza "Sembrate delle checche isteriche. Voglio azione, voglio emozioni, voglio maschi arrapati" "Tu sei già molto arrapato" disse Max a Pier a cui si notava un gonfiore enorme mal celato dai suoi pantaloncini rossi.Alex era rientrato nella stanza non poteva sopportare oltre tanta incapacità dei suoi sottoposti, anche se "Max tu prendi Pier e portalo nella stanza C" "Capo , grazie" I due se ne andarono. "Voi due mi avete deluso" "Davide vieni con me" disse Alex. Davide era titubante. " Vuoi subire la mia ira?" rincarò la dose il capo. Davide lo seguì al di fuori della stanza " Sei un ragazzo che mi piace molto, hai saputo resistere e dominare quei due, ora chiedimi quello che vuoi e ti accontenterò". Davide era pensieroso stava studiando cosa rispondere. I due camminavano lungo un corridoio buoi e tetro ma anche se scarsamente illuminato Davide riusciva ad intravedere il scultoreo corpo di Alex. "Cosa hai deciso Davide?" "Lasciaci andare" disse deciso Davide. Alex stette in silenzio qualche secondo che sembrava eterno poi acconsentì "Ma a una condizione" gelando Davide sul più bello."Quale?" "Una partita a scacchi" "Ok" "Davide che frettoloso, hai dato il tuo consenso ma non hai sentito le mie condizioni" "So che vincerò, tanto per curiosità se vinci tu, cosa succede?" "Diventerai il mio schiavetto" la risposta secca di Alex "E Pier?" chiese Davide "Vieni, credo si stia divertendo" rise Alex. I due arrivarono difronte ad un porta di metallo, Alex busso alla porta e qualcuno apri uno spioncino ( quelli che di solito nei film dei buttafuori aprono per chiedere la password segreta) nessuno si affaccio. "Guarda dentro Davide" disse Alex. Il ragazzo non perse tempo e si affaccio. Davide vise un ragazzo, capi che fosse Pier dal grande cazzo. Per il resto però li fu difficile. Pier era nudo, aveva gli occhi coperti da un para occhi che faceva parte di un strano copri capo con orecchie a punta. In bocca teneva una pallina morbida di gomma. Una grossa catene intorno al collo ed una più sottile era agganciata a essa, quest'ultima ben tesa finiva appesa alla parete. Pier era per di più chiuso in una piccola gabbia costretto a stare a quattro zampe. Prima di prendere parola Davide noto che dal sedere del suo amico spuntava una grossa coda nera. Cosi elaboro i dati e capi, il suo amico era conciato come un cane. " Che cazzo li avete fatto!?" Alex batte nuovamente sulla porta e prosegui la camminata "Rispondimi!" Alex si volto e disse " Stanza C stanza cuccioli ora fa il cagnolino di Max, li piace molto. Ora basta parlare abbiamo da fare" La visione di Pier lo aveva in parte eccitato e in parte preoccupato, se avesse perso la partita che sarebbe successo? La risposta ci sarebbe stata a breve visto che erano arrivati in un altra stanza con al centro due sedie e in mezzo un tavolo con scacchiera. "Neri o bianchi?" chiese Alex "Neri" rispose Davide "Va bene, di solito gioco sempre io con quelli ma non cambia nulla. Iniziamo" ordinò Alex.Mossa dopo mossa la partita si faceva sempre più tesa il culmine ci fu quando Davide non sapete più cosa fare, era immobile una mossa sbagliata ed avrebbe consegnato la vittoria ad Alex, si sentiva messo all'angolo. Un profondo sospiro non calmo il ragazzo che era sempre più agitato. " Sbrigati Davide il tempo scorre" Alex voleva farlo agitare cosi avrebbe fatto un passo falso. Davide fece la sua mosso. "Come è possibile" disse Alex "Ti ho sconfitto ora mantieni la tua parola Ale, devi liberarci" In quel momento dalla sedia sbucarono fuori due cunei di ferro che bloccarono le gambe di Davide e lo immobilizzarono alla sedia "Davvero pensavi ti avrei lasciato andare così a mani vuote?" "Perchè?" chiese un disperato Davide "Perchè ti tengo d'occhio da molto e mi piaci" I due Andrea nel frattempo lo imbavagliarono e gli bloccarono le mani. " Mi sarebbe piaciuto collaborassi ma dovrò prenderti con la forza" sentenziò Alex. Davide tremava mentre Alex si tolse la maglia mostrando un petto villoso ma atletico, poi gli si avvicinò e cominciò a toccarne il corpo liscio ma tonico da sopra i vestiti. Davide mugolava imbavagliato mentre Alex con un colpo secco gli strappò la maglietta mettendo a nudo il suo petto "Sei proprio bello" disse Alex non prima di passare ad assaporarlo con la bocca e la linguaAlex solleticava i capezzoli del ragazzo con delle delicate leccate, ci grava in torno li passava sopra e poi all'improvviso li mordeva mugugni di dolore uscivano dalla bocca di Davide. I due Andrea erano fermi come statue, non potevano fare nulla eseguire soglio gli ordini quando arrivano. Alex carezzo il pacco gonfio di Davide "Vedi che ti piace, sono sicuro che mi dara grandi soddisfazioni" Un ceno fatto con la mano da parte di Alex fece sparire un Andre. Quanto torno nella stanza con se aveva un paio di forbici, l'uomo gli è le strappo di mano e fece un taglietto sui pantaloni del ragazzo, fece correre la punta arrotondata sul addome del ragazzo per solleticarlo, un altro sussurro " Mi piace quando fate i difficili" e bacio da sopra il bavaglio il ragazzo. Poi un secondo taglietto. Con le mani tirò e strappò i pantaloncini del ragazzo rivelando una bella gamba muscolosa con un accenno di peluria, con la bocca scese nell'interno coscia a leccare, poi fece lo stesso con l'altra strappando l'altra parte dei pantaloncini. "Non è bello? Su accarezzatelo anche voi" ordinò Alex mentre con la forbice passava sul bozzo pieno di Davide chiuso ancora dalla stoffa dei pantaloncini da cui si intravedevano gli slip blu del ragazzo. I due Andrea giocavano con la lingua su tutto il petto di Davide, sulla pancia, leccavano e bacavano avidamente, mentre Alex con la forbice tagliò la parte sopra dei pantaloncini che rivelò completamente il pacco gonfio del ragazzo racchiuso negli slip. Si udii un profondo respiro poi Alex disse "Mmmmmm, sii l'odore di cazzo, mmm quanto mi fa impazzire" Prese la testa di un Andrea è lo bacio profondamente, staccatosi poi si accani sul altro Andrea ed i due poi tornarono a leccare il muscoloso petto di Davide che brillava da tanta saliva aveva sul corpo. Alex invece si inginocchio di colpo e lecco lo slip blu del ragazzo cosi da assaporare l'aroma maschio di cuoi era impregnato. sollevo la testa al cello ed i due valletti lo baciarono nelle stesso tempo. "Preparatevi ragazzi, ora sta per iniziare la festa" poi Alex inizio avidamente a leccare lo slip di Davide, si gustava il gonfiore cioè il grosso cazzo del ragazzo che la sagoma risaltava su quel attillato slip. A sua volta Alex si sbottonò i pantaloni e strusciò il suo voluminoso pacco sulla faccia di Davide "Senti il sapore di maschio, senti quanto mi ecciti". Andrea 1 e Andrea 2 toglietevi la maglietta e iniziate a leccarvi che Davide vuole vedere I Andrea si tolsero la maglia e iniziarono a leccare i loro definiti corpi avidamente. Sembravano due belve da come si contorcevano. Si scambiavano baci e si passavano la lingua in posti inimmaginabili con velocità inaudita e frementi di piacere. Alex ridacchiava "Vedi ragazzino?" L'uomo noto che Davide teneva gli occhi chiusi e Alex rimedio mordendoli l'orecchio, cosi il ragazzo spalanco gli occhi " Prova a non obbedirmi e ti strappo l'orecchio la prossima volta." Davide fu costretto a vedere quei due ragazzi esibirsi per lui. L'eccitazione stava prendendo il sopravvento su di lui, come su i due Andrea dalle cui patte si notavano le erezioni. Alex sussurrò "vedo che ti piace" mentre gli maneggiava il pisello turgido da sopra gli slip. "Vorresti fare qualcosa a loro Davide? O prima vuoi che faccia io qualcosa a te?" La forbice scese lungo tutto il corpo del ragazzo fino ad incontrare gli slip. Con un colpo tagliò l'elastico e il cazzo di Davide uscì allo scoperto, depilato, eretto e con buona parte della cappella scoperta e grondante di pre sperma. L'odore di cazzo riempì l'aria e Alex strappo il bavaglio da Davide è lo bacio selvaggiamente. Il cazzo del ragazzo pulsava come non mai prima d'ora e il suo presperma scivolava lungo la sua asta fino alle glabre palle. "Ora dimmelo e si sincero , ti piace ?" " A a a me que e e uest queste cose ..." "Su di si o no !" "Sìììì" urlò Davide mentre la mano di Alex glielo scappellava completamente. "Voi due qua!" ordinò Alex " Leccali Davide, sono tutti tuoi" Il ragazzo fece andare la lingua sugli addominali dei due ragazzi protesi verso di lui mentre il pisello gli si inturgidiva sempre più. Alex iniziò a masturbarlo lentamente.
     
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    Il sole era alto è Davide si mise a prendere il sole , in una spiaggia tranquilla. La brezza accarezzava il suo giovane corpo steso sulla sabbia tiepida. Si udiva il frusciare delle onde in sotto fondo e la musica del chiosco in lontananza.L'odore di salsedine venne sovrastato dall aroma della crema che due ragazzi si stavano spalmando vicino a lui.Lo sguardo di Davide si poso sul ragazzo abbronzato che gli stava vicino, biondo, abbronzato, depilato, due belle gambe muscolose e occhi azzurri; Davide gli sembrò che dli fece l'occhiolino. " Me lo sarò immaginato" pensò Davide mentre volse il capo guardando il mareLe onde si infrangevano sugli scogli facendo schizzare l'acqua e il ragazzo decise che era il momento di fare un bel bagno. Si alzò stirandosi e mostrando le forme del suo corpo tonico e definito ma con una carnagione bianco latte. Lasciò le Hawaianas blu sul bagnasciuga ed entrò lento nell'acqua che gli sfiorava lo slip bianco di CK che risaltava le forme del suo contenuto, sembrava che stesse per scoppiare da tanto compresso ero il suo pacco. Si lasciò attrarre dall' acqua e con veloci bracciate raggiunse gli scogli dell'isoletta più avantiSi mise seduto su di uno scoglio a prendere fiato dopo la faticosa nuotata, il suo corpo brillava al sole. Decise di sdraiarsi sullo scoglio ad asciugarsi prima di ritornare a nuoto sul litorale quando gli sembro di sentirsi chiamare , giratosi intorno gli pareva di aver notato una figura andare al interno del isolotto. Incuriosito si incamminò fin dove iniziava la radura, ma essendo a piedi nudi non si addentròil ragazzo preferì tornare allo scoglio e li trovò i due ragazzi che si spalmavano la crema sulla spiaggia appena usciti dall'acquai ragazzi lo guardavano e ridacchiavano e sparirono nel entro terra lasciando a terra un braccialetto di cuoio su cui era inciso il nome Andrea. Davide decise di cercarli per restituire il braccialetto. La sera uscì sul lungomare dove tutti i ragazzi si incontravano, shorts di jeans, camicia bianca aperta sul petto e infradito.C'era molta gente ma a Davide non piaceva la confusione e si mise alla ricerca di un posto meno affollato. Decise di scendere in spiaggia e camminare in riva al mare, con le infradito in mano, camminava lungo l'arenile lascandosi bagnare i piedi dalle onde che si infrangevano sulla spiaggia. Poco più avanti notò, vicino a una barca sulla spiaggia, due figure; Davide decise di avvicinarsi era incuriosito da cosa potesse fare li qualcuno a quel ora , si fermò quando riuscì a vedere meglio ma mantenendo una certa distanza. Erano i due ragazzi che avevano perso il braccialetto con il nome Andrea e Davide avanzò di qualche passo per ridare loro l'oggetto perduto, ma si fermò quando si rese conto che i due misero in moto la barca e partirono via. Il mattino dopo Davide era di nuovo in spiaggia riconobbe i teli mare dei ragazzi che aveva incontrato il giorno prima, ma di loro nessuna traccia. Gli venne in mente che potessero trovarsi sul isolotto, indossò un paio di scarpe apposite e si avvio a nuoto verso l'isola. Arrivato sull'isola regnava il silenzio, solo il rumore delle onde. Si sdraiò al sole e si addormentòDormi cosi a lungo che quando si sveglio il sole stava calando. Era completamente nudo, ustionato dal sole, il suo slip nero di CK sparito, il braccialetto di cuoio con inciso Andrea però era ancora al suo polso .Poco più in la trovo una sua scarpa ; avvicinarsi per Davide fù faticoso , le scottature gli facevano male. Si mise con fatica la scarpa, dell altra nessuna traccia, poi più in basso gli parve di vederla ma in realtà era un mucchio di alghe. Il problema era il costume, non poteva certo tornare a riva completamente nudo; decise di addentrarsi nel isola per cercare qualcosa co sui coprirsi; raggiunto il punto in cui si fermo il giorno precedente trovo la sua altra scarpa ma non solo vide anche un altro oggetto. Era un involucro di cuoio con dentro arrotolato un biglietto: "questa notte all'una nella cala vicino al porto. Adesso guarda tra le due rocce a destra". Davide segui le indicazioni e trovo un costume a bermuda ,chiaramente preso dall'ambulante per pochi soldi, che gli calzava a pennello; con fatica fece ritorno in spiaggia , le scottature gli facevano male. Arrivato a casa si fece una doccia, si mise del doposole all'aloe x lenire le scottature ma restò indeciso se andare a quello strano appuntamento.Davide senti il campanello della porta , con indosso solo i boxer azzurri andò ad aprire la porta, alla porta c'era Pier un ragazzo alto, con un sorriso enorme e bianchissimo un folta capigliatura nera e portava un paio di occhiali che aveva lenti come fondi di bottiglia. Davide fece accomodare l'amico in cucina. "Vuoi qualcosa da bere?" gli chiese Davide. "Una Coca se ce l'hai". Davide si alzò e andò a prendere la Coca dal frigo passando davanti a Pier che non potè far altro che guardare il pacco dell'amico. Le guance gli si arrosarono preso da una vampata di calore, cerco di distogliere lo sguardo e si mise a guardare altrove. Lo sguardo gli si poso sul biglietto con l'invito misterioso e lo lesse "Che fai spii?" Pier balbettò qualcosa mentre Davide gli mollava un pugno in pieno viso che lo fece cadere dalla sedia Almeno cosi andò nella sua immaginazione . Nella realtà fece un respiro profondo e spiegò il tutto al suo miglior amico. "Se vuoi ti accompagno io" disse Pier "Lo faresti davvero?" "Sì" Davide lo abbracciò da dietro premendo involntariamente il pisello sulla schiena dell'amico.Pier divenne ancora più rosso e non passava inosservato. Davide lo bacio sul collo e si sedette di fronte all'amico. "E tu come mai sei venuto a trovarmi ? " "Volevo vedere come stavi, visto che è qualche giorno che non ci vediamo, ma soprattutto per sapere se volevi andare allo schiuma party di sabato sera al Crystal""Pier sai che non amo la confusione" "So però che ti piacciono le serate divertenti" "Sì, hai ragione. vedrò di esserci. Però ci andiamo insieme cosi io bevo e tu guidi" Pier non sapeva mai dire di no a Davide, fin da quando erano piccoli, era come soggiogato da lui. "Pier ci vediamo dopo per quel appuntamento ora devo andare a fare la spesa" "Ok, a mezzanotte al molo va bene ?" "Certo" ed i due amici si salutarono con una stretta di mano. Pier arrivò al molo poco prima di mezzanotte, maglietta di CK, jeans corti strappati e nike bianche. Il cielo era sereno ma senza luna.Davide lo raggiunse una decina di minuti dopo, stesso abbigliamento della sera prima ; i due si misero a parlare ed a camminare per arrivare al luogo del appuntamento di Davide. Erano in anticipo così si sedettero poco prima di arrivare su un muretto. "Che ti aspetti succeda a questo appuntamento Da'?" gli chiese un po' smarrito Pier"Non saprei, so solo che mi son successe cose strane e voglio capire perché; ottenere risposte è cosa mi aspetto" "Io al posto tuo avrei lasciato perdere" chiosò con voce tremolante Pier. "Immagino... sei sempre stato un cagasotto" disse sarcastico Davide e rise mollando un pugnetto sul braccio dell'amico . Pier ridacchio con il suo amico ma sapeva che nascondeva un velo di verità poi non aveva il coraggio di controbatterlo. Arrivarono che era appena scoccata l'una nel luogo dell'appuntamento, ma non videro anima viva. Trovarono solo un biglietto affisso appena scese le scale.Al suo interno un altro biglietto "Dovevi venire da solo, ora sub..." il resto del messaggio era danneggiato da uno schizzo d'acqua rendendolo illeggibile. "Mi dispiace" disse Pier " Se vuoi me ne vado, forse sei ancora in tempo" Davide ebbe un fremito "No aspetta, lascio perdere. Non mi piace sta cosa. Anzi, che ne dici di fermarti a dormire da me?" "Se vuoi, ok" E si incamminarono verso casa.Mentre Davide apriva la porta si senti una voce "È tanto difficile seguire delle stupide indicazioni su un biglietto" i due si voltarono è si trovarono difronte due volti molto famigliari per Davide. I due amici si chiusero velocemente in casa. "Chi cazzo sono Da'?" chiese impaurito Pier "Due ragazzi che ho visto l'altro giorno in spiaggia... non so che vogliano ma credo siano i responsabili di tutto quello che mi è successo" "Che facciamo adesso?" balbettò Pier"Domani mattina con calma ti spiego cosa faremo, ora andiamo a dormire" Davide preparò il letto vicino al suo a Pier, poi si tolse la camicia e gli short rimanendo in boxer. Pier lo guardava imbambolato. "Beh, non ti cambi? Vuoi dormire vestito?" lo interrogò Davide. Pier ricadde nell imbarazzo "Nnnnnoo" "Non ti cambi ??" "Da' nonnn hoo detto questo, non ho le mutande" "Come non ci fossimo mai visti nudi" e si sfilo i boxer "Ora sei più tranquillo?" Il cazzo saltò fuori dai boxer, con un ciuffetto di peli e mezzo scappellato. Sembrava più lungo e grosso rispetto a quando lo aveva visto nudo l'anno scorso nella palestra della scuola. "Dai Pier, via, togliti i jeans"Pier si era incantato nel osservare il membro del amico, Davide gli si avvicino e gli slaccio i jeans. "Per il resto ti arrangi non sono la tua mammina" tornando al suo letto centro col cazzo la mano di Pier. Pier si risveglio dal trans e si denudo il suo cazzo ciondolava nel vuoto come un pendolo. Era molto più lungo rispetto a quello di Davide. Si stesero nudi sui rispettivi letti. "Certo Pier che sei strano, ti vergogni a spogliarti con un serpente del genere?" gli disse ridendo Davide "Al posto tuo girerei sempre nudo" "Sei sempre il solito scemo" gli rispose Pier "Poi mica devi lamentarti, ti è cresciuto di brutto dall'ultima volta..." Che mi guardi sempre il cazzo?" lo interruppe Davide "Sì , mi piace il tuo cazzo" La risposta spiazzò Davide che era abituato al remissivo Pier. Qualche istante dopo gli chiese "Non mi sarai frocio?" "Non tutti sono gay dichiarati come te" Pier si mise sotto le coperte e cosi tronco la conversazione. Davide capi di aver toccato un argomento sensibile e lo rispettò restando in silenzio. La notte fu affollata di pensieri per i due ragazzi, entrambi presero sonno aolo alle prime luci dell'alba. Il primo a svegliarsi fu Davide. Decise di preparare la colazione ; alla fine il tavolo era pieno di tutto quello che poteva offrire; un tentativo di riavvicinarsi al amico . Pier si alzò e cosi come era raggiunse l'amico in cucina. I due erano nudi nella stessa stanza ma non davano peso alle loro nudità erano ancora presi dalla loro discussione. Si scambiarono un mesto buon giorno che denotava un certa freddezza. La colazione passò in un silenzio quasi religioso, Davide sì alzò e si fermò dietro a Pier ancora seduto, dandogli uno schiaffo sulla testa. L'amico si girò di scatto e si trovò il cazzo di Davide a 5 cm dalla faccia. "Ora puoi guardarlo meglio" sentenziò Davide.Pier divenne rosso come un peperone ."Ahahahahha, Pier non diventi solo rosso quando me lo guardi " Infatti il pisello di Pier si stava alzando, si stava eccitando ad avere il suo amico nudo a fianco. Quante seghe si era sparato pensando a Davide nudo e ora che ne aveva l'occasione non ne approfittava... In quel momento suonarono alla porta. Davide si infilo un maglietta ed andò a vedere chi fosse. "Davide sono la signora Agata .Avresti dello zucchero?" "Sì" E cosi gli diede un pacco della sua scorta. "Era solo la vicina" disse Davide rientrando in camera. Intanto Pier si era già rivestito e preoccupato gli chiese: "Cosa pensi di fare con quei due ragazzi di ieri sera?" "Dai Pier rimetti comodo " "Davide io devo andare a lavorare" "Fatti ammirare ancora un po'" Davide si spoglio come tentativo per convincere il ragazzo a trattenersi. "Davide non ne ho proprio il tempo ma possiamo rivederci quando finisco. Cosi forse riesci a spiegarmi cosa intendi fare con quei due" "Non penserai di lasciarmi così" Davide lo fermò e chiuse a chiave la porta della camera " Di qui non esci se io non voglio" e gli strinse il pacco da sopra i jeans sentendo che si stava indurendo. "Da' lasciami" cercava di ribellarsi Pier mentre sentiva la mano di Davide sbottonargli i pantaloni che gli scivolarono giù lungo le cosceIl cazzo di Pier sventolava in aria eretto sarà stato più di 23cm "Vedi anche il tuo cazzo vuole che resti. Ascoltalo" "Ma la tipa mi licenzia se arrivo in ritardo, Davide dai lasciami andare farò tutto quello che vuoi più tardi ma adesso lasciami andare" "L'hai detto pisellone e le promesse si mantengono" disse Davide mentre lo scappellava tutto. "Sìsì tranqui farò tutto quello che vorrai" "Bravo Pier" e gli infilò la lingua in bocca mentre riapriva la porta dietro di lui. Davide non andò al mare quel giorno era meglio evitare quei tizi per il momento, si mise al computer per concludere alcune consegne. Poi nel tempo che avanzava si mise a cercare qualche idea da mettere in pratica con Pier nel pomeriggio. Quello ch era successo al mattino lo aveva eccitato e se si era frenato era perchè Pier si era sottomesso a lui, altrimenti lo avrebbe preso con la forza. In quel momento si accese il display del iphone. Un messaggio su whatsapp. Era di Pier una foto del suo cazzone . Poco dopo un secondo messaggio " Tra 10 minuti al forte abbandonato. Da solo" Davide decise di andare per finalmente chiarire tuttoDavide raggiunse il forte abbondonato ma non c'era nessuno, noto solo una porta aperta. Con passo deciso entro nel edificio , nessuno al interno. Solo un altra porta aperta. Entro nella stanza e li trovò Pier. Il ragazzo era nudo e legato con delle corde che gli percorrevano tutto il corpo come un salame. Era messo appeso al soffitto con una corda che passava intorno ai polsi legati assieme . Il ragazzo toccava terra sollo con le punte delle dita dei piedi .In bocca una palla bondage .Pier era svenuto non dava segni di vita . Nessun altro nella stanza . Ma sul corpo di Pier un foglio con un messaggio " ecco cosa puoi fare con lui, vi aspettiamo al isola domani sera non mancate " Davide provò a svegliare Pier senza risultato, chiamandolo, scrollandolo... il pisellone gli penzolava tra le cosce. L'occasione era unica e Davide lo prese in mano all'amico e iniziò a menarlo, poi appoggiò la bocca sulla cappella Le labbra lambivano la cappella del cazzone di Pier, che ancora addormentato, stava ricevendo un pompa da Davide che con sempre più gusto ne faceva sparire una parte in bocca. Era bello duro e grosso e pulsava sotto i colpi di lingua di davide che nel frattempo si era sbottonato i pantaloni e si masturbava selvaggiamente Davide poco dopo sborro copiosamente con otto grandi schizzi di caldo seme bianco e cremoso sulle gambe di Pier. Davide sì alzò e iniziò a baciare Pier mentre lo continuava a masturbare furiosamente fino a che non eruttò un fiume di sborra addosso a Davide. Pier si sveglio in quel momento e disse "Slegami pervertito " Davide obbedì e liberò dalle corde e dai lacci il suo amico, che gli mollò un pugno nello stomaco lasciandolo piegato in due sul pavimento , faticosamente il ragazzo recuperò fiato e con un filo di voce chiese "Perché?" "Hai abusato di me" gli rispose con le lacrime Pier e rivestendosi faticosamente se ne andò ladciando Davide inginocchiato sul pavimento. Con fatica si alzo e ricompose . L'unico pensiero era come poter avere il perdono di Pier. Il ragazzo probabilmente credeva che sia stato il suo miglio amico a rapirlo per sodisfare le sue voglie ed usarlo a suo piacere. Un secondo pensiero tormentava Davide cosa potevano fare i due ragazzi misteriosi se non andavano lui e Pier all'appuntamento per la sera seguente. Come poteva chiedere perdono e convincerlo a seguirlo. Poi un illuminazione era il sabato del schiuma party, uno dei preferiti di Pier lo avrebbe trovato si sicuro. Davide andò quella sera allo schiuma party, l'intento era chiarirsi con il suo amico e chiedere scusa, ma soprattutto convincerlo ad andare con lui all'incontro. Il locale sulla spiaggia era pieno di ragazzi ma di Pier nemmeno l'ombra per il momento . Decise di aspettarlo ma anche di godersi la serata. C'erano molti ragazzi davvero interessanti, che poi con la scusa dello schiuma party erano a petto nudo mostrando fisici abbronzati e atletici. Davide su alcuni di essi ci avrebbe fatto molti peniseri, anche perchè la situazione del pomeriggio ancora lo eccitava e non poco. Ballare tra tutti questi bei maschioni era proprio una mazzata per le sue voglie. Spostarsi da una parte e l'altra della sala era difficile se non strusciandosi con altri. Toccare tutti quei bei corpi atletici lo mandavano in estasi, stava perdendo il controllo delle sue emozioni. Ma nessun ragazzo lo degnava di uno sguardo, erano troppo presi dalle ragazze presenti. Ad un certo punto Davide scivolo finendo a terra in mezzo alla schiuma. un altro ragazzo inciampò sulle sue gambe capitolandogli addosso. I corpi dei due ragazzi aderirono completamente, tanto che Davide poteva avvertire distintamente il pacco dell'altro ragazzo appoggiato alla sua pancia e l'altro ragazzo petava sentire quello di Davide sulla coscia. Si scambiarono uno sguardo mentre a Davide stava salendo un erezione che era difficile contenere e i capezzoli gli si fecero duri come due spilli. "Forse sarà meglio che mi sposto prima che vieni nelle mutande" gli disse il ragazzo sopra di lui, spostando la gamba e strusciando sul pisello di Davide "Potrei farlo nella tua bocca?" "Ma anche no, al massimo sono io che svuoto il mio nella tua bocca o direttamente nel tuo culo frocetto" e gli strizzò un capezzolo mentre si alzava"Pensi mi dispiaccia ricchione ?" "Cosa hai detto?" "Ricchione! ""Non provarlo a ripetere frocetto di merda" "uuuu seno che mi fai mi spacchi il culo ?" "La tua faccia da culo" Davide esordi poi "Io e te sulla spiaggia qui fuori adesso , chi vince fa il culo al atro ! Non ti tirerai indietro checheta " "Preparati a essere sfondato frocetto. Andiamo" Il ragazzo era davvero spesso, per Davide sarebbe stata dura prevalere, ma ormai era fatta. Avesse perso il suo culo vergine sarebbe stato sfondato. L'angolo buio della spiaggia attendeva ormai i due ragazziSoli in quello spazio buio avrebbero potuto dare inizio alla loro disputa , erano li pronti uno di fronte. Mancava solo il gong per dare inizio. Il primo colpo fu di Davide che centrò su una spalla il ragazzo che per tutta reazione lo scalciò facendogli perdere l'equilibrio e cadere a terraDavide si rotolo su se stesso e rialzo molando un sinistro ben assestato sul pettorale destro del ragazzo. Non si capi bene se fece più male a lui o al suo nemico. "Tutto qui quello che sai fare? Credo mi divertirò presto con il tuo culo" Un pugno ben assestato fece cadere di nuovo DavideIl ragazzo si rialzo e sputo sul suo massiccio avversario prima di ributtarsi alla carica e con una testata farlo cadere a terra "Cosa dicevi prima?" disse Davide mentre con una mano gli allentava i lacci dei pantaloncini"Frocetto di merda che credi di fare ?" e il ragazzo mise le mani sui fianchi di Davide le fece scivolare nel bermuda del ragazzo e con un movimento deciso gli e lo strappo tirandolo verso l'esterno. "Ecco come devono andare in giro le troiette come te , col loro bel culetto fuori "Davide sfilo il costume del ragazzo si scatto . Ora erano in piedi nudi pronti a combattere ancora. Davide guardava il corpo nudo del suo avversario, un fisico atletico con un pisello depilato, già grosso da mollo e con due enormi noci sotto, le gambe lisce e possenti. Anche l'altro ragazzo guardava Davide, ormai era deciso a violargli il culo sodo sfondandolo con il suo cazzoneCombattevano senza esclusioni di colpi e senza sostare da un po' nessuno dei due voleva cedere. I loro corpi, sudati e sporchi di sabbia si scontravano, strusciavano colpivano, era una lotta serrata."Non vi sembra di esservene date abbastanza?" Davide e il suo antagonista si bloccarono guardando verso dove si era sentita la voce"Fulvio, dai aiutami a dare una lezione a questo frocetto di merda" " Edoardo nn aspettavo altro" "Ora vedrai come ti conciamo !" esclamo Edoardo Dal buio apparvero due ragazzi che agguantarono il rivale di Davide e lo colpirono con una serie di pugni e calci rovesciandolo per terra "Così vediamo quanto sei maschio" "Tienilo fermo Fu' " Edoardo si piegò su di lui, gli aprì le chiappe e gli infilò un dito nel culo. Davide era immobile "Aahahahahaahahhahaiiiiiaaaaiiiiiii!!!!!!" "Taci frocettto" mettendoli una mano in bocca disse Edoardo. Sul volto del ragazzo iniziarono a scendere delle lacrime "Guardate un po' il maschio alfa" disse Fulvio . "Che fai li impalato tu?, prendi un po' il telefonino di sto tipo. Sono sicuro che ha una ragazza che li piacerà molto il video che stiamo per girare" disse Edoardo ultimando la frase con "O se farai la brava troietta non vedrà mai" "Ed' ma se il video c'è lo teniamo cosi poi abbiamo la nostra bella vaccona ogni volta che vogliamo" "Dai tu lo prendi sto telefono" Edoardo esorto Davide che era fermo attonito nudo in quel angolo buio della spiaggia . Davide allora frugò nei pantaloni rimasti lì a terra del ragazzo ed estrasse il cellulare, poi mentre i due aggressori erano distratti, intenti a palpare e umiliare il ragazzo a terra, Davide si infilò i bermuda e scappò via lungo la spiaggia rientrando nel locale.Nel giro di pochi giorni Davide incontro ben cinque tipi strani prima i ragazzi della spiaggia ed adesso questi tre. Sapeva sempre meno cosa fare però ora aveva paura di cosa poteva accadergli se lui e Pier non fossero andati al appuntamento. Del ragazzo ne c'era nessuna traccia. Il mattino dopo Davide si svegliò con un idea in testa: aveva il cellulare del ragazzo con cui si era picchiato la sera prima. Frugò nella rubrica e trovò "Amore mio". Decise di avere un incontro con quel ragazzo e chiamò quel numero. "Ciao amore" "Ehm, scusa ho trovato questo cellulare e volevo renderlo al proprietario. Puoi mica darmi l'indirizzo per renderglielo?" La tattica funzionò, ora Davide poteva giocarsi la chance di convincere quel ragazzo ad accompagnarlo. In fondo quella sera gli aveva evitato un'umiliazione.Il ragazzo sbatte la porta in faccia a Davide senza farlo parlare. Era ormai quasi ora di andare all'appuntamento e Davide sentiva lo stomaco stringersi e l'indecisione salire. Andare oppure no?Quando senti suonare la porta. Appena aprì la porta Pier si catapultò dentro piangendo e si rifugiò tra le braccia di Davide come un bambino impaurito."Cosa succede Pier ?"Singhiozzando il ragazzo rispose "Due ti ti tizzi hanno fat to il culo al mii io amico diii lett tto ora miii ha mandato a fan culooo perché mi da la colpa" "Come mai?" chiese velocemente il ragazzo. Pier si calmo e con titubanza rispose "ieri lo mandato a fare il culo a te , cosi impari ad abusare dei altri" " Guarda che non sono stato io a organizzare tutto. Ho solo approfittato del fatto che fossi lì, nudo e disponibile, per poter finalmente assaporarti" e mentre lo diceva si avvicinò a Pier e lo baciò, mentre l'altra mano lo stringeva a se. I due si persero in qualche dolce attimo prima che Davide riprendesse la parola "Parlami la prossima volta Pier, evita di scappare e fare stupide supposizioni. E ti perdono per quello che volevi che mi capitasse." "Grazie , sei un vero amico" "Anche qualcosa di più se me lo consentirai Pier. Però adesso abbiamo un grosso problema da affrontare" Di cosa parli Da' " " Iragazzi dell'altra sera... devo presentarmi con te ad un appuntamento con loro""Perché dovremmo andare?" "Ti hanno legato loro come un salame , cosa potrebbero farci se non ci presentiamo?" "Secondo me è una trappola" "Forse, però che possiamo fare? Dobbiamo rischiare" gli disse in modo convincente Davide.
    I due raggiunsero la spiaggia e li trovarono un pedalo , con un messaggio "Vi stiamo aspettando, raggiungeteci" "Andiamo!" tuono Davide. I due arrivati sul isola erano circondati dal buio e solo il fruscio delle onde rompeva un silenzio che sarebbe stato tombale. I cuori dei ragazzi battevano all'impazzata nessuno dei due oso fiatare. Ad un tratto un scia di luce illumino il buio, un sentiero ma dove li avrebbe portati. "Sei sicuro Da' di proseguire?" "Sì Pier, dai andiamo" E avanzarono seguendo questo sentiero illuminato che portava dentro una radura al di là del bosco ove c'era un vecchio fortino militare.Strisciando oltrepassarono un buco nelle recinzione e quatti quatti entrarono nel edificio principale. Tutto era buio e silenzioso, tanto che i due ragazzi potevano sentire il loro respiro indistintamente. Ad un certo punto trovarono una porta: al di là avrebbero scoperto cosa li attendevaforse. L'aprirono, la porta fece un cigolio sinistro che fece aumentare i batti del cuore di entrambi i ragazzi. Si trovarono in una stanza vuota, infondo un altra porta, si avvicinarono per aprirla. Quando udirono nuovamente il cigolio sinistro, i cuori di Davide e Pier si fermarono. Con il cuore in gola si girarono su se stessi e si trovarono di fronte i due ragazzi dell'altro giorno "Ben arrivati. Vedo che siete stati di parola, bravi" Dopo un attimo di smarrimento Davide chiese: "E ora che siamo qui?""Io sono Andrea e lui è Massimiliano Max per gli amici" "Non ci avrete trascinato qui per fare conversazione!!! Siete malati!!" Esclamo Davide "Piano con le parole ragazzino" Lo interruppe Max. " E per cosa saremmo qui?" balbettò Pier "Lo scoprirai presto" gli rispose Max "Sarà molto divertente" rise AndreaMax guardo i due amici e disse "Aprite la porta e scendete le scale" "Noi non ci muoviamo, prima parlate che ci facciamo qui?" Disse con dono da duro Davide. Max fece quattro grandi falcate ed attraverso la stanza fino a piombare difronte al ragazzo; con una mano lo prese per il collo e lo sollevo da terra "Vedi di ascoltare e ubbidire". Davide non poteva rispondere e non riusciva a reagire; Pier era troppo impaurito per fare qualcosa. "Max mettilo giù" l'uomo ubbidì scaraventando Davide a terra. Davide tossì due o tre volte, poi si alzò gridando "Ma che cazzo credi di fare?" E partì all attacco di Max, ma alle sue spalle venne raggiunto da Andrea che gli puntò un coltello nella schiena "Muoviti ancora e te lo pianto nella schiena""Ma..." Davide si interruppe quando senti la pressione della punta del coltello sulla schiena farsi più forte. "Da bravi ora scendete" Pier obbedì e Davide con il coltello puntato alla schiena segui l'amico mal volentieri. La stanza era mal illuminata, una luce bassa, fioca che lasciava giusto intravedere un letto, un divano, un tavolo. "Mettetevi laggiù" ordinò Max"Laggiù dove ?"Chiese Davide "Sul divano"
    rispose Andrea. Con passo insicuro i due si avvicinarono e si sedettero. "Siete comodi?" Chiese loro Andrea "Ma che caz.." Davide non fini la frase, Andrea li piazzo il coltello davanti al volto. "Non posso nemmeno parlare?" "Certo che puoi ma non fare lo stronzetto con noi due" Gli rispose Max. "Si si siamo comodi" rispose timidamente Pier. "Piacito il regalino Davide?" "Siete due stronzi" ringhiò Davide "Taglialo Andre" gridò irritato Max "Credi che non ho il coraggio di farlo ragazzino?" Il coltello gli accarezzava la guancia, poi il collo, fino a scivolare lungo il petto e ad arrivare al pacco del ragazzo. "Apri ancora una volta la bocca e ti assicuro che sarà l'ultima cosa che fai" "Da' ti prego..." piagnucolava Pier "Vedi con'è ragionevole il tuo amico?" disse Max mentre accarezzava il volto del ragazzo"Sarò più mansueto se metti via quel coltello" "Mmmmmm non credo che capisci ancora chi ha il coltello dalla parte del manico ragazzino!" Disse Andrea facendo scorre il coltello dal pacco di Davide sino al collo del ragazzo, la lama si poso vicino la vena del collo pulsante di Davide. Max se ne stava dietro il divano, Andrea ora si era allontanato per far calmare i ragazzi ma teneva il coltello in mano con fare minaccioso. "Allora piaciuto il salame che ti abbiamo regalato ? " "Voi mi fate solo schifo Aaaaaaaaaaaaaa " Piombo il silenzio. Max da dietro il divano uso un pungolo elettrico su Davide. Il ragazzo rimase per un po' stordito mentre Pier iniziava a piangere implorando di non fargli del male. "Tranquillo ragazzino" disse Andrea iniziando a baciarlo dietro la nuca mentre con una mano gli strizzav un capezzolo da sopra la maglietta. Max trascino il corpo di Davide vicino al tavolo poi da un tasca prese della corda e gli lego i piedi, con delle manette lo blocco alla gamba del tavolo. Max si avvicino a Pier e inizio a baciare il ragazzo sotto il mento. Pier aveva il fiato corto mentre i due uomini si prendevano cura di lui con dei teneri e delicati baci. Andrea gli mise una mano sotto la maglietta toccando la sua pelle morbida e liscia e solleticando i capezzoli che erano diventati duri come spilli, mentre Max continuava a baciarlo sulle labbra che Pier teneva ancora socchiuse. " Brutti porci che cazzo fate" strillò Davide "Toh, l'amichetto si è ripreso" sogghignò Andrea"Ci divettiamo, con il tuo amico" terminata la frase Andrea lecco Pier passando la lingua lungo il collo per poi conclude il viaggio sulla guancia. " Ribellati !! " "Lui non lo farà , a capito come funziona" disse Max che si avvicinò a Davide "Ora stai buono qui ed osserva" "Ma vedetelo è terrorizzato da voi come può volerlo " Max tiro un sputo in faccia ad Andrea. Lo sputo li centro la guancia destra e piano piano scivolava prima sul naso poi sulla guancia sinistra per poi fermassi a terra. "Siete dei maiali" strillò Davide cercando di divincolarsi dal tavolo. "Ti avevo detto che dovevi tacere..." gli sussurrò Andrea poi si chinò e iniziò a sfilargli le scarpe Converse dai piedi per poi portarle al naso di Pier "Senti il sapore del tuo amichetto""Annusa da bravo!" "Fa respiri profondi, coraggio" Il ragazzo aveva poco fiato per respirare ed ora era costretto a respirare dalla scarpa del amico. La scarpa veniva premuta sul suo volto, con quelle poche forse che aveva obbedì al comando; fece un quattro grandi respiri. L'odore di sudore era intenso e nauseabondo. Pier sveni. "Siete dei bastardi!!! Liberatemi che vi faccio vedere io" strillava Davide "Cosa vorresti fare moscerino? Se fossi venuto solo l'ultima volta non sarebbe successo questo al tuo amichetto" rispose Andrea mentre Max aveva aperto la bocca a Pier baciandolo profondamente . "Lacciatelo, lascatelo lui non ha fatto niente " "Lo credi tu ?" "Che vi può aver fatto?" "Ci ha respinti, disprezzati, dato dei matti e solo perché gli abbiamo proposto un po' di bondage soft" "Che cazzo dite ?" "Secondo te perchè l'altro giorno lo hai trovato legato?"gli disse Andrea sfilando un calzino a Davide e infilandoglielo in bocca. "Così ora stai un po'zitto" Nel frattempo i baci di Max avevano risvegliato Pier"Mmmmmmammmmmo mmmomoa momo""Smettila di mugugnare ?" disse Max "Pier giusto ragazzone ?" intimorito il ragazzo ed ancora un po' stordito rispose "Sì" "Ora da bravo, accucciati e vieni a gattoni qui, il piede del tuo amico vuole essere leccato" Pier rimase immobile "Ho detto leccalo!!!" Lo prese per la maglietta e lo trascinò per terra. "Lecca!" Pier iniziò timidamente a leccare la pianta del piede di Davide che si dimenava x il solletico"Gaurda come lecca Max" "Mmmm lo vedo è avido , secondo me ne va matto. Dal odore della scarpa devono essere molto saporiti." "Ti piace vero Pier?" il ragazzo non rispose, allora Andre li poso un piede sulla schiena e lo premette a terra. L'uomo portava dei anfibi come calzatura. "Se faccio una domanda tu rispondi subito e mi dici anche signore e nello steso modo rispondi al mio amico, feccia" " Sì signore" " Bravo Pier, ora lecca bene tra le dita e succhiagli l'alluce come se fosse un cazzo" Pier obbedì e inizio a leccare con più avidità il piede di Davide. "Guarda Andre come lo succhia bene" "Davvero eccitante"" Abbiamo visto giusto su di lui è proprio un bravo slave" "Ora Pier lecca le gambe al tuo amichetto dai, fallo eccitare" "Ma io..." balbettò Pier "Osi disobbedire?" strillò Max prendendolo per la maglietta "Fai come diciamo Pier se no finisce male a tutti e due" mentre con l'anfibio gli toccava il pacco"Nooo NO! ; non lo voglio fare" "Sai no cosa ti succede se non ubbidisci " Disse Andre facendo più pressione sul pacco del ragazzo "Fate quello che volete ma adesso basta, non sono lo schiavo di nessuno" Max da dietro lo prese e gli bloccò le braccia trascinandolo sul letto. Andrea nel frattempo prese 4 corde e bloccò mani e piedi del ragazzo. "L'hai voluta tu" gli disse Max togliendogli scarpe e calze. Andrea aveva preso Davide e lo aveva legato ai piedi del letto "Ora gli lecchi tu i piedi" mentre strusciava il coltello sulla schiena del ragazzo"Mmmmmmmmm mmmm mmmm" Davide aveva ancora il calzino in bocca, Andrea poso il coltello a terra poso la mano sulla spalla del ragazzo e con l'altra tolse il calzino dalla bocca di Davide. Per il ragazzo fu una occasione d'oro; tiro una spallata ad Andrea che cadde a terra inerme. "Sei finito ragazzino" gli gridò Max riversandogli una scarica elettrica che lo tramortì. Pier si mise a piangere anche se leccare i piedi lo aveva eccitato." E tu non piangere !Lagna! Ne ho anche per te se continui" Pier non riusciva a smettere di piangere. Max prese da terra il coltello e strappò la maglietta del ragazzo mettendo a nudo il suo petto liscio sul quale passava la lama "La smetti o devo affettarti come un salame?" Pier trattenne lacrime e singhiozzi ma tremava come una foglia. "Se collabori ti facciamo divertire" disse strizzandogli l'occhio Andrea. Quest'ultimo lecco la pianta del piede del ragazzo, li succhio l'alluce e poi con dei bacini risali dal ventre al capezzolo sinistro che inizio a slinguazzare, con la punta della lingua. Max si occupava del destro mentre il pacco di Pier iniziava lentamente a gonfiarsi nei suoi short di jeans e i suoi gemiti facevano ben capire che si stava eccitando. Del resto Andrea e Max erano due bei ragazzi e sapevano usare bene le lingue che rmai vagavano su tutto il petto nudo del ragazzo."Smettetela subito!" Tuono Davide che si era ripreso dall'ultima scossa. " Ragazzino qui gli ordini li diamo noi! Non costringermi ad usare il coltello per fartelo capire" Disse Max "Guarda un po', il tuo amico si sta divertendo!" Mentre parlava Andrea massaggiava il vistoso pacco di Pier, concluse la frase dicendo " Se ci lasci fare di diverti pure tu" "Questa volta , ci lasciate liberi !" Davide si rivolse con dono sicuro e deciso. Max si chino per raccogliere il coltello "Cerchi questo ?" Disse Davide. "Cosa pensi di fare ragazzino?" Tempo che hai tagliato i lacci e il tuo amichetto è già abbrustolito visto che dimentichi questo" disse Andrea mostrandogli il punzone elettrico pronto a colpire sul pacco bello gonfio il suo amico Pier"Tu provaci solo ed io poi ti infilzo!" "Parole sbagliate ragazzino! Di addio alla palle Pier e poi ringrazia il tuo amico" con tanto di risata malefica , disse Andrea. Premette il bottone e si senti una fragorosa risata. Quella risata era di Pier. "Quel affare credevi veramente potesse tanto, per cosi tante volte l'ultima volta ho finto ed ho aspettato il momento buono. Ora chi ha il coltello dalla parte del manico?" Davide tagliò i lacci che lo tenevano legato al letto, poi puntandogli il coltello ordinò ad Andrea di slegare Pier. "Ora inizia il divertimento" sghignazzò Davide"Cosa hai in mente ragazzino ?" Chiese Andrea. "Lo vedrai subito. Pier prendi i lacci e lega loro polsi dietro la schiena e polpacci" ordinò Davide "Ok Da'"Pier presa la corda e la lancio lontano guardo nei occhi Davide e gli disse "Dobbiamo essere meglio di loro, Adesso simo liberi possiamo andarcene" "Bravo ragazzino. Hai avuto la tua occasione Davide. Ci spiace ma il tuo amichetto non la pensa come te" disse Andrea"Ho ancora io il coltello dalla parte del manico, ma Pier ha ragione siamo meglio di voi, ora ce ne andiamo e vedete di non disturbarci più" "E da dove uscireste visto che la chiave della porta è qui?" disse Max mettendosi la chiave nelle mutande "L'unica via d'accesso è quella x risalire da questa stanza sotterenea"
    Con uno scatto felino Davide agguanto Andrea, li mise la lama del coltello alla gola e disse "Se ci tieni al tuo amico dammi quella chiave" "Credi di essere meglio di noi?" Domando Max. "Ti ho detto di darmi quella chiave" intimò Davide "Non ci penso neppure" continuò Max "Credi non ne avrei il coraggio?" continuò Davide con il coltello premuto sul collo. La situazione però iniziava ad eccitarlo ed Andrea se ne accorse sentendo spingere qualcosa di duro all'altezza del suo culo"Ti eccita dominare è ragazzino ?" disse con un filo di voce Andrea mentre con un due dita della mano andò a sfiorare la patta di Davide "E tu Pier non vuoi prendere le chiavi?" disse sussurrando Max all'orecchio del ragazzo e leccandogli lobo e colloPier non si scompose, cerco di rimanere indifferente "Non fingere ragazzino" Disse Max a Pier Aggiungendo, con un sussurro al orecchio del ragazzo "So che muori dalla voglia di saltarmi addosso, come una cagna in calore" le Labbra di Max erano cosi vicine che ad ogni parola gli sfiorava l'orecchio e Pier sentiva un fremito percorrergli la schiena. Il corpo del ragazzo vibrava di eccitazione ma la testa ancora cercava di ragionare, mentre Max con un dito gli percorreva lento la schiena. Andrea aveva sempre il coltello puntato alla gola da Davide "Allora hai deciso ragazzino? Che vuoi fare?" gli sussurrò. mentre con le dita gli sfiorava il gonfiore in corrispondenza della patta. Andre con un filo di voce continuo a parare "Credi che se scappi oggi, fuggirai dal tuo destino" "Che fai mi minacci! Ti ricordo che hai un coltello al gola" "Puoi anche tagliarmi la gola ragazzino. La verità è un altra tu sei nato per dominare. Le senti le mie dita che ti toccano, il cazzo è eccitato non puoi negarlo; questa situazione di piace. Tu credi che sia tutto una coincidenza ma noi volevamo che finisse cosi" "Che scemate farfugli" Nel frattempo Max aveva infilato le mani sotto la maglietta di Pier e gli stava accarezzando voluttuosamente il petto. "Il tuo corpo mi eccita" disse all'orecchio a Pier mentre gli premeva l'enorme erezione sul culo. Il ragazzo iniziava a non resistere più, aveva voglia di lasciar sfogare il proprio corpo. Andrea disse a Davide "vedrò di essere breve ragazzino. L'altro giorno in spiaggia abbiamo capito subito la tua natura, tu devi essere un dominante e noi abbiamo deciso di essere i tuoi maestri, ci mancava il tuo sottomesso ma Pier è arrivato al momento giusto, come detto prima lo volevamo usare per le nostre voglie ma ci ha respinti" " Smettila con le minchiate" "Tu ascolta impertinente. Potevamo vendicarci grazie a te ed in più ti avremmo addestrato. Tutto perfetto. Il tuo amico legato di eccitava seno lo avresti slegato e in spiaggia dici grazie di abbiamo salvato il culo con i nostri amici" "Ma che cazzo dici" "Credimi la verità. E tu con in mano il coltello. Tutto pianificato, lo senti il piacere scorrerti dentro, ora ringraziami. Rendimi felice libera il dominatore che c'è in te. Vai e prenditi il tuo amico. Pier e tuo fa di lui ciò che vuoi" Max nel frattempo aveva sbottonato la patta di Pier e stava palpando avidamente i boxer pieni del ragazzo che a sua volta abbassò la zip di Max infilando una mano nei suoi slip. Era caldo e duro, ma poi avvertì a lato qualcosa di freddo e la ragione prevalse all'eccitazione prendendo la chiave."Da' andiamocene , scapiamo da questa follia" disse Pier mentre con uno scatto felino si ricompose e scappo alla porta. Con tre mandate si sblocco "Libertà stiamo arrivando" esclamo il ragazzo spalancando la porta. "Non credo troietta" " E tu che ci fai qui?" Era il ragazzo della rissa in spiaggia. "Sorpresi ragazzini? Non volete giocare con noi ed ora basta, si fa sul serio" urlò Andrea "Prendetevi Pier vuoi due, lo conosco troppo bene. Io ho un conto in sospeso con Davide. Quando avrò finito con lui, il suo culo sarà cosi aperto che ci entro con due mani" Il ragazzo concluse con una grossa risata. "Gli ordini del capo sono diversi" "Me ne fotto di quello che dice quel tipo isterico". Un rumore secco si senti poi il silenzio. "Quindi sarei un tipo isterico?" si sentì eccheggiare nella stanza "Rispondimi Andrea! O vuoi essere umiliato qui, davanti a tutti?" "Chiedo scusa Signore, non succederà più" "Sarà meglio o la mia ira si paleserà davverò" L'insubordinazione di Andrea secondo non rimase impunita, quando il ragazzo entro nella stanza tutti poterono notare il segno di una frustata sulla schiena. Il capo entro dietro di lui, in mano teneva un frustino da fantino. Indossava un paio di pantaloni in pelle neri, molto aderenti. Portava un giacchetto senza maniche in pelle, era abbottonato sino ai possenti pettorali; nemmeno un pelo sulle parti visibili del corpo. Capelli corvini, non aveva la barba ed i suoi occhi iniettavano terrore erano color ghiaccio. L'uomo girava a piedi nudi. Il capo prese la parola "Sono Alex Fallone è sono il proprietario di questo bordello ; voi due siete stati scelti da me in persona per diventare i nuovi giocattolini per i miei clienti. I miei uomini migliori avrebbero dovuto riuscire ad addestrarvi secondo il programma; però da quello che ho visto dalle telecamere con voi due dovrò pensarci io oppure voi tre volte un ultima possibilità ? Dimenticava, Andrea prima che pensi di toccare il culo di Davide sappi che non immagini cosa ti aspetti se osi fare una cosa simile al mio stallone" l'uomo usci e si ritiro in ufficio a spiare dalle telecamere cosa avrebbero fatto ora i suoi uomini. Nella stanza c'era silenzio, Davide e Pier erano sconvolti ora sapevano che non avevano speranze di salvezza, non sapevano che fare. "Tu sei mio, ho un conto in sospeso con te" disse il ragazzo della spiaggia squadrando Davide "Devi solo provare a toccarmi" ringhiò in risposta "E se ti tocco io?" lo interruppe Andrea palpandogli il culo con forza. Intanto Max stava riaccendendo l'eccitazione in Pier giocando con la lingua sul suo collo.Davide disse "Ricordatevi che non potete fare nulla al mio culo! Qualcuno si arrabbia se lo fate" Concluse con una bella risata. I due Andra risposero in coro "Oh ma non ti facciamo nulla al tuo bel culetto vergine, rimarrà tale; ci divertiremo in altro modo" I due si avvinarono al ragazzo e lo strinsero in un abbraccio. Andrea1 lo baciava sul collo mente il due(il ragazzo della spiaggia) gli teneva la testa sollevata verso l'alto e disse ora capirai come è essere un attivo sottomesso e gli sputo in mezzo agli occhi "Ma che cazzo fai?" strillò Davide. Intanto Andrea gli stava sbottonando la camicia. Dall'altra parte Pier era già a petto nudo con la maglietta sopra la testa mentre Max si era sbottonato i pantaloni strusciando sulle gambe del ragazzo la sua possente erezione contenuta negli slip bianchi.Pier ormai era perso nelle sue emozioni mentre Davide cercava di resistere alla morsa sei due Andrea, non voleva cedere a quel tipo ti piacere."Ok ora basta" eccheggiò una voce nella stanza "Sembrate delle checche isteriche. Voglio azione, voglio emozioni, voglio maschi arrapati" "Tu sei già molto arrapato" disse Max a Pier a cui si notava un gonfiore enorme mal celato dai suoi pantaloncini rossi.Alex era rientrato nella stanza non poteva sopportare oltre tanta incapacità dei suoi sottoposti, anche se "Max tu prendi Pier e portalo nella stanza C" "Capo , grazie" I due se ne andarono. "Voi due mi avete deluso" "Davide vieni con me" disse Alex. Davide era titubante. " Vuoi subire la mia ira?" rincarò la dose il capo. Davide lo seguì al di fuori della stanza " Sei un ragazzo che mi piace molto, hai saputo resistere e dominare quei due, ora chiedimi quello che vuoi e ti accontenterò". Davide era pensieroso stava studiando cosa rispondere. I due camminavano lungo un corridoio buoi e tetro ma anche se scarsamente illuminato Davide riusciva ad intravedere il scultoreo corpo di Alex. "Cosa hai deciso Davide?" "Lasciaci andare" disse deciso Davide. Alex stette in silenzio qualche secondo che sembrava eterno poi acconsentì "Ma a una condizione" gelando Davide sul più bello."Quale?" "Una partita a scacchi" "Ok" "Davide che frettoloso, hai dato il tuo consenso ma non hai sentito le mie condizioni" "So che vincerò, tanto per curiosità se vinci tu, cosa succede?" "Diventerai il mio schiavetto" la risposta secca di Alex "E Pier?" chiese Davide "Vieni, credo si stia divertendo" rise Alex. I due arrivarono difronte ad un porta di metallo, Alex busso alla porta e qualcuno apri uno spioncino ( quelli che di solito nei film dei buttafuori aprono per chiedere la password segreta) nessuno si affaccio. "Guarda dentro Davide" disse Alex. Il ragazzo non perse tempo e si affaccio. Davide vise un ragazzo, capi che fosse Pier dal grande cazzo. Per il resto però li fu difficile. Pier era nudo, aveva gli occhi coperti da un para occhi che faceva parte di un strano copri capo con orecchie a punta. In bocca teneva una pallina morbida di gomma. Una grossa catene intorno al collo ed una più sottile era agganciata a essa, quest'ultima ben tesa finiva appesa alla parete. Pier era per di più chiuso in una piccola gabbia costretto a stare a quattro zampe. Prima di prendere parola Davide noto che dal sedere del suo amico spuntava una grossa coda nera. Cosi elaboro i dati e capi, il suo amico era conciato come un cane. " Che cazzo li avete fatto!?" Alex batte nuovamente sulla porta e prosegui la camminata "Rispondimi!" Alex si volto e disse " Stanza C stanza cuccioli ora fa il cagnolino di Max, li piace molto. Ora basta parlare abbiamo da fare" La visione di Pier lo aveva in parte eccitato e in parte preoccupato, se avesse perso la partita che sarebbe successo? La risposta ci sarebbe stata a breve visto che erano arrivati in un altra stanza con al centro due sedie e in mezzo un tavolo con scacchiera. "Neri o bianchi?" chiese Alex "Neri" rispose Davide "Va bene, di solito gioco sempre io con quelli ma non cambia nulla. Iniziamo" ordinò Alex.Mossa dopo mossa la partita si faceva sempre più tesa il culmine ci fu quando Davide non sapete più cosa fare, era immobile una mossa sbagliata ed avrebbe consegnato la vittoria ad Alex, si sentiva messo all'angolo. Un profondo sospiro non calmo il ragazzo che era sempre più agitato. " Sbrigati Davide il tempo scorre" Alex voleva farlo agitare cosi avrebbe fatto un passo falso. Davide fece la sua mosso. "Come è possibile" disse Alex "Ti ho sconfitto ora mantieni la tua parola Ale, devi liberarci" In quel momento dalla sedia sbucarono fuori due cunei di ferro che bloccarono le gambe di Davide e lo immobilizzarono alla sedia "Davvero pensavi ti avrei lasciato andare così a mani vuote?" "Perchè?" chiese un disperato Davide "Perchè ti tengo d'occhio da molto e mi piaci" I due Andrea nel frattempo lo imbavagliarono e gli bloccarono le mani. " Mi sarebbe piaciuto collaborassi ma dovrò prenderti con la forza" sentenziò Alex. Davide tremava mentre Alex si tolse la maglia mostrando un petto villoso ma atletico, poi gli si avvicinò e cominciò a toccarne il corpo liscio ma tonico da sopra i vestiti. Davide mugolava imbavagliato mentre Alex con un colpo secco gli strappò la maglietta mettendo a nudo il suo petto "Sei proprio bello" disse Alex non prima di passare ad assaporarlo con la bocca e la linguaAlex solleticava i capezzoli del ragazzo con delle delicate leccate, ci grava in torno li passava sopra e poi all'improvviso li mordeva mugugni di dolore uscivano dalla bocca di Davide. I due Andrea erano fermi come statue, non potevano fare nulla eseguire soglio gli ordini quando arrivano. Alex carezzo il pacco gonfio di Davide "Vedi che ti piace, sono sicuro che mi dara grandi soddisfazioni" Un ceno fatto con la mano da parte di Alex fece sparire un Andre. Quanto torno nella stanza con se aveva un paio di forbici, l'uomo gli è le strappo di mano e fece un taglietto sui pantaloni del ragazzo, fece correre la punta arrotondata sul addome del ragazzo per solleticarlo, un altro sussurro " Mi piace quando fate i difficili" e bacio da sopra il bavaglio il ragazzo. Poi un secondo taglietto. Con le mani tirò e strappò i pantaloncini del ragazzo rivelando una bella gamba muscolosa con un accenno di peluria, con la bocca scese nell'interno coscia a leccare, poi fece lo stesso con l'altra strappando l'altra parte dei pantaloncini. "Non è bello? Su accarezzatelo anche voi" ordinò Alex mentre con la forbice passava sul bozzo pieno di Davide chiuso ancora dalla stoffa dei pantaloncini da cui si intravedevano gli slip blu del ragazzo. I due Andrea giocavano con la lingua su tutto il petto di Davide, sulla pancia, leccavano e bacavano avidamente, mentre Alex con la forbice tagliò la parte sopra dei pantaloncini che rivelò completamente il pacco gonfio del ragazzo racchiuso negli slip. Si udii un profondo respiro poi Alex disse "Mmmmmm, sii l'odore di cazzo, mmm quanto mi fa impazzire" Prese la testa di un Andrea è lo bacio profondamente, staccatosi poi si accani sul altro Andrea ed i due poi tornarono a leccare il muscoloso petto di Davide che brillava da tanta saliva aveva sul corpo. Alex invece si inginocchio di colpo e lecco lo slip blu del ragazzo cosi da assaporare l'aroma maschio di cuoi era impregnato. sollevo la testa al cello ed i due valletti lo baciarono nelle stesso tempo. "Preparatevi ragazzi, ora sta per iniziare la festa" poi Alex inizio avidamente a leccare lo slip di Davide, si gustava il gonfiore cioè il grosso cazzo del ragazzo che la sagoma risaltava su quel attillato slip. A sua volta Alex si sbottonò i pantaloni e strusciò il suo voluminoso pacco sulla faccia di Davide "Senti il sapore di maschio, senti quanto mi ecciti". Andrea 1 e Andrea 2 toglietevi la maglietta e iniziate a leccarvi che Davide vuole vedere I Andrea si tolsero la maglia e iniziarono a leccare i loro definiti corpi avidamente. Sembravano due belve da come si contorcevano. Si scambiavano baci e si passavano la lingua in posti inimmaginabili con velocità inaudita e frementi di piacere. Alex ridacchiava "Vedi ragazzino?" L'uomo noto che Davide teneva gli occhi chiusi e Alex rimedio mordendoli l'orecchio, cosi il ragazzo spalanco gli occhi " Prova a non obbedirmi e ti strappo l'orecchio la prossima volta." Davide fu costretto a vedere quei due ragazzi esibirsi per lui. L'eccitazione stava prendendo il sopravvento su di lui, come su i due Andrea dalle cui patte si notavano le erezioni. Alex sussurrò "vedo che ti piace" mentre gli maneggiava il pisello turgido da sopra gli slip. "Vorresti fare qualcosa a loro Davide? O prima vuoi che faccia io qualcosa a te?" La forbice scese lungo tutto il corpo del ragazzo fino ad incontrare gli slip. Con un colpo tagliò l'elastico e il cazzo di Davide uscì allo scoperto, depilato, eretto e con buona parte della cappella scoperta e grondante di pre sperma. L'odore di cazzo riempì l'aria e Alex strappo il bavaglio da Davide è lo bacio selvaggiamente. Il cazzo del ragazzo pulsava come non mai prima d'ora e il suo presperma scivolava lungo la sua asta fino alle glabre palle. "Ora dimmelo e si sincero , ti piace ?" " A a a me que e e uest queste cose ..." "Su di si o no !" "Sìììì" urlò Davide mentre la mano di Alex glielo scappellava completamente. "Voi due qua!" ordinò Alex " Leccali Davide, sono tutti tuoi" Il ragazzo fece andare la lingua sugli addominali dei due ragazzi protesi verso di lui mentre il pisello gli si inturgidiva sempre più. Alex iniziò a masturbarlo lentamente.Alex aveva lo sguardo sodisfatto aveva piegato la sua preda al suo volere, lo aveva iniziato a un mondo di piaceri e perdizione, la cosa lo mandava in estasi e si notava, il suo cazzo spingeva per uscire furi dal elastico dei pantaloni; Alex però teneva al sicuro la bestia dove essere Davide a gestire le danza da adesso, come un vero dominatore" libero il ragazzo dalla prigionia cosi potesse dar libero sfogo hai sui più perversi piaceri.
     
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    Il sole era alto è Davide si mise a prendere il sole , in una spiaggia tranquilla. La brezza accarezzava il suo giovane corpo steso sulla sabbia tiepida. Si udiva il frusciare delle onde in sotto fondo e la musica del chiosco in lontananza.L'odore di salsedine venne sovrastato dall aroma della crema che due ragazzi si stavano spalmando vicino a lui.Lo sguardo di Davide si poso sul ragazzo abbronzato che gli stava vicino, biondo, abbronzato, depilato, due belle gambe muscolose e occhi azzurri; Davide gli sembrò che dli fece l'occhiolino. " Me lo sarò immaginato" pensò Davide mentre volse il capo guardando il mareLe onde si infrangevano sugli scogli facendo schizzare l'acqua e il ragazzo decise che era il momento di fare un bel bagno. Si alzò stirandosi e mostrando le forme del suo corpo tonico e definito ma con una carnagione bianco latte. Lasciò le Hawaianas blu sul bagnasciuga ed entrò lento nell'acqua che gli sfiorava lo slip bianco di CK che risaltava le forme del suo contenuto, sembrava che stesse per scoppiare da tanto compresso ero il suo pacco. Si lasciò attrarre dall' acqua e con veloci bracciate raggiunse gli scogli dell'isoletta più avantiSi mise seduto su di uno scoglio a prendere fiato dopo la faticosa nuotata, il suo corpo brillava al sole. Decise di sdraiarsi sullo scoglio ad asciugarsi prima di ritornare a nuoto sul litorale quando gli sembro di sentirsi chiamare , giratosi intorno gli pareva di aver notato una figura andare al interno del isolotto. Incuriosito si incamminò fin dove iniziava la radura, ma essendo a piedi nudi non si addentròil ragazzo preferì tornare allo scoglio e li trovò i due ragazzi che si spalmavano la crema sulla spiaggia appena usciti dall'acquai ragazzi lo guardavano e ridacchiavano e sparirono nel entro terra lasciando a terra un braccialetto di cuoio su cui era inciso il nome Andrea. Davide decise di cercarli per restituire il braccialetto. La sera uscì sul lungomare dove tutti i ragazzi si incontravano, shorts di jeans, camicia bianca aperta sul petto e infradito.C'era molta gente ma a Davide non piaceva la confusione e si mise alla ricerca di un posto meno affollato. Decise di scendere in spiaggia e camminare in riva al mare, con le infradito in mano, camminava lungo l'arenile lascandosi bagnare i piedi dalle onde che si infrangevano sulla spiaggia. Poco più avanti notò, vicino a una barca sulla spiaggia, due figure; Davide decise di avvicinarsi era incuriosito da cosa potesse fare li qualcuno a quel ora , si fermò quando riuscì a vedere meglio ma mantenendo una certa distanza. Erano i due ragazzi che avevano perso il braccialetto con il nome Andrea e Davide avanzò di qualche passo per ridare loro l'oggetto perduto, ma si fermò quando si rese conto che i due misero in moto la barca e partirono via. Il mattino dopo Davide era di nuovo in spiaggia riconobbe i teli mare dei ragazzi che aveva incontrato il giorno prima, ma di loro nessuna traccia. Gli venne in mente che potessero trovarsi sul isolotto, indossò un paio di scarpe apposite e si avvio a nuoto verso l'isola. Arrivato sull'isola regnava il silenzio, solo il rumore delle onde. Si sdraiò al sole e si addormentòDormi cosi a lungo che quando si sveglio il sole stava calando. Era completamente nudo, ustionato dal sole, il suo slip nero di CK sparito, il braccialetto di cuoio con inciso Andrea però era ancora al suo polso .Poco più in la trovo una sua scarpa ; avvicinarsi per Davide fù faticoso , le scottature gli facevano male. Si mise con fatica la scarpa, dell altra nessuna traccia, poi più in basso gli parve di vederla ma in realtà era un mucchio di alghe. Il problema era il costume, non poteva certo tornare a riva completamente nudo; decise di addentrarsi nel isola per cercare qualcosa co sui coprirsi; raggiunto il punto in cui si fermo il giorno precedente trovo la sua altra scarpa ma non solo vide anche un altro oggetto. Era un involucro di cuoio con dentro arrotolato un biglietto: "questa notte all'una nella cala vicino al porto. Adesso guarda tra le due rocce a destra". Davide segui le indicazioni e trovo un costume a bermuda ,chiaramente preso dall'ambulante per pochi soldi, che gli calzava a pennello; con fatica fece ritorno in spiaggia , le scottature gli facevano male. Arrivato a casa si fece una doccia, si mise del doposole all'aloe x lenire le scottature ma restò indeciso se andare a quello strano appuntamento.Davide senti il campanello della porta , con indosso solo i boxer azzurri andò ad aprire la porta, alla porta c'era Pier un ragazzo alto, con un sorriso enorme e bianchissimo un folta capigliatura nera e portava un paio di occhiali che aveva lenti come fondi di bottiglia. Davide fece accomodare l'amico in cucina. "Vuoi qualcosa da bere?" gli chiese Davide. "Una Coca se ce l'hai". Davide si alzò e andò a prendere la Coca dal frigo passando davanti a Pier che non potè far altro che guardare il pacco dell'amico. Le guance gli si arrosarono preso da una vampata di calore, cerco di distogliere lo sguardo e si mise a guardare altrove. Lo sguardo gli si poso sul biglietto con l'invito misterioso e lo lesse "Che fai spii?" Pier balbettò qualcosa mentre Davide gli mollava un pugno in pieno viso che lo fece cadere dalla sedia Almeno cosi andò nella sua immaginazione . Nella realtà fece un respiro profondo e spiegò il tutto al suo miglior amico. "Se vuoi ti accompagno io" disse Pier "Lo faresti davvero?" "Sì" Davide lo abbracciò da dietro premendo involntariamente il pisello sulla schiena dell'amico.Pier divenne ancora più rosso e non passava inosservato. Davide lo bacio sul collo e si sedette di fronte all'amico. "E tu come mai sei venuto a trovarmi ? " "Volevo vedere come stavi, visto che è qualche giorno che non ci vediamo, ma soprattutto per sapere se volevi andare allo schiuma party di sabato sera al Crystal""Pier sai che non amo la confusione" "So però che ti piacciono le serate divertenti" "Sì, hai ragione. vedrò di esserci. Però ci andiamo insieme cosi io bevo e tu guidi" Pier non sapeva mai dire di no a Davide, fin da quando erano piccoli, era come soggiogato da lui. "Pier ci vediamo dopo per quel appuntamento ora devo andare a fare la spesa" "Ok, a mezzanotte al molo va bene ?" "Certo" ed i due amici si salutarono con una stretta di mano. Pier arrivò al molo poco prima di mezzanotte, maglietta di CK, jeans corti strappati e nike bianche. Il cielo era sereno ma senza luna.Davide lo raggiunse una decina di minuti dopo, stesso abbigliamento della sera prima ; i due si misero a parlare ed a camminare per arrivare al luogo del appuntamento di Davide. Erano in anticipo così si sedettero poco prima di arrivare su un muretto. "Che ti aspetti succeda a questo appuntamento Da'?" gli chiese un po' smarrito Pier"Non saprei, so solo che mi son successe cose strane e voglio capire perché; ottenere risposte è cosa mi aspetto" "Io al posto tuo avrei lasciato perdere" chiosò con voce tremolante Pier. "Immagino... sei sempre stato un cagasotto" disse sarcastico Davide e rise mollando un pugnetto sul braccio dell'amico . Pier ridacchio con il suo amico ma sapeva che nascondeva un velo di verità poi non aveva il coraggio di controbatterlo. Arrivarono che era appena scoccata l'una nel luogo dell'appuntamento, ma non videro anima viva. Trovarono solo un biglietto affisso appena scese le scale.Al suo interno un altro biglietto "Dovevi venire da solo, ora sub..." il resto del messaggio era danneggiato da uno schizzo d'acqua rendendolo illeggibile. "Mi dispiace" disse Pier " Se vuoi me ne vado, forse sei ancora in tempo" Davide ebbe un fremito "No aspetta, lascio perdere. Non mi piace sta cosa. Anzi, che ne dici di fermarti a dormire da me?" "Se vuoi, ok" E si incamminarono verso casa.Mentre Davide apriva la porta si senti una voce "È tanto difficile seguire delle stupide indicazioni su un biglietto" i due si voltarono è si trovarono difronte due volti molto famigliari per Davide. I due amici si chiusero velocemente in casa. "Chi cazzo sono Da'?" chiese impaurito Pier "Due ragazzi che ho visto l'altro giorno in spiaggia... non so che vogliano ma credo siano i responsabili di tutto quello che mi è successo" "Che facciamo adesso?" balbettò Pier"Domani mattina con calma ti spiego cosa faremo, ora andiamo a dormire" Davide preparò il letto vicino al suo a Pier, poi si tolse la camicia e gli short rimanendo in boxer. Pier lo guardava imbambolato. "Beh, non ti cambi? Vuoi dormire vestito?" lo interrogò Davide. Pier ricadde nell imbarazzo "Nnnnnoo" "Non ti cambi ??" "Da' nonnn hoo detto questo, non ho le mutande" "Come non ci fossimo mai visti nudi" e si sfilo i boxer "Ora sei più tranquillo?" Il cazzo saltò fuori dai boxer, con un ciuffetto di peli e mezzo scappellato. Sembrava più lungo e grosso rispetto a quando lo aveva visto nudo l'anno scorso nella palestra della scuola. "Dai Pier, via, togliti i jeans"Pier si era incantato nel osservare il membro del amico, Davide gli si avvicino e gli slaccio i jeans. "Per il resto ti arrangi non sono la tua mammina" tornando al suo letto centro col cazzo la mano di Pier. Pier si risveglio dal trans e si denudo il suo cazzo ciondolava nel vuoto come un pendolo. Era molto più lungo rispetto a quello di Davide. Si stesero nudi sui rispettivi letti. "Certo Pier che sei strano, ti vergogni a spogliarti con un serpente del genere?" gli disse ridendo Davide "Al posto tuo girerei sempre nudo" "Sei sempre il solito scemo" gli rispose Pier "Poi mica devi lamentarti, ti è cresciuto di brutto dall'ultima volta..." Che mi guardi sempre il cazzo?" lo interruppe Davide "Sì , mi piace il tuo cazzo" La risposta spiazzò Davide che era abituato al remissivo Pier. Qualche istante dopo gli chiese "Non mi sarai frocio?" "Non tutti sono gay dichiarati come te" Pier si mise sotto le coperte e cosi tronco la conversazione. Davide capi di aver toccato un argomento sensibile e lo rispettò restando in silenzio. La notte fu affollata di pensieri per i due ragazzi, entrambi presero sonno aolo alle prime luci dell'alba. Il primo a svegliarsi fu Davide. Decise di preparare la colazione ; alla fine il tavolo era pieno di tutto quello che poteva offrire; un tentativo di riavvicinarsi al amico . Pier si alzò e cosi come era raggiunse l'amico in cucina. I due erano nudi nella stessa stanza ma non davano peso alle loro nudità erano ancora presi dalla loro discussione. Si scambiarono un mesto buon giorno che denotava un certa freddezza. La colazione passò in un silenzio quasi religioso, Davide sì alzò e si fermò dietro a Pier ancora seduto, dandogli uno schiaffo sulla testa. L'amico si girò di scatto e si trovò il cazzo di Davide a 5 cm dalla faccia. "Ora puoi guardarlo meglio" sentenziò Davide.Pier divenne rosso come un peperone ."Ahahahahha, Pier non diventi solo rosso quando me lo guardi " Infatti il pisello di Pier si stava alzando, si stava eccitando ad avere il suo amico nudo a fianco. Quante seghe si era sparato pensando a Davide nudo e ora che ne aveva l'occasione non ne approfittava... In quel momento suonarono alla porta. Davide si infilo un maglietta ed andò a vedere chi fosse. "Davide sono la signora Agata .Avresti dello zucchero?" "Sì" E cosi gli diede un pacco della sua scorta. "Era solo la vicina" disse Davide rientrando in camera. Intanto Pier si era già rivestito e preoccupato gli chiese: "Cosa pensi di fare con quei due ragazzi di ieri sera?" "Dai Pier rimetti comodo " "Davide io devo andare a lavorare" "Fatti ammirare ancora un po'" Davide si spoglio come tentativo per convincere il ragazzo a trattenersi. "Davide non ne ho proprio il tempo ma possiamo rivederci quando finisco. Cosi forse riesci a spiegarmi cosa intendi fare con quei due" "Non penserai di lasciarmi così" Davide lo fermò e chiuse a chiave la porta della camera " Di qui non esci se io non voglio" e gli strinse il pacco da sopra i jeans sentendo che si stava indurendo. "Da' lasciami" cercava di ribellarsi Pier mentre sentiva la mano di Davide sbottonargli i pantaloni che gli scivolarono giù lungo le cosceIl cazzo di Pier sventolava in aria eretto sarà stato più di 23cm "Vedi anche il tuo cazzo vuole che resti. Ascoltalo" "Ma la tipa mi licenzia se arrivo in ritardo, Davide dai lasciami andare farò tutto quello che vuoi più tardi ma adesso lasciami andare" "L'hai detto pisellone e le promesse si mantengono" disse Davide mentre lo scappellava tutto. "Sìsì tranqui farò tutto quello che vorrai" "Bravo Pier" e gli infilò la lingua in bocca mentre riapriva la porta dietro di lui. Davide non andò al mare quel giorno era meglio evitare quei tizi per il momento, si mise al computer per concludere alcune consegne. Poi nel tempo che avanzava si mise a cercare qualche idea da mettere in pratica con Pier nel pomeriggio. Quello ch era successo al mattino lo aveva eccitato e se si era frenato era perchè Pier si era sottomesso a lui, altrimenti lo avrebbe preso con la forza. In quel momento si accese il display del iphone. Un messaggio su whatsapp. Era di Pier una foto del suo cazzone . Poco dopo un secondo messaggio " Tra 10 minuti al forte abbandonato. Da solo" Davide decise di andare per finalmente chiarire tuttoDavide raggiunse il forte abbondonato ma non c'era nessuno, noto solo una porta aperta. Con passo deciso entro nel edificio , nessuno al interno. Solo un altra porta aperta. Entro nella stanza e li trovò Pier. Il ragazzo era nudo e legato con delle corde che gli percorrevano tutto il corpo come un salame. Era messo appeso al soffitto con una corda che passava intorno ai polsi legati assieme . Il ragazzo toccava terra sollo con le punte delle dita dei piedi .In bocca una palla bondage .Pier era svenuto non dava segni di vita . Nessun altro nella stanza . Ma sul corpo di Pier un foglio con un messaggio " ecco cosa puoi fare con lui, vi aspettiamo al isola domani sera non mancate " Davide provò a svegliare Pier senza risultato, chiamandolo, scrollandolo... il pisellone gli penzolava tra le cosce. L'occasione era unica e Davide lo prese in mano all'amico e iniziò a menarlo, poi appoggiò la bocca sulla cappella Le labbra lambivano la cappella del cazzone di Pier, che ancora addormentato, stava ricevendo un pompa da Davide che con sempre più gusto ne faceva sparire una parte in bocca. Era bello duro e grosso e pulsava sotto i colpi di lingua di davide che nel frattempo si era sbottonato i pantaloni e si masturbava selvaggiamente Davide poco dopo sborro copiosamente con otto grandi schizzi di caldo seme bianco e cremoso sulle gambe di Pier. Davide sì alzò e iniziò a baciare Pier mentre lo continuava a masturbare furiosamente fino a che non eruttò un fiume di sborra addosso a Davide. Pier si sveglio in quel momento e disse "Slegami pervertito " Davide obbedì e liberò dalle corde e dai lacci il suo amico, che gli mollò un pugno nello stomaco lasciandolo piegato in due sul pavimento , faticosamente il ragazzo recuperò fiato e con un filo di voce chiese "Perché?" "Hai abusato di me" gli rispose con le lacrime Pier e rivestendosi faticosamente se ne andò ladciando Davide inginocchiato sul pavimento. Con fatica si alzo e ricompose . L'unico pensiero era come poter avere il perdono di Pier. Il ragazzo probabilmente credeva che sia stato il suo miglio amico a rapirlo per sodisfare le sue voglie ed usarlo a suo piacere. Un secondo pensiero tormentava Davide cosa potevano fare i due ragazzi misteriosi se non andavano lui e Pier all'appuntamento per la sera seguente. Come poteva chiedere perdono e convincerlo a seguirlo. Poi un illuminazione era il sabato del schiuma party, uno dei preferiti di Pier lo avrebbe trovato si sicuro. Davide andò quella sera allo schiuma party, l'intento era chiarirsi con il suo amico e chiedere scusa, ma soprattutto convincerlo ad andare con lui all'incontro. Il locale sulla spiaggia era pieno di ragazzi ma di Pier nemmeno l'ombra per il momento . Decise di aspettarlo ma anche di godersi la serata. C'erano molti ragazzi davvero interessanti, che poi con la scusa dello schiuma party erano a petto nudo mostrando fisici abbronzati e atletici. Davide su alcuni di essi ci avrebbe fatto molti peniseri, anche perchè la situazione del pomeriggio ancora lo eccitava e non poco. Ballare tra tutti questi bei maschioni era proprio una mazzata per le sue voglie. Spostarsi da una parte e l'altra della sala era difficile se non strusciandosi con altri. Toccare tutti quei bei corpi atletici lo mandavano in estasi, stava perdendo il controllo delle sue emozioni. Ma nessun ragazzo lo degnava di uno sguardo, erano troppo presi dalle ragazze presenti. Ad un certo punto Davide scivolo finendo a terra in mezzo alla schiuma. un altro ragazzo inciampò sulle sue gambe capitolandogli addosso. I corpi dei due ragazzi aderirono completamente, tanto che Davide poteva avvertire distintamente il pacco dell'altro ragazzo appoggiato alla sua pancia e l'altro ragazzo petava sentire quello di Davide sulla coscia. Si scambiarono uno sguardo mentre a Davide stava salendo un erezione che era difficile contenere e i capezzoli gli si fecero duri come due spilli. "Forse sarà meglio che mi sposto prima che vieni nelle mutande" gli disse il ragazzo sopra di lui, spostando la gamba e strusciando sul pisello di Davide "Potrei farlo nella tua bocca?" "Ma anche no, al massimo sono io che svuoto il mio nella tua bocca o direttamente nel tuo culo frocetto" e gli strizzò un capezzolo mentre si alzava"Pensi mi dispiaccia ricchione ?" "Cosa hai detto?" "Ricchione! ""Non provarlo a ripetere frocetto di merda" "uuuu seno che mi fai mi spacchi il culo ?" "La tua faccia da culo" Davide esordi poi "Io e te sulla spiaggia qui fuori adesso , chi vince fa il culo al atro ! Non ti tirerai indietro checheta " "Preparati a essere sfondato frocetto. Andiamo" Il ragazzo era davvero spesso, per Davide sarebbe stata dura prevalere, ma ormai era fatta. Avesse perso il suo culo vergine sarebbe stato sfondato. L'angolo buio della spiaggia attendeva ormai i due ragazziSoli in quello spazio buio avrebbero potuto dare inizio alla loro disputa , erano li pronti uno di fronte. Mancava solo il gong per dare inizio. Il primo colpo fu di Davide che centrò su una spalla il ragazzo che per tutta reazione lo scalciò facendogli perdere l'equilibrio e cadere a terraDavide si rotolo su se stesso e rialzo molando un sinistro ben assestato sul pettorale destro del ragazzo. Non si capi bene se fece più male a lui o al suo nemico. "Tutto qui quello che sai fare? Credo mi divertirò presto con il tuo culo" Un pugno ben assestato fece cadere di nuovo DavideIl ragazzo si rialzo e sputo sul suo massiccio avversario prima di ributtarsi alla carica e con una testata farlo cadere a terra "Cosa dicevi prima?" disse Davide mentre con una mano gli allentava i lacci dei pantaloncini"Frocetto di merda che credi di fare ?" e il ragazzo mise le mani sui fianchi di Davide le fece scivolare nel bermuda del ragazzo e con un movimento deciso gli e lo strappo tirandolo verso l'esterno. "Ecco come devono andare in giro le troiette come te , col loro bel culetto fuori "Davide sfilo il costume del ragazzo si scatto . Ora erano in piedi nudi pronti a combattere ancora. Davide guardava il corpo nudo del suo avversario, un fisico atletico con un pisello depilato, già grosso da mollo e con due enormi noci sotto, le gambe lisce e possenti. Anche l'altro ragazzo guardava Davide, ormai era deciso a violargli il culo sodo sfondandolo con il suo cazzoneCombattevano senza esclusioni di colpi e senza sostare da un po' nessuno dei due voleva cedere. I loro corpi, sudati e sporchi di sabbia si scontravano, strusciavano colpivano, era una lotta serrata."Non vi sembra di esservene date abbastanza?" Davide e il suo antagonista si bloccarono guardando verso dove si era sentita la voce"Fulvio, dai aiutami a dare una lezione a questo frocetto di merda" " Edoardo nn aspettavo altro" "Ora vedrai come ti conciamo !" esclamo Edoardo Dal buio apparvero due ragazzi che agguantarono il rivale di Davide e lo colpirono con una serie di pugni e calci rovesciandolo per terra "Così vediamo quanto sei maschio" "Tienilo fermo Fu' " Edoardo si piegò su di lui, gli aprì le chiappe e gli infilò un dito nel culo. Davide era immobile "Aahahahahaahahhahaiiiiiaaaaiiiiiii!!!!!!" "Taci frocettto" mettendoli una mano in bocca disse Edoardo. Sul volto del ragazzo iniziarono a scendere delle lacrime "Guardate un po' il maschio alfa" disse Fulvio . "Che fai li impalato tu?, prendi un po' il telefonino di sto tipo. Sono sicuro che ha una ragazza che li piacerà molto il video che stiamo per girare" disse Edoardo ultimando la frase con "O se farai la brava troietta non vedrà mai" "Ed' ma se il video c'è lo teniamo cosi poi abbiamo la nostra bella vaccona ogni volta che vogliamo" "Dai tu lo prendi sto telefono" Edoardo esorto Davide che era fermo attonito nudo in quel angolo buio della spiaggia . Davide allora frugò nei pantaloni rimasti lì a terra del ragazzo ed estrasse il cellulare, poi mentre i due aggressori erano distratti, intenti a palpare e umiliare il ragazzo a terra, Davide si infilò i bermuda e scappò via lungo la spiaggia rientrando nel locale.Nel giro di pochi giorni Davide incontro ben cinque tipi strani prima i ragazzi della spiaggia ed adesso questi tre. Sapeva sempre meno cosa fare però ora aveva paura di cosa poteva accadergli se lui e Pier non fossero andati al appuntamento. Del ragazzo ne c'era nessuna traccia. Il mattino dopo Davide si svegliò con un idea in testa: aveva il cellulare del ragazzo con cui si era picchiato la sera prima. Frugò nella rubrica e trovò "Amore mio". Decise di avere un incontro con quel ragazzo e chiamò quel numero. "Ciao amore" "Ehm, scusa ho trovato questo cellulare e volevo renderlo al proprietario. Puoi mica darmi l'indirizzo per renderglielo?" La tattica funzionò, ora Davide poteva giocarsi la chance di convincere quel ragazzo ad accompagnarlo. In fondo quella sera gli aveva evitato un'umiliazione.Il ragazzo sbatte la porta in faccia a Davide senza farlo parlare. Era ormai quasi ora di andare all'appuntamento e Davide sentiva lo stomaco stringersi e l'indecisione salire. Andare oppure no?Quando senti suonare la porta. Appena aprì la porta Pier si catapultò dentro piangendo e si rifugiò tra le braccia di Davide come un bambino impaurito."Cosa succede Pier ?"Singhiozzando il ragazzo rispose "Due ti ti tizzi hanno fat to il culo al mii io amico diii lett tto ora miii ha mandato a fan culooo perché mi da la colpa" "Come mai?" chiese velocemente il ragazzo. Pier si calmo e con titubanza rispose "ieri lo mandato a fare il culo a te , cosi impari ad abusare dei altri" " Guarda che non sono stato io a organizzare tutto. Ho solo approfittato del fatto che fossi lì, nudo e disponibile, per poter finalmente assaporarti" e mentre lo diceva si avvicinò a Pier e lo baciò, mentre l'altra mano lo stringeva a se. I due si persero in qualche dolce attimo prima che Davide riprendesse la parola "Parlami la prossima volta Pier, evita di scappare e fare stupide supposizioni. E ti perdono per quello che volevi che mi capitasse." "Grazie , sei un vero amico" "Anche qualcosa di più se me lo consentirai Pier. Però adesso abbiamo un grosso problema da affrontare" Di cosa parli Da' " " Iragazzi dell'altra sera... devo presentarmi con te ad un appuntamento con loro""Perché dovremmo andare?" "Ti hanno legato loro come un salame , cosa potrebbero farci se non ci presentiamo?" "Secondo me è una trappola" "Forse, però che possiamo fare? Dobbiamo rischiare" gli disse in modo convincente Davide.
    I due raggiunsero la spiaggia e li trovarono un pedalo , con un messaggio "Vi stiamo aspettando, raggiungeteci" "Andiamo!" tuono Davide. I due arrivati sul isola erano circondati dal buio e solo il fruscio delle onde rompeva un silenzio che sarebbe stato tombale. I cuori dei ragazzi battevano all'impazzata nessuno dei due oso fiatare. Ad un tratto un scia di luce illumino il buio, un sentiero ma dove li avrebbe portati. "Sei sicuro Da' di proseguire?" "Sì Pier, dai andiamo" E avanzarono seguendo questo sentiero illuminato che portava dentro una radura al di là del bosco ove c'era un vecchio fortino militare.Strisciando oltrepassarono un buco nelle recinzione e quatti quatti entrarono nel edificio principale. Tutto era buio e silenzioso, tanto che i due ragazzi potevano sentire il loro respiro indistintamente. Ad un certo punto trovarono una porta: al di là avrebbero scoperto cosa li attendevaforse. L'aprirono, la porta fece un cigolio sinistro che fece aumentare i batti del cuore di entrambi i ragazzi. Si trovarono in una stanza vuota, infondo un altra porta, si avvicinarono per aprirla. Quando udirono nuovamente il cigolio sinistro, i cuori di Davide e Pier si fermarono. Con il cuore in gola si girarono su se stessi e si trovarono di fronte i due ragazzi dell'altro giorno "Ben arrivati. Vedo che siete stati di parola, bravi" Dopo un attimo di smarrimento Davide chiese: "E ora che siamo qui?""Io sono Andrea e lui è Massimiliano Max per gli amici" "Non ci avrete trascinato qui per fare conversazione!!! Siete malati!!" Esclamo Davide "Piano con le parole ragazzino" Lo interruppe Max. " E per cosa saremmo qui?" balbettò Pier "Lo scoprirai presto" gli rispose Max "Sarà molto divertente" rise AndreaMax guardo i due amici e disse "Aprite la porta e scendete le scale" "Noi non ci muoviamo, prima parlate che ci facciamo qui?" Disse con dono da duro Davide. Max fece quattro grandi falcate ed attraverso la stanza fino a piombare difronte al ragazzo; con una mano lo prese per il collo e lo sollevo da terra "Vedi di ascoltare e ubbidire". Davide non poteva rispondere e non riusciva a reagire; Pier era troppo impaurito per fare qualcosa. "Max mettilo giù" l'uomo ubbidì scaraventando Davide a terra. Davide tossì due o tre volte, poi si alzò gridando "Ma che cazzo credi di fare?" E partì all attacco di Max, ma alle sue spalle venne raggiunto da Andrea che gli puntò un coltello nella schiena "Muoviti ancora e te lo pianto nella schiena""Ma..." Davide si interruppe quando senti la pressione della punta del coltello sulla schiena farsi più forte. "Da bravi ora scendete" Pier obbedì e Davide con il coltello puntato alla schiena segui l'amico mal volentieri. La stanza era mal illuminata, una luce bassa, fioca che lasciava giusto intravedere un letto, un divano, un tavolo. "Mettetevi laggiù" ordinò Max"Laggiù dove ?"Chiese Davide "Sul divano"
    rispose Andrea. Con passo insicuro i due si avvicinarono e si sedettero. "Siete comodi?" Chiese loro Andrea "Ma che caz.." Davide non fini la frase, Andrea li piazzo il coltello davanti al volto. "Non posso nemmeno parlare?" "Certo che puoi ma non fare lo stronzetto con noi due" Gli rispose Max. "Si si siamo comodi" rispose timidamente Pier. "Piacito il regalino Davide?" "Siete due stronzi" ringhiò Davide "Taglialo Andre" gridò irritato Max "Credi che non ho il coraggio di farlo ragazzino?" Il coltello gli accarezzava la guancia, poi il collo, fino a scivolare lungo il petto e ad arrivare al pacco del ragazzo. "Apri ancora una volta la bocca e ti assicuro che sarà l'ultima cosa che fai" "Da' ti prego..." piagnucolava Pier "Vedi con'è ragionevole il tuo amico?" disse Max mentre accarezzava il volto del ragazzo"Sarò più mansueto se metti via quel coltello" "Mmmmmm non credo che capisci ancora chi ha il coltello dalla parte del manico ragazzino!" Disse Andrea facendo scorre il coltello dal pacco di Davide sino al collo del ragazzo, la lama si poso vicino la vena del collo pulsante di Davide. Max se ne stava dietro il divano, Andrea ora si era allontanato per far calmare i ragazzi ma teneva il coltello in mano con fare minaccioso. "Allora piaciuto il salame che ti abbiamo regalato ? " "Voi mi fate solo schifo Aaaaaaaaaaaaaa " Piombo il silenzio. Max da dietro il divano uso un pungolo elettrico su Davide. Il ragazzo rimase per un po' stordito mentre Pier iniziava a piangere implorando di non fargli del male. "Tranquillo ragazzino" disse Andrea iniziando a baciarlo dietro la nuca mentre con una mano gli strizzav un capezzolo da sopra la maglietta. Max trascino il corpo di Davide vicino al tavolo poi da un tasca prese della corda e gli lego i piedi, con delle manette lo blocco alla gamba del tavolo. Max si avvicino a Pier e inizio a baciare il ragazzo sotto il mento. Pier aveva il fiato corto mentre i due uomini si prendevano cura di lui con dei teneri e delicati baci. Andrea gli mise una mano sotto la maglietta toccando la sua pelle morbida e liscia e solleticando i capezzoli che erano diventati duri come spilli, mentre Max continuava a baciarlo sulle labbra che Pier teneva ancora socchiuse. " Brutti porci che cazzo fate" strillò Davide "Toh, l'amichetto si è ripreso" sogghignò Andrea"Ci divettiamo, con il tuo amico" terminata la frase Andrea lecco Pier passando la lingua lungo il collo per poi conclude il viaggio sulla guancia. " Ribellati !! " "Lui non lo farà , a capito come funziona" disse Max che si avvicinò a Davide "Ora stai buono qui ed osserva" "Ma vedetelo è terrorizzato da voi come può volerlo " Max tiro un sputo in faccia ad Andrea. Lo sputo li centro la guancia destra e piano piano scivolava prima sul naso poi sulla guancia sinistra per poi fermassi a terra. "Siete dei maiali" strillò Davide cercando di divincolarsi dal tavolo. "Ti avevo detto che dovevi tacere..." gli sussurrò Andrea poi si chinò e iniziò a sfilargli le scarpe Converse dai piedi per poi portarle al naso di Pier "Senti il sapore del tuo amichetto""Annusa da bravo!" "Fa respiri profondi, coraggio" Il ragazzo aveva poco fiato per respirare ed ora era costretto a respirare dalla scarpa del amico. La scarpa veniva premuta sul suo volto, con quelle poche forse che aveva obbedì al comando; fece un quattro grandi respiri. L'odore di sudore era intenso e nauseabondo. Pier sveni. "Siete dei bastardi!!! Liberatemi che vi faccio vedere io" strillava Davide "Cosa vorresti fare moscerino? Se fossi venuto solo l'ultima volta non sarebbe successo questo al tuo amichetto" rispose Andrea mentre Max aveva aperto la bocca a Pier baciandolo profondamente . "Lacciatelo, lascatelo lui non ha fatto niente " "Lo credi tu ?" "Che vi può aver fatto?" "Ci ha respinti, disprezzati, dato dei matti e solo perché gli abbiamo proposto un po' di bondage soft" "Che cazzo dite ?" "Secondo te perchè l'altro giorno lo hai trovato legato?"gli disse Andrea sfilando un calzino a Davide e infilandoglielo in bocca. "Così ora stai un po'zitto" Nel frattempo i baci di Max avevano risvegliato Pier"Mmmmmmammmmmo mmmomoa momo""Smettila di mugugnare ?" disse Max "Pier giusto ragazzone ?" intimorito il ragazzo ed ancora un po' stordito rispose "Sì" "Ora da bravo, accucciati e vieni a gattoni qui, il piede del tuo amico vuole essere leccato" Pier rimase immobile "Ho detto leccalo!!!" Lo prese per la maglietta e lo trascinò per terra. "Lecca!" Pier iniziò timidamente a leccare la pianta del piede di Davide che si dimenava x il solletico"Gaurda come lecca Max" "Mmmm lo vedo è avido , secondo me ne va matto. Dal odore della scarpa devono essere molto saporiti." "Ti piace vero Pier?" il ragazzo non rispose, allora Andre li poso un piede sulla schiena e lo premette a terra. L'uomo portava dei anfibi come calzatura. "Se faccio una domanda tu rispondi subito e mi dici anche signore e nello steso modo rispondi al mio amico, feccia" " Sì signore" " Bravo Pier, ora lecca bene tra le dita e succhiagli l'alluce come se fosse un cazzo" Pier obbedì e inizio a leccare con più avidità il piede di Davide. "Guarda Andre come lo succhia bene" "Davvero eccitante"" Abbiamo visto giusto su di lui è proprio un bravo slave" "Ora Pier lecca le gambe al tuo amichetto dai, fallo eccitare" "Ma io..." balbettò Pier "Osi disobbedire?" strillò Max prendendolo per la maglietta "Fai come diciamo Pier se no finisce male a tutti e due" mentre con l'anfibio gli toccava il pacco"Nooo NO! ; non lo voglio fare" "Sai no cosa ti succede se non ubbidisci " Disse Andre facendo più pressione sul pacco del ragazzo "Fate quello che volete ma adesso basta, non sono lo schiavo di nessuno" Max da dietro lo prese e gli bloccò le braccia trascinandolo sul letto. Andrea nel frattempo prese 4 corde e bloccò mani e piedi del ragazzo. "L'hai voluta tu" gli disse Max togliendogli scarpe e calze. Andrea aveva preso Davide e lo aveva legato ai piedi del letto "Ora gli lecchi tu i piedi" mentre strusciava il coltello sulla schiena del ragazzo"Mmmmmmmmm mmmm mmmm" Davide aveva ancora il calzino in bocca, Andrea poso il coltello a terra poso la mano sulla spalla del ragazzo e con l'altra tolse il calzino dalla bocca di Davide. Per il ragazzo fu una occasione d'oro; tiro una spallata ad Andrea che cadde a terra inerme. "Sei finito ragazzino" gli gridò Max riversandogli una scarica elettrica che lo tramortì. Pier si mise a piangere anche se leccare i piedi lo aveva eccitato." E tu non piangere !Lagna! Ne ho anche per te se continui" Pier non riusciva a smettere di piangere. Max prese da terra il coltello e strappò la maglietta del ragazzo mettendo a nudo il suo petto liscio sul quale passava la lama "La smetti o devo affettarti come un salame?" Pier trattenne lacrime e singhiozzi ma tremava come una foglia. "Se collabori ti facciamo divertire" disse strizzandogli l'occhio Andrea. Quest'ultimo lecco la pianta del piede del ragazzo, li succhio l'alluce e poi con dei bacini risali dal ventre al capezzolo sinistro che inizio a slinguazzare, con la punta della lingua. Max si occupava del destro mentre il pacco di Pier iniziava lentamente a gonfiarsi nei suoi short di jeans e i suoi gemiti facevano ben capire che si stava eccitando. Del resto Andrea e Max erano due bei ragazzi e sapevano usare bene le lingue che rmai vagavano su tutto il petto nudo del ragazzo."Smettetela subito!" Tuono Davide che si era ripreso dall'ultima scossa. " Ragazzino qui gli ordini li diamo noi! Non costringermi ad usare il coltello per fartelo capire" Disse Max "Guarda un po', il tuo amico si sta divertendo!" Mentre parlava Andrea massaggiava il vistoso pacco di Pier, concluse la frase dicendo " Se ci lasci fare di diverti pure tu" "Questa volta , ci lasciate liberi !" Davide si rivolse con dono sicuro e deciso. Max si chino per raccogliere il coltello "Cerchi questo ?" Disse Davide. "Cosa pensi di fare ragazzino?" Tempo che hai tagliato i lacci e il tuo amichetto è già abbrustolito visto che dimentichi questo" disse Andrea mostrandogli il punzone elettrico pronto a colpire sul pacco bello gonfio il suo amico Pier"Tu provaci solo ed io poi ti infilzo!" "Parole sbagliate ragazzino! Di addio alla palle Pier e poi ringrazia il tuo amico" con tanto di risata malefica , disse Andrea. Premette il bottone e si senti una fragorosa risata. Quella risata era di Pier. "Quel affare credevi veramente potesse tanto, per cosi tante volte l'ultima volta ho finto ed ho aspettato il momento buono. Ora chi ha il coltello dalla parte del manico?" Davide tagliò i lacci che lo tenevano legato al letto, poi puntandogli il coltello ordinò ad Andrea di slegare Pier. "Ora inizia il divertimento" sghignazzò Davide"Cosa hai in mente ragazzino ?" Chiese Andrea. "Lo vedrai subito. Pier prendi i lacci e lega loro polsi dietro la schiena e polpacci" ordinò Davide "Ok Da'"Pier presa la corda e la lancio lontano guardo nei occhi Davide e gli disse "Dobbiamo essere meglio di loro, Adesso simo liberi possiamo andarcene" "Bravo ragazzino. Hai avuto la tua occasione Davide. Ci spiace ma il tuo amichetto non la pensa come te" disse Andrea"Ho ancora io il coltello dalla parte del manico, ma Pier ha ragione siamo meglio di voi, ora ce ne andiamo e vedete di non disturbarci più" "E da dove uscireste visto che la chiave della porta è qui?" disse Max mettendosi la chiave nelle mutande "L'unica via d'accesso è quella x risalire da questa stanza sotterenea"
    Con uno scatto felino Davide agguanto Andrea, li mise la lama del coltello alla gola e disse "Se ci tieni al tuo amico dammi quella chiave" "Credi di essere meglio di noi?" Domando Max. "Ti ho detto di darmi quella chiave" intimò Davide "Non ci penso neppure" continuò Max "Credi non ne avrei il coraggio?" continuò Davide con il coltello premuto sul collo. La situazione però iniziava ad eccitarlo ed Andrea se ne accorse sentendo spingere qualcosa di duro all'altezza del suo culo"Ti eccita dominare è ragazzino ?" disse con un filo di voce Andrea mentre con un due dita della mano andò a sfiorare la patta di Davide "E tu Pier non vuoi prendere le chiavi?" disse sussurrando Max all'orecchio del ragazzo e leccandogli lobo e colloPier non si scompose, cerco di rimanere indifferente "Non fingere ragazzino" Disse Max a Pier Aggiungendo, con un sussurro al orecchio del ragazzo "So che muori dalla voglia di saltarmi addosso, come una cagna in calore" le Labbra di Max erano cosi vicine che ad ogni parola gli sfiorava l'orecchio e Pier sentiva un fremito percorrergli la schiena. Il corpo del ragazzo vibrava di eccitazione ma la testa ancora cercava di ragionare, mentre Max con un dito gli percorreva lento la schiena. Andrea aveva sempre il coltello puntato alla gola da Davide "Allora hai deciso ragazzino? Che vuoi fare?" gli sussurrò. mentre con le dita gli sfiorava il gonfiore in corrispondenza della patta. Andre con un filo di voce continuo a parare "Credi che se scappi oggi, fuggirai dal tuo destino" "Che fai mi minacci! Ti ricordo che hai un coltello al gola" "Puoi anche tagliarmi la gola ragazzino. La verità è un altra tu sei nato per dominare. Le senti le mie dita che ti toccano, il cazzo è eccitato non puoi negarlo; questa situazione di piace. Tu credi che sia tutto una coincidenza ma noi volevamo che finisse cosi" "Che scemate farfugli" Nel frattempo Max aveva infilato le mani sotto la maglietta di Pier e gli stava accarezzando voluttuosamente il petto. "Il tuo corpo mi eccita" disse all'orecchio a Pier mentre gli premeva l'enorme erezione sul culo. Il ragazzo iniziava a non resistere più, aveva voglia di lasciar sfogare il proprio corpo. Andrea disse a Davide "vedrò di essere breve ragazzino. L'altro giorno in spiaggia abbiamo capito subito la tua natura, tu devi essere un dominante e noi abbiamo deciso di essere i tuoi maestri, ci mancava il tuo sottomesso ma Pier è arrivato al momento giusto, come detto prima lo volevamo usare per le nostre voglie ma ci ha respinti" " Smettila con le minchiate" "Tu ascolta impertinente. Potevamo vendicarci grazie a te ed in più ti avremmo addestrato. Tutto perfetto. Il tuo amico legato di eccitava seno lo avresti slegato e in spiaggia dici grazie di abbiamo salvato il culo con i nostri amici" "Ma che cazzo dici" "Credimi la verità. E tu con in mano il coltello. Tutto pianificato, lo senti il piacere scorrerti dentro, ora ringraziami. Rendimi felice libera il dominatore che c'è in te. Vai e prenditi il tuo amico. Pier e tuo fa di lui ciò che vuoi" Max nel frattempo aveva sbottonato la patta di Pier e stava palpando avidamente i boxer pieni del ragazzo che a sua volta abbassò la zip di Max infilando una mano nei suoi slip. Era caldo e duro, ma poi avvertì a lato qualcosa di freddo e la ragione prevalse all'eccitazione prendendo la chiave."Da' andiamocene , scapiamo da questa follia" disse Pier mentre con uno scatto felino si ricompose e scappo alla porta. Con tre mandate si sblocco "Libertà stiamo arrivando" esclamo il ragazzo spalancando la porta. "Non credo troietta" " E tu che ci fai qui?" Era il ragazzo della rissa in spiaggia. "Sorpresi ragazzini? Non volete giocare con noi ed ora basta, si fa sul serio" urlò Andrea "Prendetevi Pier vuoi due, lo conosco troppo bene. Io ho un conto in sospeso con Davide. Quando avrò finito con lui, il suo culo sarà cosi aperto che ci entro con due mani" Il ragazzo concluse con una grossa risata. "Gli ordini del capo sono diversi" "Me ne fotto di quello che dice quel tipo isterico". Un rumore secco si senti poi il silenzio. "Quindi sarei un tipo isterico?" si sentì eccheggiare nella stanza "Rispondimi Andrea! O vuoi essere umiliato qui, davanti a tutti?" "Chiedo scusa Signore, non succederà più" "Sarà meglio o la mia ira si paleserà davverò" L'insubordinazione di Andrea secondo non rimase impunita, quando il ragazzo entro nella stanza tutti poterono notare il segno di una frustata sulla schiena. Il capo entro dietro di lui, in mano teneva un frustino da fantino. Indossava un paio di pantaloni in pelle neri, molto aderenti. Portava un giacchetto senza maniche in pelle, era abbottonato sino ai possenti pettorali; nemmeno un pelo sulle parti visibili del corpo. Capelli corvini, non aveva la barba ed i suoi occhi iniettavano terrore erano color ghiaccio. L'uomo girava a piedi nudi. Il capo prese la parola "Sono Alex Fallone è sono il proprietario di questo bordello ; voi due siete stati scelti da me in persona per diventare i nuovi giocattolini per i miei clienti. I miei uomini migliori avrebbero dovuto riuscire ad addestrarvi secondo il programma; però da quello che ho visto dalle telecamere con voi due dovrò pensarci io oppure voi tre volte un ultima possibilità ? Dimenticava, Andrea prima che pensi di toccare il culo di Davide sappi che non immagini cosa ti aspetti se osi fare una cosa simile al mio stallone" l'uomo usci e si ritiro in ufficio a spiare dalle telecamere cosa avrebbero fatto ora i suoi uomini. Nella stanza c'era silenzio, Davide e Pier erano sconvolti ora sapevano che non avevano speranze di salvezza, non sapevano che fare. "Tu sei mio, ho un conto in sospeso con te" disse il ragazzo della spiaggia squadrando Davide "Devi solo provare a toccarmi" ringhiò in risposta "E se ti tocco io?" lo interruppe Andrea palpandogli il culo con forza. Intanto Max stava riaccendendo l'eccitazione in Pier giocando con la lingua sul suo collo.Davide disse "Ricordatevi che non potete fare nulla al mio culo! Qualcuno si arrabbia se lo fate" Concluse con una bella risata. I due Andra risposero in coro "Oh ma non ti facciamo nulla al tuo bel culetto vergine, rimarrà tale; ci divertiremo in altro modo" I due si avvinarono al ragazzo e lo strinsero in un abbraccio. Andrea1 lo baciava sul collo mente il due(il ragazzo della spiaggia) gli teneva la testa sollevata verso l'alto e disse ora capirai come è essere un attivo sottomesso e gli sputo in mezzo agli occhi "Ma che cazzo fai?" strillò Davide. Intanto Andrea gli stava sbottonando la camicia. Dall'altra parte Pier era già a petto nudo con la maglietta sopra la testa mentre Max si era sbottonato i pantaloni strusciando sulle gambe del ragazzo la sua possente erezione contenuta negli slip bianchi.Pier ormai era perso nelle sue emozioni mentre Davide cercava di resistere alla morsa sei due Andrea, non voleva cedere a quel tipo ti piacere."Ok ora basta" eccheggiò una voce nella stanza "Sembrate delle checche isteriche. Voglio azione, voglio emozioni, voglio maschi arrapati" "Tu sei già molto arrapato" disse Max a Pier a cui si notava un gonfiore enorme mal celato dai suoi pantaloncini rossi.Alex era rientrato nella stanza non poteva sopportare oltre tanta incapacità dei suoi sottoposti, anche se "Max tu prendi Pier e portalo nella stanza C" "Capo , grazie" I due se ne andarono. "Voi due mi avete deluso" "Davide vieni con me" disse Alex. Davide era titubante. " Vuoi subire la mia ira?" rincarò la dose il capo. Davide lo seguì al di fuori della stanza " Sei un ragazzo che mi piace molto, hai saputo resistere e dominare quei due, ora chiedimi quello che vuoi e ti accontenterò". Davide era pensieroso stava studiando cosa rispondere. I due camminavano lungo un corridoio buoi e tetro ma anche se scarsamente illuminato Davide riusciva ad intravedere il scultoreo corpo di Alex. "Cosa hai deciso Davide?" "Lasciaci andare" disse deciso Davide. Alex stette in silenzio qualche secondo che sembrava eterno poi acconsentì "Ma a una condizione" gelando Davide sul più bello."Quale?" "Una partita a scacchi" "Ok" "Davide che frettoloso, hai dato il tuo consenso ma non hai sentito le mie condizioni" "So che vincerò, tanto per curiosità se vinci tu, cosa succede?" "Diventerai il mio schiavetto" la risposta secca di Alex "E Pier?" chiese Davide "Vieni, credo si stia divertendo" rise Alex. I due arrivarono difronte ad un porta di metallo, Alex busso alla porta e qualcuno apri uno spioncino ( quelli che di solito nei film dei buttafuori aprono per chiedere la password segreta) nessuno si affaccio. "Guarda dentro Davide" disse Alex. Il ragazzo non perse tempo e si affaccio. Davide vise un ragazzo, capi che fosse Pier dal grande cazzo. Per il resto però li fu difficile. Pier era nudo, aveva gli occhi coperti da un para occhi che faceva parte di un strano copri capo con orecchie a punta. In bocca teneva una pallina morbida di gomma. Una grossa catene intorno al collo ed una più sottile era agganciata a essa, quest'ultima ben tesa finiva appesa alla parete. Pier era per di più chiuso in una piccola gabbia costretto a stare a quattro zampe. Prima di prendere parola Davide noto che dal sedere del suo amico spuntava una grossa coda nera. Cosi elaboro i dati e capi, il suo amico era conciato come un cane. " Che cazzo li avete fatto!?" Alex batte nuovamente sulla porta e prosegui la camminata "Rispondimi!" Alex si volto e disse " Stanza C stanza cuccioli ora fa il cagnolino di Max, li piace molto. Ora basta parlare abbiamo da fare" La visione di Pier lo aveva in parte eccitato e in parte preoccupato, se avesse perso la partita che sarebbe successo? La risposta ci sarebbe stata a breve visto che erano arrivati in un altra stanza con al centro due sedie e in mezzo un tavolo con scacchiera. "Neri o bianchi?" chiese Alex "Neri" rispose Davide "Va bene, di solito gioco sempre io con quelli ma non cambia nulla. Iniziamo" ordinò Alex.Mossa dopo mossa la partita si faceva sempre più tesa il culmine ci fu quando Davide non sapete più cosa fare, era immobile una mossa sbagliata ed avrebbe consegnato la vittoria ad Alex, si sentiva messo all'angolo. Un profondo sospiro non calmo il ragazzo che era sempre più agitato. " Sbrigati Davide il tempo scorre" Alex voleva farlo agitare cosi avrebbe fatto un passo falso. Davide fece la sua mosso. "Come è possibile" disse Alex "Ti ho sconfitto ora mantieni la tua parola Ale, devi liberarci" In quel momento dalla sedia sbucarono fuori due cunei di ferro che bloccarono le gambe di Davide e lo immobilizzarono alla sedia "Davvero pensavi ti avrei lasciato andare così a mani vuote?" "Perchè?" chiese un disperato Davide "Perchè ti tengo d'occhio da molto e mi piaci" I due Andrea nel frattempo lo imbavagliarono e gli bloccarono le mani. " Mi sarebbe piaciuto collaborassi ma dovrò prenderti con la forza" sentenziò Alex. Davide tremava mentre Alex si tolse la maglia mostrando un petto villoso ma atletico, poi gli si avvicinò e cominciò a toccarne il corpo liscio ma tonico da sopra i vestiti. Davide mugolava imbavagliato mentre Alex con un colpo secco gli strappò la maglietta mettendo a nudo il suo petto "Sei proprio bello" disse Alex non prima di passare ad assaporarlo con la bocca e la linguaAlex solleticava i capezzoli del ragazzo con delle delicate leccate, ci grava in torno li passava sopra e poi all'improvviso li mordeva mugugni di dolore uscivano dalla bocca di Davide. I due Andrea erano fermi come statue, non potevano fare nulla eseguire soglio gli ordini quando arrivano. Alex carezzo il pacco gonfio di Davide "Vedi che ti piace, sono sicuro che mi dara grandi soddisfazioni" Un ceno fatto con la mano da parte di Alex fece sparire un Andre. Quanto torno nella stanza con se aveva un paio di forbici, l'uomo gli è le strappo di mano e fece un taglietto sui pantaloni del ragazzo, fece correre la punta arrotondata sul addome del ragazzo per solleticarlo, un altro sussurro " Mi piace quando fate i difficili" e bacio da sopra il bavaglio il ragazzo. Poi un secondo taglietto. Con le mani tirò e strappò i pantaloncini del ragazzo rivelando una bella gamba muscolosa con un accenno di peluria, con la bocca scese nell'interno coscia a leccare, poi fece lo stesso con l'altra strappando l'altra parte dei pantaloncini. "Non è bello? Su accarezzatelo anche voi" ordinò Alex mentre con la forbice passava sul bozzo pieno di Davide chiuso ancora dalla stoffa dei pantaloncini da cui si intravedevano gli slip blu del ragazzo. I due Andrea giocavano con la lingua su tutto il petto di Davide, sulla pancia, leccavano e bacavano avidamente, mentre Alex con la forbice tagliò la parte sopra dei pantaloncini che rivelò completamente il pacco gonfio del ragazzo racchiuso negli slip. Si udii un profondo respiro poi Alex disse "Mmmmmm, sii l'odore di cazzo, mmm quanto mi fa impazzire" Prese la testa di un Andrea è lo bacio profondamente, staccatosi poi si accani sul altro Andrea ed i due poi tornarono a leccare il muscoloso petto di Davide che brillava da tanta saliva aveva sul corpo. Alex invece si inginocchio di colpo e lecco lo slip blu del ragazzo cosi da assaporare l'aroma maschio di cuoi era impregnato. sollevo la testa al cello ed i due valletti lo baciarono nelle stesso tempo. "Preparatevi ragazzi, ora sta per iniziare la festa" poi Alex inizio avidamente a leccare lo slip di Davide, si gustava il gonfiore cioè il grosso cazzo del ragazzo che la sagoma risaltava su quel attillato slip. A sua volta Alex si sbottonò i pantaloni e strusciò il suo voluminoso pacco sulla faccia di Davide "Senti il sapore di maschio, senti quanto mi ecciti". Andrea 1 e Andrea 2 toglietevi la maglietta e iniziate a leccarvi che Davide vuole vedere I Andrea si tolsero la maglia e iniziarono a leccare i loro definiti corpi avidamente. Sembravano due belve da come si contorcevano. Si scambiavano baci e si passavano la lingua in posti inimmaginabili con velocità inaudita e frementi di piacere. Alex ridacchiava "Vedi ragazzino?" L'uomo noto che Davide teneva gli occhi chiusi e Alex rimedio mordendoli l'orecchio, cosi il ragazzo spalanco gli occhi " Prova a non obbedirmi e ti strappo l'orecchio la prossima volta." Davide fu costretto a vedere quei due ragazzi esibirsi per lui. L'eccitazione stava prendendo il sopravvento su di lui, come su i due Andrea dalle cui patte si notavano le erezioni. Alex sussurrò "vedo che ti piace" mentre gli maneggiava il pisello turgido da sopra gli slip. "Vorresti fare qualcosa a loro Davide? O prima vuoi che faccia io qualcosa a te?" La forbice scese lungo tutto il corpo del ragazzo fino ad incontrare gli slip. Con un colpo tagliò l'elastico e il cazzo di Davide uscì allo scoperto, depilato, eretto e con buona parte della cappella scoperta e grondante di pre sperma. L'odore di cazzo riempì l'aria e Alex strappo il bavaglio da Davide è lo bacio selvaggiamente. Il cazzo del ragazzo pulsava come non mai prima d'ora e il suo presperma scivolava lungo la sua asta fino alle glabre palle. "Ora dimmelo e si sincero , ti piace ?" " A a a me que e e uest queste cose ..." "Su di si o no !" "Sìììì" urlò Davide mentre la mano di Alex glielo scappellava completamente. "Voi due qua!" ordinò Alex " Leccali Davide, sono tutti tuoi" Il ragazzo fece andare la lingua sugli addominali dei due ragazzi protesi verso di lui mentre il pisello gli si inturgidiva sempre più. Alex iniziò a masturbarlo lentamente.Alex aveva lo sguardo sodisfatto aveva piegato la sua preda al suo volere, lo aveva iniziato a un mondo di piaceri e perdizione, la cosa lo mandava in estasi e si notava, il suo cazzo spingeva per uscire furi dal elastico dei pantaloni; Alex però teneva al sicuro la bestia dove essere Davide a gestire le danza da adesso, come un vero dominatore" libero il ragazzo dalla prigionia cosi potesse dar libero sfogo hai sui più perversi piaceri. Davide iniziò a limonare con i due Andrea mentre con la mano palpava il pacco di Alex, poi prese le manette e incatenò tutti e tre assieme, sbottonò i pantaloni dei due Andrea rivelando le loro erezioni contenute negli slip e poi quelli di Alex il cui cazzo svettava maestoso. Poi fuggì nudo dalla stanza, era l'occasione che ci voleva
     
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    LEGGENDA GAY

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    Il sole era alto è Davide si mise a prendere il sole , in una spiaggia tranquilla. La brezza accarezzava il suo giovane corpo steso sulla sabbia tiepida. Si udiva il frusciare delle onde in sotto fondo e la musica del chiosco in lontananza.L'odore di salsedine venne sovrastato dall aroma della crema che due ragazzi si stavano spalmando vicino a lui.Lo sguardo di Davide si poso sul ragazzo abbronzato che gli stava vicino, biondo, abbronzato, depilato, due belle gambe muscolose e occhi azzurri; Davide gli sembrò che dli fece l'occhiolino. " Me lo sarò immaginato" pensò Davide mentre volse il capo guardando il mareLe onde si infrangevano sugli scogli facendo schizzare l'acqua e il ragazzo decise che era il momento di fare un bel bagno. Si alzò stirandosi e mostrando le forme del suo corpo tonico e definito ma con una carnagione bianco latte. Lasciò le Hawaianas blu sul bagnasciuga ed entrò lento nell'acqua che gli sfiorava lo slip bianco di CK che risaltava le forme del suo contenuto, sembrava che stesse per scoppiare da tanto compresso ero il suo pacco. Si lasciò attrarre dall' acqua e con veloci bracciate raggiunse gli scogli dell'isoletta più avantiSi mise seduto su di uno scoglio a prendere fiato dopo la faticosa nuotata, il suo corpo brillava al sole. Decise di sdraiarsi sullo scoglio ad asciugarsi prima di ritornare a nuoto sul litorale quando gli sembro di sentirsi chiamare , giratosi intorno gli pareva di aver notato una figura andare al interno del isolotto. Incuriosito si incamminò fin dove iniziava la radura, ma essendo a piedi nudi non si addentròil ragazzo preferì tornare allo scoglio e li trovò i due ragazzi che si spalmavano la crema sulla spiaggia appena usciti dall'acquai ragazzi lo guardavano e ridacchiavano e sparirono nel entro terra lasciando a terra un braccialetto di cuoio su cui era inciso il nome Andrea. Davide decise di cercarli per restituire il braccialetto. La sera uscì sul lungomare dove tutti i ragazzi si incontravano, shorts di jeans, camicia bianca aperta sul petto e infradito.C'era molta gente ma a Davide non piaceva la confusione e si mise alla ricerca di un posto meno affollato. Decise di scendere in spiaggia e camminare in riva al mare, con le infradito in mano, camminava lungo l'arenile lascandosi bagnare i piedi dalle onde che si infrangevano sulla spiaggia. Poco più avanti notò, vicino a una barca sulla spiaggia, due figure; Davide decise di avvicinarsi era incuriosito da cosa potesse fare li qualcuno a quel ora , si fermò quando riuscì a vedere meglio ma mantenendo una certa distanza. Erano i due ragazzi che avevano perso il braccialetto con il nome Andrea e Davide avanzò di qualche passo per ridare loro l'oggetto perduto, ma si fermò quando si rese conto che i due misero in moto la barca e partirono via. Il mattino dopo Davide era di nuovo in spiaggia riconobbe i teli mare dei ragazzi che aveva incontrato il giorno prima, ma di loro nessuna traccia. Gli venne in mente che potessero trovarsi sul isolotto, indossò un paio di scarpe apposite e si avvio a nuoto verso l'isola. Arrivato sull'isola regnava il silenzio, solo il rumore delle onde. Si sdraiò al sole e si addormentòDormi cosi a lungo che quando si sveglio il sole stava calando. Era completamente nudo, ustionato dal sole, il suo slip nero di CK sparito, il braccialetto di cuoio con inciso Andrea però era ancora al suo polso .Poco più in la trovo una sua scarpa ; avvicinarsi per Davide fù faticoso , le scottature gli facevano male. Si mise con fatica la scarpa, dell altra nessuna traccia, poi più in basso gli parve di vederla ma in realtà era un mucchio di alghe. Il problema era il costume, non poteva certo tornare a riva completamente nudo; decise di addentrarsi nel isola per cercare qualcosa co sui coprirsi; raggiunto il punto in cui si fermo il giorno precedente trovo la sua altra scarpa ma non solo vide anche un altro oggetto. Era un involucro di cuoio con dentro arrotolato un biglietto: "questa notte all'una nella cala vicino al porto. Adesso guarda tra le due rocce a destra". Davide segui le indicazioni e trovo un costume a bermuda ,chiaramente preso dall'ambulante per pochi soldi, che gli calzava a pennello; con fatica fece ritorno in spiaggia , le scottature gli facevano male. Arrivato a casa si fece una doccia, si mise del doposole all'aloe x lenire le scottature ma restò indeciso se andare a quello strano appuntamento.Davide senti il campanello della porta , con indosso solo i boxer azzurri andò ad aprire la porta, alla porta c'era Pier un ragazzo alto, con un sorriso enorme e bianchissimo un folta capigliatura nera e portava un paio di occhiali che aveva lenti come fondi di bottiglia. Davide fece accomodare l'amico in cucina. "Vuoi qualcosa da bere?" gli chiese Davide. "Una Coca se ce l'hai". Davide si alzò e andò a prendere la Coca dal frigo passando davanti a Pier che non potè far altro che guardare il pacco dell'amico. Le guance gli si arrosarono preso da una vampata di calore, cerco di distogliere lo sguardo e si mise a guardare altrove. Lo sguardo gli si poso sul biglietto con l'invito misterioso e lo lesse "Che fai spii?" Pier balbettò qualcosa mentre Davide gli mollava un pugno in pieno viso che lo fece cadere dalla sedia Almeno cosi andò nella sua immaginazione . Nella realtà fece un respiro profondo e spiegò il tutto al suo miglior amico. "Se vuoi ti accompagno io" disse Pier "Lo faresti davvero?" "Sì" Davide lo abbracciò da dietro premendo involntariamente il pisello sulla schiena dell'amico.Pier divenne ancora più rosso e non passava inosservato. Davide lo bacio sul collo e si sedette di fronte all'amico. "E tu come mai sei venuto a trovarmi ? " "Volevo vedere come stavi, visto che è qualche giorno che non ci vediamo, ma soprattutto per sapere se volevi andare allo schiuma party di sabato sera al Crystal""Pier sai che non amo la confusione" "So però che ti piacciono le serate divertenti" "Sì, hai ragione. vedrò di esserci. Però ci andiamo insieme cosi io bevo e tu guidi" Pier non sapeva mai dire di no a Davide, fin da quando erano piccoli, era come soggiogato da lui. "Pier ci vediamo dopo per quel appuntamento ora devo andare a fare la spesa" "Ok, a mezzanotte al molo va bene ?" "Certo" ed i due amici si salutarono con una stretta di mano. Pier arrivò al molo poco prima di mezzanotte, maglietta di CK, jeans corti strappati e nike bianche. Il cielo era sereno ma senza luna.Davide lo raggiunse una decina di minuti dopo, stesso abbigliamento della sera prima ; i due si misero a parlare ed a camminare per arrivare al luogo del appuntamento di Davide. Erano in anticipo così si sedettero poco prima di arrivare su un muretto. "Che ti aspetti succeda a questo appuntamento Da'?" gli chiese un po' smarrito Pier"Non saprei, so solo che mi son successe cose strane e voglio capire perché; ottenere risposte è cosa mi aspetto" "Io al posto tuo avrei lasciato perdere" chiosò con voce tremolante Pier. "Immagino... sei sempre stato un cagasotto" disse sarcastico Davide e rise mollando un pugnetto sul braccio dell'amico . Pier ridacchio con il suo amico ma sapeva che nascondeva un velo di verità poi non aveva il coraggio di controbatterlo. Arrivarono che era appena scoccata l'una nel luogo dell'appuntamento, ma non videro anima viva. Trovarono solo un biglietto affisso appena scese le scale.Al suo interno un altro biglietto "Dovevi venire da solo, ora sub..." il resto del messaggio era danneggiato da uno schizzo d'acqua rendendolo illeggibile. "Mi dispiace" disse Pier " Se vuoi me ne vado, forse sei ancora in tempo" Davide ebbe un fremito "No aspetta, lascio perdere. Non mi piace sta cosa. Anzi, che ne dici di fermarti a dormire da me?" "Se vuoi, ok" E si incamminarono verso casa.Mentre Davide apriva la porta si senti una voce "È tanto difficile seguire delle stupide indicazioni su un biglietto" i due si voltarono è si trovarono difronte due volti molto famigliari per Davide. I due amici si chiusero velocemente in casa. "Chi cazzo sono Da'?" chiese impaurito Pier "Due ragazzi che ho visto l'altro giorno in spiaggia... non so che vogliano ma credo siano i responsabili di tutto quello che mi è successo" "Che facciamo adesso?" balbettò Pier"Domani mattina con calma ti spiego cosa faremo, ora andiamo a dormire" Davide preparò il letto vicino al suo a Pier, poi si tolse la camicia e gli short rimanendo in boxer. Pier lo guardava imbambolato. "Beh, non ti cambi? Vuoi dormire vestito?" lo interrogò Davide. Pier ricadde nell imbarazzo "Nnnnnoo" "Non ti cambi ??" "Da' nonnn hoo detto questo, non ho le mutande" "Come non ci fossimo mai visti nudi" e si sfilo i boxer "Ora sei più tranquillo?" Il cazzo saltò fuori dai boxer, con un ciuffetto di peli e mezzo scappellato. Sembrava più lungo e grosso rispetto a quando lo aveva visto nudo l'anno scorso nella palestra della scuola. "Dai Pier, via, togliti i jeans"Pier si era incantato nel osservare il membro del amico, Davide gli si avvicino e gli slaccio i jeans. "Per il resto ti arrangi non sono la tua mammina" tornando al suo letto centro col cazzo la mano di Pier. Pier si risveglio dal trans e si denudo il suo cazzo ciondolava nel vuoto come un pendolo. Era molto più lungo rispetto a quello di Davide. Si stesero nudi sui rispettivi letti. "Certo Pier che sei strano, ti vergogni a spogliarti con un serpente del genere?" gli disse ridendo Davide "Al posto tuo girerei sempre nudo" "Sei sempre il solito scemo" gli rispose Pier "Poi mica devi lamentarti, ti è cresciuto di brutto dall'ultima volta..." Che mi guardi sempre il cazzo?" lo interruppe Davide "Sì , mi piace il tuo cazzo" La risposta spiazzò Davide che era abituato al remissivo Pier. Qualche istante dopo gli chiese "Non mi sarai frocio?" "Non tutti sono gay dichiarati come te" Pier si mise sotto le coperte e cosi tronco la conversazione. Davide capi di aver toccato un argomento sensibile e lo rispettò restando in silenzio. La notte fu affollata di pensieri per i due ragazzi, entrambi presero sonno aolo alle prime luci dell'alba. Il primo a svegliarsi fu Davide. Decise di preparare la colazione ; alla fine il tavolo era pieno di tutto quello che poteva offrire; un tentativo di riavvicinarsi al amico . Pier si alzò e cosi come era raggiunse l'amico in cucina. I due erano nudi nella stessa stanza ma non davano peso alle loro nudità erano ancora presi dalla loro discussione. Si scambiarono un mesto buon giorno che denotava un certa freddezza. La colazione passò in un silenzio quasi religioso, Davide sì alzò e si fermò dietro a Pier ancora seduto, dandogli uno schiaffo sulla testa. L'amico si girò di scatto e si trovò il cazzo di Davide a 5 cm dalla faccia. "Ora puoi guardarlo meglio" sentenziò Davide.Pier divenne rosso come un peperone ."Ahahahahha, Pier non diventi solo rosso quando me lo guardi " Infatti il pisello di Pier si stava alzando, si stava eccitando ad avere il suo amico nudo a fianco. Quante seghe si era sparato pensando a Davide nudo e ora che ne aveva l'occasione non ne approfittava... In quel momento suonarono alla porta. Davide si infilo un maglietta ed andò a vedere chi fosse. "Davide sono la signora Agata .Avresti dello zucchero?" "Sì" E cosi gli diede un pacco della sua scorta. "Era solo la vicina" disse Davide rientrando in camera. Intanto Pier si era già rivestito e preoccupato gli chiese: "Cosa pensi di fare con quei due ragazzi di ieri sera?" "Dai Pier rimetti comodo " "Davide io devo andare a lavorare" "Fatti ammirare ancora un po'" Davide si spoglio come tentativo per convincere il ragazzo a trattenersi. "Davide non ne ho proprio il tempo ma possiamo rivederci quando finisco. Cosi forse riesci a spiegarmi cosa intendi fare con quei due" "Non penserai di lasciarmi così" Davide lo fermò e chiuse a chiave la porta della camera " Di qui non esci se io non voglio" e gli strinse il pacco da sopra i jeans sentendo che si stava indurendo. "Da' lasciami" cercava di ribellarsi Pier mentre sentiva la mano di Davide sbottonargli i pantaloni che gli scivolarono giù lungo le cosceIl cazzo di Pier sventolava in aria eretto sarà stato più di 23cm "Vedi anche il tuo cazzo vuole che resti. Ascoltalo" "Ma la tipa mi licenzia se arrivo in ritardo, Davide dai lasciami andare farò tutto quello che vuoi più tardi ma adesso lasciami andare" "L'hai detto pisellone e le promesse si mantengono" disse Davide mentre lo scappellava tutto. "Sìsì tranqui farò tutto quello che vorrai" "Bravo Pier" e gli infilò la lingua in bocca mentre riapriva la porta dietro di lui. Davide non andò al mare quel giorno era meglio evitare quei tizi per il momento, si mise al computer per concludere alcune consegne. Poi nel tempo che avanzava si mise a cercare qualche idea da mettere in pratica con Pier nel pomeriggio. Quello ch era successo al mattino lo aveva eccitato e se si era frenato era perchè Pier si era sottomesso a lui, altrimenti lo avrebbe preso con la forza. In quel momento si accese il display del iphone. Un messaggio su whatsapp. Era di Pier una foto del suo cazzone . Poco dopo un secondo messaggio " Tra 10 minuti al forte abbandonato. Da solo" Davide decise di andare per finalmente chiarire tuttoDavide raggiunse il forte abbondonato ma non c'era nessuno, noto solo una porta aperta. Con passo deciso entro nel edificio , nessuno al interno. Solo un altra porta aperta. Entro nella stanza e li trovò Pier. Il ragazzo era nudo e legato con delle corde che gli percorrevano tutto il corpo come un salame. Era messo appeso al soffitto con una corda che passava intorno ai polsi legati assieme . Il ragazzo toccava terra sollo con le punte delle dita dei piedi .In bocca una palla bondage .Pier era svenuto non dava segni di vita . Nessun altro nella stanza . Ma sul corpo di Pier un foglio con un messaggio " ecco cosa puoi fare con lui, vi aspettiamo al isola domani sera non mancate " Davide provò a svegliare Pier senza risultato, chiamandolo, scrollandolo... il pisellone gli penzolava tra le cosce. L'occasione era unica e Davide lo prese in mano all'amico e iniziò a menarlo, poi appoggiò la bocca sulla cappella Le labbra lambivano la cappella del cazzone di Pier, che ancora addormentato, stava ricevendo un pompa da Davide che con sempre più gusto ne faceva sparire una parte in bocca. Era bello duro e grosso e pulsava sotto i colpi di lingua di davide che nel frattempo si era sbottonato i pantaloni e si masturbava selvaggiamente Davide poco dopo sborro copiosamente con otto grandi schizzi di caldo seme bianco e cremoso sulle gambe di Pier. Davide sì alzò e iniziò a baciare Pier mentre lo continuava a masturbare furiosamente fino a che non eruttò un fiume di sborra addosso a Davide. Pier si sveglio in quel momento e disse "Slegami pervertito " Davide obbedì e liberò dalle corde e dai lacci il suo amico, che gli mollò un pugno nello stomaco lasciandolo piegato in due sul pavimento , faticosamente il ragazzo recuperò fiato e con un filo di voce chiese "Perché?" "Hai abusato di me" gli rispose con le lacrime Pier e rivestendosi faticosamente se ne andò ladciando Davide inginocchiato sul pavimento. Con fatica si alzo e ricompose . L'unico pensiero era come poter avere il perdono di Pier. Il ragazzo probabilmente credeva che sia stato il suo miglio amico a rapirlo per sodisfare le sue voglie ed usarlo a suo piacere. Un secondo pensiero tormentava Davide cosa potevano fare i due ragazzi misteriosi se non andavano lui e Pier all'appuntamento per la sera seguente. Come poteva chiedere perdono e convincerlo a seguirlo. Poi un illuminazione era il sabato del schiuma party, uno dei preferiti di Pier lo avrebbe trovato si sicuro. Davide andò quella sera allo schiuma party, l'intento era chiarirsi con il suo amico e chiedere scusa, ma soprattutto convincerlo ad andare con lui all'incontro. Il locale sulla spiaggia era pieno di ragazzi ma di Pier nemmeno l'ombra per il momento . Decise di aspettarlo ma anche di godersi la serata. C'erano molti ragazzi davvero interessanti, che poi con la scusa dello schiuma party erano a petto nudo mostrando fisici abbronzati e atletici. Davide su alcuni di essi ci avrebbe fatto molti peniseri, anche perchè la situazione del pomeriggio ancora lo eccitava e non poco. Ballare tra tutti questi bei maschioni era proprio una mazzata per le sue voglie. Spostarsi da una parte e l'altra della sala era difficile se non strusciandosi con altri. Toccare tutti quei bei corpi atletici lo mandavano in estasi, stava perdendo il controllo delle sue emozioni. Ma nessun ragazzo lo degnava di uno sguardo, erano troppo presi dalle ragazze presenti. Ad un certo punto Davide scivolo finendo a terra in mezzo alla schiuma. un altro ragazzo inciampò sulle sue gambe capitolandogli addosso. I corpi dei due ragazzi aderirono completamente, tanto che Davide poteva avvertire distintamente il pacco dell'altro ragazzo appoggiato alla sua pancia e l'altro ragazzo petava sentire quello di Davide sulla coscia. Si scambiarono uno sguardo mentre a Davide stava salendo un erezione che era difficile contenere e i capezzoli gli si fecero duri come due spilli. "Forse sarà meglio che mi sposto prima che vieni nelle mutande" gli disse il ragazzo sopra di lui, spostando la gamba e strusciando sul pisello di Davide "Potrei farlo nella tua bocca?" "Ma anche no, al massimo sono io che svuoto il mio nella tua bocca o direttamente nel tuo culo frocetto" e gli strizzò un capezzolo mentre si alzava"Pensi mi dispiaccia ricchione ?" "Cosa hai detto?" "Ricchione! ""Non provarlo a ripetere frocetto di merda" "uuuu seno che mi fai mi spacchi il culo ?" "La tua faccia da culo" Davide esordi poi "Io e te sulla spiaggia qui fuori adesso , chi vince fa il culo al atro ! Non ti tirerai indietro checheta " "Preparati a essere sfondato frocetto. Andiamo" Il ragazzo era davvero spesso, per Davide sarebbe stata dura prevalere, ma ormai era fatta. Avesse perso il suo culo vergine sarebbe stato sfondato. L'angolo buio della spiaggia attendeva ormai i due ragazziSoli in quello spazio buio avrebbero potuto dare inizio alla loro disputa , erano li pronti uno di fronte. Mancava solo il gong per dare inizio. Il primo colpo fu di Davide che centrò su una spalla il ragazzo che per tutta reazione lo scalciò facendogli perdere l'equilibrio e cadere a terraDavide si rotolo su se stesso e rialzo molando un sinistro ben assestato sul pettorale destro del ragazzo. Non si capi bene se fece più male a lui o al suo nemico. "Tutto qui quello che sai fare? Credo mi divertirò presto con il tuo culo" Un pugno ben assestato fece cadere di nuovo DavideIl ragazzo si rialzo e sputo sul suo massiccio avversario prima di ributtarsi alla carica e con una testata farlo cadere a terra "Cosa dicevi prima?" disse Davide mentre con una mano gli allentava i lacci dei pantaloncini"Frocetto di merda che credi di fare ?" e il ragazzo mise le mani sui fianchi di Davide le fece scivolare nel bermuda del ragazzo e con un movimento deciso gli e lo strappo tirandolo verso l'esterno. "Ecco come devono andare in giro le troiette come te , col loro bel culetto fuori "Davide sfilo il costume del ragazzo si scatto . Ora erano in piedi nudi pronti a combattere ancora. Davide guardava il corpo nudo del suo avversario, un fisico atletico con un pisello depilato, già grosso da mollo e con due enormi noci sotto, le gambe lisce e possenti. Anche l'altro ragazzo guardava Davide, ormai era deciso a violargli il culo sodo sfondandolo con il suo cazzoneCombattevano senza esclusioni di colpi e senza sostare da un po' nessuno dei due voleva cedere. I loro corpi, sudati e sporchi di sabbia si scontravano, strusciavano colpivano, era una lotta serrata."Non vi sembra di esservene date abbastanza?" Davide e il suo antagonista si bloccarono guardando verso dove si era sentita la voce"Fulvio, dai aiutami a dare una lezione a questo frocetto di merda" " Edoardo nn aspettavo altro" "Ora vedrai come ti conciamo !" esclamo Edoardo Dal buio apparvero due ragazzi che agguantarono il rivale di Davide e lo colpirono con una serie di pugni e calci rovesciandolo per terra "Così vediamo quanto sei maschio" "Tienilo fermo Fu' " Edoardo si piegò su di lui, gli aprì le chiappe e gli infilò un dito nel culo. Davide era immobile "Aahahahahaahahhahaiiiiiaaaaiiiiiii!!!!!!" "Taci frocettto" mettendoli una mano in bocca disse Edoardo. Sul volto del ragazzo iniziarono a scendere delle lacrime "Guardate un po' il maschio alfa" disse Fulvio . "Che fai li impalato tu?, prendi un po' il telefonino di sto tipo. Sono sicuro che ha una ragazza che li piacerà molto il video che stiamo per girare" disse Edoardo ultimando la frase con "O se farai la brava troietta non vedrà mai" "Ed' ma se il video c'è lo teniamo cosi poi abbiamo la nostra bella vaccona ogni volta che vogliamo" "Dai tu lo prendi sto telefono" Edoardo esorto Davide che era fermo attonito nudo in quel angolo buio della spiaggia . Davide allora frugò nei pantaloni rimasti lì a terra del ragazzo ed estrasse il cellulare, poi mentre i due aggressori erano distratti, intenti a palpare e umiliare il ragazzo a terra, Davide si infilò i bermuda e scappò via lungo la spiaggia rientrando nel locale.Nel giro di pochi giorni Davide incontro ben cinque tipi strani prima i ragazzi della spiaggia ed adesso questi tre. Sapeva sempre meno cosa fare però ora aveva paura di cosa poteva accadergli se lui e Pier non fossero andati al appuntamento. Del ragazzo ne c'era nessuna traccia. Il mattino dopo Davide si svegliò con un idea in testa: aveva il cellulare del ragazzo con cui si era picchiato la sera prima. Frugò nella rubrica e trovò "Amore mio". Decise di avere un incontro con quel ragazzo e chiamò quel numero. "Ciao amore" "Ehm, scusa ho trovato questo cellulare e volevo renderlo al proprietario. Puoi mica darmi l'indirizzo per renderglielo?" La tattica funzionò, ora Davide poteva giocarsi la chance di convincere quel ragazzo ad accompagnarlo. In fondo quella sera gli aveva evitato un'umiliazione.Il ragazzo sbatte la porta in faccia a Davide senza farlo parlare. Era ormai quasi ora di andare all'appuntamento e Davide sentiva lo stomaco stringersi e l'indecisione salire. Andare oppure no?Quando senti suonare la porta. Appena aprì la porta Pier si catapultò dentro piangendo e si rifugiò tra le braccia di Davide come un bambino impaurito."Cosa succede Pier ?"Singhiozzando il ragazzo rispose "Due ti ti tizzi hanno fat to il culo al mii io amico diii lett tto ora miii ha mandato a fan culooo perché mi da la colpa" "Come mai?" chiese velocemente il ragazzo. Pier si calmo e con titubanza rispose "ieri lo mandato a fare il culo a te , cosi impari ad abusare dei altri" " Guarda che non sono stato io a organizzare tutto. Ho solo approfittato del fatto che fossi lì, nudo e disponibile, per poter finalmente assaporarti" e mentre lo diceva si avvicinò a Pier e lo baciò, mentre l'altra mano lo stringeva a se. I due si persero in qualche dolce attimo prima che Davide riprendesse la parola "Parlami la prossima volta Pier, evita di scappare e fare stupide supposizioni. E ti perdono per quello che volevi che mi capitasse." "Grazie , sei un vero amico" "Anche qualcosa di più se me lo consentirai Pier. Però adesso abbiamo un grosso problema da affrontare" Di cosa parli Da' " " Iragazzi dell'altra sera... devo presentarmi con te ad un appuntamento con loro""Perché dovremmo andare?" "Ti hanno legato loro come un salame , cosa potrebbero farci se non ci presentiamo?" "Secondo me è una trappola" "Forse, però che possiamo fare? Dobbiamo rischiare" gli disse in modo convincente Davide.
    I due raggiunsero la spiaggia e li trovarono un pedalo , con un messaggio "Vi stiamo aspettando, raggiungeteci" "Andiamo!" tuono Davide. I due arrivati sul isola erano circondati dal buio e solo il fruscio delle onde rompeva un silenzio che sarebbe stato tombale. I cuori dei ragazzi battevano all'impazzata nessuno dei due oso fiatare. Ad un tratto un scia di luce illumino il buio, un sentiero ma dove li avrebbe portati. "Sei sicuro Da' di proseguire?" "Sì Pier, dai andiamo" E avanzarono seguendo questo sentiero illuminato che portava dentro una radura al di là del bosco ove c'era un vecchio fortino militare.Strisciando oltrepassarono un buco nelle recinzione e quatti quatti entrarono nel edificio principale. Tutto era buio e silenzioso, tanto che i due ragazzi potevano sentire il loro respiro indistintamente. Ad un certo punto trovarono una porta: al di là avrebbero scoperto cosa li attendevaforse. L'aprirono, la porta fece un cigolio sinistro che fece aumentare i batti del cuore di entrambi i ragazzi. Si trovarono in una stanza vuota, infondo un altra porta, si avvicinarono per aprirla. Quando udirono nuovamente il cigolio sinistro, i cuori di Davide e Pier si fermarono. Con il cuore in gola si girarono su se stessi e si trovarono di fronte i due ragazzi dell'altro giorno "Ben arrivati. Vedo che siete stati di parola, bravi" Dopo un attimo di smarrimento Davide chiese: "E ora che siamo qui?""Io sono Andrea e lui è Massimiliano Max per gli amici" "Non ci avrete trascinato qui per fare conversazione!!! Siete malati!!" Esclamo Davide "Piano con le parole ragazzino" Lo interruppe Max. " E per cosa saremmo qui?" balbettò Pier "Lo scoprirai presto" gli rispose Max "Sarà molto divertente" rise AndreaMax guardo i due amici e disse "Aprite la porta e scendete le scale" "Noi non ci muoviamo, prima parlate che ci facciamo qui?" Disse con dono da duro Davide. Max fece quattro grandi falcate ed attraverso la stanza fino a piombare difronte al ragazzo; con una mano lo prese per il collo e lo sollevo da terra "Vedi di ascoltare e ubbidire". Davide non poteva rispondere e non riusciva a reagire; Pier era troppo impaurito per fare qualcosa. "Max mettilo giù" l'uomo ubbidì scaraventando Davide a terra. Davide tossì due o tre volte, poi si alzò gridando "Ma che cazzo credi di fare?" E partì all attacco di Max, ma alle sue spalle venne raggiunto da Andrea che gli puntò un coltello nella schiena "Muoviti ancora e te lo pianto nella schiena""Ma..." Davide si interruppe quando senti la pressione della punta del coltello sulla schiena farsi più forte. "Da bravi ora scendete" Pier obbedì e Davide con il coltello puntato alla schiena segui l'amico mal volentieri. La stanza era mal illuminata, una luce bassa, fioca che lasciava giusto intravedere un letto, un divano, un tavolo. "Mettetevi laggiù" ordinò Max"Laggiù dove ?"Chiese Davide "Sul divano"
    rispose Andrea. Con passo insicuro i due si avvicinarono e si sedettero. "Siete comodi?" Chiese loro Andrea "Ma che caz.." Davide non fini la frase, Andrea li piazzo il coltello davanti al volto. "Non posso nemmeno parlare?" "Certo che puoi ma non fare lo stronzetto con noi due" Gli rispose Max. "Si si siamo comodi" rispose timidamente Pier. "Piacito il regalino Davide?" "Siete due stronzi" ringhiò Davide "Taglialo Andre" gridò irritato Max "Credi che non ho il coraggio di farlo ragazzino?" Il coltello gli accarezzava la guancia, poi il collo, fino a scivolare lungo il petto e ad arrivare al pacco del ragazzo. "Apri ancora una volta la bocca e ti assicuro che sarà l'ultima cosa che fai" "Da' ti prego..." piagnucolava Pier "Vedi con'è ragionevole il tuo amico?" disse Max mentre accarezzava il volto del ragazzo"Sarò più mansueto se metti via quel coltello" "Mmmmmm non credo che capisci ancora chi ha il coltello dalla parte del manico ragazzino!" Disse Andrea facendo scorre il coltello dal pacco di Davide sino al collo del ragazzo, la lama si poso vicino la vena del collo pulsante di Davide. Max se ne stava dietro il divano, Andrea ora si era allontanato per far calmare i ragazzi ma teneva il coltello in mano con fare minaccioso. "Allora piaciuto il salame che ti abbiamo regalato ? " "Voi mi fate solo schifo Aaaaaaaaaaaaaa " Piombo il silenzio. Max da dietro il divano uso un pungolo elettrico su Davide. Il ragazzo rimase per un po' stordito mentre Pier iniziava a piangere implorando di non fargli del male. "Tranquillo ragazzino" disse Andrea iniziando a baciarlo dietro la nuca mentre con una mano gli strizzav un capezzolo da sopra la maglietta. Max trascino il corpo di Davide vicino al tavolo poi da un tasca prese della corda e gli lego i piedi, con delle manette lo blocco alla gamba del tavolo. Max si avvicino a Pier e inizio a baciare il ragazzo sotto il mento. Pier aveva il fiato corto mentre i due uomini si prendevano cura di lui con dei teneri e delicati baci. Andrea gli mise una mano sotto la maglietta toccando la sua pelle morbida e liscia e solleticando i capezzoli che erano diventati duri come spilli, mentre Max continuava a baciarlo sulle labbra che Pier teneva ancora socchiuse. " Brutti porci che cazzo fate" strillò Davide "Toh, l'amichetto si è ripreso" sogghignò Andrea"Ci divettiamo, con il tuo amico" terminata la frase Andrea lecco Pier passando la lingua lungo il collo per poi conclude il viaggio sulla guancia. " Ribellati !! " "Lui non lo farà , a capito come funziona" disse Max che si avvicinò a Davide "Ora stai buono qui ed osserva" "Ma vedetelo è terrorizzato da voi come può volerlo " Max tiro un sputo in faccia ad Andrea. Lo sputo li centro la guancia destra e piano piano scivolava prima sul naso poi sulla guancia sinistra per poi fermassi a terra. "Siete dei maiali" strillò Davide cercando di divincolarsi dal tavolo. "Ti avevo detto che dovevi tacere..." gli sussurrò Andrea poi si chinò e iniziò a sfilargli le scarpe Converse dai piedi per poi portarle al naso di Pier "Senti il sapore del tuo amichetto""Annusa da bravo!" "Fa respiri profondi, coraggio" Il ragazzo aveva poco fiato per respirare ed ora era costretto a respirare dalla scarpa del amico. La scarpa veniva premuta sul suo volto, con quelle poche forse che aveva obbedì al comando; fece un quattro grandi respiri. L'odore di sudore era intenso e nauseabondo. Pier sveni. "Siete dei bastardi!!! Liberatemi che vi faccio vedere io" strillava Davide "Cosa vorresti fare moscerino? Se fossi venuto solo l'ultima volta non sarebbe successo questo al tuo amichetto" rispose Andrea mentre Max aveva aperto la bocca a Pier baciandolo profondamente . "Lacciatelo, lascatelo lui non ha fatto niente " "Lo credi tu ?" "Che vi può aver fatto?" "Ci ha respinti, disprezzati, dato dei matti e solo perché gli abbiamo proposto un po' di bondage soft" "Che cazzo dite ?" "Secondo te perchè l'altro giorno lo hai trovato legato?"gli disse Andrea sfilando un calzino a Davide e infilandoglielo in bocca. "Così ora stai un po'zitto" Nel frattempo i baci di Max avevano risvegliato Pier"Mmmmmmammmmmo mmmomoa momo""Smettila di mugugnare ?" disse Max "Pier giusto ragazzone ?" intimorito il ragazzo ed ancora un po' stordito rispose "Sì" "Ora da bravo, accucciati e vieni a gattoni qui, il piede del tuo amico vuole essere leccato" Pier rimase immobile "Ho detto leccalo!!!" Lo prese per la maglietta e lo trascinò per terra. "Lecca!" Pier iniziò timidamente a leccare la pianta del piede di Davide che si dimenava x il solletico"Gaurda come lecca Max" "Mmmm lo vedo è avido , secondo me ne va matto. Dal odore della scarpa devono essere molto saporiti." "Ti piace vero Pier?" il ragazzo non rispose, allora Andre li poso un piede sulla schiena e lo premette a terra. L'uomo portava dei anfibi come calzatura. "Se faccio una domanda tu rispondi subito e mi dici anche signore e nello steso modo rispondi al mio amico, feccia" " Sì signore" " Bravo Pier, ora lecca bene tra le dita e succhiagli l'alluce come se fosse un cazzo" Pier obbedì e inizio a leccare con più avidità il piede di Davide. "Guarda Andre come lo succhia bene" "Davvero eccitante"" Abbiamo visto giusto su di lui è proprio un bravo slave" "Ora Pier lecca le gambe al tuo amichetto dai, fallo eccitare" "Ma io..." balbettò Pier "Osi disobbedire?" strillò Max prendendolo per la maglietta "Fai come diciamo Pier se no finisce male a tutti e due" mentre con l'anfibio gli toccava il pacco"Nooo NO! ; non lo voglio fare" "Sai no cosa ti succede se non ubbidisci " Disse Andre facendo più pressione sul pacco del ragazzo "Fate quello che volete ma adesso basta, non sono lo schiavo di nessuno" Max da dietro lo prese e gli bloccò le braccia trascinandolo sul letto. Andrea nel frattempo prese 4 corde e bloccò mani e piedi del ragazzo. "L'hai voluta tu" gli disse Max togliendogli scarpe e calze. Andrea aveva preso Davide e lo aveva legato ai piedi del letto "Ora gli lecchi tu i piedi" mentre strusciava il coltello sulla schiena del ragazzo"Mmmmmmmmm mmmm mmmm" Davide aveva ancora il calzino in bocca, Andrea poso il coltello a terra poso la mano sulla spalla del ragazzo e con l'altra tolse il calzino dalla bocca di Davide. Per il ragazzo fu una occasione d'oro; tiro una spallata ad Andrea che cadde a terra inerme. "Sei finito ragazzino" gli gridò Max riversandogli una scarica elettrica che lo tramortì. Pier si mise a piangere anche se leccare i piedi lo aveva eccitato." E tu non piangere !Lagna! Ne ho anche per te se continui" Pier non riusciva a smettere di piangere. Max prese da terra il coltello e strappò la maglietta del ragazzo mettendo a nudo il suo petto liscio sul quale passava la lama "La smetti o devo affettarti come un salame?" Pier trattenne lacrime e singhiozzi ma tremava come una foglia. "Se collabori ti facciamo divertire" disse strizzandogli l'occhio Andrea. Quest'ultimo lecco la pianta del piede del ragazzo, li succhio l'alluce e poi con dei bacini risali dal ventre al capezzolo sinistro che inizio a slinguazzare, con la punta della lingua. Max si occupava del destro mentre il pacco di Pier iniziava lentamente a gonfiarsi nei suoi short di jeans e i suoi gemiti facevano ben capire che si stava eccitando. Del resto Andrea e Max erano due bei ragazzi e sapevano usare bene le lingue che rmai vagavano su tutto il petto nudo del ragazzo."Smettetela subito!" Tuono Davide che si era ripreso dall'ultima scossa. " Ragazzino qui gli ordini li diamo noi! Non costringermi ad usare il coltello per fartelo capire" Disse Max "Guarda un po', il tuo amico si sta divertendo!" Mentre parlava Andrea massaggiava il vistoso pacco di Pier, concluse la frase dicendo " Se ci lasci fare di diverti pure tu" "Questa volta , ci lasciate liberi !" Davide si rivolse con dono sicuro e deciso. Max si chino per raccogliere il coltello "Cerchi questo ?" Disse Davide. "Cosa pensi di fare ragazzino?" Tempo che hai tagliato i lacci e il tuo amichetto è già abbrustolito visto che dimentichi questo" disse Andrea mostrandogli il punzone elettrico pronto a colpire sul pacco bello gonfio il suo amico Pier"Tu provaci solo ed io poi ti infilzo!" "Parole sbagliate ragazzino! Di addio alla palle Pier e poi ringrazia il tuo amico" con tanto di risata malefica , disse Andrea. Premette il bottone e si senti una fragorosa risata. Quella risata era di Pier. "Quel affare credevi veramente potesse tanto, per cosi tante volte l'ultima volta ho finto ed ho aspettato il momento buono. Ora chi ha il coltello dalla parte del manico?" Davide tagliò i lacci che lo tenevano legato al letto, poi puntandogli il coltello ordinò ad Andrea di slegare Pier. "Ora inizia il divertimento" sghignazzò Davide"Cosa hai in mente ragazzino ?" Chiese Andrea. "Lo vedrai subito. Pier prendi i lacci e lega loro polsi dietro la schiena e polpacci" ordinò Davide "Ok Da'"Pier presa la corda e la lancio lontano guardo nei occhi Davide e gli disse "Dobbiamo essere meglio di loro, Adesso simo liberi possiamo andarcene" "Bravo ragazzino. Hai avuto la tua occasione Davide. Ci spiace ma il tuo amichetto non la pensa come te" disse Andrea"Ho ancora io il coltello dalla parte del manico, ma Pier ha ragione siamo meglio di voi, ora ce ne andiamo e vedete di non disturbarci più" "E da dove uscireste visto che la chiave della porta è qui?" disse Max mettendosi la chiave nelle mutande "L'unica via d'accesso è quella x risalire da questa stanza sotterenea"
    Con uno scatto felino Davide agguanto Andrea, li mise la lama del coltello alla gola e disse "Se ci tieni al tuo amico dammi quella chiave" "Credi di essere meglio di noi?" Domando Max. "Ti ho detto di darmi quella chiave" intimò Davide "Non ci penso neppure" continuò Max "Credi non ne avrei il coraggio?" continuò Davide con il coltello premuto sul collo. La situazione però iniziava ad eccitarlo ed Andrea se ne accorse sentendo spingere qualcosa di duro all'altezza del suo culo"Ti eccita dominare è ragazzino ?" disse con un filo di voce Andrea mentre con un due dita della mano andò a sfiorare la patta di Davide "E tu Pier non vuoi prendere le chiavi?" disse sussurrando Max all'orecchio del ragazzo e leccandogli lobo e colloPier non si scompose, cerco di rimanere indifferente "Non fingere ragazzino" Disse Max a Pier Aggiungendo, con un sussurro al orecchio del ragazzo "So che muori dalla voglia di saltarmi addosso, come una cagna in calore" le Labbra di Max erano cosi vicine che ad ogni parola gli sfiorava l'orecchio e Pier sentiva un fremito percorrergli la schiena. Il corpo del ragazzo vibrava di eccitazione ma la testa ancora cercava di ragionare, mentre Max con un dito gli percorreva lento la schiena. Andrea aveva sempre il coltello puntato alla gola da Davide "Allora hai deciso ragazzino? Che vuoi fare?" gli sussurrò. mentre con le dita gli sfiorava il gonfiore in corrispondenza della patta. Andre con un filo di voce continuo a parare "Credi che se scappi oggi, fuggirai dal tuo destino" "Che fai mi minacci! Ti ricordo che hai un coltello al gola" "Puoi anche tagliarmi la gola ragazzino. La verità è un altra tu sei nato per dominare. Le senti le mie dita che ti toccano, il cazzo è eccitato non puoi negarlo; questa situazione di piace. Tu credi che sia tutto una coincidenza ma noi volevamo che finisse cosi" "Che scemate farfugli" Nel frattempo Max aveva infilato le mani sotto la maglietta di Pier e gli stava accarezzando voluttuosamente il petto. "Il tuo corpo mi eccita" disse all'orecchio a Pier mentre gli premeva l'enorme erezione sul culo. Il ragazzo iniziava a non resistere più, aveva voglia di lasciar sfogare il proprio corpo. Andrea disse a Davide "vedrò di essere breve ragazzino. L'altro giorno in spiaggia abbiamo capito subito la tua natura, tu devi essere un dominante e noi abbiamo deciso di essere i tuoi maestri, ci mancava il tuo sottomesso ma Pier è arrivato al momento giusto, come detto prima lo volevamo usare per le nostre voglie ma ci ha respinti" " Smettila con le minchiate" "Tu ascolta impertinente. Potevamo vendicarci grazie a te ed in più ti avremmo addestrato. Tutto perfetto. Il tuo amico legato di eccitava seno lo avresti slegato e in spiaggia dici grazie di abbiamo salvato il culo con i nostri amici" "Ma che cazzo dici" "Credimi la verità. E tu con in mano il coltello. Tutto pianificato, lo senti il piacere scorrerti dentro, ora ringraziami. Rendimi felice libera il dominatore che c'è in te. Vai e prenditi il tuo amico. Pier e tuo fa di lui ciò che vuoi" Max nel frattempo aveva sbottonato la patta di Pier e stava palpando avidamente i boxer pieni del ragazzo che a sua volta abbassò la zip di Max infilando una mano nei suoi slip. Era caldo e duro, ma poi avvertì a lato qualcosa di freddo e la ragione prevalse all'eccitazione prendendo la chiave."Da' andiamocene , scapiamo da questa follia" disse Pier mentre con uno scatto felino si ricompose e scappo alla porta. Con tre mandate si sblocco "Libertà stiamo arrivando" esclamo il ragazzo spalancando la porta. "Non credo troietta" " E tu che ci fai qui?" Era il ragazzo della rissa in spiaggia. "Sorpresi ragazzini? Non volete giocare con noi ed ora basta, si fa sul serio" urlò Andrea "Prendetevi Pier vuoi due, lo conosco troppo bene. Io ho un conto in sospeso con Davide. Quando avrò finito con lui, il suo culo sarà cosi aperto che ci entro con due mani" Il ragazzo concluse con una grossa risata. "Gli ordini del capo sono diversi" "Me ne fotto di quello che dice quel tipo isterico". Un rumore secco si senti poi il silenzio. "Quindi sarei un tipo isterico?" si sentì eccheggiare nella stanza "Rispondimi Andrea! O vuoi essere umiliato qui, davanti a tutti?" "Chiedo scusa Signore, non succederà più" "Sarà meglio o la mia ira si paleserà davverò" L'insubordinazione di Andrea secondo non rimase impunita, quando il ragazzo entro nella stanza tutti poterono notare il segno di una frustata sulla schiena. Il capo entro dietro di lui, in mano teneva un frustino da fantino. Indossava un paio di pantaloni in pelle neri, molto aderenti. Portava un giacchetto senza maniche in pelle, era abbottonato sino ai possenti pettorali; nemmeno un pelo sulle parti visibili del corpo. Capelli corvini, non aveva la barba ed i suoi occhi iniettavano terrore erano color ghiaccio. L'uomo girava a piedi nudi. Il capo prese la parola "Sono Alex Fallone è sono il proprietario di questo bordello ; voi due siete stati scelti da me in persona per diventare i nuovi giocattolini per i miei clienti. I miei uomini migliori avrebbero dovuto riuscire ad addestrarvi secondo il programma; però da quello che ho visto dalle telecamere con voi due dovrò pensarci io oppure voi tre volte un ultima possibilità ? Dimenticava, Andrea prima che pensi di toccare il culo di Davide sappi che non immagini cosa ti aspetti se osi fare una cosa simile al mio stallone" l'uomo usci e si ritiro in ufficio a spiare dalle telecamere cosa avrebbero fatto ora i suoi uomini. Nella stanza c'era silenzio, Davide e Pier erano sconvolti ora sapevano che non avevano speranze di salvezza, non sapevano che fare. "Tu sei mio, ho un conto in sospeso con te" disse il ragazzo della spiaggia squadrando Davide "Devi solo provare a toccarmi" ringhiò in risposta "E se ti tocco io?" lo interruppe Andrea palpandogli il culo con forza. Intanto Max stava riaccendendo l'eccitazione in Pier giocando con la lingua sul suo collo.Davide disse "Ricordatevi che non potete fare nulla al mio culo! Qualcuno si arrabbia se lo fate" Concluse con una bella risata. I due Andra risposero in coro "Oh ma non ti facciamo nulla al tuo bel culetto vergine, rimarrà tale; ci divertiremo in altro modo" I due si avvinarono al ragazzo e lo strinsero in un abbraccio. Andrea1 lo baciava sul collo mente il due(il ragazzo della spiaggia) gli teneva la testa sollevata verso l'alto e disse ora capirai come è essere un attivo sottomesso e gli sputo in mezzo agli occhi "Ma che cazzo fai?" strillò Davide. Intanto Andrea gli stava sbottonando la camicia. Dall'altra parte Pier era già a petto nudo con la maglietta sopra la testa mentre Max si era sbottonato i pantaloni strusciando sulle gambe del ragazzo la sua possente erezione contenuta negli slip bianchi.Pier ormai era perso nelle sue emozioni mentre Davide cercava di resistere alla morsa sei due Andrea, non voleva cedere a quel tipo ti piacere."Ok ora basta" eccheggiò una voce nella stanza "Sembrate delle checche isteriche. Voglio azione, voglio emozioni, voglio maschi arrapati" "Tu sei già molto arrapato" disse Max a Pier a cui si notava un gonfiore enorme mal celato dai suoi pantaloncini rossi.Alex era rientrato nella stanza non poteva sopportare oltre tanta incapacità dei suoi sottoposti, anche se "Max tu prendi Pier e portalo nella stanza C" "Capo , grazie" I due se ne andarono. "Voi due mi avete deluso" "Davide vieni con me" disse Alex. Davide era titubante. " Vuoi subire la mia ira?" rincarò la dose il capo. Davide lo seguì al di fuori della stanza " Sei un ragazzo che mi piace molto, hai saputo resistere e dominare quei due, ora chiedimi quello che vuoi e ti accontenterò". Davide era pensieroso stava studiando cosa rispondere. I due camminavano lungo un corridoio buoi e tetro ma anche se scarsamente illuminato Davide riusciva ad intravedere il scultoreo corpo di Alex. "Cosa hai deciso Davide?" "Lasciaci andare" disse deciso Davide. Alex stette in silenzio qualche secondo che sembrava eterno poi acconsentì "Ma a una condizione" gelando Davide sul più bello."Quale?" "Una partita a scacchi" "Ok" "Davide che frettoloso, hai dato il tuo consenso ma non hai sentito le mie condizioni" "So che vincerò, tanto per curiosità se vinci tu, cosa succede?" "Diventerai il mio schiavetto" la risposta secca di Alex "E Pier?" chiese Davide "Vieni, credo si stia divertendo" rise Alex. I due arrivarono difronte ad un porta di metallo, Alex busso alla porta e qualcuno apri uno spioncino ( quelli che di solito nei film dei buttafuori aprono per chiedere la password segreta) nessuno si affaccio. "Guarda dentro Davide" disse Alex. Il ragazzo non perse tempo e si affaccio. Davide vise un ragazzo, capi che fosse Pier dal grande cazzo. Per il resto però li fu difficile. Pier era nudo, aveva gli occhi coperti da un para occhi che faceva parte di un strano copri capo con orecchie a punta. In bocca teneva una pallina morbida di gomma. Una grossa catene intorno al collo ed una più sottile era agganciata a essa, quest'ultima ben tesa finiva appesa alla parete. Pier era per di più chiuso in una piccola gabbia costretto a stare a quattro zampe. Prima di prendere parola Davide noto che dal sedere del suo amico spuntava una grossa coda nera. Cosi elaboro i dati e capi, il suo amico era conciato come un cane. " Che cazzo li avete fatto!?" Alex batte nuovamente sulla porta e prosegui la camminata "Rispondimi!" Alex si volto e disse " Stanza C stanza cuccioli ora fa il cagnolino di Max, li piace molto. Ora basta parlare abbiamo da fare" La visione di Pier lo aveva in parte eccitato e in parte preoccupato, se avesse perso la partita che sarebbe successo? La risposta ci sarebbe stata a breve visto che erano arrivati in un altra stanza con al centro due sedie e in mezzo un tavolo con scacchiera. "Neri o bianchi?" chiese Alex "Neri" rispose Davide "Va bene, di solito gioco sempre io con quelli ma non cambia nulla. Iniziamo" ordinò Alex.Mossa dopo mossa la partita si faceva sempre più tesa il culmine ci fu quando Davide non sapete più cosa fare, era immobile una mossa sbagliata ed avrebbe consegnato la vittoria ad Alex, si sentiva messo all'angolo. Un profondo sospiro non calmo il ragazzo che era sempre più agitato. " Sbrigati Davide il tempo scorre" Alex voleva farlo agitare cosi avrebbe fatto un passo falso. Davide fece la sua mosso. "Come è possibile" disse Alex "Ti ho sconfitto ora mantieni la tua parola Ale, devi liberarci" In quel momento dalla sedia sbucarono fuori due cunei di ferro che bloccarono le gambe di Davide e lo immobilizzarono alla sedia "Davvero pensavi ti avrei lasciato andare così a mani vuote?" "Perchè?" chiese un disperato Davide "Perchè ti tengo d'occhio da molto e mi piaci" I due Andrea nel frattempo lo imbavagliarono e gli bloccarono le mani. " Mi sarebbe piaciuto collaborassi ma dovrò prenderti con la forza" sentenziò Alex. Davide tremava mentre Alex si tolse la maglia mostrando un petto villoso ma atletico, poi gli si avvicinò e cominciò a toccarne il corpo liscio ma tonico da sopra i vestiti. Davide mugolava imbavagliato mentre Alex con un colpo secco gli strappò la maglietta mettendo a nudo il suo petto "Sei proprio bello" disse Alex non prima di passare ad assaporarlo con la bocca e la linguaAlex solleticava i capezzoli del ragazzo con delle delicate leccate, ci grava in torno li passava sopra e poi all'improvviso li mordeva mugugni di dolore uscivano dalla bocca di Davide. I due Andrea erano fermi come statue, non potevano fare nulla eseguire soglio gli ordini quando arrivano. Alex carezzo il pacco gonfio di Davide "Vedi che ti piace, sono sicuro che mi dara grandi soddisfazioni" Un ceno fatto con la mano da parte di Alex fece sparire un Andre. Quanto torno nella stanza con se aveva un paio di forbici, l'uomo gli è le strappo di mano e fece un taglietto sui pantaloni del ragazzo, fece correre la punta arrotondata sul addome del ragazzo per solleticarlo, un altro sussurro " Mi piace quando fate i difficili" e bacio da sopra il bavaglio il ragazzo. Poi un secondo taglietto. Con le mani tirò e strappò i pantaloncini del ragazzo rivelando una bella gamba muscolosa con un accenno di peluria, con la bocca scese nell'interno coscia a leccare, poi fece lo stesso con l'altra strappando l'altra parte dei pantaloncini. "Non è bello? Su accarezzatelo anche voi" ordinò Alex mentre con la forbice passava sul bozzo pieno di Davide chiuso ancora dalla stoffa dei pantaloncini da cui si intravedevano gli slip blu del ragazzo. I due Andrea giocavano con la lingua su tutto il petto di Davide, sulla pancia, leccavano e bacavano avidamente, mentre Alex con la forbice tagliò la parte sopra dei pantaloncini che rivelò completamente il pacco gonfio del ragazzo racchiuso negli slip. Si udii un profondo respiro poi Alex disse "Mmmmmm, sii l'odore di cazzo, mmm quanto mi fa impazzire" Prese la testa di un Andrea è lo bacio profondamente, staccatosi poi si accani sul altro Andrea ed i due poi tornarono a leccare il muscoloso petto di Davide che brillava da tanta saliva aveva sul corpo. Alex invece si inginocchio di colpo e lecco lo slip blu del ragazzo cosi da assaporare l'aroma maschio di cuoi era impregnato. sollevo la testa al cello ed i due valletti lo baciarono nelle stesso tempo. "Preparatevi ragazzi, ora sta per iniziare la festa" poi Alex inizio avidamente a leccare lo slip di Davide, si gustava il gonfiore cioè il grosso cazzo del ragazzo che la sagoma risaltava su quel attillato slip. A sua volta Alex si sbottonò i pantaloni e strusciò il suo voluminoso pacco sulla faccia di Davide "Senti il sapore di maschio, senti quanto mi ecciti". Andrea 1 e Andrea 2 toglietevi la maglietta e iniziate a leccarvi che Davide vuole vedere I Andrea si tolsero la maglia e iniziarono a leccare i loro definiti corpi avidamente. Sembravano due belve da come si contorcevano. Si scambiavano baci e si passavano la lingua in posti inimmaginabili con velocità inaudita e frementi di piacere. Alex ridacchiava "Vedi ragazzino?" L'uomo noto che Davide teneva gli occhi chiusi e Alex rimedio mordendoli l'orecchio, cosi il ragazzo spalanco gli occhi " Prova a non obbedirmi e ti strappo l'orecchio la prossima volta." Davide fu costretto a vedere quei due ragazzi esibirsi per lui. L'eccitazione stava prendendo il sopravvento su di lui, come su i due Andrea dalle cui patte si notavano le erezioni. Alex sussurrò "vedo che ti piace" mentre gli maneggiava il pisello turgido da sopra gli slip. "Vorresti fare qualcosa a loro Davide? O prima vuoi che faccia io qualcosa a te?" La forbice scese lungo tutto il corpo del ragazzo fino ad incontrare gli slip. Con un colpo tagliò l'elastico e il cazzo di Davide uscì allo scoperto, depilato, eretto e con buona parte della cappella scoperta e grondante di pre sperma. L'odore di cazzo riempì l'aria e Alex strappo il bavaglio da Davide è lo bacio selvaggiamente. Il cazzo del ragazzo pulsava come non mai prima d'ora e il suo presperma scivolava lungo la sua asta fino alle glabre palle. "Ora dimmelo e si sincero , ti piace ?" " A a a me que e e uest queste cose ..." "Su di si o no !" "Sìììì" urlò Davide mentre la mano di Alex glielo scappellava completamente. "Voi due qua!" ordinò Alex " Leccali Davide, sono tutti tuoi" Il ragazzo fece andare la lingua sugli addominali dei due ragazzi protesi verso di lui mentre il pisello gli si inturgidiva sempre più. Alex iniziò a masturbarlo lentamente.Alex aveva lo sguardo sodisfatto aveva piegato la sua preda al suo volere, lo aveva iniziato a un mondo di piaceri e perdizione, la cosa lo mandava in estasi e si notava, il suo cazzo spingeva per uscire furi dal elastico dei pantaloni; Alex però teneva al sicuro la bestia dove essere Davide a gestire le danza da adesso, come un vero dominatore" libero il ragazzo dalla prigionia cosi potesse dar libero sfogo hai sui più perversi piaceri. Davide iniziò a limonare con i due Andrea mentre con la mano palpava il pacco di Alex, poi prese le manette e incatenò tutti e tre assieme, sbottonò i pantaloni dei due Andrea rivelando le loro erezioni contenute negli slip e poi quelli di Alex il cui cazzo svettava maestoso. Poi fuggì nudo dalla stanza, era l'occasione che ci voleva"No! No! No! Ci ha fatti fessi tutti e tre! Ma ha fatto torto al uomo sbagliato! Una volta libero assaggerà la mia vendetta!" Disse urlando come un isterico Alex fallone. Fine.

    Edited by xer91 - 11/1/2018, 12:26
     
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